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Autore: Lady_Malfoy 97    16/04/2023    1 recensioni
[...]“Chi c’è?! Sei tu stupido elfo?! Vattene via!” urlò al vento, ma da dietro l’albero non spuntò Dobby bensì una bambina, poco più piccola di lui, aveva la pelle color caramello e degli occhioni verdi pieni di lacrime, indossava una salopette fucsia e una maglia bianca tutta sporca e sgualcita
“Chi sei?” chiese Draco incuriosito e stranito allo stesso tempo, ma la bimba non rispose, continuò a guardarlo tirando su con il naso di tanto in tanto.
“Non preoccuparti ci vedremo presto”
[...]
"Noi esistiamo solo qui, in questo posto, fuori da questa foresta quelli come me vengono odiati da quelli come te” Continuò ancora non arrendendosi, sputando fuori tutti i pensieri cupi che la notte prima si erano insinuati nella sua mente, gli occhi le pizzicavano ma si costrinse a continuare
“Fuori da qui quelli come te odiano quelli come me” urlò sentendo lacrime di rabbia fuoriuscire
“Fuori da qui quelli come te uccidono quelli come me” finì in un sussurrò
Storia tra Draco Malfoy e nuovo personaggio, dateci un' occhiata, ne vale la pena!
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Draco la prese per i fianchi e l’avvicinò unendo le loro fronti, lei sospirò ed il broncio che aveva aumentò 

“Piccola tra poco sarà buio devi tornare a casa” sussurrò il biondo spezzando il silenzio, lei scosse la testa e iniziò a fissare il pavimento, subito due dita le presero il mento costringendola a guardare verso l’alto dove incrociò quelle iridi color mare in tempesta che ponevano una muta domanda 

“Ho paura che se uscirò da quella porta ciò che è successo una settimana fa sparirà e tra cinque mesi rivedrò Malfoy non Draco” disse infine Alya, non sapeva resistere al suo sguardo  

“Non succederà, te lo prometto” bisbigliò lui come se avesse paura a far fuoriuscire quelle parole ad alta voce  

“Draco io ...sono solo una babbana...perché?” chiese affranta, un mucchio di domande e dubbi vorticavano nelle loro teste, avevano passato una settimana a sfiorarsi, baciarsi, abbracciarsi vivendo nella loro bolla privata, ma ora era arrivato il momento per Draco di tornare a scuola e la realtà era piombata come un macigno su di loro  

“Non lo so” rispose semplicemente, ed era vero, ancora non riusciva a capacitarsi di ciò che era successo, di una cosa era certo, non riusciva a stare distante da Alya sebbene le voci e gli insegnamenti di suo padre urlassero nella sua testa tutto il tempo! Lei era tutto ciò che, in teoria, avrebbe dovuto odiare e disprezzare eppure guardandola non provava altro che affetto... se non amore 

“NO!” urlò forte una voce nella sua testa, si staccò velocemente dalla mora che lo guardò confusa 

“È tardi, devi andare, sai che non posso accompagnarti e non mi piace che vaghi per il bosco sola di notte… ti farò seguire da un elfo fino a casa” disse a mo' di scusa per il gesto improvviso 

“va bene…allora arrivederci” disse lei sospirando mentre si sistemava la giacca pesante e legava la sciarpa attorno al collo, rabbrividì appena pensando all’aria gelida che l’aspettava fuori dalla porta 

“mi raccomando studia” riprese ironico sapendo benissimo che Alya era fra le migliori studentesse della sua scuola 

“anche tu, batti la Granger” rispose lei facendogli l’occhiolino, Draco le si avvicinò e le posò un bacio sulla fronte inspirando il suo profumo, mentre lei si beava di quell’ultimo contatto 

“come vorrei che potessi usare il telefono almeno potrei sentirti di tanto in tanto” si lagnò la ragazza, Draco si allontanò e la guardò con uno sguardo furbo 

“ci sono altri modi per farti sapere che sto bene non preoccuparti” disse misterioso, lei lo guardò incuriosita e lui la spinse appena in modo giocoso “dai vai!” lei sorrise e si voltò aprendo la porta e calandosi giù dall’albero. 

Subito Draco si voltò e chiamò nella penombra della stanza “PEAKY” con un sonoro CRAC una piccola creatura apparve inchinandosi davanti al giovane ragazzo, indossava una solo una federa di un cuscino grigio nonostante il freddo e parlò con voce stridula e adorante 

“il padroncino ha chiamato?” 

“segui Alya e assicurati che arrivi sana e salva a casa, mi raccomando non farti vedere” disse Draco spiccio “… per favore” aggiunse alzando gli occhi al cielo, ecco quella era una cosa che aveva imparato negli anni: dopo Dobby (il loro precedente elfo domestico) era apparso Peaky e da subito Draco aveva iniziato a trattarlo meglio di quanto sua madre o suo padre facessero guadagnandosi così la piena fiducia di quest’ultimo; faceva comodo averlo dalla sua parte: si occupava della casetta sull’albero, di tanto in tanto controllava Alya mentre lui era a scuola, quando era insieme a quest’ultima lo avvisava del ritorno del padre o di quando fosse ora di riapparire al Manor senza destare sospetti. Certo gli costava non poca fatica trattarlo meglio ma ne valeva la pena 

“certo padroncino come desidera” sviolinò Peaky inchinandosi ancora di più 

“mio padre è tornato?” 

