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Autore: niwakaame    17/07/2023    4 recensioni
“Fra me e quello lì NON c'è nessun passato, nothing, nada, niente di NIENTE, CAPITO?!” Bercio sguaiata. “Lui mi ha offerto un lavoro ed io ho accettato, tutto qui!”
E se Akane non fosse una frana in cucina? E se invece fosse una talentuosa pasticcera? E se Ranma fosse invece la nuova stella della ristorazione stellata? Tra padelle, litigate, incomprensioni e piatti da leccarsi i baffi i nostri eroi troveranno (o ritroveranno) l'amore ... forse?!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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2 anni dopo

 

 

 

L'incessante rumore della pioggia che picchia sul vetro della finestra mi sveglia.

Socchiudo un occhio e mi accorgo che fuori è ancora buio.

Potrei approfittarne per alzarmi ed allenarmi un po'; vista la giornata impegnativa che ci si prospetta davanti. Dubito che troverò del tempo anche solo per una corsetta oggi.

 

'Magari solo altri 5 minuti …' mi dico sentendo le palpebre richiudersi

Mi giro alla ricerca di quel corpo così voluttuoso che divide il letto con me, ma quando vado per attirarla a me non trovo nessuno.

'Forse è in bagno' penso

 

Mi rigiro tra le lenzuola per un po', in attesa del suo ritorno, solo che non arriva.

A questo punto sono completamente sveglio perciò mi alzo e busso alla porta del bagno, ma non ricevo risposta.

Apro, e infatti non c'è nessuno dentro.

 

“Quella stupida … dove diavolo è andata a quest'ora?!” brontolo fra me e me guardando la sveglia.

Le 4 e 15 del mattino

È ancora notte fonda! E quella scema dove si è cacciata?

Mi sto spazientendo.

 

Mi infilo in fretta e furia il pigiama, scendo piano piano le scale e mi dirigo in salotto

'Forse si è addormentata sul kotatsu. Si addormenta ovunque ultimamente ...' teorizzo

Ma non c'è nessuno neanche lì

Ok, proviamo in cucina, dopodiché mi sente.

 

“Akane?!” chiamo spalancando la porta

La luce è spenta, ma c'è un bollitore sul fuoco acceso

“Vuoi vedere che ...”

A passo spedito mi dirigo verso l'engawa* e infatti è lì che la trovo.

 

Seduta con le gambe a penzoloni sul bordo, sta sgranocchiando un biscotto e sembra intenta a fissare le fronde degli alberi scosse dal temporale.

 

La preoccupazione provata si dissipa all'istante, quando mi fermo per un momento a fissare la scena.

Il suo profilo perfetto è illuminato soltanto dalle lanterne in giardino e le gocce di pioggia sembrano danzarle attorno come tanti piccoli cristalli.

Ogni volta che la guardo il mio cuore perde un battito.

È davvero bellissima.

Non posso ancora credere che sia davvero mia.

 

“Ti buscherai un raffreddore così.” dico con una punta di rimprovero, sedendomi accanto a lei

“Ranma! Che ci fai sveglio a quest'ora?” esclama riemergendo dai suoi pensieri

“La pioggia mi ha svegliato. Tu cosa ci fai in piedi nel bel mezzo della notte?”

“Bruciori di stomaco” sospira rassegnata “Stavo per fare un po' di tè, ne vuoi?”

“Sì, volentieri.”

Fa per alzarsi

“Ci penso io, resta seduta.”

 

Preparo la bevanda calda, facendo una piccola deviazione in salotto per prendere una coperta e torno da lei.

Le porgo le due tazze fumanti e le copro delicatamente le spalle con il plaid.

 

“Grazie baka!” sorride

Mi siedo nuovamente al suo fianco

“Prego” sussurro baciandole la punta del naso

Sorseggiamo tranquilli il nostro tè, lo scrosciare dell'acqua come unico rumore di sottofondo

 

“Ranma?!” mi chiama all'improvviso

“Che c'è?”

“Ho paura.”

“Lo so.” rispondo stringendole la mano

Ce ne stiamo così per un po'; seduti vicini a fissare la pioggia che scende, in silenzio. Con una mano intrecciata a quella dell'altro

 

“E se ...”

“Akane non ricominciare.”

“Ma potrebbe ...”

“Non succederà nulla, basta per favore.”

“E se invece succedesse?”

“Ti dico di no. Non succederà, punto e basta.”

