Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: akemy2    26/05/2005    2 recensioni
Nuovi misteri per Harry, Ron e Hermione...alcuni forse irrisolvibili...specialmente se riguardano persone che non ci sono piu...una ragazza misteriosa...Questa volta sarà la fiducia nell'amicizia, la fiducia nel credere che sono le nostre scelte a renderci come siamo, a fare l a differenza...un barlume di speranza in un mondo ormai in bilico...dove però è ancora possibile salvare qualcosa...
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 18: Nel tunnel dei ricordi

Capitolo 18: Nel tunnel dei ricordi

“Immagino che il professor Lupin ti abbia detto perché non sei stato coinvolto in questa faccenda” disse Silente. Harry annuì: “Voldemort mi avrebbe usato….Per arrivare ad Abeel.” Silente annuì, “Cosa che so, ha fatto ugualmente, ma…Non ha ottenuto ciò che voleva…Almeno non da noi…E poi…Lupin aveva il compito di proteggerti e lo ha fatto egregiamente….Quello che non potevo sapere però….E’ che Voldemort stava usando un’altra strada, ben più sicura…Non immaginavo….Non potevo sapere che l’incantesimo era stato spezzato”. Harry aggrottò le sopracciglia: “Cosa…Che cosa significa?” Silente si alzò, andò verso uno degli armadi della stanza, lo aprì,e  vi prese un bacile argentato con incise delle rune….Il pensatoio…Lo poggiò sulla scrivania e si sedette. Ron ed Hermione lo fissarono incuriositi. “Harry…Quella che sto per raccontarti è una storia molto complicata e non pretenderò certo che tu l’accetti completamente, ma…Posso chiederti di non esprimere giudizi almeno fino alla fine?” Harry annuì sospettoso e strinse ancora di più le mani di Ron ed Hermione. “Molto bene. Questa è una storia che risale a diciassette anni fa….Un anno prima della tua nascita. Siamo coinvolti tutti: io, Minerva, Hagrid, Remus, Sirius e…I tuoi genitori. Conosci già Melinda Watson Harry, non è vero? Perché questa donna ha avuto un ruolo a dir poco fondamentale…Tutto è iniziato da questa donna. E da sua figlia, Abeel Harcker” Silente fece una pausa, poi disse: “Io stesso, per quanto conosca la verità dei fatti, non posso affidare alle sole parole il racconto di una storia così complicata…Così delicata…Così triste. Ad un ceto punto, perciò, ti chiederò di entrare nel pensatoio e osservare tu stesso lo svolgersi dei fatti, affinché tu capisca. Qui sono raccolti i ricordi di remus Lupin, Harry. Ricordi che lo stesso Remus non sapeva di avere…Ma a questo arriveremo più tardi…E’ importante ora, partire da Abeel. Dimmi, Harry, ti è mai capitato di avere strane sensazioni, vicino a lei?” Harry annuì. “io…Non sopporto il suo sguardo…E’ freddo…E’ privo di vita…” Silente sospirò: “Ti stupirei Harry se ti dicessi che ho visto Abeel durante il suo primo anno di vita e che i suoi occhi, seppure abbiano sempre avuto un enorme potere magnetico, non erano affatto freddi. Non privi di vita. Tu non ricordi di aver già visto quegli occhi, non è vero?” Harry scosse il capo: “No…Ma…Di recente ho avuto spesso una visione…Una stanza umida…Pavimento bagnato…Strane statue in fila sui lati…Non so che significhi.” “Ci arriveremo presto. Ti ho appena detto che non ero a conoscenza del fatto che Voldemort stesse tentando una strada più sicura per avvicinarsi ad Abeel…Non potevo saperlo, perché diciassette anni fa ho fatto un incantesimo per evitarlo. Ma non potevo immaginare che quest incantesimo si fosse spezzato. Né lo ritenevo possibile. Voldemort ha usato i suoi poteri per collegarsi telepaticamente con Abeel…Ha vissuto nella sua testa per tutto questo tempo e io non me ne sono accorto….cercava una risposta nei pensieri di Abeel, una risposta che però in realtà già aveva…Già percepiva…Una questione di sangue la definirei….” Disse Silente fissando intensamente Harry. “Come…Come faceva Voldemort ad entrare nella testa di Abeel? Insomma…Le protezioni intorno al castello….” Silente inspirò profondamente: “In realtà non c’è protezione al mondo che possa proteggere da un simile contatto….Lo hai sperimentato tu stesso Harry lo scorso anno, in occasione dell’aggressione al signor Weasley. E poi….Con Abeel Voldemort ha avuto una