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Autore: Selian    13/09/2009    4 recensioni
" [..] Il giorno della mia trasformazione, è stato anche il giorno in cui è iniziato il nostro errare.
Il mio risveglio non è stato dei migliori (Trovare il tuo uomo riverso in terra, senza vita, non è proprio il massimo), ma quando Samuel si riprese, mi raccontò cos’era accaduto mentre il mio corpo stava subendo la mutazione.
A quanto pare la giustizia ha fatto il suo corso, pensai felice dentro me, ma ora dobbiamo guadagnarci la nostra libertà. [..]"
La felicità è un bene prezioso, e alle volte bisogna guadagnarselo.
C'è chi lo fa con mezzi leciti, chi meno, ma non si deve mai rinunciare a pretenderla.
Qualunque mezzo si usi.
[ Sequel di: Tua..Fino all'ultimo battito - Spero vi piaccia!!! Anche se so che alle volte i sequel non sono molto amati..vabbè, speriamo di si!!! Baci T_L_V]Il doppio tag < br > e il < br > semplice ad inizio e/o fine introduzione sono vietati. Lely1441, assistente amministratrice
Genere: Romantico, Malinconico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4

Il tempo passava senza che io me ne accorgessi.

I giorni volavano, le ore scorrevano via tra le mie dita, inafferrabili, fini come granelli di sabbia.

- Mary, devi nutrirti..- disse il dottore, per l'ennesima volta, con la voce ovattata dalla porta chiusa.

- Lasciatemi in pace- risposi con voce debole- Tutti..-

Da quanto non mangiavo?

Minuti?
Ore?
Giorni?

Non lo so, il tempo è cosa assai effimera per me.

- Mary, devi nutrirti, ora hai una vita che cresce in te, ed il bambino deve essere in forze per non compromettere la gravidanza..- disse, preoccupandosi per me e il mio piccolo.

Già, il mio piccolo.
E Sam ancora non sa nulla.

Mi sedetti in terra, sul muro accanto alla porta della mia camera.

Mi ero estraniata dagli altri, non volevo ferirli.
Purtroppo questa gravidanza non è una cosa che riesco a gestire normalmente.

Finchè i vampiri hanno figli con altri vampiri il dottore sa come comportarsi, ora invece sta facendo talmente tanti esperimenti, da mettere a dura prova il mio corpo e la mia pazienza.

Posai lo sguardo sul mio grembo, ancora piatto, ma già così vivo e forte.

Vi passai una mano sotto ed una sopra.
Iniziai ad accarezzarlo.

- Sai, piccolo, ho paura per il tuo papà..non so dove sia..vorrei che fosse quì con me..con Noi..- sussurrai, piegata contro il mio piccolo tesoro.

Vidi delle lacrime bagnare la mia maglietta, là dove c'era la piega del ventre.
Ed in quel momento qualcosa che ancora non mi aspettavo, avvenne.

Un movimento, seppur minimo e delicatissimo.
Aprii gli occhi nella direzione del ventre, e un'altro delicatissimo movimento fu avvertito dai miei delicati sensi.

Altre lacrime uscirono dai miei occhi.

- Mi stai dicendo che non sono sola..? Che ci sei tu con me..?- chiesi al vento, come nella speranza che quell'esserino, delle dimensioni di un torsolo di mela, mi stesse consolando.

Povero mio piccolo cucciolo.
Doveva ancora venire al mondo e già la vita si accaniva contro di lui.

- Mary..dai, esci!- ora era Jason dall'altra parte della porta.
Potevo sentire dal suo respiro infrangersi contro il legno.

- No!..Jason, lo sai che non riesco a controllarmi, lasciami stare!- gridai, stanca e nervosa.

Potevo sentire il loro sangue pulsare contro quel debole strato di pelle, il profumo inebriarmi e il rumore dei loro potenti cuori rimbombarmi nei timpani.

Persino l'odore della cacciatrice stava diventando sopportabile, e di conseguenza..allettante.

