Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: ArrowVI    30/05/2023    0 recensioni
Gli umani regnano su Gaia, ma le pietre di questo continente trasudano memorie di creature ben più antiche e potenti.
Sono passati circa diciassette anni da quando l'imperatore dei Dodici Generali Demoniaci è stato imprigionato nel mezzo di questo e un altro mondo... Ma, ormai, il sigillo che lo teneva rinchiuso sta cominciando a spezzarsi.
Cosa accadrà quando Bael sarà libero? Verrà fermato o porterà a termine il piano che, diciassette anni fa, gli è stato strappato dalle mani?
Quattro nazioni faranno da sfondo a questa storia:
Mistral, Savia, Asgard ed Avalon.
Io vi racconterò di quest'ultima......
Come? Chi sono io? Non ha importanza, per adesso...
Umani contro Demoni... Chi sarà ad uscirne vincitore?
Se volete scoprirlo allora seguitemi... Vi assicuro che non rimarrete delusi dal mio racconto.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 16-15: L'umano più forte [1-3]


Non appena il ragazzino bloccò l'attacco di Amon, fiamme rosse cominciarono rapidamente a comparire intorno al suo corpo, fiamme alle quali seguirono a ruota i segni tribali che ereditò dal padre.
Davanti allo sguardo sorpreso dei presenti, le fiamme intense di Phoenix avvolsero per intero i due avversari, poi una enorme cupola incandescente avvolse il campo di battaglia per una dozzina di metri, intrappolandoli entrambi all'interno di un'arena.

Amon si guardò intorno con una espressione sorpresa, poi ridacchiò.


<< Devi essere il figlio di Azael, riconosco quei simboli. >>
Disse.

<< Non crederai davvero che quella stupida barriera basti a contenermi? >>
Gli domandò subito dopo.

<< Questo lo vedremo. >>
In un battito di ciglia le fiamme intorno al ragazzo si riversarono nelle sue braccia e gambe, mentre il resto del suo corpo venne avvolto da una sottile aura dello stesso colore delle sue fiamme.



<< Hey, Tesla... Ti disturbo? >>
Il giorno prima, poco dopo il suo allenamento con Neptune, Michael raggiunse il suo compagno che, nel mentre, continuò ad allenarsi per conto suo in un'altra ala del palazzo.
Colto alla sprovvista da quella visita, Tesla posò il suo sguardo incuriosito e sorpreso sul suo compagno, per poi afferrare lo straccio con cui asciugò il suo sudore durante quel suo allenamento.
Dopo esserselo passato sul volto, sospirò.

<< Che c'è? >>
Domandò, incrociando le braccia davanti al suo petto nudo, come era suo solito allenarsi.

<< Volevo chiederti una cosa, se non ti dispiace. >>
Sentendo quelle parole, Tesla sollevò il sopracciglio.

<< Ci stai provando con me? >>
Sbuffò il ragazzo, con fare infastidito.

<< Non mi piacciono i ragazzi, e ho una fidanzata. Sparisci. >>
Davanti a quella risposta, Michael rimase per un istante a bocca spalancata. Poi, tornò in se.

<< Che- No! Non è... >>
Balbettò, poi qualcosa lo lasciò di stucco.
Rapidamente posò i suoi occhi confusi sul suo compagno, fissandolo con occhi che non furono in grado di nascondere la sua incredulità.

<< Hai una ragazza?! >>
Esclamò, non riuscendo a credere alle sue parole.

<< Vuoi essere pestato? >>
Ringhiò Tesla, scrocchiandosi le dita.


Poi, entrambi scoppiarono in una risata divertita.

<< Scherzi a parte, come posso aiutarti? E' la prima volta che mi chiedi qualcosa. >>
Aggiunse subito dopo il ragazzo biondo, sedendosi nel terreno davanti al suo compagno.

Michael sbuffò, poi anche lui fece come Tesla.

<< Saresti in grado di insegnarmi come usare incantesimi di potenziamento? >>
Quelle parole colsero Tesla alla sprovvista.
Dopo pochi istanti di silenzio, scosse il capo.

<< Vorrei poterti aiutare ma, a differenza di mio fratello, non sono un bravo insegnante. Posso darti qualche consiglio, ma non credo di poter fare di più. >>
Spiegò il ragazzo.