facilitazione ulteriore….Abeel è sua figlia, Harry. E di fronte ad un legame così forte, non c’è protezione che tenga”. Harry balzò in piedi tremante: “Lei…Lei cosa?!!!” “Ti prego Harry, siediti”, lo pregò Hermione con voce atona e Ron lo costrinse a sedere tirandolo per un braccio. “Se c’è un tratto fisico di Abeel che ricordi suo padre, quelli sono gli occhi. E’ per questo che fissandoli percepivi quella sensazione. Tu quegli occhi li hai già visti. E precisamente li hai visti quattro anni fa, durante il tuo secondo anno qui ad Hogwarts, nella Camera dei Segreti. Gli occhi di Tom Riddle.” Harry sussultò: ora la sua visione si faceva più nitida…La stanza umida…Era la Camera dei Segreti…. “Ma come…Come ha potuto Melinda…Lei…” Silente scosse il capo; afferrò un enorme libro e lo aprì davanti a lui: era un annuario. Le foto degli studenti sorridevano da un passato lontano. Silente ne indicò una: ritraeva una bella ragazza, ma dallo sguardo vitreo e crudele. Silente indicò il nome: Melinda Watson, Serpeverde. Harry rimase esterrefatto: era completamente diversa dalla Melinda che aveva visto nella foto di gruppo con Sirius e gli altri membri dell’Ordine!!! Silente annuì dicendo: “Melinda Watson è stata a lungo una delle serve più fedeli di Voldemort. Ma c’è un’altra cosa che devi sapere Harry: diciassette anni fa, Voldemort aveva sentito della profezia….Tu sai che non la conosceva completamente e così, sentendosi minacciato, la prima cosa che gli venne in mente fu di architettare un piano: se lui avesse finito con l’essere sconfitto, qualcun altro avrebbe continuato la sua opera per lui…Qualcuno forte quanto lui…Ma non esisteva mangiamorte o altra creatura al mondo che potesse competere con la sua forza e potenza, se non lui stesso. Ed è stato allora che gli venne in mente l’unica soluzione possibile: un erede. La vera fonte dell’immortalità in un bambino che porti dentro di se una parte di quel potere terrificante. Melinda è stata la prescelta. Ma tutti e due non avevano fatto i conti con qualcosa di molto,molto potente: l’istinto materno”. Harry era allibito. Le parole di Silente continuavano a piovere su di lui come una doccia fredda…Sentiva gelarsi le ossa al pensiero che Abeel Harcker in realtà….E quel che è peggio, Sirius aveva chiesto a Lupin di proteggerla…Proteggere la figlia dell’uomo che aveva ucciso il suo migliore amico…E non solo proteggeva sua figlia…Ma era persino innamorato della donna che l’aveva generata…E Silente…Come sempre aveva avuto la sua parte…Lui aveva aiutato Sirius a proteggere Abeel…Ma allora…Non gli importava nulla di lui? Non aveva pensato a cosa avrebbe provato lui, Harry, se avesse saputo che il suo padrino, quello che era la sua famiglia, nascondeva la figlia dell’assassino dei suoi genitori?!!!  “Istinto…Istinto materno?!!!” urlò improvvisamente Harry fuori di se dalla collera. Ron sussultò spaventato, Hermione occhieggiava ansiosa da Harry  a Silente. Il preside invece sospirò, continuando a fissare intensamente Harry: i suoi occhi azzurri esprimevano comprensione per la sua reazione, ma non colpa…Non c’era ombra di vergogna o risentimento in quello che stava dicendo e questo rendeva Harry ancora più furioso. “Cosa vuole che ne sapesse una donna del genere dell’istinto materno?!! Quello di mia madre si poteva chiamare così!!!Lei ha sacrificato la sua vita per me, non andava in giro col cappuccio in testa a fare strage di innocenti!!!” urlò Harry. “Melinda è stata debole e ha pagato abbastanza le sue colpe direi…E comunque Harry, ti avevo chiesto di serbare i tuoi giudizi per la fine….” , qui lo sguardo di Silente si fece severo. Harry aprì la bocca per ribattere, ma poi si limitò a sbuffare e fece nervosamente cenno a Silente di continuare. Hermione gli diede un colpetto affettuoso sulla spalla, mentre Ron sospirò di sollievo. “L’istinto materno, Harry, è qualcosa che sfugge alla nostra comprensione a volte e….come sai benissimo, è qualcosa che Voldemort ignora completamente…Ma è stato proprio questo a salvare Melinda…Nel momento stesso in cui percepì la presenza di un’altra vita in lei, capì che non avrebbe mai potuto consacrarla a Voldemort….Era terrorizzata all’idea di quello che sarebbe accaduto alla sua nascita e così fuggì. E sai da chi andò, Harry?”  