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Autore: Sophie_Carlisle    01/06/2023    1 recensioni
Scorpius era solo Scorpius, un ragazzo a sé e diverso dal mondo in cui era cresciuto
James Sirius X Scorpius
Albus X Scorpius
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Albus Severus Potter/Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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- Questa storia fa parte della serie 'Purosangue per poco'
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Mattie Zabini era arrabbiata. No, Mathilda Erys Zabini era a dir poco furente. 

Non poteva credere che quel troglodita di James potesse essere tanto idiota da farla finire in detenzione con Hagrid. Questa non gliela perdonava. Oh no. L’avrebbe pagata cara. Molto, molto cara.

 

*flashback*

James stava facendo colazione quando la preside McGrannit gli si parò davanti, catturando la sua attenzione.

-James Potter- disse con un tono che non ammetteva repliche -Nel mio ufficio. ADESSO-

Il giovane sospirò sonoramente e, prendendo la borsa di fianco a sè, ai apprestò a seguire la donna.

Dal tavolo dei Corvonero Scorpius assistette alla scena, incrociando lo sguardo dell’amico “fa che Rose non abbia detto nulla alla preside” pregò mentalmente il giovane, temendo che la donna stesse per fare il terzo grado all’amico. 

Era passata una settimana da quando Albus lo aveva braccato con il suo gruppo di serpenti velenosi, ma Scorpius lo sapeva che prima o poi sarebbe arrivato il momento di vuotare il sacco. 

Sperava che Mattie non avesse detto niente a suo padre… o peggio : a sua Zia Daphne.

Daphne Greengrass era una giovane e frizzante impiegata al Ministero nell’Ufficio per la Circolazione magica Internazionale, ma era conosciuta per il suo delizioso caratterino. 

Solo a pensarci a Scorpius venivano i brividi. 

Nel frattempo James camminava veloce, cercando di stare al passo con la preside e una volta di fronte all’ingresso dell’Ufficio la donna pronunciò la parola d’ordine :-Zuccotto di Zucca-. 

James sorrise: anche dopo la morte di Silente Ia traduzione della parola d’ordine-dolciume era rimasta in vita.

Salirono le scale e una volta entrati  la donna fece accomodare il ragazzo.

-Prenda un biscotto-offrì poi.

James non se lo fece ripetere due volte: biscotti con gocce di cioccolato, i suoi preferiti!

-Grazie-

La McGrannit si sistemò gli occhiali sul naso, incrociando le dita delle mani; abbassò la testa così da far assorgere i suoi occhi al di sopra degli occhiali :- Ebbene Signor Potter- cominciò-Potrebbe gentilmente dirmi come è possibile che quando succede qualcosa ad Hogwarts tu sia sempre in mezzo?-

-Non la seguo professoressa- ammise il ragazzo, aggrottando le sopracciglia.

La donna si sporse, appoggiando i gomiti sulla scrivania :-Si da il caso che la scorsa notte,  ti abbiano visto a tarda notte vicino alla Foresta Proibita, della quale, come ben sai, è precluso l’accesso-

James la guardò interrogativo :-mi scusi professoressa, ma non ho idea di cosa stia parlando, ieri sono stato tutto il tempo in Sala comune , Lumacorno mi ha tenuto in punizione tutta il giorno!-

La donna si tirò indietro :-Ebbene mi stai dicendo che non c’entri niente?- 

James fece spallucce e si appoggiò allo schienale della sedia :-Professoressa- cominciò -per una volta che non ho fatto nulla, non ci credo mi siano mosse queste accuse-

Sembrava pacato. Molto sincero. 

Ma la McGrannit scosse la testa:- Vorrei crederti Potter, ma ci sono molti studenti che si sono spaventati per questa bravata- lo rimproverò -dalla Torre di Astronomia si vede tutto-.

James strabuzzò gli occhi :-Posso sapere chi?-

-Non ti è concesso saperlo-

-Professoressa le giuro che non sono stato io!-

-Sei uguale a tuo padre, Signor Potter: sempre a cacciarsi nei guai-

James scosse la testa.

Ma che diavolo stava succedendo? Quella settimana James aveva fatto uno scherzo a Frank e Lysander, incollandoli alla panca della sala grande, ma che cavolo! Era già stato a sistemare gli scaffali dell’aula Pozioni e aveva saltato gli allenamenti di Quidditch, pareva una punizione più che sufficiente! 