<< Non puoi chiedere a Neptune, o Vermilion? >>
Gli domandò subito dopo.
Michael rispose con un profondo e deluso sospiro.

<< Neptune è abile in magie a distanza, mi ha detto di non conoscere incantesimi di potenziamento... O, per lo meno, non ne usa. Vermilion mi ha insegnato alcuni incantesimi, ma neanche lei è esperta in quelli di potenziamento fisico. >>
Subito dopo aver spiegato la situazione, Michael si grattò il capo.

<< Ho pensato di chiedere anche a Xane, ma non credo che conosca bene il funzionamento dei poteri di uno Spirito... >>
Aggiunse.

<< Sei l'unico a cui posso chiedere. >>


Tesla sbuffò.
Ciononostante, decise di aiutarlo... Per quanto possibile, per lo meno.



Amon rimase per un istante a fissare le fiamme scomparire, mentre improvvisamente cominciarono a riversarsi negli arti del ragazzo. Quella scena, però, lo colse alla sprovvista...

Sapeva perfettamente cosa stesse succedendo, perché lo fece anche qualcun altro, durante il loro scontro.

<< Anche tu, eh? >>
Ringhiò, con fare infastidito, tra se e se.


Sudore cominciò rapidamente a grondare dalla fronte del ragazzo, che rapidamente evaporò a causa del calore che continuò a essere emanato dal suo stesso corpo.
In un istante, Michael passò all'attacco: usando ancora una volta le fiamme come dei propulsori saltò in avanti verso il suo avversario che, però, evitò con facilità il suo attacco.

Dopo aver superato il suo avversario, il ragazzo cambiò rapidamente traiettoria creando una seconda fiammata con una delle sue mani libere, permettendogli di cogliere alla sprovvista il suo avversario con un potente calcio dritto nel volto che, questa volta, il demone non fece in tempo a bloccare.


Per quanto lo detestasse, doveva ringraziare le memorie del padre se fu in grado ad abituarsi così rapidamente ai poteri di Phoenix.
Infatti, in una delle sue precedenti "reincarnazioni", molti anni prima di diventare Azael, il demone abitò un corpo di una creatura di fuoco molto simile a Ifrit. Grazie ad alcune di quelle memorie, fu in grado di replicare alcune tecniche di combattimento usate dal padre.


In un istante, Amon riconobbe quei movimenti.
Nonostante fossero passati secoli, quello fu uno dei pochi demoni che ebbero il fegato di affrontarlo in uno scontro per provare a sconfiggerlo.
Il demone in questione si chiamava Agni, un lontano parente di Ifrit in grado di comandare il fuoco con i suoi enormi e affilati artigli.

Non è possibile..?! >
All'inizio pensò che fosse una semplice coincidenza, ma quello che vide subito dopo lo colse completamente alla sprovvista.

Le fiamme che poco prima avvolsero gli avambracci del ragazzo cominciarono a mutare la loro forma... Davanti al suo sguardo confuso, le fiamme acquistarono una forma identica a quella degli artigli di Agni.
Sfruttando la confusione del suo avversario a proprio vantaggio, Michael scattò ancora una volta all'offensiva riuscendo a colpire il demone nel petto con i suoi artigli infuocati, lasciando tre grosse ferite sanguinanti nel suo petto.

Il dolore e lo shock fecero tornare il demone in se che, dopo aver ringhiato dal dolore, rilasciò una enorme esplosione elettrica intorno a se, scagliando via il ragazzo a qualche metro di distanza.

Poi, cominciò a tossire.
Il respiro rapidamente si fece più pesante e la vista cominciò a mancargli.

Che succede...? Non credevo di aver subito così tanti danni... >
Pensò.
Rapidamente, però, comprese quale fosse il problema.
Non era la stanchezza ad aver causato quei problemi: erano le fiamme
La barriera che creò quel ragazzino non serviva a intrappolarlo, ma era un'arma offensiva che stava rapidamente bruciando l'ossigeno sul campo di battaglia.


Ridacchiando, senza nascondere la sua rabbia, Amon si complimentò con il suo avversario.

<< Ingegnoso piccolo bastardo... >>
Subito dopo, una seconda esplosione mandò in frantumi la barriera sollevata dal ragazzo, permettendo finalmente al demone di respirare.