“Aah Ranma! Smettila di comportarti come un ragazzino e ragiona!” strepita esasperata

“No, ragiona tu Akane!” replico stizzito “Tofu ha detto che la situazione è sotto controllo. Ti sei sottoposta a tutti gli esami che si potessero fare e sono andati tutti bene, sei stata visitata dai migliori medici, nelle migliori cliniche e tutti concordano sul fatto che non c'è da preoccuparsi. Perché cotinui a torturarti così?!” strillo irritato

 

Lei si morde il labbro inferiore cercando di ricacciare indietro le lacrime.

“Perché è già successo una volta e non credo di poter affrontare nuovamente un dolore simile, nel caso in cui … hai capito, no?”

Certo che ho capito. Ce l'ho impresso nella memoria quel dolore.

 

“Andrà tutto bene, vedrai” le dico con tono più tranquillo

Annuisce, ma i suoi occhi rivelano comunque un'ansia che so non riuscirò mai a placare fino in fondo

 

“Finisci il tuo tè e poi alleniamo qualche kata insieme, ti va?” propongo per distrarla

“No grazie baka. Credo che a questo punto mi faró un lungo bagno caldo e poi preparerò i bento per il viaggio di ritorno. Tu fai pure però; ti vengo a chiamare quando ho finito.”

“Ho un'idea migliore! Fai il tuo bagno, chiudiamo le valigie e poi andiamo a fare colazione in quella pasticceria del centro che ti piace tanto! I bento li possiamo sempre comprare al kombini lì accanto”
“Ok!” trilla entusiasta

“Ora sì che ti riconosco! Basta invitarti a mangiare per farti tornare il buon umore, maschiaccio!”

rido volutamente sguaiato

“Idiota!” ruggisce dandomi un pugno in testa

Balzo in piedi e le faccio la linguaccia prima di scappare via; giusto in tempo per evitare la tazza che mi viene tirata contro.

 

 

 

 

 

************************

 

 

 

 

 

“Dunque, vediamo … sì , allora: prendo una girella danese, un pain au chocolat, un croissant alla marmellata di arance, due ciambelline fritte, un cinnamon roll, un mini krapfen alla crema, quattro cookies americani, una scatola dei vostri cioccolatini, una di praline ed una di biscottini al burro!”

“Ehm … Akane?! Non starai esagerando un pochino?” m'informo

 

Sta' zitto Ranma, sta' zitto, non devi aizzarla

Però altro che mangiare per due, sta comprando provviste per l'intera popolazione giapponese.

 

“Sciocco, non è mica tutto per me! I cioccolatini sono un regalo per la mia famiglia!” chioccia beata

“So … solo i cioccolatini? E tutto il resto?” tremo conoscendo già la risposta

“Oh che sbadata, scusami! Prendo qualcosa anche per te!” pigola

 

Ormai è fuori controllo

 

“Potrei avere anche un muffin ai mirtilli per favore?” dice poi rivolgendosi alla commessa

“Ma chi la mangia tutta questa roba?!” chiedo esasperato

“Abbiamo un lungo viaggio di ritorno da affrontare ed io ho voglia di dolce!” afferma

“Va bene, ma non pensi ch...”

“No, non penso Ranma.” sibila a denti stretti, fulminandomi con lo sguardo

Mi arrendo e pago scortandola poi subito verso l'uscita prima che porti via tutto il negozio.

 

Ci incamminiamo tranquilli verso la stazione, io carico di borsoni e trolley, lei felice con i suoi acquisti.

 

“Hai ricordato a tuo padre e alle tue sorelle della cena all'Herb stasera?”

“Sí, vedrai che saranno già tutti lì a confabulare ...” brontola con una smorfia

“Se ti consola, sappi che mia madre ha provato anche ieri sera ad estorcermi informazioni quando ha chiamato!”

 

Sospira profondamente e addenta pensosa un pezzo di brioche

“Non avremo fatto uno sbaglio?! Voglio dire, conoscendoli si infurieranno quando sapranno quello che abbiamo tenuto loro nascosto. Aspettano questo momento praticamente da tutta la vita.”

“Che si infurino allora, la cosa non mi interessa.” dichiaro

“Ranma!” mi rimprovera scandalizzata

“Ah Andiamo Akane, sai cosa intendo! Credi davvero che avremmo potuto goderci questo viaggio se loro avessero saputo?”

