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Autore: occhiverdi1972    04/05/2023    3 recensioni
Sembra sia spuntato il sereno , una nuova vita lontani dalla Francia , un figlio, la felicità ma, ancora una volta il sogno dura poco.
Oscar davanti la scelta piu' difficile della sua vita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Axel von Fersen, Hans Axel von Fersen, Oscar François de Jarjayes, Victor Clemente Girodelle
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 34


- Noo, non è possibile, non ci credo!!
Andrè affranto ed inerme fissava Oscar che, inginocchiata e senza piu' difese si disperava .
Osservava quell'esile figura che solo due attimi prima lo fissava fiera ma che adesso , invece era piegata in due dal peso della verità.


" Non era possibile, stavo vivendo un incubo, 
Hans, l'uomo che avevo imparato ad amare , l'uomo al cui amore mi ero aggrappata quando Andrè era ormai perduto , in realtà    non era cambiato.
Mi ero illusa che quell'iniziale , funesto ricatto fosse stato la sua ultima azione disonesta, ma mi sbagliavo.
Dietro quell'uomo dolcissimo che mi trattava al pari di una dea albergava ancora il Fersen manipolatore.
Alzai gli occhi al cielo sfogando tutto il mio dolore.
Ogni fibra del mio corpo manifestava supplizio, disperazione, patimento.
Niente, adesso non mi era rimasto piu' niente..."




Victor tentò di aprire gli occhi , mugugno' dolorosamente , si porto' una mano alla fronte, poi riuscì ad aprìre le palpebre .
Il viso sorridente di Cristine lo accolse :
- Che bello, vi siete svegliato, ho temuto il peggio! - sussurro' lei emozionata .
Il giovane  la fisso' con dolcezza :
- Sono già in paradiso ? Vedo un angelo! - sussurro' sincero.
Cristine pianse sommessamente , felice, felice che lui si fosse svegliato, felice di potergli parlare , anche se solo per un'ultima volta.
- Victor...- sussurro' quel nome sollevata 
Lui la osservo' , aveva il vestito strappato, i capelli scombinati e il labbro gonfio ,oltre ad un livido visibile sul bellissimo petto.
- Maledetto Fersen! - sbotto'.
Lei si copri' il viso sopraffatta dalla vergogna.
- No! - la bloccò lui - siete ugualmente magnifica.
Critine sorrise , lo bacio' sulla guancia e solo allora lui sembro' accorgersi di essere disteso con la testa sulle sue ginocchia.
Le mani di Cristine premevano sulla sua testa .
- Avete una brutta ferita ! - sbotto' lei- L' ho tamponata con la coperta ma dobbiamo arrestare il sangue, se riuscite a mettervi seduto , forse posso tentare una fasciatura.
Mugugnando Victor alzo' il tronco , rimase fermo per arginare un capogiro improvviso , si fisso' la giacca imbrattata di sangue  , stava per passarsi una mano fra i capelli ma lei lo blocco'.
- No...aspettate! Sarà meglio se mi lasciate fare prima. - sancì'.
Victor la vide strapparsi letteralmente una manica dell'abito , rigirala a mo di benda .
- Adesso stringete i denti perchè vi faro' sicuramente male ! - sbotto' poi armeggiando sulla sua testa.
- Arghhh! - mugugno'  mentre lei girava la stoffa fasciandogliela.
- Ecco fatto! - sussurro' Cris contenta con le mani ai fianchi osservando il risultato.
Victor sorrise :
- Grazie! - sussurro' grato
Si fissarono, avevano tanto da dirsi.
- Come avete fatto a trovarmi ? - chiese lei
- Eravate sparita ed  ho immaginato. Per fortuna mi avevate confidato i vostri dubbi , Andrè credeva vi foste allontanata per rompere la vostra relazione.
Lei divento' immediatamente triste :
- Andrè...come sta?
- Preoccupato come me del resto. Per fortuna siete viva , abbiamo anche immaginato che...
Lei sorrise mestamente :
- Sono ancora viva ma dubito che resistero' a lungo , l'acqua è razionata ed il cibo...Lasciamo perdere, non mangio da ieri.
Victor la fisso' :
- State tranquilla Cris, Andrè sapeva che sarei entrato a villa von Fersen , adesso che non sono ritornato a casa verra' a cercarci.Probabilmente  , anche Oscar avrà conferme che Fersen sia colpevole.
Lei sorrise rincuorata :
- Andrè...Andrè sa che...
- Si...ce ne è voluto tempo per convincerlo che fosse colpa di Fersen, ma adesso...Adesso avrà capito, state tranquilla Cris...Verranno a liberarci.
In un moto di gioia lei lo abbraccio':
- Grazie, Grazie!! - sbotto' manifestando la sua gioia .
- Arghhh! - urlo' Victor . dolorante
- Scusatemi ! . sorrise lei, quella prigionia adesso era meno angusta.



