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Autore: tbhhczerwony    22/06/2023    1 recensioni
[1/3 Arcs | OC-centered | ship varie, shonen battles!]
dal diciassettesimo capitolo:
Il principe dai capelli rosa sembrava aver notato la leggera tensione tra il gruppo, ciò non sembrava interessare al padre a fianco a lui che continuava a mangiare, chiacchierando con Krystal. A quanto pare era lei il soggetto delle preoccupazioni di Saleh. Dopotutto era comunque amica di sua madre. La fata della natura sentì una vibrazione venire dal suo telefono. Pensava fosse Atan ma, in realtà c’era qualcosa di mai visto nell’app delle note.
Il pianeta Zeldris e il suo Tempio della Vita sono presi di mira da Xanard, un misterioso ragazzo con i poteri di ghiaccio che Jandor e i suoi amici del Winx GX Club dovranno affrontare. Che segreto si cela dietro il puzzle del tempio, e perché Xanard vuole prendere possesso della Fiamma del Drago?
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Altri, Icy, Nuovo personaggio, Winx
Note: AU | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Jigentō'
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HELLO! Ho voluto aggiornare un po' prima del solito e probabilmente cercherò di postare capitoli più presto possibile perché voglio essere in pari come lo sono sull'altro sito--giuro mi dà troppo fastidio che in italiano sono indietro mentre in inglese ho già postato tipo 12 capitoli. Però almeno ora che mi sono fatto un'outline precisa della prima stagione/arco sono sicuro su quello che devo fare per i capitoli futuri! Mentre scrivo e inserisco l'icon di Xanard (sempre disegnata da me perché sennò who does it for my ocs), mi sono accorto di come a 13 anni l'ho fatto abbastanza gremlin e poi a 16 anni diventa un po' più carino, ma alla fine la pubertà fa quello per alcune persone I guess. E qui torna anche Icy! Devo essere onesto, nel ruolo di madre non ce la vedo. Però ho considerato una cosa, lei al contrario di Stella non direbbe "non voglio figli perché so che non riuscirei a crescerli", ma direbbe "voglio dei figli affinché questi diventino come me". Diciamo che qui non sto considerando troppo il suo arco narrativo della stagione 8, o almeno lo considero ma fino a un certo punto, perché secondo me l'hanno messo solamente per giustificarla quando, se volevano proprio farlo, avrebbero potuto farlo già dalla stagione 1. Ma ora vi lascio al capitolo!
 




 
Alfea


 

Quel giorno non era uno dei più produttivi per Jandor a scuola, e Atan poté notarlo dal suo banco. Non sapeva come fosse andato l’incontro con Xanard dal momento che lui ed Aimon non erano presenti, e come stesse facendo sentire Jandor in quel momento, l’erede della Fiamma del Drago non voleva pensarci ma allo stesso tempo voleva spiegare tutto al gruppo una volta riuniti dopo scuola.

Atan ammise a sé stesso che non aveva mai visto Jandor così. Era insolitamente silenzioso, schivo, con le sopracciglia corrucciate e lo sguardo basso, anche durante l’ora di pranzo, nonostante fosse il suo momento preferito tra una lezione e l’altra.

Poterono parlarne solamente dopo essere usciti dall’edificio scolastico e si riunirono con Saleh ed Aimon in strada, vicino a un parco. Solo in quel momento Jandor alzò lo sguardo per parlare.

«Saleh sa già praticamente tutto…» mormorò, «Stava cercando di mettermi alla prova, voleva rubare la Fiamma del Drago»

Atan alzò le sopracciglia confuso e si aggiustò gli occhiali al volto, «Ma come può rubare qualcosa che nemmeno tu stesso puoi vedere?»

«È quello che mi sono chiesto anch’io… ma ho sentito una strana energia sprigionarsi nel mio petto—» raccontò Jandor, «Non… non so come spiegarlo, era diversa dal solito…»

«Anche io sentivo che qualcosa in lui era cambiato… ma non capisco se sia per via dello sforzo, cercando di sconfiggere Xanard, o se sia stato un risveglio» aggiunse Saleh, abbassando le sopracciglia mentre alternava lo sguardo tra di loro.

