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Autore: Shily    17/04/2023    1 recensioni
1977
È il 24 Dicembre. James, Sirius, Remus e Lily sono in fuga dal professor Lumacorno e dalla McGranitt.
Corrono nei corridoi dei sotterranei, aprono una porta e si ritrovano in una stanza completamente vuota.
Una sfida, un gioco e un boato.
Poi il buio.
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2023
"Ma che è successo?" chiede Sirius, tentando di alzarsi con difficoltà dal pavimento.
Un grugnito alla sua sinistra gli indica che anche James sta riscontrando i suoi stessi problemi.
"Coraggio, andiamo," li esorta un dolorante Remus. "Sembra non esserci più nessuno fuori. Usciamo, andiamo a dormire e dimentichiamo questa storia."
I quattro ragazzi si avviano velocemente verso l'uscita.
"Ragazzi," James si guarda intorno, una volta uscito dalla stanza. "Non sembra anche a voi che ci sia qualcosa di diverso?"
Gli altri si stringono nelle spalle, e si dirigono a passo spedito verso la torre di Grifondoro.
Genere: Angst, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, I Malandrini, James Sirius Potter, Lily Evans, Lily Luna Potter | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily, Rose/Scorpius
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Nuova generazione
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Quando James si alza dal banco, appena terminata la lezione di Trasfigurazione, il suo unico pensiero è solo quello di buttarsi sul letto e non rialzarsi fino a ora di cena. Stiracchia le braccia verso l'alto, trattiene uno sbadiglio e fa una piccola smorfia nel riceve una pacca sulla schiena fin troppo vigorosa da parte di Sirius.

"Coraggio, dobbiamo anche passare in infermeria da Remus."

La luna piena è stata solo il giorno prima e nonostante la situazione sia nettamente migliorata rispetto al loro presente, nessuno dei due Malandrini se l'è sentita di lasciare l'amico da solo: peccato che poi, recuperare le ore di sonno si sia rivelato semplicemente impossibile.

"Ehi" James Sirius si avvicina a loro, da una pacca sulla spalla di Sirius e lo guarda con circospezione: "Notte brava?"

"Eh, non immagini neanche" borbotta lui, stiracchiandosi nel contempo il collo indolenzito.

"Lui come sta?" è invece la domanda di Lyn, che viene prontamente accolta da un abbraccio distratto e automatico di James Sirius.

"Sta" replica Sirius. "Le cose sono diverse qui rispetto a..." lascia cadere la frase, ben sapendo che tutti hanno già colto il senso della sua frase. "Sono sicuro che per oggi pomeriggio sarà fuori e nel pieno della sua forma."

"Vi accompagniamo in infermeria, vi va?"

James e Sirius si scambiano uno sguardo indeciso prima di annuire: la situazione non è ancora delle migliori d'altronde e i silenzi che nessuno ha il coraggio di colmare da quando la verità è venuta a galla sono ancora ingombranti e invadenti tra loro. Sono tante le domande che tutti loro vorrebbero farsi e a cui però nessuno riuscirebbe a dare una risposta.

Ma James apprezza lo sforzo del nipote, lo osserva ogni giorno impegnarsi per essere naturale e spontaneo con loro: e allora decide di tendergli anche lui una mano.

"Certo, recupero Grace e andiamo."

Quello che però non si aspetta, una volta arrivato in infermeria, è di trovare il suo amico non solo in compagnia, ma soprattutto impegnato in una fitta conversazione con Al e Lily Luna.

"Ciao" afferma con una certa titubanza, sorpreso. "Vi siete per caso dati appuntamento qui senza che lo sapessimo?"

James Sirius, a quelle parole, mette su un'inequivocabile espressione colpevole che proprio non riesce a trattenere: "Volevamo sapere come sta Remus e quindi... ciao Remus! Come stai?"

Lo sguardo del licantropo, seppur appesantito da due profonde occhiaie, si illumina in un sorriso. "Sorprendentemente bene, grazie. Lily mi ha portato un intero scaffale di Mielandia."

La più piccola di casa Potter palesa la sua presenza agitando una mano a mo' di saluto, seduta su uno dei lettini insieme al fratello Al. "Papà dice sempre che una persona saggia gli ha consigliato di mangiare del cioccolato quando si sta male."

"Approvo" è la replica di Sirius, che sorpassa tutti loro per accomodarsi sullo stesso lettino di Remus e cominciare a scartare una Cioccorana. "Allora, cos'è che dovete dirci?"

Lily Luna, a quella domanda, sgrana gli occhi mentre Al arrossisce impietosamente. Entrambi, a quel punto, si rivolgono verso James Sirius e Lyn.