Oscar continuava a disperarsi, Andrè si avvicino', si abbasso' verso di lei, le sfioro' la spalla :
- Ti prego...- sussurro'
Lei incrocio' gli occhi con quelli di lui, Andrè rimase spiazzato , erano arrossati e pieni di lacrime.

La disperazione adesso stava lasciando il posto alla rabbia :
- Io ci avevo creduto Andrè - sibilò a denti stretti - mi aveva fatto credere di essere cambiato. Che stupida sono stata! 
- Non darti della stupida Oscar...Hai voluto dargli fiducia ...
Lei segui' un pensiero lontano, assunse immediatamente un'aria combattiva :
- Adesso faremo i conti! Me la pagherà cara ! - sbotto' quindi  scattando verso il cavallo.
Istantaneamente il giovane la blocco' trattenendola per un polso :
- Aspetta!! Non azzardarti a compiere gesti affrettati . esclamò fissandola serio 
- Non posso calmarmi...Non posso!
. Si invece - urlò lui  - lo farai, lo farai per non mettere in pericolo te e la vita di Cristine e Victor.
Lei lo fisso' inebetita :
- Non posso far finta di nulla!
- Si invece ...- sbotto' lui - adesso tu tornerai a casa e sarai la Oscar di sempre . Se Hans intuisse che sai ,  potebbe perdere la testa . Se c'è anche solo un piccola possibilità che Victor e Cris siano ancora vivi dobbiamo cercare di non peggiorare le cose .
Lei pianse :
- non voglio nemmeno pensare che abbia potuto ucciderli.
- Nemmeno io...- sussurrò affranto
Oscar lo fisso', lo fisso' spiazzata. 
Tornare a casa e far finta di nulla era troppo faticoso.  .
- Puoi farcela! - sussurro' Andrè quasi a leggerle nel pensiero - intanto...Devi farmi rientrare a casa tua.
Istantaneamente lei ebbe un'illuminazione :
 - Domani Hans partirà! - sancì - stara' via due giorni.
Andrè sorrise , quel viaggio cadeva a pennello.
- Mi sembra un'occasione da prendere al volo ! -esclamò
Lei annuì :
- Potresti appostarti domattina presto , appena Fersen sarà andato ti farò entrare, avremo tutto il tempo per agire indisturbati - esclamò decisa 
- Bene...Speriamo solo di arrivare in tempo ...
- Vedrai...- sancì con voce incrinata - Victor e Cris staranno di sicuro bene.
Andrè la fisso', Oscar era devastata , le carezzò una guancia intenerito, lei sentì il cuore riempirsi d'amore per quell'uomo che non aveva mai smesso di amare.
- Spero solo di riuscire a fingere 
- Ce la farai ...- sussurro' lui sorridendo.
Oscar lo fisso' :
- Prima di andare...posso piangere un altro po' ? - chiese smarrita 
Andrè apri' dolcemente le braccia , lei si catapulto' sul suo petto e pianse, pians a lungo.
Pianse stretta all'uomo che mai avrebbe lasciato se Fersen non si fosse messo in mezzo.
Stretta al corpo di Andrè, Oscar si chiese se non fosse il caso di confessare tutto, il ricatto, i motivi che  l'avevano allontanata da casa, persino la paternità di suo figlio..
Ma lui stava con Cris ed era in apprensione per la sua sparizione e per il momento contava solo quello.
Ormai lei ed Andrè avevano preso strade diverse.
A malincuore si stacco' dalla dolcezza di quell'abbraccio, alzò le spalle, e  asciugo' gli occhi :
- Adesso sarà meglio rientrare
- Già...- convenne lui
- Domani Hans dovrebbe partire presto.
- Saro' nascosto , pronto ad entrare a casa tua ma....promettimi che starai attenta e ti raccomando , comportati come sempre!Fersen non deve sospettare nulla o ti potrebbe fare del male.
- Va bene...Ci provero'!
- Non devi provarci, devi riuscirci Oscar!- esclamo'
Lei annuì:
- Fai attenzione ! - continuo' lui, poi inaspettatamente le posò un bacio sulla fronte.
Oscar sentì il cuore battere impazzito.
Velocemente salì a cavallo e si allontano'.

