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Autore: Shily    27/03/2023    2 recensioni
1977
È il 24 Dicembre. James, Sirius, Remus e Lily sono in fuga dal professor Lumacorno e dalla McGranitt.
Corrono nei corridoi dei sotterranei, aprono una porta e si ritrovano in una stanza completamente vuota.
Una sfida, un gioco e un boato.
Poi il buio.
--
2023
"Ma che è successo?" chiede Sirius, tentando di alzarsi con difficoltà dal pavimento.
Un grugnito alla sua sinistra gli indica che anche James sta riscontrando i suoi stessi problemi.
"Coraggio, andiamo," li esorta un dolorante Remus. "Sembra non esserci più nessuno fuori. Usciamo, andiamo a dormire e dimentichiamo questa storia."
I quattro ragazzi si avviano velocemente verso l'uscita.
"Ragazzi," James si guarda intorno, una volta uscito dalla stanza. "Non sembra anche a voi che ci sia qualcosa di diverso?"
Gli altri si stringono nelle spalle, e si dirigono a passo spedito verso la torre di Grifondoro.
Genere: Angst, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, I Malandrini, James Sirius Potter, Lily Evans, Lily Luna Potter | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily, Rose/Scorpius
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Nuova generazione
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Quando escono dall'ufficio della professoressa... preside, si costringe a rettificare mentalmente James, il Grifondoro non può fare a meno di sbuffare sconfitto. E di chiedersi, soprattutto, quanto sarebbe melodrammatico sperare in un'improvvisa apertura nel pavimento per risucchiarlo negli  abissi più profondi della Terra.

"Non ci ha neanche messo in punizione" mormora Sirius al suo fianco, con lo stesso tono fiacco che caratterizza tutti loro.

"E che senso avrebbe avuto?" Lily si stringe nelle spalle e James, a quella vista, nasconde le mani nelle tasche del mantello per placare il desiderio di stringerla a sé. Di avvicinarla.

 

 

"Vi avevo dato precise disposizioni" mormora la professoressa, nel momento stesso in cui si siedono davanti a lei. "Non dovevate interferire con il presente."

"Noi non l'abbiamo fatto," replica Sirius, piccato, ma la donna lo ignora. 

Con un veloce movimento della bacchetta e un veloce formicolio, tutti e quattro i ragazzi tornano al loro aspetto originario. James non può fare a meno di passarsi una mano tra i capelli, ora indomabili come sempre. 

"Perché..." prova a chiedere, confusa da quel cambiamento improvviso.

"Credo che questa conversazione meriti sincerità, signor Potter." Eppure, riflette James, lei continua a non guardarlo negli occhi. Non lo fa con nessuno di loro. "Il professor Paciock mi ha riferito di alcuni libri del Reparto Proibito che non sono più al loro posto. Ne sapete qualcosa?"

James ingoia a vuoto, colto in pieno nel misfatto, mentre al suo fianco Lily si muove a disagio sulla sedia. 

"Professoressa, ci dispiace... noi..." 

 

⚡️

 

Una mano, piccola e indecisa, gli sfiora la spalla. Allora James rallenta, lascia che Remus e Sirius lo precedano, e si affianca a Lily. Chiude gli occhi mentre, familiare come sempre, il suo inconfondibile profumo sembra invaderlo in pieno. 

Stenderlo a terra. Colpirlo in pieno viso. Arpionargli il cuore e lo stomaco in una stretta ferrea e dalla quale, a essere del tutto sincero, non è così certo di voler scappare. Perché ormai l'ha capito: potranno passare anni, mesi o settimane. Potrebbe essere un vita intera o solo quattro anni, ma lui è indissolubilmente ed eternamente di Lily Evans.

Ed è così dal primo momento in cui si sono incrociati i loro occhi, quando erano troppo piccoli per capirlo o per riconoscersi. Quando era solo questione di tempo ma lui era già suo con ogni fibra del suo essere.

"James" mormora la Grifondoro, più passa di qualche testa, "Pensi che la McGranitt si sia arrabbiata con noi?"

Si perde nei suoi occhi e lascia che il suo sguardo vaghi in quelle ciocche così innaturalmente bionde. Infine scuote la testa.

"No" commenta infine. "Non credo sia arrabbiata. Non con noi. È come se..."

"Come se non riuscisse a guardarci in faccia" conclude Lily al posto suo. "L'hai notato?"

Il ragazzo annuisce lentamente e non può impedirsi di allungare le dita, sfiorare quelle di lei... e infine farlo passare per un gesto accidentale allontanandosi di un passo. "Immagino non sia facile" si stringe nelle spalle . "Sapere che siamo... che siamo venuti dal passato, pensare di esserti lasciato determinate cose alle spalle e poi un giorno bussano al tuo studio e ti ritrovi quattro dei tuoi studenti alla porta. Ma loro non dovrebbero essere qua. Dovrebbero..." 

S'interrompe mentre si un'insolito magone gli opprime la gola e gli schiaccia il petto. Ancora una volta, a concludere la frase al posto suo ci pensa Lily. Cruda e schietta come sempre.

"Dovrebbero essere morti." 

 

⚡️

 

 

"È a me che dispiace" sospira dopo un lungo silenzio la professoressa McGranitt.

"Professoressa" Remus sbatte le palpebre un paio di volte, confuso, "Lei non c'entra nulla. Siamo noi che siamo entrati nel Reparto Proibito...."

