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Autore: La Evans    12/09/2009    8 recensioni
Sono passati dieci anni da Breaking Dawn ed una nuova vampira imparerà ad amare, ad accendere la sua "Fiamma Blu" e a combattere per qualcosa... Questa è la mia prima fanfiction e spero vi piaccia; mi aspetto tante recensioni. Vostra TanyaCullen.
Genere: Romantico, Triste, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                                                                        6.Voglia di verità

 

 

 

 

 

Erano ormai passati più di dieci giorni da quel fatidico incidente,e dopo la fuga di Tania,Randall era stato trascinato via dalla villa da Peter e Charlotte,promettendo ai Cullen che non l’avrebbero più visto e che non si sarebbe avvicinato a Tania,mai più.

In quella casa alleggiava ancora il dubbio di perché Tania,vampira potente,non avesse reagito alla violenza di Randall;Edward e Alice erano arrivati alla conclusione che forse c’entrava con qualche fantasma del suo passato,mentre gli altri credevano che quei gesti l’avessero sorpresa. Tania nel frattempo ascoltava le loro supposizioni e con un sorriso amaro rimaneva in silenzio,pensando che era meglio che loro credessero in qualcosa che non fosse la verità.

I primi giorni Tania li passò felice,per la prima volta in vita sua,contenta delle attenzioni equilibrate degli altri e del tempo che passava con Leah,ma dentro di lei c’era un’angoscia profonda:Seth non era mai tornato dopo quel giorno alla villa,Tania alludeva a degli impegni del branco,ma sia Leah che Jacob le risposero che era impegnato con la sua vita privata cioè:Clarissa.

Tania rimase scottata se non molto amareggiata dalla verità,sperava che una volta amici,Seth le avrebbe parlato e sarebbe potuto stare con lei,ma ciò non accadde e Tania ormai si era convinta che le parole dette da lui nella radura erano tutte menzogne,che le aveva parlato così solo perché voleva che tornasse dai Cullen per non dare a loro e a sua sorella un dispiacere così grande.

C’era  abituata ad essere ignorata ed esclusa dalla vita di altrui,a non credere in tutto quello che ti si dice fino a quando non lo vedi,e questa era l’ennesima speranza andata a male;avrebbe dovuto essere una cosa normale e che le era indifferente,eppure si ritrovava davvero ad essere triste per questo.

Agli altri non diceva niente e grazie alla sua eccezionale maschera nessuno si insospettiva e allora la loro routine andava avanti come sempre.

Ma da qualche giorno Tania si accorse che tutti i Cullen,compresi Leah e Jacob,la scrutavano,la studiavano e cercavano di percepire qualcosa nei suoi gesti,nelle sue parole,e quando lei rispondeva rimaneva stupiti e delusi,perché il suo cuore continuava ad essere di ghiaccio.

Tania era infastidita da tutto queste attenzione e odiava essere studiata e quando ormai tutti quanti si scocciarono di vedere sempre le stesse reazioni,iniziarono a farle domande per capirne di più,cercando di scaturire in lei qualcosa,anche se non sapevano cosa aspettarsi da lei.

Un giorno Tania si trovava in camera sua a sistemare i suoi vestiti appena comparati con Alice,che sembrava l’unica che non la studiasse.

Mentre appendeva il trentesimo vestito comprato da Prada,sentì dei passi dietro di lei,ma non si voltò perché sapeva già chi era,Bella.

-Ciao Bella- la salutò Tania,cortese però sull’attenti.

-Ciao Tania,com’è andata la giornata?- le chiese innocentemente.

-Benissimo,ho rimodernato il mio guardaroba- rispose facendo comparire sul suo viso quell’espressione indifferente che ormai usava quando gli altri le parlavano,perché si era accorta delle loro intenzioni.

-Io non riesco a trovarci niente di gratificante nel fare shopping per tutto questo tempo- esclamò ridendo Bella,pensando a quando Alice la trascinava nei centri commerciali,ma grazie a Tania aveva trovato qualcun altro da torturare.

-Io amo lo shopping,ma non troppo eccessivo,so quando devo smettere- disse quell’ultima frase cercando di fare capire a Bella il suo avviso.

Bella deglutì sentendo la freddezza e il senso dell’ultima frase che le aveva detto Tania,forse aveva capito? Comunque doveva provarci.

-Punti di vista,sai però lo shopping non è male quando si è in compagnia- sottolineò l’ultima parole Bella,cercando di suscitare qualcosa in Tania,che però non arrivò perché si ritrovò a pensare e cosa vuol dire questo?In compagnia?Questa cosa sta diventando sempre più sospetta…

-Infatti io vado a fare shopping in compagnia- le rispose Tania sospettosa.