- Dovrai stare molto attenta! - ordinava intanto Hans a Carla approfittando che Oscar fosse fuori - io dovro' assentarmi per due giorni.
La ragazza , le mani strette vicino al grembo , fissava il pavimento della biblioteca dove si erano chiusi.
- Si signore!! - sussurrava non alzando lo sguardo
- Qualsiasi cosa succeda in mia assenza sarai ritenuta responsabile. Ricordalo !
- Ma signore...io...
- Taci! - urlò - non dimentcare quello che ho fatto per i tuoi genitori!
- Si...
- Oscar non dovrà sospettare di nulla!
- Va bene, faro' attenzione - esordì la giovane.


Victor sorrise , fisso' Cristine che continuava a monitorare la sua ferita, quant'era dolce quella donna , quanto avrebbe voluto essere al posto di Andrè.
Alla giovane non sfuggì quello sguardo :
- Siete preoccupato ? - sussurro'
- Solo un pò ! - esordì lui - in realtà mi sento  in colpa, sono venuto qui per portarvi via ed invece...mi sono fatto catturare come uno stupido!
Lei sorrise :
- E' vero, dovevate essere piu' prudente.
- In verità quando ho sentito la vostra voce io...Ero talmente contento di sapervi viva che...Che non ho tenuto conto del pericolo.
Cris lo fisso' dolcemente, anche  con l'aria sofferente , la ferita che trasudava sangue e quella benda fra i fluenti capelli Victor riusciva a trasmetterle dolcezza.
Rise :
- Siete un gentiluomo d'altri tempi Victor 
- Si, lo sono o almeno...Non somiglio di certo a Fersen, quando vi guardo e penso a quello che vi ha fatto...io...
La giovane si porto' istintivamente una mano sul labbro gonfio :
- Fersen è davvero un essere immondo. Talmente falso da riuscire ad illudere Oscar , ho sempre intuito che il loro rapporto fosse strano. Ho scoperto parecchie cose Victor - sussurro' rabbrividendo.
Al giovane sembro' che Cris fosse sul punto di sciogliersi in un pianto, le sfioro' con cautela una spalla in gesto d'affetto.
- Qualsiasi cosa succeda - continuo' lei - io non potro' mai tornare con Andrè, non mi amerà mai come voglio e quando saprà...beh...dubito che sceglierà ancora me.
- Quando saprà...cosa ?
- Antoine non è di Fersen...E' suo!
Victor boccheggio' stupito :
- Ma...ma ne siete completamente sicura ?
- Certo che si. Lo avevo intuito dal primo momento , dall'istante stesso in cui ho incrociato quegli occhi verdi, quella chioma identica al padre e qui...qui ne ho avuto l'amara conferma.
Victor era sempre piu' scioccato :
- Ecco perchè Oscar lo nascondeva alla vostra vista, ecco perchè non lo avete mai conosciuto.
- Esattamente ! - sbotto' lei - e ci sono altri punti oscuri nel rapporto Oscar - Fersen. Se non ci fossero... io non sarei qui , prigioniera !
Gli occhi di Cris nascondevano un dolore immenso , piano il giovane sfioro' le dita affusolate di lei :
- Farei di tutto per non vdervi soffrire così ! - confesso' dolcemente.
lei si limito' a sorridere mestamente .
" Sapete , nei momenti piu' bui della mia storia con Andrè ho piu' volte rimpianto di non essere rimasta con voi..." - avrebbe voluto confessare , ma si trattenne.