Basta!
Mi tappai le orecchie e smisi di respirare.
Non avrei perso il controllo, mai, ma per ora sarebbe stato meglio lasciare gli altri fuori dalla mia vita.

- Hey, cagnolino se la signora succhiasangue non vuole vedere il tuo lurido muso, lasciala stare no?- iniziò il gracidio della voce di quella stupida hunter- Meglio per me a non vedere il suo cadavere..e poi chi potrebbe biasimarla, daltronde? Un pulcioso come te è mal sopportabile!- finì con una risata stridula.

Non so perchè l'avesse così, la voce che ricordavo del primo " incontro/ scontro" era più melodiosa e pacata, anche se dannatamente irritante.
Comunque non volevo saperlo.

Poi un rumore di uno schiaffo invase la stanza, seguito dal rumore di un tuono e da odore di pelle bruciata.
Infine un odore di sangue pregnò l'aria in modo indicibile.

Una nausea impressionante prese il sopravvento e mi diressi velocemente in bagno, per rigettare fiotti di sangue, peggiorando la mia già precaria situazione.

La sete si stava divorando la mia pelle, la mia gola era secca e dolorante come arido deserto. Reclamava di essere bagnata da pioggia corallina.

I miei occhi erano come fari alla ricerca della nave in mezzo alla tempesta.
Spaventati, ma vigili.

Troppo, decisamente troppo velocemente stavo perdendo il controllo.
La paura e lo sconforto si stavano accanendo contro di me, peggiorando per l'ennesima volta la situazione.

- Basta..non ce la faccio più..- mi ritrovai a sussurrare sul bordo della tazza, esausta- Aiuto..- chiesi, prima che il buio mi avvolgesse nuovamente.
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- Come hai detto, caro? Credo di non aver inteso bene..- disse nuovamente l'essere che si trovava di fronte a me.

- Hai sentito bene madre: il sangue del cucciolo non si tocca, so cos'hai in mente- conclusi incrociando le braccia al petto, con espressione saccente e irremovibile.

Avevo capito cosa voleva quell'essere immondo, dal mio bambino.
Nei miei cinquecento anni avevo studiato molti nostri incantesimi.

Specialmente quelli che riguardavano i bambini.
I piccoli vampiri.

E voleva persino che la considerassi una Madre?

Ma per favore!

- Piccolo, ma cosa stai dicendo? Vuoi negare del giovane sangue a questa tua anziana e decaduta madre?- chiese con finta tristezza, portandosi il palmo destro sulla fronte e il sinistro all'altezza del cuore che non aveva mai avuto, irritandomi maggiormente.

- Oh, sangue giovane ne hai quanto ne vuoi..non mi pare sia mai stato un problema per te andare a rapire dei poveri orfanelli o dei neonati nelle loro culle..o forse sbaglio, BloodyCross? Non erano la tua specialità?- conclusi con rabbia.

Avevo sempre odiato questo suo modus-operandi di nutrimento..
Io sin dai dieci anni avevo chiesto esplicitamente sangue " in bottiglia".
Uccidere non faceva per me.

Poi dopo la mia prima caccia, capì cosa si nascondeva in realtà dietro il bel viso di mia madre.
Allora non aveva ancora le sembianze del mostro.

Era bella ed eterea come un angelo, dalle fattezze aggraziate e perfette.
I lunghi capelli color biondo cenere, carnagione color pesca sbiadito, tipica nella mia famiglia.
Penetranti e abbaglianti occhi da cerbiatto color rubino.

Un bellissimo essere ultraterreno.
L'angelo della morte.

Io l'amavo con tutto me stesso, come solo un figlio può amare la propria madre.
Lei per me era tutto: era il sole, la luna, le stelle, l'intero universo.
La ragione per cui respiravo, la ragione della mia esistenza.
Era tutto il mio mondo.