Bella nell’udire quella risposta,sbuffò,non aveva capito quello che le voleva dire.

-Non “compagnia” in quel senso,compagnia nel senso di avere un compagno,qualcuno con cui dividere l’eternità,non ti piacerebbe averlo?-.

Tania udì perfettamente le parole di Bella e allora si irrigidì,il suo sguardo e i suoi modi di fare ritornarono,in quel momento,quelli di una volta.

-Ognuno ha bisogna di qualcosa,che sia amore,amicizia o altro e io non ho bisogno di avere un compagno per l’eternità,ne tanto meno dell’amore,è una cosa sciocca per me,non è mai esistito ed è difficile che arrivi dopo sette secoli di solitudine. Ho visto i più svariati modi di amare senza mai assaporarli,l’amore mi ha ripudiata dicendo che non ero fatto per accoglierlo,e lo accetto,l’ho accettato perché era l’unica cosa che potessi fare. Ho aspettato e l’ho anche cercato nei primi anni della mia vita,ma quando dico che non l’ho né mai provato né mai incontrato dico la verità e ora sono stanca,non ho bisogno più di amare…amo voi come una famiglia,ma non ho bisogno dell’amore che intendi tu-.

-Ma Tania se non l’hai mai conosciuto come fai a sapere che non potrai mai amare e che l’amore addirittura ti eviti? Se continui a cercare potrai trovarlo,te l’assicuro- la incitò Bella supplichevole,ma lo sguardo di Tania continuava ad essere più agghiacciante del vedere la morte.

-HO DETTO CHE NON HO BISOGNO DELL’AMORE,ne ho fatto a meno per sette secoli,l’ho cercato,l’ho desiderato,ma non è mai arrivato;ognuno ha dei limiti e io li ho superati tutti,il mio cuore è troppo freddo e lontano dall’amore che è ormai troppo tardi per rimediare-.

-Non è mai troppo tardi,si può sempre sbagliare,ma a tutti è concessa una seconda possibilità-.

-Bella,non conosci quello che ho vissuto e spero tu non lo conosca mai,per il tuo bene,perché tu riesca sempre a vivere piena dell’amore che ti circonda,non potrai mai capirmi e se ti dico che è ormai tardi per cose del genere è la verità e odio essere contraddetta. E’ come cercare di mettere incinta una donna novantenne;detto ciò chiudo qui il discorso per non aprirlo mai più-.

Tania uscì elegante dalla sua stanza e si recò nel salotto,era stanca,stufa di tutti quelle domande,era quello che volevano? Che avessi un compagno?Che impresa difficile e impossibile.

Si sedette sul grande divano in pelle bianco e accese il grande televisore a plasma.

Ogni canale era sciocco e noioso;e non potette fare a meno di pensare a cosa Seth stesse facendo,forse era sulla spiaggia,mano nella mano con quella Clarissa,che si sussurravano cose sdolcinate e si bac…

No,non doveva nemmeno pensarla una cosa del genere,si diede della stupida e della sciocca,cosa le interessava di Seth e della sua ragazza? Niente,si disse,ma forse un po’ si sbagliava.

Mentre continuava a fare zapping vide di striscio Alice che le si avvicinava a passo di danza.

-Ciao Tania,che fai?-le chiese con lo stesso tono che poco fa Bella aveva usato con lei,e questo fece diventare di nuovo Tania di ghiaccio.

-Quello che vedi-le rispose indifferente senza neanche guardarla.

Alice rimase sbalordita dal cambio di umore di Tania.

-Certo vedo. Hai già messo nell’armadio i tuoi nuovi acquisti?- le chiese sorridente.

-Naturale,e se vuoi suggerirmi che lo shopping è più bello se in compagnia di qualcuno con cui puoi dividere l’eternità,stai perdendo il tuo tempo-le rispose secca.

- Tania non capisco cosa tu voglia dire,non era quello che ti volevo dire-.

- Alice smettila di dirmi stupidaggini,per chi mi avete preso,sono la più vecchia di tutti quanti voi,e conosco e intuisco molto bene le intenzioni degli altri e le vostre possono anche andarsi a farsi benedire,non ho bisogno né di un compagno né dell’amore che sia chiaro,questa è la mia vita e ne faccio quello che voglio- le sputò con malignità.

Alice rimase di sasso a quelle parole,oltre per la cattiveria che vi era in se,ma anche perché non riusciva a capire come Tania potesse sapere certe cose,che le loro intenzioni fossero del tutto scontate?

