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Autore: Justice Gundam    06/05/2023    4 recensioni
Nella città di Biancavilla, una cittadina di campagna nel continente di Kanto, comincia la storia di Ash Ketchum, un ragazzino con l'ambizione di diventare un autentico campione di Pokemon. Con l'aiuto del suo Pokemon più fidato, un Pikachu molto particolare, Ash vivrà grandi avventure e viaggerà in varie parti del mondo per realizzare il suo sogno... ma se le cose fossero andate diversamente da quello che abbiamo vinto in tv? Riscrittura AU dell'anime e della mia saga di Pokemon.
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Brock, Gary, Misty, Team Rocket | Coppie: Ash/Misty
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Pokemon New Horizons

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

 

oooooooooo

 

Capitolo 25 -  Incontri ad Aranciopoli

 

Aranciopoli, anche conosciuta come "la città degli splendidi tramonti", era una nota città portuale del sud-est di Kanto che si affacciava sul grande oceano. Un popolare porto di mare, conosciuto per essere un abituale approdo di numerose navi da crociera e da trasporto merci, Aranciopoli si era fatta la fama che possedeva grazie anche alla presenza di grandi navi da turismo come la Motonave Anna, la Motonave Aqua e il Pokescafo - quest'ultimo, una delle poche linee regolari che collegavano Kanto alle isole del Settipelago. Si poteva dire, senza esagerazione, che Aranciopoli era una delle città più prosperose, dinamiche e popolari di Kanto.

 

Ed era proprio qui che, dopo un lungo cammino attraverso le terre selvagge, Ash e i suoi compagni erano arrivati.

"Evviva! Siamo arrivati! Benvenuti ad Aranciopoli!" esclamò Ash. Il ragazzino aveva mosso appena un passo all'interno dei confini della città, e si era fermato in mezzo alla strada per aprire le braccia ed esultare! Misty emise un'esclamazione indignata quando andò quasi a sbattere contro la sua schiena. "Che ne dite, ragazzi? Io mi sento pronto! Potrei andare ad affrontare il Tenente Surge anche subito, per quanto sono carico!"

"Pikachu..." rispose Pikachu. Un po' più prudente del suo allenatore, il topolino elettrico restò indietro e si grattò una guancia in segno di imbarazzo.

 

"Insomma, Ash! Siamo appena arrivati ad Aranciopoli, e già vorresti gettarti a testa bassa in Palestra?" si lamentò Misty. "Perchè invece non ci riposiamo un po' e non ci prendiamo il resto della giornata per visitare questo posto? Non abbiamo esattamente il tempo contato per ottenere quelle Medaglie!"

"Misty ha ragione. E poi, è giusto far riposare un po' i nostri Pokemon, e magari pensare a qualche strategia da usare contro il Tenente Surge." continuò Brock. "Nel frattempo... visto che Aranciopoli è considerata una delle città più pittoresche di Kanto, credo che sarebbe interessante darci un'occhiata! Chissà, magari potremmo scoprire qualcosa che non ci aspettiamo!"

"Visto, Ash? Dovresti imparare da Brock, lui sì che sa come guardarsi intorno!" rispose Misty con aria da saccente, lasciando Ash un po' disorientato. "Potremmo andare a dare un'occhiata alle grandi navi ormeggiate al porto... e poi, ho sentito dire che i tramonti, da queste parti, sono meravigliosi! In effetti, ho l'impressione che sia proprio per il colore arancione del cielo e del mare durante il tramonto che questa città si chiama così!"

 

Un grosso gocciolone di sudore scese dalle teste di Ash, Pikachu e Brock, mentre Misty congiungeva le mani e guardava trasognata verso l'orizzonte. "Ehm... questa è una cosa che ti sei inventata tu, Misty, vero?" chiese Ash.

Brock si schiarì la voce e richiamò l'attenzione dei suoi compagni di viaggio più giovani. "Ehm... in ogni caso... non credo che sarà esattamente un problema se ci prendiamo un po' di tempo per visitare la città. E intanto portiamo i nostri Pokemon al Pokemon Center. Anche loro vorranno riposarsi un po' dopo questo lungo viaggio."

"Pika pika!" esclamò Pikachu, in perfetto accordo.

 

Ash sospirò e si aggiustò il berretto. "Va bene, visto che la mettete così... immagino che sia giusto anche far riposare un po' i nostri Pokemon." affermò, per poi chinarsi e prendere in braccio Pikachu. Il Pokemon Elettro ripetè il proprio nome in tono allegro e si accomodò sulla spalla del suo allenatore. "Okay, andiamo pure! Sperando che non ci sia il solito Team Rocket a metterci i bastoni tra le ruote..."

"A qusto punto, spererei che abbiamo imparato la lezione." rispose Misty, mentre il terzetto di allenatori cominciava a dirigersi verso il Pokemon Center di Aranciopoli...

 

 

oooooooooo

 

 

"ET-CHUUUUUM!"

 

Da tutt'altra parte, Jessie, James e Meowth starnutirono all'unisono sentendosi chiamati in causa.

 

"Phew... salute!" mormorò Meowth pulendosi le zampe sull'erba. "Avete avuto anche voi la strana sensazione che qualcuno stesse parlando male di noi?"

"Ah, allora non ero soltanto io. Mi farebbe piacere saperlo, se non fosse che questo vuol dire che qualcuno sta parlando male di noi!" replicò irritata Jessie.

"Io spero soltanto di finire questo capitolo senza che noi decolliamo..." si lamentò James.

 

Meowth si schiarì la voce e richiamò all'ordine i suoi complici. "Okay, voi due! Basta con le stupidaggini! Vi ricordo che per adesso dobbiamo continuare a seguire quei mocciosi, e studiare le loro tattiche e i loro punti deboli! Solo così riusciremo a catturare quel Pikachu e a portarlo al nostro capo!" affermò.

"Lo sappiamo, Meowth. Lo sappiamo..." rispose James, cercando di essere diplomatico. "Tranquillo, abbiamo la situazione sotto controllo! Faremo in modoche non ci sfugga niente, e al momento giusto..."

 

"Zac! Lo acchiapperemo, e torneremo dal capo con la gloria che ci spetta!" esclamò Jessie con un appariscente gesto del braccio, per poi mettersi le mani sulle anche e scoppiare in una risata trionfante! "Hohohohohoooo! Aspetta e vedrai, Cassidy! Ti farò vedere chi è la migliore recluta del Team Rocket dell'anno!"

"Ancora con questa storia?" brontolò Meowth. "Secondo me dovresti lasciar perdere questa... rivalità, o come la definisci!"

 

 

oooooooooo

 

 

Come sempre ogni volta che Ash e i suoi compagni arrivavano in una nuova città, il loro primo obiettivo era il Pokemon Center, dove l'infermiera Joy di turno e la sua Chansey ricevettero i loro Pokemon e si prodigarono per farli riposare e far recuperare loro le forze. Nel giro di pochi minuti, l'infermiera dai capelli rosa e la Pokemon a forma di uovo avevano terminato, e il terzetto stava ricevendo le Pokeball.

