Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: ilenia23    13/09/2009    4 recensioni
E' vietato usare il tag b se non in occasioni speciali.
Ladynotorius assistente amministratrice su efp.

E se Albus Silente avesse una figlia? E se Sirius Black  se ne innamorasse? E se la storia fosse andata tutto in un altro modo o quasi?
Un intenso sguardo, durato un solo istante.
Pieno di dolcissima tensione.
Complicità.
E paura.
E ansia.
E passione.
E felicità straziante.
Gioia pura, autentica.
In un brevissimo sguardo  tutto questo.
Eravamo tutto questo io e Sirius.
E quel poco d’amore che c’era.
Genere: Drammatico, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Pronto un altro capitolo per voi!!! Vi sto viziando troppo, lo so. Ma quando ricomincerò a studiare gli aggiornamenti temo si ridurranno drasticamente per cui meglio mettere molta carne al fuoco già da ora che posso. Allora, il capitolo è la continuazione di quello dopo nel quale avevamo lasciato Sirius&Aryana finalmente insieme...godetevelo!!!
Piccola anticipazione sul prossimo capitolo: sarà incentrato completamente su Aryana e su Harry e in particolare gli avvenimenti che precedono la seconda prova. Verrà fuori il talento di Aryana come Auror e non solo....perchè questo personaggio non sarà assolutamente analizzato in funzione della storia con Sirius..anzi..tutt'altro.
La sorpresona di cui vi parlavo è un intermezzo di quattro o cinque capitoli (ancora devo organizzarli quindi non aggiornerò subito) che narrerà le vicende di Sirius, Aryana, Remus &Co. a partire da dove li avrò lasciati in questo capitolo. Sono dei frammenti di vita che riassumeranno i momenti più belli, più brutti, insomma più significativi che li hanno portati al presente. Non uccidetemi, doveva andare così. Perchè gli anni di distanza sono troppi e la storia incominciava a farsi pesante e soprattutto si allontanava troppo dalla trama della Rowling. Comunque non temete perchè ogni capitolo è abbastanza lungo e confido che verrà fuori un buon prodotto. Ringrazio chi ha recensito e chi ha messo la storia tra i preferiti e tra le seguite.
A presto, baci Ile. 




Hogwarts – Dicembre 1975

Aryana Silente

Avevo sempre odiato il Natale. Sempre.  
Il mio umore peggiorava drasticamente: diventavo scontrosa, acida, altezzosa, più di quanto già non fossi.
La verità è che ero invidiosa. Invidiosa della spontanea e genuina allegria di tutto il resto del mondo. Era insopportabile.
Se c’è una cosa di ancor più umiliante di starsene già soli tutto l’anno, è proprio starsene soli a Natale.
Io sognavo cenette divertenti con zio Aberforth e mio padre , a scartare regali quanto meno bislacchi e a sperimentare menù anticonvenzionali. Invece mi toccavano formali ed eleganti galà di beneficienza  e un’infinità di noiosissime cene  con maghi sconosciuti durante le quali prontamente mio padre mi ignorava.
Ma queste vacanze di Natale andarono in maniera diversa.  E il merito principale era tutto di Sirius Black.   
Anche se mi costava tanto ammetterlo per il mio incommensurabile orgoglio, mi ero innamorata follemente di Sirius.
Lui era la mia dose di adrenalina, la mia evasione, la mia via d’uscita in quel mondo fatto di schemi perfetti.
Eravamo complementari: io gli insegnavo un po’ di disciplina e ordine e lui mi insegnava a non sopprimere la mia natura entusiasta con regole assurde.
Fuoco
Elettricità
Sfrontatezza
Pazzia
Malizia
Nessun pudore
Intensità
Sfida
Audacia
Io e Sirius eravamo tutto questo…e quel briciolo d’amore che c’era.
Non avevamo bisogno di parlare troppo o di strafare alcunché. Potevamo stare in silenzio, ore e ore, ognuno immerso nei propri pensieri che spesso coincidevano. Eravamo così,due creature fuori dall’ordinario, due spiriti liberi, due solitari, ognuno con i suoi spazi e i suoi tempi ma tutti e due con un bisogno sconfinato di essere amati.
Con accanto Sirius, le vacanze stavano volando via in fretta, il tempo scivolava dalle nostre mani come acqua. Non avremmo mai voluto che finissero le nostre avventure nella scuola semi deserta. Senza i soliti occhi puntati addosso, conoscere Hogwarts era tutta un’ altra storia: passaggi segreti, camere nascoste, la torre di astronomia tutta per noi dove poter guardar le stelle, corse a perdifiato per i corridoi deserti, poter girovagare tutto il giorno, scoprendone i più piccoli dettagli..si, decisamente tutta un’ altra storia.
A riportarmi sulla retta via ci pensò mio padre con la sua nuova fissazione: lezioni di legilimanzia e occlumanzia. Continuava a sostenere che avessi un bisogno impellente di controllare la mia empatia che ,a quanto pareva, si stava velocemente trasformando in telepatia e preveggenza. Essere un mezzo elfo certe volte mi spaventava, specialmente in quel periodo, quando controllare i miei poteri era un affare non di poco conto.       
L’idea che mio padre mi frugasse nella testa non mi faceva affatto impazzire e se prima di Sirius non c’era assolutamente nessun segreto tra me e mio padre, dopo quel fatidico bacio, le cose da tenere occulte erano diventate parecchie..