- Tania vedi non è come pensi,noi ci preoccupiamo per te,non lo vogliamo fare per nessun’altro motivo-.

-Allora vi semplifico io il disturbo,non ve l’ho mai chiesto e non ve lo chiederò mai. Alice l’amore non esiste per me,è una cosa stupida che vedo negli altri,ma che mi appare solo come una bella favola.

Tu sei chiusa in una bella torre con il tuo principe e invece io sono qui,da più di sette secoli a vivere la realtà ogni giorno,e ti dico che non c’è posto per l’amore in me,non è mai stata una costante e non lo diverrà adesso;beati voi che lo conoscete e lo vivete,ma non tutti la pensano o provano le vostre emozioni ed è ora di capire che voi non potete aiutare tutti,e io non rientro nelle vostre grazie da salvare,perché proprio non c’è niente da salvare- disse facendo trasparire tutta la sua freddezza;ormai stava tornando minuto dopo minuti quella che era un tempo:una statua di ghiaccio e di acciaio.

- Tania non è assolutamente vero quello che dici,l’amore esiste per tutti,c’è chi lo incontra prima,chi dopo,ma c’è sempre,noi ti vogliamo bene e lo sai,ma ti serve un altro amore nella tua vita;non lo so se questa tuo modo di fare nei confronti dell’amore c’entri qualcosa con il tuo passato,ma non lo voglio sapere fino a quando non sarai tu a dircelo;non riesco a vederti nel mio futuro e questo mi dispiace,perché non conosco le tue reazioni,devo sempre stare attenta a quello che ti dico,o se no saresti capace di andartene senza tanti complimenti,ma devi sapere che tu rimani impassibile a tutto,ma tu non passi inosservata agli altri,pensa a tutti noi che ci preoccupiamo per te e pensa a Leah,Seth…- Tania sussultò a quel nome,che c’entrava Seth in tutto quello? Lui che non si era presentato  più dal loro ultimo incontro e che le aveva mentito,non sapeva perché il suo comportamento le interessasse,ma cercava di rimanere impassibile,ma con una certa difficoltà.

-Cosa c’entra Seth in tutto questo?- domandò Tania ad Alice guardandola con minaccia, curiosità e un’infinita freddezza.

-Beh anche lui soffre per questa tua visuale sull’amore- le spiegò,ma si spaventò e indietreggiò sentendo quella risata rigida e agghiacciante di Tania,che emetteva quando la sua rabbia stava ormai salendo a un livello alto e quando,purtroppo,ritornava ad essere quella che era sempre stata.

- Seth che si preoccupa per me- disse Tania pensierosa e gelida –ma che bella notizia,che gli e ne dovrebbe interessare a quel cane di me? Dei mie i sentimenti? Prima fa l’amicone e poi non si fa né vedere né sentire-.

Alice sembrò illuminarsi un po’:-Allora non ti è indifferente?-le chiese speranzosa,ma si ammutolì all’stante vedendo lo sguardo di Tania.

-Lui non è niente per me,non lo sarà ora e non lo sarà mai,non so cosa tu stia cercando di insinuare ma qualsiasi cosa tu stia pensando,smettila,smettila di cercare di entrare nella mia vita dicendo o citando persone che non c’entrano niente;devi smetterla di essere la solita Alice “adesso aggiusto tutto io”,ci sono delle volte in cui ci si deve mettere da parte e cercare di non intromettersi nella vita delle persone a cui vogliamo bene,che sia o non sia per il loro bene,e questo è uno di quei casi;sono stufa di sentirmi dire che ho bisogno di amare;non è quello che mi interessa,non so come dirvelo ancora,ma con questa spiegazione credo di essere stata chiara,perché te lo ridico,odio ripetermi- Tania gli e lo disse con un odio verso la compassione che solo chi in quel momento si trovasse al posto di Alice potrebbe mai capire,e a volte sì deve fare così,lasciare perdere una propria fissazione,anche se fatta con amore,per rendere più sereni chi ti circonda;ed è con questo pensiero che Alice se ne va dal salotto,per la prima volta sconfitta in vita sua.

Tania ormai non sopportava più quegli sguardi e quelle pretese amorevoli di tutti,forse era perché dovevano ancora conoscerla,ma più di così Tania non permetteva a nessuno di penetrare in lei.

I suoi erano stati davvero troppi anni di solitudine e non sarebbero bastati nove vampiri a falle cambiare modo di essere;queste sono cose che devono partire da noi,dal diretto interessato e per ora Tania non aveva nessuna intenzione di demordere il suo modo di pensare e di vivere.

Stava ancora lì davanti al televisore a pensare che forse sarebbe dovuta andarsene,oppure avrebbe semplicemente dovuto lasciar perdere e continuare la sua vita,che solo adesso la ricompensava un po’.