Harry scosse la testa evitando di guardare Silente negli occhi: quello sguardo di assoluta serenità lo infastidiva terribilmente. “lei andò in cerca di tua madre. Nonostante fosse stata una Serpeverde, Melinda sapeva riconoscere la bontà in una persona e tua madre Lily, così dolce e forte allo stesso tempo, era l’unica soluzione possibile. Noi tutti sapevamo chi fosse, non di certo cosa portava in grembo, ma aveva una certa fama tra i Mangiamorte. Potrai immaginare quindi che l’accoglienza non fu delle migliori, soprattutto perché Lily chiese il permesso di proteggerla nel nostro stesso quartier generale”. Harry strabuzzò gli occhi incredulo: sua madre doveva essere impazzita! Silente improvvisamente si alzò e indicò ad Harry il bacile di pietra: era giunto il momento. Ora non avrebbe dovuto fare altro che alzarsi, sporgersi dentro il pensatoio e si sarebbe ritrovato nel tunnel dei ricordi….Cos’avrebbe visto? Come se gli avesse letto nel pensiero, Silente disse: “Vedrai frammenti di ricordi che il professor Lupin ha di Melinda e di tutto ciò che è accaduto di più importante dal suo arrivo al quartier generale. Sono i ricordi del professor Lupin e a lui sarai legato nel muoverti all’interno delle situazioni. Buona fortuna, Harry. Io sarò qui ad aspettarti per inserire l’ultimo, fondamentale tassello della storia: l’incantesimo di cui ti ho parlato poc’anzi. Ora vai” Harry annuì, si alzò, am Hermione gli bloccò il braccio dicendo: Noi siamo qui, Harry. Ci siamo anche noi” e sorrise. Harry cerò di sorridere a sua volta, ma non potè fare a meno di pensare che di lì a poco, Ron ed Hermione sarebbero stati lontani…troppo lontani per avere il loro sostegno. Si chinò sul bacile inspirando profondamente e sfiorando la superficie gelida con gli occhiali, poi con il naso, poi con le labbra….Infine vi immerse il viso e si sentì tirare giù in un turbinio vorticoso di immagini e suoni. Sentì di essere sul punto di vomitare, ma poi tutto si arrestò. Strinse ancora più forte gli occhi sperando di frenare le vertigini, poi li spalancò: si trovava in una stanza con un mucchio di libri polverosi, un caminetto acceso, un divano dall’aspetto comodo e seduto….Un ragazzo sui vent’anni, sottili capelli castani gli ricadevano  gentilmente sulla fronte, era assai magro e stava leggendo un grosso volume su….Non riusciva a leggerlo da quella distanza. Si avvicinò cautamente, quasi temesse di disturbarlo….Che scemo!Tanto non può sentirmi né vedermi! Sibilò a se stesso harry. Ora poteva distinguere il ragazzo di profilo…Aveva un’unica, grossa cicatrice che gli partiva dallo zigomo destro per terminare sul mento, un secondo, profondo taglio, più recente gli attraversava la fronte: era Lupin. Il manuale recitava: “Lupi mannari: non tutto è perduto”. Il pallore del suo viso fece pensare ad Harry che probabilmente quel taglio sulla fronte risaliva alla notte precedente. Di tanto in  tanto si stringeva una coperta sulle spalle, battendo i denti: probabilmente aveva la febbre. Persino il voltare una pagina gli costava un certo sforzo. Improvvisamente la porta si spalancò. Lupin sussultò spaventato e nascose il grosso volume sotto la coperta e una pila di cuscini. Harry aggrottò la fronte perplesso, chiedendosi il perché di quel gesto. Ad entrare come una furia nella stanza fu una ragazza dai lunghi capelli rossi che saettavano ovunque. Harry capì di chi si trattava ancor prima di sentire la sua voce dire: “Avanti, James!Dillo che ha ragione Sirius, su avanti!So che muori dalla voglia di farlo!” Un ragazzo proruppe nella stanza furioso: Harry stropicciò più volte gli occhi…Sembrava di trovarsi di fronte ad uno specchio…. “Certo che ha ragione, Lily!Per favore fermati a pensare per una volta!” urlò il ragazzo con una nota di preghiera nella voce. “Non c’è molto da pensare James!Quella ragazza ha bisogno del nostro aiuto!!!” urlò di rimando Lily. James sospirò alzando gli occhi al cielo: “Si può sapere che ti prende?!!Quella è una mangiamorte, Lily. Anch’io penso