-Professoressa, glielo posso assicurare- 

-È la sua parola contro quella di tre studenti- disse dispiaciuta Minerva -hanno visto uscire una persona dal suo mantello dell’Invisibilità- disse seria -e l’unico mantello esistente appartiene a te, Signor Potter-

James si accigliò -professoressa le assicuro che io non ne so niente! Sono stati tutta la sera con in sala Comune!-

-Mi dispiace, Potter - conclude la donna -ho le mani legate, non posso non tenere di conto di questo tuo comportamento sconsiderato-

James era furente. 

Avrebbe scoperto il colpevole! Oh si. Lo avrebbe scoperto eccome.

Il ragazzo abbassò il capo e la donna sentenziò:- Allenamenti sospesi anche per questa settimana Signor Potter, e non accetto repliche-

Uscito dall’ufficio della preside si diresse nel cortile, dove Mattie e Rose stavano chiacchierando animatamente.

La rossa notò l’incazzatura megalitica del cugino e non potè fare a meno di inarcare un sopracciglio :- Jamie, hai una faccia!- esclamò -sembra ti abbiano ucciso il gatto-

Lui la fulminò con lo sguardo e Mattie rise di gusto. 

-Zitte voi due, la McGrannit mi ha cazziato ben bene e volete sapere? Non so nemmeno per cosa!-

Le due si guardarono, poi il giovane Potter raccontò loro l’accaduto. Rose ascoltava la storia con interesse, mentre Mattie era sempre più confusa. D’un tratto quest’ultima spalancò gli occhi: forse sapeva chi era stato.

-Potter- disse d’un tratto Mattie - credo di sapere chi sia stato- 

James battè ma mani sul tavolo e si avvicinò al viso della ragazza :-Sappi Zabini che se anche solo per un’ora tu mi avessi rubato il Mantello di mio padre ti riduco in briciole-

La ragazza rise sarcastica:- Non saresti in grado, Jamie- lo sbeffeggiò.

Il ragazzo cominciava a spazientirsi :-Serpe molesta , parla! - 

La ragazza lo fulminò con lo sguardo e incrociò le braccia :-Intanto comincerei dal controllare che effettivamente tu non abbia più quella tenda da campeggio -

James digrignò i denti -Mantello dell invisibilità- sibilò correggendola.

Rose scosse la testa :-James vai in dormitorio e controlla, avanti- gli disse poi.

-Venite con me- 

Le due ragazze raccolsero le loro cose e si apprestarono a raggiungere la Torre Nord. 

Ci volle esattamente mezzo secondo di tempo prima che le due amiche sentissero l’urlo di rabbia di James; ci volle anche meno per vedere la sua testa castana uscire a tutto fuoco dalla Sala Comune e prendere Mattie per un braccio, tirandola verso di sé:- DOVE DIAVOLO È IL MIO MANTELLO ZABINI?!- 

-Calma furia- gli disse storcendo il naso -non ne sono certa- aggiunse -ma questa mattina quando sono scesa in Sala comune ho visto Lorcan e Albus- 

James le strinse un po’ troppo il braccio e Rose lo riprese guardandolo male :-James lascia subito Mattie, idiota!-

Fece come ordinato dalla cugina; la mora Zabini si massaggiò il punto in cui si trovava prima la mano dell’amico :- Potter sei veramente un maleducato-

-Si, si scusa Mat- liquidò il discorso-continua -

La giovane sospirò :-Ecco non ne sono sicura- ribadì- ma sul bracciolo del divano c’era il tuo mantello Jam-.

-Quel maledetto di Albus!- tuonò il ragazzo -Io lo ammazzo!-

Rose lo prese per un braccio, fermando lo scatto che cugino stava per fare :-James smetti di fare il bambino-

-Ma è il MIO mantello!- disse sconsolato.

-Nessuno può prendere le mie cose senza permesso! Tanto meno mio fratello!-

Rose roteò gli occhi :-Hai pensato magari di “chiederglielo” in modo cortese?-

-Lo conosci Albus, farà storie-

-Beh, tentar non nuoce no?- asserì Mattie.

James fece spallucce e Rose scosse la testa sorridendo: era proprio un bambino quando faceva così.

 

 

I tre si diressero all’Ingresso e in mezzo alla folla scorsero la chioma arruffata di Albus.

James stava per dire qualcosa, ma Mattie lo precedette :-POTTER- urlò sprezzante. 