Aimon incrociò pensierosamente le braccia, «Potrebbero essere stati entrambi» Tutta l’attenzione si spostò su di lui, «Jandor voleva sconfiggere Xanard, questo desiderio deve aver risvegliato qualcosa all’interno del suo corpo. Potrebbe aver causato un trauma temporaneo nella parte superiore, motivo per il quale in questo momento non si sta sentendo bene» si avvicinò successivamente a Jandor, «Forse dovresti parlarne con tua madre. Anche lei possiede la Fiamma del Drago, dopotutto»

«Sì, è vero» il ragazzo dai capelli rossi si voltò verso di lui, «Dopotutto ne ho solo una parte dalla nascita, ma è difficile da domare…»

«Io ho un’idea!» esclamò Atan, «Possiamo riprovare ad allenarci insieme, questa volta lo dirò a mia madre, così può registrarne i progressi. Lo farei io stesso, ma un po’ d’aiuto può esserci sempre utile»

Saleh lo guardò perplesso, «Come puoi farlo tu stesso?»

La fata del suono ridacchiò fieramente, «Sai, mia madre è un cyborg. Lo sono anche io!»

«Davvero?» chiese la fata della natura.

«Certo, ci conosciamo da quando eravamo bambini» aggiunse Jandor, «Poteva già fare incantesimi tecnomagici!»

«Questa sì che è una rivelazione incredibile» commentò Aimon con un sorriso.

«Lo so!» Atan si mise le mani sui fianchi, «Allora, cosa stiamo aspettando? Non possiamo starcene qui con le mani in mano»

L’erede della Fiamma del Drago sorrise e si alzò dalla panchina, «Va bene, andiamo!»


 

***


 

Icy fece brillare la sua sfera di cristallo tra le mani sotto gli occhi di Xanard, che la stava guardando da dietro. La donna sapeva già che il figlio non poteva molto contro Jandor, a causa di diverse coincidenze e sfortunati eventi. Però, dal suo sguardo, lui poté sentire che era ancora arrabbiata.

«Madre…?»

«Mh?»

«Mi stavo chiedendo se ci potrebbe essere un modo per scoprire la posizione del Tempio della Vita per rendere il nostro piano più facile»

Icy alzò le sopracciglia, «Sai cosa avresti dovuto fare. L’hai fatto?» Lo interruppe prima che potesse parlare, «La Fiamma del Drago è una parte essenziale per trovare l’arma sacra. Ne hai già una piccola parte dentro di te, quindi dovresti esserne capace»

«Non ho accettato la missione solo per risolvere dei puzzle»

La strega si alzò dalla sedia, facendogli fare dei passi indietro, «Come pensi di poter prendere l’arma sacra senza prima risolverli? Il Tempio della Vita ne è pieno, insieme a tante trappole ed illusioni.» continuò, «L’arma è l’unica cosa che può aiutarci a dominare la Dimensione Magica come dovremmo. Sono stata chiara?»

Xanard chiuse gli occhi, «Sì, Madre»

Icy gli accarezzò la testa con un sorrisetto, «Bravo. Diventerai una strega fantastica, frequenterai Torrenuvola per imparare e spiare le azioni della Griffin,» tolse successivamente la mano dalla sua testa per continuare, «Lei sa fin troppo. Ma se mantieni la tua identità un segreto, dovrebbe rispondere alle tue domande con facilità»

Il ragazzino la guardò inarcando un sopracciglio, «E se fosse troppo ovvio? Perché non spiare Alfea, invece?»

«Perché le fate possono sentire la tua energia oscura,» spiegò, «Tra l’altro, i figli delle Winx ti conoscono già. Jandor può sentire la presenza di un’altra Fiamma del Drago»

«Sarà pur vero, ma posso cambiare le mie sembianze, no?»

Icy ridacchiò, voltandosi dalla parte opposta, «Certo che adori il rischio proprio come me… ma cerchiamo di lavorare con astuzia. Non so cosa potrebbe succedere se Jandor ti trovasse»

Xanard sgranò gli occhi, «N… non ti fidi delle mie capacità, Madre?!»

