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Autore: KyubiKonanOfAkatsuki    13/09/2009    1 recensioni
[Seguito di 'Kowaii Kitsune'][RufyxNami, FrankyxRobin, LuccixOC. Magari. Mi piacerebbe qualche recensione >:)]Un leopardo, un lupo e una volpe. Tre esseri diversi, ma infondo legati da una stessa origine: erano umani. Questo è il prezzo da pagare per un possessore dei Frutti del Diavolo modello Zoan. Dopo parecchi anni, il possessore diventa sempre meno umano… Finisce per trasformarsi in animale al 100%. Si finisce intrappolati per sempre, e non c’è modo per tornare indietro. Kokitsune, saggia eppure testarda e impulsiva, non vuole arrendersi al suo destino e arriva persino a chiedere aiuto ai suoi vecchi nemici, Rufy&Co. La cura si trova su un'isola chiamata "L'Occhio del Diavolo", situata nell'Arcipelago Sancta,composto dalle isole chiamate Abaddon, Asmodeus, Astaroth, Chamuel, Jehoel, Leviathan, Kokabiel, Seraphiel, Ramiel. Il prezzo da pagare per la salvezza, però, è molto alto: la morte. Kokitsune, tuttavia, è disposta a morire. Nel suo 'pellegrinaggio' incontrerà angeli, demoni ma anche amici sinceri. (Molti riferimenti alla mitologia cristiana ed ebraica, al 'Dies Irae' e alla Divina Commedia)
Genere: Triste, Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cipher Pool 9, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima di iniziare: l’idea dl rimanere bloccati nella forma animale per sempre l’ho presa da una fanfic inglese,”Unusual Occurrances” di “The Unbelievable”. La fanfiction è ancora inconclusa, per cui tutto lo svolgimento è inventato di sana pianta da me XD

Ecco il link (in inglese): http://www.fanfiction.net/s/5081923/1/Unusual_Occurances

 

 

Un leopardo, un lupo e una volpe.

Tre esseri diversi, ma infondo legati da una stessa origine: erano umani.

Questo è il prezzo da pagare per un possessore dei Frutti del Diavolo modello Zoan.

Dopo parecchi anni, il possessore diventa sempre meno umano… Finisce per trasformarsi in animale al 100%. Si finisce intrappolati per sempre, e non c’è modo per tornare indietro.

 

Kokitsune, la volpe più simile a una grossa leonessa, oziava sopra il ramo di un albero piegato sotto il suo peso. Lucci, il leopardo, osservava pensieroso Hattori volare in cielo.

 

Kokitsune: -Dov’è andato Jyabura, Rob?-

Lucci: -Sai com’è… Non ha ancora accettato il fatto che presto sarà un lupo… Per sempre. Sarà andato a nascondersi da qualche parte, ma presto si farà vivo-

Kokitsune: -Tsk… Non ha ancora accettato il fatto… Come se per me fosse facile sopportare l’idea di diventare una bestia gigante! Lo vado a cercare, magari porto anche qualcosa da mangiare!-

 

Disse lei, balzando dal ramo, distruggendolo. Saltò oltre un cespuglio e sparì nella vegetazione circostante. Il leopardo si alzò e si stiracchiò: era affamato. Il cibo non sarebbe stato un problema, i suoi istinti di felino avrebbero provveduto per quanto riguardava la caccia. Sì, e poi?

Pensò se i loro ex-compagni, in questo momento, li stavano ancora cercando. I tre avevano lasciato un biglietto con solo scritto ‘Addio’ e se ne erano andati. Ma se volevano salvarli, era questo il minimo che potessero fare. Pensò anche dopo quanto lo stesso destino sarebbe toccato a Kaku.

Dopo circa mezz’ora perso nei suoi pensieri, un ringhio lo fece voltare. Non era Kokitsune, ma un leopardo completamente nero, una pantera, che gli balzò davanti.

 

???: -Hey, nuovo arrivato… Che ci fai qui, nel nostro territorio?-

???: -IL VOSTRO TERRITORIO?!-

 

Questa volta, invece, era proprio lei, era la volpe. Con un fortissimo ruggito, sbucò da dietro Lucci, i fuochi fatui azzurrini attorno al collo. La pantera fece un salto indietro dallo spavento.

 

Pantera: -Una leonessa?! Eppure qui non ci sono…!!!-

Lucci: -Lei non è una leonessa-

Pantera: -Ohhh, allora parli-

 

La sua voce non lasciava dubbi: era une femmina. Kokitsune si avvicinò, ringhiando, scuotendo la coda infuocata.

 

Pantera: -Allora… Mi presento. Sono Damu-

 

Lucci si voltò, dandole le spalle, ignorando totalmente le sue parole. Kokitsune si fece avanti, impressionante, gli occhi senza pupille squadravano la pantera nera, che balzò agilmente e bloccò la strada al leopardo.

