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Autore: Alis_Weasley    09/04/2023    1 recensioni
Dal testo:
E ora cosa doveva fare? Quell’impiastro si aspettava di ricevere l’uovo di Pasqua dei supereroi da lui. Di certo. Per questo aveva sollevato sua madre dall’incarico. Cazzo, era ridicolo.
Katsuki non si sarebbe mai abbassato a tanto. No signori. Piuttosto si sarebbe fatto esplodere il cervello.
[...]
Si ripetè quelle cose come un mantra per tutto il tempo. Eppure questo non fu abbastanza per impedirgli, mentre Deku dormiva beato accoccolato sul suo petto, di pensare “Ma si, che sarà mai. Domani entro nel primo supermercato che trovo e mi tolgo il pensiero. Sempre meglio che vederlo piagnucolare tutto il giorno per non aver ricevuto nulla”.
Peccato che mancavano appena 24 ore a Pasqua e Bakugo Katsuki era un povero illuso.
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Inko Midoriya, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PARTE I


Katsuki aveva in antipatia un po’ tutte le festività. Era una persona molto affezionata alla propria routine e il fatto che questa venisse interrotta di punto in bianco per essere, per altro, sostituita da pranzi di famiglia con parenti fastidiosi che pongono domande fastidiose e bambini urlanti che per linea di sangue avrebbe dovuto riconoscere come propri cugini, tutto questo lo mandava in bestia.

Più del solito, ecco.

Da quando aveva smesso di vivere con i suoi, aveva più possibilità di boicottare queste fastidiose tradizioni, anche se poi gli toccava una bella lavata di capo di sua madre che sbraitava dall’altro capo del telefono. Ma da un po’ di tempo a questa parte era subentrato un altro fastidioso, fastidiosissimo, fattore: il ragazzo che aveva iniziato a convivere con lui e che per qualche assurdo scherzo del destino amava alla follia le feste e tutte le usanze ad esse annesse. Deku era sempre stato una piaga, quel maledetto sassolino sul bordo della strada (come piaceva definirlo a Katsuki) che ti fa inciampare oppure ti causa male sotto al piede quando lo pesti. E a lui facevano male quei dannati occhi da cane bastonato con cui lo guardava mentre diceva “mi piacerebbe tanto avere l’uovo di Pasqua dei supereroi, hai presente Kacchan? Quello che ci facevamo comprare sempre quando eravamo piccoli, quello con All Might e gli altri heroes in-
“-Non mi interessa” lo interruppe lui, fiondandosi violentemente sulla ciotola di riso che aveva di fronte. Dopo qualche boccone aggiunse acido “Tanto te lo comprerà la tua mammina come ogni anno, no?”
Deku deglutì sonoramente e poi con lo sguardo basso rispose “veramente le ho detto di non farlo, quest’anno…”

Ah?!” Katsuki per poco non si strozzò a quelle parole e Midorya arrossì mentre cercava di spiegare.
“Si…ecco… n-non mi sembra giusto che lei continui a farmi regali a quest’età, dovrei essere io a… insomma ormai siamo eroi professionisti, guadagniamo bene-
“Allora non lamentarti” troncò la conversazione Katsuki. Lo sguardo ferito di Deku gli bloccò il boccone in gola ma decise di fare finta di niente.
 
E riuscì a fare finta di niente fino a quando una sera, mentre Deku era in bagno a farsi una doccia, lui si inginocchiò per recuperare un calzino da sotto il letto e ci trovò una busta del supermercato malamente nascosta.
Dentro un uovo dei Supereroi. La scritta “Kacchan” sull’etichetta.
Un gorgoglio risuonò nella stanza. Dannato nerd. Perché doveva fargli questo? Lui era un adulto, era troppo cresciuto per queste stronzate, era un eroe professionista, dannazione! Incredibile ma vero, entrambi lo erano. Eppure Deku lo trattava ancora come un bambino e gli comprava l’uovo di Pasqua della loro infanzia. Inoltre, quale idiota nasconde una cosa simile sotto il letto? Ma soprattutto, perché la cosa doveva fargli effetto?

Per quanto si sentisse indignato, non poté fare a meno di sentirsi anche lusingato e leggermente divertito. Deku era pieno di attenzioni nei suoi confronti. Gli lasciava sempre l’ultima fetta di pizza, cucinava piccante come piaceva a lui, comprava la sua birra preferita anche se il nerd non riusciva a berla senza tirare fuori un repertorio di smorfie incredibile. A ogni loro mesiversario Katsuki apriva gli occhi e trovava sul comodino accanto al letto la sua tazza di latte col miele accompagnata da un biglietto sdolcinato di Izuku. Mentre facevano sesso Midorya non perdeva occasione di ricordargli quanto fosse bravo, incredibile, sexy e per quanto Katsuki cercasse di mostrare l’esatto contrario, il suo ego si beava di quelle parole. Di quelle mani piene di cicatrici che gli carezzavano i capelli mentre lui faceva finta di dormire.

E ora cosa doveva fare? Quell’impiastro si aspettava di ricevere l’uovo di Pasqua dei supereroi da lui. Di certo. Per questo aveva sollevato sua madre dall’incarico. Cazzo, era ridicolo.
Katsuki non si sarebbe mai abbassato a tanto. No signori. Piuttosto si sarebbe fatto esplodere il cervello.


Si ripetè questo mentre quella stessa sera affondava dentro Deku con spinte vigorose.
Deku, che con gli occhi lucidi e il respiro corto era aggrappato come un koala alle sue spalle, le gambe sode strette attorno ai suoi fianchi che lo aiutavano nei suoi movimenti venendogli incontro.
Deku, che mentre lui gli frizionava l’erezione pulsante, chiamava con voce rotta il suo nome, cercando il suo sguardo, persino mentre era perso nel piacere.
“Kacchan… Kacchan…Kacchan…!” gridava con le lacrime ai lati degli occhi “Ti prego… Dio- sei- ah- sei stupendo”
Deku, che dopo essere copiosamente venuto sui loro addomi, si lanciò a tempestare di baci e piccoli morsi la sua spalla, portando anche Katsuki a raggiungere l’orgasmo.

Katsuki si ripetè quelle cose come un mantra per tutto il tempo. Eppure questo non fu abbastanza per impedirgli, mentre Deku dormiva beato accoccolato sul suo petto, di pensare:
"Ma si, che sarà mai. Domani entro nel primo supermercato che trovo e mi tolgo il pensiero. Sempre meglio che vederlo piagnucolare tutto il giorno per non aver ricevuto nulla”.

Peccato che mancavano appena 24 ore a Pasqua e Bakugo Katsuki era un povero illuso.






***Ciao a tutti! Buona Pasqua. Stamattina mi sono svegliata con questa idea e, tra un capitolo di studio e l'altro, ho prodotto il qui presente.
Ho intenzione di scrivere la seconda parte oggi stesso ma non resistevo e volevo già postare l'incipit, nella speranza che a qualcuno possa piacere!***
Alis
   
 
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