"Ecco, volevamo proporvi una cosa... cioè, ne abbiamo parlato e siamo tutti d'accordo. Tra pochi giorni partiamo per Natale noi, non abbiamo granché l'abitudine di passarlo a Hogwarts. E stavamo pensando che rimarreste qui da soli, il che è abbastanza deprimente, per cui..."

Lily Luna, davanti a quell'infinito giro di parole, sbuffa e alza gli occhi cielo. "Oh insomma: venite a casa da noi, che ne dite?"

"A casa... da voi?" Lily sgrana gli occhi per nulla convinta. "Da vostro padre? No, non se ne parla. La McGranitt ci ammazzerebbe e avevamo detto di non dire niente a nessuno e..."

"Abbiamo già pensato a tutto noi." Albus si apre in un sorriso inequivocabilmente malandrino. "Dovete solo fidarvi di noi."

"È l'unica occasione che avete" obietta Lily con un debole sorriso. "Di conoscere nostro padre, intendo, e Teddy."

James a quel punto si rivolge verso il più grande, rimasto fermo alle loro spalle dei fratelli. "Pensavo non volessi dire a tuo padre la verità."

"È così e onestamente non sono pienamente convinto da questo piano, ma Al e Lily ci tengono. E se loro ci tengono... beh, facciamolo succedere. Non gli diremo niente, però avremo l'occasione di parlare con zia Hermione se riusciamo e magari di fare qualche ricerca fuori da Hogwarts. Credo sia l'idea migliore per tutti."

"Allora, ci state o no?"

James e Lily si scambiano uno sguardo fugace e annuiscono impercettibilmente, ma quel semplice scambio per i  tre giovani Potter sembra essere sufficiente.

"Mi dispiace dirvelo, ma la McGranitt non accetterà mai" cerca a quel punto di riportarli con i piedi per terra Remus.

I tre fratelli assumono la medesima espressione e per un momento, una sola frazione di secondo, è proprio l'impavido e sfrontato Sirius Black che si trova a deglutire per lo spavento. Fino a quell'istante, infatti, non si è mai soffermato a pensare a quale potesse essere l'impatto dell'unione dei geni tra James Potter e Lily Evans ma che ora lo fa... beh, ne è semplicemente terrorizzato.

"Non vi preoccupate, è un gioco da ragazzi" replica Lily Luna. "Ogni anno i Caposcuola si occupano di ritirare le adesioni al cenone di Natale tra gli studenti e consegnarle al direttore della propria casa di appartenenza."

"Vale a dire lo zio Neville, il professor Paciock" si inserisce Al, calcando volutamente le proprie parole.

"E il nostro caposcuola è Lyn, quindi niente di più facile."

"Ma niente di più facile cosa, esattamente?" chiede Remus, sempre più confuso.

"Ma è ovvio, no?" Lily Luna scuote la testa, "Lyn porterà le adesioni a zio Neville, prontamente seguita da Rose e Al nascosti sotto il mantello dell' invisibilità. A quel punto Rose, che è la più brava tra noi, lo confonderà con un incantesimo e lui sarà convinto che voi rimarrete a scuola come d'accordo."

A James cade la bacchetta di mano mentre Sirius comincia a tossire a causa di una cioccolata che gli è appena andata di traverso.

"Volete incantare un professore?" balbetta Lily. "Ho bisogno di sedermi. Merlino, non mi sento bene."

"Scusami," chiede Remus in un sussurro rivolto verso il Serpeverde, "Tu perché vai con loro?"

"Semplice, Rose ha detto che se la scoprono non ha intenzione di affondare da sola."

"Potremmo venire scoperti, espulsi... finire ad Azkaban per aver praticato magia su un professore."

James si volta verso Lily, che ha ora cominciato a elencare sottovoce tutte le conseguenze a cui potrebbero andare incontro se scoperti.

"Lily, respira... stai cominciando a iperventilare ."

"Tecnicamente" è la voce di James Sirius che si intromette dopo un lungo silenzio, "voi non potete essere espulsi. Noi sì, ma non è la prima volta che succede. Abbiamo un piano B."

Lily annuisce e ridacchia. "Al non serve solo come merce di scambio con Rose, ha anche il compito di comunicare con Fred se le cose dovessero mettersi male. In quel caso lui e sua sorella Roxanne mangerebbero una delle merendine di zio George e, con la scusa di non trovare più la metà mancante che possa fermare il sangue, zio Neville dovrà per forza andare da loro dando così il tempo agli altri di scappare."

"Ma se tutto andrà per il verso giusto, come sicuramente sarà" Lyn Baston va a sedersi su uno dei lettini con aria tranquilla e trascinando dietro di se un docile James Sirius, "per quando si saranno accorti della vostra assenza sarà troppo tardi. A quel punto per farvi tornare indietro dovranno per forza avvisare il signor Potter e, visto che nessuno ha davvero voglia di affrontare il Salvatore del Mondo Magico, direi che staremo tranquilli per tutto il periodo di Natale."