 

"Ecco fatto, ragazzi! I vostri Pokemon sono in perfetta forma!" esclamò la giovane infermiera con un sorriso radioso. "Se c'è ancora qualcosa con cui vi posso aiutare, non fatevi problemi a chiedermelo!"

"Chansey!" disse la Pokemon rosa, come a sottolineare quello che l'infermiera Joy aveva appena detto...

 

...e prima che le due se ne potessero rendere conto, Brock era già schizzato davanti all'infermiera Joy e si era messo in posa affascinante su un ginocchio, con tanto di mazzo di rose rosse e gigli bianchi che gli era apparso spontaneamente tra le mani!

"Dici davvero, mia cara Joy? Qualsiasi cosa?" esclamò trasognato l'esperto di Pokemon Roccia. "Allora... posso chiederti se vorresti fare una passeggiata con me sul lungomare ad ammirare il tramonto? Potremmo parlare, conoscerci meglio..."

 

Prima che i deliri di Brock potessero proseguire oltre, Misty allungò una mano e lo prese per un orecchio, per poi tirare dolorosamente verso di lei! Brock emise un comico mugolio di dolore, e il mazzo di fiori gli cadde di mano e scomparve nel nulla come se non ci fosse mai stato!

"Se lei ti conosce meglio, poi ne rimane sconvolta! Meglio di no!" affermò accigliata Misty. "Ritorna sulla terra, Brock, prima di fare un'altra figura da stupido!"

Ash ridacchiò imbarazzato. "Ehm... chiedo scusa a nome dei miei compagni. A volte Brock... diventa un po' strano quando vede una ragazza di cui si innamora!"

"Accade... molto spesso?" chiese l'infermiera Joy sbattendo gli occhi meravigliata.

Pikachu ridacchiò mentre osservava Ash che cercava una risposta convincente da dare. "Beh, no, non tanto spesso... diciamo al massimo due o tre volte per ogni città che visitiamo." rispose infine, sperando di essere convincente. "Ehm... cambiando argomento, infermiera Joy... sarebbe possibile usare un telefono? Sa, mi piacerebbe poter contattare mia madre..."

 

"Oh, certamente!" rispose Joy, indicando poi un videotelefono posto in un angolo del Pokemon Center, vicino ad alcune stazioni computerizzate. "Prego, sentitevi liberi di usare quel telefono quanto volete! E buon proseguimento! Spero che il vostro viaggio vada avanti senza intoppi!"

"Grazie ancora, infermiera Joy!" rispose Misty con un sorriso smagliante, un'espressione completamente diversa da quella di un attimo prima!

 

Una volta ringraziate Joy e Chansey e aver recuperato i loro Pokemon, Ash e i suoi compagni si piazzarono alla postazione di videotelefono, e il ragazzino compose il numero di casa, per poi mettersi ad aspettare... ed illuminarsi in viso quando vide sua mamma apparire sullo schermo!

Anche se rimase un po' sorpreso quando vide che Delia aveva il viso spalmato di crema bianca, e indossava un accappatoio rosa e un asciugamano bianco legato sulla testa...

 

"Ash! Tesoro, sono così contenta di vederti!" esclamò la giovane madre. "Scusa se mi faccio vedere così, avevo un po' di tempo, e allora ho pensato di farmi un trattamento rilassante! Come va a te e a Pikachu? Dove vi trovate? Mangiate bene, vero?"

Un po' stupito dal fiume di parole di sua mamma, Ash sbattè gli occhi e si schiarì la voce prima di rispondere. "Ah... certo, mamma, va tutto bene! Anche noi siamo molto contenti di vederti! Adesso... siamo ad Aranciopoli, e ho già due Medaglie! Niente male, vero? E ho già sette Pokemon nella mia squadra!" rispose allegramente. "E tu? Mi sembra... che te la stia cavando bene!"

"Aaaah, tesoro! Sono contenta per te! Anche se in effetti si sente la tua mancanza... ma sono felice che tu stia facendo il tuo viaggio! Tuo papà sarebbe così orgoglioso di te! Pensa che mi ha detto che anche lui aveva sette Pokemon quando è arrivato ad Aranciopoli!"

 

Un gocciolone di sudore scese dalla nuca di Ash. "Ehm... questo è... molto interessante, mamma!" affermò. "Ma... ad ogni modo, volevamo giusto vedere se stavi bene... e volevamo dirti che noi stiamo bene e che il viaggio prosegue nel migliore dei modi!"

"Pika pikachu!" confermò Pikachu, in piedi sulla piattaforma del video-telefono, in modo da poter vedere Delia ed essere visto.

 

"Awww! Pikachu, sei sempre così carino ed adorabile!" Delia avvicinò il viso allo schermo, come se volesse coccolare Pikachu attraverso di esso. Dietro Ash, Misty trattenne una breve risata.

Poi, con una rapidità quasi sconcertante, Delia si ricompose, si schiarì la voce e riprese il discorso. "Detto questo, tesoro... potresti chiamare anche il professor Oak, quando abbiamo finito qui?" chiese. "Proprio stamattina gli sono arrivate delle notizie che mi sembrano piuttosto importanti. Non so esattamente di cosa si tratti, ma era di buon umore, oggi! E mi ha chiesto se potevo dirti di chiamarlo... sai, ci tiene molto a parlarti di persona!"

Ash e Pikachu sbatterono gli occhi. "Hm? Dici davvero, mamma?" chiese il ragazzino. "Va bene, dopo lo chiamo e sento di cosa si tratta! Grazie per avermi informato!"

"Pika pika!" esclamò il topolino elettrico.

 

"Di niente, tesoro! Figurati! Piuttosto, perchè non mi parli un po' di cosa hai visto nel tuo viaggio? CHe Pokemon hai preso? Che città hai visitato? Ti ricordi sempre di cambiarti la biancheria, vero?" Delia riprese la sua raffica di domande a bruciapelo, con sommo imbarazzo del povero Ash, e per il divertimento di Pikachu, Misty e Brock...

 

 

oooooooooo

 

 

Una volta conclusa la chiamata a casa (che era durata ben più di quanto Ash avesse previsto, con tutte le domande che Delia aveva fatto e il tempo che Ash aveva impiegato a rispondere a tutte), Ash aveva composto il numero del laboratorio del Professor Oak... e nel giro di pochi secondi, ecco apparire a schermo il volto placido del famosissimo ricercatore di Pokemon, evidentemente contento di vedere Ash e i suoi compagni di viaggio.

 

"Ooooh, eccoti qui, Ash, ragazzo mio! Mi sembra di capire che il tuo viaggio prosegue bene!" affermò Oak, non appena la chiamata iniziò e potè vedere bene Ash e il suo starter. "In effetti, ho sentito dire che hai già ottenuto due Medaglie!"

Ash si mise una mano su un fianco e si passò un indice sotto il naso, dandosi un po' di arie. "Beh... modestamente, professore, stiamo facendo un bel lavoro, io e Pikachu! E anche gli altri miei Pokemon, ovviamente! Ho già ben sette Pokemon!" rispose. "E tra non molto otterremo anche la Medaglia della Palestra di Aranciopoli!"