 La porta di casa si aprì all’istante mostrando Carlisle in tutta la sua bellezza;era sempre stato quello che Tania ammirava di più,di un’infinita dolcezza,ma sapeva anche equilibrarsi in ogni cosa,e di questo gli e ne era grado.

Carlisle si sorprese nel vederla sul divano,con la televisione accesa,che però no guardava,tesa e arrabbiata.

Forse gli altri si erano messi all’opera e lei,come da preavviso,si era scontrata con loro perché invadenti;lui non voleva istigarla ad amarla,oppure non avrebbe cercato di capire i suoi sentimenti verso Seth;ma voleva parlarle da padre.

-Buongiorno Tania,mi faresti la cortesia di venire con me nel mio studio?- le chiese con gentilezza.

Tania lo guardò sospettosa,forse anche lui doveva dirle le stesse cose di prima?

- Tania comprendo quello che stai pensando,ma non è mia intenzione costringerti ad amare,ma voglio solamente parlarti,lo giuro-.

Tania prima esitò,ma poi si disse che non sarebbe successo niente,e se fosse stato il contrario allora avrebbe reagito.

Seguì Carlisle fino al suo studio,si chiuse la porta alle spalle,e aspettò che lui iniziasse a parlare.

- Tania so cosa sta succedendo e so che anche tu ormai te ne sia accorta dai nostri sguardi e dagli altri che hanno provato a parlarti- iniziò Carlisle;ma Tania lo azzittì con una mano:-Se anche lei è qui a farmi la predica,allora si risparmi il fiato,non cambio idea- gli disse sulla difensiva.

-Non è quello che ti voglio dire,so che è un argomento delicato e infatti non voglio farti la predica sull’amare o cose del genere,voglio semplicemente parlarti,se me lo permetti- le disse aspettando un suo segno affermativo;Tania analizzò prima le sue intenzioni,ma poi decise di accettare:-Vada avanti-.

-Tagliando ogni tipo di preambolo,so che all’amore non ci credi,non so perché,ma ognuno ha i suoi ideali,ma non di certo sono qui per farti credere nei miei,non sarebbe giusto;ma so che forse una speranza c’è,c’è sempre una speranza,in tutto.

L’amore non è una cosa che possiamo trovare o conquistare come un oggetto,arriva all’improvviso e ti spiazza,o perché non siamo pronti o perché non sappiamo riconoscerlo,ma arriva. Ognuno ha un suo tempo di maturazione,ma se ci chiudiamo a guscio,per qualsiasi motivo,che sia anche l’amore,non riusciremo mai a trovare quello vero. Ci sono momenti in cui l’amore sarà crudele,altri in cui sarà la cosa migliore della nostra vita,ma resterà al centro di ogni cosa.

Soffrire fa parte della vita;così impariamo a diventare forti,ad affrontare giorno per giorno ogni tipo di situazione,ma tutto ciò che facciamo gira attorno all’amore,che siamo coscienti o non coscienti di questo,è questa la verità,non possiamo dare una soluzione diversa-.

-Carlisle perché dobbiamo amare se poi dobbiamo soffrire? Si soffre meno se abbiamo un peso in meno- lo rimbeccò Tania.

-Tania,anche se siamo soli,e non abbiamo l’amore,soffriamo lo stesso,ma questa volta per la sua mancanza. Te l’ho detto amare è sempre giusto,è sempre la cosa migliore,ma non possiamo evitarlo per l’eternità. Non ti dico adesso di correre e cercarlo,apri semplicemente il tuo cuore per quando verrà;e vedrai che non te ne pentirai-.

Tania rimase in religioso silenzio,non sapeva cosa fare;forse doveva dargli ascolto?

-Ci penserò Carlisle,ma per ora rimango sulla mia opinione-.

Tania aprì l a porta,ma quando stava per varcarla Carlisle parlò:-Tania spero davvero che rifletterai sulle mie parole,te le ho dette perché ti voglio bene e vorrei essere un padre per te-.

Tania rimase di sasso a quelle parole:voleva essere come un padre per lei? Un padre lei non l’aveva mai avuto e forse era tardi per averlo…

Uscì dalla stanza senza nemmeno rispondere,non se la sentiva,sapeva di ferirlo.

Scese le scale con grazia trovandosi tutta la famiglia Cullen al completo,che stranamente,cercava di trattenere Rosalie che si dimenava.

Tania con noncuranza camminò passando davanti a loro per raggiungere la sua stanza;ma mentre camminava venne fermata da una mano che la fece girare con violenza.