«No, ti sbagli. Lui può sentire la tua presenza, visto che hai una parte di Fiamma del Drago come tuo padre» la donna si voltò a guardarlo, «Ecco perché è meglio che tu stia a Torrenuvola»

Il ragazzo sospirò. Non c’era modo di convincerla. «Sì, Madre»

 

—•••—

 

Ci vollero tre anni prima che Xanard potesse raggiungere il pianeta Zeldris. Icy aveva ragione, doveva risolvere tutti i puzzle in modo tale da scoprire il segreto del tempio. Tuttavia aveva poco tempo per risolverli prima di tornare da lei, per andare insieme a Torrenuvola.

Sarebbe stato un gioco da ragazzi rimettere insieme tutti i pezzi. Ma Xanard aveva difficoltà ad ammettere che non era per niente tagliato. Coprì nuovamente i pezzi con la neve, sospirando pesantemente.

«Tsk, ci deve pur essere un altro modo…» si alzò da terra, «Prendere la Fiamma del Drago di Jandor potrebbe davvero essere la soluzione…» le sue labbra si incurvarono in un sorrisetto, «E ora che sto per iniziare l’anno a Torrenuvola, posso dire di essere sempre più vicino»

Xanard tirò fuori la sua spada, mentre con l’altra mano prese la sua lunga treccia argentata. A quel punto, portò velocemente la spada in avanti per tagliare i capelli con una passata. In quel momento gli arrivavano a metà collo, un ciuffo era leggermente più lungo dell’altro.

«Molto meglio.» mormorò, ridacchiando maliziosamente.


 

***


 

Il momento tanto atteso di frequentare Alfea era finalmente arrivato. Tutti i genitori e i nuovi studenti si avvicinarono alla barriera intorno al campus. Jandor e Aimon erano accompagnati da Bloom, Brandon e virtualmente da Aisha, mentre Atan era con Musa e Tecna. Saleh non era con loro, ma pensarono subito che fosse già dentro con Flora e Palladium, dato che era già entrato un paio di volte in passato.

Una volta ricevuto il segnale, entrarono tutti dalla barriera. Genitori e studenti andarono a sedersi sulle sedie di fronte al palco, dove gli insegnanti e il resto dello staff, con Faragonda che presentava l’evento, stavano attendendo.

«Benvenuti ad Alfea!» esclamò la preside, «O dovrei dire bentornati per alcuni di voi?» alternò lo sguardo tra alcuni genitori con un sorriso.

«Certo che è strano tornare qui così, anziché essere io stessa a frequentare» commentò Bloom, guardando Jandor e Aimon.

Musa annuì e alternò lo sguardo tra Atan e i suoi amici, «Spero che vi divertiate qui. Mi chiedo se le stanze siano divise allo stesso modo di vent’anni fa…» sospirò, «Sto cominciando a sentire la nostalgia»

«E ora diamo inizio al tour!»


 

***


 

Una volta finito il tour nel dormitorio maschile, Bloom, Musa e Tecna notarono una porta alquanto familiare.

«Ehi, ma questo non era il nostro appartamento?» domandò Bloom, aprendo la porta.

Musa e Tecna la seguirono, «Sì, è proprio lui!» disse la prima donna.

I ragazzi le seguirono successivamente.

«Quindi era questo il vostro appartamento quando frequentavate Alfea?» chiese Atan, guardandosi intorno.

«Esattamente!» rispose Tecna, avvicinandosi a lui, «Ma ora è diventato uno degli appartamenti per i ragazzi»

Jandor si guardò in giro con gioia, «Che bello! Possiamo prenderlo noi allora!»

«Sempre se Faragonda sia disposta a darvelo» Bloom ridacchiò.

Il ragazzo le prese la mano, «Mamma, perché non mi fai vedere la tua stanza?»

«Va bene!»

Bloom diede il suo telefono con la videochiamata attiva di Aisha ad Aimon, che si avvicinò curiosamente ad Atan e le sue madri che raccontavano vari aneddoti riguardanti il dormitorio. Bloom accompagnò Jandor nella sua vecchia stanza, che per il momento era completamente vuota, finché la donna non notò due figure familiari sedute sull’altro letto dalla parte opposta della stanza.

«Flora!» esclamò.