Oscar si avvio' verso casa, le lacrime le annebbiavano la vista, era stata una stupida, il tutto era iniziato con un ricatto, avrebbe fin dall'inizio dovuto capire che qualcosa non andava, eppure...Eppure era rimasta con Hans.
Si chiese cosa le avesse fatto fare quella scelta infausta, di sicuro il fatto che Andrè l'avesse soppiantata in sole due settimane sostituendola con l'inglesina.
Hans aveva rapito Cris, e probabilmente anche Victor...non poteva pensarci.
Aveva imparato ad amare Fersen , ce ne era voluto per "sostituirlo" ad Andrè e dargli un posto nel suo cuore. Aveva imparato ad essere una brava compagna, aveva fatto l'amore con lui consegnando nelle sue mani il suo cuore oltre al suo corpo ed adesso invece , lui la ripagava con l'ennesimo sotterfugio.
Ripensò agli anni passati insieme, ai risvegli fra i baci, alle sere abbracciati accanto al fuoco.
Aveva mandato all'aria la sua famiglia per lui , per lui si era rifatta una vita ed adesso a causa delle sue bugie...Perdeva anche quella 
Si bloccò, scese da cavallo , si sfogo' piangendo ancora ed ancora , battè i pugni contro la corteccia di un albero facendosi anche male  poi...Poi l'animo battagliero a lungo assopito prese il sopravvento.
La sua vita sentimentale era ormai finita ma le restavano i suoi splendidi bambini da crescere , quella di Andrè invece aveva il diritto di continuare , Andrè aveva il diritto di vivere tanti anni con la sua Cristine e lei, lei doveva aiutarlo a ritrovarla.
Asciugo' gli occhi e si recò a casa, pronta a fingere .
Varcò il cancello  , scese da cavallo ed entro'.
Hans l'accolse come sempre con gioia :
- Amore mio...Bentornata! - sussurro' baciandola sulla fronte.
Lei lo fisso', fisso' quel viso dolcissimo che sembrava quasi sincero.
Hans la amava , di quello non poteva dubitare , ma amare significava esser sinceri, non nascondersi nulla e Hans di sicuro non aveva quelle doti.
Sorrise, sorrise anche se avrebbe voluto chiedere spiegazioni, sorrise facendo finta che tutto fosse come prima.
- Anche oggi hai fatto una passeggiata abbastanza lunga !
- Si...c'è una bella giornata e...e ne ho approfittato! - mentì
- Hai fattto bene ! - sorrise lui avvicinandosi a sfiorarle i capelli, poi la abbraccio' teneramente sfiorandole la fronte con le labbra 
- Come faro' a stare lontano da te ??- sussurro' malinconico.
" Dovrai abituarti !" - avrebbe voluto ribattere.
- Dai...saranno solo pochi giorni ! - esclamò invece
-  Pochi giorni in cui non vedro' i tuoi occhi e non assaporero' le tue labbra - esordì tenero.
Lei sorrise incapace di ribattere , Hans prese fra le mani una ciocca bionda dei suoi lunghi capelli, la rigirò fra le mani, poi la guardo' malizioso :
- Che ne diresti di andar su a coccolrci ?
- No! - sbotto' lei .
Lui la guardo' esterefatto :
- Perchè ? - chiese preoccupato
Lei sospiro' , non doveva insospettirlo ma dopo quel che sapeva, non aveva di certo voglia di stare con lui .
Sorrise indifferente :
- Semplicemente perchè ...Ho fame! - mentì - ti va se faccio servire il pranzo in anticipo ?
- Come vuoi...- sussurro' lui deluso.