Tania si girò,senza neanche sapere chi l’avesse tirata,e guardò con chiara rabbia e minaccia colei che aveva osato usare tanta caparbia con lei.

Rosalie era riuscita a scappare dalle grinfie dei suoi familiare che la trattenevano per non poter attaccare Tania,che tanto odiava,e che aveva trattato male le sue sorelle per suo egoismo,e secondo lei,gelosia nei loro confronti.

Ora si dirigeva verso di lei,che se anche aveva visto la situazione,non si era curata di loro per niente;la prese per un braccio e la girò con violenza,ma quando vide il suo sguardo,con uno spasmo di paura si allontanò di poco da lei.

-TU- le disse indicandola con rabbia – come ti permetti di poter dire quelle parole alle mie sorelle,chi sei tu per decidere cosa devono o non devono fare.

Tu che non sai cosa vuol dire avere una famiglia,tu che parli filosoficamente sull’amore inesistente,che non hai mai conosciuto,solo perché troppo egoista e troppo fiera di te per poterlo conoscere,tu che dici che nessuno deve conoscere il tuo passato perché troppo atroce. Tutte bugie! Tu sei solo una vampira che giudica,ma non vuole essere giudicata,tu che ti vanti del tuo grande potere e credi di far paura al mondo,solo perché tu hai paura di lui,tu che non affronti mai niente e ti nascondi dentro sguardi freddi,ma pieni di gelosia,tu che ci dici che adesso fai parte della nostra famiglia,ma non lo dimostri mai. Non vuoi essere aiutata,non vuoi farti voler bene,non vuoi pietà,non vuoi odio,vuoi solo essere temuta,tu che sei gelosa di ogni nostro sorriso verso l’altro che tu non puoi ricevere,tu che hai settecento anni e non sai niente della vita,egocentrica,questo sei tu;una che si vanta di aver sofferto le pene dell’inferno e invece non sa nemmeno cos’è l’amore o altri sentimenti,come puoi soffrire se a mala pena conosci il tuo nome- le sputò addosso con rabbia e ignoranza.

Tania nel sentire quelle parole le si strinse il cuore. Se prima il suo cuore era fatto di ghiaccio,ora lo era anche all’interno. Sentiva la rabbia,la collera salire alle stelle,i suoi occhi si erano fatti completamente neri,e non controllava più nemmeno la ragione,tanta era l’odio e la rabbia che adesso provava verso di loro che facevano i moralisti senza conoscere niente di lei.

Mentre Rosalie parlava e le sputava addosso tutte quelle cattiverie,negli occhi si specchiarono delle fiamme,pian piano,queste iniziarono a bruciare il tavolo,il divano,la televisione e quasi tutto il salotto,più la collera cresceva,più le fiamme aumentavano e si alzavano.

Intanto tutti i Cullen erano rimasi spiazzati da Tania,che era diventata peggio di prima,quasi una macchina di morte,anzi peggio;e sembrava che Rosalie invece non si fosse accorta di niente e continuava il suo monologo:-  Chi ti credi di essere? Colei che conosce tutto il dolore del mondo e come una buona martire lo porta tutto dentro di se. Che cosa credi che solo tu abbia sofferto? Se davvero hai sofferto.

Tutti noi abbiamo sofferto a modo nostro e tu sei venuta qui per lamentarti? Sei venuta per entrare nei cuori di tutti noi,come famiglia,fai innamorare un povero ragazzo,e poi te ne andrai di punto in bianco? E perché? Perché ti sei divertita molto,e ormai non c’è più sfizio. Non ti apri con noi,non ci vuoi bene,dici che il tuo passato non ci deve interessare perché troppo doloroso per te? Vuoi sapere la verità? Non c’è nessun passato da svelare,vuoi solo fare la parte della vampira incompresa e bastonata dal mondo-.

Tania ormai era al limite della sopportazione,non poteva meritarsi quell’odio e quei pregiudizi dopo tutti i sacrifici e tutto il dolore che aveva dovuto sopportare.

Ormai i suoi sentimenti non erano solo odio,rabbia,freddezza e repressione era qualcosa di peggio,non ci sono parole per descriverlo.

C’era qualcosa di caldo ancora in lei,la consapevolezza di aver sofferto ormai tanto e che tutti comprendessero il suo dolore e per questo non spingerla mai a confessarlo ,ma loro erano riusciti a spegnere quell’unica fiamma che aveva dentro di sé,e ormai neanche le fiamme che sprigionava con il suo potere non erano più calde.