 

"Oooh, ti auguro buona fortuna, Ash. Anche Gary ha detto che non si è trattato di una Palestra facile... e lui ha già quattro Medaglie e venti Pokemon!" rispose serafico il professore. Con il risultato che Ash perse gran parte della sua baldanza e rischiò perdere l'equilibrio e finire faccia a terra per il disappunto!

"Ugh... dovevo aspettarmelo che quel Gary era ancora un passo davanti a me!" si lamentò Ash con una comica espressione di disappunto. Cercò di darsi nuovamente un tono e si aggiustò il berrettino sulla testa. "Ehm... detto questo... l'avevo chiamata perchè avevo sentito dire che lei aveva delle notizie importanti!"

 

"Oh, giusto, giusto! Ma dove ho la testa, in questi giorni?" si chiese Oak, scuotendo la testa con un sorriso un po' sciocco. Si ricompose rapidamente... e prese da un risvolto del suo camice una cartolina che illustrava una splendida isola tropicale con tanto di vulcano sullo sfondo! "Allora, prima di tutto, ho ricevuto questa bella cartolina da mio cugino Manuel, dalle isole di Alola! Era da tanto tempo che non ci sentivamo, ed è stata una bella sorpresa! Che te ne pare, Ash?"

Stupiti ancora una volta, Ash e Pikachu si allontanarono appena un po' dallo schermo del video-telefono per guardare la cartolina... che era accompagnata da una bella foto a colori che ritraeva un uomo incredibilmente simile al professor Oak - le uniche differenze erano la pelle abbronzata, i capelli un po' più lunghi e la colorata camicia che il cugino del prof. Oak indossava.

 

"Pensa, Manuel mi dice che ad Alola stanno cominciando a fare i preparativi per fondare una nuova Lega Pokemon!" esclamò entusiasta il professor Oak. "Sono sicuro che sarà un occasione spettacolare! Spero proprio che quando avverrà la cerimonia di ingresso ufficiale, quel distratto di mio cugino non si dimentichi di invitare anche me!"

"Questo è... molto interessante, professor Oak..." disse Misty, con tanto di gocciolone di sudore che le scendeva dalla nuca.

 

Oak si mise via la cartolina e la foto, e proseguì il discorso, fattosi all'improvviso più serio e concentrato. "Ehm... e per quanto riguarda il resto... vedi, c'è un mio collega che è in visita ad Aranciopoli proprio in questi giorni." affermò. "Il professor Cerasa, un mio allievo, è di ritorno al suo laboratorio dopo un periodo di studio nella regione di Galar. Mi sarebbe piaciuto passare ad Aranciopoli di persona per dargli un saluto, ma con gli impegni che ho, non mi è stato possibile... al massimo potrò fargli una chiamata, ma venire di persona ad Aranciopoli... temo che questo non posso proprio farlo. Perchè invece non andate voi a fargli visita da parte mia? Credo che gli farebbe piacere!"

 

"Galar? Credo di averne già sentito parlare... ma non mi ricordo dove..." disse tra sè Ash, sfregandosi il mento mentre pensava a dove esattamente avesse sentito quel nome.

Fu Brock a far tornare la memoria ad Ash. "Ah, ma certo! Il continente di Galar! E' parecchio lontano da qui, in effetti, ma è noto per le sue particolari tecnologie e per la contrapposizione tra le terre selvagge del nord e le grandi città del sud! Le lotte di Pokemon hanno un ruolo importante nella cultura di quel paese!"

"Vedo che sei molto informato, Brock! Sì, è proprio quello il luogo di cui sto parlando!" rispose allegramente Oak. "Ad ogni modo, Ash, se ti va di passare al laboratorio del professor Cerasa, sono sicuro che potrai vedere un bel po' di cose interessanti. Fammi sapere, e salutami tanto il professore se deciderai di andare!"

"Ah, può contarci, professore! Non mi farei sfuggire questa occasione per niente al mondo!" esclamò Ash. "Chissà, magari avrò anche la possibilità di vedere qualche Pokemon di Galar! Sarebbe fantastico!"

"Se... se ci fosse la possibilità di vedere qualche Pokemon d'Acqua di Galar... allora sarebbe un'occasione unica anche per me! Chissà se a Galar hanno dei Pokemon belli come Tentacool o Horsea!" rispose Misty, cominciando a fantasticare.

 

Il professor Oak aveva già visto che il suo pupillo e i suoi compagni avevano accolto con grande favore la proposta di fare visita al professor Cerasa, quindi decise che non era il caso di insistere oltre. "Va bene, ragazzi... allora salutate Cerasa da parte mia! E sempre in gamba, mi raccomando! Alla prossima!" esclamò, aspettando che Ash e i suoi compagni ricambiassero il saluto prima di interrompere la chiamata.

 

Ash aveva appena messo giù il telefono che stava già incitando i suoi compagni ad andare al laboratorio Pokemon di Aranciopoli. "Perfetto! Allora, cosa stiamo aspettando? Voliamo da questo professor Cerasa!" esclamò, per poi raccattare il suo equipaggiamento e le sue Pokeball a tempo di record, seguito da un imbarazzato Pikachu che cercava di convincerlo a non essere troppo frettoloso.

"Pika pi! Pika pikachu!" esclamò il Pokemon Elettro, che in quel momento restava ancorato alla gamba dei pantaloni di Ash e cercava di trattenerlo - solo per essere trainato via a sua volta! Misty non si fece attendere e seguì Ash a ruota... lasciandosi dietro Brock che sospirò rassegnato e si apprestò a seguire i due entusiasti ragazzini.

 

"Okay... speriamo che non si facciano prendere troppo la mano..." disse tra sè il giovane ex-Capopalestra.

 

 

ooooooooooo

 

 

Il laboratorio di ricerca Cerasa, situato appena fuori città, era completamente diverso da come Ash, Pikachu e i loro compagni si aspettavano. Si trattava di un grande edificio che ricordava quasi un maniero d'altri tempi, con una struttura abbastanza semplice ma elegante dalle mura in granito grigio di varie sfumature. Un'alta torre dal tetto spiovente svettava sull'intera struttura, e tutt'attorno, il luogo era circondato di siepi magistralmente curate ed eleganti alberi di cipresso. Una corta scalinata, inerpicandosi su un breve dislivello, dava accesso all'entrata del laboratorio, posta sotto una terrazza che svettava dal primo piano dell'edificio.

 

"Caspita..." mormorò Ash con gli occhi sgranati davanti ad un simile spettacolo. "Questo... questo sarebbe il laboratorio del professor Cerasa? Più che altro mi sembra una villa!"

Pikachu sembrava altrettanto ammirato. "Pika pika..." squittì, mentre i suoi compagni di viaggio restavano come imbambolati a guardare. Ci vollero un paio di minuti prima che il gruppo riuscisse finalmente a staccare lo sguardo dal laboratorio e che Ash si accingesse finalmente a suonare il campanello... e a quel punto, il ragazzino fece due passi indietro e si mise ad attendere, sentendosi vagamente imbarazzato all'idea di entrare in un posto così elegante.

