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Autore: Star_Rover    14/08/2023    6 recensioni
Jari e Verner sono uniti fin dall’infanzia da un legame che nel tempo è diventato sempre più intenso e profondo. Nell’inverno del 1915 però i cambiamenti sociali e politici che sconvolgono la Finlandia finiscono per coinvolgerli, così i ragazzi sono costretti a separarsi per seguire strade diverse.
Nel 1918 i destini dei due giovani tornano a incrociarsi sullo sfondo di una sanguinosa guerra civile.
Genere: Drammatico, Guerra, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza | Contesto: Il Novecento, Guerre mondiali
Capitoli:
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XXVI. L’altro uomo
 


Autunno 1895.
 
Il dottor Koskinen non era stato ben accolto nel piccolo villaggio, da parte sua non poteva fare molto per cambiare le cose. Per tutti era uno straniero di città, un estraneo di cui era difficile fidarsi. Oltre alla sua professionalità, di cui nessuno aveva mai dubitato, non aveva molto da offrire ai suoi compaesani.
Per settimane era rimasto chiuso nel suo studio, senza vedere nessun altro se non i suoi pazienti. Leggeva libri e scriveva lettere nella speranza di poter tornare ad Helsinki al più presto possibile. Voleva tornare a vedere volti conosciuti, a frequentare ambienti facoltosi e a stringere le mani di uomini illustri come faceva ai tempi dell’università. Credeva di essere destinato a farsi conoscere nell’alta borghesia come giovane medico in carriera, invece il destino aveva voluto allontanarlo da un brillante futuro di successo, relegandolo ai margini della civiltà. Fredrik però non si era perso d’animo, aveva mantenuto fede alla sua promessa, sapendo che quel trasferimento sarebbe stato solo temporaneo. Entro Natale avrebbe ricevuto altre proposte e avrebbe lasciato quel villaggio sperduto per sempre, ma fino ad allora doveva solo pensare al lavoro.
Sopportare quella situazione, tra la noia e la solitudine, non era affatto semplice.
Era un freddo e buio pomeriggio autunnale quando ad un tratto qualcuno bussò alla porta del suo studio. Egli diede il permesso di entrare senza prestare troppa attenzione. Quando sollevò lo sguardo si stupì nel riconoscere una ragazza dai lunghi capelli castani.
«Mi scusi dottore, non intendevo disturbarla»
Il giovane ricambiò il suo sorriso: «no, nessun disturbo. E puoi chiamarmi Fredrik, se vuoi»
Lei acconsentì, presentandosi a sua volta.
«Io sono Helena, la mia famiglia vive in fondo alla strada»
«Mi ricordo di te. Ci siamo già incontrati in chiesa, speravo di rivederti»
La ragazza arrossì leggermente, mostrando un timido sorriso. Con lieve imbarazzo si avvicinò al tavolo e poggiò sulla superficie di legno un cesto dal quale proveniva un invitante profumo di pane.
«Ho pensato di portarti un piccolo dono, per ringraziarti per tutto quello che stai facendo per la nostra comunità»
«Non era necessario, davvero. Sto solo svolgendo il mio lavoro»
«Il mio è un gesto di cortesia»
«Be’, allora…non posso che apprezzare tanta generosità»
Helena fu piacevolmente colpita dai suoi modi gentili ed educati. Non ebbe la percezione di trovarsi davanti a uno sconosciuto e desiderò approfondire la loro conoscenza.
«Mi hanno detto che vieni da Helsinki. Non deve essere stato facile lasciare la città per giungere in questo posto desolato»
«Già, in effetti qui è molto diverso»
Helena si dimostrò subito interessata alla vita del giovane medico, e Fredrik fu ben lieto di soddisfare le curiosità della ragazza. Finalmente aveva trovato qualcuno con cui parlare e potersi confidare.
Ben presto tra i due si instaurò un legame profondo e sincero. Helena cominciò a far visita quotidianamente al dottore, dimenticando spesso di trovare una scusa credibile per presentarsi nel suo studio.
 
