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Autore: Julia Weasley    14/09/2009    14 recensioni
Argomento di questa storia è la vita di Regulus Black, dal momento della sua nascita a quello della morte. La crescita in una famiglia Purosangue piena di pregiudizi, il difficile rapporto con il fratello Sirius, i sette anni trascorsi a Hogwarts, la decisione di unirsi ai Mangiamorte fino al suo completo riscatto, tutto raccontato in 50 capitoli.
[ Altri personaggi: Famiglia Black, Kreacher, Barty Crouch jr, Rachel Queen (originale), Severus Piton, i Malandrini, Emmeline Vance, Voldemort, Mangiamorte ]
Storia vincitrice del primo turno dell'Harry Potter Final Contest
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Regulus Black
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'R.A.B.' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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Fandom: Harry Potter

Personaggio: Regulus Black

Prompt: 36: Nascosto

Rating: Verde

Disclaimer: Regulus Black e quasi tutti i personaggi di questa storia appartengono a J.K. Rowling.

Tabella: http://juliablack89.livejournal.com/2009/06/11/

Inizio

Photobucket

La sala comune di Serpeverde, le cui alte pareti di pietra erano decorate da stendardi verdi e argentati, era costantemente illuminata da una soffusa luce verde che filtrava attraverso le finte finestre; la luce era dovuta alla posizione della sala, proprio sotto il lago che Regulus e gli altri studenti del primo anno avevano attraversato la sera precedente. Il camino di marmo nero era talmente grande che da solo riusciva a scaldare non solo tutta la vasta sala comune, ma anche il lungo corridoio che la collegava all’entrata. Un paio di divani e alcune poltrone, rivestiti di pelle nera, erano posti proprio di fronte al camino, ma non tutti potevano permettersi il lusso di usufruirne, come quelli del primo anno sperimentarono sulla loro pelle.
   La sera stessa dello Smistamento, infatti, Regulus e gli altri non avevano alcuna voglia di andare a dormire, così si erano seduti sul divano centrale con l’intenzione di chiacchierare un altro po’.
   Dopo alcuni minuti tuttavia furono raggiunti da tre imponenti ragazzi del settimo anno, che esordirono in questo modo:
    “Via tutti, quel divano è prenotato”.
    “E da chi?” domandò Rachel Queen. “Qui non c’è scritto il nome di nessuno, mi sembra”.
    “Non ti conviene fare la spiritosa, piccoletta” la minacciò uno di loro.
Lei lo fissò astiosamente per parecchi secondi in segno di sfida e Regulus si sentì in dovere di dire qualcosa: non era dignitoso che quella ragazzina tenesse testa a quei tre mentre lui e Barty restavano muti.
    “Siamo arrivati prima noi” disse, pentendosene un attimo dopo.
I tre ragazzi infatti stavano per passare alle maniere forti, quando fortunatamente intervenne Narcissa la quale, senza scomporsi minimamente, si rivolse ai tre con un tono gelido:
    “Vaisey, Davey e Rosier, sappiate che chi tocca mio cugino avrà una punizione che non si scorderà più per il resto della sua vita”.
Di colpo i tre divennero teneri come agnellini.
    “Scusa, Narcissa, non sapevamo che si trattasse di tuo cugino. Però assicurati che gli altri mocciosi sappiano che questo divano è nostro”.
    “Lo farò, ma per questa sera credo che possiate fare un’eccezione e sedervi sul divano accanto” concluse Narcissa.
Regulus non conosceva questo lato autoritario della cugina minore e non sapeva perché tutti gli altri avessero soggezione di lei: forse perché la fama inquietante di sua sorella Bellatrix era ancora diffusa tra i Serpeverde, oppure per il fatto che fosse fidanzata con Lucius Malfoy che, sebbene non frequentasse più Hogwarts, era trattato con timoroso rispetto. Sta di fatto che per quella sera i Vaisey, Davey e Rosier dovettero accontentarsi di cambiare posto.
   La mattina seguente Regulus fu il primo ad alzarsi e a uscire dalla sala comune. Voleva affrettarsi a fare colazione e godersi l’inizio del suo primo anno a Hogwarts, impaziente di usare la bacchetta magica comperata a Diagon Alley. Mentre risaliva le scalinata che dai sotterranei conduceva all’ingresso, gli capitò di incrociare Sirius, il quale si congedò dai suoi amici e lo raggiunse.
    “Allora, come si sta a Serpeverde?” gli chiese, con un misto di ironia e scetticismo.
    “Benissimo” rispose Regulus, esagerando di proposito.