Ogni fiamma che ormai lei aveva accesso e che si erano disperse per la maggior parte della casa,sotto gli occhi impauriti degli altri Cullen,quelle fiamme divennero blu;blu come il ghiaccio,fredde e impenetrabili,era impossibile avvicinarsi,un tocco e la morte sarebbe arrivata,erano fiamme fredde che ghiacciavano la felicità e ogni sentimento positivo.

Rosalie si era accorta troppo tardi della gravità che aveva commesso .

A Tania non bastavano che le fiamme ghiacciassero tutto,voleva far provare a loro quello che lei provava tutti i giorno,ogni ora,ogni secondo.

Puntò i suoi occhi,dove vi si riflettevano le fiamme blu,e li puntò in quelli dorati della vampira bionda;alzò la mano e fece levitare Rosalie che cercava di dimenarsi;pian piano le spezzò qualche osso e stirato qualche muscolo,mentre  lei emetteva grida di dolore.

Il primo che cercò di scagliarsi contro Tania fu Emmett che però fu fermato anche lui dal suo potere. Tutti i Cullen cercarono di aiutare Emmett e Rosalie ma Tania sotterrava ogni loro tentativo ed ormai era arrivata l’ora di parlare.

-TU!Tu non puoi permetterti di giudicare cose,persone e situazioni che non conosci;tu dici che io sono l’egocentrica,l’egoista che pensa solo a se stessa,ma sei tu quella che pensa solo a sé,quella che crede di essere il centro del mondo,senza capire che anche gli altri soffrono. Per te esiste solo la vostra sofferenza,credendo che poi gli altri non possono soffrire come te,te che non puoi avere una famiglia allargata,te che non puoi avere un figlio e non puoi invecchiare. Quella gelosa di qualcuno o qualcosa sei tu che guardi Bella e bruci d’invidia.

Non sei solo tu quella che ha dovuto sacrificare delle cose,dalla vita hai avuto tutto,ma che poi è finita in tragedia,non è colpa mia ne di nessun’altro e  per questo non ti giudico,ma tu invece ti senti in grado di giudicare gli altri? Tu che hai una famiglia stupenda,che però io non potrò mai vivere come la vivi tu,ce l’hai adesso e l’hai avuta in passato,io non l’ho mai avuta una famiglia,io era la bambola con cui tutti potevano giocare,perché secondo loro io non avevo un cuore per poter provare sentimenti,queste situazioni e costrizioni mi hanno privato di un cuore vero,della possibilità di aver assaporato solo un minimo di quello che hai assaporato tu,ma no certo,questo non è possibile,non può essere che una persona ha sofferto così tanto? E sai perché non lo concepisci questo concetto? Perché mai hai sofferto come ho sofferto io;non ho dovuto solo rinunciare al dono di essere madre,io ho rinunciato a tutto,perché mai niente mi è stato dato;io vorrei essere morta,non una vampira,perché non ho un motivo valido per continuare a camminare e a vedere il sole,non mi sono mai guardata allo specchio,per paura di dover sputarmi addosso perché sono diventata esattamente quella che mi hanno fatto divenire.

Ma neanche questo concepisci,voli con le parole e spari colpi che non sai puntare,credi che io attaccando le tue sorelle su un argomento che per me è peggio che morto sia un modo per continuare a fare la vittima,credi che io sia una bugiarda;certo in vita mia ne ho dette di bugie,ma mai per giustificare me stessa,mai per darmi la gratificazione di sentirmi umana e non un oggetto da usare,mai ho visto qualcuno guardarmi con amore,e scusatemi allora se dopo tutto questo non credo all’amore,se non ho mai visto uno scintillio di felicità nel mio sguardo,scusatemi se non sono capace ormai più di amare,scusatemi se non vi dimostro il bene che vi voglio,che già con una grande sforzo vi ho esposto,soprattutto per qualcuno che non ha mai avuto la possibilità di voler bene a qualcuno come un padre,una madre,una sorella o come un fratello;scusatemi se ho questi grandi poteri,che io non ho deciso,di cui non mi vanto e che adesso sto usando perché voi siate coscienti che qualcuno sulla Terra sia capace di soffrire così tanto,che proprio perché vi vuole bene,non vuole che assistiate a un mondo che neanche lontanamente immaginate.

So che ognuno di noi soffre a modo suo e non vi dico che non possiate capirmi perché non avete assaporato la sofferenza,ma semplicemente perché non veniate a conoscenza di questo scempio che ha traumatizzato me in una maniera irrimediabile.

