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Autore: crazyphoenix    14/09/2009    2 recensioni
Una serie di drabble/flash fic nelle quali l'amore sarà contro i nostri cari personaggi.
8# Who can you see in the mirror? [Shikamaru centric]
9# Night's game. [NejixKiba]
10# Liar. [HinataxNaruto]
11# Love's bitch. [SasukexKarin]
12# Spectrum of Humanity.
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Autore: La Femme en Rouge. (blogfree), crazyphoenix (Efp)
Titolo: Spectrum of humanity
Genere: Introspettivo
Rating: Verde
Avvertimenti: One-shot, Alternative Universe
Disclaimer: I personaggi della storia appartengono a Masashi Kishimoto, che ne detiene tutti i diritti. Nulla di ciò è scritto a scopo di lucro.
Personaggio/Coppia scelta: AsumaxKakakshi; Kakashi centric
Introduzione: “Dall’alto della montagna degli Hokage, il copy ninja Hatake Kakashi poteva vedere la folla vestita tutta di scuro disperdersi pian piano, come se l’acqua dei cieli fosse una valida motivazione per lasciare il posto.”
Note dell’Autore (facoltative): Non ne vado molto fiera, infatti l’unica cosa che mi convince di questa fic è il titolo. Dubito pero’ che sarebbe potuta essere diversamente perchè questa era l’idea che mi ha spinta a scegliere questo pairing quindi...tant pis, c’est la vie.
Buona lettura e ricordate...L'amore ha tantissime sfumature. <3




Spectrum of Humanity:

Il nero. Il nero era un colore che aveva sempre simboleggiato molte cose. Spesso evocava una voragine o il buco di un pozzo senza fondo. Rappresentava anche il loro non poter sapere cosa li aspettasse una volta superato il livello “vivere”. Il nero non era altro che la prova della loro ignoranza di fronte alla morte.
Dopotutto, che cosa potevano saperne loro, di quello che vi era dopo? Proprio niente. Kakashi pero’ aveva sempre pensato che quello non fosse il colore più adatto per un funerale. Questi infatti era un rituale che celebrava la fine di una vita, l’ultimo saluto ad una persona che era diventata ciò che era grazie alle sue gesta, ai suoi colori. Per questo motivo, lui, aveva sempre sostenuto che il colore più adatto sarebbe dovuto essere il bianco, la combinazione di tutti i colori e sfumature.
Ma la pioggia, che con pigrizia iniziava a cadere, diede fine alle sue riflessioni.
Dall’alto della montagna degli Hokage, il copy ninja Hatake Kakashi poteva vedere la folla vestita tutta di scuro disperdersi pian piano, come se l’acqua dei cieli fosse una valida motivazione per lasciare il posto. Ora potevano dire di essere stati al funerale di Asuma Sarutobi, valoroso ninja che, morto in battaglia, aveva lasciato soli la sua donna ed il bambino che lei aspettava. Ma la morte l’aveva portato via solo da questo? E i suoi allievi? I suoi amici? E lui? No. Lui non era stato privato dalla vita di quello che comunemente si sarebbe potuto definire “amico”. Era stato il primo ad abbandonare Asuma ed il loro legame. Ciò che li univa era morto già da molto tempo. Era stato sepolto da tutto il bianco e le sfumature che lo caratterizzavano. E con questo legame aveva dato fine anche a tutti gli altri.
Lo sapevano tutti, era un dato di fatto ormai. Il Kakashi che salutavano, quello che arrivava sempre in ritardo e leggeva libri di dubbio contenuto...Questo Kakashi era solo una facciata, il riflesso sbiadito della persona che avrebbe voluto essere. E tutti stavano al gioco. Avevano deciso di accontentare quel suo capriccio da sempre e nessuno si era mai opposto. Nessuno tranne quell’uomo che ora non era più. Era stato, consistente e vivo come il vento, ma ora di lui non sarebbe rimasto più nulla se non il bambino che aspettava Kurenai e che forse, con un po’ di fortuna, avrebbe visto la luce del giorno fra un paio di mesi.
A pensarci bene, lui e Asuma non erano mai stati legati da qualcosa di forte. Si conoscevano, come la maggior parte dei ninja di valore a Konoha, ma non condividevano nulla. Non seppe mai per quale motivo fu proprio lui a ribellarsi contro il suo desiderio di fingere di essere qualcun altro. Fatto sta che quella fu l’ultima volta che era stato realmente se stesso.
Forse in passato avrebbe voluto poter sentire ancora quelle ultime sensazioni vere e reali sulla pelle, c’era stato un giorno in cui aveva rimpianto la vitalità di una volta. Peccato pero’ che quel giorno faceva parte di un tempo che a stento riusciva a ricordare.

“Al mio funerale, li voglio tutti vestiti di grigio.”






Prima classificata al contest Regret del Secret Castle Of Naruto Yaoi FanFic.

Giudizio personale di Hidan.~ : Narrazione molto piacevole. Per non parlare poi dell'introspezione. La metafora sui colori l'ho trovata meravigliosa. Un piccolo capolavoro.

Giudizio personale di Miyu Orwell: un’introspettiva ben scritta, ben narrata e non eccessiva. È lunga al punto giusto, oltre sarebbe potuta risultare pesante o ripetitiva. Kakashi è ben descritto, i suoi pensieri sono chiari. Inoltre come ho detto, trovo molto azzeccato il paragone coi colori, decisamente molto apprezzato.

Ringrazio ancora Val-chan per la targhetta <3

  
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