Non dovettero attendere tanto a lungo. Nel giro di una manciata di secondi, la porta si aprì con un lieve suono, e da dietro essa apparve un giovanotto biondo dall'aspetto non eccessivamente curato - indossava un camice da laboratorio bianco messo in maniera abbastanza dispersiva sopra una maglietta gialla sulla quale era disegnato un Magnemite e un paio di pantaloni rossi, mentre le scarpe ricordavano piuttosto un paio di pantofole grigie di un paio di misure più grandi. Il giovanotto aveva i capelli spettinati e indossava un paio di spessi occhiali dalle orlature rosse, e in generale dava l'impressione di uno che non si curava più di tanto del suo aspetto.

 

Detto questo, fu quanto mai solerte nell'accorgersi di Ash e dei suoi amici, e nel dare loro il benvenuto. "Oh, buongiorno, ragazzi! Voi siete degli allenatori di Pokemon, immagino." affermò con voce calma e dal tono metodico. "Benvenuti al Laboratorio Cerasa. Avete bisogno di qualcosa?"  

Ash e Pikachu si ricomposero rapidamente. Forse quello era il professor Cerasa, ed era il caso di fare bella figura con lui, anche se il suo aspetto lasciava un po' a desiderare. "Ah! Ehm... buongiorno, professor Cerasa! Sì, noi... siamo un gruppo di allenatori di Pokemon e... siamo venuti qui per farle visita a nome del suo maestro... il professor Samuel Oak, ha presente?"

 

Il giovanotto biondo si aggiustò gli occhiali e guardò con espressione interrogativa i quattro compagni di viaggio. "Hm? Beh, certo, tutti conoscono il professor Oak da queste parti. Ma... temo che ci sia un piccolo errore, ragazzi." rispose, per poi assumere un tono accomodante. "Ecco... io non sono il professor Cerasa. Il mio nome è Ren, e sono uno dei suoi assistenti di laboratorio. Piacere di conoscervi!"

 

Ash fece un'espressione imbarazzata, e un grosso gocciolone di sudore gli scesa dalla nuca. Non esattamente il modo migliore di presentarsi.

"Magnemite?" disse all'improvviso una vocetta acuta e metallica. Il giovanotto biondo di nome Ren voltò il capo alla propria sinistra, dove era apparso un Magnemite identico a quello disegnato sulla sua maglietta - un Pokemon inorganico dall'aspetto vagamente inquietante, composto da una sfera metallica argentata con un grosso occhio inespressivo posto al centro di essa. Due calamite a ferro di cavallo erano attaccate ai lati del suo corpo, come se si trattasse di un paio di mani, e una grossa vite era appuntata sulla parte superiore della sfera, con due viti più piccole appena sotto l'occhio.

 

"Ah, va tutto bene, Francoise!" disse Ren. "Questi ragazzi sono venuti a trovare il professor Cerasa."

 

"Un Magnemite?" si chiese Misty, guardando con un misto di curiosità ed inquietudine quello strano essere metallico, che stava scrutando il gruppetto con attenzione. Ash, come sempre, provvide a scansionare la nuova creatura con il suo Pokedex.

 

"Magnemite, il Pokemon Calamita. Tipo Elettro/Acciaio. Le onde elettromagnetiche generate dalle calamite laterali neutralizzano la gravità, permettendogli di levarsi in aria e di usare Tuononda e attacchi simili. I Magnemite si radunano dove c'è elettricità. Si possono anche trovare attaccati ai tralicci delle linee elettriche."

 

"Pika pika!" Pikachu decise di rompere il ghiaccio alzando una mano in segno di saluto e presentandosi a Francoise. Quest'ultima, dopo essere rimasta per qualche istante a guardare Pikachu, fluttuò fino allo stesso livello del topolino elettrico e cominciò a ruotare i suoi magnetici laterali e ad emettere una breve scarica di scintille elettriche crepitanti, mentre la vite posta sulla sommità si sollevava e si riabbassava con rapidità.

"Mag magnemite!"

"Pi pika! Pikachu!"

"Mite mite!"

"Chuuuu!"

I due Pokemon iniziarono a chiacchierare tra loro usando quel loro linguaggio incomprensibile... anche se Ren comprese abbastanza da cogliere grosso modo quello che si stavano dicendo, ed esserne piacevolmente sorpreso. "Hey! Questa sì che è una bella sorpresa!" commentò. "Di solito Francoise non è così estroversa con chi ha conosciuto da così poco! Ho l'impressione che il tuo Pikachu le abbia fatto una buona impressione, ragazzo!"

 

"Francoise... è il nome che lei ha dato al suo Magnemite..." affermò Misty con aria stranita. Che lei sapesse, i Magnemite non potevano essere maschi o femmine... forse era meglio non stare tanto a pensarci su, decise mentre osservava i due Pokemon Elettro che continuavano imperterriti la loro strana conversazione. 

 

"Pikachu!"

"Magnemite mite..."

"Pi? Pika pikachu..."

"Mag! Mite!"

 

Ren ci rise su e fece cenno ai giovani ospiti di seguirlo all'interno del laboratorio. "Lasciamo che si prendano il tempo di conoscersi. Nel frattempo, ragazzi, accomodatevi! Vi farò parlare quanto prima con il professor Cerasa!" affermò. Dopo un attimo di esitazione, Ash, Misty e Brock si scambiarono qualche cenno di assenso prima di entrare, seguiti a ruota da Pikachu e Francoise.

Ren guidò i visitatori attraverso un lungo corridoio meticolosamente pulito ed ordinato, che per molti versi ricordava più il corridoio di una villa che un laboratorio di Pokemon. Era un posto tranquillo, silenzioso e ben tenuto che si addiceva benissimo alla calma e alla concentrazione necessaria ad un laboratorio... ma allo stesso tempo, Ash pensava che fosse un luogo un po' particolare per fare ricerche sui Pokemon.

 

"Non immaginavo che avessero trasformato questo luogo in un laboratorio di ricerca. Anche se devo dire che hanno fatto un ottimo lavoro." affermò Brock, desideroso di fare un po' di conversazione. "Da cosa è venuta questa idea?"

Ren ci pensò su per qualche istante prima di rispondere. "Beh, questo posto ha un bel po' di storia dietro, in effetti." affermò. "Ufficialmente, era stato aperto come centro di ricerca sui Pokemon, ma l'edificio stesso risale a diversi secoli fa, anche se è rimasto abbandonato per un po'. Come potrete immaginare, solo di recente è stato rimodernato e restaurato in modo da ritornare agibile. La Lega Pokemon di Kanto ha pensato che sarebbe stato utile avere un centro di ricerca nei pressi di un porto importante come Aranciopoli, e quindi hanno sostenuto loro le spese per il restauro e l'adattamento."