che non ci sia nulla da dire o pensare a riguardo!” rispose seccato James. Un colpo di tosse imbarazzato, attirò l’attenzione di entrambi. “Remus, sei qui?Scusaci tanto, sai, ma a quanto pare oggi Lily è completamente su di giri!” disse James rivolto all’amico. Remus sorrise divertito: “Non che sia una novità…” Lily spalancò la bocca sorpresa, strinse nervosamente le labbra e disse: “Non provarci, Remus!” Lupin sollevò le mani in segno di scusa, sempre con le labbra incurvate in un sorriso malizioso. Lily incrociò le braccia sbattendo un piede a terra. Remus appoggiò il mento su una mano dicendo: “Sono tutto orecchie!” James sospirò e disse: “:Lily ci ha chiesto di aiutare una mangiamorte in fuga” e qui emise una risatina nervosa. Lupin sollevò le sopracciglia sbalordito. “Ah!E sarebbe questo quello che vi ho chiesto?!!Io vi ho chiesto di aiutare una ragazza disperata. Voldemort la cerca e morirà se non l’aiutiamo!” disse Lily. “Un momento…Perché Voldemort dovrebbe uccidere una sua alleata?” chiese con voce stanza Remus. “Probabilmente sta solo facendo il doppio gioco, vuole che lo portiamo alla sede dell’ordine.”, rispose risoluto James. Lily scosse il capo: “Voldemort non ha bisogno di questi sotterfugi per trovarci…Ci sta riuscendo benissimo anche senza…..”, ma al sua voce s’incrinò e tacque. James l’abbracciò. “Tu non l’hai vista, James. Era terrorizzata. Mi ha pregata in ginocchio di aiutarla e poi….Dice che se garantiamo la sua sicurezza, lei ci aiuterà. Sarebbe un salto avanti enorme per noi…Insomma….Chi più di lei…” disse Lily rispondendo all’abbraccio di James. “Dobbiamo chiedere a Silente…Deve vederla lui e se sarà d’accordo, lo saremo anche noi” disse dolcemente James. “Anche Sirius?” chiese titubante Lily, ma Harry non seppe cosa avrebbe risposto suo padre, perché improvvisamente il turbinio d’immagini e suoni ricominciò e con esso il senso di nausea. Poi tutto cessò di nuovo. Stavolta Harry si trovava nel bel mezzo di una discussione: diverse persone in cerchio, al centro una ragazza con folti capelli neri, lo sguardo fisso di fronte a se. Era magrolina, ma dalla sua piccola persona scaturiva una grande forza. Accanto a lui, Harry scorse Lupin, in piedi, lo sguardo serio rivolto alla ragazza al centro. Poco più in là, Silente sedeva comodamente su una poltrona, lo sguardo però tradiva grande preoccupazione. Un ragazzo si trovava di fronte alla ragazza al centro e la squadrava disgustato: era Sirius. “Perché dovremmo credere ad una schifosa mangiamorte, spiegacelo!!!” La ragazza rispose con voce tremante: “Ho già chiesto a Silente di leggere nella mia mente…Più di questo io…” “E chi ce lo dice che non si tratti di uno sporco trucco, eh?Perchè dovremmo credere ad un’assassina?!!!” urlò di rimando Sirius. Lo sguardo di Melinda si accese di rabbia: “No questo no!Io non ho mai ucciso….” Ma Sirius la interruppe urlando: “Raccontala a qualcun altro!!!” poi, rivolto agli altri: “Io non ne voglio sapere” e prima di uscire dalla stanza si voltò per sputare ai piedi della ragazza tremante. Harry si sentì tirare verso di lei: Lupin le si stava avvicinando. Vista da vicino, Melinda Watson era molto simile ad Abeel, tranne i suoi occhi…Quelli di Melinda esprimevano puro terrore, quelli di Abeel non esprimevano mai nulla…Lupin le sorrise titubante, ma Melinda continuava a tremare sconvolta, probabilmente stava pensando a cosa le sarebbe successo se le fosse stato negato l’aiuto che aveva chiesto. Fu a quel punto che si alzò Silente. Melinda sussultò fissando terrorizzata il volto serio del preside. “Non ho trovato traccia di menzogna in te, Melinda. Ma mi spiace Lily, non posso permetterti di svelarle il nostro segreto, riguardo la sede dell’ordine. I tempi non sono ancora maturi e inoltre…Non tutti sono d’accordo a riguardo. Sai benissimo quanto sia importante, ora, restare uniti”. Lily annuì delusa, Melinda iniziò a  stringersi convulsamente le mani. “Tuttavia il tuo aiuto Melinda sarà preziosissimo per tutti noi. Faremo in modo che tu rimanga a stretto contatto con noi….” Silente lanciò un’occhiata significativa ai presenti e allora Lupin intervenì: “Io sono