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Autore: Lady_Malfoy 97    18/06/2023    1 recensioni
[...]“Chi c’è?! Sei tu stupido elfo?! Vattene via!” urlò al vento, ma da dietro l’albero non spuntò Dobby bensì una bambina, poco più piccola di lui, aveva la pelle color caramello e degli occhioni verdi pieni di lacrime, indossava una salopette fucsia e una maglia bianca tutta sporca e sgualcita
“Chi sei?” chiese Draco incuriosito e stranito allo stesso tempo, ma la bimba non rispose, continuò a guardarlo tirando su con il naso di tanto in tanto.
“Non preoccuparti ci vedremo presto”
[...]
"Noi esistiamo solo qui, in questo posto, fuori da questa foresta quelli come me vengono odiati da quelli come te” Continuò ancora non arrendendosi, sputando fuori tutti i pensieri cupi che la notte prima si erano insinuati nella sua mente, gli occhi le pizzicavano ma si costrinse a continuare
“Fuori da qui quelli come te odiano quelli come me” urlò sentendo lacrime di rabbia fuoriuscire
“Fuori da qui quelli come te uccidono quelli come me” finì in un sussurrò
Storia tra Draco Malfoy e nuovo personaggio, dateci un' occhiata, ne vale la pena!
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Si sistemò nervosamente una ciocca dietro l’orecchio sfuggita alla lunga treccia fatta quel giorno e continuò a camminare sul sentiero della foresta che quel giorno era stranamente silenziosa, si sentivano solo i suoi passi fatti dalle All stars bianche e qualche fruscio sinistro provenire da diverse parti del bosco. 

Alya rabbrividì e accelerò il passo guardandosi intorno, il sudore le imperlava la fronte, il caldo non aveva accennato a diminuire in quei giorni e anche se si era vestita con una salopette di jeans corta e una maglietta bianca che le lasciava i fianchi scoperti, il caldo umido sembrava non darle tregua 

Sospirò felice notando di essere ormai vicina, in quei mesi non aveva fatto altro che fantasticare su ciò che sarebbe successe quando lei e Draco si sarebbero rivisti; il cuore accelerò impazzito e quando alzò lo sguardo lo vide in lontananza: indossava il solito completo nero perfetto, fatto su misura, anche se poteva intravedere i primi bottoni della camicia aperti, i capelli biondi erano un po' più lunghi del solito ed erano scompigliati proprio come piacevano a lei, aumentò l’ andatura e quando lo vide sorridere iniziò a correre e si catapultò fra le sue braccia facendolo crollare a terra. Draco rise e la strinse forte mentre lei affondava il viso nell’incavo del collo inspirando forte il suo profumo 

“Ciao Dray” sussurrò felice, lui la fece alzare e la ragazza notò che le braccia si erano irrobustite così come il torace, arrossì pensando di voler esplorare tutto il suo corpo e avvampò ancor di più quando Draco sfiorò le sue labbra, dapprima leggero come un battito d’ali e poi via via più famelico cercando un contatto più profondo, la mora lo accontentò e dischiuse le labbra facendo sì che le loro lingue si toccassero, dapprima timide e poi veloci e appassionate. Draco baciava davvero bene e la mandava in estasi, quando le fuoriuscì un gemito lui si staccò e la guardò sornione; lei con le gote arrossate cercava di riprendere fiato mentre lui sembrava completamente a suo agio, chissà quante altre ragazze aveva baciato così... cercò di scacciare quel pensiero anche se sapeva che Draco era popolare fra le ragazze della sua scuola e aveva sicuramente più esperienza di lei 

“Ciao piccola” disse lui soddisfatto non notando l’espressione rabbuiata della mora, con un cenno indicò l’albero e dopo aver premuto corrispettivamente le loro iniziali salirono le scale, la casetta era come sempre accogliente e Alya corse subito a versarsi un po' di limonata fresca che qualche elfo si era premurato di mettere nel mini -frigo 

“grazie per la rosa" parlò dopo aver sorseggiato la sua bibita, il sorriso del biondo si allargò facendo mancare qualche battito al suo cuore 