“Legilimens” urlò Albus Silente con la bacchetta rivoltami contro.
Per  l’ennesima volta l’ufficio di mio padre pian piano svanì davanti ai miei occhi, lasciando il posto alla nostra casa a Londra. Avevo poco più di sette anni, sedevo sulle gambe di mio padre, nel soggiorno di casa nostra. Entrambi avevamo l’espressione divertita: aprendo e chiudendo gli occhi riuscivo a far spegnere e accendere la lampada sul comodino accanto alla poltrona sulla quale eravamo seduti. Riuscivo a sentire la felicità nei nostri cuori e non me ne volevo andare…
Ebbi un brusco risveglio quando mio padre mi riportò alla realtà.
“Aryana!Non ti stai concentrando per niente,non ci stai neanche provando”mi rimbrottò. “Non devi rimanere sospesa nei ricordi,devi chiudere la tua mente!”.
“Ci sto provando ma non è facile”sbuffai irritata.
Erano le undici passate ed era la settima volta che non riuscivo ad ostacolare mio padre.
“Fin ora abbiamo fatto molti progressi. Non ti puoi arrendere proprio adesso. Devi considerare il fatto che io sia un ottimo legilimens e non ti sto risparmiando niente, non sto avendo la mano leggera. Sai quanto tuo nonno ci tiene al tuo addestramento”mormorò avvicinandosi a me e mettendo la sua mano calda sulla mia spalla. “Prova a concentrarti solo sull’infanzia, visto che sembra questo il punto più esposto.Cerca di chiudere la parte della tua mente rivolta a quei momenti. Forse se isoliamo parte per parte sarà più semplice oscurare tutta la mente, quando sarai pronta”.
“Ok, proviamo come dici tu”.
“Legilimens”.
Riuscii a bloccare il tentativo di fare breccia nella mia mente ma solo per pochi attimi. Mi deconcentrai e persi completamente il controllo. Il muro che avevo eretto riguardo i miei ricordi infantili rimaneva saldo ma mio padre si mise a frugare ovunque.
Nuovamente l’ufficio sparì per lasciare spazio alla biblioteca del castello. Quel ricordo risaliva a qualche giorno fa. Alcuni libri erano sparsi a terra. La luce di mezzogiorno filtrava fioca dalle finestre della biblioteca deserta. Non si sentiva nessun rumore se  non i risolini e il frusciare delle vesti appartenenti a me e a Sirius. Ci stavamo rincorrendo silenziosamente fra gli scaffali ricolmi di libri.
Provai in tutti i modi ad erigere un muro tra mio padre e quel ricordo ma ero troppo stanca e mio padre non sembrava affatto interessato a lasciar perdere.
“Presa”esclamò Sirius, acciuffandomi per un braccio e attirandomi a sé.
Io ridevo spensierata e divertita dai nostri giochi.
“Adesso non mi scappi più..”sussurrò al mio orecchio, maliziosamente.
“Chi ti dice che io voglia scappare?” mormorai,fissandolo negli occhi.
“Non si sa mai con te..”disse,mordendomi il labbro.
Finimmo per baciarci appassionatamente finche non sentimmo i passi di Madama Pince affrettarsi verso di noi. Fulmineamente Sirius mi afferrò la mano e scappammo via ridendo..
All’improvviso tornai dritta nell’ufficio di mio padre.
Un silenzio tombale era calato tra noi.
Albus mi fissava ma io ero incapace di sorreggere il suo sguardo indagatore su di me ,per cui tenevo la testa bassa.
“Hai intenzione di spiegarmi cosa ho appena visto o no?”disse gelido mio padre.     
“Non c’è niente da spiegare..mi frequento con Sirius Black”.
“Ma non avevi detto che non lo sopportavi?”.
“Le cose cambiano. L’ ho conosciuto e…mi piace molto”.
“Sei innamorata di lui?”.
“Papà!”.
“Io spero di si perché per fare quelle cose…”.
“Andiamo, papà, ci stavamo solo baciando! Da quand’è che sei diventato serio riguardo  queste cose? Solo perché sono tua figlia non vuol dire che io non possa essere una ragazza normale”.
“E vi siete solo…voglio dire…baciati?”.
“Papà!”.
“Ricordi quando mi dicevi tutto?! Credevo fosse ancora così tra di noi”.
“Papà ma io sono cresciuta. è diverso per forza..non sei il mio migliore amico,sei mio padre!”.
Si buttò sulla poltrona dietro la scrivania, leggermente deluso. Lentamente andai a sedermi sulle sue ginocchia e cominciai ad accarezzargli la barba ,come facevo sin da piccolissima.
“Papà, l’unico uomo della mia vita sei e sarai tu, su questo non ci piove. Tuttavia devi accettare il fatto che io non sono più una bambina. Ti voglio bene più che ad ogni altra persona al mondo e non smetterò mai di parlarti della mia vita. Mai”.
“Piccolo elfo…”sussurrò accarezzandomi i lunghi capelli.
“Comunque, tanto per rassicurarti…Si, sono innamorata di lui e si, ci siamo solo baciati. Ho intenzione di farlo sudare ancora parecchio per quello”.
“Parecchio quanto?” mormorò mio padre mentre io ridevo.
“Quanto riterrò opportuno. Adesso me ne vado perché è tardi, dovresti andare a dormire”.
“Ah io dovrei andare a dormire?! Fila a letto, poppante” esclamò, assestandomi un’ affettuosa pacca sul sedere.
Uscii dallo studio di mio padre, felice.
In realtà tutta la stanchezza era svanita a causa di quella breve ma intensa discussione con mio padre. Visto che non era una serata così gelida, decisi di andarmene un po’ in giro per l’ immenso parco di Hogwarts, completamente ignara di ciò che mi sarebbe successo di lì a poco.