«Saleh!» chiamò invece Jandor.

I due si voltarono e si alzarono dal letto per avvicinarsi agli amici con un sorriso.

«Oh, Bloom! Che piacere rivederti, quanto tempo…» le disse.

«È vero!»

Flora guardò successivamente il figlio di Bloom, «Tu devi essere Jandor, Saleh mi ha parlato molto di te»

«È un piacere conoscerla, professoressa Flora!»

«Per favore, chiamami pure Flora quando non siamo a lezione» gli sorrise, «Ho sentito altre voci, pensavo che io e Saleh fossimo soli fino ad ora»

«Musa e Tecna sono qui con Atan. C’è anche il figlio di Aisha, Aimon, vive con noi da tre anni ormai» spiegò Bloom.

«Mi racconterai tutto più tardi, ora vorrei salutare tutti!»

Le donne uscirono dalla stanza con i figli, raggiungendo il resto del gruppo. In poco tempo, il vecchio Winx Club e la nuova generazione si riunirono in salotto, parlando di argomenti diversi. I quattro ragazzi ebbero tempo di raccontarsi cose personali, mentre le donne del Winx Club erano contente di poter passare un po’ di tempo insieme come in passato.

«Peccato che non abbiamo potuto contattare Stella…» commentò Musa.

«Ci abbiamo provato, ma zia Stella sembra così impegnata…» rispose Jandor, «Potremmo mandarle un messaggio quando possiamo!»

Bloom annuì, «Sì, spero che risponda» si alzò successivamente dal divano, «Ora dovremmo andare, i nostri ragazzi passeranno la loro prima notte qui! E mio marito mi sta sicuramente cercando»

«Non ti sbagli»

Bloom si voltò, notando Brandon e Palladium entrare insieme.

«Ci siamo incontrati in corridoio e pensavamo di farci una chiacchierata» Brandon sorrise e si voltò verso Jandor, «Buona fortuna, draghetto. Spero che ti divertirai come si è divertita la tua mamma»

Il ragazzo ricambiò il sorriso, «Ma certo! Grazie, papà»

Bloom si avvicinò per dargli un bacio sulla fronte, e anche ad Aimon, sebbene il principe non ne capisse il motivo. Poi sentì la voce di Aisha dal telefono di Bloom.

«È da parte mia, Aimon. Buona fortuna!»

Il ragazzo accennò un inchino, «Grazie mille, Madre» e guardò Bloom, «E anche a lei, Vostra Alt—voglio dire, Bloom»

La donna ridacchiò dolcemente, «Spero che avremmo tempo di rivederci. Ciao!»

Jandor salutò i suoi genitori insieme ad Aimon. Allo stesso tempo, Atan salutò Musa e Tecna.

«Ricordati di non causare troppi guai, d’accordo?» disse la fata della musica.

Lui annuì, «Ma certo, non preoccuparti, Mama»

«Puoi usare la nostra vecchia stanza. Puoi separare i letti se hai bisogno… nei nostri ultimi giorni dormivamo sempre insieme» raccontò Tecna, facendo arrossire Musa.

«Oh, tesoro! Non dirglielo così»

Atan ridacchiò, «Cercherò di contattarvi nel tempo libero»

Una volta salutate, le donne lasciarono il dormitorio. Solamente Flora e Palladium restarono con loro.

«Allora cominceremo domani» disse lui, «Vi daremo l’orario provvisorio e i libri di testo dalla biblioteca»

Flora annuì, «E non dimenticatevi dell’esame di ammissione!»

«L’esame di ammissione sarà sempre domani, giusto?» domandò Atan.

«Esatto» rispose Palladium, «Preparatevi, perché giudicheremo la vostra intelligenza e le vostre abilità con la magia. Ci vediamo domani!»

«Ciao mamma, ciao papà!» Saleh li salutò prima che potessero uscire.

Jandor si avvicinò ai suoi amici mettendosi in mezzo a loro. Quell’appartamento, che era precedentemente delle loro madri da giovani, era tutto per loro. Jandor prese i suoi amici per abbracciarli con un sorrisone.

«Ragazzi sono così contento di iniziare con voi!»


 

   
 
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