Fredrik non aveva mai avuto problemi nel corteggiare una bella donna. Era un giovane sicuro di sé, consapevole del proprio fascino. Ben presto però il medico si era reso conto di non essere lui a condurre quel gioco di seduzione. Avrebbe fatto di tutto pur di avere una possibilità con Helena, aveva completamente perso la testa per lei. Quando aveva scoperto che lei era promessa a un altro uomo aveva desiderato ancor più averla per sé.
I loro incontri erano diventati sempre più intimi. Anche quella volta, mentre chiacchieravano amabilmente, non riuscivano a staccare gli occhi l’uno dall’altra. Quando terminò di parlare Fredrik notò che le loro labbra erano così vicine da potersi sfiorare.
Fu questione di un istante, senza più esitare decise di baciarla. Un bacio avido e intenso, carico di passione e desiderio.
Per Helena cedere alla tentazione fu una liberazione, ma ben presto il brivido della trasgressione fu sostituito dal peso della colpa. Sconvolta per quel che era accaduto fuggì via senza dire nulla.
 
A seguito dell’accaduto Fredrik si tormentò per giorni chiedendosi se avesse rovinato per sempre il suo rapporto con Helena con quel bacio. Nonostante tutto non si pentì per quel che aveva fatto. Si era innamorato di lei dal primo momento in cui l’aveva vista e sapeva che ella ricambiava i suoi sentimenti. Il suo era stato un azzardo, ma l’amore richiedeva coraggio. Per conquistare il cuore di Helena era disposto a rischiare.
 
***

La vita di Helena non aveva nulla di speciale. Era la figlia di un umile ma onesto boscaiolo, fin da bambina non aveva fatto altro che aiutare la sua famiglia. Era cresciuta in un ambiente semplice e povero, dove aveva imparato a conoscere il valore del sacrificio. La piccola realtà del villaggio non le aveva mai concesso di poter sognare un futuro diverso da quello già scritto. Per questo quando il caro amico d’infanzia Emil Hiltunen le aveva chiesto di sposarlo lei aveva accettato.
In fondo era sempre stata consapevole che quel giorno sarebbe arrivato, che Emil fosse innamorato di lei non era mai stato un segreto, ed Helena non aveva mai messo in dubbio il fatto di dover ricambiare i suoi sentimenti. Da quando si erano scambiati un primo bacio come timidi e impacciati adolescenti, il loro destino era stato segnato.
Helena riteneva di essere fortunata, aveva trovato un buon marito, la sua famiglia sarebbe stata orgogliosa di lei. Ovviamente desiderava diventare moglie e madre, non solo per non deludere le aspettative dei suoi cari.
Helena credeva di non desiderare altro che quel matrimonio, ma il giorno in cui aveva incontrato Fredrik ogni sua certezza aveva iniziato a vacillare. Egli era diverso da tutti gli altri uomini che aveva conosciuto. Inoltre, non si era mai sentita così viva se non quando era in sua presenza. Lui riusciva a risvegliare nel suo animo emozioni e sensazioni mai provate prima. Era così che aveva scoperto di essere innamorata.
La prima volta le loro mani si erano sfiorate per caso e a lei era piaciuto il brivido di quel tocco. Doveva ammetterlo, le altre volte aveva cercato dei pretesti per sentire ancora quel contatto. Così come aveva iniziato a cercare il suo sguardo, compiacendosi nel constatare che era sempre fisso su di lei.  Non era inconsapevole di quel che stava facendo, quando tornava tra le braccia di Emil si sentiva in colpa per aver cercato le attenzioni di un altro uomo. Eppure non riusciva a rinunciare a quella fatale attrazione.
Poi il bacio aveva cambiato ogni cosa, tutto era diventato reale e concreto. Non erano solo pensieri, illusioni o fantasie. Le intenzioni si erano tramutate in un atto d’amore.
Helena sapeva che quel che stava facendo era ingiusto, eppure tornò ancora da Fredrik, in cerca dei suoi baci e delle sue carezze. Nessuno l’aveva mai baciata in quel modo e nessun altro avrebbe mai potuto.
Il sentimento puro e sincero che univa i due giovani era in contrasto con i loro incontri clandestini, dove erano costretti ad amarsi in segreto.
Helena non era più in grado di tollerare tutto ciò, sentiva di aver superato il limite rinunciando alla sua moralità.
Stringendola tra le sue braccia Fredrik avvertì il suo turbamento.
«Qualcosa non va?» domandò con tono preoccupato.
Lei si divincolò da quell’abbraccio.
«Mi dispiace, ma noi…non possiamo continuare così»
«L’hai già detto altre volte, ma poi sei sempre tornata da me»
«Stavolta dico sul serio. Sto solo facendo del male a tutti quanti comportandomi in modo orribile!»
«Allora metti fine al tuo fidanzamento» suggerì il medico senza alcuna esitazione.
Helena sospirò: «non è così semplice»
L’espressione sul volto di Fredrik si indurì.
«Tu lo ami?» chiese freddamente.
La ragazza scosse la testa: «non come amo te»
«Allora perché dovresti sposare un uomo di cui non sei innamorata?»
«Perché è quello che è giusto. La mia famiglia pretende questo da me»
Fredrik era tornato alla sua scrivania per accendersi una sigaretta.
«Dunque che cosa vorresti fare? Sposarti per vivere nell’infelicità? Oppure tradire tuo marito?»
Helena provò disgusto e vergogna al solo pensiero: «non potrei mai vivere in questo modo»
Il dottore esternò finalmente ciò che pensava ormai da tempo.
«Devi prendere una decisione. O lui o me. Questa storia è andata avanti anche troppo a lungo»
«Credi che mi stia divertendo a tradire un uomo leale e onesto?»
«E tu credi che per me sia semplice ricoprire il ruolo dell’amante? Dannazione, queste persone devono fidarsi di me, invece io sono costretto a mentire ogni giorno!»
Helena percepì gli occhi umidi di lacrime.
«Ritieni che sia tutta colpa mia?»
«Non sto dicendo questo. Ma se vuoi davvero mettere fine a tutto questo sai cosa devi fare»
«Le nostre vite non sono un gioco»
«Helena, io ti amo e sarei disposto a tutto per stare con te»
«Lo so»
Fredrik non trovò la forza di continuare quella conversazione, non c’era più nulla da dire. Si limitò a fumare in silenzio, senza però riuscire a mascherare il suo nervosismo.
«Scusami. È solo che…non voglio che tu sia infelice con un altro uomo» ammise alla fine.  
Helena rimase colpita da quelle parole, era ancora confusa e sconvolta da quella situazione, ma dentro di sé aveva sempre saputo quale fosse la giusta decisione.
 