Oscar mangio' senza appetito, aveva asserito di aver fame , non poteva di certo lasciar tutto nel piatto.
Dopo pranzo i due si trasferirono in salone, Hans prese posto accanto a lei  sul divano, la attiro' a se, Oscar posò la  testa sulla spalla come faceva sempre.
Era affranta, era tutto così assurdo, il comportamento di Hans aveva rovinato tutto.
Lui la fisso' quasi a leggere i suoi pensieri infausti :
- Cosa c'è che non va ? - chiese dolcemente pogiandole due dita sotto il mento costringendola così ad alzare lo sguardo :
- Nulla...
- C'è qualcosa che non va invece...lo sento! Sei fredda ed apatica a tratti sembri quasi arrabbiata. Conosco la Oscar serena e non è di certo quella di stasera- asserì.
Oscar avrebbe voluto gridare , avrebbe voluto schiaffeggiarlo e accusarlo, dirgli senza mezzi termini che aveva fatto male a dargli fiducia , ma si trattenne.
Anche adesso che la guardava in quel modo dolce Fersen non le era indifferente, mannaggia a lui!
- Amore...Cosa succede ?? - continuo' lui - non ti va che io parta ? Vuoi venire con me ?
- No...- sbotto' lei - è solo che...
- Che ...? - Hans la fissava desideroso di una risposta .
- Io...Ho solo un fastidiosissimo mal di testa! - sussurro' toccandosi le tempie.
Lui le deposito' un bacio sulla fronte :
- Avresti potuto dirmelo ..!
- Non volevo rovinarti la serata - mentì.
Lui l'abbraccio', l'abbraccio' con una dolcezza tale che ad Oscar salirono le lacrime 
- Anche volendo tu non riusciresti mai a rovinare nulla! - sussurro' lui - ti faccio preparare una tisana, ti va ? - propose.
- Si...Si grazie !
Hans diede subito indicazioni a Carla, la tisana arrivo' quasi subito, Oscar la sorseggio' cercando di tenere a bada l'ansia .
Lui la fissava con amore e tenerezza ,  Oscar alzò gli occhi e gli sorrise, sorrise anche se dentro di lei albergava la tristezza piu' nera.
- Vuoi andare a riposare ? 
Lei poso' la tazza, fisso' il suo compagno , da domani tutto sarebbe cambiato.
lei avrebbe cercato Cris con Andrè e dopo averla trovata sarebbe andata via da quella casa , via da Hans, via dall'Inghilterra. Afferro' la  sua mano  decisa a vivere ancora qualche momento di tranquillità :
- No...Voglio rimanere ancora un pò qui, con te! - sussurro'
Lui sorrise, l'attiro' a se , Oscar poggio' la testa sulla sua spalla .
" Ancora qualche ora .." - si ripete' - " Ancora qualche ora di tranquillità prima dell'inferno "



La pancia brontolo' rompendo il silenzio della stanza , Cris fisso' Victor , poi si porto' la mano al ventre , risero insieme divertiti :
- Scusatemi...- sussurro' poi lei tornando seria.
- Non dovete scusarvi, avete fame, e' naturale che la vostra pancia brontoli!
Il giovane fisso' il piccolissimo pezzo di pane ormai sicuramente raffermo ,adagiato su un piatto accanto la pesante porta.
- Come mai non l'avete mangiato? Non sarà di certo buonissimo ma...
Lei sorrise :
- Non mi sembrava il caso di ...
Victor la fisso' :
- Voi non lo avete mangiato per...Per lasciarlo a me ?
- Siete colui che ne ha piu' bisogno, siete debole e ferito - arrossì
Lui la fisso' dolcemente :
- Siete proprio un angelo.
Si alzò a fatica , afferro' il pane  e glielo porse, lei scosse la testa.
- Lo mangero' solo se lo dividerete con me .
Il giovane lo spezzò in due parti , porse a lei quella piu' consistente, l'altra la tenne lui :
- Buon appetito! - sussurro' quindi
Cris sorrise addentando il prezioso boccone.