    “Buon per te. Sei fortunato: dalla tua sala comune si può arrivare fin qui senza perdersi. Però non ti consiglio di vagare per il resto del castello da solo. L’anno scorso sono arrivato tardi alla primissima lezione per essermi intestardito a non chiedere indicazioni”.
    “Allora chiederò a qualcuno” rispose Regulus.
I due entrarono in Sala Grande e Sirius, prima di dirigersi al tavolo dei Grifondoro, lanciò un’occhiata a quello di Serpeverde e ghignò:
    “Stanno distribuendo gli orari. Ti lascio in pasto al vecchio tricheco…”
Senza capire il significato di quell’affermazione, Regulus andò al proprio tavolo e si sedette proprio nel momento in cui il Direttore della sua Casa, che effettivamente somigliava ad un tricheco a causa dei suoi baffi e della pancia rotonda, gli consegnava il foglio con gli orari delle lezioni. Regulus si accorse che l’uomo si era fermato e lo fissava con la stessa aria famelica di un leone che ha avvistato una gazzella.
    “Signor Black!” esordì quello entusiasta. “Sono davvero felice di averti nella mia Casa. L’anno scorso speravo tanto di ottenere tuo fratello, e invece mi sono quasi preso un colpo quando la professoressa McGranitt me lo ha soffiato sotto il naso!”
Regulus non aveva ancora capito bene se l’insegnante stesse parlando di Sirius o di un Boccino d’Oro, ma quello continuò a parlargli.
    “Sono Horace Lumacorno, insegnante di Pozioni. Spero che la mia materia ti piaccia. Ma non è questo che volevo dirti. Sai, non so se tuo fratello te ne ha parlato, ma alcuni fine settimana sono solito organizzare delle cene nel mio ufficio con alcuni studenti scelti da me. Se vorrai partecipare, ne sarei onorato”.
    “Ehm, d’accordo…” rispose Regulus perplesso.
    “Fantastico! Spero che anche Barty Crouch voglia venire. Suo padre è una persona davvero importante, lo sai? Ho notato che state diventando amici, vero?”
E, continuando a chiacchierare anche con altri studenti, riprese a distribuire gli orari.
   Che tipo strano, pensò Regulus.
Tuttavia, non ebbe molto tempo per pensarci perché poco dopo, con la posta del mattino, gli giunse una lettera da parte dei suoi genitori, che si congratulavano con lui per il risultato positivo dello Smistamento. Al contrario, quando Barty lo raggiunse e lesse la lettera dei suoi, si incupì.
    “Tuo padre non è contento della tua Casa?” gli chiese Rachel.
    “No. Dice che una vasta percentuale della popolazione magica considera i Serpeverde come maghi oscuri e che io, in quanto figlio del Capo del Dipartimento per l'Applicazione delle Leggi Magiche, sarei dovuto finire in una Casa diversa” rispose lui abbattuto.
    “Quante storie per una Casa!” esclamò lei scrollando la testa e controllando il suo orario. “In prima ora abbiamo Incantesimi. Voi sapete dove si trova l’aula?”
    “No” disse Regulus, “però lo posso chiedere a mio fratello”.
    “Sarebbe quello che sta uscendo in questo momento?”
In effetti, Sirius era appena uscito dalla Sala Grande insieme ai suoi amici. Qualcosa dentro Regulus gli impedì di scapicollarsi per raggiungerlo: non sapeva perché, ma non gli andava di corrergli dietro per farsi accompagnare, facendo la figura del bambino spaurito davanti a Potter, Lupin e Minus.
    “Bè, poco male. Chiediamo a qualcun altro... Scusa?” disse Rachel, alzandosi in piedi e fermando un Serpeverde del secondo anno che si stava a sua volta avviando verso la porta. “Puoi dirci come possiamo raggiungere l’aula di Incantesimi?”
Il ragazzo parve ridestarsi dalle proprie fantasticherie. Aveva un aspetto malsano: era magro e curvo, con dei capelli scuri e unti e un lungo naso a becco. Tuttavia rispose con gentilezza.
    “Se volete posso portarvi io. Sto andando a Trasfigurazione e l’aula è di fronte a quella di Incantesimi”.
    “Grazie mille, ci faresti un grosso favore” disse Barty sollevato. “Non vorrei arrivare tardi proprio alla prima lezione”.
Così tutti e quattro si incamminarono fuori dalla porta.
    “Mi chiamo Severus Piton” disse la loro guida improvvisata. “Voi?”
Loro si presentarono ma, non appena Piton udì il cognome “Black”, lanciò a Regulus un’occhiata molto diffidente e colma di rancore.
    “Sei il fratello di Sirius Black?” gli chiese, abbandonando di colpo il tono gentile per assumerne uno più aggressivo.
    “Sì, perché?” rispose Regulus perplesso.
Piton esibì una smorfia di disprezzo e disse:
    “Non vorrei essere al tuo posto… Convivere con quell’idiota non deve essere facile”.