Sirius Black

Abbaiavo contro un enorme e affamato lupo mannaro, nonché uno dei miei migliori amici: Remus Lupin.
Quella era una delle sue seratine da trascorrere al chiaro di luna.
Purtroppo non facemmo in tempo ad arrivare alla Stamberga Strillante per cui ci intrufolammo nella Foresta Proibita.
Scortecciava gli alberi, mordeva e graffiava qualsiasi cosa gli si parasse di fronte e, per di più, faceva un gran baccano con quel suo ululare lupesco.
Per fortuna eravamo al termine delle vacanze natalizie per cui la scuola era semi deserta. Il rischio di trovare qualcuno all’ ‘infuori delle mura e a quell’ora di notte era pari a zero.
Mentre Lunastorta se la prendeva con un cespuglio, io rimasi estasiato da una visione: un candido e fiero unicorno era a pochi passi da me. Scuoteva la criniera dorata e batteva gli zoccoli per terra. Era bellissimo, quasi etereo. Chissà se fosse un segno..mi ricordava la fierezza di Aryana quando camminava per i corridoi, quasi altezzosa come una regina.
La magia durò ben poco poiché, non appena si accorse di me, scappò via ad una velocità ineguagliabile.
Si, assomigliava proprio ad Aryana…
Mi ridestai dal sogno e feci tornare la mia attenzione sul mio piccolo problema peloso…Sparito.
Come avevo fatto a lasciarmelo sfuggire? Tesi le orecchie e dilatai le narici, tutti i miei sensi erano allerta per fiutare le sue tracce e partire al suo inseguimento.
Dopo qualche minuto sentii un urlo agghiacciante provenire dal limitare della foresta, senza aspettare un solo istante, mi catapultai in quella direzione.

