I due già si conoscevano in quanto le veneri erano solite a prendere il caffè ma solo in quei giorni di prova il loro rapporto si era consolidato, avevano molta sintonia nel ballo che ad entrambi portava un po' di scompiglio. 

Elvira sapeva bene il motivo per cui era lì, Amato voleva fare una sorpresa alla moglie ma ogni volta che provava il twist con lui non riusciva più a connettere il cervello soprattutto quando Salvatore la sollevava. D'altro canto anche Salvo non era indifferente al fascino di Elvira mentre ballava, anche lui le lanciava degli sguardi equivocabili. 

 

Si conoscevano relativamente da poco ma oltre al ballo si sentivano entrambi connessi, Elvira era dolce e comprensiva con lui e Salvo viceversa. Lei riusciva a calmare le sue ansie quando Anna era irraggiungibile e lui aveva proprio bisogno di questa positività. 

 

Passarono i giorni e continuinarono a provare in quanto la gara era ormai vicina. La penultima prova la fecero in caffetteria con il jukebox ed entrambi ormai andavano spediti, sapevano di avere buone canche di vincita. 

Quella sera la loro intesa fu ancora più tangibile ed entrambi ebbero un brivido lungo la schiena al momento dell'ultimo passo, ovvero quando Salvo si preparava per alzare Elvira, il contatto della gamba della giovane contro il corpo di lui era sempre un momento di smarrimento per entrambi. 

Si guardarono intensamente ma Elvira tolse subito lo sguardo da Salvatore portando anche lui a distrarsi. Dopo pochi minuti Elvira era già fuori dalla caffetteria, non voleva rischiare, non voleva compiere quel gesto e ha preferito scappare dopo quel momento di imbarazzo lasciando Salvatore un po' interdetto.

 

Elvira non era una persona che contemplava il tradimento, lei era una persona sensibile e corretta e anche se non conosceva bene Anna non aveva intenzione di rovinare tutto. 

 

Il giorno dopo Salvo ed Elvira si videro e si parlarono come sempre, con molta tranquillità finché Salvo non le chiese "stasera proviamo? Ultima prova magari, anche se la gara è tra due giorni"

Elvira era incerta ma rispose comunque di sì. 

 

Durante la giornata a lavoro era molto nervosa e allora la sera in spogliatoio Irene le chiese "Oh ma tutto bene? È tutto il giorno che sei strana, anzi si può dire agitata" 

"Si, tutto bene..." Rispose lei per poi continuare 

"No anzi, non va affatto bene. Mannaggia a te che ti sei infortunata"

"Ma che c'entro io? È colpa di Salvatore"

"Esattamente, è colpa sua"

"Elvira mi vuoi dire esattamente cosa c'è invece di avere quest'espressione di panico?"

"Va bene, va bene"

"Tanto siamo sole"

"Credo di essermi presa una sbandata...per Salvatore, ieri sera c'è stato un momento intenso e sembravamo vicini al bacio. Non so onestamente cosa ne pensa lui ma sembrava intenzionato, non capisco più niente"

"Oddio ma cosa? Salvo non tradirebbe mai Anna, dopo le brutte batoste del passato non si sognerebbe mai di farlo"

"Non lo conosco così bene però tra di noi si è creata una sintonia molto forte, quasi naturale"

"Che bello però, anche io la prima sera che vi ho visti lo eravate molto"

"Irene, non è il momento per scherzare e poi lo hai detto anche tu, lui non tradirebbe mai Anna. Adesso mi starà sicuramente aspettando in caffetteria per le ultime prove ma io non ci voglio andare" 

"Non andare se non te la senti. Aspetta un altro po' qui così lui si rassegna, chiude e torna a casa" 

"Va bene, farò come dici tu" e tirò un sospiro di sollievo. Dopo aver chiacchierato un po' con Irene entrambe erano pronte ad uscire, dopo essersi assicurate che la caffetteria era chiusa

"Stai tranquilla, Elvira. Buonanotte" disse Irene e lei ribattè "Buonanotte" con un sorriso.

 

 

Salvatore nel frattempo si domandò perché Elvira non era andata, il perché di quella buca così scorretta, non era proprio da Elvira e ci pensò per un bel po', anche arrabbiandosi. Elvira nel frattempo durante il tragitto verso casa si sentiva in colpa per aver dato buca a Salvo. Non era da lei, appunto, un comportamento così scorretto e si fece coraggio. Con passo svelto prese le scale che portavano al condominio dove abitava Salvatore, sospirando nervosamente per tutto il tragitto.

