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Autore: Lady_Malfoy 97    11/03/2023    2 recensioni
[...]“Chi c’è?! Sei tu stupido elfo?! Vattene via!” urlò al vento, ma da dietro l’albero non spuntò Dobby bensì una bambina, poco più piccola di lui, aveva la pelle color caramello e degli occhioni verdi pieni di lacrime, indossava una salopette fucsia e una maglia bianca tutta sporca e sgualcita
“Chi sei?” chiese Draco incuriosito e stranito allo stesso tempo, ma la bimba non rispose, continuò a guardarlo tirando su con il naso di tanto in tanto.
“Non preoccuparti ci vedremo presto”
[...]
"Noi esistiamo solo qui, in questo posto, fuori da questa foresta quelli come me vengono odiati da quelli come te” Continuò ancora non arrendendosi, sputando fuori tutti i pensieri cupi che la notte prima si erano insinuati nella sua mente, gli occhi le pizzicavano ma si costrinse a continuare
“Fuori da qui quelli come te odiano quelli come me” urlò sentendo lacrime di rabbia fuoriuscire
“Fuori da qui quelli come te uccidono quelli come me” finì in un sussurrò
Storia tra Draco Malfoy e nuovo personaggio, dateci un' occhiata, ne vale la pena!
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Raccolse i folti capelli in una coda alta, legati così le arrivavano parecchi centimetri sotto le spalle, passò sulle labbra un po' di gloss e si guardò con occhio critico allo specchio: un po' di fard le colorava le guance mentre le lunghe ciglia avevano un velo di mascara, indossava una maglietta bianca brillantinata senza maniche e un paio di pantaloni cargo con stampa mimetica e scarpe da ginnastica bianche, non indossava accessori eccezion fatta per gli orecchini di smeraldo che non toglieva mai. Alya deglutì ansiosa, non sapeva se andare nella foresta visto quel che era successo il giorno prima; tuttavia, non le sembrava giusto buttare via quegli anni di amicizia per una stupida cotta adolescenziale e in più voleva capire come mai Draco non aveva avuto il coraggio di salutarla ignorandola, sospirò pesantemente e corse giù per le scale, diede un bacio a sua madre e si precipitò fuori di casa; attraversò la strada e imboccò subito il sentiero della foresta, con gli anni aveva imparato la strada a memoria: seguire il sentiero indicato e dopo la seconda curva andare a destra lasciando il sentiero principale per un altro sentiero piccolo e nascosto e da lì sempre dritto fino alla vecchia quercia. 

Quel pomeriggio gli uccellini canticchiavano allegri e il sole faceva capolino colorando e vivacizzando tutto il bosco, stava per imboccare il “sentiero nascosto” che portava alla quercia quando vide Draco camminare verso di lei velocemente, la mora lo guardò stranita poiché non si era mai spinto oltre il loro rifugio vicino al Manor, lui le corse incontro e l’abbracciò di slancio stringendola forte e sollevandola da terra di qualche centimetro. 

Alya urlò per quel gesto inaspettato anche se una parte di lei si beava di quel contatto e inspirava a pieni polmoni il profumo di Draco che sapeva di fresco, di pulito e di muschio bianco  

“Dray mettimi giù” disse seria ricordandosi dei fatti avvenuti il giorno prima, lui si allontanò di scatto e la guardò con un misto di tristezza e sensi di colpa. Alya gli fece un segno con la testa ed iniziò ad avviarsi verso il loro rifugio; Draco la guardò allontanarsi e fremette: era bellissima, i pantaloni le fasciavano le gambe lunghe e sinuose mentre i capelli raccolti sembravano brillare di luce propria e nel mezzo un bel sedere sodo che.... si diede uno schiaffo sulla fronte fermando subito quei pensieri; era una babbana, la conosceva da quando aveva cinque anni non poteva avere certi pensieri e poi era ancora una ragazzina sebbene fosse cresciuta dalla loro ultimo incontro l’estate scorsa. Draco si accorse che la ragazza si era voltata e lo guardava incuriosita e si rese conto di essersi fermato ad osservarla, scosse la testa e riprese a camminare dietro di lei 

Alya sentiva lo sguardo del biondo su di sé e ciò la fece arrossire mentre il cuore iniziò a battere impazzito. 