 

Damu: -Chi è quella? E perché avete due cicatrici identiche?-

Kokitsune: -La curiosità uccise il GATTO, mia cara-

Damu: -… CANE che abbaia non morde, gioia… Sempre che tu non sia un gatto-

 

La volpe scoprì le zanne, pronta all’attacco, il leopardo le diede un leggero colpetto con la coda per farle capire che non c’era bisogno.

 

Damu: -Se non vuoi proprio presentarti, ti darò io un nome… Kovu. Quella lì potrei chiamarla Zira-

Kokitsune: -… Io invece ti chiamo in tanti altri modi se non sparisci, SUBITO-

Damu: -Va bene, va bene, d’accordo… Ci becchiamo in giro, caro-

 

Disse la pantera, tornando da dove era venuta.

 

Kokitsune: -Ma guarda tu che roba-

Lucci: -Avanti, non è cattiva… Magari vuole solo fare amicizia con noi-

Kokitsune: -Sì, come no… Quella vuole qualcosa in più dell’amicizia, ma con te! Certo che sei davvero ingenuo, alle volte-

Lucci: -E tu invece sei troppo maliziosa, alla volte. Comunque, hai trovato Jyabura?-

Kokitsune: -Sì… Ma non ne ha voluto sapere di tornare. Mi ha detto di lasciarlo stare e io ho obbedito, sai che è intrattabile quando fa così-

Lucci: -Oh, Ko… E’ da un po’ che volevo parlarti… Non mi sembra che neanche tu abbia accettato tanto il fatto della trasformazione. Guarda che lo so che di notte piangi-

Kokitsune: -Beh… E’ l’unica cosa umana che riesco a fare anche da animale-

Lucci: -Cerchi di prenderla con filosofia… Astuto-

 

In quel momento, Hattori si postò sulla spalla di Lucci, tubando rumorosamente.

 

Hattori: -Lucci… C’è una nave pirata. In lontananza. Sta arrivando-

Lucci: -Non importa. Non siamo più nel CP9, che dovrebbero farci? E non fare quella faccia, Ko-

Hattori: -E’ la nave della ciurma di Cappello di Paglia. Di certo ricorderai…-

 

Il leopardo mostrò rinnovato interesse.

 

Kokitsune: -Ehi! Magari possono aiutarci!-

Lucci: -Tu credi? Niente può fermare il processo che ci trasformerà in animali per sempre-

Kokitsune: -Sempre così pessimista! C’è… C’è quell’essere nella loro ciurma… Quel maledetto Chopper… Ho sentito dire che è una sorta di medico-

Lucci: -Oh… Devi essere davvero disperata, se ora vuoi chiedere aiuto a quello che tu stessa hai definito ‘il mio peggior nemico’ qualche giorno fa… Deve piacerti davvero tanto qualcuno, se sei disposta a questo… Sai, la Volpe non può amare il Leone…-

Kokitsune: -Ufff, ne ho abbastanza di te, scocciatore! Andrò io di persona a vedere! Hattori, mi puoi fare strada?-

 

Lucci annuì con la testa e Hattori volò davanti a Kokitsune, ed entrambi si inoltrarono nella vegetazione. La grossa volpe faceva fatica a muoversi tra  le spesse radici degli alberi, c’erano piante e arbusti spinosi che le graffiavano la pelle, ma lei non li sentiva neanche. Correva il più velocemente possibile per arrivare dove il piccione la stava portando, prima che la nave cambiasse rotta. Infine, uscì fuori dalla vegetazione e arrivò in una battigia. Stando molto attenta a non cadere in acqua, si arrampicò fino al punto più alto e drizzò il collo.

 

Kokitsune: -Spero che mi sentano…-

 

Inspirò molta aria con il naso e lanciò un ruggito che echeggiò nel silenzio.

Nel frattempo, a bordo della Sunny…

 

Chopper: -Avete sentito?-

Nami: -No… Che cosa c’è, Chopper?-

Chopper: -Ascoltate!

 

Risuonò il medesimo ruggito di prima, che la volpe stava ripetendo.

 

Zoro: -Beh, si direbbe il verso di qualche belva in quell’isola laggiù-

Chopper: -Non è un semplice verso! E’ una richiesta di aiuto!-

Rufy: -Forse ci sono dei naufraghi! Dobbiamo aiutarli!-

Robin: -Rufy… Conosci esseri umani che ruggiscono?!-

Rufy: -No, ma ogni occasione è buona per conoscerne qualcuno! Chopper, dì che stiamo arrivando!-

Chopper: -Va bene, ma… Qualcuno ha un binocolo e un megafono?-

Nami: -Per il binocolo ti posso aiutare, ma per il megafono dovrai arrangiarti con questo-

 

Disse la navigatrice, porgendogli un pezzo di carta arrotolato. Chopper rispose con bramito molto forte, e Kokitsune doveva averlo sentito perché ora i ruggiti erano più simili a latrati, interrotti da brevi pause.