"Certo che non si sono risparmiati..." commentò Ash. Uno sfavillio elettrico alla sua sinistra attirò la sua attenzione... e guardando da quella parte, il giovanissimo allenatore si accorse che Pikachu e Francoise si stavano scambiando una sorta di stretta di mano - Pikachu stava scuotendo con grinta uno dei magneti che Magnemite aveva ai lati del corpo, e il misterioso Pokemon magnetico aveva chiuso il suo unico occhio in quella che al giovane allenatore e a Pikachu era apparso come un gesto di spensieratezza e rilassamento. E i due Pokemon si erano messi di nuovo ad emettere una crepitante scarica di scintille che esprimeva bene quanto i due Pokemon si trovassero a loro agio l'uno con l'altro.

 

"Ho proprio l'impressione che Pikachu abbia trovato un nuovo amico..." cominciò a dire Ash mentre il gruppo si accingeva a svoltare un angolo. Era così impegnato a tenere d'occhio Pikachu e Magnemite, che non si accorse in tempo della figura che stava arrivando con una certa fretta da un corridoio laterale. Ebbe la sensazione che qualcosa si stesse avvicinando e si voltò in quella direzione... ma ormai, di chiunque si trattasse, era troppo vicino e spedito, ed Ash finì per collidere con lui e di finire a terra in una raffica di esclamazioni di stupore, disappunto ed irritazione! Ash finì per sedersi a terra in maniera ben poco elegante mentre Pikachu si premurava di controllare che il suo allenatore stesse bene.

 

"Pika pi?" esclamò il topolino elettrico. Misty e Brock guardarono allarmati nella direzione da cui era venuto il disturbo improvviso... e videro che il responsabile era finito a sua volta seduto per terra, con una comica espressione di imbarazzo dipinta sul volto.

"Ow, ow, owww... accidenti, che botta... sto bene, Pikachu, tranquillo!" rispose Ash, per poi rivolgersi alla persone che lo aveva urtato. "Hey, stai un po' più attento quando corri! Potresti andare addosso a qualcuno come adesso!"

"Hey, non è colpa mia se non stavi guardando dove andavi!" protestò il nuovo arrivato, alzandosi e spazzandosi i pantaloni. Fu in quel momento che Ash si rese conto che si trattava di un bambino della sua età, con la carnagione olivastra e gli occhi azzurri, i capelli castani scuri che, pur essendo per la maggior parte ordinati e ben pettinati, formavano dei ciuffi ribelli sulla fronte e dietro la nuca. Era vestito per la maggior parte di grigio scuro, con una maglietta dalle maniche corte con il disegno di una sorta di Poke Ball rettangolare sul torace e un paio di scarpe grigie dalla suola bianca. Un ciuffo di capelli rosso svettava tra la sua chioma, dandogli un aspetto un po' sbarazzino.

 

"Hm? E voi chi siete? Allenatori di Pokemon, immagino." disse il ragazzino, guardando con più attenzione in gruppo di Ash.

"Dovremmo essere noi a chiederlo a te!" ribattè prontamente Misty. "Arrivi qui all'improvviso, ci vieni addosso, e dici che saremmo noi a non guardare dove andiamo? Chi sei tu, e cosa ci fai qui?"

Brock cercò di mediare e di calmare un po' la focosa allenatrice di Pokemon d'Acqua. "Ehm... su, su, Misty, non te la prendere! Aspetta che questo ragazzo si spieghi..."

 

Il ragazzino dalla pelle scua si schiarì la voce, restando calmo anche davanti alla reazione di Misty. "Per l'esattezza, io sono venuto qui per ricevere il mio starter dal professor Cerasa." affermò. "Il mio nome è Goh, e sono di qui di Aranciopoli."

"Goh, eh?" chiese Ash, aggiustandosi il berretto. Il ragazzino fece un sorriso amichevole e si presentò. "Beh, il mio nome è Ash Ketchum, e vengo da Biancavilla... e guarda che combinazione, ho cominciato anch'io il mio viaggio da poco! Piacere di conoscerti!"

Il ragazzino dalla pelle scura di nome Goh, messa da parte la sorpresa iniziale, ricambiò il gesto di Ash, e i due ragazzi si diedero la mano mentre Ash continuava le presentazioni. "E questo è il mio starter, Pikachu... e i miei compagni di viaggio, Misty e Brock!"

 

"Piacere di conoscerti, Goh!" affermò Brock con fare affabile, mentre Misty faceva un cenno di saluto un po' più contenuto, ancora non del tutto sicura di cosa pensare di quel tipetto. "Anche noi siamo venuti qui per visitare il professor Cerasa... siamo qui a nome del suo mentore, il professor Oak."

"Beh, questa sì che è una combinazione." affermò Goh. "Se volete, possiamo andare assieme da lui! Io non vedo l'ora di ricevere il mio primo Pokemon e voi... avete tutto il tempo di parlargli e di dirgli quello che dovete!"

"Ah, eccoti qui, Goh! Mi chiedevo giusto dove ti trovassi..." disse Ren, inserendosi nella conversazione. Il suo Magnemite fluttuò attorno ad Ash e Goh, osservandoli con attenzione. "Immaginavo che fossi entusiasta di ricevere il tuo primo Pokemon..."

 

"Ah! Ciao, Ren! Scusa, non ti ho visto subito..." rispose Goh, per poi sfodare un sorriso entusiasta al pensiero di diventare un allenatore di Pokemon. "Ma... sì, sono felice di ricevere il mio starter! Sarà sicuramente un grande momento! Oh, a proposito... c'è anche Cloe da queste parti?"

"Ovviamente! Non poteva mancare all'inizio del tuo viaggio! Anche se immagino che adesso ti starà cercando..." affermò Ren, per poi fare un cenno al suo Magnemite. "Va tutto bene, Francoise. Adesso che anche Goh è qui, possiamo andare tutti assieme dal professore!"

 

"Okay! Andiamo pure, ragazzi!" esclamò Ash, contento che tutto stesse andando bene. "Allora, Goh... sei eccitato? Non vedi l'ora di cominciare il tuo viaggio, vero? Pensi anche tu di andare a collezionare le Medaglie delle varie Palestre e partecipare al torneo dell'Altopiano Blu?"

Un po' stupito dalla raffica di domande che Ash gli stava rivolgendo, e in generale dall'entusiasmo del suo nuovo amico, Goh sbattè gli occhi ed esitò qualche istante prima di rispondere. "Beh... in realtà no, non era esattamente quella la mia intenzione... In realtà, il mio obiettivo sarebbe quello di acchiappare un esemplare di ogni specie di Pokemon esistente, in modo da avere la collezione più completa di tutto il mondo... e poi... beh, ci sarebbe un'altra cosa che sogno di realizzare!"

"Pika pikachu?" chiese il grazioso topolino elettrico.

A questo punto, anche Misty sembrò interessata a quello che Goh stava dicendo. "Davvero? Di che si tratta?" chiese la ragazzina dai capelli arancioni. "Magari anche tu vuoi diventare un grande allenatore di Pokemon d'Acqua, vero? Loro sono i migliori, non posso farti un torto!"

 

"No, non è proprio questo..." rispose Goh. "In realtà... beh, il mio sogno è qualcosa di un po' particolare. E... preferirei non dirlo, ora come ora..."