Regulus si sentì improvvisamente irritato. D’accordo, anche lui lo chiamava spesso idiota, ma chi era quel Piton per prendersi quella libertà?
Non si era neanche accorto di essersi fermato. Anche Piton aveva fatto lo stesso. Rachel e Barty li osservavano, incerti.
    “Non è un idiota…!”
La voce gli era uscita molto più flebile e acuta di quanto avesse voluto. Aveva il viso in fiamme per l’imbarazzo e il battito accelerato: non era affatto abituato ad alzare la voce in mezzo ad un corridoio pieno di persone.
   Il viso pallido di Piton si chiazzò a sua volta di rosso, ma il suo sguardo restò impassibile.
    “Pensala come vuoi. Ma quando vedrai all’opera lui e i suoi amichetti non lo difenderai più a spada tratta, fidati” rispose.
    “Anche se fosse, non sono affari tuoi” replicò Regulus.
    “Purtroppo lo sono, invece”.
    “Sentite, è proprio necessario?” intervenne Barty, guardandosi intorno innervosito.
In effetti, molti studenti rallentavano il passo per vedere cosa stesse succedendo.
Regulus arrossì ancora di più ma voleva farla pagare a quel Piton. Al momento non gli interessava che appartenesse alla sua stessa Casa: stringeva la mano intorno alla bacchetta, quasi dimentico del fatto che ancora non la sapeva usare. Aveva la forte tentazione di piantarli in asso e arrivare all’aula di Incantesimi per fatti suoi senza dovere niente a quello sconosciuto che pretendeva di elargire giudizi per tutta la scuola.
   Anche alcuni personaggi dipinti nei ritratti appesi alla parete stavano cominciando a bisbigliare incuriositi e improvvisamente Regulus esitò. Non era questo il comportamento che avrebbe dovuto assumere. Che cosa voleva fare, attaccare briga il primo giorno di scuola e farsi punire? Dopo che i suoi genitori avevano riposto tanta fiducia in lui, dopo che aveva promesso loro che si sarebbe comportato bene? Allentò la stretta intorno alla bacchetta e si rilassò.
   Piton non fece commenti e tornò a rivolgersi agli altri due:
    “Allora, proseguiamo?”
Loro lo seguirono fino all’aula di Incantesimi, Regulus alla retroguardia, abbattuto. Non si sentiva la coscienza a posto: quel ragazzo aveva insultato Sirius e lui non aveva fatto niente per fargli rimangiare quelle parole.
   Gli capitò di ripensare con sarcasmo alle parole del Cappello Parlante.
   Stai perdendo colpi, Cappello. Io coraggioso? Ma se ho paura di rispondere per le rime al primo che mi capita!
    “Ci sei?” gli chiese Rachel, sventolandogli la mano davanti agli occhi.
Regulus si destò dalla sua fantasticheria, per poi scoprire che Severus Piton se ne era già andato, perciò non avrebbe avuto modo di chiarirgli le idee neanche se avesse voluto.
Stava cercando qualcosa di intelligente da dire, quando Barty indicò la parete alle sue spalle e disse:
    “Ehi, che sta succedendo in quel quadro?”
I tre si voltarono a guardare.
   Un gruppo di streghe intente a tessere un tappeto volante inveivano contro un mago anziano che aveva fatto irruzione nella loro cornice, e cercavano di spingerlo fuori in malo modo.
    “Signore, vi consiglio di non trattarmi in questo modo. Non sapete chi sono io!” protestava il mago in tono arrogante.
Ma una di quelle lo spinse fuori e l’uomo si ritrovò nel quadro accanto, in mezzo ad un pascolo di pecore.
    “Che maniere! Io…!” esordì quello ma non aggiunse altro: non appena incrociò gli sguardi dei tre ragazzini, sussultò e cercò invano di nascondersi dietro una delle pecore. “Dannazione!”
    “Che cosa fai?” gli chiese Regulus, che lo aveva riconosciuto.
Phineas Nigellus abbandonò il luogo in cui si era nascosto, con tutta l’aria di chi è stato colto in flagrante.
    “Io… niente…” mentì. “Oh, va bene! Mi stavo assicurando che ti comportassi bene e che non diventassi uno scavezzacollo come tuo fratello” ammise.
Regulus ne fu piuttosto irritato. Come, non si fidava di lui?
    “Bè, adesso puoi anche smettere di pedinarmi. Mi sto comportando fin troppo bene”.
    “Oh, lo vedo. Ma la prudenza non è mai troppa. Arrivederci, allora”.
E con una disinvoltura invidiabile, Phineas si diede alla macchia.
   Regulus si voltò, giusto in tempo per cogliere le risatine di Barty e Rachel un attimo prima che si tramutassero in finte espressioni indifferenti.
    “Vogliamo entrare o no?” sbottò, seccato per l’imbarazzo.
    “Giusto, ci aspetta la lezione di Incantesimi” disse Rachel, riprendendo il controllo di se stessa, a differenza di Barty, che continuò a tenere un’irritante smorfietta divertita per tutto il resto della mattinata.