 

Salvatore aveva appena finito di mangiare un boccone quando sentì bussare alla porta, si alzò e andò ad aprire

"Elvira, mi hai fatto prendere un colpo. Che ci fai qui? Entra dai, che prendi freddo"

"Sono venuta a scusarmi per non essermi presentata alle prove"

"Infatti era da almeno un'ora che mi domandavo il perché"

"Si, scusami. Avrei dovuto avvisarti e siccome mi sentivo già in colpa sono venuta di persona"

"Non ti preoccupare, davvero. Stai tranquilla ma immagino che tu sia venuta anche per dirmi altro"

"Immagini bene" 

"Dimmi tutto"

"Lo so che adesso probabilmente mi odierai ma non me la sento più di partecipare alla gara" 

"Elvira, spero tu stia scherzando" disse Salvatore con un tono un po' alterato 

"Lo so lo so, sono pessima ma davvero non me la sento"

"Posso, almeno, sapere le ragioni?"

"Mi piace tanto ballare ma sono due giorni che non prendo pace perché ho paura del giudizio altrui, mi fa andare in ansia"

"Ma se sei bravissima, non ti preoccupare" disse Salvo a gran voce, un po' ameraggiato per aver sentito queste scemenze

"La verità è che io non sono a mio agio con il corpo, sapere che sarà visto da tutti mentre ballo mi blocca perché mi hanno sempre presa in giro per il mio fisico. Non sono mai contenta di come mi vedo allo specchio"

 

Era arrivato il momento di Salvatore di farle da spalla, come lei aveva fatto con lui. Vedendo Elvira così agitata le fece segno di sedersi e dolcemente iniziò a dirle qualcosa di conforto, per lui era spiazzante vederla così fragile e spenta quando in realtà Elvira ai suoi occhi era sempre stata solare e propositiva.

 

"Non sarà la stessa cosa ma anche io quando sono arrivato a Milano ero agitato, non sapevo cosa fare della mia vita, ero spaesato. Mi sentivo spesso solo ma man mano sono riuscito a costruirmi un qualcosa, degli affetti, un lavoro che amo. Non è stato facile agli inizi perché sembrava che tutti avessero dei pregiudizi nei miei confronti, ho dovuto fare una fatica immensa per farmi accettare dalle altre persone. Nonostante questa situazione mi facesse stare male l'ho sempre presa in maniera positiva, anche con chi magari non dovevo perché mi ha trattato male. Questo per dirti che non devi farti abbattere dal tuo passato, so che è difficile dimenticare certe parole e anche se io ti conosco da poco sei una persona meravigliosa. Sei una ragazza in gamba, intelligente, simpatica, dolce e anche forte. Devi solo credere più in te stessa perché sei coraggiosa, eccome"

 

Elvira rimase di stucco davanti a quelle parole, si era incantata a guardare la faccia di Salvatore mentre le diceva queste cose. Si alzò di scatto dalla sedia e gli disse "non so davvero cosa dire, grazie mille per queste bellissime parole. Cercherò di farne tesoro"

"E allora visto che ne vuoi fare tesoro devi partecipare alla gara, non devi dargliela vinta a chi ti ha reso così insicura senza motivo"

 

Elvira, dopo quel discorso, aveva migliaia di pensieri nella testa. Sentiva così vicino Salvatore che non riusciva più a fare un discorso sensato. Farfugliò qualcosa come "No, lo so hai ragione ma io ancora non me la sento. Scusami davvero" e si allontanò da Salvatore dirigendosi verso la porta, lui fece un ultimo tentativo e la prese per il braccio per farla tornare indietro e quel contatto fece andare in tilt entrambi.

Erano vicinissimi e Salvatore vedendo le labbra e i bellissimi occhi verdi di Elvira non capì più niente e la baciò, poggiando le sue mani sul viso di lei che dopo aver assaporato quel momento così intenso si spostò immediatamente, quasi ad unisono con Salvo.

 

"Scusami, scusami Elvira. Non so cosa mi è preso, non doveva succedere"

"Sono d'accordo"

"Però..."

"Però cosa Salvo? Tu sei sposato e anche da pochi mesi"

"Hai ragione, sono pessimo ma con te si è creata una sintonia così naturale e in così poco tempo che non avevo mai provato con nessuno. Ballare con te mi ha stravolto"

"Basta, non dire altro per favore"

"Quindi anche per te è lo stesso?"

"È così evidente?" domandò Elvira

"Non molto, sei brava a nasconderlo. Quindi è per questo che vuoi rinunciare?"

"Si, ma anche per i motivi che ti ho spiegato prima. Non si può Salvo, non dopo questo. Mi dispiace ma dovrai fare in un altro modo" ed Elvira velocemente si dileguò da quella casa mentre Salvo rimase appoggiato contro la porta per almeno due minuti. 

 

Casa ragazze era di fianco ed Elvira vedendo la luce accesa provò a bussare anche se era tardi. Irene e Maria si spaventarono domandandosi chi fosse a quell'ora, Elvira entrando si scusò per l'orario.