I tre Malandrini restano in silenzio, ancora attoniti da quel fiume di parole che gli hanno appena buttato addosso, mentre Lily ha cominciato a contare sotto voce i propri respiri nella speranza di calmarsi.

"È così folle da... da essere tutto così studiato nei minimi dettagli e sembrare perfetto." Sirius si passa una mano sul viso, incredulo. "Voi siete folli, dei matti... neanche noi avremmo mai pensato a qualcosa del genere."

"E tutto questo..." James li guarda uno a uno con attenzione, "E tutto questo per non farci passare Natale a Hogwarts?"

James Sirius scuote la testa. "Tutto questo per dare a nostro padre l'occasione di una vita, quella di conoscervi. E a Teddy ovviamente: se lo meritano, anche se non ne saranno consapevoli."

"Ma vi scopriranno, prima o poi questa cosa uscirà fuori. E se non sarà mentre siete a casa, allora sarà quando tornerete."

"Abbiamo pensate anche a quello" replica Al. "Il problema non è tanto papà, lui infondo ha fatto troppi disastri quando era giovane e ha infranto troppe regole. E poi è un buono: basta che gli mettiamo Lily davanti" la ragazzina caccia in fuori il labbro inferiore come in una dimostrazione," e tutto è risolto. Ma la mamma..." Non riesce a reprimere un brivido al solo pensiero. "Lei sí che è un problema. Ed è proprio per questo che se ci dovessero scoprire noi la distrarremo con qualcosa che la farà arrabbiare ancora di più."

"Le diremo che James l'anno scorso si è fatto un tatuaggio babbano senza consenso e in un negozio non sanificato" spiega Lily. "Vedrete, la notizia la farà andare fuori di testa."

"VOI COSA?" James Sirius salta giù dal proprio lettino, il viso improvvisamente accaldato. "Non avevamo deciso questa cosa, non potete dirglielo. Mi ammazzerà!"

"Appunto, sarà troppo occupata ad ammazzare te per farlo con tutti noi." Al sorride serafico.

"Non sono d'accordo, mettiamolo ai voti."

"L'abbiamo già fatto, siamo tutti d'accordo."

"Mi oppongo. LYN!"

"Io te l'avevo detto che quel tatuaggio ti si sarebbe ritorto contro" è la semplice risposta della Caposcuola.

"Non se ne parla. NO! MI AVETE CAPITO? LA MAMMA NON LO DEVE SAPERE!"

"Oh, vedrete" Lily Luna agita una mano per aria, come a scacciare le parole del fratello, "sarà un Natale memorabile."

 

⚡️
 

"Sarà un disastro!" Lily appoggia la testa contro il finestrino del proprio vagone e sospira. "Stiamo facendo una grandissima sciocchezza, tutto quello che ci è stato chiaramente vietato."

"È un po' tardi per farsi venire dei ripensamenti" commenta pigramente Sirius. "Siamo quasi arrivati a Londra ormai, Rose ha già confuso il professore e James Sirius ha scritto ai genitori per dire che ospiteranno quattro amici. Direi che ormai è fatta, stiamo per conoscere i vostri figli."

"Mi sento da vomitare" mugola Remus, il volto immaturamente giallognolo e una smorfia ad accompagnare le sue parole.

"E se gli stessimo antipatici? Se non gli piacessimo?" Lily si gira verso James con gli occhi spalancati dal terrore. "Se ci odiasse?"

"Saremo solo gli amici dei suoi figli, Lils. Non succederà nulla di tutto questo."

"Appunto! Potremmo fargli una brutta impressione, potrebbe andare tutto male. È un'idea terribile, catastrofica. Non so come abbiano fatto a convincerci."

"Ascoltate" James si passa una mano tra i capelli, "Sirius ha ragione: ormai è fatta, siamo qui e allora godiamocela. Dobbiamo solo stare attenti a quello che diciamo, cerchiamo di non fare passi falsi e... e di non attirare troppo l'attenzione. Siamo solo quattro ragazzi venuti dall'America che non avevano dove festeggiare le vacanze."

Remus e Lily annuiscono lentamente, nessuno dei due davvero pienamente convinto.

"Andrà tutto bene" ripete il Malandrino un'ultima volta prima che la porta del loro scompartimento si apra e lasci il posto alle figure di Rose e Al.

"Siamo praticamente arrivati" comunica Al. "Lily ha detto che ormai dovreste aver finito di pensare a tutto quello che potrebbe andare storto. In più, da scuola non è arrivato nessun Gufo nè altro: ce l'abbiamo fatta!"

"Arriviamo" annuisce Lily e si alza, precedendoli tutti. "Siamo pronti."