-Alla faccia del “chiederlo in modo cortese”-bisbigliò James incrociando le braccia e facendo un smorfia con la bocca, seguito da Rose che assunse un’espressione scoraggiata.

Albus si voltò in direzione della ragazza e quest’ultima lo afferrò per la cravatta :-Dov’è il Mantello di James-

Albus sogghignò :-Se vuoi un bacio Mathilda basta chiedere, non c’è bisogno di usare modi così bruschi-

La ragazza inarcò un sopracciglio :-Sei il solito schifoso- sibilò -ora rispondi: Dov’è il Mantello di James?!-

-Quel lombrico di mio fratello ha bisogno di una mocciosa per parlare?- disse sposando la testa lateralmente e incrociando lo sguardo del maggiore.

-POTTER! Come osi!- sibilò la giovane Serpeverde stringendo convulsamente la cravatta del compagno di Casa; Rose la prese per un braccio e cercò di trascinarla indietro :- Calmati Mattie! Per l’amor di Merlino!-

-Ha fatto tutto da sola Al- disse James marcando il nomignolo in modo chiaro.

-Non chiamarmi “Al”-lo scimmiottò l’altro -e comunque se la mocciosa ha finito con le scenate- disse sprezzante, aprendo la sua cartella :-Tieni rompiscatole- aggiunge lanciandogli l’oggetto incriminato.

-Sei stato tu allora!-

Albus mosse le sopracciglia e incrociò le braccia :-No lombrico-

-A me pare proprio di sì- lo accusò il più grande :- Per colpa tua mi sono beccato una punizione!-

-Come sei pensate James- disse sbuffando :- Che ti piaccia o no non sono stato io a usare il tuo stramaledetto mantello, è chiaro?-

Rose lo guardò interrogativa:- Ma allora perché lo avevi tu?-

Albus roteò gli occhi :-Stamattina sono andato ad allenarmi con la Squadra di Quidditch e l’ho trovato vicino al campo- 

-E perché lo dici solo ora?- chiese Mattie, che apparentemente si era calmata.

Benedetti geni di famiglia.

-Tu sei veramente una pazza furiosa- le disse Albus :- ti pare strattonare così le persone?! Se mi avessi dato il tempo lo avrei detto-

-Beh mi pare tu non ti faccia troppi problemi a strattonare mio cugino- gli disse assottigliando lo sguardo.

Albus sogghignò, perdendosi nei suoi pensieri, per poi scuotere la testa :-Malfoy è in grado di badare a se stesso, non ha certo bisogno di questa patetica squadra di soccorso-.

I tre rimasero a bocca aperta. Come poteva essere così crudele? 

-Smettila Al- disse Rose arrabbiata.

-Ho detto che non mi devi chiamare Al!- rispose annoiato, prima di superarli con una spallata :-Ci si vede lombrichi-

James si incupì. Non tollerava che il

Fratello parlasse di Scorpius in quel modo!  Rose captò i suoi pensieri: Albus stava decisamente giocando col fuoco, prima o poi si sarebbe scottato.

Mattie non stava capendo che diavolo fosse preso a Potter. Eppure il primo anno era così…Potter!

-Jam prima o poi glielo devi dire a Scorpius, lo sai?- gli disse Rose mettendogli una mano sulla spalla. Il ragazzo la guardò:-Rose…-non terminò la frase. 

Sospirò.

Era inutile continuare a negarlo. O a fare finta di niente. Semplicemente: James non sapeva gestire i suoi sentimenti, figuriamoci ammetterli!

-Si può sapere di cosa state parlando?- si intromise Mattie.

-Fatti i fatti tuoi Zabini-

Mattie lo guardò male e stava per ribattere, quando Rose la precedette :- Adesso dobbiamo scoprire chi lo ha usato-

-Appena lo acciuffo lo affatturo-

-Calma tigre, se ti agiti così ti verranno le rughe- lo sbeffeggiò la bruna.

-Senti da che pulpito- rispose James.

-Okay bambini, merenda - disse Rose mettendosi in mezzo :-Finiamola con queste sciocchezze e andiamo a controllare la Foresta-

-Tu sei fuori Weasley - disse la Serpeverde - io li non ci entro-

-Fifona- la prese in giro James -ma forse non ha tutti i torti, Albus ha detto di aver trovato il mantello al campo da Quidditch, quindi potremo iniziare da lì- 

-Non credo che troveremo qualcosa- disse Rose -Se hanno visto qualcuno con il mantello ieri sera dubito abbia lasciato qualche traccia-

-Beh e tu ti aspetti di trovare qualcosa nella Foresta proibita?-

-Probabilmente no, ma Fiorenzo, il centauro, può darsi che abbia visto qualcosa- rispose risoluta la rossa.