“Te l’avevo detto che mi sarei fatto sentire” disse con una scrollata di spalle 

“sì, ma non abbastanza" rispose piccata lei con una punta di rimprovero nella voce 

“Scusa non volevo destare sospetti" e lo disse con una tale sincerità che lei gli credette  

“mhn okay perdonato” rispose lei con finta aria di superiorità e, detto ciò, si ritrovò sulla poltrona con Draco intento a farle il solletico 

“Ahahah Draco smettilaaaaa” urlò con quanto fiato aveva in gola e il biondo si fermò finalmente guardandola sorridendo e spostandole una ciocca ribelle dal viso, la guardava intensamente con uno sguardo impenetrabile e iniziò a sfiorare con il pollice le labbra carnose di Alya che si schiusero sotto quel tocco; sentirono un tonfo sordo all’ improvviso e Draco scattò in piedi sguainando la bacchetta e correndo alla finestra, Alya lo seguì confusa e trattenne il fiato rumorosamente quando notò che una figura tutta vestita di nero si aggirava sotto di loro. 

Era una donna, aveva dei capelli ricci neri che le ricadevano disordinatamente sulle spalle e sul viso, aveva una carnagione lattea, il suo aspetto fisico era camuffato dai vestiti neri che portava; canticchiava muovendosi lentamente sotto di loro ed un tratto alzò la mano che teneva stretta una bacchetta grossa e ricurva e fece fuoriuscire un lampo di luce verde. 

Draco si irrigidì e si parò davanti ad Alya che urlò spaventata e si aggrappò al braccio del biondo allungando però il collo per vedere la scena. La donna aveva il viso rivolto verso l’alto, gli occhi di una pazza mandavano scintille di estasi mentre ciò che il raggio di luce verde aveva colpito cadeva a terra con un tonfo sordo; rigirò con la punta degli stivali di cuoio il corpo del piccolo scoiattolo e facendo spallucce si avviò verso Malfoy Manor. 

Draco si girò con ancora la bacchetta ben salda nella mano destra, guardando apprensivo Alya che era impallidita e aveva un’espressione sgomenta  

“Beh almeno ora abbiamo la certezza che gli incantesimi di protezione funzionano” disse abbozzando un sorriso, la mora lo guardò sbattendo le palpebre piano, sembrava stesse rivivendo la scena appena vista  

“Ha...ha...ucciso un … un...” balbettò con voce atona, Draco la guardò apprensivo, strinse la sua mano e l’accompagnò su una delle poltrone dove lei si sedette con un tonfo sordo  

“Oh credimi ha ucciso molto più che un animale nelle sua misera vita” commentò lui con un tono dispregiativo sedendosi accanto a lei 

“La conosci?” chiese la ragazza in un sussurro 

“Bellatrix” rispose lui “mia zia” aggiunse con voce amara, notò che gli occhi verdi di Alya lo fissavano pieni di domande così sospirando iniziò a parlare 

“E’ la sorella di mia madre, era rinchiusa ad Azkaban la prigione dei maghi...ti ricordi?” ad un cenno d’ assenso di Alya continuò “beh il Signore Oscuro ha fatto evadere un bel po' di gente mentre ero ad Hogwarts e lei è fra quelli, da quando è uscita viene a fare visita a mia madre specie nell’ ultimo periodo” si fermò appena sospirando, avrebbe voluto passare la giornata dimenticandosi di tutto beandosi della compagnia di lei che gli era mancata come non mai, non catapultare entrambi nella triste e pesante realtà  

“Non sembra ti piaccia molto” commentò la ragazza studiandolo in volto, lui fece un sorriso amaro e scosse il capo 

“E’ pazza e cattiva, segue alla lettera gli ordini del Signore Oscuro, sono sicuro che se sapesse di me e te non esiterebbe un solo istante prima di uccidere e torturare il suo stesso nipote, sangue del suo sangue, che sporca il buon nome della famiglia” Draco parlò con voce più dura di quanto volesse ed Alya non poté fare a meno di sentirsi in colpa, era lei la causa del cosiddetto “sporcare il nome della famiglia", gli strinse la mano comprensiva e incrociò gli occhi confusi di Draco che in un attimo lessero nei suoi il senso di colpa, gli si inginocchiò di fronte e le accarezzò piano la guancia  

“Oh piccola non devi sentirti in colpa” sussurrò lui con una voce dolce che usava raramente  

“Ma siamo io e il mio sangue il problema” sussurrò di rimando lei beandosi però del contatto 

“Sono gli insegnamenti che mi hanno inculcato fin da bambino il problema” disse in tono rassegnato risedendosi sulla poltrona accanto “Dovremmo fare più attenzione quest’ estate, non possiamo permetterci che qualcuno venga a conoscenza della tua esistenza e di...noi” continuò lui con lo sguardo rivolto verso il soffitto.  