Arrivarono davanti alla quercia e di comune accordo decisero di sedersi sotto di essa visto la bella giornata, Draco insistette per premere le iniziali sul tronco così da far apparire la casetta e far sì che tutti gli incantesimi di protezione si attivassero; rimasero in silenzio per parecchi minuti finché la mora stanca di quel silenzio parlò 

“Cosa ci facevi così distante da qui prima?” lui stava guardando le fronde dell’albero e non si voltò nel risponderle “Dopo quello che è successo ieri temevo non venissi così ho deciso che avrei provato a raggiungerti...ovunque tu fossi” la sua voce era roca, Alya sorrise amara anche se il biondo non poteva vederla  

“Perché non sarei dovuta venire? Dopotutto non è ciò che ti aspetti da me Malfoy?” disse gelida lei, l’uso del cognome fece scattare la testa del biondo ma lei continuò imperterrita, gli occhi incatenati ai suoi  

“Sono come uno dei tanti libri che nascondi lassù” indicò con un cenno del capo la casetta sull’ albero “Una cosa a cui tieni e che tieni segreta, ti aspetti che rimanga sempre qui immobile ad aspettare il tuo ritorno...proprio come un oggetto di tua proprietà, uno svago estivo” non si era accorta di aver urlato le ultime parole, come non si era accorta di essersi alzata in piedi o del respiro corte con le gambe che tremavano. 

Draco si alzò fronteggiandola, ferito per le parole appena sentite ma allo stesso tempo consapevole che i gesti del giorno prima avevano fatto pensare quelle cose orribili ad Alya  

“Ho sbagliato piccola, mi dispiace io...” deglutì cercando le parole giuste “Non volevo che venissero a sapere di te, sei mia...sei troppo preziosa per me” non era mai stato bravo a esternare i suoi sentimenti e si maledì per tutto quello che le stava facendo passare, gli occhi smeraldo di lei erano lucidi e poteva vedere il respiro accelerato; le mise una mano sulla spalla e disse serio  

“Ti voglio bene Alya, sei l’unica amica che ho, non posso rischiare di perderti. Nessuno può sapere della tua esistenza” lei allontanò la mano del biondo, il suo cuore aveva mancato un battito sentendo la parola amica... ma forse era ora di farsene una ragione e dimenticare quella cottarella facendo tornare tutto alla normalità, scacciò quei pensieri tornando al presente 

“Oh non dirmi che mi hai trattata così solo per proteggermi! La verità è che di fronte ai tuoi...compagni … non avresti mai il coraggio di guardarmi, figuriamoci parlarmi” disse sempre con tono duro lei incerta se la parola “Compagni” fosse giusta  

“I nostri mondi non sono fatti per coesistere evidentemente” continuò visto che il biondo non proferiva parola, era tornato a guardare le fronde degli alberi che si muovevano lenti con il vento  

“Noi esistiamo solo qui, in questo posto, fuori da questa foresta quelli come me vengono odiati da quelli come te” Continuò ancora non arrendendosi, sputando fuori tutti i pensieri cupi che la notte prima si erano insinuati nella sua mente, gli occhi le pizzicavano ma si costrinse a continuare  

“Fuori da qui quelli come te odiano quelli come me” urlò sentendo lacrime di rabbia fuoriuscire  

“Fuori da qui quelli come te uccidono quelli come me” finì in un sussurrò, queste ultime parole fecero scattare il biondo che le si avvicinò a pochi centimetri restando in silenzio, cercando qualcosa da dire. Calde lacrime scendevano dagli occhi di Alya, lui le asciugò con i pollici sentendo un nodo in gola in quanto lui era la causa di quelle lacrime  

“ti odio” sussurrò lei evitando il suo sguardo. Draco le prese il mento e la costrinse a guardarlo 

“Qui siamo solo Alya e Draco, il resto non conta” disse con voce calda “Sei la cosa più preziosa che ho, sei l’unica che mi capisce davvero e l’unica persona a cui tengo” continuò con difficoltà, non era il tipo da frasi melense ma in tutti quegli anni non era mai riuscito a dirle quanto importante lei fosse, le diede un bacio in fronte ostentando sicurezza. 