Mattie e James si guardarono :-sei geniale Rosie- disse l’amica. 

-Andiamo prima che ci scoprano- 

I tre si avventurarono per il giardino immenso di Hogwarts e fecero ben attenzione a non destare troppi sospetti.

Una volta di fronte alla foresta Mattie dovette farsi coraggio con tutte le sue forze per non scappare a gambe levate. James, d’altro canto, non era messo meglio.

-Avanti Jam entra- disse dandogli un colpetto e facendolo muovere per inerzia in avanti.

Che follia!

-Rose te lo dico- mormorò James -se prendo un’altra punizione per colpa tua ti sequestro il Cavillo-

Rose rise :-Come vuoi Jamie-

Mattie aveva cominciato a tremare e sentiva che qualcosa non andava. No, il coraggio non era pane per i suoi denti.

-Dove troviamo Fiorenzo?- chiese il ragazzo.

Rose gli fece cenno di stare in silenzio e si accovacciò a terra; gli altri due la imitarono e appena poco dopo videro la sagoma di un centauro sbucare dalla coltre di alberi.

-Rose Weasley e amici- disse leggero Fiorenzo :- mai la luna fu più bella come quella del terzo giorno-

-Salute a te, Fiorenzo- disse la rossa.

-Non è un caso che voi siate qua- affermò il centauro -del resto la Luna è nefasta e gli astri son irrequieti-

-Hai proprio ragione- confermò Rose alzandosi in piedi; James e Mattie si guardarono confusi -Avremmo una domanda- continuò la Corvonero.

-Non indugiare- rispose la creatura.

-Ieri notte hai notato qualcosa di strano nella Foresta?-

Fiorenzo si voltò, dando loro le spalle :- stanotte luna nuova- disse solamente il mezzo cavallo - Antares e Graffias* sono irrequiete-

-Ma che sta blaterando - bisbigliò James, che ricevette una gomitata da Rose:-Taci, lascialo finire-.

Fiorenzo rivolse la testa verso il cielo :-è così luminoso- poi si voltò verso Rose :- all’ora che arriva il tramonto ad est , risorgerà ad ovest- 

Mattie era impietrita e per sbaglio si sbilanciò indietro scivolando sul manto di foglie, facendole scricchiolare. 

Fiorenzo si imbizzarrì e scappò via, mentre James si alzò in piedi puntando i pugni sui fianchi :-Ma brava Zabini- disse -Hai fatto scappare il farlocco-

-James! -lo riprese rose stizzita:-tratta con rispetto i centauri! Si offendono!-

-ma almeno hai sentito cosa ha detto? - le inveì contro :-luna nefasta, tramonto, stelle, Antares… ma poi chi diavolo è Antares?!-

-È una stella citrullo- lo schernì Mattie .

-Non abbiamo guadagnato un bel niente con Fiorenzo! - sbottò James -Lo hai anche fatto scappare Mathilda, complimenti!-

-Ma come ti permetti! - sbottò la ragazza.

Rose si fece vicina a James e lui guardò male Mattie :- Se non avessi fatto tutto quel rumore magari avrebbe spiegato tutte quelle fandonie-

-JAMES-lo rimbeccò ancora Rose.

-Ah scusa tanto se non siamo tutti maestri dell’equilibrio come te- disse spingendolo all’indietro. 

Non c’è che dire: un bel peperoncino la ragazza!

-Come ti permetti!- si arrabbiò James spingendola a sua volta .

-Ragazzi piantatela!- sbottò Rose, la cui attenzione era stata attirata da un’ombra proveniente da un cespuglio dietro James. 

-Zitta Rose!- dissero i due in coro continuando a guardarsi in cagnesco.

-Ora ti faccio vedere io Potter-lo minacciò :-MONSTRUM**-

James rapido come una scheggia prese Rose e coprì entrambi con il Mantello, cadendo rovinosamente a terra.

La fattura della Serpeverde colpí in pieno un cespuglio dal quale si levò un grido e in men che non si dica la Professoressa Sprite, con tanto di para orecchie e cestino pieno zeppo di baccelli e terriccio, cominciò a fluttuare in aria.

