Giorno 7 #MayIwrite2023
Okay ho voluto provare ad inserire un narratore onnisciente
di secondo livello, cioè colui che parla ai lettori, mi è piaciuta così tanto
l’idea, che ho voluto provare. E’ un esperimento spero di esserci riuscita ma
mi accontento di avervi strappato un sorriso.
Anche la punteggiatura dei dialoghi è diversa, volevo provare
a usare altre forme, ditemi quale preferite.
Mi scuso di eventuali errori grammaticali o ortografici, ho
corretto in fretta.
Fandom: Haikyuu!!
Personaggi: Nishinoya Yuu, Azumane Asahi, Karasuno volley club
Prompt: Imbranato + Immagine
Genere: Comico, commedia
Avvertimenti: //
Le gite estive non sono mai pericolose o spaventose, di
solito sono momenti divertenti in cui trascorrere il tempo in attività
rilassanti come passeggiare all’aria pulita in mezzo al bosco il giorno e alla
sera relax alle terme. Durante le gite
non si visitavano palazzi abbandonati, Asahi ne era certissimo. Eppure, la sua
ultima vacanza da liceale sembrò trasformarsi in uno di quei brutti film dell’orrore.
-Non credo che sia legale, Noya.
- Diamo solo un occhiata- continuò imperterrito Nishinoya –
magari è infestata!
Ci mancava solo i fantasmi e Asahi avrebbe raggiunto la
vecchia tipo mai. Riprovò, se la paura di essere arrestato per effrazione di
proprietà privata non fosse stata sufficiente, la furia del loro capitano,
sarebbe stato un ottimo deterrente.
-Se Daichi ci scopre, sono guai!
- Se ci sbrighiamo, non lo scopre e se non lo sa non potrà arrabbiarsi-
disse Yuu, strizzando un occhio.
Dopo aver superato i preliminari, ai ragazzi del club di
pallavolo rimanevano qualche giorno di vacanza prima del rientro a scuola, e
avevano deciso di fare una piccola vacanza come premio per la vittoria e
rilassarsi prima di tornare a lavorare sodo per prepararsi alle qualificazioni.
Tutto normale se non per un piccolo particolare. La sfortuna
aveva voluto che, poco fuori del paese in cui soggiornavano, c’era una casa di
cura per malattie mentali ormai in stato di abbadando da quando avevano deciso
di chiuderla.
- Il giornalaio ha detto che sono ci sono state delle morti misteriose,
- bisbigliò Yuu con gli occhi che gli brillavano, - e che, ancora ogni tanto,
dall’edifico provengono strani rumori e lamenti molto sospetti. -
- s-me-ti-la! Non sono…ahi- Asahi inciampò in un sasso e, a
momenti, non finiva disteso per terra.
Nishinoya scoppiò a ridere sguaiatamente: - Non fare il
fifone, Asahi! -
Non ci poteva fare nulla, le cose paurose non gli piacevano
per niente. Gli bastava la paura che il muro incuteva, l’ansia prima di ogni
singola partita: non aveva nessun senso fare cose per il solo gusto di provare
il brivido.
Yuu si puntò un pungo in petto: - ci sono io con te!
La capacità di Noya di dargli coraggio e fiducia era
incalcolabile; avrebbe dovuto vergognarsi, grande e grosso, di farsi consolare
da un ragazzo alto un barattolo che non pensava neanche la metà di quanto pesava
lui.
- Sei sempre dietro di me…
- Proprio dietro di te, a copriti le spalle- continuò Nishinoya.
Gli afferrò la mano trucidandolo di penso, Yuu era più forte di quanto immaginasse,
a caccia di fantasmi. E Asahi non può che seguirlo.
L’edificio è in condizioni davvero pietose: l’intonaco delle
pareti è scrostato, porte ed infissi sporchi di pareti, per non parlare della
giungla intorno che rendeva difficoltoso arrivare fino al portone principale.
-Mi ricorda li castello di Aurora…
- Chi? - chiese perplesso Yuu mentre rendeva un bastone lungo
e nodoso.
- La bella addormentata, il suo castello è circondato da rovi
dalla strega cattiva…- spiegò Asahi, - cosa stai facendo con quel ramo?
Noya aveva cominciato a battere il bastone a terra prima di
procedere. Avete presente come fanno i cechi per capire se davanti a loro c’è
un ostacolo? Ecco uguale.
-Faccio scappare le serpi.
Asahi pensò fosse stato meglio non chiedere.
Arrivati alla enorme portone d’ingresso, scrostato e sporco,
scoprirono che entrare era abbastanza facile: un anta era completamente divelta
dai suoi cardini. L’ultima speranza di Asahi morì.
Nishinoya gli fece segno di seguilo prima di entrare senza
esitazione. Sconsolato, il gigante dal cuore di vetro lo seguì. La luce filtrava
dalle innumerevoli finestre rendendo quel posto ancora più enorme e desolante.
Iniziarono girare per i corridoi lunghi pieni di calcinacci e polvere, ma a
parte qualche mobile dimenticato non c’era assolutamente nulla. Un semplice
luogo abbandonato.
-Forse dovremmo venire di notte – rifletté Yuu; i capelli sulla
nuca alla sola idea. -Sei forse impazzito?! È una pessima…- non riuscì a finire
la frase che dei rumori alle loro spalle li fece sussultare.
-Fantasmi! - esultò Noya, mentre Asahi molto meno ottimista, urlò:
-Moriremo!
Per ben tre volte, Asahi rischiò di inciampare in uno dei
pezzi di legno che giacevano sul pavimento, e riuscì a raggiungere l’atrio per
puro miracolo.
-Ragazzi siete voi!
Tanaka, Hinata e Kageyama si stavano guardando in torno
letteralmente estasiati. Asahi si rese conto che, lì in mezzo, era l’unico
dotato di buon senso ed era tutto dire.
-Chi pesavate fossimo? - chiese Tanaka – vi abbiamo visto
entrare così vi abbiamo seguiti. –
Yuu si mise a spiegare la storia dei fantasmi e il suo
brillante piano agli altri tre idioti. Convincere Tanaka fu una bazzecola, ma
Noya riuscì a convincere anche Hinata, nonostante anche lui tendesse a farsi
spaventare dalle cose paurose. Kageyama non ci fu bisogno di convincerlo:
andava dove Shoyo andava.
Quando ormai aveva perso ogni speranza di sottrarsi alla
notte peggiore immaginabile, arrivò il suo salvatore, il suo eroe.
-Dove siete stati tutto questo tempo? - chiese Daichi quando
li vide rientrare sporchi di polvere e calcinacci.
Il branco di idioti provò a mentire pietosamente senza
ottenere nessun risultato.
Gli occhi scuri del capitano si fecero subito taglienti. -
State forse pensando di andare alla casa abbandonata questa notte?
Tutti negarono con forza.
-Bene, perché dovrete passare sul mio cadavere- disse poi si
rivolse ad Asahi: - e tu dovresti impedirgli di fare stupidaggini!
Azumane Asahi, alto 1, 86 cm e 75 kg di peso, si sciolse come
neve al sole. -Grazie Daichi, grazie!