Ash non potè negare a sè stesso che gli sarebbe piaciuto sapere quale fosse il sogno di Goh... ma in effetti, si erano appena conosciuti, e non poteva pretendere che Goh gli dicesse tutto subito. Chissà, forse se avessero avuto il tempo di conoscersi meglio, ci sarebbe stata la possibilità di parlare dei loro obiettivi... e Goh sarebbe stato più a suo agio. "Va bene, Goh, non importa! Piuttosto... andiamo a conoscere il professor Cerasa! Sono sicuro che non vedi l'ora di ricevere il tuo starter. Lo so io che non stavo più nella pelle!"

 

"Pika pi..." rispose Pikachu con aria sarcastica. Meglio non dire subito a Goh come fossero andate le cose in quella rocambolesca mattinata...

Ma le sorprese per quella mattinata non erano ancora finite. Ren fece una breve risata e stava per fare un commento a sua volta... quando si sentì il rumore di qualcosa che veniva spostato di colpo, seguito da un paio di uggiolii simili a quelli di un cagnolino e uno squittio acuto, provenienti da una porta non troppo distante da loro! Una vocetta acuta lanciò un grido di allarme e di avvertimento... e la porta si spalancò di colpo, facendo uscire dalla stanza un Pokemon che Ash e i suoi compagni non avevano mai visto prima!

 

"Score!" esclamò con uno squittio una buffa creatura simile ad un coniglietto bianco con due lunghe orecchie dalle punte arancioni, la cui forma ricordava non poco un paio di fiamme che scaturivano dalla testa del Pokemon, e un paio di occhi tondi di colore arancione scuro. Una chiazza rettangolare di colore giallo spento, vagamente simile ad un cerotto, spiccava tra gli occhi della buffa creatura, che stava in piedi sulle zampe posteriori, particolarmente sviluppate rispetto al resto del corpo. Anche le dita delle zampe posteriori erano arancioni, e una sorta di collarino avvolgeva e proteggeva il collo del Pokemon, che si guardò attorno allarmato e scattò in direzione di Ash, Pikachu e i loro compagni, lasciandosi dietro una scia fiammeggiante nei punti in cui i suoi piedi toccavano terra! Era un Pokemon tremendamente veloce, e quando Ash e Pikachu si riebbero abbastanza dalla sorpresa da cercare di fare qualcosa, il buffo coniglietto era già arrivato vicino a loro e li stava dribblando come se fosse stato un caciatore professionista, zigzagando abilmente tra di loro!

 

"Ah! E questo che cos'è?" esclamò Ash, danzando un po' goffamente mentre cercava di mantenere l'equilibrio, e al tempo stesso non calpestare il Pokemon che gli era passato abilmente in mezzo alle gambe in scivolata.

 

"Mag magnemite!" esclamò stupita Francoise. Cercò di fermare il Pokemon sconosciuto puntandogli contro i magneti e scagliando una Tuononda, una scarica elettrica a basso voltaggio... ma il coniglietto fiammeggiante si rivelò troppo veloce e scansò il colpo senza problemi, per poi riprendere la sua corsa lungo il corridoio... mentre altre due figure uscivano dal laboratorio!

"Scorbunny!" esclamò la prima delle due figure, una bambina dall'aria indaffarata con i capelli castano-rossicci legati in una lunga treccia. Doveva avere anche lei la stessa età di Ash e Goh, ed era vestita di un'elaborata uniforme scolastica bianca con delle orlature blu, un paio di stivaletti bianchi alti fino alle caviglie e un cravattino giallo. "Scorbunny, per favore! Torna qui, non vogliamo farti male!"

 

"Yamp!" esclamò il Pokemon che accompagnava la ragazzina - un cagnolino simile ad un corgi, dalla corta pelliccia beige e bianca con una sorta di collare di pelliccia di colore giallo vivo, e il muso bianco con un naso giallo triangolare e una bocca larga e stretta da cui usciva una lunga lingua rossa. I suoi occhi, tuttavia, erano la parte più strana ed affascinante: erano gialli, con delle pupille bianche e romboidali, mentre la sua coda era gialla e a forma di saetta.

 

"Cloe!" esclamò Goh, riconoscendo la bambina appena uscita dal laboratorio. "Ah, c'è anche Yamper con te... ma cosa sta succedendo? Cosa succede a quello Scorbunny?"

La bambina di nome Cloe prese fiato e rivolse la sua attenzione a Goh - era evidente che i due si conoscessero già da abbastanza tempo. "Goh! Meno male che sei qui! Cominciavo a pensare che avremmo dovuto aspettarti chissà quanto a lungo..." rispose lei, mentre il Pokemon simile ad un corgi abbaiava con voce acuta. "Quello Scorbunny... mio papà lo aveva soccorso quando lo ha trovato abbandonato, ma adesso che si è rimesso in forze, non sta più fermo! Temo che non si fidi di noi e voglia scappare!"

 

Ren fece un breve verso di disappunto. "Accidenti, questo sì che è un problema..." affermò. "Un Pokemon di Galar che si ritrovi all'improvviso qui a Kanto... sicuramente attirerà delle attenzioni indesiderate, e di certo avrebbe problemi ad adattarsi, se dovesse tornare allo stato selvaggio."

"Attenzioni indesiderate? In che senso?" chiese Ash.

"Beh, è abbastanza semplice. E' raro che qui a Kanto si vedano Pokemon di Galar, e certi criminali di pochi scrupoli non si farebbero sfuggire l'occasione di catturare un Pokemon inusuale e venderlo al miglior offerente. Potrebbero decidere loro il prezzo." spiegò Brock. "Dobbiamo cercare di impedire a quel Pokemon di fuggire dal laboratorio."

"Magnemite!" ribattè Francoise in tono di conferma.

 

Ash non era tipo da farsi dire certe cose due volte. "Okay, allora andiamo a prenderlo!" esclamò. "Intanto cerchiamo di impedirgli di prendere l'uscita principale!"

"Certamente!" rispose la bambina di nome Cloe. "Presto, Yamper, cerca di tagliare la strada a Scorbunny!"

"Yamp!" esclamò il cagnolino, per poi scattare a tutta velocità nella direzione in cui il Pokemon di nome Scorbunny si era allontanato.

"Presto, ragazzi, cerchiamo di raggiungerlo anche noi." propose Misty, facendo cenno al resto del gruppo di seguirla...

 

 

oooooooooo

 

 

Deciso a non restare un attimo più a lungo assieme ad esseri umani, Scorbunny si era dato alla fuga alla massima velocità possibile, cercando di raggiungere la porta principale del laboratorio. Non aveva nessun desiderio di restare con quelle persone, dopo tutto quello che aveva passato per colpa loro...

 

Ormai vicino alla porta di uscita, il coniglietto fiammeggiante si permise un piccolo sorriso vittorioso e si apprestò ad aprirla con un calcio... ma prima che potesse sferrare il suo attacco, lo Yamper che accompagnava Cloe si piazzò davanti a lui e si mise in guardia, emettendo crepitanti scariche elettriche dalla pelliccia. Scorbunny sobbalzò per la sorpresa ma tenne alta la guardia, cercando di intimorire il cagnolino e costringerlo ad andarsene... ma Yamper non diede segno di paura e fece un piccolo passo in avanti, mantenendo la sua espressione allegra.