-MATHILDA ZABINI- tuonò la donna -MENO VENTI PUNTI A SERPEVERDE-  la donna fece una capovolta in aria -E APPENA SCENDO DA QUI TI DARÒ UNA PUNIZIONE!-

Mattie spalancò la bocca e lanciò un’occhiataccia a James, che insieme a Rose, era ancora sotto il mantello. 

James sogghignò: Beh in effetti lui si era accorto della Sprite già da dieci minuti, perché non divertirsi un po’?

 

*fine flashback*

 

 

Mattie strinse i pugni. Maledetto Potter! Però era stato astuto. Doveva ammetterlo. L’aveva stupita. Fatto sta che rimaneva un infimo mollusco! 

E come se non bastasse aveva anche ricevuto una Strillettera da sua madre!

Che nervi!

-Se continui a far lavorare così la testa finirà per esploderti!- 

-Scorpius taci per favore- gli disse continuando a sfogliare il libro -Quel cetriolo di James l’ha combinata grossa!-

-E quindi stai cercando una pozione per trasformarlo in un animaletto?-

-No- sorrise furba :-sto cercando un incantesimo per appiccicarlo al soffitto!- 

Scorpius rise di gusto: era proprio melodrammatica Mattie quando ci si metteva.

-Bene allora ti lascio alle tue ricerche- disse Scorpius appoggiandole una mano sulla spalla.

-Dove scappi Sy?- domandò l’altra.

-Vado alla Torre di Astronomia, stasera Lysander ha portato la mappa del cielo di suo nonno -

-I soliti Corvonero- borbottò la bruna.

-Ci vediamo in giro!-

 

Scorpius percorse il corridoio a passo svelto: il solo pensiero di incrociare Albus gli provocava una strizza allo stomaco!  Era incredibile che ovunque andasse lui si trovasse sempre lì! Era come se lo tenesse d’occhio. E la cosa gli puzzava. 

-Malfoy!- 

Ecco. Appunto. Come non detto.

Scorpius si bloccò all’istante. Stringendo i pugni :-Potter-

Albus avanzò verso di lui :-Mi stai evitando?-

Scorpius strabuzzò gli occhi. In che senso? Albus Severus Potter che osava domandargli una cosa del genere? Merlino la luna nuova stava facendo dare di matto a tutti!

-E anche se fosse? Che ti importa?- rispose il biondo -Meno vedo la tua brutta faccia è meglio sto-

Il giovane Potter dal canto suo rimase fermo :- Non c’è bisogno di scaldarsi tanto, era solo una domanda - concluse superandolo a passo svelto.

Gli aveva dato di volta il cervello. Questo è poco ma sicuro. 

Fino alla settimana prima lo umiliava pubblicamente ogni giorno e oggi gli chiedeva “se lo stesse evitando”. Scorpius non ci capiva niente.

Scosse la testa per scacciare quei pensieri e si diresse in cima alla torre di Astronomia, scoprendo però che ancora Lysander, Lorcan e Frank non erano arrivati. 

Appoggiò la borsa a terra e si passò una mano tra i capelli. 

Era tremendamente stanco di quella situazione: Albus lo tormentava e lui non sapeva nemmeno per quale ragione. 

Forse era arrivato il momento di dirlo a qualcuno. Forse. 

Scorpius non era convinto. Tanto valeva aspettare ancora.

Il biondo si appoggiò con le mani al balcone e alzò la testa per guardare il cielo: notte di Luna nuova. 

Scorpius sorrise, ma rabbrividì: era così silenzioso la fuori, non era abituato ad suono della sera. 

Si alzò il vento e questo scompigliò i capelli del ragazzo. Rabbrividì di nuovo. 

Qualcosa nell’aria stava cambiando e lo faceva sentire irrequieto, quasi come se fosse in attesa di qualcosa. Non ebbe il tempo di porsi altre domande che il chiacchiericcio allegro dei suoi amici lo raggiunse. 

Lasciò da parte le paranoie e si concesse di non pensare. Quella sera non c’era spazio per i pensieri.

 

 

Angolo autrice: 

*sono due stelle della costellazione dello Scorpione (=Scorpius).

**formula della Fattura Orcovolante

 

Ciao a tutt*! Piano piano sto rientrando nel mondo di Efp e mi scuso per l’assenza indecente! 

Parola mia: concluderò tutto ciò che ho cominciato!

Kisses<3f

 

 

 

   
 
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