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Autore: Aleterm    16/03/2023    0 recensioni
[Mare Fuori ]
Una ragazza della “Roma bene” si ritrova nell’ipm di Napoli con l’accusa di omicidio, ma senza ricordare niente. L’aiuteranno a scoprire la verità i ragazzi, il capitano e la direttrice dell’istituto, mentre si formeranno nuove amicizie e nuovi amori.
Due mondi opposti si incontrano e scontrano nello spazio chiuso di un carcere: il mondo della malavita napoletana con le sue difficoltà e la sua violenza e quello della “buona società” romana con i suoi segreti. Ma sono poi davvero così distanti? Oppure i sentimenti e le emozioni dei ragazzi sono uguali dappertutto?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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II

Il giorno dopo Massimo e Paola, si confrontano davanti al solito caffè guardando i dossier dei nuovi arrivati
- ma che si sa di lei?
- Guarda Massimo la faccenda è proprio strana. Si chiama Matilde Ferri, pare che sia la figlia di una famiglia molto nota nell'ambiente della Roma bene, anche abbastanza ammanicata politicamente, strapiena di soldi, ma quelli veri. Pensa che solo addosso la ragazzina aveva almeno almeno 10.000 euro di roba tra vestiti e gioielli. Sembra che si trovasse a Napoli per delle gare di nuoto, a quanto ho capito, e durante la serata in discoteca deve aver bevuto troppo. Da qui i racconti si fanno confusi, sembrerebbe che uno le abbia messo le mani addosso e lei lei gli abbia sparato in qualche modo. Sarebbe assurdo da credere, se non ci fossero almeno dieci testimoni oculari. Il vero problema è che lei non ricorda niente di questa serata. -
- Magari finge solamente. -
- Non credo Massimo. Anche la psicologa che c'ha parlato mi ha riferito che sembra sincera. I suoi ricordi si fermano all'ingresso in discoteca, è una forma di amnesia selettiva, ma temporanea. Prima o poi ricorderà tutto e in quel momento non sarà facile gestirlo per lei, per questo dobbiamo cercare di essere gentili, anche se veramente oggi mi ha quasi fatto perdere la pazienza. -
- La cosa ancora più strana è che non si è fatto vivo proprio nessuno. Normalmente in questi casi siamo subito tempestati di telefonate di familiari inviperiti e dei loro avvocati, invece qui tutto tace, non vorrei che fosse il silenzio prima della tempesta. -
Nel frattempo, nel cortile, i ragazzi sono fuori per l'ora d'aria, Beppe si avvicina a Filippo e Carmine
- O uagliò, proprio a voi cercavo. Perché non parlate un poco co’ quella nuova, la romana? Non ha legato ancora con nessuno qui dentro mi pare. Guardate sta proprio là, da sola... -
- A Filì vacci tu che magari tra Chiattilli vi capite meglio. -
Carmine se ne va con le mani in tasca e Filippo si avvicina a Matilde che sta seduta per terra con le spalle appoggiate al muro
- Ciao, io sono Filippo e tu?-
- Matilde, per gli amici Mati -
- posso sedermi? -
- Accomodati.-
- Sei di Roma giusto?-
- Si, la conosci?-
- un pò si, tu di che zona sei?-
- Roma Balduina -
- Roma Nord quindi?-
- si, da non confondere con Roma sud - sorride, per la prima volta da quando è entrata
- Assolutamente! - anche lui sorride
- e tu di dove sei? -
- Di Milano -
- mi spieghi una cosa? Tu li capisci questi quando parlano?-
- Bè quando parlano in dialetto stretto non capisco una parola, però ormai un pò ho imparato il napoletano, e poi tu sei facilitata, sei di Roma, non è simile il romano? -
- no, non proprio, e poi io sono di Roma nord, il romano non lo parlo. -
- E che fai a Roma Nord? -
- per lo più studio, vado al classico e poi faccio nuoto agonistico, al Foro italico.-
