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Autore: Ino chan    14/09/2009    5 recensioni
-Tu chi sei?- soffiò l'animagus.- James Potter.-
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny, Remus/Ninfadora
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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- Questa storia fa parte della serie 'I lost my Home'
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*Ho come l’impressione che a fine capitolo verrò uccisa

*Ho come l’impressione che a fine capitolo verrò uccisa! *___*

 

 

 

Capitolo 34

 

 

 

 

Un giaciglio vuoto e una donna aperta in due. Kingsley si portò le mani alla testa mentre Malocchio rivoltava con un calcio la tavola e il mucchio di stracci che in quei mesi erano stati il letto di Hestia- Maledizione!- urlò –C’eravamo così vicini!- volse la testa verso la povera Agata e un rigurgito di vomito minacciò di piegargli in due le spalle –Le hanno rubato il bambino dal grembo…- disse con un filo di voce mentre l’altro Auror si sfilava la giacca e la poggiava sul corpo in modo di rispetto –Doveva essere vicina al parto poveretta.-

-Dici che Hestia…-

-E perdere così un bambino col dono della legimanzia innata? – scosse il capo e Kingsley parve rasserenarsi un poco. Rilassò le spalle e si allontanò di un paio di passi dalla morta e dalla pozza di sangue che aveva creato per terra. C’era un odore nauseante e lui non aveva lo stomaco forte di Malocchio  –No… Non le faranno del male. E’ troppo preziosa.-

 

 

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.

 

Cercare di uccidere un uomo davanti al S.s Crocifisso gli faceva uno strano effetto, come essere un mago che ogni domenica veniva trascinato in Chiesa dalla nonna bigotta e stranamente attaccata alle sue origini mezzo babbane. James crollò di schiena dietro l’altare e invogliò l’ennesima parolaccia della giornata –Guarda tu…- disse mentre si sollevava sui gomiti e cercava di strisciare via dai colpi di Piton – Pipistrello della malora, questa me la paghi.- Afferrò la bacchetta che gli era rotolata via di mano e cercò di raggomitolarsi a palla e farsi invisibile, Sirius dove cazzo era finito non lo sapeva e la cosa lo stava inquietando.

 

Ok…EVERTE STATIM!”

 

Guardò il nemico volare a parte indietro e cozzare contro un acquasantiera, vide il liquido benedetto * da Malocchio il perché? La follia forse?* scivolargli addosso ed emettere vapore a contatto con le vestiOh-Merlino- esclamò mentre l’uomo si torceva a terra per via del dolore  –E’ maledetto…-
Si alzò e Piton cercò di togliersi di dosso il vestito bagnato. Lo schiantò ancora una volta contro il muro e lo afferrò un secondo prima che cadesse – Un bel respiro…- gli disse mentre lo afferrava per il collo e gli faceva affondare il viso nell’acqua.

 

-Non posso crederci… Allora Malocchio non è pazzo.-

 

Aveva sempre pensato che gli esorcismi attraverso acqua benedetta fossero una panzana. Andiamo, come fa un po’ d’acqua con un Crocifisso a bagnomaria  a sciogliere una maledizione senza perdono, ma a quanto pareva quel vecchio pazzo l’aveva messa nel sedere a tutti un’altra volta –Allora?- disse tirando su Mocciosus e socchiudendo gli occhi per via dei suoi sputacchi – Ti senti benedetto da Dio?-

 

-FOTTITI POTTER.-

 

-Ok, un altro po’…- lo rificcò nella acqua santa trattenendo i suoi tentativi di scrollarselo di dosso e sorridendo allo sguardo scioccato di Frank e Remus – Ehi, tranquilli, non sto cercando di affogarlo.-

 

-Non sono così sicuro di questa cosa.- rispose Frank.

- Jim ha smesso di muoversi! –

-Ooooops.-

 

Lo lasciò andare e gli si accucciò sopra –Severus.- gli disse dopo il primo ceffone – Severus coraggio svegliati.- Si tirò indietro al primo sboccò d’acqua e sorrise allo sguardo stralunato dell’ex –professore –Buongiorno Principessa…-

 

 

  -.-.-.-.-.-.-.-.-.-.

 

 

 

Sirius guardava sconsolato il punto del corridoio dove Hestia e Bella erano sparite. Non era riuscito a levare la bacchetta su una donna incinta anche se quella era la bastarda che aveva ucciso suo fratello – Regulus.- disse in un sospiro mentre portava una mano al viso. Bellatrix gli aveva detto di essere stata lei ad aver ucciso Reg un secondo prima di sparire portandosi via Hestia. Strinse le dita fino a farsi male e un urlo di rabbia gli nacque spontaneo

-Maledizione!- strillò mentre buttava la bacchetta a terra e si sedeva sui calcagni –  Questa me la paghi giuro che la prossima volta ti ammazzo.-

 

-Pad…-

 

Si volse con un sobbalzo.