Ma come si sa, i bambini, di qualunque razza essi siano, vivono sempre sotto una campana di vetro.
Il mondo è bello, semplice, felice.
Sempre.

Per un bambino, la vita è così.
Un gioco.

Ma al mio decimo compleanno il mio mondo crollò come un castello di sabbia sotto l'influsso di un'onda pestifera.

Capì che la mia vita era un gioco..mortale.

Talmente tante cose mi erano state taciute..

°°FLASHBACK°°

18 marzo 1519
Ore 07.10 a.m., Londra, Isole Britanniche.

Oggi è il mio decimo compleanno, e la mamma ha promesso che per la prima volta mi porterà a caccia!

Non sto più nella pelle!
E' dalla scorsa notte che saltello canticchiando per la casa!

Ma devo controllarmi, d'altra parte sono il discendente ed erede della vostra nobile famiglia, vero padre?

Beh, sappiate che non vi deluderò, anche se la mamma non mi parla spesso di voi, e non vuole dirmi dove vi troviate, io sin dal mio quinto compleanno tengo questo immenso diario per narravi le avventure - o disavventure!- che si abbattono su di me.

Spero che voi un giorno possiate leggerle ed essere orgoglioso di me..

Bene, ora devo andare, sono le sette passate del mattino, e devo recarmi alla festa che la mamma ha organizzato per me.

Ci saranno tutti i nobili Vampiri di Londra e dintorni.
A me non piacciono molto, anzi, per nulla - la mamma dice che in questo ho preso da voi- e non vedo sempre l'ora che finiscano.
Ogni volta!

Eppoi quelle piccole vampire altezzose con la puzza sotto il naso?
Sempre lì a mettere in mostra i loro gioielli, la loro candida pelle e i nuovi abiti?

Le O.D.I.O!!!
Specialmente quella Margareth Glasgow!

Mi sta appiccicata come una sanguisuga!
Un giorno o l'altro le farò bere del sangue di rospo!
Almeno smetterà di venire a queste stupide feste e la pianterà di tormentarmi! Non mi lascia un attimo in pace!

Sempre a dire : " Signorino Cross, perchè non andiamo a fare una passeggiata?" oppure " Samuel - il che è di una sfacciataggine unica, chiamarmi per nome nonostante io non le abbia dato il permesso! Voi che ne dite padre? Non ho ragione?- andiamo a vedere la luna riflessa nel lago, è così limpido e terso il cielo questa notte.." e bla bla bla..

Sembra un'ochetta in preda alle vampate ogni qual volta mi scorge!
E tutto questo perchè?

Perchè la mamma ha promesso alla Duchessa di Glasgow che IO dovrò sposarla non appena sarà in età da marito!

Non è totalmente assurdo e incredibilmente imbarazzante?
Io sarei il - e mi viene un conato di vomito solo a pensarlo- fidanzato di quell'oca giuliva?!

Padre salvatemi!

Ora devo andare, richiedono la mia presenza per l'accoglienza..
Spero solo che la piccola Margareth la scorsa notte abbia ingerito del sangue rancido prima di presentarsi, in modo che non verrà.

A dopo padre, vi racconterò ogni minimo particolare a fine festa.

Vostro, Samuel.

[..]

Chiusi il mio diario di pelle nera, con pagine rosso sangue.
Ero stato io stesso a chiedere quel genere di rilegatura per il diario che avrebbe ospitato ogni giorno della mia vita finchè non avessi incontrato il mio venerabile padre.

- Piccolo mio dove sei? Affrettati, gli ospiti sono giunti!- sentì chiamare mia madre al di fuori della mia camera.

Mi affrettai ad uscire.

Non vedevo l'ora che tutto finisse, in modo da iniziare finalmente la mia prima caccia.

Basta sangue in bottiglia!
Finalmente avrei bevuto del sangue caldo..e direttamente da un collo umano!
Speravo ardentemente che la mia prima preda fosse uno di quei ladri barboni che infestavano i sobborghi della mia bellissima ed amata Londra!