- Scusa se ti faccio una domanda importuna, ma che ci fa una di Roma nord che fa il classico e nuoto agonistico in un carcere minorile, di Napoli poi? -
- questa è una bella domanda! Vorrei saperlo pure io... Sono venuta a Napoli per fare una gara, anche piuttosto importante. Il vincitore si sarebbe classificato per le prossime olimpiadi...-
- e com'è andata? Hai vinto? -
- No, anzi! Sono arrivata ultima e quasi rischiavo di affogare in vasca e questo è strano, perché fino a poco prima mi sentivo bene, ero in forma, ero tra le favorite. Poi, poco prima della gara, il mio allenatore è venuto negli spogliatoi e mi ha dato uno zuccherino, diceva che mi avrebbe dato uno sprint in più, sai si prendono spesso integratori di vario tipo prima delle gare, anche se io non l'avevo mai fatto. Comunque l'ho preso, però dopo appena due vasche mi sono sentita strana, mi sono presi i crampi, non mi era mai successo. La sera poi siamo andati in discoteca e abbiamo bevuto. Io normalmente reggo bene, invece stavolta... buio completo. Non mi ricordo proprio niente e la mattina dopo mi sono ritrovata qui. -
- Ma tu gliele hai dette queste cose al Capitano? -
- Da quando stò qui dentro credo che tu sia la prima persona con cui parlo. -
- Però dovresti dirglielo. Guarda che loro stanno dalla parte nostra. Mica vogliono tenerci in prigione per sempre, cercano di aiutarci, se possono. Guarda eccolo lì... Massimo... -
Massimo si avvicina ai ragazzi
- Che c'è Filì? -
- No, io niente, è lei che ti dovrebbe dire una cosa -
- E parla piccirì -
- Bè forse non è una cosa importante, però prima della gara il mio allenatore è venuto negli spogliatoi e mi ha dato uno zuccherino. Non lo aveva mai fatto prima, però è anche vero che quella era una gara particolare, importante, soprattutto per la squadra. Ci tenevano tutti alla mia vittoria perché per una squadra avere un atleta alle olimpiadi vuol dire un bel giro di soldi tra sponsor, eventi, una bella pubblicità... Io non c'ho pensato troppo, mi fidavo del mio allenatore, l'ho preso senza tante storie, ma mentre nuotavo mi sono sentita male, sono riuscita a stento a finire la vasca. Tutti hanno pensato ad un mio crollo psicologico. Ogni tanto in questo ambiente capita, soprattutto ai giovani atleti. La pressione è tantissima. Però io mi sentivo male fisicamente e poi quando la sera sono andata in discoteca, l'ultima cosa che ricordo è che avevo preso un bicchiere di Spritz, poi il vuoto totale...-
- Nun ti preoccupà piccole', piano piano ti tornerà la memoria e cercheremo di capire meglio cos'è successo. -
Massimo si reca subito a riferire quanto scoperto a Paola.
- Quindi, Massimo, potrebbe essere un caso di doping?-
- Si Paola, penso di si. Magari potremmo farle fare delle analisi del sangue per vedere se ci sono tracce. -
- Ma sono già passati alcuni giorni. -
-Si ma alcuni tipi di droga lasciano dei residui nel sangue oppure nei capelli anche molti giorni dopo l'assunzione. Ho un'amico alla scientifica, potrei farmi aiutare da lui. -
- Ma anche se trovassimo queste tracce, chi ce lo dice che non sia stata lei a prendere quella roba intenzionalmente? -
- Bè questo è un altro dubbio, ma da qualche parte dobbiamo pur cominciare. -
In infermeria, Mati è sdraiata sul lettino, le stanno prelevando il sangue e lei volta la testa dall'altra parte con aria di disgusto
- che c'è t'impressiona il sangue?-
- Si da morire, se lo vedo svengo-
-Alquanto strano per una che ha sparato in pieno petto a un ragazzo non trovi?-
-Gia…

   
 
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