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Autore: Shadow Doom    01/03/2023    1 recensioni
Dopo essere sopravvissuti ad un oscuro e misterioso incidente, Cloud ed i suoi amici cercano di iniziare una nuova vita all'insegna della normalità. Purtroppo però ci sono alcuni fantasmi dai quali non è possibile sfuggire.
Genere: Comico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aeris Gainsborough, Cloud Strife
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
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Un ufficioso primo appuntamento

 

Aerith, a causa delle parole di Rosaria, rimase a fissare Cloud con un sorriso stampato sul suo bel viso, spingendo così il giovane a domandargli cosa ci fosse che non andasse. Lei semplicemente scosse leggermente la testa affermando che fosse tutto perfetto.

 

Nemmeno la stessa castana seppe da dove avesse tratto tanta sicurezze e coraggio per fare un'affermare che lasciasse così poco all'immaginazione. Dopo la sua ultima relazione era certa che non si sarebbe più sentita amata ed aveva persino messo in dubbio la possibilità di fidarsi degli uomini, almeno in campo amoroso. Tuttavia adesso quelle insicurezze sembravano solo un lontano e sbiadito ricordo come succede al mattino ai sogni dopo essersi svegliati.

 

Allo stesso modo anche Strife stava sperimentando delle sensazioni che non avrebbe mai immaginato possibili, specialmente dopo quell'incidente che gli aveva strappato una parte di lui. Il solo fatto che fosse in quella tavola calda ad ora di cena mentre veniva fissato senza provare alcun disagio era il segno lampante che qualcosa all'interno del suo essere più profondo si stava trasformando.

 

“ Ecco a voi ragazzi, spero vi piaccia” esordì Rosaria rompendo il silenzio caduto tra il duo.

Preoccupata dall'assenza di conversazione, la donna non esitò ad avvicinarsi all'amica sussurrandole: “ Non è un tipo loquace eh?” “ Non direi” “ Meglio così di uno che non smette di dare aria alla bocca, però dovete parlare oppure non andrete da nessuna parte” “ Stai tranquilla Rosaria, sta procedendo alla grande” “ Sicura sicura?” “ Sì” “ Va bene, allora vi lascio stare. Passerò giusto per offrirvi il dolce” “ Grazie”.

 

La castana pensava davvero quelle parole: sapeva che con il dipendente di Sephiroth nulla sarebbe proceduto come nelle altre storie che aveva avuto. Ciò però non solo non le recava alcun disturbo, anzi lo apprezzava decisamente. Proprio perché il biondo era così schivo e poco socievole, aveva capito che quando decideva di dedicare tempo e parole a qualcuno era perché si trattava di una persona importante. Per cui l'essere a cena con lui non poteva che renderla felice.

 

“ Cosa vi siete sussurate tu e quella lì?” chiese Cloud mentre sorseggiava la sua amata Cola, “ Innanzitutto si chiama Rosaria ed è una mia amica quindi vedi di trattarla come merita” lo rimproverò con un'evidente nota di burla nella voce, “ Ok, scusa riformulo. Cosa tu e la tua amica Rosaria vi siete dette?” “ Questioni tra donne” “ Mi liquidi così?” “ Cosa c'è? Temi che abbiamo sparlato di te?” “ A giudicare dalla circostanza ne sono sicuro” “ Sbagli, almeno in parte” “ Perché?” “ Sei stato sì l'oggetto della conversazione, ma non come credi” “ Allora come?” “ Mi spiace, non lo puoi sapere” “ Sei inamovibile...D'accordo, lascio perdere. Mi consolerò con questo panino” “ Accomodati, è tutto tuo. Non rimarrai deluso, la cucina è proprio buona”

 

Strife curioso di verificare la veridicità delle affermazioni della studentessa diede un bel morso all'hamburger rimanendo sorpreso da quanto delizioso fosse.

Aerith notandolo esclamò soddisfatta: “ Visto!? Te l'avevo detto che era buonissimo!” “ Avevi ragione. Non sto esagerando quando dico che è il miglior panino che abbia mai assaggiato. Mi stupisco che non siano più famosi” “ Dipende dalla politica dell'azienda. Vedi la famiglia che gestisce la locanda ha aperto questo posto più di un secolo e mezzo fa quando Midgar era solamente una piccola cittadina e non la megalopoli di ora. All'epoca si occupavano di sfamare i lavoratori delle miniere qui vicine, oltre a chiunque altro avesse voglia di assaporare le loro pietanze incredibili a patto però che venissero fisicamente nella tavola calda. Proprio questa idea di non attirare clienti l'hanno portati ad avere una ristretta clientela anche se fedele” “ In sostanza sono estremamente pigri, un vero peccato considerando quanto siano bravi”.

 

Il commento a cuor leggero del giovane fece scoppiare la donzella in una risatina divertita.

Sebbene il primo amasse sentirne il suono non poté esimersi dal chiedere delucidazioni: “ Che ho detto di tanto esilarante?” “ Non lo so nemmeno io, forse è stata la tua affermazione senza peli sulla lingua o la tua espressione distratta e un po' severa...”.

 

Aerith a quel punto continuò a ridacchiare poggiando inconsciamente una mano sul tavolo proprio in direzione di Strife. Quest'ultimo istintivamente l'osservò: era piccola con qualche lieve segno qua e là, probabilmente dovuto al suo duro lavoro. Nonostante ciò rimaneva curata, lo dimostravano le unghie perfettamente pulite ed abbellite da uno smalto sulle tinte rosa chiaro.

Voleva sentirla. Fu un impulso incontrollabile che lo spinse ad accorciare le distanze, ma si fermò a metà strada intimorito di stare bruciando le tappe.

Per sua fortuna ci pensò la stessa castana a scacciare ogni sua preoccupazione: con un movimento lento, ma deciso strinse la mano di Cloud suscitandogli un piccolo sussulto di stupore che presto, grazie al calore ed all'amorevole sorriso della fanciulla, lasciò il posto al puro conforto.

 

L'inaspettato “primo appuntamento” si stava rivelando un vero successo ed ancora non era finito.

   
 
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