Oscar aprì gli occhi, si ritrovo' fra le braccia di Fersen, lui la stava trasportando verso la loro camera
- Perdonami, mi sono appisolata! - sussurro' alzando lo sguardo verso di lui
- Meglio così ! - esordì Hans continuando a trasportarla su per la scala - vuol dire che il mal di testa è passato.
Il giovane entro' in camera, la deposito' sul letto , poi si spoglio' e la raggiunse sotto le lenzuola.
Oscar venne invasa dal suo abbraccio , Hans cerco' avidamente la sua bocca, lei rispose al bacio.
Pianissimo la mano di Hans scivolò sotto l'esile stoffa della camicia , si aprì su un seno.
Oscar si riscosse :
" Che diavolo stai facendo...- si disse - questo uomo ti ha ingannata raccontandoti bugie su bugie , non puoi nuovamente darti a lui ! "
La mano di Hans vagava mentre la sua bocca aderiva ancora a quella di Oscar.
Istintivamente lei si stacco' , gli blocco' la mano afferrandola per il polso e la allontanò dalla sua pelle.
Hans la fisso' stupito :
- Non ...Non vuoi ?
Lei cercò di mantenere l'autocontrollo :
- Ho di nuovo quel fastidiosissimo dolore - mentì infine
Il giovane sbuffo' deluso.
- Scusami...- continuo' lei per non insospettirlo - so bene che non è il modo ideale per passare la serata prima della tua partenza .
Lui la bacio' sulla fronte :
- Sta tranquilla tesoro , mi dispiace solamente che tu stia male . Abbiamo tutta la vita per coccolarci in altro modo.
- Già...E' vero! - sorrise lei, poi sentì un'ondata di lacrime invedere i suoi occhi, si giro' volgendogli le spalle:
- Buonanotte! - sussurro'scivolando sotto le lenzuola.
Lui l'avvolse con le braccia, Oscar sentì il corpo maschile aderire completamente dietro di lei.
Pianse piano.


Appostato nei pressi di casa Von Fersen , Andrè attendeva che la carrozza con Hans varcasse il cancello.
Era già mattina inoltrata , Oscar aveva detto che  sarebbe partito presto, possibile che lo svedese ci avesse ripensato ?
E se invece delusa ed amareggiata lei avesse ceduto alla rabbia e  Fersen le avesse fatto del male ?
Non voleva pensarci ma non voleva rimanere un minuto in piu' con quel dubbio.
Cercando di non farsi scorgere oltrepassò il cancello, si acquatto' dietro una grande siepe.
La carrozza di Fersen era parcheggiata davanti l'uscio.
Due secondi dopo vide la porta aprirsi , si nascose meglio alla vista .
- sei sicura di non volermi accompagnare ? - sussurro' Hans speranzoso trattenendo il candido viso di Oscar fra le mani 
- Si...Sono sicurissima! - sussurro' lei.
Il giovane la strinse :
- Amore mio...Mi manchi già ! - sussurro'  affondando il viso fra i suoi capelli.
Oscar si crogiolò in quell'abbraccio , bacio' Fersen e si lascio' baciare a lungo, consapevole che quello fosse l'ultimo bacio che gli avrebbe dato.
- Ti amo Oscar, ti amo immensamente ! - sussurro' lui sulle sue labbra.
- Adesso vai...- sancì lei trattenendo a stento un singulto.
Hans salì in carrozza e si allontanò fissando il viso di Oscar rigato dalle lacrime.



Guardavo la carrozza con Fersen allontanarsi , il mio compagno, colui con il quale avevo ricostruito la mia vita ...mi chiedevo adesso che vita fosse stata ...
Attesi che la carrozza sparisse oltre il cancello , piansi libera da ogni sguardo ,era l'ultima volta che salutavo in pace colui che mi aveva accompagnato per quattro lunghissimi anni,  un minuto dopo notai Andrè avvicinarsi. procedeva con aria frettolosa, bello come il sole , speranzoso di ritrovare la sua Cris.
Lo vidi bloccarsi pero' alla vista delle mie lacrime  :
- Oscar....- sussurro' .
Non riuscìì a trattenermi , lo abbracciai e piansi...piansi ancora.



Andrè abbracciava Oscar , che incubo che doveva essere la vita ultimamente per la sua ex moglie , tutte le sue certezze erano decadute .
La tenne stretta finchè lei alzò lo sguardo , asciugo' gli occhi :
- Andiamo a cercare Cris e Victor - sussurro'.


Oscar seguita da Andrè spalanco' il pesante portone , entro' velocemente nel salone .
- Mamma...Mamma! -  la voce inaspettata e cristallinaa di Antoine la investì di botto.
Suo figlio, il viso sorridente e le braccina spalancate correva verso di lei.
Sgranò gli occhi atterrita , Andrè non doveva vederlo. Andrè non...
troppo tardi.
Si giro', suo marito lo stava già fissando.
- Ma...Ma ha gli occhi verdi! - lo udì constatare stupito.
Oscar si sentì morire.
















   
 
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