<< Bel tentativo. Prova di nuovo, sarai più fortunato. >>
Aggiunse subito dopo.


Una espressione preoccupata si fece rapidamente largo nel volto di Michael.

Merda...! Se n'è già reso conto?! >
Pensò.

< Non pensavi davvero che una strategia così basilare avrebbe funzionato, vero? >
Gli domandò Azael.
Ringhiando dalla rabbia, Michael sollevò un muro di fuoco tra se e il suo avversario, poi disse a suo padre di lasciarlo stare: in quel momento, la sua voce era l'ultima cosa che voleva sentire.

Saltando all'indietro prese distanza dal demone, poi avvolse ancora una volta il suo corpo con fiamme ancora più intense.
Improvvisamente un dolore lancinante attraversò la sua spina dorsale, obbligando il ragazzino a bloccare l'attacco e a inginocchiarsi nel terreno.

Il muro di fuoco fu rapidamente estinto con un potente fulmine, quindi Amon riprese l'assalto scagliando un potente fulmine nella sua direzione.
Prima che l'attacco potesse raggiungere il suo bersaglio, Andromeda lo intercettò usando la sua spada e il suo stesso corpo come parafulmini, bloccando l'attacco e scagliandosi ancora una volta contro quell'avversario.

Esattamente come prima, Amon fu in grado di evitare ogni singolo fendente da parte dello spadaccino, per poi calciarlo via con violenza.
Sfruttando il momento di distrazione del suo avversario, Michael gli scagliò contro una enorme fiammata che lo colpì in pieno, avvolgendolo all'interno di un getto di fuoco che sciolse ogni cosa nel suo cammino come se fosse burro dentro un forno.

Ovviamente, neanche questo bastò per sconfiggere un nemico come Amon: il demone attraversò il getto infuocato come se nulla fosse, raggiungendo il ragazzo e scagliandolo via con un devastante pugno dritto in volto, raggiungendolo a mezz'aria con un movimento fulmineo colpendolo con una ginocchiata nel volto seguita da una gomitata nella schiena che fece collidere il ragazzino con violenza nel terreno, mandandolo in frantumi all'impatto.

Poi si preparò a finire il suo bersaglio scagliandogli contro una saetta che non sarebbe riuscito a evitare, ma fu qualcun altro a salvarlo da quell'attacco.
Una figura pelosa corse a quattro zampe a tutta velocità, afferrando Michael per i vestiti con le sue zanne e spostandolo dalla traiettoria di quel fulmine appena in tempo per evitare che venisse folgorato.

Infastidito, Amon posò il suo sguardo sull'intruso, e non ci mise molto a riconoscere anche lui.

<< Oh? Anche tu hai un aspetto familiare. >>
Disse, dopo aver osservato meglio il licantropo che salvò il mezzo demone dal suo attacco.

Ringhiando, Neptune indietreggiò.
Sapeva di non avere chance, contro di lui.

<< Tu devi essere il figlio di Siegmund, se non erro. Quello che lo ha ucciso. >>
Ridacchiò.

<< Quante facce familiari che ho visto oggi! Non so chi dovrei ammazzare per primo! >>
Esclamò, con fare euforico.



<< Sei sicuro che questo tuo piano possa funzionare? >>
Ringhiò Neptune.

<< E' l'unica cosa a cui sono riuscito a pensare, ora che Vermilion non è in grado di combattere... Dobbiamo guadagnare ancora qualche minuto, così non basterà... >>
Rispose Michael, rialzandosi in piedi e creando ancora una volta i suoi artigli infuocati.

<< Siamo così morti, cazzo... >>
Disse Neptune, tra se e se, prima di lanciarsi contro Amon.



Non appena vide entrambi i ragazzini lanciarsi verso di se, Amon non fu in grado di domandarsi cosa stesse succedendo.
Sapeva che, anche se lo avessero affrontato insieme a quello spadaccino, non sarebbero riusciti a sconfiggerlo... Era una condanna a morte, per loro.

Cosa stanno pianificando? Mi vogliono davvero affrontare direttamente, in questo modo? Sono pazzi? >
Pensò.