“no signorino non ancora ma sua madre ha chiesto di lei, Peaky ha detto che il padroncino era in camera sua a studiare e che non voleva essere disturbato” disse l’elfo tutto d’un fiato “poi Peaky si è dovuto chiudere le dita nel forno” piagnucolò mostrando delle bende sporche attorno alle dita affusolate. 

Draco scosse la testa e alzando gli occhi al cielo estrasse la Bacchetta “Ferula” sussurrò e subito le bende attorno alle dita scomparvero lasciando il posto a delle bene nuove e pulite, l’elfo iniziò a piagnucolare con gratitudine 

“PEAKY…. Alya per favore” gli ricordò il biondo e detto questo la creatura scomparve velocemente 

** 

“Alya tesoro sei tu?” la voce della madre la accolse mentre chiudeva la porta d’entrata, entrò nella cucina e sorrise vedendo sua madre impegnata a cucinare, le assomigliava molto, Alya però aveva la pelle più chiara e caramellata rispetto a quella scura della madre e gli occhi verdi del padre che entrò proprio in quel momento posandole un bacio affettuoso sulla guancia 

“com’è andata a scuola carina? Nessun pretendente spero” disse burbero  

“tutto bene papà grazie, lo sai che odio San valentino” i genitori alzarono gli occhi al cielo “com’è andata a te in ospedale?” suo padre era un medico e Alya un giorno sperava di seguire le sue orme diventando anch’essa medico 

“è stata una giornata movimentata” risero tutti e tre e poi, con lo zaino ancora in spalla, la ragazza si diresse in camera sua. 

Appoggiò le sue cose e accese la radio canticchiando distratta, qualcosa bussò alla finestra e per poco non le venne un colpo! Un gufo la fissava torvo, si avvicinò cauta e aprì la finestra, l’animale entrò e con un fruscio si posò sulla scrivania, Alya urlò e senti le voci preoccupate dei genitori dal piano di sotto 

“tutto okay tranquilli” urlò di rimando fissando il gufo, questo alzò una zampa e solo allora la ragazza notò che aveva qualcosa legato ad essa esitante si avvicinò e con mani tremanti slegò la busta dall’animale che subito volò via facendola sobbalzare di nuovo. 

“Draco” sussurrò meravigliata guardando il gufo allontanarsi, solo lui poteva averle mandato una lettera così, si ricordò di quando le aveva raccontato di come i maghi si scambiavano la posta e sorrise rigirandosi la busta fra le mani 

Il cuore scalpitava un po' per l’oggetto fra le mani, un po' per chi l’aveva inviato e tanto per l’incontro strano avuto con il pennuto! Tremante si accomodò sul letto a gambe incrociate e aprì la busta: una pioggia di coriandoli rossi schizzarono fuori da questa facendola urlare di nuovo per lo stupore, capovolse la busta e uscì una rosa rossa, dapprima minuscola e poi via via di grandezza normale, la annusò e con meraviglia notò che aveva lo stesso profumo di Draco, non c’era nient’altro ma questo bastò a farla ridere felice sdraiandosi sul letto tenendo stretto il fiore e beandosi di quel profumo… 

** 

Giugno era ormai alle porte e il tempo era stranamente afoso, Alya studiava per l’esame che si sarebbe svolto l’indomani, era concentrata sul libro quando un fruscio alla sua destra la fece voltare stranita. Questa volta sorrise al volatile che la fissava fiero porgendole la zampa, si alzò velocemente e corse alla finestra dove il gufo la aspettava, slegò veloce un rotolo di pergamena e tentò di aprirlo ma si distrasse notando che l’animale si accingeva a voltarsi e a prendere il volo 

“NO! Ti prego aspetta ho una lettera da dargli!” urlò sconsolata, l’animale parve capire le sue parole ma scosse la testa piumata come a voler dire che non rientrava nei suoi compiti accettare una lettera da parte sua e così com’era arrivato se ne andò 

Alya sbuffò srotolando la pergamena, aveva aspettato con ansia un secondo arrivo dell’animale ma questo da febbraio a quella parte non si era più presentato, storcendo il naso per le poche righe si accinse a leggere la scrittura elegante di Draco 

“Mia cara Alya presto sarò da te e potrò finalmente riabbracciarti, ci vediamo alla casetta sull’albero tra due giorni. 

Tuo, Draco” 

Sorrise passando il dito su quelle tre magnifiche parole “tuo”, sospirò felice dimenticandosi completamente del libro abbandonato sulla scrivania. 


**
Salve! Non mi perdo in chiacchiere oggi, vi faccio una semplice richiesta, se la storia vi piace lasciate una recensione! è davvero importante per me e mi aiuterebbe ad andare avanti. Ci vediamo al prossimo capitolo

  
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