Frank e James stavano tenendo in piedi Piton e Remus gli si era avvicinato abbastanza per mettergli una mano sulla spalla. Era sempre così, quando era arrabbiato il suo gran olfatto smetteva di funzionare – Avete catturato Mocciosus.- disse alzandosi e andando a sollevare la testa china dell’uomo –Bravi.-

 

-La parola esatta è liberato.-

 

-Cosa?-

 

  -.-.-.-.-.-.-.-.-.-.

 

 

-Te la sei fatta scappare?-

 

Sirius non fece a tempo ad annuire che si ritrovò schiacciato contro il muro con Kingsley che lo teneva fermo per i vestiti. Boccheggiò e muovendo i piedi si rese conto di essere un bel po’ staccato dal suolo –Scusami.- tossì –Non me la sono sentita di... Era incinta per Diana!-

-         E allora?- al momento Kingsley non riusciva a vedere quello che per la morale di Sirius era lampante. Non poteva uccidere una donna incinta, non poteva far del male a un bambino che aveva solo una colpa. Avere una madre psicopatica. Nella sua testa c’era solo quella poveretta sventrata e la possibilità che pure Hestia facesse quella fine.

 

-Lascialo Kingsley.-

-Alastor.-

-Senti,  niente  mi darebbe più gioia che guardarti fare a pezzi il cagnaccio, ma ha ragione. Non poteva uccidere Bella...- lo staccò da Sirius e lo costrinse a fare un paio di passi indietro mentre il Malandrino finiva a sedere per terra con una mano premuta in gola  -Adesso calmati… Vedrai che la ritroviamo Hestia.-

 

-Manca poco al parto…-

-Sta tranquillo ti dico.-

 

 

In quel momento Piton aprì gli occhi. Stordito e mezzo affogato si guardò attorno prima di riconoscere James e mandare un esclamazione sorpresa –Tu! Tu! Tu!- disse indicandolo e sul viso dell’Auror si aprì un sorriso divertito.

 

-Sì, Mocciosus … Sono tornato dall’inferno.-*

 

  -.-.-.-.-.-.-.-.-.-.

 

 

 

 

Erano passate due ore dal suo arrivo al St. Mungo e Ninfadora Tonks non aveva smesso un secondo di urlare. Ad ogni contrazione gonfiava i polmoni e dava il via ad una serie di strilli più o meno acuti che avrebbero tramortito un cavallo. Ed era ancora all’inizio, il bambino era ancora lungi dall’arriva –VUOI SMETTERLA PER MERLINO!?- la ragazza spostò lo sguardo verso la sua compagna di stanza e Meda scosse la testa per riprendersi dall’ultimo urlo.

La pazienza e la calma che Andrea aveva incamerato durante la gravidanza era sparita nel momento stesso in cui Sirius era uscito e lei aveva dato quei due starnuti e aveva visto quella chiazza per terra,  e ora la ragazza sentiva l’estremo bisogno di pace e calma per non incominciare a dare i numeri per il dolore . Inspirò  e Tonks con le sue urla da sirena antiaerea non le erano di nessuno aiuto -ANCH’IO STO PARTORENDO, MA NON STO URLANDO COME SE AVESSI IL DIAVOLO ALLE CALCAGNA!-

 

-Sì, però…-

 

-Si però , un cazzo…- trattenne il fiato si piegò in avanti sulle ginocchia. Lei non aveva neanche una madre che gli tenesse una mano in quel momento, buttò aria tutto in una volta e si girò verso l’amica che la guardava mortificata – Non sei la prima che partorisce, quindi morditi la lingua e concentra le energie per aiutare tuo figlio a nascere!-

 

Un battito di mani si levò sentito nella stanza e Lily entrò portando avanti la sua panciona – Anch’io quando sono nati Harry e Lorien non ho emesso un fiato.- si gonfiò orgogliosa mentre Alice annuiva convinta, anche lei aveva avuto un parto piuttosto silenzioso con Neville –Brava Andrea così si fa.-

 

-Voi due che ci fate qui?-

 

-Oh niente… Abbiamo saputo che stavi partorendo e dato che Malocchio e Sirius non ci sono siamo venute a farti sostegno morale!-

 

 

 

   -.-.-.-.-.-.-.-.-.-.

 

 

 

Rientrare in casa e non trovare Andrea li aveva messi entrambi in agitazione. Mancava poco al parto e la ragazza non usciva mai, preferiva restare in casa per paura di rompere le acque in strada , si erano guardati confusi dai due lati della stanza, poi Teddy Tonks era apparso dal camino.

 

[Che diavolo state facendo voi due qui!? Andrea sta partorendo!]

 

 

Avevano perso tanto tempo da Silente. Per capire che cosa avevano fatto a Piton gli era occorso tutto  il pomeriggio e alla fine, mica era tanto sicuro della sua diagnosi [AAAAAAAH!]

 

-Andrea!!!

-PAGNOTTELLA!!!

