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Autore: Risa_chan    07/08/2023    1 recensioni
Raccolta di Flash, drabble e one shot dedicati ai personaggi del mondo di Haikyuu!!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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Giorno 7 #MayIwrite2023

 

Okay ho voluto provare ad inserire un narratore onnisciente di secondo livello, cioè colui che parla ai lettori, mi è piaciuta così tanto l’idea, che ho voluto provare. E’ un esperimento spero di esserci riuscita ma mi accontento di avervi strappato un sorriso.

Anche la punteggiatura dei dialoghi è diversa, volevo provare a usare altre forme, ditemi quale preferite.

Mi scuso di eventuali errori grammaticali o ortografici, ho corretto in fretta.

 

Fandom: Haikyuu!!

Personaggi: Nishinoya Yuu, Azumane Asahi, Karasuno volley club

Prompt: Imbranato + Immagine

Genere: Comico, commedia

Avvertimenti: //

 

Le gite estive non sono mai pericolose o spaventose, di solito sono momenti divertenti in cui trascorrere il tempo in attività rilassanti come passeggiare all’aria pulita in mezzo al bosco il giorno e alla sera relax alle terme.  Durante le gite non si visitavano palazzi abbandonati, Asahi ne era certissimo. Eppure, la sua ultima vacanza da liceale sembrò trasformarsi in uno di quei brutti film dell’orrore.

-Non credo che sia legale, Noya.

- Diamo solo un occhiata- continuò imperterrito Nishinoya – magari è infestata!

Ci mancava solo i fantasmi e Asahi avrebbe raggiunto la vecchia tipo mai. Riprovò, se la paura di essere arrestato per effrazione di proprietà privata non fosse stata sufficiente, la furia del loro capitano, sarebbe stato un ottimo deterrente.

-Se Daichi ci scopre, sono guai!

- Se ci sbrighiamo, non lo scopre e se non lo sa non potrà arrabbiarsi- disse Yuu, strizzando un occhio.

Dopo aver superato i preliminari, ai ragazzi del club di pallavolo rimanevano qualche giorno di vacanza prima del rientro a scuola, e avevano deciso di fare una piccola vacanza come premio per la vittoria e rilassarsi prima di tornare a lavorare sodo per prepararsi alle qualificazioni.

Tutto normale se non per un piccolo particolare. La sfortuna aveva voluto che, poco fuori del paese in cui soggiornavano, c’era una casa di cura per malattie mentali ormai in stato di abbadando da quando avevano deciso di chiuderla.

- Il giornalaio ha detto che sono ci sono state delle morti misteriose, - bisbigliò Yuu con gli occhi che gli brillavano, - e che, ancora ogni tanto, dall’edifico provengono strani rumori e lamenti molto sospetti. -

- s-me-ti-la! Non sono…ahi- Asahi inciampò in un sasso e, a momenti, non finiva disteso per terra.

Nishinoya scoppiò a ridere sguaiatamente: - Non fare il fifone, Asahi! -

Non ci poteva fare nulla, le cose paurose non gli piacevano per niente. Gli bastava la paura che il muro incuteva, l’ansia prima di ogni singola partita: non aveva nessun senso fare cose per il solo gusto di provare il brivido.

Yuu si puntò un pungo in petto: - ci sono io con te!

La capacità di Noya di dargli coraggio e fiducia era incalcolabile; avrebbe dovuto vergognarsi, grande e grosso, di farsi consolare da un ragazzo alto un barattolo che non pensava neanche la metà di quanto pesava lui.

- Sei sempre dietro di me…

- Proprio dietro di te, a copriti le spalle- continuò Nishinoya. Gli afferrò la mano trucidandolo di penso, Yuu era più forte di quanto immaginasse, a caccia di fantasmi. E Asahi non può che seguirlo.

L’edificio è in condizioni davvero pietose: l’intonaco delle pareti è scrostato, porte ed infissi sporchi di pareti, per non parlare della giungla intorno che rendeva difficoltoso arrivare fino al portone principale.

-Mi ricorda li castello di Aurora…

- Chi? - chiese perplesso Yuu mentre rendeva un bastone lungo e nodoso.

- La bella addormentata, il suo castello è circondato da rovi dalla strega cattiva…- spiegò Asahi, - cosa stai facendo con quel ramo?

Noya aveva cominciato a battere il bastone a terra prima di procedere. Avete presente come fanno i cechi per capire se davanti a loro c’è un ostacolo?  Ecco uguale.

-Faccio scappare le serpi.

Asahi pensò fosse stato meglio non chiedere.

Arrivati alla enorme portone d’ingresso, scrostato e sporco, scoprirono che entrare era abbastanza facile: un anta era completamente divelta dai suoi cardini. L’ultima speranza di Asahi morì.

Nishinoya gli fece segno di seguilo prima di entrare senza esitazione. Sconsolato, il gigante dal cuore di vetro lo seguì. La luce filtrava dalle innumerevoli finestre rendendo quel posto ancora più enorme e desolante. Iniziarono girare per i corridoi lunghi pieni di calcinacci e polvere, ma a parte qualche mobile dimenticato non c’era assolutamente nulla. Un semplice luogo abbandonato.

-Forse dovremmo venire di notte – rifletté Yuu; i capelli sulla nuca alla sola idea. -Sei forse impazzito?! È una pessima…- non riuscì a finire la frase che dei rumori alle loro spalle li fece sussultare.

-Fantasmi! - esultò Noya, mentre Asahi molto meno ottimista, urlò: -Moriremo!

Per ben tre volte, Asahi rischiò di inciampare in uno dei pezzi di legno che giacevano sul pavimento, e riuscì a raggiungere l’atrio per puro miracolo.

-Ragazzi siete voi!

Tanaka, Hinata e Kageyama si stavano guardando in torno letteralmente estasiati. Asahi si rese conto che, lì in mezzo, era l’unico dotato di buon senso ed era tutto dire.

-Chi pesavate fossimo? - chiese Tanaka – vi abbiamo visto entrare così vi abbiamo seguiti. –

Yuu si mise a spiegare la storia dei fantasmi e il suo brillante piano agli altri tre idioti. Convincere Tanaka fu una bazzecola, ma Noya riuscì a convincere anche Hinata, nonostante anche lui tendesse a farsi spaventare dalle cose paurose. Kageyama non ci fu bisogno di convincerlo: andava dove Shoyo andava.

Quando ormai aveva perso ogni speranza di sottrarsi alla notte peggiore immaginabile, arrivò il suo salvatore, il suo eroe.

-Dove siete stati tutto questo tempo? - chiese Daichi quando li vide rientrare sporchi di polvere e calcinacci.

Il branco di idioti provò a mentire pietosamente senza ottenere nessun risultato.

Gli occhi scuri del capitano si fecero subito taglienti. - State forse pensando di andare alla casa abbandonata questa notte?

Tutti negarono con forza.

-Bene, perché dovrete passare sul mio cadavere- disse poi si rivolse ad Asahi: - e tu dovresti impedirgli di fare stupidaggini!

Azumane Asahi, alto 1, 86 cm e 75 kg di peso, si sciolse come neve al sole. -Grazie Daichi, grazie!

 

   
 
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