Non potevo soffrirli.
Avrei aiutato quelle brave persone che non meritavano la minima cattiveria, di qualsiasi razza essi fossero!

Sarei diventato un'eroe, in modo da non dovermi far scegliere la moglie da mia madre.

L'avrei scelta io, ed io soltanto!
Poi scesi le scale e mi mischiai tra gli invitati della festa in mio onore.

[..]

18 marzo 1519
Ore 19.30 p.m., Londra.

Padre, sono esausto!
Se non fosse per il fatto che tra poco la mamma mi porterà finalmente fuori da questo castello a nutrirmi da vero " Principe della notte" - com'è avvezza a chiamarmi lei- sarei esploso.
E se non fosse stato per i suoi sguardi - e tutti gli ammonimenti mentali che mi lanciava- credo che avrei ridotto in cenere il bel vestito di quell'oca starnazzante di Margareth Glasgow!

Sempre a smuovere e ondeggiare quell'odioso soprabito di seta!

L'avrei ridotto a brandelli!

So bene che non è un comportamento da gentiluomini, ma anche la mia pazienza ha un limite!

Ma il culmine è stato quando se ne sono andate,e - di fronte a tutti!!!- mi ha dato un bacio sulla guancia!!!

Ma vi rendete conto quale affronto mi è stato inferto!?

E tutto questo perchè quell'idiota - perdonate il mio modo scorrile di pormi, ma non trovo altre parole per descriverla!- mi aveva visto parlare con la signorina Annaliese Lohnker che, come ben sapete, è la mia carissima cugina!

Non metto in dubbio che essa possa esserne stata invidiosa - con quel suo modo impeccabile di porsi, la sua grazia, e persino la sua bellezza, che non trova paragoni- ma gelosa..
E' qualcosa di inudibile!

Sa perfettamente che siamo parenti, che è la nipote della mamma, ma a quanto pare il suo cervellino non riesce in certi ragionamenti.

Ovviamente non oso negare la sua indubbia bellezza - lunghi e setosi capelli neri ordianti in tanti delicati boccoli, il viso ovale e perfetto, il nasino piccolo ed appuntito, gli occhi grandi ed espressivi di un cremisi particolare, tendenti quasi all'arancio, un portamento nobile e altezzoso, dei denti perfetti e bianchissimi, una pelle diafana e liscia come seta..non capisco di cosa potrebbe essere invidiosa dopo tutto!- ah, le donne..chi le capirà mai?

Bene padre, sono le otto di sera ormai, e la mamma dice che è l'orario adatto per andare a caccia..
Sono elettrizzato!
Le farò il resoconto non appena sarò tornato!

Cari saluti, Samuel.

[..]

- Piccolo, vieni! E' ora di andare a cena!- affermò mia madre, dalla tromba delle scale.
Ed una risata argentina, melodiosa come un cinguettio, invase il castello.

- Eccomi madre!- urlai a mia volta, chiudendo il diario, lasciandolo sopra il mio piccolo tavolo da camera.
Mi affrettai verso le scale, e le scesi in un battito di ciglia.
L'euforia mi stava mandando l'adrenalina a mille!!

Ero pronto, mi sentivo pronto.

Quando arrivai di fronte a mia madre, la vidi con la sua lunghissima tunica di velluto nera, dai riflessi corallini, intenta a coprirsi il capo con il cappuccio, ornato di pelliccia, calato sugli occhi.

La chiamava la sua " Uniforme da caccia".
Il motivo mi era sempre stato oscuro, ma forse l'avrei scoperto quella stessa sera!

Me ne diedero uno anche a me, era bello, morbido e caldo, dai riflessi blu.
Mi avvicinai a mia madre, lentamente, cercando di controllarmi..ma ero troppo euforico!
Le saltai tra le braccia, baciandole le candide guancie, e beandomi di essere stretto tra le braccia della donna che più amavo al mondo.