Aryana Silente

Camminare al chiaro di luna al limite della foresta proibita dapprima mi sembrò rilassante e piacevole ma, sentiti gli ululati e gli strani rumori provenienti da essa, cambiai idea all’istante.
Decisi per cui di ritornare al castello, al calduccio nel mio letto.
All’improvviso tra gli alberi vidi due occhi straordinariamente gialli, sgranati, che mi fissavano. Rimasi interdetta per un solo momento, credendo che fosse il frutto della mia immaginazione. Chiusi gli occhi e quando li riaprii, la creatura aveva fatto un passo avanti e adesso era ben visibile, al di fuori della foresta. Un gigantesco lupo mannaro ansimava qualche metro davanti a me: sbavante, nervoso, e,soprattutto, molto,molto arrabbiato.
Gettai un urlo spacca timpani in modo da farmi sentire da qualcuno e nel frattempo mi voltai per correre all’impazzata.
La creatura sembrò ancor più eccitata dalle mie grida e si lanciò al mio inseguimento. Credevo che la mia innaturale velocità elfica mi avrebbe messo in salvo ma, mi sbagliavo enormemente. Il lupo mannaro aveva, se non superiore, almeno pari velocità rispetto a me. Mancava ancora molto al castello e io sentivo il suo ansimare sempre più vicino..
Sentii un dolore lancinante alla schiena e capii che mi aveva afferrata con i suoi artigli. Mi fece sdraiare sulla schiena e , prima di mordermi sul collo, ululò forte verso la luna. Sentivo il sangue uscire caldo dal mio corpo e pian, piano le forze abbandonarmi ma non potevo mollare, non ora. Improvvisamente una figura nera come la pece si fiondò sul lupo e incominciarono a lottare. Mi rimisi in piedi con un grande sforzo e assistetti a quella scena alquanto bislacca: un grosso cane nero e un lupo mannaro ruzzolavano sul terreno, graffiando e mordendo. Non persi tempo ad osservare la rissa in corso e mi lanciai in un’altra corsa a perdifiato verso il castello. Il portone d’ingresso sembrava un miraggio ma finalmente ci arrivai e, dopo essermi fiondata dentro le mura del castello, lo richiusi alle mie spalle con un tonfo.

Sirius Black

Non poteva essere vero. Non poteva essere Aryana ma purtroppo era così. Non ero riuscito a vedere le sue condizioni poiché mi ero subito gettato su Remus. In pochi minuti ero riuscito a riportarlo nel cuore della foresta e gli diedi modo di rimanere occupato tutta la notte con una fantastica radura di alberi da sradicare. Adesso correvo a più non posso verso il castello. In pochi secondi mi trasformai in me stesso e, attraverso una scorciatoia, arrivai dritto,dritto nell’atrio. Un’ansimante e sconvolta Aryana si teneva le mani sulle ginocchia, cercando di riprendere fiato. Era piena di terra e di…sangue.
Oh, no.
“Aryana”esclamai, ansimando quasi quanto lei.
“Sirius..non puoi sapere quello che mi è successo..”singhiozzò tra le lacrime.
La presi tra le mie braccia e la cullai fino a quando non si calmò anche se minimamente. Sapevo che se l’avesse morsa non c’era un attimo da perdere.Dovevamo correre in infermeria per la pozione anti-lupo.
“Io..stavo passeggiando e all’improvviso..un enorme…gigantesco..io credo che fosse un lupo mannaro..anzi ne sono sicura..e poi mi sono messa a correre..io corro veloce,lo sai, molto più che veloce..ma lui mi ha raggiunto lo stesso e poi..”.
“Ti ha morso?”la interruppi.
“Io credo di si..”.
Il sangue mi si gelò nelle vene.
Non Aryana. Tutti ma non lei.
Le osservai il collo. C’erano due zannate evidenti sul suo candido collo.
Sentii l’ansia e la preoccupazione crescere in me.
“Hai capito quello che ho detto? C’era un lupo mannaro ad Hogwarts..ma come è possibile?”chiese spaventata.
Io ero più spaventato di lei. L’afferrai per una mano e la trascinai in infermeria più presto che potei.
Quando mi accorsi che faticava a starmi dietro per le ferite sulla schiena, la presi in braccio e mi misi a correre. Spalancai la porta dell’infermeria e spiegai in fretta e furia la situazione ad un’assonnata Madama Chips.
Reagì in un modo parecchio strano. Anziché affrettarsi a medicarle le ferite o a preparare la pozione si limitò a dirmi: “Svelto, va a chiamare il preside”.
Io ero interdetto.
“Ma ha capito quello che è successo? Dovrebbe darle immediatamente la pozione anti-lupo e..”.
“Basta così. Non ho intenzione di farmi spiegare il mio lavoro da un sedicenne. Vai immediatamente ad avvisare il preside”.
Boccheggiai scioccato ma ,alla fine, corsi verso la presidenza.

