*Ho
come l’impressione che a fine capitolo verrò uccisa!
*___*
Capitolo 34
Un
giaciglio vuoto e una donna aperta in due. Kingsley
si portò le mani alla testa mentre Malocchio rivoltava con un calcio la tavola
e il mucchio di stracci che in quei mesi erano stati il letto di Hestia- Maledizione!- urlò –C’eravamo così vicini!- volse
la testa verso la povera Agata e un rigurgito di vomito minacciò di piegargli
in due le spalle –Le hanno rubato il bambino dal grembo…- disse con un filo di
voce mentre l’altro Auror si sfilava la giacca e la
poggiava sul corpo in modo di rispetto –Doveva essere vicina al
parto poveretta.-
-Dici
che Hestia…-
-E
perdere così un bambino col dono della legimanzia
innata? – scosse il capo e Kingsley parve
rasserenarsi un poco. Rilassò le spalle e si allontanò di un paio di passi
dalla morta e dalla pozza di sangue che aveva creato per terra. C’era un odore
nauseante e lui non aveva lo stomaco forte di Malocchio –No… Non le faranno
del male. E’ troppo preziosa.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
Cercare
di uccidere un uomo davanti al S.s Crocifisso
gli faceva uno strano effetto, come essere un mago che ogni domenica veniva
trascinato in Chiesa dalla nonna bigotta e stranamente attaccata alle sue
origini mezzo babbane. James
crollò di schiena dietro l’altare e invogliò l’ennesima parolaccia della
giornata –Guarda tu…- disse mentre si sollevava sui
gomiti e cercava di strisciare via dai colpi di Piton
– Pipistrello della malora, questa me la paghi.- Afferrò la bacchetta che gli
era rotolata via di mano e cercò di raggomitolarsi a palla e farsi invisibile, Sirius dove cazzo era finito non
lo sapeva e la cosa lo stava inquietando.
“Ok…EVERTE STATIM!”
Guardò
il nemico volare a parte indietro e cozzare contro un
acquasantiera, vide il liquido benedetto * da Malocchio il perché? La follia forse?* scivolargli addosso ed
emettere vapore a contatto con le vesti
–Oh-Merlino- esclamò mentre l’uomo si torceva a
terra per via del dolore –E’ maledetto…-
Si alzò e Piton cercò di togliersi di dosso il
vestito bagnato. Lo schiantò ancora una volta contro il muro e lo afferrò un secondo prima che cadesse – Un bel respiro…- gli disse
mentre lo afferrava per il collo e gli faceva affondare il viso nell’acqua.
-Non
posso crederci… Allora Malocchio non è pazzo.-
Aveva
sempre pensato che gli esorcismi attraverso acqua benedetta fossero una panzana.
Andiamo, come fa un po’ d’acqua con un Crocifisso a
bagnomaria a sciogliere una maledizione
senza perdono, ma a quanto pareva quel vecchio pazzo l’aveva messa nel sedere a
tutti un’altra volta –Allora?- disse tirando su Mocciosus
e socchiudendo gli occhi per via dei suoi sputacchi – Ti senti benedetto da
Dio?-
-FOTTITI POTTER.-
-Ok,
un altro po’…- lo rificcò nella acqua santa
trattenendo i suoi tentativi di scrollarselo di dosso e sorridendo allo sguardo
scioccato di Frank e Remus
– Ehi, tranquilli, non sto cercando di affogarlo.-
-Non
sono così sicuro di questa cosa.- rispose Frank.
-
Jim ha smesso di muoversi! –
-Ooooops.-
Lo
lasciò andare e gli si accucciò sopra –Severus.- gli
disse dopo il primo ceffone – Severus coraggio
svegliati.- Si tirò indietro al primo sboccò d’acqua e sorrise allo sguardo
stralunato dell’ex –professore –Buongiorno Principessa…-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
Sirius
guardava sconsolato il punto del corridoio dove Hestia
e Bella erano sparite. Non era riuscito a levare la
bacchetta su una donna incinta anche se quella era la bastarda che aveva ucciso
suo fratello – Regulus.- disse
in un sospiro mentre portava una mano al viso. Bellatrix
gli aveva detto di essere stata lei ad aver ucciso Reg
un secondo prima di sparire portandosi via Hestia. Strinse le dita fino a farsi male e un urlo di
rabbia gli nacque spontaneo
-Maledizione!-
strillò mentre buttava la bacchetta a terra e si sedeva sui calcagni – Questa me la paghi giuro che la prossima
volta ti ammazzo.-
-Pad…-
Si
volse con un sobbalzo.