“Si ma cosa siamo noi?” pensò Alya incerta se voler sapere la risposta o no, si concentrò sulle parole dette in precedenza dal biondo “Che vuoi dire con –nell' ultimo periodo-?” chiese ad alta voce  

“Hanno rinchiuso mio padre ad Azkaban” rispose Draco con voce tetra  

“COSA?!” spalancò gli occhi sbalorditi e dopo aver sospirato per l’ennesima volta il biondo iniziò a raccontare degli eventi appena accaduti al Ministero della Magia  

“Beh il suo capo deve essere furioso” commentò pensierosa lei a fine racconto, Draco rise cupamente  

“Oh sì”  

“Ma Dray tu sei al sicuro vero?” chiese lei preoccupata aspettando di sentire la solita risposta di Draco pronto a tranquillizzarla, quel giorno però la risposta cambiò facendola rabbrividire  

“Non lo so, non per molto” Draco era sfinito glielo si leggeva in faccia e Alya si maledì per non aver notato fin da subito la sua preoccupazione o il suo nervosismo, si alzò e gli si sedette in braccio abbracciandolo forte, lui si calmò all’ istante inspirando forte quel profumo di lillà che aveva il potere di tranquillizzarlo in pochi istanti  

“Andrà tutto bene” gli sussurrò all’ orecchio  

“Sono io l’uomo dovrei dirlo io a te” obbiettò lui facendole alzare gli occhi al cielo, lui sorrise finalmente e iniziò ad accarezzarle la schiena facendo ghirigori immaginari per poi scendere sempre più giù finché non la sentì trattenere il fiato, rise dentro di sé notando quanto innocente fosse Alya, non come le ragazze che aveva frequentato ad Hogwarts, lei era inesperta e tutto era nuovo per lei, era completamente in balia del biondo e ciò lo faceva impazzire. 

Draco iniziò a baciarla risalendo con le mani fino alla base del collo che strinse appena, Alya gemette quando iniziò a sentire la bocca del biondo lambirle la pelle sensibile del collo. Continuò a stuzzicarla per diversi minuti, lei in estasi sentiva solo le mani gentili ma decise di Draco percorrere tutto il suo corpo soffermandosi in zone dove il calore si faceva più intenso, quando si accorse che le suddette mani si accingevano ad aprire la lampo dei pantaloni si alzò di scatto pentendosene subito visto la sensazione di freddo che il suo corpo provava  

“scusa io... credo farei meglio a tornare a casa ...devo” balbettò guardando il soffitto sentendo le guance andare a fuoco, non sapeva come Draco si fosse spinto così in là e a dire la verità non era del tutto certa del perché l’avesse fermato, semplicemente il momento sembrava sbagliato. Abbassò lo sguardo e vide Draco con un'espressione stranita e frustrata, alzò un sopracciglio biondo notando che la mora lo fissava e subito questa distolse lo sguardo a disagio 

“Si, voglio scendere prima io per accertarmi che non ci siano pericoli... ma temo che dovremmo aspettare un po'” rispose con una voce strana, Alya si rigirò a guardarlo incuriosita e questo indicò verso il basso dove una protuberanza si stagliava sotto l’addome  
Arrossì ancora di più e corse in bagno lasciando un Draco insoddisfatto che la guardava con disapprovazione. 

 

*Angolo dell' autrice*

Salve! scusate l' assenza prolungata, avevo gettato la spugna con questa ff ma ho deciso di continuarla ugualmente, mi raccomando per me è molto importante sapere che ne pensate con una recensione! 
Io prometto che metterò un altro capitolo domani per farmi perdonare 

  
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