Aryana Silente
La mia testa era affollata di domande senza risposta.
Cosa mi sarebbe successo?
Cosa ci faceva un lupo mannaro nella foresta proibita?
Perché Sirius era all’ingresso a notte fonda,ansimante?
Perché Madama Chips non mi stava medicando e invece si limitava a fissare il morso sul collo?
Il dolore alla schiena non mi permetteva di concentrarmi per cui mi limitai ad aspettare.
Finalmente la porta dell’infermeria si spalancò e un preoccupatissimo Albus si diresse spedito verso di me,seguito a ruota da Sirius,altrettanto preoccupato.
“Mi faccia vedere..” disse,scostando Madama Chips e osservando il morso sul mio collo.
“Papà, c’era un lupo mannaro e…”.
“Shh..stai tranquilla piccola mia, adesso ci penso io a te” sussurrò con le mani sul mio viso.
“Le medichi le ferite sulla schiena e sul collo applichi l’unguento cicatrizzante. Più tardi le dia la pozione anti-lupo ma aggiunga una piuma di fenice, tutto chiaro?”.
“Cristallino”rispose Madama Chips.
“Ha fatto benissimo a chiamarmi, avremmo potuto peggiorare la situazione”.
“Peggiorare? Perché è grave?” squittii con le lacrime agli occhi.”Papà, non diventerò un mostro,vero?”.
“Prima di tutto i lupi mannari non sono mostri e secondariamente non diventerai proprio un bel niente..non ti sembra di essere già fin troppe cose?!”mi rispose,facendomi l’occhiolino.
Ovviamente Sirius non aveva la minima idea di che cosa stessimo parlando.
“Scusi, signore, ma la pozione anti-lupo non va applicata nell’immediato?”domandò scettico Sirius.
“Non con Aryana. Lei è speciale. Le ferite infertegli dal lupo mannaro non sortiranno effetti”rispose tranquillamente mio padre tenendomi il viso tra le mani mentre madama Chips mi medicava il collo.
“Scusi,signore, se insisto, ma come è possibile?”.
“Te l’ ho già detto. Lei è speciale. È diversa da tutti quanti. È unica. Adesso ,se non ti dispiace, Madama Chips finirà di medicare le ferite alla schiena di mia figlia e ,per far questo, dovrà spogliarla quindi non mi pare il caso che lei stia qui, signor Black. Potrà tornare a trovare Aryana domattina quando uscirà sana e forte dall’infermeria grazie ai rimedi efficacissimi di Madama Chips”.
“Oh, bhe..certo…io allora vado..Ciao” balbettò un imbarazzatissimo Sirius,uscendo.
“Papà cosa ci fa un lupo mannaro a scuola? È perché non mi succederà niente?”.
“Cosa ci faccia a scuola non ne ho la più pallida idea..dovrebbe stare da un’altra parte”quasi sussurrò alterato. ”Perché gli elfi non subiscono gli effetti del morso dei lupi mannari”proseguì.
“Ma io non sono un elfo al cento per cento”.
“No, ma il tuo sangue contiene tutte le sostanze presenti in quello elfico quindi anche l’antidoto anti-lupo. Comunque per essere sicuri ti daremo la pozione ugualmente ma con qualche accorgimento. Entro domani le ferite saranno rimarginate e non avrai alcun segno di questa brutta avventura,tesoro”disse accarezzandomi dolcemente la testa. “Domani faremo i conti sul fatto che girovagavi a notte fonda con Black al limitare della foresta proibita..”.
“Non ero con lui. Mi ha raggiunto all’ingresso”.
Mi guardò fissa negli occhi, mi stava leggendo la mente e capì che non stavo mentendo.
“Papà, domani potrò dire la verità a Sirius?Stai tranquillo, non gli dirò niente di troppo in là. Mi limiterò a dire l’essenziale. Lo sai che non accetterà le tue spiegazioni. Mi riempirà di domande e io non sono così brava a mentire..”.
“Non penserai di prendermi in giro? Tu sei bravissima a mentire ed è per questo che diventerai un’ eccellente occlumante. Comunque d’accordo ma puoi dirgli solo il minimo e devi fargli giurare che non lo dirà ad anima viva. Lo sai quanto può essere pericolosa quest’informazione nelle mani sbagliate”.
“Te lo prometto”.
“Buona notte ,mio piccolo elfo”disse infine,uscendo dall’infermeria.
“Notte ,papà”.