- Piccolo! Come mai tutte queste feste?- chiese ridendo della mia gioia infantile.

Mi distaccai arrossendo lievemente, chiedendo perdono per il mio comportamento inadeguato ad un Cross.

- Beh, sono contento di uscire dal castello, innanzi tutto..ma soprattutto di andare a caccia!- sorrisi euforico.

Mia madre si inginocchiò di fronte a me, mi baciò lievemente la fronte e mi guardò con sguado fiero, lusingandomi.

Non potevo nemmeno immaginare ciò che avrei passato, quell'orrenda notte di circa cinquecento anni fa.

Mi vergognai di avere una madre del genere, la rinnegai a non appena dieci anni.

Tornai a casa quella notte, senza nutrirmi, vergognandomi di me stesso, della mia famiglia, della mia razza.

Entrai in casa spalancando la porta con i miei nuovi e pericolosi poteri, seguito subito dopo da mia madre che mi era corsa dietro non appena avevo visto la sua prima vittima.

Un..neonato.
Un cucciolo umano, innocente ed indifeso!

Non potrò mai più dimenticare le sue labbra posarsi sul minuscolo collo paffuto di quel piccolo, i suoi occhi ardere di frenesia, mentre teneva soggiogata la mente della disgraziata madre.

Le urla che udii di quel povero bambino mi rimbombano tutt'ora nella mente, dolendomi, facendomi piangere.

- Piccolo!- continuava ad urlare mia madre, ma io non volevo sentirla, non volevo che lei avesse più nulla a che fare con me!

- Lasciami stare, mostro!- urlai di rimando.

E pensare che nemmeno un'ora prima ero così euforico, così fiero di avere una madre come lei.

E tutti i suoi amici?
Anche loro erano come lei?

Mi schifai di loro, del loro comportamento, di tutto.

- Piccolo, se i cuccioli non sono di tuo gradimento ci sono anche gli infanti! Sono più grandi! Vuoi uno di loro? Dimmi cos'hai?- chiese preoccupata, con il tono di voce che adoravo.

Bugiarda, assassina senza cuore.
Era questo che mi ripetevo.

- Lasciami stare! Sei solo un mostro! Hai ucciso un bambino innocente! Perchè non ti sei cibata di un ladro o di un'assassino? Perchè provocare quell'inutile e doloroso lutto?! Perchè?- urlai in preda alla rabbia cieca.

Avevo distrutto una delle sedie della mia camera, gettandola contro il muro, un'enorme vaso, gettandolo in terra ed una delle colonne di legno del mio letto a baldacchino, solo guardandola come se sopra vi fosse impresso il suo viso.

Ero furibondo con colei che consideravo madre.

-..Perchè..- sussurrai, mentre coralline perle discendevano disordinatamente dai miei occhi.

- Perchè è più fresco..- rispose semplicemente, come se nulla fosse, come se le sue luride labbra non avessero toccato la pelle immacolata di quel bambino.

E lì tutto per me cessò di avere significato.
Smisi di frequentare feste, e continuai a cibarmi di sangue in bottiglia.
Richiedevo specificatamente quale tipo di sangue desideravo, e se non fossi stato accontentato mi sarei lasciato morire.

Giunto all'età della fine della crescita fisica mi distaccai dalla mia famiglia.
Dal loro modo di pensare, ogni cosa.

Poi seppi di mio padre.
Elghoras Cross, morto in circostanze misteriose..

°°FINE FLASHBACK°°

Qualcuno in quel momento bussò insistentemente alla porta, distogliendomi dai miei ricordi ed entrando senza attendere il permesso.

- Mia signora!!- urlò uno degli inservienti di mia madre.
Un vampiro che prima era umano.

Un'essere considerato "inferiore" solo perchè impuro.
Mi schifai di me stesso nel ricordare che secoli orsono, anche io ero della stessa opinione.

- Cosa c'è? Avevo chiesto di non essere disturbata mi pare..- rispose fredda, con voce glaciale.