A quel punto la donna alza lo sguardo, incrocia gli occhi color caramello del giovane Licantropo e si toglie gli occhiali con un gesto veloce. Uno scatto improvviso, come se la sua vista non reggesse la loro presenza.

"Mi dispiace di non avervi detto la verità. Di aver pensato scioccamente di poter ritardare questo momento, o addirittura evitarlo. Credevo, come un'illusa, che avrei risolto questo... questo incidente senza dover sconvolgere gli equilibri di nessuno." Stringe le labbra l'una contro l'altra, rendendole un'unica piega dritta e severa. "Mi ero convinta di potervi risparmiare un dolore, ma in realtà l'unica che stavo proteggendo era me stessa. Dal rievocare un passato che ho cercato di dimenticare ma che per voi costituisce ancora un futuro insormontabile. Potete perdonarmi?"

 

⚡️

 

"E ora cosa succederà?" 

"Aspettiamo" risponde James, lanciando uno sguardo di sfuggita a Remus. Si ferma in mezzo al corridoio vuoto e sospira, non riuscendo a impedirsi di passare una mano tra i capelli. "La McGranitt è stata chiara, dobbiamo solo... aspettare."

"Da quand'è che ti fermi ad aspettare tu, eh?" Sirius sbuffa una risata senza divertimento e si posiziona alla sua destra. 

⚡️

 

"Il professor Paciock e io potremmo aver trovato una via d'uscita. Non è ancora qualcosa di definitivo o che vi potrà far tornare a casa, ma abbiamo trovato una strada... Certo se..." la professoressa si interrompe, lo sguardo perso nel vuoto.

"Cerco se, cosa?" chiede Lily, con una punta di timore nella voce nel trovarsi nello studio del Preside.

"Niente" scuote la testa la professoressa. "C'è una persona che potrebbe risolvere il vostro problema nella metà del nostro tempo."

"E perché non l'abbiamo contattata?" 

"Perché, signor Black, a quel punto diventerebbe davvero difficile tenervi nascosti."

⚡️

 

"Da quando non vedo altra via d'uscita" ammette James. "Sí, insomma, parliamoci chiaro. Pensavo che scoprire la verità fosse la cosa migliore, e guardate cosa ne è venuto fuori. E se andassimo troppo oltre? Non mi va che quei ragazzi finiscano nei nostri casini."

"James, quei ragazzi sono..."

"Lo so, Sirius! So cosa sono... so chi sono ma loro no. E la McGranitt ha detto che sta cercando una soluzione e magari saremo a casa prima di Natale." 

"E se non dovesse succedere?" mormora Lily al suo fianco. Alza la testa e incatena gli occhi nei suoi. "Se non dovessimo mai trovare una soluzione? Se rimanessimo bloccati nel futuro?"

James non risponde, non ne ha il coraggio. Non ne ha la forza. Perché lui una risposta, a una domanda del genere, proprio la ha. E lui proprio non è abituato a non avere risposte, a non fornire soluzioni immediate a chi lo circonda.

A chi ama.

Inaspettatamente, a prendere la parola è Remus, fino a quel momento insolitamente silenzioso. "Sarebbe così tragica come soluzione? Rimanere nel futuro, intendo, sarebbe così male?"

"Remus, noi non possiamo..."

"E perché? Voldemort qui non esiste più. Tu, Sirius, non dovresti mai andare ad Azkaban. E voi due... beh, voi due non dovrete mai morire per colpa di Peter Minus."

"E cosa facciamo" chiede James, con voce impersonale, "Scappiamo dall'Inghilterra? A quanto pare mio figlio ha salvato il Mondo Magico, sarebbe alquanto probabile incontrarlo prima o poi. Lo incontro e che faccio? E se si venisse a creare un paradosso? E se rimanendo qua cancellassimo tutto?" Prende un respiro profondo. "E se tornando indietro potessimo salvare anche Peter ?"

 

⚡️

 

"Posso contare su di voi, quindi?" li richiama la professoressa McGranitt, un attimo prima che si chiudano la porta. "I ragazzi Potter non dovranno mai sapere la verità."

"Mai professoressa. Non si preoccupi" risponde Remus, con sguardo fermo e voce calda. 

⚡️

 

I quattro ragazzi rimangono in silenzio nel corridoio vuoto. Spalla contro spalla, lasciano che una vita più grande di loro prenda spazio nelle loro fessure. Si installa nelle crepe del loro cuore, nei sussurri del loro futuro. 

E allora rimangono così, fermi, immobili, chiedendosi cosa ne sarà di loro.

Nelle orecchie solo l'eco delle parole della professoressa McGranitt, che li invita a non far scoprire mai la verità ai giovani Potter.

Peccato che, quando qualche settimana prima sono finiti ben quarantatré anni nel futuro, le loro vite non siano le uniche cose che hanno lasciato indietro. 

Perché se c'è una cosa che i Malandrini non hanno più è la loro mappa. E solo con quella, adesso, avrebbero potuto sapere di non essere soli in quel corridoio.

In quello che sembrava essere un piano completamente disabitato, infatti, ci sono altre due persone. Schiacciate l'una contro l'altra, anche loro contro il muro e nascosti sotto il Mantello della visibilità.

James Sirius e Albus Severus sono l'uno lo specchio dell'altro: negli occhi solo la confusione di quello che hanno appena ascoltato.

   
 
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