“No” ammette sconfitta

“Appunto. Perciò piantala di sentirti in colpa ed entra in quel negozio piuttosto.” faccio indicando con il mento una boutique davanti a noi

“Un negozio di intimo?” chiede perplessa

“Sì! Quel completino in vetrina mi ha fatto venire una certa idea … voglio inaugurare il nostro rientro a casa togliendotelo di dosso stasera.” le sussurro all'orecchio

 

Il suo volto si incendia e distoglie lo sguardo da me, borbottando parole come 'maniaco' e 'porco'.

Però allunga il passo e si precipita all'interno.

'Non cambierà mai … per fortuna' sorrido fra me e me

 

 

 

 

 

 

 

*****************************************

 

 

 

 

 

 

Quattro ore di treno, due bento consumati al volo, tre valigie disfatte e innumerevoli crisi isteriche di Akane per la scelta dell'abito più adatto dopo, siamo finalmente pronti per uscire e andare a questa benededetta cena.

 

Che le divinità ci aiutino.

 

 

In piedi, uno accanto all'altra davanti al ristorante, ce ne stiamo lì con la testa all'insù a fissarlo come se fosse un gigantesco mostro pronto ad ingoiarci vivi.

 

“Siamo arrivati.” inspiro profondamente “Sei pronta?”

 

“Come sto?? Questo colore mi sbatte vero?! Avrei dovuto mettere l'abito rosa! Era più largo, più lungo e almeno mi copriva le ginocchia. Guarda qua, ho le ginocchia grasse, sembro una mongolfiera; una mongolfiera grassa e sbattuta ...”

 

Ci risiamo. Giuro che sono quasi tentato di farle una flebo di camomilla

 

“Akane, tesoro ...”

 

“Certo però che anche tu Ranma! Non sei stato affatto d'aiuto! 'Stai benissimo amore mio' gne gne gne! Potevi anche degnarti di darmi un parere onesto e dirmi che sembro un budino alla crema … un grasso budino molliccio!”

 

Si può amare qualcuno così tanto da credere di poterne morire da un momento all'altro e avere, nel contempo, voglia di dargli una testata?!

 

E poi perché ho messo le ballerine?! Avrei dovuto mettere i tacchi, almeno quelli slanciano! Questo look è orribile, io sono orribile e tutti si accorgeranno non appena varcherò la soglia del ristorante che ...”

 

“AKANE!”

“Che c'è?!”

“Datti una calmata!” le intimo afferrandola per le spalle

“Ma ...”

 

Le premo il dito indice sulla bocca

“No. Il vestito ti sta benissimo, non hai le ginocchia grasse, non sembri una mogolfiera o un budino, se io ti ho detto che stai benissimo è perché è la verità e non ti servono le scarpe con il tacco. Non sei orribile, sei splendida e nessuno si accorgerà di nulla a meno che tu non lo voglia. Ok?!”

 

Annuisce incerta

 

“E comunque, anche se se ne accorgessero che problema c'è? Siamo qui proprio per questo stasera.”

Le tolgo il dito dalle labbra e la bacio

“Sta' tranquilla maschiaccio” la rassicuro prendendola per mano e incamminandomi verso l'entrata.

 

Ripeto la stessa cosa a me stesso 'sta' tranquillo' perché in realtà sono più nervoso di lei.

Soun potrebbe anche accoltellarmi e mangiarmi al posto del dessert.

 

Quando siamo ormai ad un passo dalla porta Akane si blocca di nuovo

 

“Ho solo paura che se lo dirò al mondo allora sarà reale e più sarà reale più non potrò sopportare nuovamente quel dolore nel caso in cui ...” un singhiozzo le spezza la voce

 

Vederla così, per me è questo il dolore insopportabile.

 

La trascino verso l'entrata posteriore del locale, al riparo dal flusso di passanti che invade la strada.

 

“Akane guardami”

 

Ha gli occhi rossi e le labbra tremanti.

È come se mi stessero prendendo a calci il cuore

 

“Abbiamo perso un bambino due anni fa ed è stato terribile, i Kami sanno quanto. E so anche che sei terrorizzata dalll'idea che la cosa possa ripetersi … anch'io lo sono. Ma devi cercare di tranquillizzarti un po'; tutto questo stress non fa bene né a te né a lui o lei, che tra l'altro sta benissimo. Ti prego, cerchiamo di goderci questa gravidanza con gioia.”

 

“Hai ragione” mormora tirando su con il naso

“Lo so!” sorrido

“OK, andiamo in scena!” dice dirigendosi verso l'ingresso

 

Guardala, così forte e così fragile allo stesso tempo

La afferro per il polso e la attiro a me

 

“Ti amo Akane Tendo.”