Frank e James stavano
tenendo in piedi Piton e Remus
gli si era avvicinato abbastanza per mettergli una
mano sulla spalla. Era sempre così, quando era arrabbiato il suo gran olfatto smetteva di funzionare – Avete catturato Mocciosus.- disse alzandosi e andando a sollevare la testa
china dell’uomo –Bravi.-
-La
parola esatta è liberato.-
-Cosa?-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
-Te
la sei fatta scappare?-
Sirius
non fece a tempo ad annuire che si ritrovò schiacciato contro il muro con Kingsley che lo teneva fermo per i vestiti. Boccheggiò e
muovendo i piedi si rese conto di essere un bel po’ staccato dal suolo
–Scusami.- tossì –Non me la sono sentita di... Era incinta per Diana!-
-
E
allora?- al momento Kingsley non riusciva a vedere
quello che per la morale di Sirius era lampante. Non
poteva uccidere una donna incinta, non poteva far del male a
un bambino che aveva solo una colpa. Avere una madre psicopatica. Nella sua
testa c’era solo quella poveretta sventrata e la possibilità che pure Hestia facesse quella fine.
-Lascialo
Kingsley.-
-Alastor.-
-Senti, niente
mi darebbe più gioia che guardarti fare a pezzi il cagnaccio, ma ha
ragione. Non poteva uccidere Bella...- lo staccò da Sirius
e lo costrinse a fare un paio di passi indietro mentre il Malandrino finiva a
sedere per terra con una mano premuta in gola
-Adesso calmati… Vedrai che la ritroviamo Hestia.-
-Manca
poco al parto…-
-Sta
tranquillo ti dico.-
In
quel momento Piton aprì gli occhi. Stordito e mezzo
affogato si guardò attorno prima di riconoscere James
e mandare un esclamazione sorpresa –Tu! Tu! Tu!- disse
indicandolo e sul viso dell’Auror si aprì un sorriso
divertito.
-Sì,
Mocciosus … Sono tornato dall’inferno.-*
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
Erano
passate due ore dal suo arrivo al St.
Mungo e Ninfadora Tonks non
aveva smesso un secondo di urlare. Ad ogni contrazione
gonfiava i polmoni e dava il via ad una serie di strilli più o meno acuti che
avrebbero tramortito un cavallo. Ed era ancora all’inizio, il bambino era
ancora lungi dall’arriva –VUOI SMETTERLA PER MERLINO!?- la ragazza spostò lo sguardo verso
la sua compagna di stanza e Meda scosse la testa per riprendersi dall’ultimo
urlo.
La
pazienza e la calma che Andrea aveva incamerato durante la gravidanza
era sparita nel momento stesso in cui Sirius era
uscito e lei aveva dato quei due starnuti e aveva visto quella chiazza per
terra, e ora la ragazza sentiva
l’estremo bisogno di pace e calma per non incominciare a dare i numeri per il
dolore . Inspirò e Tonks
con le sue urla da sirena antiaerea non le erano di nessuno
aiuto -ANCH’IO STO PARTORENDO, MA NON STO URLANDO COME
SE AVESSI IL DIAVOLO ALLE CALCAGNA!-
-Sì,
però…-
-Si
però , un cazzo…- trattenne
il fiato si piegò in avanti sulle ginocchia. Lei non aveva neanche una madre che
gli tenesse una mano in quel momento, buttò aria tutto
in una volta e si girò verso l’amica che la guardava mortificata – Non sei la
prima che partorisce, quindi morditi la lingua e concentra le energie per
aiutare tuo figlio a nascere!-
Un
battito di mani si levò sentito nella stanza e Lily entrò portando avanti la
sua panciona – Anch’io quando sono nati Harry e Lorien non ho emesso un fiato.- si gonfiò orgogliosa mentre
Alice annuiva convinta, anche lei aveva avuto un parto piuttosto silenzioso con
Neville –Brava Andrea così si fa.-
-Voi
due che ci fate qui?-
-Oh
niente… Abbiamo saputo che stavi partorendo e dato che Malocchio e Sirius non ci sono siamo venute a
farti sostegno morale!-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
Rientrare
in casa e non trovare Andrea li aveva messi entrambi in agitazione. Mancava
poco al parto e la ragazza non usciva mai, preferiva restare in casa per paura
di rompere le acque in strada , si erano guardati
confusi dai due lati della stanza, poi Teddy Tonks era apparso dal camino.
[Che diavolo
state facendo voi due qui!? Andrea sta partorendo!]
Avevano
perso tanto tempo da Silente. Per capire che cosa avevano
fatto a Piton gli era occorso tutto il pomeriggio e alla fine, mica era tanto
sicuro della sua diagnosi [AAAAAAAH!]
-Andrea!!!
-PAGNOTTELLA!!!
