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Autore: KyubiKonanOfAkatsuki    14/09/2009    0 recensioni
[Seguito di 'Kowaii Kitsune'][RufyxNami, FrankyxRobin, LuccixOC. Magari. Mi piacerebbe qualche recensione >:)]Un leopardo, un lupo e una volpe. Tre esseri diversi, ma infondo legati da una stessa origine: erano umani. Questo è il prezzo da pagare per un possessore dei Frutti del Diavolo modello Zoan. Dopo parecchi anni, il possessore diventa sempre meno umano… Finisce per trasformarsi in animale al 100%. Si finisce intrappolati per sempre, e non c’è modo per tornare indietro. Kokitsune, saggia eppure testarda e impulsiva, non vuole arrendersi al suo destino e arriva persino a chiedere aiuto ai suoi vecchi nemici, Rufy&Co. La cura si trova su un'isola chiamata "L'Occhio del Diavolo", situata nell'Arcipelago Sancta,composto dalle isole chiamate Abaddon, Asmodeus, Astaroth, Chamuel, Jehoel, Leviathan, Kokabiel, Seraphiel, Ramiel. Il prezzo da pagare per la salvezza, però, è molto alto: la morte. Kokitsune, tuttavia, è disposta a morire. Nel suo 'pellegrinaggio' incontrerà angeli, demoni ma anche amici sinceri. (Molti riferimenti alla mitologia cristiana ed ebraica, al 'Dies Irae' e alla Divina Commedia)
Genere: Triste, Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cipher Pool 9, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kokitsune e gli altri si muovevano silenziosi nella foresta, anche se cominciavano a nascere i primi sospetti: e se fosse stata un’imboscata? La volpe li stava conducendo in una trappola? Fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio, dice un detto… Ma lei aveva dato la sua parola.

 

Kokitsune: -Lucci! Lucci!-

 

Chiamava lei, entusiasta. Il leopardo, che stava sonnecchiando all’ombra di un albero nella radura, si erse sulle quattro zampe, aspettando l’arrivo del gruppo. Kokitsune gli corse incontro e strofinò la sua testa contro di lui, per salutarlo.

 

Kokitsune: -Ecco qui! Loro ci aiuteranno!-

Lucci: -Sono alquanto scettico a riguardo-

Kokitsune: -Ma non devi! Ammetti che ci sia una cura…-

Lucci: -Ammetti anche che NON ci sia una cura…-

Kokitsune: -… Ragazzi, mi dovete aiutare! Quando Rob si mette in testa una cosa è impossibile fargli cambiare idea!-

Chopper: -Potrei avvicinarmi a controllare… Ahem… E’ sicuro?-

 

Disse la renna, diffidente.

 

Kokitsune: -Sì, che domande! Non farà nulla, vero Lucci…?-

Lucci: -Sarà, ma sono le tue parole contro la mia volontà…-

Kokitsune: -… E’ il suo modo per dire che non ti farà nulla-

Chopper: -Non sono molto convinto, ma mi avvicino, ok?-

 

Lucci si risedette, guardando dritto negli occhi Chopper. Si muoveva come pronto a un imminente attacco, ma il leopardo non reagì.

 

Chopper: -Sei già nella forma animale? Ti rimangono ancora ricordi, sensazioni, percezione di te stesso… Siamo vicini alla fase conclusiva. Ti è mai capitato di trovarti in un posto senza ricordare come ci sei arrivato?-

Lucci: -No, non ancora-

Chopper: -Ti viene spontaneo attaccare piccoli animali *gulp*… E sbranarli?-

Lucci: -Sì, e non sono il solo…-

 

Disse lui, indicando con un cenno della testa Kokitsune, che stringeva tra le zanne un coniglio e lo percuoteva con movimenti del robusto collo, schizzando sangue dappertutto.

 

Kokitsune: -Uhm? Che c’è?-

Chopper: -Temo che ci sia poco tempo per lei, signor Lucci… In quanto a Kokitsune, beh, lo spuntare delle code sarà un chiaro segnale per capire a che punto è con la trasformazione-

Lucci: -… Metti in conto che, man mano che le spuntano le code, aumentano anche le sue dimensioni. Prima che le venisse la prima coda, era grande quanto una normalissima volpe-

 

Chopper tradusse, ma Rufy affermò:

 

Rufy: -Noi vi aiuteremo, costi quel che costi!-

Kokitsune: -Mhm… Grazie… Ma non solo per l’aiuto, ma… Di tutto. Tu… L’hai cambiato. Così come hai cambiato me-

 

La volpe balzò addosso al ragazzo, leccandogli la faccia come un affettuoso cucciolo.

 

Franky: -Lo vuole mangiare!-

Zoro: -Ma no… Sta solo dimostrando la sua gratitudine, lo so persino io… Basta che non la mostri anche a me-

Kokitsune: -Oh, quasi mi dimenticavo di te!-

 

Disse, avventandosi sul cyborg, scodinzolando felice.

 

Franky: -Blargh, adesso puzzerò di bava di cane!-

Rufy: -A me sta simpatica!-

Franky: -Lo dici tu che sei fatto di gomma, per te è nulla una bestia di duecentocinquanta chili che ti salta addosso famelica…-

Robin: -Che esagerazione!-

Franky: -Ma come?! Guarda quelle zanne! Quegli artigli! Quegli occhi! E’ assetata di sangue! E’ una macchina da combattimento con il pelo!-

 

Kokitsune smise subito di leccargli la faccia e si ritrasse, evidentemente offesa. Stava di nuovo trattenendo le lacrime, non poteva permettersi un atto di debolezza di fronte a ‘quei pirati’. Sorrise. Era triste, ma sorrideva.