"Scoooor..." squittì Scorbunny. Il Pokemon coniglio sferrò un calcio circolare, mancando volutamente Yamper di pochi centimetri, ma ancora una volta il cagnolino restò al suo posto, impedendo a Scorbunny di raggiungere la porta, e dando il tempo al resto del gruppo di raggiungerlo. E infatti, ecco che pochi istanti dopo, Ash e Pikachu raggiunsero per primi il luogo dove Yamper e Scorbunny si stavano confrontando, con Goh che li seguiva a ruota.

 

"Ottimo! Yamper lo ha fermato!" esclamò Ash. "Pikachu, vai a dargli una mano!"

"Pikachu!" con uno squittio deciso, Pikachu accelerò e si piazzò a fianco di Yamper, le braccia aperte in modo da intimare l'altolà a Scorbunny. Il Pokemon coniglio assunse un'espressione scoraggiata e cercò di indietreggiare, ben consapevole che quel Pikachu sembrava essere un avversario troppo forte per lui. Ma la sua determinazione a non restare imprigionato lì si fece sentire di nuovo, e Scorbunny cercò di cogliere un momento in cui i due Pokemon Elettro si fossero distratti o avessero lasciato un varco nel muro che avevano creato.

 

"Scor! Bunny!" esclamò, in un tono quasi accorato, come per convincerli a lasciarlo andare. Pikachu restò fermo dov'era e scosse la testa, dispiaciuto di doversi rifiutare ma determinato a non farlo passare. Il coniglio storse il naso e cercò di dribblare Pikachu e infilarsi tra lui e Yamper... e per un attimo ebbe l'impressione di aver trovato un varco, prima che il cagnolino si piazzasse in modo da coprire il varco.

"Pika pikachu!" Pikachu scosse la testa, e Scorbunny fece un passo indietro, fissando rabbiosamente il topolino elettrico. Non aveva nessuna intenzione di dargliela per vinta così facilmente...

 

"Scorbunny sco scor... bunny!" squittì, muovendo le sue lunghe orecchie in modo da dare enfasi alle sue parole. Pikachu sbattè gli occhi in segno di sorpresa, e Scorbunny lo prese come una possibilità di convincerlo. "Scorbunny score!"

Ma nonostante lo stupore, Pikachu non si fece convincere. "Pi pikachu! Pika pikachu!" squittì, e mosse un dito come per dire di no... per poi farsi un po' più accomodante. "Pi pika pi pikachu pika?"

"Bunny?" esclamò Scorbunny, chiaramente colto alla sprovvista.

Yamper decise di rafforzare l'argomentazione di Pikachu. "Yamp! Yamper! Ya yamp!" esclamò guardando verso la ragazzina di nome Cloe, che stava arrivando in quel momento seguendo il resto del gruppo. Il cagnolino si rendeva conto che Scorbunny non era convinto del tutto... ma se non altro, i loro argomenti gli stavano suggerendo che fuggire non sarebbe stata una buona idea.

 

Da parte loro, Ash e il resto del suo gruppo stavano in disparte, lasciando che fossero Pikachu e Yamper a parlare, ma tenendosi pronti ad intervenire in caso di bisogno. "Sembra davvero che stiano discutendo tra loro..." commentò Ash.

"Dopotutto, anche i Pokemon sono creature con il loro carattere e la loro personalità..." spiegò Ren, anche lui affascinato da quello che stava vedendo. "Sono già almeno due anni che lavoro come assistente per il professor Cerasa, ma non smetto mai di stupirmi ogni volta che vedo Pokemon di specie diverse che interagiscono con tanta naturalezza."

 

Yamper trotterellò verso Cloe, che si chinò con aria interrogativa verso il suo Pokemon cagnolino e lo accarezzò sulla testa. "Yamp, yamp!" uggiolò il Pokemon corgi, voltandosi con espressione soddisfatta verso Scorbunny, che pur non sembrando ancora convinto al cento per cento, sembrò comunque voler dare a Yamper il beneficio del dubbio.

"Pika pikachu... pika pika pi pikachu pika chu pika..." continuò a spiegare Pikachu con un sorriso rassicurante, in modo che Scorbunny non si facesse prendere dalla rabbia o dal panico. Il coniglietto, pur con visibile riluttanza, si staccò dalla porta ma continuò a guardare con risentimento il gruppo di umani - diversi dei quali si accorsero del modo in cui Scorbunny li osservava, e non poterono fare a meno di chiedersene il motivo. Forse, riflettè Goh, era un Pokemon che aveva fatto delle brutte esperienze con altri allenatori o comunque altre persone?

 

Con prudenza, il ragazzino dalla pelle scura cominciò ad avvicinarsi a Scorbunny. Attento a farsi notare dal Pokemon, in modo da non fargli prendere paura, il ragazzino gli si avvicinò e sostenne lo sguardo rabbioso del Pokemon, per poi tendergli una mano. Sembrava che volesse accarezzarlo sulla testa, ma si fermò a distanza di sicurezza.

"Bunny?" esclamò il Pokemon coniglio.

"Ehm... ciao, Scorbunny!" salutò allegramente. "Tutto a posto, tranquillo. Qui nessuno vuole farti male, davvero. Hey, lo sai che sei stato davvero incredibile? Non avevo mai visto un Pokemon così scattante... e certo che io so che voi Scorbunny siete scattanti! Quando correte, la vostra temperatura corporea sale, vero? E' così che sprigionate tutta la vostra forza!"

 

"Certo che Goh sa molte cose sui Pokemon..." commentò Misty, parlando a voce bassa a Cloe. "Ash deve ancora usare il suo Pokedex per avere tutte le informazioni su un Pokemon che vede... Tu e lui vi conoscete, vero?"

Piuttosto che essere ammirata, Cloe tirò un sospiro rassegnato. "Mi piacerebbe che ci mettesse tutto quell'impegno anche per studiare ed essere più puntuale in classe..." rispose. "Ma... sì, io e Goh ci conosciamo da quando avevamo sei anni e siamo andati assieme ad un campeggio estivo organizzato dal professor Oak..."

 

"Hey, c'è un po' di confusione, oggi!"

I ragazzi e i loro Pokemon volsero la loro attenzione alla persona che era appena intervenuta con quel commento bonario, arrivando a passo calmo ma spedito dalla parte opposta del corridoio - un uomo che doveva avere non più di 35 o 40 anni, vestito in maniera poco vistosa con una camicia azzurra, un paio di pantaloni blu, scarpe grigie da lavoro e un camice da laboratorio bianco sopra tutto il resto. Indossava un paio di spessi occhiali da vista, e il suo volto era un po' squadrato ma comunque gradevole, con i capelli castani tagliati corti. Ash pensò che quello fosse il professor Cerasa, e Ren lo confermò un attimo dopo.

 

"Ah, buongiorno, professor Cerasa." rispose Ren. "E' arrivato giusto in tempo, direi."