- Mia signora, credo che debba vedere cosa accade alla televisione!- rispose, agitata un'altra delle cameriere.

Mi accinsi ad accendere la televisione, e quel che vidi immobilizzò tutti i presenti nella stanza.
Perfino mia madre.
.
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.
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"Signore e signori, buonasera.."

Iniziò a cantilenare la giornalista, dicendo in ordine tutti i fatti e le disgrazie avvenute nel mondo.

Smisi di ascoltare, ero stufa delle disgrazie altrui.
Avevo le mie, e mi bastavano!

Per quanto possa sembrare egoista in questo momento..beh, non m'importa.

Voglio solo chiudermi nella mia bolla privata.
Il mio mondo.

Il mondo in cui anche lui era presente.
Sam..

- Ma che diavolo..?!- sentì improvvisamente lo sbraitare di Jason, aldilà della porta.

Mi avvicinai e l'aprì appena, in modo da poter vedere lo schermo della tv.

Una bella giornalista era in primo piano, con il suo fascicolo di carta poggiato sulla scrivania.
Osservava attenta la telecamera, come se volesse parlare ad ognuno di noi.

Dietro di essa vi era la foto del nostro attuale presidente.
M'interessai di più ed usci dalla camera per avvicinarmi.

- Mary..- sentì chiamare il dottore, ma Jason lo zittì subito, alzando maggiormente il volume..
Come se non ci sentisse bene!

La cacofonica voce della giornalista penetrò nelle mie orecchie, rendendomi impossibile udire altri rumori aldilà di essa.

Ma ora la cosa mi interessava di più, poichè il nastro che scorreva nella parte bassa dello schermo informava i telespettatori dicendo così:
" Emergenza internazionale: Obama parlerà in mondovisione per dare un'annuncio importantissimo. Tutti i maggiori capi di stato saranno presenti"

Osservai tutti intorno a me.
Jason era paralizzato, in piedi di fronte alla tv, con il telecomando in mano, rendendo impossibile capire il suo stato d'animo.

L'hunter era sulla solita sedia, ma abbastanza vicina allo schermo per vedere e sentire.
Il battito del suo cuore era agitato e furioso, così come quello del dottore.

E credo che se anch'io avessi ancora avuto un cuore, avrebbe preso a martellarmi in petto.

" Bene, signore e signori, ora lasciamo la linea al nostro presidente.

---

Buona sera popolo del mondo, in questa notte, in data 27 Agosto 2009, è stata indetta una riunione generale di tutte le radio ed enti televisivi mondiali per darvi una notizia molto particolare, chiedo scusa per il panico che si è creato, ma l'importanza è massima.

Allora, ciò che sto per dirvi risulterà insulso, incredibile, spaventoso, o addirittura folle alle orecchie di qualcuno, ma sappiatelo: ciò che sto per dirvi è la pura verità.

Chiedo perdono a nome dei miei predecessori, a nome dei nostri antenati, per aver taciuto tutto ciò, ma la segretezza è sempre stata una delle nostre massime prerogative per evitare il caos ed il panico mondiale.."

Le sue parole erano fluide, ma prengnate di una paura insolita, per quello che dovrebbe essere un capo di stato.

Diedi una rapida occhiata alle persone all'interno della stanza.
Eravamo tutti muti ed attenti, l'unico rumore erano i loro cuori che battevano furiosi, tranne il mio e quello del mio bambino, e dei respiri veloci ed aritmici.

Tornai a guardare quella scatola quadrata, che in quel momento pareva essere l'oggetto più prezioso e pericoloso del mondo.

" Bene, e dopo questa preparazione vorrei chiedervi di mantenere la calma, o quanto meno l'autocontrollo.."

L'angoscia era palpabile, ed i nervi erano a fior di pelle.
L'agitazione faceva da padrona in questa stanza d'albergo, ma così anche in tutto il mondo in quel momento.