 

Kokitsune: -Sai, non è una cosa carina da dire-

 

La volpe tornò umana, nuda, senza vergogna.

 

Kokitsune: -ORA puoi ripetere quello che hai detto?! Ma già, certo…-

 

Ignorando i fiumi di sangue che uscivano dal naso di Sanji, Kokitsune continuò ad avanzare verso il cyborg, che a sua volta indietreggiava.

 

Kokitsune: -… Un ANIMALE non ha sentimenti, non è vero? Sono solo un pezzo di carne per te, vero?! Ecco… Guarda che cosa hai fatto!-

 

La volpe ora singhiozzava, piangeva calde lacrime.

 

Sanji: -Ma ti consolo io, cara!-

 

Neanche un attimo che lei si buttò tra le sue braccia, stringendosi come se da questo dipendesse la sua salvezza.

 

Kokitsune: -Tutto quello che ho sempre voluto è stato amare ed essere amata…-

Lucci: -Che scenate, ogni volta! Questa faccenda ti sta proprio rovinando! Sei diventata debole, Kokitsune! Io non ho bisogno di gente debole come te!-

Kokitsune: -Non è colpa mia…-

Lucci: -VI AIUTERO’! Sono stufo…-

Kokitsune: -… *tira su col naso*-

Lucci: -… Dei suoi inutili piagnistei-

Kokitsune: -Io… Pensavo che tu fossi cambiato…-

Lucci: -Pensavi male-

Sanji: -Su, calma… Non sopporto vedere una donna piangere…-

Kokitsune: -Tu… Tanto gentile, eppure sei un pirata… Grazie anche a te-

 

Disse lei, tornando istantaneamente volpe.

Sanji: -Un momento! A loro però li hai ringraziati con un bacio! Almeno, dal punto di vista di una volpe…-

Chopper: -Comunque… Non sarà facile trovare un antidoto… Dovremo sicuramente salpare verso altre isole-

Kokitsune: -Io vengo con voi-

Lucci: -Anche io. Chi baderà a quella frignona, altrimenti?-

Kokitsune: -Lucci… Sei cattivo… Sei tornato come quando ci siamo conosciuti…-

 

Lei continuava a piangere, in silenzio, camminava a fianco di Rufy e Zoro. Lucci invece rimase molto più indietro a loro.

 

Lucci: -Mi dispiace, Ko… Ho dovuto farlo… Spero che non mi odierai per questo-

 

Quella notte, sulla nave, Kokitsune sperimentò per la prima volta come fosse mangiare e bere da una scodella. Evitava il leopardo, cercava la compagnia della ciurma, lasciandolo solo. Poi, si assicurò che tutti andassero sotto coperta a dormire, si alzò su due zampe e si appoggiò al bordo della Sunny, in modo da vedere la luna e le stelle luminose specchiarsi nell’acqua marina. Aveva smesso di ‘frignare’ da un po’, ma poi ricominciò di nuovo. Chopper, tuttavia, era rimasto nascosto a guardarla, fino a quando non si decise e le chiese…

 

Chopper: -Perché piangi, signora Kokitsune?-

 

La volpe stava sorridendo. Perché Kokitsune aveva imparato a sorridere anche quando era triste…

 

Kokitsune: -Se vuoi che te lo dica, anche tu devi darmi la tua parola… Che non lo dirai a nessuno-

Chopper: -Mi potranno anche affogare, ma io non dirò mai quel che mi dirai tu-

Kokitsune: -Eheh, grazie. Fa sempre bene parlare con qualcuno… Sai, quando guardo quest’acqua scura, e il riflesso della luna, mi viene voglia di tuffarci dentro, anche se questo significherebbe morire, per me… Ed è questo che intendo fare-

Chopper: -Co… Cosa? Perché?-

Kokitsune: -Se non riusciamo a trovare una cura, io diventerò un mostro. Un mostro che distruggerà tutto e tutti, che non distinguerà nemici da amici. E’ per questo, che intendo togliermi la vita…-

Chopper: -Tu…-

Kokitsune: -Sì… Io amo i miei amici, e sono pronta a morire per loro. Mi dispiace solo per tutte le cose che avrei voluto fare, che so, avere dei figli e un marito al mio fianco. Un po’ come finiranno, a quanto vedo da come vi comportate tra di voi, come Rufy e Nami o Franky e Robin…-

Chopper: -Tu non morirai!-

Kokitsune: -Oh, sarebbe così bello… Io voglio vivere, ma non se la mia esistenza causa dolore agli altri… Le parole che mi ha detto Franky mi hanno fatto pensare… E se io avessi un lato oscuro, che non posso in alcun modo evitare? Sono una macchina da combattimento…-

Chopper: -Ma non è vero!-

Kokitsune: -E’ stato bello parlare con te, ma ora voglio dormire. A domani-

Chopper: -Vieni giù, qui fa freddo!-

Kokitsune: -Non importa… E’ niente, in confronto a quel che il mio cuore prova…-

 

Kokitsune si acciambellò e chiuse gli occhi. Chopper le portò una coperta e poi se ne andò.

  
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