 

Chopper: -Sta dicendo, traduco letteralmente, ‘sono qui!’ ‘mi senti?’ Ora le rispondo-

Franky: -Allora, devo girare?-

Rufy: -Rotta verso l’isola alla nostra destra!-

Chopper: -Eccola lì!-

Zoro: -Eccola? Al femminile?-

Chopper: -Sì! Se vuoi ti passo il binocolo, così puoi vedere… Ha un aspetto familiare…-

Zoro: -Un… Un leone? Una volpe? E’ un mistero per me come voi animali vi riconosciate a vista…-

Sanji: -Oh beh, non può che essere un bene! Magari è una dolce fanciulla che è stata trasformata da un incantesimo, e vuole che la salviamo!-

Nami: -Anche se fosse, a te non importerebbe, vero?!-

Franky: -Tenetevi forte!-

 

Il cyborg ormeggiò la nave vicino alla battigia, Kokitsune si fece indietro mentre loro scendevano una scaletta per arrivare da lei. Rufy scese per primo, guardandosi intorno, apparentemente divertito.

 

Rufy: -Hey! E’ un cucciolo!-

Nami: -TU CHIAMI CUCCIOLO QUELLA?!-

Rufy: -Su, non fare la timida! Qui micio micio micio!-

Kokitsune: -… Ahem. Non ti ricordi di me, cappello di paglia?!-

Robin: -Chopper, cosa sta dicendo?-

Chopper: -Allora… Sta dicendo se ti ricordi di lei, Rufy-

Rufy: -Beh, no… Però qualcosa in lei mi ricorda eventi passati…-

Kokitsune: -Io, caro il mio pirata, sono Kokitsune Seirei, ex-agente del CP9!-

 

La renna trasalì, e non passò inosservata dal resto della ciurma.

 

Chopper: -Lei è… E’ del CP9!-

Usopp: -Ma se c’è lei, allora qui intorno ci sono anche i suoi compagni! Ti avverto cara, ho un esercito di ottomila uomini e non ho paura di…-

Kokitsune: -Se vi avessimo voluto attaccare, non credi che a quest’ora l’avrei fatto anch’io?-

Chopper: -Beh, in effetti hai ragione…-

Kokitsune: -Abbiamo bisogno di voi! Noi non siamo più dalla parte del Governo! Anche noi ora siamo dei ricercati!-

Chopper: -Ci sarà da fidarsi?-

Kokitsune: -Sai, piccola renna, secondo le leggende, quando una volpe dà la sua parola, deve mantenerla, altrimenti sia il suo rango che il suo potere diminuiscono. Io vi do la mia parola, che non vi faremo de male-

Chopper: -Ok… Penso che vada bene… Aspetta che lo dico agli altri…-

 

Chopper tradusse la loro discussione.

 

Rufy: -Va bene, ti aiutiamo noi! Cosa vuoi?-

Kokitsune: -Ecco, Chopper è un dottore, sì?-

Chopper: -Sì-

Kokitsune: -Allora… Come puoi vedere, io ho mangiato un Frutto del Diavolo. E non so perché, adesso sono intrappolata nella forma animale! Fortunatamente, non ho ancora raggiunto le nove code. Lucci dice che è un effetto collaterale…-

Chopper: -Sì, conosco bene questo problema! Succede dopo un lungo periodo che si ha ingerito il frutto, in genere dopo venti, trenta anni. Man mano che il tempo passa, non si riesce più a mantenere le sembianze umane. Prima si rimane bloccati nella forma ibrida, poi si diventa animali, tuttavia rimangono sensazioni, sentimenti, memorie. Infine, si diventa animali veri e propri, guidati solo dal proprio istinto, e non si riconoscono più amici o nemici-

Robin: -Poverina…-

 

Robin accarezzò Kokitsune, che chiuse gli occhi, scodinzolando.

 

Chopper: -Quindi, vuoi una cura?-

Kokitsune: -Esattamente! Per me e per i miei amici!-

Chopper: -Va bene! Portaci da loro!-

Kokitsune: -Ok. Seguitemi! Nella foresta ci sono bestie feroci, ma le terrò lontane…-

 

La volpe si fermò al limitare della vegetazione, e ruggì:

 

Kokitsune: -SEPPELLITE L’ASCIA DI GUERRA! ASCOLTATE IL RUGGITO CHE SCUOTE LA TERRA! FATE LARGO A QUESTI PIRATI, O DESIDERERETE DI ESSER SPIRATI!-

Chopper: -E’ brava con le rime-

Franky: -L’importante è che con quei ruggiti tenga lontano eventuali animaletti-

Sanji: -E’ un peccato… Mi sarebbe proprio piaciuta un po’ di carne-

Nami: -Ti pare il momento per pensare al cibo?!-

Kokitsune: -Avanti! Vi faccio strada!-

Chopper: -Seguiamola!-

 

Hattori in testa, Kokitsune che correva, inseguita da tutta la ciurma di Rufy, era uno spettacolo inusuale quanto buffo.

 

Per il nome della pantera, Domu, mi sono ispirata alla lingua Swahili. Domu vuol dire ‘sangue’.

E no, Kovu e Zira non sono allusioni al Re Leone, ma altre parole della medesima lingua: kovu infatti significa ‘cicatrice’ e zira ‘odio’.   

  
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