GLI AIRONI NERI
(1991)
…ma io e te, amica mia
con le mani nelle tasche
camminiamo sulla strada
e l’estate ancora dentro…
Si è alzata la nebbia. Nebbia grigia che ha riempito le strade.
I lampioni, sulla riva del fiume, sono poco più che bagliori appena intuibili in questo mare lattiginoso e profumato di umidità che ci avvolge da ogni parte.
Eppure noi siamo qui, insieme. Come in quei mesi ormai andati, quei mesi caldi, di luce, di notti chiare e piene di voci…
Non è stato uno di quegli amori estivi, il nostro. Non una semplice cotta, una scintilla fugace destinata a tramontare insieme alla bella stagione.
Il freddo, arrivato ad avvolgerci, non ci ha allontanati. Al contrario, ci ha avvicinati, per permetterci di stare più vicini e di scaldarci a vicenda…
Siamo qui, insieme, ancora e per sempre. Siamo qui con i nostri problemi, con quei problemi di ogni giorno, che però non ci impediscono di sognare insieme, di perderci nell’incanto che è soltanto nostro.
«Guarda», mormori, sollevando gli occhi al cielo nell’unico punto che la nebbia non ha nascosto.
Seguo il tuo sguardo. Due aironi, neri contro il grigio, attraversano il cielo. Volano chissà dove, diretti verso chissà quali lidi fatti di acqua limpida, di notti calde e chiare, di voci sussurrate sulle spiagge.
«Vanno insieme», dico. «Insieme come noi.»
E insieme è come andare per mare, verso l’orizzonte, oltre mondi ancora inesplorati.
Tu che conosci il mare
e le stelle come guida
prendi quel timone
e insegnami la via…