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Autore: slanif    09/03/2023    1 recensioni
100 Prompt.
100 Storie.
Alcune collegate, altre no.
Un'infinità di personaggi, anche i più improbabili.
Coppie sia Het che Slash.
Genere: Angst, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Vari personaggi
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Titolo: Banana
Autore: slanif
Prompt: 67
Personaggio/Coppia: Fred II Weasley, Fred Weasley
Contesto: Nuova Generazione
Rating: Verde
Parole: 716
 
 
Fred II Weasley si addentrò nel cimitero fino alla lapide di marmo bianco che segnalava il punto esatto in cui suo zio dimorava da molto prima che lui nascesse.
Fred II aveva conosciuto zio Fred solo tramite i racconti della sua famiglia e negli occhi tristi di suo padre George, che mai si schiarivano abbastanza da lasciar andare il dolore, nemmeno nelle loro giornate più felici.
Tutti gli dicevano che aveva un carattere molto simile a suo zio e Fred II, seppur mai l’avrebbe potuto confermare con i suoi occhi e la sua esperienza, si sentiva piuttosto fiero all’idea di somigliare a qualcuno che così tante persone avevano amato e che, a distanza di più di vent’anni, ancora piangevano.
Fred II si sedette nello spiazzo erboso lì davanti, fissando il marmo bianco con espressione seria. «Ciao, zio,» disse, rompendo il silenzio immobile di quella giornata già troppo calda. «Come te la passi?» Ridacchiò. «Okay, okay... Domanda sciocca, me ne rendo conto, ma ho appena avuto una conversazione super strana con una ragazza giù in città. Stavo passeggiando tutto tranquillo e a un certo punto lei – che viene a Hogwarts con me, per la cronaca, ma con cui ho parlato sì e no due volte – mi saluta e, gridando da una parte all’altra della piazza, mi dice: “Hai una banana in tasca o sei solo felice di vedermi?”. Oh, diavolo. Sono arrossito, zio, capisci? Arrossito!» Sospirò con fare drammatico. «Mi sento inorridito per te e me stesso contemporaneamente; soprattutto perché ho davvero una banana in tasca!» Scoppiò a ridere. «L’ho portata come spuntino, ma mi scocciava tenerla in mano, così l’ho infilata nei pantaloni e non ci ho più pensato! È stato abbastanza imbarazzante...» Si passò una mano tra i riccoli e la sua pelle bronzea sembrò brillare sotto il sole cocente. L’atmosfera smise di essere allegra e il suo umore tornò cupo come quello che l’aveva condotto lì alla ricerca di un po’ di conforto. «Papà ieri ha avuto una giornata davvero brutta,» bisbigliò, come se gli stesse confidando un segreto che nessun altro poteva sentire. «Eravamo tutti alla Tana per il pranzo di Pasqua e a un certo punto la mamma ha portato in tavola la torta di mele. “La preferita di Freddie!”, ha detto la nonna, tutta commossa; e papà è uscito sbattendo la porta. È sparito chissà dove per un paio di ore e poi è tornato. Aveva la faccia stravolta e si vedeva che aveva pianto.» Agrottò la fronte e osservò la lapide in cui spiccava la scritta:
 
Fred Weasley
1 aprile 1978 – 2 maggio 1998
Figlio adorato e fratello amatissimo
 
«Tutti continuano a dirmi che è normale, sai, che papà si senta così pensando a te. Che avevate un rapporto unico e speciale che nessuno di noi potrà mai capire davvero. E ci credo, sul serio. Non ho dubbi a riguardo! Ma come faccio a far stare meglio papà quando pensa a te e tutta la tristezza del mondo sembra cadergli sulle spalle? Sembra che niente possa lenire quel dolore e... A volte è avvilente rendersi conto di non essere abbastanza per far sì che sia felice, capisci?» Non lo aveva mai detto a nessuno, se non a suo zio, che di certo non poteva raccontarlo ad altri. Era il suo oscuro segreto e si sentiva meglio solo quando lo confidava a zio Fred.
Fred II avrebbe voluto davvero che suo padre fosse felice semplicemente perché era vivo e in salute e con una moglie e dei figli che lo amavano; ma non sembrava mai che fosse possibile. Era questo a renderlo triste oltre ogni misura.
Sospirò di nuovo e si contorse fino a togliersi la banana dalla tasca. La sbucciò e ne prese un morso. «Sai,» ricominciò, tornando a un tono più allegro e spensierato, «credo che quando tornerò a Hogwarts chiederò a quella sfacciata di uscire. Magari proprio offrendole una banana. Che dici? Potrebbe funzionare?» Rise e rimase fino a ben oltre aver finito di mangiare, continuando a parlare di niente, contento solo di poter essere lì a “chiacchierare” con l’uomo.
Dopo un bel po’ si alzò, salutò zio Fred e tornò alla Tana, pronto a scoprire che umore avesse suo padre George in quel momento e, nell’eventualità, a cercare di fare tutto il possibile per farlo stare meglio.
   
 
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