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Autore: Bombay    20/05/2023    5 recensioni
Dal testo: - “Me lo ricorderò e ti farò sempre gli auguri” gli aveva detto, una promessa solenne che aveva mantenuto con una premura disarmante.
Non si era mai dimenticato una sola volta e Tendo sapeva per certo che non aveva promemoria o bigliettini a ricordarglielo. -
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Tendo Satori, Wakatoshi Ushijima
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Genere: romantico

Tipo: one shot

Personaggi: Satori Tendo, Wakatoshi Ushijima

Coppia: yaoi

Rating: PG, verde

Avvertimenti: fluff, slice of life

PoV: terza persona

Spoiler: sì, post time skip

Disclaimers: i personaggi non sono miei, ma di Haruichi Furudate. I personaggi e gli eventi in questo racconto sono utilizzati senza scopo di lucro.

 

Sbalordiscimi come il primo giorno


Il profumo del caffè e delle brioches invase la mansarda. Dal soppalco poteva sentire chiaramente i rumori attutiti che il compagno produceva appena sotto di lui.

Satori sorrise nascondendo il viso nel morbido cuscino, sentì l’altro uomo salire le scale, quindi finse di dormire ancora, anche se in realtà era sveglio da un po’ e aveva sentito Wakatoshi alzarsi per preparare la colazione.

Tendo era eccitato con un bambino la mattina di Natale e comunque era un giorno speciale per lui, era il suo compleanno.

Non importava se compiva ventinove anni, da quando aveva conosciuto Wakatoshi alle medie quel giorno aveva assunto un significato diverso, importante e bellissimo.

 

Ricordava quel giorno in prima media, allo Shiratorizawa, quando gli era stata assegnata la stessa stanza di Ushijima in convitto, non era stato né felice, né triste, quel ragazzino serio sembra vivere in un mondo tutto suo e parlava pochissimo, la cosa che importava di più a Tendo era che lo lasciasse in pace.

Il giorno del suo compleanno erano pochi mesi che condividevano la stanza e quel pomeriggio Wakatoshi gli si era avvicinato, una ruga gli solcava la fronte liscia, nel tempo Satori avrebbe compreso che quello era il suo modo di essere in qualche modo preoccupato.

“Perché oggi sei così strano?” gli aveva chiesto.

“Sono sempre strano” gli aveva risposto facendo spallucce, non era proprio il giorno adatto ad essere preso in giro, Wakatoshi non lo aveva mai fatto e gli scocciava che iniziasse proprio quel giorno.

“Tu non sei strano… se tu” sentenziò con una serietà che non si confaceva ad un ragazzino di dodici anni.

Dopo un attimo di sorpresa Tendo aveva risposto “Oggi è il mio compleanno, ma nessuno mi fa mai gli auguri”

Wakatoshi lo aveva scrutato per un lungo momento, perché lui non dava importanza a ricorrenze ed anniversari, ma a quanto pareva il suo compagno di stanza sì.

“Auguri” gli disse monocorde tanto che Satori ridacchiò a disagio, per quella esternazione che però non era affatto forzata.

 

La mano calda e grande di Ushijima percorse la sua schiena nuda, dal bacino al collo, lo fece tornare al presente; gli posò un bacio tra i capelli, poi sulla mascella ed infine lui si voltò appena e le loro labbra si incontrano un bacio morbido e languido, si erano amati tutta la notte ma non ne avevano mai abbastanza.

“Buon compleanno, Satori” sussurrò sulla sua bocca socchiusa facendolo sorridere rivedendo ancora il ragazzino di un tempo.

 

“Me lo ricorderò e ti farò sempre gli auguri” gli aveva detto, una promessa solenne che aveva mantenuto con una premura disarmante.

Non si era mai dimenticato una sola volta e Tendo sapeva per certo che non aveva promemoria o bigliettini a ricordarglielo.

 

***

 

Tendo si sedette a tavola, all’apparenza Ushijima poteva sembrare una persona distaccata ed indifferente a tutto, ma non era così soprattutto con chi aveva a cuore.

Da quando poi stavano insieme, da quel San Valentino del terzo anno, dove Wakatoshi gli aveva lasciato un cioccolatino anonimo nel suo armadietto, lo sorprendeva con un regalo diverso.

Un anno erano andati alle terme: tre giorni meravigliosi, solo loro dopo un lungo distacco a causa degli impegni sportivi di Ushijima un’altra volta erano andati a Disneyland Paris e sapeva quanto quel genere di cose non fosse nelle corde di Wakatoshi. Un altro anno ancora erano andati all’Operà a vedere il balletto. E quelli erano solo alcuni dei presenti che gli aveva fatto.

 

Tendo si stiracchiò come un gatto posando la mano su quella del compagno intrecciando le loro dita, osservando gli anelli che adornavano i loro anulari, quella era stata davvero una sorpresa dentro un uovo di Pasqua tutto storto, ma realizzato con immenso amore.

Sì Wakatoshi lo stupiva sempre in ogni modo possibile,

Quindi, anche quel giorno, aspettava trepidante il suo regalo per vedere che cosa si era inventato questa volta e quando Wakatoshi gli porse una busta con dentro un biglietto per una partita di pallavolo Orzeł Warszawa contro Paris Volley rimase in pelo deluso, ma non glielo diede minimamente a vedere, lui amava ancora la pallavolo e ogni occasione era buona per andare a vedere Ushijima giocare.

 

***

 

La squadra del Varsavia entrò per prima essendo ospite nella capitale parigina, come sempre Ushijima gli riservava degli ottimi posti.

Tendo corrugò la fronte: Wakatoshi non era tra i titolari e nemmeno nelle riserve, si mosse a disagio sulla seggiola, che cosa era successo?  Prese a giocare distrattamente con l’anello che aveva al dito, l’inquietudine gli si agitava dentro prese il cellulare dalla tasca ma in quel momento entrò la squadra di casa: il Paris Volley.

“Oddio, oddio, oddio” balbettò posando la mano sulla bocca non poteva crederci 

Wakatoshi indossava la maglia blu del Paris volley questo significava che…

 

Wakatoshi lo cercò tra il pubblico e quando lo individuò gli fece un cenno con il capo posando la mano all’altezza del cuore, un lievissimo sorriso piegò le labbra dello schiacciatore.

Non erano i biglietti il regalo pensò Tendo, Wakatoshi si era trasferito a Parigi definitivamente aveva un contratto con la squadra di casa, non ci sarebbero più stati lunghi periodi di assenza.

Tendo non poteva crederci Wakatoshi era un uomo che sapeva come fare felice la persona che amava con gesti che agli occhi dei più potevano essere banali, ma non per Satori, che avrebbe tanto voluto correre in campo per baciarlo, abbracciarlo e ringraziarlo, per avere reso la sua vita meravigliosa ogni giorno di più.

 

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Note dell’autrice

Piccola one shot per il compleanno di Tendo!!!

Grazie a chi è giunto fino a qui e ha voglia di dire la sua!

A presto

Bombay

 

   
 
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