 

"Ma che ci fai qui a quest'ora?" Chiese Irene 

"Dopo che ci siamo salutate non sono tornata a casa ma sono venuta qui da Salvatore per scusarmi perché mi sentivo in colpa"

"Ma allora tu i guai te li vai a cercare" rispose Irene 

Intervenì Maria "scusate, ma posso capire anche io cosa sta succedendo?"

"Elvira si è innamorata di Salvatore, questo è successo" disse Irene

"Aia, che bel guaio" rispose Maria 

"Eh, un guaio è successo davvero...

Mi ha baciata e io ho ricambiato"

Irene e Maria rimasero scioccate per un attimo ed Elvira continuò "sono stata una scema, un'incosciente a venire qui"

Irene le rispose "decisamente si. E ora che si fa?"

Elvira rispose "niente gara di ballo e neanche capatine in caffetteria per bel po'"

Rispose Maria "ma per un bel po', un po' tanto, il caffè te lo prenderemo noi"

Irene iniziò a dire "però se ti ha baciato lui vuol dire che non gli sei per nulla indifferente..."

"No, infatti me lo ha proprio detto e anche io poi sono stata sincera. Ha detto che non si era mai sentito così con nessun'altra e che con me gli sembra tutto così naturale"

"Beh, anche lui mi sa che c'è dentro con tutte le scarpe" disse Irene 

Maria invece rispose "tu adesso devi stargli lontana per un bel po', anche perché Anna tra poco ritorna. Poi magari in futuro il destino, se siete anime gemelle, vi aiuterà"

Passarono almeno una mezz'ora insieme ed Elvira si era già scusata mille volte per avergli fatto fare tardi. Prima di andare via abbracciò le amiche e le ringraziò per il sostegno. 

 

Salvatore nei giorni seguenti era ancora più irritato, non vedendo entrare Elvira. Da quella sera non si erano più visti e lui ci stava male, aveva bisogno di vederla per stare bene.

Marcello gli chiese "si può sapere che hai in questi giorni? Sei più insopportabile di prima, è ancora per Anna?"

(Vedendo la caffetteria mezza vuota Salvo ne approfittò per sfogarsi)

"Si e no, ho combinato un guaio Marcè. Ho baciato Elvira e da allora non capisco più niente"

"Aia, questo si che è un bel colpo di scena amico mio"

"Non so come sia potuto accadere ma tra l'atmosfera mentre ballavano e il suo carattere così solare e dolce io non ci ho capito più niente e quando si è presentata a casa mia per darmi alcune spiegazioni e ma la sono trovata vicinissima non ho resistito"

"Mi sa che il guaio è più grosso del previsto...ma a lei piaci?"

"Si, me lo ha confermato anche lei che sente le stesse cose. Quando sono con lei è tutto così naturale e spontaneo"

"Frena amico, frena. Ti ricordi che sei sposato e anche da poco"

"Hai ragione e infatti, anche se dopo tutto ciò non mi è indifferente, abbiamo deciso di non vederci più per un bel po' sperando che l'infatuazione passi"

"Bravi e speriamo funzioni"

 

 

Dopo molti mesi il destino aveva fatto davvero il suo corso, come disse Maria. Era passato ormai del tempo dopo la rottura dolorosa tra Anna e Salvatore, lui appena scoperto la verità si era sentito morire e non riusciva neanche più a pensare a quel piccolo tradimento che aveva riservato alla sua ormai ex moglie.

 

Furono dei mesi tostissimi per Salvo ma almeno in una cosa fu fortunato, Elvira si avvicinò di nuovo a lui dandogli tutto il sostegno possibile. Al contrario di Salvo, lei si innamorava ogni giorno che passava sempre di più. 

Salvatore, dopo questa batosta, non riusciva più a fidarsi delle persone specie delle donne. Era diventato insicuro e fragile più di quanto non lo fosse già, solo grazie alla presenza di Elvira nella sua vita riuscì ad aprirsi. 

 

Stanco ormai di pensare al passato e conscio dei sentimenti che Elvira provava verso di lui, si buttò e le chiese di uscire insieme. La loro intesa naturale, seppur coronata da qualche screzio, non si era affatto affievolita. 

Il giovane si domandò perché non si fosse buttato prima, perché si è privato di Elvira per così tanto tempo. 

Lei riusciva a renderlo una persona migliore, con lei si sentiva sereno e tranquillo perché sapeva che si poteva fidare, lei non le avrebbe mai fatto così del male e si lasciò trasportare da questo nuovo sentimento senza remore. 

 

Per entrambi quello era il preludio di un nuovo inizio e finalmente le loro labbra si toccarono di nuovo, dopo essersi desiderate per mesi.