Ciononostante, non gli importò.
Non si fece troppe domande su cosa stessero pianificando: qualunque cosa fosse, sapeva che non avrebbe mai funzionato.
Insomma, aveva appena sconfitto i soldati più forti di Avalon, cosa mai avrebbero potuto fare dei ragazzini contro di lui? Avrebbe mandato in frantumi ogni loro tentativo, poi avrebbe fatto lo stesso con i loro corpi.
Con un sorriso sadico in volto, il demone si lanciò verso i due compagni, ingaggiando uno scontro frontale e corpo a corpo con loro.

Uno scontro che avrebbe facilmente vinto.
Nonostante furono in grado di mettere a segno qualche colpo, nessuno dei due fu in grado di fargli danni considerevoli. Al contrario, i suoi attacchi erano calibrati per essere abbastanza potenti da non ucciderli all'istante, visto che voleva divertirsi con quei sacchi da boxe.
Dopo aver fulminato il figlio di Azael, afferrò il licantropo per il collo e lo lanciò verso i detriti di una delle torri del palazzo, per poi farlo saltare in aria con una grossa scarica elettrica.


Eppure, qualcosa nella testa del demone continuò a dirgli che quel comportamento fosse strano.
Quando li vide rialzarsi in piedi per l'ennesima volta, con una espressione infastidita Amon realizzò che ci fosse veramente qualcosa sotto.

Quindi cominciò a guardarsi intorno.
La ragazza che riconobbe era ancora inginocchiata nel terreno, immobile, tremante.
Lo spadaccino non avrebbe mai potuto raggiungerlo a mezz'aria e non era in grado di usare incantesimi a lungo raggio quindi non era un problema.

Fu in quell'istante che realizzò che mancasse qualcuno all'appello.

<< Non avevo visto altri quattro ragazzini...? >>
Prima che potesse guardarsi meglio intorno per cercarli, una seconda fiammata lo raggiunse, esplodendo a mezz'aria davanti a se e bloccando il suo campo visivo con un fumo nero e fitto, obbligandolo a scendere verso il terreno per poter vedere ancora una volta.

Fu in quell'istante che vide tre ragazzini, in lontananza.
Erano vicino alla Strega, e realizzò rapidamente che la stessero curando.

Ruggì quindi dalla rabbia, realizzando che il loro piano dovesse essere per forza quello.
Iniziò quindi la sua rapida discesa, muovendosi con una velocità così alta da spazzare via anche il terreno ai suoi piedi.

Ancora una volta furono Andrew e i due ragazzini a bloccargli la strada, ma non ci mise molto a sbarazzarsi di loro: non appena li raggiunse rilasciò intorno a se una esplosione di scariche elettriche, fulminandoli all'istante.

Ciononostante, sia Neptune che Michael si rialzarono rapidamente in piedi prima che potesse superarli, afferrandolo per le gambe e bloccandolo sul posto.

<< Avete finito le carte da giocare? Siete davvero ridicoli. >>
Ridacchiò il demone, calciando via Neptune e afferrando Michael per il collo, sollevandolo poi in aria.

<< Siete delle formiche che posso schiacciare quando voglio, non pensare neanche per un istante che dei bastardelli come voi abbiano anche solo una chance contro di me. >>


In quel preciso istante, un sorriso divertito apparve nel volto di Michael.
Quella reazione colse Amon alla sprovvista che rapidamente gli domandò cosa ci trovasse di divertente.

Con voce debole e tremando, il ragazzino ridacchiò.

<< Vai a... >>
Disse.

<< ...Farti fottere, bastardo! >>
Non appena disse quelle parole una espressione confusa si fece largo nel volto del demone. Poi il terreno cominciò a tremare.
Una scintilla in lontananza attirò la sua attenzione, quindi Amon si voltò nella sua direzione.

La scintilla divenne improvvisamente più intensa, trasformandosi in una luce accecante che lo obbligò a lasciar andare la presa sul ragazzino per coprirsi gli occhi.
Fu in quell'istante che  venne colpito in pieno da un gigantesco raggio di energia azzurro che mandò in frantumi ogni cosa che investì durante la sua marcia.


_____________________________________________________________________________________________________________________________

Fine del capitolo 16-15, grazie di avermi seguito e alla prossima!






 

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: ArrowVI