disposto ad ospitarla, Silente. Conta su di me.” James si voltò, sorpreso, verso l’amico: “Andiamo, Remus. Sai benissimo che…Beh…Non voglio essere cattivo con te, amico mio, ma…Non sei in grado di garantire la sua sicurezza, insomma, tu sei…”, ma Remus lo interruppe dicendo: “So benissimo cosa sono, James. E lo saprà anche Melinda, ma…Se Voldemort la sta cercando o se Melinda ci sta mentendo….Troveranno me. Non te e Lily. Non il bambino che Lily aspetta da te, James. Avete tutti una parte in questa guerra e sento che questa è la mia.” James sospirò preoccupato e disse: “Non devi esporti così solo perché Lily ed io…” Lupin scosse la testa e disse: “Invece è proprio così James. Non dovete mettermi da parte solo perché la mia salute non è delle migliori. Sono in grado di affrontare tutto questo e Silente lo sa.” Qui Lupin si voltò verso il preside cercando conferma. Silente annuì: “A patto che Melinda sia disposta a ….”  Melinda fissò attentamente il volto di Lupin per alcuni istanti, poi disse con sorpresa di tutti: “Io non ho paura dei lupi mannari….Quello che ho visto fin ora….Io…Ormai non temo più nulla. Solo Voldemort. Io temo soltanto lui…” e si strinse forte l’avambraccio. Silente annuì. Di nuovo Harry si sentì catapultare in un nuovo tunnel, stavolta non ebbe neanche il tempo di provare fastidi di alcun tipo, perché si ritrovò quasi istantaneamente in una nuova stanza: nonostante si trovasse soltanto in un ricordo, non potè fare a meno di provare un senso di calore di fronte a ciò che vide. L’arredamento era si particolarmente spoglio e tutti gli oggetto, tra i quali anche i pochi mobili che arredavano la stanza, erano consunti e logori, ma c’era del gusto nel modi in cui erano stati disposti. Le finestre erano rattoppate in più punti con del nastro adesivo, il magiscotch probabilmente, le poltroncine erano divorate in gran parte dai tarli, dei quadri scrostati erano appesi alle pareti, dove la carta da parati era ormai soltanto un vago e sbiadito ricordo. Il caminetto però scoppiettava allegro e seduto accanto al fuoco, Remus Lupin si scaldava le mani, perplesso, il riverbero della fiamma nelle sue pupille. Alle spalle di Harry, entrò Melinda, con un calice fumante in mano, “E’ la pozione antilupo, devila”. Remus tacque alcuni istanti, poi alzò lo sguardo dicendo: “Sei incinta, non è vero?” Melinda barcollò rovesciando alcune gocce della pozione sul pavimento consunto. “Non sono un esperto di queste cose, ma…Tu e Lily….Avete gli stessi sintomi. Non ci vuole molto a capire perché tu sia fuggita da Voldemort….Ma perché non ce l’hai detto? Forse anche Sirius avrebbe capito….” Melinda scosse il capo dicendo: “Io volevo uscirne comunque…La mia famiglia è identica a quella di Sirius…Loro sarebbero stati fieri di me se fossi diventata quella che sono…” “Quella che eri”, puntualizzò Lupin. Melinda sorrise, “Io non immaginavo che la mia ostilità per i mezzosangue mi avrebbe portata a diventare un mostro….E’ soprattutto per questo che sono fuggita. Non volevo che pensaste che avessi fatto questa scelta soltanto per le mie attuali condizioni”. Lupin annuì, “Beh ci sei stata di grande aiuto fin ora. Sei stata la prima a fare il nome di Lucius Malfoy agli auror.” Melinda sospirò dicendo: “Non glielo dirai, vero Remus?” Lupin scosse la testa: “No….Non glielo dirò. Te lo prometto, Melinda”. Harry ricordò all’istante di aver già assistito a quella conversazione durante la sua prima lezione di occlumanzia con Lupin. E mentre pensava ciò, si ritrovò suo malgrado, ad essere di nuovo catapultato in avanti nel tempo. Melinda e Sirius discutevano animatamente in casa di Lupin, mentre quest’ ultimo si asteneva dall’intervenire, appoggiato, con le mani  in tasca, ad una parete. “Cosa credi, che aver fatto un paio di nomi ti renda una di noi?!!” soffiò rabbioso Sirius. Lo sguardo di Melinda era furioso, “E tu credi che aver rinnegato la tua famiglia ti renda diverso da qualsiasi altro Black?!!” Sirius subì il colpo, spalancando meravigliato gli occhi, poi rispose: “Io non sono mai diventato un pagliaccio col cappuccio!!!”