Ma non mi chiedete l’impossibile,non mi chiedete di aprire vecchie ferite che possono uccidermi;le ho curate da sola queste ferite,ma non sono un medico o un psicologo e non sono una professionista,ma sono andata avanti senza un ideale,senza uno scopo e pure dopo tutto questo son qui derisa e umiliata da chi diceva di essere la mia famiglia. Se voi pensate questo di me non immagino gli altri,ma non mi interessa il vostro parere,non m interessa che voi adesso pensiate che io stia di nuovo cercando di fare la vittima,se volevate che me ne andassi con queste parole offensive,beh ci siete riusciti,non vi ho mai chiesto niente e mai ho preteso niente da voi.

E scusatemi ancora se entro così nella vostra vita,faccio innamorare chi sa chi e poi non sono in grado di ricambiare,scusatemi se non ho più un cuore da donare,scusatemi ancora se non sono quello che voi volete,perché mai nessuno mi ha voluta per quello che sono,tutti quelli che incontro sulla mia strada vogliono che io sia un’altra,che sappia fingere quello che non posso essere,e perché? Per far contenti voi e mai me stessa. Non mi sono mai concessa nulla e mai ho alimentato il mio animo,sono sempre stata aperta nel aiutare gli altri,nel diventare come loro mi dicevano di essere,perché nessuno mi accettava per quello che ero.

Non ho mai conosciuto la felicità, e quando credevo di averla trovata mi è crollato addosso il mondo,perché anche le persone che dovrei chiamare famiglia in realtà non lo è mai stata. Sono stata sempre il burattino bello,buono e sottomesso con cui tutti potevano giocare. E allora scusatemi se ormai sono diventata una statua di ghiaccia,se quello che mi passa davanti mi è indifferente,se qualcuno soffre e non me ne importa,sapendo che c’è di peggio nella vita,e scusatemi se voi non potete capire quello che io ho vissuto,e questa è la prova che è davvero giusto che io non vi dica più niente-

Tania aveva ormai scaricato tutta la rabbia e l’odio che aveva nel cuore,verso di loro e verso il mondo che oltre a lasciarla sola al mondo la rimproverava di come ormai era diventata.

Pian piano ridestò tutti i Cullen e spense le fiamme;credeva che ormai non c’era più motivo di restare lì,soprattutto in quel momento.

Corse fuori fino ad arrivare all’interno della foresta. Mai aveva scaricato la rabbia in quel modo,eppure non si sentiva completamente  appagata,sette secoli di odio dopotutto non si scaricano di certo in  sette minuti,ma lei si era sentita ferita nel più profondo,perché loro oltre a non conoscerla si erano permessi pure di giudicarla.

Lei non aveva raccontato a loro le sue esperienza,ma non per questo dovevano sentirsi in grado di doverla giudicare.

Il rumore di un ramo spezzato mise fine alla sua riflessione e si accorse che qualcuno le era vicino e aveva assistito all’accaduto di prima.

Aprii i suoi sensi e si concentrò sugli odori,e poi lo trovò;era quello di un lupo.

Corse fino a dove vi si trovava e vi trovò un Jacob umano,vestito di soli pantaloncini di jeans che la guardava con odio.

-Come ti sei permessa di trattare così i Cullen e Nessie?-le chiese arrabbiato.

-Li tratto esattamente come loro hanno trattato me- gli rispose come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

-Ma loro non ti hanno fatto del male,non ti hanno spezzato le ossa o qualche muscolo,non ti hanno bruciato la maggior parte della casa-.

-Certo perché quello che mi hanno detto è peggio di tutto questo,volevo fargli provare quello che provo io tutti i giorni,perché non immagino nemmeno lontanamente cosa c’è dentro di me,degli scheletri che custodisco-.

-Che tu sia un’assassina non mi interessa,non sono intervenuto prima,per paura che tu facessi male anche a me e non ci sarebbe stato nessuno che li avrebbe rivendicati-.

-Ma che pensiero dolce hai avuto lupacchiotto,ma non ti permetto di giudicarmi anche tu. Vedete siete bravi solo a fare questo,a cedere alle apparenza-.

-Ma se tu vivi solo di apparenze,ti tieni tutto dentro e poi ti lamenti che gli altri vedono solo le apparenze;sei tu che ci mostri questo lato e noi rispondiamo solo a quello che tu ci fai vedere- le disse questa volta con più dolcezza.

-E secondo voi i vivo di apparenze per cosa? Per compiacere me stessa? Non mi sono mai compiaciuta,non mi sono mai concessa un briciolo di felicità,per rendere felici quelli che mi circondavano- lo risposo a tono.

-Ma potevi combattere,potevi reagire- le consigliò.

-  Jacob non dare conclusioni affrettate,e secondo te io non ci ho mai provato? Non ho mai combattuto contro tutti? Jacob neanche tu puoi capirmi,quando si è soli contro tutti,puoi resistere,ma non per molto-.