Aveva baciato altre ragazze ad Hogwarts ma mai nessuno in quel modo così intimo, così puro. 

Alya si sentiva le ginocchia molli, faticava a reggersi in piedi dopo le parole e il bacio appena ricevuto, il cuore le scoppiava nel petto ma si costrinse a pensare che dietro quel gesto non ci fosse lo stesso tipo di affetto che lei provava per lui; doveva assolutamente farsi passare quell’ infatuazione per Draco. Con le guance in fiamme alzò lo sguardando sentendo la risata di Draco 

“ahahhaha piccola sei tutta rossa! Che ti prende?” rise ancora facendo arrossire ancora di più la ragazza che lo spinse offesa  

“Smettila Dray!” urlò goffa, il biondo stava per rispondere ma delle scintille blu in lontananza lo distrassero, lei lo guardò interrogativa fin’ ora aveva solo visto scintille rosse da parte dei servitori di Malfoy Manor che stavano ad indicare l’ora di tornare a casa prima di finire nei guai 

“Andiamo” disse lui improvvisamente serio prendendole un polso e trascinandola all’ interno della casetta, appena entrati Draco si guardò intorno con circospezione, si avvicinò alle finestre guardando fuori con la bacchetta sguainata  

“Draco cosa succede?” sussurrò Alya spaventata: non l’aveva mai visto così e poteva captare il suo nervosismo  

“Mio padre è tornato a casa” disse serio, una ruga gli solcò la fronte e la mora s’ incupì, non aveva mai sentito belle storie riguardanti il padre, tuttavia, ciò non spiegava il perché del suo comportamento. Draco prese una sedia dal tavolo e si sedette, stanco, raddrizzò le spalle e disse  

“Il signore oscuro ha fatto il suo ritorno” lei sussultò a quelle parole e si coprì la bocca con le mani come nel tentativo di reprimere un grido 

“Cosa? Quel...quello dei racconti?” Draco annuì sgomento e lei si abbandonò sulla sedia di fronte. Aveva sentito molte storie su quel pazzo, su come fosse collegato alla famiglia di Draco e su cosa facesse a quelli come lei, ma nei racconti si parlava anche della sua morte; lo guardò con una muta domanda così il biondo iniziò a raccontarle dell’anno scolastico appena passato. 

A fine racconto Alya tremava...un ragazzo era morto per colpa di quel pazzo e chissà cosa sarebbe successo da lì in poi... 

“Ma tu sei al sicuro vero?” Draco sorrise amaramente a quelle parole  

“Per ora” rispose “Finché non uscirà allo scoperto, poi staremo a vedere” guardò l’espressione di terrore sul viso della ragazza e si pentì di averle raccontato tutto ma tenerla all’ oscuro avrebbe solo peggiorato le cose, cercò di scherzare dicendo 

“Beh almeno avremmo un sacco di tempo per vederci quest’ estate visto quanto impegnato sarà mio padre” funzionò, le si formò un piccolo sorriso ma Draco si accontentò  

“Allora che libro mi hai regalato quest’ anno?” continuò e gioì vedendo il sorriso della mora allargarsi  

“Andiamo mancano ancora settimane intere!” sbuffò lei divertita. 

Entrambi decisero di dimenticarsi di quanto accaduto prima e regalarsi solamente un’estate piena di spensieratezza e godere appieno l’uno dell’altra. 

**
Ecco qui un altro capitolo, come sempre vi chiedo una recenzione con il vostro parere!, vi vedo che leggete ;)

  
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