. Melinda sorrise amaramente: “Se non ci fosse stato James al tuo fianco, credo che saresti stato il pagliaccio numero uno!!!” Sirius balzò indietro incredulo: ora sembrava quasi divertito. Harry cominciò a intuire che probabilmente l’interesse di Sirius per Melinda era nato dal fatto che era probabilmente l’unica donna al mondo a  tenergli testa e sorrise divertito a quel pensiero. Il tunnel nel quale si trovò catapultato in quel preciso momento lo stordì: era particolarmente lungo, probabilmente l’ultimo che avrebbe visitato. Il luogo nel quale si ritrovò gli era del tutto sconosciuto: un ampio salotto dove sedevano con sguardi ansiosi Remus, James e Lily. Harry sentì un tuffo al cuore nel vedere sua madre e in particolare la sua pancia, cresciuta considerevolmente. Fissavano a turno la porta della stanza di fronte a loro: Harry non se lo fece ripetere due volte e sperando di non allontanarsi troppo da Lupin, attraversò la porta della stanza. Era una piccola stanza da letto appena illuminata, una donna in camice bianco con lo stemma della bacchetta e dell’osso incrociati, sedeva su un letto nel quale dormiva un’altra donna: era Melinda, due grosse occhiaie le solcavano gli occhi, le labbra erano pallide. Accanto a lei,una creaturina giaceva addormentata. Silente, in piedi lì accanto, era profondamente allarmato, Sirius camminava su e giù per la stanza dicendo in tono affranto: “Se è andato tutto bene, perché non vuoi che mi avvicini alla bambina?!!” Silente si coprì il volto con le mani: “Sirius…Tu non meriti questo…Ma…Credo che Melinda ci abbia mentito su qualcosa d’importante…” Sirius si bloccò, tirando indietro i capelli, lo sguardo confuso: “Cosa stai dicendo, Silente?!!Io voglio prendere in braccio mia figlia!!E non stare a sentire le tue inutili sciocchezze!” e fece un passo verso il letto, ma Silente lo bloccò dicendo: “Non posso permettertelo Sirius…Non sono sicuro che quella bambina non possa farti del male…” Sirius spalancò gli occhi, “Pazzo!” soffiò in faccia a Silente. Il preside ignorò l’insulto e disse con calma: “Lascia almeno che sia io a prenderla al posto tuo….Per favore, ascoltami Sirius.” Sirius rise istericamente e disse: “Bene, allora prendila tu, basta che mi lasciate abbracciare mia figlia!” Silente si voltò verso il letto, prese con cautela la bimba in fasce e la porse verso Sirius. Lo sguardo di quest’ ultimo s’intenerì alla vista di quel fagottino addormentato e fece per prenderla tra le braccia, ma Silente glielo impedì dicendo: “No, Sirius. Devi prima vedere una cosa”. “Cosa c’è ancora?!” urlò esasperato Sirius. La mano di Silente sollevò il braccino sinistro della bambina, spostandolo verso la luce. Harry si avvicinò proprio nel momento in cui Sirius compiva un balzo all’indietro inorridito ed esclamava: “Cos’è?!!Chi le ha fatto quello?!!” Harry s’irrigidì alla vista di quello che sembrava un marchio nero inciso con sangue, sul piccolo braccio di Abeel neonata. Un simile simbolo di morte non sembrava poter appartenere a quel corpicino innocente. Sirius prese Abeel tra le sue braccia, afferrandole il braccino e fissando sconcertato l’orribile teschio con la lingua di serpente. Alzò gli occhi furenti verso Silente e disse con un tono di voce che fece rizzare i capelli ad Harry, “Ho detto…Chi le ha fatto questo!!!” Silente sospirò e per la prima volta, abbassò gli occhi, mentre diceva: “Nessuno le ha fatto nulla Sirius…Sono stato presente alla sua nascita e ti assicuro che nessuno ha alzato un dito su di lei.” Sirius ora era perplesso, “Ma allora come…” disse con voce strozzata. Silente lo fissò negli occhi: “E’ chiaro che questa bambina non è tua figlia, Sirius.” Fu come aver lanciato un migliaio di coltelli su di lui…Le labbra  di Sirius tremavano e gli occhi gli si riempirono di lacrime mentre diceva: “E allora di chi…” Silente disse la frase che seguì come se quelle parole gli portassero via dieci anni della sua vita, “Del solo uomo in grado di imprimere il marchio nero.” Sirius sussultò, ma poi fece qualcosa che Harry non si sarebbe mai aspettato; strinse forte a se la bambina, piangendo disperato. Harry deglutì a fatica. Gli occhi di Silente erano umidi. La bambina aveva iniziato