 

Andrea sollevò lo sguardo dal fagotto che teneva fra le braccia giusto in tempo per godersi l’entrata in scena di Sirius e Malocchio. Il primo finì di faccia ai piedi del suo letto, il secondo scivolò a causa della gamba di legno e s’infranse contro la finestra –Tesoro…- disse parlando al ciuffo di capelli biondo scuro che spuntava dalla coperta –Tuo padre e tuo nonno.-

 

 

 

I due si voltarono verso la ragazza e questa gonfiò le guance piccata dal mostruoso ritardo -  DOVE DIAVOLO ERAVATE,EH?- porse il bambino al padre e lo guardò allargare i lembi della copertina e sorridere a suo figlio.

 

-Bello, eh?-

-Bellissimo.-

 

   -.-.-.-.-.-.-.-.-.-.

 

-Povero Remmy…-

 

Frank scartò la barretta che aveva appena preso dal distributore di dolciumi e sorrise alla vista del cugino che passeggiava davanti alla sala parto come un condannato a morte- Tra un po’ ci farà un solco sul pavimento.-

 

-E tu com’eri quando è nato Neville?- Alice incrociò le braccia sopra la pancia e Frank le rivolse la sua migliore espressione da angioletto genuinamente sorpreso.

 

-Io?-

 

-Guarda che me l’ha detto tua madre che stavi impazzendo.-

-Sclerando cara… Il termine e sclerando.- rise forte per poi zittirsi allo sguardo improvvisamente fissi e scioccato di Alice.

 

-Beh? – le chiese.

-Per fortuna siamo in un ospedale.-

-Perché?.-

 

Alice indicò in basso e Frank sputò il pezzetto di barretta dolce che aveva appena mandato giù –Hai…- disse mentre alle sue spalle Lily passava seguita da un James bianco come un cadavere.

 

-Ho rotto le acque.-

 

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

 

C’era il destino nell’aria quel giorno. Harry, Lorien e Neville strabuzzarono gli occhi alla vista di quelle quattro cullette una accanto all’altra – Sono nati lo stesso giorno.- disse Harry prima di realizzare quello che stava facendo ridacchiare Lorien da quando erano arrivati davanti al nido  e mandare un urlo
–E’ una bambina. Abbiamo una sorella!!!-

 
A differenza di Andrea, Tonks e Alice, Lily non aveva voluto sapere il sesso del nascituro -Jolie Potter.- lesse Lorien –E’ carino.-

 

-Jolie… Significa grazioso.-

-Speriamo che lo sia.-

 

Si guardarono attorno, del loro padre non c’era traccia. Chissà, magari era svenuto da qualche parte, com’era successo il giorno in cui era nato Harry. Si girarono così verso Neville e lo trovarono che sorrideva stupidamente alla culla davanti a cui era piazzato.

 

-Allora?- gli chiese Lorien.

 

-John…L’hanno chiamato John.-

 

-E’ un bel nome.-

 

-L’ho suggerito io.-

 

Il piccolino era biondo come il papà e aveva i suoi stessi occhi azzurri. Un altro play boy dalla faccia d’angelo, senza ombra di dubbio –Perché non date un’occhiata agli altri due?-

 

I ragazzi sobbalzarono  alla voce di Sirius. L’animagus gli era andato alle spalle senza far rumore e ora stava indicando i due lettini accanto a quello di Jolie.

 

-Ted Remus Lupin.-

 -James  Remus  Black.-

 

Sirius annuì e con un largo sorriso aggiunse – James è nato alle quattro del pomeriggio…- disse – Teddy alle sei, Jolie passata la mezzanotte e John  alle due. Per cui, per poche ore non faranno tutti il compleanno lo stesso giorno.-

 

 

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

 

 

-Mi dispiace, non lo so…-

 

Piton chiuse gli occhi all’urlo di rabbia di Kingsley e affondò nella sedia per paura di essere colpito. Non aveva ricordi, non sapeva che cosa era successo. Un secondo prima stava leggendo un libro nel suo salotto e un secondo dopo qualcuno *Potter* stava cercando di affogarlo –Non so dove tengono Hesia…Non mi ricordo niente.-

 

-Neanche di aver schiavizzato Lily!?-

 

-Lily? NO!-

 

Silente annuì sui suoi libri e Kingsley per un secondo penso che forse aveva capito ch cosa era successo e perché Piton diceva di non ricordare – L’Imperius non cancella i ricordi.-

 

-Stiamo parlando di una maledizione molto antica Kingsley e non di una semplice Imperius…- disse il Preside mentre prendeva un libro e lo porgeva all’Auror –Il lato negativo di Severus è stato portato alla luce da un incantesimo molto potente. Questo a preso possesso sul suo io cosciente, soffocandolo e relegandolo nell’angolo buoio della sua coscienza..-

 

-E James con l’acqua benedetta.-

 

-Hai mai sentito dire la frase. Dentro ogni uomo vive un demone. In Severus viveva un diavolo e James l’ha , in parole povere, esorcizzato…-

 

-E allora?-

 

-I ricordi di Severus sono perduti.-

 

Fine capitolo .

 

   
 
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