" Dunque popolo di tutto il mondo, vengo a darvi una notizia alquanto sconvolgente e surreale."

Il panico stava prendendo il sopravvento.

" Signore e signori, vorrei dirvi che gli esseri delle fiabe, che noi consideravamo solo il frutto degli incubi della nostra mente, gli esseri che di notte vivono e si nutono di sangue umano, sono reali.

Ebbene si, i Vampiri ed i Licantropi, sono creature che realmente camminano sul nostro pianeta, e che da epoca immemore dettano legge su questo mondo come nostri pari."

Concluse con questa frase d'effetto, mettendoci in allarme, ma quel che riuscimmo ad udire fu un silenzio assordante.

Stupore, paura, incredulità, scetticismo.
Erano queste le sensazioni che aleggiavano ora attorno al presidente, attorno a noi.

Ed ora..cosa sarebbe successo?
.
.
.
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.

La paura iniziava ad attanagliarmi lo stomaco, sentivo il cuore balzarmi in gola, il respiro affannarsi.

Dio, avevo creato un macello!
Sapevo bene che quel che era successo era gran parte causa mia..

Mio padre, Nathan Kanooh, aveva attivato il " Concilio nero", scatenando questo disastro! Si trovava alle spalle del presidente, assieme ad altri come " noi".

C'erano tutti.

La mia famiglia è il massimo esponente delle famiglie di Hunter di tutto il mondo, ed essendo anche parecchio influente può decidere ( Arbitrariamente, saltando tanti convenevoli!) di sciogliere la prassi del segreto.

Lo sapevo, ho combinato un casino, ed a causa mia, sarà il caos.

Improvvisamente il presidente continuò a parlare, attirando la nostra attenzione, dissipando i miei inutili dubbi.

" Vedo che la notizia vi ha lasciato alquanto basiti.

Dunque, prima di rispondere alle vostre innumerevoli domande, lascio una breve parola a Nathan Kanooh, un Cacciatore, specializzato in sterminazione ed uccisione di Demoni della Notte.

---

Buonasera a tutti voi.
Sarò breve e conciso per non perdere tempo in futili chiacchiere.

Sono stato io, Nathan Kanooh, ad attivare il Concilio Nero, antico quanto il mondo stesso.
E' un ristretto gruppo di persone, le più importanti ed influenti della terra che conoscono il segreto al quale siete stati messi al corrente questa sera.

E' stato attivato per dei semplici motivi, il primo e più importante, è che un ristretto gruppo di vampiri e licantropi si è ribellato ed ora vagano nei pressi dell'America centrale e del Nord.

Sono tutti abbastanza giovani, dall'età compresa tra i venti e i venticinque anni, li si può riconoscere per il loro singolare colore degli occhi, color rubino sbiadito.
Apparentemente castano chiaro.
Solo se si lasciano prendere dalla frenesia il colore diventa di un cremisi acceso. La carnagione, le croci e l'acqua santa non sono dei metodi per riconoscerli od ucciderli, per non parlare dei paletti di frassino.
Non è come vi è sempre stato descritto nelle storielle che vi venivano raccontate da bambini.

Sono esseri belli ed attraenti come rose, ma che sotto il loro aspetto, celano acuminate e velenose spine.

Questo per quanto riguardava i Vampiri.
Per i Licantropi, li si può riconoscere per dei piccoli difetti fisici, abbastanza difficili da nascondere, ma non impossibili.

Gli occhi sono quasi perennemente neri, ed all'altezza della giugulare hanno una cicatrice a forma di mezza luna.
Quello rappresenta la loro sottomissione ai Vampiri.

Secondo motivo, il Vampiro a capo di questa ribellione, è il figlio di un'efferata famiglia di Nobili vampiri, una delle più antiche sopravvissute, le altre sono state sterminate dalla mia famiglia nel corso dei secoli.

Il vampiro in questione si chiama Samuel Cross, ed è in viaggio con un licantropo di nome Jason Woddest, ed alla sua compagna, il quale nome ci è ignoto.
Sappiamo solo che era un'umana, una carcerata nel penitenziario nel quale lavorava Cross.