Poco prima di uscire dal vagone però Sirius agguanta una manica del cappotto di James. Gli impedisce di uscire e studia con attenzione tutto il suo viso alla ricerca di qualche segno: "Prongs, ora seriamente: come stai?"

James deglutisce rumorosamente e si raddrizza gli occhi sul naso con un colpo d'indice. "Me la sto facendo addosso."

Ed è con l'eco di quest'ultima frase che i ragazzi si apprestano ad avvicinarsi alle porte d'uscita del treno insieme a tutti i componenti della famiglia. Lily gli indirizza un ultimo sorriso di incoraggiamento prima di essere travolta dall'entusiasmo della piccola Lily Luna, mentre lui viene agguantato da un braccio di Fred Weasley.

"Nel caso dovessimo perderci" urla il ragazzo per sovrastare il chiasso tipico della stazione, "cercate un gruppo di teste rosse e saprete di averci trovato."

"Eccoli" esclama Rose con un acuto. "PAPÀ! SIAMO QUI!"

"Coraggio." James Sirius gli batte una mano sulla spalla e gli indica un punto davanti a loro, poco più infondo rispetto agli altri genitori, proprio dove è possibile individuare delle teste rosse.

Lyn sfreccia davanti a loro, da un veloce abbraccio a tutti quanti e si scambia un occhiolino complice con il ragazzo prima di correre via. "Corro! C'è papà e ha intenzione di guidare lui, prima partiamo prima scoprirò se oggi è il giorno in cui morirò. Auguratemi buona fortuna!"

James Sirius ridacchia e alza una mano per salutare un distante e allampato Oliver Baston. "In bocca all'ippogrifo! Scrivimi per farmi sapere se sei viva o se devo trovarmi un'altra ragazza."

Un istante dopo Rose Weasley passa davanti a loro, precedendoli e saltando tra le braccia di quello che James identifica come suo padre.

Infine, a sorridere proprio verso di loro - o per meglio dire verso i tre fratelli Potter - c'è una giovane donna con i capelli rossi e il sorriso radioso.

"Quella è la signora Potter?" chiede a mezza voce Sirius. "Ma che problemi avete voi Potter con le rosse?"

"Ciao mamma!" Albus allarga le braccia e stringe a se la donna. "Ti sono mancato?"

"Ti siamo mancati, semmai!" s'intromette Lily Luna, intrufolandosi in quell'abbraccio per prendersi le sue coccole.

La signora Potter ride e li abbraccia entrambi. "Uno, due... e dov'è il terzo? Jamie, non dirmi che ormai sei troppo grande per salutarmi."

A quelle parole il ragazzo si apre in un sorriso: uno sincero, rilassato, come gliene hanno visti fare pochi in quei mesi a scuola. Come se fino a quel momento non si fosse sentito libero di essere, di provare, di vivere: oppresso da un peso tutto suo e auto inflitto.

"Correrò il rischio di rovinarmi la reputazione" scherza e con un braccio intorno alle spalle della donna, le lascia un bacio tra i capelli. "Mi sei mancata, mamma."

"E i vostri amici?" la signora Potter si schiarisce la voce e si volta verso di loro. "Eccovi! Scusate, ragazzi: siamo sempre troppo ed è tutto un caos. Io sono Ginny Weasley, siamo molto contenti di avervi da noi. Jamie mi ha detto che i vostri genitori sono in America, giusto?"

"Mamma, dai" si intromette Al, "Non iniziare subito con l'interrogatorio. Piuttosto, papà dov'è?"

Ginny Weasley in Potter alza gli occhi al cielo. "A casa, dove vuoi che sia. Con tutto il caos che c'è, se fosse venuto anche lui non ce ne saremmo andati mai più. Però è tanto dispiaciuto di non poter essere venuto a prendervi."

"Che volete farci ragazzi" si intromette un signore alto, dai capelli rossi e - Lily non riesce a trattenere un sussulto ben visible - con un orecchio mancante. "Salvi una volta l'intero Mondo Magico e poi non sei più libero di uscire di casa per fare la spesa. Intanto a voi però vi spetta lo zio divertente."

"Ah, sì?" Fred si guarda intorno. "E dov'è lo zio Percy? Io non lo vedo."



 

⚡️

Eccoci! Allora: premessa delle premesse.
No, io non sono d'accordo col piano ideato. No, io non lo ritengo intelligente ne sensato ne onestamente qualcosa di realmente possibile.
MA: quando mai i potter si sono dimostrate delle persone capaci di giudizio e raziocinio? Mai!
Insomma, fughe da scuola, Troll, ippogrifi, viaggi nel tempo, eserciti di difesa... di certo la nuova generazione non poteva cadere tanto lontana dall'albero.
In più aggiungere un po' incoscienza dettata dal caso e dall'età... ed ecco fatto.

Ovviamente sarà un disastro: noi lo sappiamo ma facciamo finta di niente.

 

   
 
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