Andrea
sollevò lo sguardo dal fagotto che teneva fra le braccia giusto in tempo per
godersi l’entrata in scena di Sirius e Malocchio. Il
primo finì di faccia ai piedi del suo letto, il secondo scivolò a causa della
gamba di legno e s’infranse contro la finestra –Tesoro…- disse parlando al
ciuffo di capelli biondo scuro che spuntava dalla coperta –Tuo padre e tuo
nonno.-
I
due si voltarono verso la ragazza e questa gonfiò le guance piccata dal
mostruoso ritardo - DOVE DIAVOLO ERAVATE,EH?- porse il bambino al padre e lo guardò allargare i
lembi della copertina e sorridere a suo figlio.
-Bello,
eh?-
-Bellissimo.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
-Povero
Remmy…-
Frank
scartò la barretta che aveva appena preso dal distributore di dolciumi e
sorrise alla vista del cugino che passeggiava davanti alla sala parto come un
condannato a morte- Tra un po’ ci farà un solco sul
pavimento.-
-E
tu com’eri quando è nato Neville?- Alice incrociò le braccia sopra la pancia e Frank le rivolse la sua migliore espressione da angioletto genuinamente
sorpreso.
-Io?-
-Guarda
che me l’ha detto tua madre che stavi impazzendo.-
-Sclerando
cara… Il termine e sclerando.- rise forte per poi
zittirsi allo sguardo improvvisamente fissi e scioccato
di Alice.
-Beh?
– le chiese.
-Per
fortuna siamo in un ospedale.-
-Perché?.-
Alice
indicò in basso e Frank sputò il pezzetto di barretta
dolce che aveva appena mandato giù –Hai…- disse mentre alle sue spalle Lily
passava seguita da un James
bianco come un cadavere.
-Ho
rotto le acque.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
C’era
il destino nell’aria quel giorno. Harry, Lorien e Neville strabuzzarono gli
occhi alla vista di quelle quattro cullette una accanto all’altra – Sono nati
lo stesso giorno.- disse Harry prima di realizzare
quello che stava facendo ridacchiare Lorien da quando
erano arrivati davanti al nido e mandare
un urlo
–E’ una bambina. Abbiamo una sorella!!!-
A differenza di Andrea, Tonks
e Alice, Lily non aveva voluto sapere il sesso del nascituro -Jolie Potter.- lesse Lorien –E’ carino.-
-Jolie…
Significa grazioso.-
-Speriamo
che lo sia.-
Si
guardarono attorno, del loro padre non c’era traccia. Chissà, magari era svenuto da qualche parte, com’era successo il
giorno in cui era nato Harry. Si girarono così
verso Neville e lo trovarono che sorrideva stupidamente
alla culla davanti a cui era piazzato.
-Allora?-
gli chiese Lorien.
-John…L’hanno
chiamato John.-
-E’
un bel nome.-
-L’ho
suggerito io.-
Il
piccolino era biondo come il papà e aveva i suoi stessi occhi azzurri. Un altro
play boy dalla faccia d’angelo, senza ombra di dubbio –Perché
non date un’occhiata agli altri due?-
I
ragazzi sobbalzarono alla voce di Sirius. L’animagus gli era andato
alle spalle senza far rumore e ora stava indicando i due lettini accanto a
quello di Jolie.
-Ted Remus Lupin.-
-James Remus
Black.-
Sirius
annuì e con un largo sorriso aggiunse – James è nato
alle quattro del pomeriggio…- disse – Teddy alle sei, Jolie passata la mezzanotte
e John alle due. Per cui, per poche ore
non faranno tutti il compleanno lo stesso giorno.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
-Mi
dispiace, non lo so…-
Piton
chiuse gli occhi all’urlo di rabbia di Kingsley e
affondò nella sedia per paura di essere colpito. Non aveva ricordi, non sapeva
che cosa era successo. Un secondo prima stava leggendo
un libro nel suo salotto e un secondo dopo qualcuno *Potter*
stava cercando di affogarlo –Non so dove tengono Hesia…Non
mi ricordo niente.-
-Neanche
di aver schiavizzato Lily!?-
-Lily?
NO!-
Silente
annuì sui suoi libri e Kingsley per un secondo penso
che forse aveva capito ch
cosa era successo e perché Piton diceva di non
ricordare – L’Imperius non cancella i ricordi.-
-Stiamo
parlando di una maledizione molto antica Kingsley e
non di una semplice Imperius…- disse
il Preside mentre prendeva un libro e lo porgeva all’Auror
–Il lato negativo di Severus è stato portato alla
luce da un incantesimo molto potente. Questo a preso possesso sul suo io
cosciente, soffocandolo e relegandolo nell’angolo buoio
della sua coscienza..-
-E
James con l’acqua benedetta.-
-Hai
mai sentito dire la frase. Dentro ogni uomo vive un demone. In Severus viveva un diavolo e James
l’ha , in parole povere, esorcizzato…-
-E
allora?-
-I
ricordi di Severus sono perduti.-
Fine capitolo
.