I suoi occhi si infilano nei miei ed io sento che potrei bruciare

“Ti amo Ranma Saotome.”

 

Incolla le sue labbra alle mie e quando sento la sua lingua che mi accarezza perdo il controllo.

Succede ogni volta, è più forte di me. Basta un suo tocco, una sua carezza, e mi trasformo in un concentrato di lussuria.

La afferro per i fianchi e la spingo delicatamente verso il muro.

 

“Che ne dici se andiamo un attimo nel mio ufficio prima di farci vedere?” propongo mordicchiandole il lobo dell'orecchio

“Ran … ma ...” geme

Scendo verso il collo mentre con le mani le accarezzo entrambe le cosce.

“Aah .. Ra … Ranma ...”

“Sei bellissima …” mugolo con il fiato corto per l'eccitazione

“Mmmh ...” sospira guidando la mia mano sotto il tessuto del vestito.

“Andiamo ...” dico tirandomela dietro

 

Ma quando apro la porta vado a sbattere contro qualcosa o meglio qualcuno di enorme

 

“Papà?!” esclamo sorpreso

“Oh figliolo, sei arrivato! Ciao Akane, come stai, bambina?” borbotta nascondendo le braccia dietro alla schiena

“Salve signor Saotome, tutto bene grazie ...” farfuglia lei impacciata

“Che ci facevi qua dietro nella cucina?” chiedo sospettoso

“Ah beh … io .. ecco … volevo … cercavo … sì ...”

“Non sarai mica venuto a cercare da mangiare per caso?!” ironizzo

 

Lo conosco fin troppo bene

 

“Ma … no … ma che dici figlio mio, io stavo solo ….”

“Scusate ragazzi, avete per caso visto mio marito?” la voce di mia madre in lontananza

 

Osservo compiaciuto il terrore negli occhi del mio vecchio mentre cerca di infilarsi nella tasca della giacca una salsiccia

 

“GENMA!” beccato!

“Torna immediatamente di là! Non posso credere che tu sia davvero sgattaiolato nella cella frigorifera come un ladro per arraffare uno spuntino! Oltretutto Soun voleva sapere se … Oh Ranma, Akane, cari, siete arrivati! Che gioia vedervi!”

“Ciao mamma!”

“Buo … buonasera signora Saotome …” balbetta Akane con lo sguardo imbarazzato

“Ma non statevene lì impalati! Entrate! Venite, siamo già tutti di là!” trilla spintonandoci all'interno

 

“L'ufficio dovrà attendere ...” sussurro all'orecchio di Akane mentre ci dirigiamo in sala

“Sta' zitto pervertito!” sibila rossa come un peperone “Ancora un attimo e ci avrebbero beccati!”

“E la cosa ti dispiace?” la provoco

“Taci e cammina!” ringhia

Me la rido di gusto osservandola mentre cerca di ridarsi un contegno

 

“Guardate un po' chi ho trovato! Sono arrivati i nostri piccioncini!” chioccia mia madre

Un applauso collettivo ci accoglie al tavolo.

 

Ci sono tutti: i miei genitori, Soun, Kasumi con Tofu e persino Nabiki con quell'idiota di Kuno.

 

“Grazie a tutti per essere venuti stasera” dico mentre faccio accomodare Akane a sedere

“Perdonateci per il ritardo, ma siamo stati … trattenuti. Hiroshi vi delizierà con un calice di prosecco, mentre io mi assenterò un attimo in cucina. Grazie ancora e scusatemi”.

 

Li lascio a brindare con Akane, sapendo già che me la farà pagare cara.

 

Ma ho una faccenda urgente da sbrigare

 

Appena metto piede in cucina vengo malamamente trascinato nella dispensa da Ukyo, la mia sous chef, che stasera ha la piena responsabilità di tutto il menù.

Ha un grosso coltello in mano e me lo sta puntando in piena faccia

 

“Allora?! Com'è andata? Hai raggiunto l'accordo? Non mentirmi Saotome, ti avverto, o ti faccio diventare una tartare!”

“Metti giù questo affare Kuonji, ma sei impazzita?!”

“Scusa, ma sono un fascio di nervi, non ti sei degnato di dirmi niente per telefono!”

“Mi sembrava più giusto dirtelo di persona.”