a piangere e Sirius la cullava tenendola stretta. Dopo qualche istante disse: “Non m’importa di chi è figlia, Silente…Questa bambina è mia…Melinda ha voluto darla a me…Quando si sveglierà, le dirò che ho intenzione di essere io l’unico padre di sua figlia. L’ho aspettata per troppo tempo ed io…Non posso rinunciarci…” Silente annuì. Poi Sirius disse: “Ti prego però: che nessuno sappia oltre a noi. Voglio che cresca come una bimba qualunque, deve avere intorno a se persone che le vogliano bene” Silente guardò Sirius preoccupato: “Non credo che sarà così semplice. Voldemort la cercherà. Questa bambina è nata con uno scopo. E posso immaginare quale” Sirius scosse la testa: “A questo penseremo dopo. Ora lasciamole dormire. Racconteremo agli altri che tutto è andato bene”. Silente annuì sospirando e uscì dalla stanza assieme a Sirius. Harry si sentì attirare fuori della stanza e si ritrovò nel salotto accanto a Lupin. Questi discuteva con Sirius in disparte, lontano da Lily e James, “Pensavo toccasse a lei dirti che quella bambina era figlia di un altro!Io l’ho scoperto prima che voi due finiste insieme, cosa avrei dovuto fare?!” Sirius lo guardava furioso, ma poi disse: “Beh poco importa. Lei è mia figlia. Non voglio sentire altre discussioni a riguardo!” Lupin strabuzzò gli occhi meravigliato: “Ma è la figlia di Voldemort!Non di un uomo qualunque!” Harry era confuso: evidentemente Sirius non aveva potuto mentire a Lupin, che già sapeva che Abeel non era figlia di Sirius. Ma sua madre e suo padre invece…..Harry si guardò attorno: erano spariti. Poi, improvvisamente, vide suo padre, uscire di corsa dalla stanza di fronte con aria sconvolta: “Melinda e la bambina sono scomparse!” Harry si sentì di nuovo attirare in un altro luogo, ma quando aprì gli occhi, si ritrovò nello studio di Silente, il bacile di pietra di fronte a lui, dove ancora vorticava l’immagine di suo padre come in u fermo immagine. Hermione e Ron si alzarono preoccupati, “Stai bene Harry?” dissero. Harry aveva mal di testa e la stanza gli girava intorno, ma riuscì ugualmente a dire: “Si…Sto bene.” Silente gli porse un calice fumante di qualcosa che Harry non sapeva cosa fosse, ma lo tracannò volentieri perché aveva la gola secca. E improvvisamente di sentì meglio, soprattutto si sentì rilassato, nonostante il turbinio di emozioni di cui era appena stato testimone. “Quando ti senti pronto, Harry, terminerò il racconto”. Harry annuì e disse: “Per favore, continui subito”. Silente sorrise compiaciuto,soprattutto perché Harry non sembrava più furioso come prima. “Dopo che tuo padre ci ha informati della scomparsa di Abeel e Melinda, Sirius corse fuori a cercarla, ma…Arrivò troppo tardi. Almeno per Melinda. Probabilmente Melinda era fuggita con la bambina per paura di sentirsi rifiutata da Sirius…Quanto si sbagliava…Sirius non le ha mia potuto dire quello che avrebbe voluto, perché la trovò morta….Dissennata….Fortunatamente la bambina non era stata toccata e io operai il mio incantesimo prima che Voldemort la trovasse”. Harry pensò al sogno che aveva tormentato le sue notti a partire esattamente da un mese dopo la morte di Sirius….Forse il suo padrino aveva cercato di comunicare con lui…Che senso avrebbe avuto altrimenti sognare un ricordo che gli apparteneva? Già ma com’era possibile? Sirius era morto….Poi Harry disse: “Di quale incantesimo parla?” Silente rispose: “Un incantesimo potente, reso possibile soltanto dal desiderio estremamente forte di Sirius, di tenere Abeel con se. L’incantesimo rompeva il legame mentale e magico esistente tra Voldemort ed Abeel e questo non solo significava che Voldemort non potesse più trovarla, ma anche che dimenticasse la sua esistenza, poiché è la magia a legarlo a lei, non certo l’amore di un padre. Ho poi fatto in modo che tutte le persone coinvolte, tranne me e Sirius, dimenticassero la vera natura di Abeel…Per questo Lupin non ti ha rivelato la verità per intero. Su di lui incombeva ancora il mio incantesimo, almeno…Fino ad oggi. Ho ritenuto opportuno romperlo…Con la cattura di Abeel, non aveva senso conservarlo”. Hermione aggrottò la fronte perplessa: “Professore, ma allora…Come ha potuto Voldemort trovare Abeel?” Silente annuì: “Abeel deve aver rotto in qualche modo, che per ora ignoro, l’incantesimo…Lo ha fatto involontariamente perché lei non sapeva chi fosse suo padre, né tantomeno sapeva di avere un padre….Lei non era neanche a conoscenza dell’esistenza di Voldemort o del mondo magico. Dopo la cattura di Sirius è stata affidata in un orfanotrofio e non ha mai saputo della sua natura di strega, almeno fino a quando non ho ritenuto opportuno chiamarla qui al castello. Proprio come te Harry.” Hermione chiese ancora: “Lei ha detto che Abeel è stata concepita come arma contro chi avrebbe distrutto Voldemort e il suo regime di potere….Non pensa che ora potrebbero usarla contro Harry?”  Silente annuì: “Penso che sia il piano di Voldemort da momento in cui ha ripreso il contatto telepatico con lei”. Harry deglutì a fatica: non sopportava lo sguardo di Abeel, figuriamoci l’idea di vedersela aizzare contro. “Inoltre Voldemort ha fatto bene i suoi conti: sa di poter convincere Abeel basandosi sulla sua convinzione che sia Harry il responsabile della morte di Sirius. Non sarebbe la prima volta che Voldemort usa l’amore tra due persone per i suoi scopi.” “Ma questo è assurdo!” esclamò Hermione, “Harry non ne ha colpa!!!”   “Su questo siamo tutti d’accordo”, disse Silente, “Tranne Harry”. Harry arrossì violentemente. Hermione si voltò stupefatta verso di lui: “Harry!Tu non puoi credere una cosa del genere!” Ron annuì e disse: “Voldemort….(rabbrividì dicendolo), c’ andrebbe a nozze se ti mostrassi debole su questo!!!” Harry fissò i due infastidito e disse: “Pensatela come volete, io so solo che Sirius non sarebbe dovuto morire. Lui non aveva colpa.” Silente si alzò, si avvicinò ad Harry e disse: Nessuno ah colpa quando muore, Harry. E nessuno, se non il suo assassino, è responsabile della morte di qualcuno. Di questo devi convincerti, Harry, o per te sarà la fine. E il sacrificio di Sirius sarà stato vano”. “Cosa vuole che faccia?” chiese Harry. Silente scosse la testa, “Niente che non venga da te. A me basta che tu capisca la lezione più grande che puoi trarre da questa  storia”. Harry annuì: “Sono le nostre azioni a renderci quello che siamo. Non le nostre capacità”. Silente annuì soddisfatto: “Sirius ne era convinto quando ha scelto di prendere Abeel con se. Aveva una profonda fiducia in lei. Non voleva credere che Abeel fosse perduta per sempre, fin dalla nascita. E neanch’io lo credo. Tutti noi abbiamo una scelta da fare, Harry. E Abeel dovrà scegliere da che parte stare. Questo deciderà le sue sorti, nient’altro”. Harry si alzò di scatto, fissò ansioso il preside e disse risoluto: “Professore….Dobbiamo riportarla indietro”. Silente sorrise compiaciuto.

 

 

Ciao!!!!!!!!Eccomi qui e come promesso, un po’ prima del solito….spero abbastanza prima….o vi siete già tutti dileguati?????oddio spero di no!!!!  L L!!!!Comunque……RINGRAZIAMENTI!!!

Daffydebby: sono contenta che ti sia piaciuto il chap, spero che ti piaccia anche come ho svelato alcuni punticini della storia…..anche se ci sono ancora un casino di cose che mi frullano per la testa(alcune già messe per iscritto) e che voi non ancora sapete!!!! J J !!!spero continuerai a seguire la storia!!!smack!

Anonima: ciao! Grazie per la recensione e ogni volta che mi fanno complimenti sul personaggio di Abeel i miei occhietti diventano lucidi lucidi….sono proprio contenta che ti piaccia!!!spero che dopo questo chap ti piaccia ancora di più(o anke se ti piace come prima è uguale!!! J) per i chap non ho sbagliato a segnare i numeri, controlla bene l’elenco e vedrai che in alto( non so perché quello non sia in ordine) c’è il chap che credevi mancasse!!! 1 bacio!

Lory 81: sei sempre fortissima, lory!!!le tue recensioni mi danno una carica immensa!!!!spero di non averti deluso neanche questa volta(dita incrociate)…anch’io mi sto drogando col trailer di GoF e sto letteralmente smaniando per il principe mezzosangue….inganno l’attesa scrivendo e leggendo le tue pazze recensioni!!!!!!1 bacione cara, al prox capitolo!!!!

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: akemy2