                                                                                                            *************

Sirius Black

Camminavo in fretta e furia verso l’infermeria.
Non avevo chiuso occhio tutta la notte.
Cosa volevano dire quelle spiegazioni striminzite che aveva dato Silente? Era assurdo.
Spalancai la porta senza neanche bussare e mi precipitai verso il letto di Aryana.
Era seduta con la schiena poggiata sulla tastiera del letto,intenta a leggere.
“Ehi, come stai?”.
“Benissimo..”trillò ,stiracchiando le braccia. ”Madama Chips mi ha rimesso al mondo. Non ho neanche più un segno sulla schiena”.
Mi sedetti accanto ai piedi del letto, scrutandola da cima a fondo.
“Non capisco”mormorai tra me e me.
“Lo so che non capisci e ,se fossi in te, proverei la stessa identica frustrazione”.
“Parli come se tu sapessi qualcosa che io non conosco”.
“In effetti ci sono un paio di cosette che non sai sul mio conto..”.
“Riguardo quello che ha detto tuo padre ieri? Sul tuo essere…diversa?”.
“Esattamente. Prima di dirti ciò che devo, ho bisogno che tu mi prometta che quello che sentirai non uscirà da questa stanza neanche sotto tortura, neanche in punto di morte. Mai. A meno che non sia io o mio padre ad autorizzarti”.
“Così mi spaventi..”dissi in preda alla curiosità.
“Oh, non preoccuparti, non è niente di mostruoso”.
“Se lo dici tu,mi fido. Te lo prometto, da me non uscirà un solo fiato”.
“Allora, innanzi tutto ti chiedo di non interrompermi,ok? Quando avrò finito, potrai fare tutte le domande che vorrai”.
“D’accordo”.
“Sarà meglio cominciare dal principio. Diciassette anni fa mio padre si inoltrò al Nord, nelle terre di Shantaram, e fu lì che conobbe mia madre…..”.
Le due ore che seguirono furono tra le più lunghe e sconvolgenti della mia vita.
Io le rivelai tutti i miei segreti, compreso l’essere un Animago e l’aver come migliore amico un dolcissimo lupo mannaro e Aryana si rivelò ancora più speciale e imprevedibile di quanto mi aspettassi.
Ci avevo visto fin troppo lungo su quella ragazza meravigliosa.
Sarei potuto restare lì per anni ad ascoltarla, limitandomi a guardare nel verde profondo dei suoi occhi.
Avrei dovuto capirlo che c’era qualcosa di molto più magico che in una qualsiasi strega,seppur brillante.
Avrei dovuto capirlo dal suo modo di incantare le persone quando parlava, dalla sua espressione enigmatica come di chi nasconde conoscenze e segreti immensi, dalla sua tenacia e dal suo incredibile orgoglio, dalla sua straordinaria intelligenza e bravura in ogni arte magica, dal suo essere così fuori dall’ordinario, dal suo essere così semplicemente…Aryana, la creatura più magica e straordinaria che abbia mai incontrato.
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ilenia23