“Mi sembrava più giusto dirtelo di persona” mi scimmiotta

“Dirmi cosa Ranma?! Giuro che ti uccido se non parli!” minaccia alzando nuovamente il coltello verso di me

“Ho raggiunto l'accordo. Il ristorante passerà in mano al nuovo proprietario alla fine dell'anno.”

 

Silenzio.

Almeno abbassa il coltello

Nei suoi occhi leggo un misto indecifrabile di felicità e amarezza

 

“Sono felice per te Ranma, dico davvero … è quello che hai sempre voluto … ma questo posto non sarà la stessa cosa senza di te. Voglio dire, è comunque la tua creatura.”

 

“Ti ringrazio Ukyo, per tutto.” replico stringendola forte

“Aspetta a ringraziarmi, potrei sempre licenziarmi in tronco se non dovesse piacermi il nuovo chef e portare con me tutte le ricette dell'Herb!” ride

“Ah, ma non credo che avrai problemi ad andare d'accordo con il nuovo chef, sai?!” ridacchio lasciandola andare

 

“Lo conosci? Che tipo è?”

“Sì, la conosco.”

“Ah bene, quindi è una donna!”

“Già, è una donna ed è anche molto giovane.”

“Stai scherzando?! Mi manderanno una novellina?! Ah Ranma, credevo ci avresti tutelati! Ci siamo sempre fatti il mazzo per te qui dentro, tutti quanti, nonostante il tuo caratteraccio e tu che fai? Ci abbandoni nelle mani d...”
“Ukyo Kuonji”

“Eh?”

“Ukyo Kuonji. Sarà lei il nuovo executive chef dell'Herb!” annuncio solenne

 

“Oh Kami” I suoi occhi e la sua bocca sono spalancati, non so se per il terrore o la sorpresa

“Oh Kami, Oh Kami, dici sul serio?!

Annuisco “È stata l'unica condizione non negoziabile.”

 

“Aaaaaaahhhhh!” mi salta impazzita con le braccia al collo

“Grazie, grazie, grazie, grazie!!!”

“Di nulla ma … Ukyo... il coltello!”

“Scusa, scusa! Oh non ci posso credere, questo è il giorno più bello della mia vita! Aaaah! Devo chiamare mio padre, sarà così orgoglioso di me!”

Puoi scommetterci!”

 

“Grazie Ranma”

“Te lo sei meritato. Nessuno ha lavorato più sodo di te qui dentro, è anche grazie a te se sono diventato quello che sono oggi.”

“L'ho fatto con piacere. Amo il mio lavoro e per me ormai sei come un fratello.”

“Un fratello un po' despota ...” ammetto

“Solo un po'!” ride

 

“RANMA!”

 

Entrambi sussultiamo impauriti

Akane spalanca la porta e sembra la rappresentazione vivente di Kiyohime**

 

“Mi dici che diavolo stai facendo nascosto qua dentro? Torna subito in sala, vigliacco che non sei altro! Mi hai abbandonata di là come una scema ad affrontare tutti quanti da sola!”

“Scusa, noi stavamo soltanto parlando del nuov ...”
Parlerete più tardi, ora muoviti e torna di là con me; tua madre mi ha già chiesto tre volte perché non voglio il vino ed io non so più cosa inventarmi!”

“Da quando in qua non bevi il vino Akane?” S'informa Ukyo

“Ah beh … da … beh vedi … io ho …”

 

Ukyo si illumina
“Sei incinta!!!” squittisce

“No! Sssshhh!” la zittisce Akane

“Sì, sei incinta!!!” sta gongolando

“No, io non … sì, sono incinta.” si arrende

 

“Aaaahhh!Ma è meraviglioso!” saltella la mia amica battendo le mani

“Ti prego Ukyo, sta' zitta! Non lo abbiamo ancora detto a nessuno!”

“Oh Kami, quante belle notizie oggi, dobbiamo festeggiare! Di quanti mesi sei? Conosci già il sesso? Avete già scelto il nome?”

“Quattro e mezzo, no e no. Più tardi giuro che ti racconterò tutto e festeggeremo, ma ora Ranma, ti prego, torna di là!” implora esasperata

 

“Va bene, va bene, andiamo”

“Scusa Ukyo, a dopo!” urla Akane portandomi via

 

Ci affacciamo cauti in sala ed effettivamente più che una cena sembra sia in corso un'indagine

 

“Ti dico che c'è qualcosa che non va ...”

“Ma no, state esagerando ...”
“Ha ragione Nodoka, qualcosa non quadra, altrimenti perché invitarci tutti qui ...”