Un'altra delle sue colpe è quella di aver trasformato la suddetta in una simile creatura.

Si, signori, a capo dei carceri di massima sicurezza mondiali vi sono questi esseri ad eseguire le condanne a morte.
Ma sappiate che io sono contrario.

Comunque, il terzo motivo e non meno importate è che mia figlia, Christine Kanooh, è stata catturata o forse uccisa da questi individui nel tentativo di sopprimerli.
Chiedo la massima collaborazione di tutte le famiglie hunter, e non, di aiutarmi a liberare il mondo da questi esseri inutili e fastidiosi.

Grazie per aver udito le mie parole.
Arrivederci."

Un leggero singulto di terrore uscì dalle mie labbra, ma mi ricomposi subito.

Lo vidi osservare la camera attentamente con quei suoi occhi a mandorla, come i miei, color castano chiaro, tranne il destro color cielo, a quella sua espressione seria ed ostile.

La sua costante freddezza, mi spiazzò.
Credeva che mi sarei lasciata uccidere così facilmente?

Distolsi un attimo lo sguardo amareggiata, sentendo tirare l'ennesima scia di sangue raggrumato sul mio viso.

Tornai ad osservarlo, scura in volto.

La cicatrice faceva bella mostra sul suo viso candido ed ancora giovanile.

Tre squarci partivano dall'attaccatura dei corti capelli neri della fronte fino ad arrivare a toccare il mento, per poi scendere e nascondersi da occhi indiscreti lungo il corpo.

A deturpare quel viso era stata Quella maledetta.
La fonte di tutti i nostri guai.
La fonte dell'eterna dannazione di mio padre.
La fonte della mia sventura.

Desdemona Cross, detta anche "BloodyCross", aveva ucciso mia madre e mia sorella gemella poco dopo la nostra nascita.
Io mi salvai, grazie all'immediato intervento di mio padre, che è stato anche la causa di quella cicatrice.

Non potrò mai perdonarla per questo..ma ora?
Ora che sapevano chi ero e cosa potevo rappresentare per loro, valeva più la pena tenermi in vita?

Non lo so, ma riesco ad immaginare cosa frulli per la testa a quel maledetto Licantropo.

E tremo di ciò.
Ed ora?
Cosa sarebbe successo?

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Ed ecco il tanto sudato 4° cap -.-" è stato un parto con 24 ore di doglie -.-""
Comunque alla fine è nato, anche se è orrendo T-T..

Beh, che dire, grazie a chi mi ha messo tra i seguiti, i preferiti ma soprattutto chi ha commentato *_*..

RINGRAZIAMENTI:

ale_9038: Lo so...mi ammazzerai per il ritardo ecc..xD sono una sadica, povera Mary xD mi piace crearle problemi, ma anche x Sam e Chris ( Che si vede il padre in tv!!) nn è che vada meglio!!! xD
Ahahahahahahah xD
Al prox cap geme!!!!
Ciauuuuuu kiss tvb

nikoletta89: Ciauuuuuuu *_* mi hai seguita anche quì??
Me commossa T_T comunque mi fa piacere che ti piaccia xD lo so, la dolce mammina di Sam è abbastanza terrificante, ma mi piace ( E non so per quale oscuro motivo -.-")
Grazie per aver commentato ^^
Al prossimo cap!!! ^^ kiss

Cassandra17: >_< Mamma miaaaaaaaa
Quanti complimentiiiiiiiiiiiiiiii >_< mi vergogno un saccooooooo xD
Ti ringrazio per tutti i complimenti ^^ e mi fa sinceramente piacere che ti piaccia ^^
Eccoti il 4° cap, spero che ti sia piaciuto anche questo!!!
Un bacio ^^

Ed ora al lavoro con il 5° cap!!!! x3 speriamo beneeeeeee
  
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