"Ciao, papà." disse Cloe sorridendo. "Scusa per la confusione, ma Scorbunny stava cercando di scappare, e abbiamo dovuto fare una corsa per fermarlo ed impedire che si ritrovasse in strada. E questi ragazzi ci hanno dato una mano."

Ash, Misty e Brock restarono un po' stupiti. Quindi Cloe era la figlia del professor Cerasa?

 

Il professore, da parte sua, sospirò e si sfregò la nuca, con l'aria di voler dire che non era la prima volta che questo accadeva. "Capisco... certo, questo piccolino non è uno che si arrende tanto facilmente, eh?" rispose. Guardò Scorbunny con un sorriso bonario, senza lasciarsi impressionare dall'espressione scorbustica del Pokemon coniglio. "Chiedo scusa a nome di Scorbunny. Non so esattamente cosa gli sia accaduto in passato, ma questo Pokemon non ha molta fiducia negli uomini. Non è la prima volta che cerca di fuggire. Già in precedenza abbiamo dovuto convincerlo a non farlo, ma ho paura che ormai cominci a non sopportare più di restare tra queste quattro mura."

 

"Scor!" esclamò il Pokemon coniglio, come se volesse dire che era davvero una bella scoperta.

 

Pikachu disse di sì con la testa, come perdire che aveva capito. "Pikachu..."commentò.

"In effetti, non posso biasimarlo." rispose Brock. "La maggior parte dei Pokemon sono fatti così. Vogliono competere tra loro, viaggiare, vivere all'aria aperta. Ovvio che Scorbunny non sia contento di dover restare qui."

 

Goh guardò con aria intenta il Pokemon, che gli restituì un'espressione sospettosa. Stava cominciando a farsi venire qualche idea...

"Professore... mi scusi se le faccio questa domanda all'improvviso, ma..." esordì il ragazzino dalla pelle scura. "Visto che oggi dovrei ricevere uno starter, potrebbe essere Scorbunny?"

 

Cerasa e Cloe rivolsero a Goh delle espressioni sorprese. "Hm? Ne sei sicuro, Goh?" chiese il professore. "Voglio dire, per me non è un problema, ma... potrebbe essere un po' arduo per te. Come ho detto, si tratta di un Pokemon che non si fida molto delle persone."

Goh ci riflettè per un attimo. In effetti, pensò, avrebbe potuto non essere tanto facile avere a che fare con un Pokemon così recalcitrante. Ma... certamente Scorbunny avrebbe preferito viaggiare con un allenatore piuttosto che stare relegato là dentro, no? Almeno così sarebbe stato meglio protetto, e Goh avrebbe avuto la possibilità di mostrare a Scorbunny che si poteva fidare di certe persone. E su un piano più personale... beh, avere uno starter di Galar era certamente qualcosa di nuovo ed eccitante, anche se forse non sarebbe stato semplice come iniziare con un Bulbasaur, uno Squirtle o un Charmander...

 

Goh si convinse una volta per tutte e guardò seriamente negli occhi il professor Cerasa prima di dare la sua conferma. "Ne sono sicuro, professore. Mi posso prendere io cura di questo Pokemon." rispose, per poi tendere una mano verso il piccolo Scorbunny, che lo fissava con espressione ancora indecisa. "Che ne dici, Scorbunny? Non ti andrebbe di essere il mio primo Pokemon? Sono convinto che assieme faremo grandi cose!"

Il Pokemon coniglio corrugò la fronte, cercando di non dare a vedere la sua sorpresa. Ancora non si fidava di quel ragazzo, ma doveva ammettere che l'offerta che gli stava facendo era intrigante. Se non altro, avere un allenatore e viaggiare per il continente era meglio che restare chiuso là dentro. Certo, non si sarebbe aspettato più di tanto da lui, come del resto non avrebbe dovuto aspettarselo nemmeno da chi aveva detto che si sarebbe preso cura di lui... ma per il momento, era già un miglioramento.

 

"Bunny!" rispose infine il coniglietto con un cenno di assenso. La scena strappò un piccolo sorriso a Pikachu, che tra sè la stava paragonando al suo primo incontro con Ash e alle difficoltà iniziali che avevano avuto nel collaborare. Aveva la sensazione che Scorbunny si sarebbe rivelato altrettanto testardo, se non di più, ma aveva anche il presentimento che Goh avesse ciò che ci voleva per guadagnarsi il rispetto e la fiducia del suo starter.

 

"Oooh, questa è una bella notizia! Mi fa piacere che Scorbunny abbia trovato un allenatore!" affermò il professor Cerasa, mentre Goh si chinava per prendere in braccio Scorbunny. Il coniglietto fiammmeggiante emise uno squittio acuto in segno di imbarazzo, ma non durò a lungo, e Scorbunny si permise anche di sorridere della sua inaspettata fortuna. "Molto bene, Goh. Scorbunny è adesso il tuo starter ufficiale. Prenditi cura di lui, e ricordatevi di lavorare assieme per raggiungere i vostri obiettivi. La strada di un allenatore è lunga e piena di ostacoli, ma assieme ai tuoi Pokemon, puoi affrontare qualsiasi problema. Buona fortuna... e spero che riusciate tutti e due a raggiungere i vostri obiettivi!"

"Grazie mille, professore!" esclamò Goh... un attimo prima che Ash gli desse una pacca amichevole sulla spalla, facendolo saltare per la sorpresa!

 

"Grandioso! Adesso sei un allenatore anche tu, Goh!" esclamò Ash. "Benvenuto a bordo! Sono sicuro che tu e Scorbunny vi divertirete un bel po'!"

"Pikachu!" confermò Pikachu, mentre attorno a loro, diversi dei presenti ridevano della simpatica scena, e Goh assumeva un'espressione imbarazzata e cercava di darsi un tono! Anche Cloe, pur non essendo troppo interessata ai Pokemon, fece un sorriso in direzione di Goh, contenta che lui avesse il suo starter... e Yamper abbaiò allegramente un paio di volte.

 

"Ah, già, a proposito..." affermò Cerasa, riportando la sua attenzione ad Ash, Pikachu, Misty e Brock. "Siete voi i ragazzi che mi stavano cercando, giusto? Prego, ditemi pure. Come posso esservi utile?"

Ash ebbe un piccolo sobbalzo, ricordandosi del motivo per cui era lì. "Ah! Certo, certo... chiedo scusa, tra una cosa e l'altra, ho finito per dimenticarmi..." affermò. "Il mio nome è Ash Ketchum, e vengo da Biancavilla! Il suo mentore, il professor Oak, mi ha mandato a chiedere di lei, e a vedere come stava!"

"Aaaah, il buon vecchio professor Oak!" rispose Cerasa deliziato. "Certo, certo... immagino che sia sempre preso con la sua ricerca! Beh, mi fa piacere sentire di lui! Volete accomodarvi in casa mia, così magari ne parliamo con un po' più calma?"

 

Ash e Pikachu annuirono entusiasti. "Beh... ne saremmo molto contenti, professor Cerasa!" rispose prontamente, vedendo che anche Misty e Brock erano d'accordo...

 

 

oooooooooo

 

 

CONTINUA...    

 

 

 

    

 

  
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