-Forse ti capisco più di quando tu pensi,ho sofferto anche io per amore,e non c’era nessuna possibilità,ma ho lottato e ho perso,ma solo perché i sentimenti erano già troppo forti per modificarli.

Mi sono innamorato di Bella dalla prima volta che la vidi,ma il suo cuore apparteneva già ad Edward,ho fatto il bravo amico,ma quando la situazione si è aggravata ho lottato per tenerla con me,ma non c’è stato verso perché lei ormai aveva scelto. Le sono rimasto accanto anche quando vederla solo da lontano mi uccideva,anche quando dovevo sopportare ogni sua carezza con l’uomo che amava,che tanto io volevo essere,l’ho aiutata anche quando aveva in grembo il figlio di colui che odiavo più di ogni cosa,ma poi tutto questo dolore è scomparso grazie alla comparsa di Nessie e tutto è andato per il verso giusto. Tania credimi se nessuno mi ha mai aiutato a conquistare Bella con il mio amore,nessuno mi ha appoggiato sapendo che anche lei mi amava,ma non abbastanza,ma tutte queste situazioni negative,che mi hanno fatto quasi morire,alla fine però mi hanno donato la felicità. C’è chi aspetta più tempo,chi meno,ma alla fine c’è sempre. Anche io non avevo nessuna speranza più,a proprio quando si è sul punto di credere di morire,di non credere più a niente,l’amore e la felicità arrivano e nemmeno tu te ne rendi conti. Aspetta prima di dare conclusioni affrettate,lì tutti ti voglio bene,lo so,Nessie parla sempre di te,ti ammira. Le parole che Rosalie ti ha detto non sono vere,erano solo un suo sfogo perché si è sentita umiliata,gelosa,perché tu eri il centro dei loro pensieri e lei per l’ennesima volta veniva messa in secondo piano. Gli altri ti vogliono bene Tania,non incolparli,perché loro non pensano quelle cose- le disse come se fossero amici da sempre.

Tania pensò a lungo a quelle parole,e  non si accorse nemmeno che Jacob si era congedato per andare da Nessie. Erano tanti i suoi pensieri e non sapeva come metterli insieme.

Pensava alle parole di Rosalie,a quelle di Carlisle e a quelle di Jacob;a chi doveva credere? A quelle da padre,da amico e rassicuranti degli ultimi due? E a quel pensiero una pace interiore le si diffondeva dentro di lei,ma poi quando pensava a quelle dei Rosalie la rabbia montava e il desiderio di andarsene cresceva.

Non sapeva cosa fare,voleva la verità,una voglia di verità inverosimile. Capire quale di quelle due fosse quella vera,ma forse questo mondo non era fatto per lei e se ne sarebbe dovuta andare,oppure avrebbe dovuto lottare come le consigliava Jacob.

Ma il tormento ormai era assiduo. Ma come un lampo la decisione arrivò,ed ormai sapeva cosa fare…

Mentre da lontano passi caldi e umani le si avvicinavano.

 

 

 

 

 

 

Ed eccomi ragazze con un nuovo capitolooo!!!!!!!!!!!!!!!!!,scusate il ritardo ma era un po’ complicato scriverlo,metteteci che ci sono state le vacanze di mezzo,riprendi lo studio,leggi,esci ed altro era tutto uno stress.

Beh spero che qualche lacrima vi sia caduta,a me si,ma se così è stato vuol dire che avete aiutato Tania,facendo uscire le lacrime che purtroppo lei non può versare…

 

 

RISPOSE ALLE RECENSIONI

X sweetmoon: beh grazie per i complimenti,ma non li merito tutti,beh quel forse ci azzecca proprio,come sappiano ancora niente è certo,e scusami per il ritardo,ma vi ricompenso con un capitolo bello lunghetto.

X adry91: grazie Adryyyy i tuoi complimenti sono sempre bene accetti,e se stai leggendo questo mi dispiace non aver recensito al tuo ultimo capitolo,ma ci sono state troppe cose da fare e questo capitolo era troppo impegnativo.

Un bacio.

X la mia Bad_Mikey(hai visto ho scritto bene?): amòòòòòò le tue recensioni son fantastike,presto ne troverai anche nelle tua ff,ma spero tu capisco perché ancora non l’ho fatto…Ti amuuu e lo sai un bacione

 

 

                                                                      La vostra TanyaCullen.

E vi do anche le foto dei miei personaggi!(Ke boniiiiii xDxD_)

 

   

Questa è Tania.

 

 

    

 Questo è il mio Seth.     

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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