“Non so, forse non c'è un motivo vero, forse hanno ...”

“Nabiki ti dico che quel deprecabile cuoco ha in mente qualcosa ...”

 

“Che ti dicevo?!” fa Akane “peggio della CIA”

“Sai che ti dico?! Basta così. Avrei preferito aspettare di arrivare almeno agli antipasti, ma evidentemente non è possible perciò ..”

 

Afferro la mano di Akane e m'incammino deciso al tavolo

Non appena ci vedono arrivare smettono tutti di parlare

 

“Eccomi, scusate per l'attesa.” dico facendola sedere accanto a me

“Buoni questi stuzzichini Ranma! Cosa sono?” chiede mio padre con finta nonchalance

“Non sono stuzzichini, idiota. Si chiamano amuse-bouche e non li devi trangugiare come patatine, fogna che non sei altro!”

“Che carini!” cinguetta felice Kasumi

 

Comunque … visto che proprio non riuscite a starvene buoni; sì, è vero. Vi abbiamo riunito qui al ristorante per un motivo.

Prendo la mano di Akane nella mia, è sudata e sembra quasi stia per svenire

 

“Io e Akane abbiamo un annuncio da fare: Aspettiamo un figlio. Ed io ho venduto il ristorante. E' per questo che siamo stati via. Dovevo chiudere con il compratore e ne abbiamo approfittato per goderci del tempo da soli, lontano da tutti e sopratutto per parlare del nostro futuro. L' intenzione è quella di prendere in mano la gestione del dojo al più presto e portarlo ai massimi livelli, così com'era stato proposto tanti anni fa.”

 

Ecco.

È fatta.

La bomba è stata sganciata. Ora non ci resta che aspettare la reazione

 

“Ovviamente con il tuo consenso, Soun.” aggiungo

 

Silenzio

In sala non vola una mosca.

Stanno lì a fissarci inespressivi come tante statue di cera.

 

“I vostri antipasti signori. Abbiamo del Tazuna Konnyaku con sals...”

“Grazie Hiroshi, puoi andare.” siluro il cameriere

“Certo chef.” si congeda con un inchino

 

Passa un altro minuto in cui nessuno proferisce parola o muove un muscolo

Mi giro verso Akane in cerca di supporto

 

“Forse è un infarto collettivo?!” mi chiede sottovoce “tipo isteria di massa, solo che abbiamo fatto saltare le coronarie a tutti quanti nello stesso momento?!”

“Non credo sia possibile ...”

 

E poi esplode il pandemonio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

* Engawa: specie di veranda coperta dal tetto spiovente tipica delle case tradizionali giapponesi

 

** Kiyohime: Demone femminile della mitologia giapponese dalle sembianze di un serpente

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ragazzi, quando ormai io per prima avevo perso le speranze, ecco che questa storia è tornata a bussare alla mia porta. Non ci sono scuse, ma credo sappiate tutti che la vita, molto spesso, prende delle direzioni diverse da quelle che avevamo pianificato. Posso dirvi soltanto; prendetevi sempre cura di voi e del vostro benessere mentale, è la cosa più preziosa che abbiamo la nostra felicità e purtroppo è anche quella che tendiamo a soffocare di più, per un motivo o l'altro … ma non voglio angustiarvi, voglio solo dirvi grazie se mai leggerete il mio nuovo capitolo e grazie dal profondo del cuore anche per i messaggi di incoraggiamento che ho continuato a ricevere e che, mi duole moltissimo ammettere, ho letto soltanto ora.

Comunque … chissà se c'è ancora qualcuno che è vagamente interessato a leggere questa mia ff o a leggerla per la prima volta … fatemelo sapere se vi va … intanto vi prometto che per il prossimo capitolo (che penso sarà quello conclusivo) non dovrete aspettare anni interi, infatti lo sto già buttando giù. Oppure non ve ne frega niente e va bene lo stesso!!! :D :D :D

Ancora grazie mille e a presto, giuro!

 

Ah, c'è un'ultima cosa che ci tengo a precisare perché mi sta molto a cuore.

In questo capitolo viene trattato un tema molto delicato che è quello dell'aborto spontaneo.

Ne accenno volutamente in maniera velata, poiché è un soggetto che a mio parere va a toccare molte corde dolorose e ho preferito quindi parlarne con (mi auguro) tatto per non urtare la sensibilità di nessuno.

 

Vale

 

 

 

 

 

 

   
 
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