UN PICCOLO SVEDESE DI NOME HANS SVEZIA, STOCCOLMA castello di STANDFUNDST, 1769 In quelle glaciali terre scandinave , dove il paesaggio in inverno gela sotto il furioso impeto della neve e dei venti polari, l' aristocratica ed autorevole famiglia Fersen era solita trascorrere la stagione fredda nella loro tenuta alle porte di Stoccolma...Un grigio e solitario castello che faceva da padrone in quella vasta distesa innevata...Tra tutti i figli del senatore Axel Fersen, figura di rilievo presso la corte di re Gustavo ne spiccava uno in particolare il primogenito HANS AXEL colui che avrebbe dovuto dar lustro al nome che portava. Il padre ne aveva provate di tutte a cercare di piegare quel figlio degenere, ma niente Hans, invece di seguire i precettori, ecco cosa faceva s introfulava appena decenne negli appartamenti delle domestiche, accomondandosi beato in quegli alloggi tentando un qualsiasi approccio con tutte le servette, lavandaie insomma chi gli capitava a tiro...Addirittura seguiva queste ignare donzelle con indosso solo la veste da camera, prendendo di mira la sventurata che chiamata per nome si voltava, mentre Hans si spogliava mostrando alla malcapitata quell' attributo che lo avrebbe reso celebre...Il padre per evitare spiacevoli incidenti, e rendergli la vita meno turbolenta aveva deciso di mandarlo il più lontano possibile dalla Svezia, almeno avrebbe respirato ..ma Hans, figuriamoci se voleva andarsene!!! Mangiava come un famelico predatore la dispensa era continuamente vuota, e nella cantina del padre colma di botti di grappa alle prugne non restavano che poche gocce di quella gustosa bevanda...Per non parlare delle donnine, il maniero si era trasformato in una bettola di infimo ordine, o meglio in un bordello da quattro soldi dove ogni giorno si incontravano nei saloni fanciulle che mezze nude ed invitanti si straccavano su divani e poltrone con Hans che le intratteneva mentre era sventagliato dalla procace amante di turno. ..Il padre dopo averlo più volte rimproverato era passato alle maniere forti, prima lo aveva messo a stecchetto dalle gozzoviglie poi aveva chiuso i forzieri ..ma senza risultato....lo aveva addirittura rinchiuso nelle segrete, non c era verso quell'onta di Hans riusciva sempre a fuggire...L" unica soluzione era mandarlo in terre straniere, quella snaturata vergogna del suo sangue....La donnina che lo aveva istruito in quell ' arte che lo avrebbe in seguito contraddistinto come " galante viveur" era rimasta sorpresa da quel giovane " gioiello" che Hans aveva nei pantaloni...avrebbe fatto strada se adeguatamente addestrato ed allenato, ma lo aveva dovuto far tacere, da quella bocca uscivano le peggiori idiozie mai udite sul suolo scandinavo mentre Hans andava fiero di quella dialettica a suo dire ricercata e galante. E fu così che Hans il toro da monta,venne spedito nel resto d'Europa a studiare....il giovane effettivamente si applico ' adeguatamente alle materie studiate,divenne colto e apparentemente educato....insomma bello educato e galante....pronto x la caccia a tutte le più belle donzelle d'Europa!!!!Hans si trovava in Italia precisamente a Napoli,qui le ragazze erano more e prosperose....lui abituato a fanciulle secche secche,con fianchi stretti,culi inesistenti e senza tette....insomma le ragazze che aveva conquistato parevano assi di legno....ma qui con queste ragazze così morbide e burrose....il suo motto era piatto ricco mi ci ficco!!!Ma il farabutto ruba cuori non aveva messo in conto i padri delle fanciulle....Hans, non sapeva che in Italia le donzelle del Sud oltre che procaci e focose avevano una famiglia pronta a tutto per difendere l' onore di queste giovincelle, eccolo toccare chi non doveva, e messo alle strette dal padre e fratello della sprovveduta fu preso a sonore vergate.. neanche Napoli era per lui....Si mise a girovagare l'Italia il Belpaese dell'amore e del canto, eccolo arrivare a Firenze, invece di ammirare l' arte della citta', dove mai poteva trascorrere la permanenza in città Hansuccio...ma e' ovvio chiuso in un locanda molto carina dal gusto antiquato, bordello ricercato da mercanti e borghesi, dove fanciulle vestite d' aria mostravano la loro bellezza...Era il suo eccolo Hansuccio sproloquiare in un italiano stentato, tentare un approccio, finalmente una mora donzella gli si avvicina e in puro dialetto toscano gli dice " O te cosino, vieni un po po' vi he si fa du hiacchere" il richiamo di guerra per il nostro amatore che appena aprì bocca fu cacciato a palate di insulti. Dopo aver preso insulti e mazzate a Napoli e Firenze,ecco il magazziniere Ikea alias fessen di mammate sbarcare a Torino,i torinesi vengono chiamati bugia nen (persone tranquille che non si muovono) ma il detto non corrisponde a verità....in particolare le donzelle sono avanti anni luce,rispetto ad altre ragazze,sono più libere frequentano i "luoghi" peggiori....luoghi di perdizione,spesso vanno in vinerie,bevono liquori...il bicerin le stende spesso e volentieri....si appostano davanti ai bordelli attendendo l'uscita dei mariti e fidanzati....vi lascio immaginare come va a finire...botte da orbi!!!ed ecco Hans recarsi nel bordello più lussuoso della città, ovviamente voleva scroccare(come al suo solito) una notte di sesso sfrenato a gratis... ma la matrona brutta chiatta ma non fessa....niente non cedette alle lusinghe dello svedese....quindi che fare??!!si apposto' attendendo le mogli inviperite con i mariti,li avrebbe sferrato il suo attacco... pensava che una moglie ferita e cornuta sarebbe stata una preda facile .....Le mogli tradite si unirono e attesa che fosse la sera, in un vicolo buio ecco tendere un agguato con bastoni a sto Hans che veniva dal Nord....L' esca per attirarlo nel tranello studiato con cura perfetta nei più piccoli dettagli, era che una femmina giovane e bella, semisvestita si facesse notare da Hans. .lui cosi esperto figuriamoci se non avesse accolto il voluttuoso invito della fanciulla....avrebbe gioito come il puro esemplare di maschio, qual era non sapendo che uno stuolo di belve inferocite lo avrebbe ridotto ad un inutile ammasso di carne, lo avrebbero strattonato, spogliato, preso a vergate insomma povero Hans...l Italia non era proprio posto per lui, era meglio cercare le prede da altri parti...La Francia la prossima meta avrebbe raccolto i frutti delle sue prodezze di letto, ecco Hansuccio giulivo come un pavone scorgere sulla collina la futura delfina giungere in terra francese. .e con lei uno stuolo di giovani dame pronte ai suoi assalti di grande amatore