01. Addio. 02. Ricordi. 03. Speranza. 04. Bellezza. 05. Fotografia.
06. Gatto. 07. Cane. 08. Musica. 09. Fuochi d'artificio. 10. Cioccolato.
11. Carta. 12. Paura. 13. Sole. 14. Sangue. 15. Bambola.
16. Ali. 17. Cuscino. 18. Candela. 19. Dolce. 20. Amaro.
21. Pelle. 22. Ghiaccio. 23. Sogno. 24. Incubo. 25. Risveglio.
26. Incontro. 27. Vertigine. 28. Lacrime. 29. Attesa. 30. Noia.
31. Felicità. 32. Dolore. 33. Solitudine. 34. Silenzio. 35. Campanello.
36. Nascosto. 37. Gelosia. 38. Nodo. 39. Caldo. 40. Freddo.
41. Tempo. 42. Bacio. 43. Sorriso. 44. Desiderio. 45. Illusione.
46. Specchio. 47. Latte. 48. Caffè. 49. Potere. 50. Strada.

*Angolo autrice*

Per alcuni di voi oggi è cominciata la scuola perciò dedico questo capitolo a voi che, nel momento in cui pubblico questo nuovo capitolo, state dormendo beatamente sul vostro banco, sognando ancora le vacanze... Ma non pensiamoci!

Lady Lily: un'idea più generale sui primi giorni di Regulus credo che la darò nel prossimo capitolo, oggi mi sono dilungata sulla prima mattinata...non ho il senso della misura!
Alohomora: ti ho già detto che mi ha fatto molto piacere sapere che lo scorso capitolo fosse il migliore, almeno per te, e spero che questo non contrasti troppo! Non so se ti è piaciuto il modo poco convenzionale con cui Regulus ha conosciuto Severus; li volevo fare diventare subito amici, ma mi diverto di più a complicare le cose! XD Riguardo a Barty, ancora devo farmi un'idea chiara di come poteva essere da piccolo, e infatti in questi giorni è il mio primo pensiero.
dirkfelpy89: sono contenta che tu abbia apprezzato sia il ritorno di Rachel che le parole del Cappello Parlante che si riveleranno vere, nonostante Regulus non voglia crederci.
Penny Black: grazie, mi fai arrossire! XD Ok, torniamo seri: ho scoperto che abbiamo più o meno gli stessi gusti perchè ci piacciono tutti i Black, esclusa Bellatrix! Brava, sono una famiglia imperfetta ma affascinante proprio per questo motivo.
_Mary: sì, e purtroppo sarò costretta a farlo "abbozzare" un sacco di volte invece di fare quello che veramente vuole, tranne che alla fine... ç_ç
lyrapotter: giusto, la pantegana non consideriamola nemmeno, perchè non solo è inutile ma fa pure danno...e che danno! è_é E lasciamo perdere anche i coniugi Black, che sanno fare i genitori quanto Barty senior, tanto per fare un esempio vicino...
malandrina4ever: certo, il Cappello poveretto dà sempre un'indicazione ma poi sono gli studenti a decidere...il buffo è che poi se si pentono della loro scelta se la prendono sempre con lui!
Aires_fly: ciao, benvenuta! Sono felice che ti piaccia questa storia. Anche io ho una grande passione per la famiglia Black, come si può ben vedere! Spero che continuerai a seguirmi.
Pepesale: ho deciso di inserire Phineas nell'ultimissima parte soprattutto per farti contenta, visto che lo adori! Te l'avevo detto che sarebbe tornato prima o poi! A me James piace solo da adulto, proprio nel momento in cui muore, purtroppo; prima non riesco assolutamente a farmelo piacere ma, in fondo, devo dire che se ne è andato lasciando una grande prova di coraggio come ricordo, questo devo ammetterlo! Come ho detto anche a qualcun altro, devo ancora decidere come caratterizzare Barty junior, ma ci penserò subito!
MEISSA_S: allora sono davvero curiosa di sapere come sarà il tuo Barty, perchè io ancora devo farmene un'idea più chiara. Solo che mi sa che non potrò aspettare che compaia nella tua storia perchè se hai scritto 50 capitoli solo per l'estate prima dell'arrivo di Sirius a Hogwarts, figuriamoci per il primo anno intero! Hai una fantasia illimitata, complimenti! Non vedo l'ora di sapere come finirà questa storia tra Mirzam e Sile o chiunque altra, ma soprattutto di rivedere Sirius!
PrincessArtemide: grazie della recensione, sono sicura che il Cappello Parlante inquadri tutti quasi a 360 gradi e di solito ci azzecca!

  
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