Quella stessa sera Helena decise di mettere fine a quegli incontri clandestini e di rivelare la verità ad Emil. Non era mai stata una bugiarda, non aveva mai ingannato nessuno. Era stanca di mentire, non poteva più reggere il peso di quel tradimento. Nonostante tutto voleva bene ad Emil, la consapevolezza di essere causa del suo dolore era straziante. L’avrebbe perso per sempre, di questo ne era certa. Non pretendeva di essere compresa e tantomeno perdonata. Aveva sbagliato a comportarsi in quel modo, ma dentro di sé sapeva che non avrebbe potuto fare altro che commettere quell’errore. Il suo sbaglio era stato quello di illudersi, aveva creduto di essere innamorata di un uomo, finché un altro non le aveva mostrato cosa era realmente l’amore.
 
***

Emil Hiltunen non credeva che sarebbe stato un marito esemplare. Amava la pesca e la caccia, preferiva restare solo nella foresta per la maggior parte del tempo e dentro di sé non si sentiva pronto a mettere radici per diventare un padre di famiglia. Nonostante ciò quando pensava ad Helena ogni dubbio svaniva immediatamente. Era disposto a rinunciare all’aspetto più selvaggio della sua vita per provare ad essere un uomo migliore al suo fianco. Si era innamorato di lei quando erano ancora ragazzini, quando lei l’aveva salutato con un bacio sulla guancia aveva promesso a se stesso che un giorno l’avrebbe sposata. Era la donna giusta, non sapeva spiegare il motivo, era solo conscio che nessun’altra lo faceva sentire in quel modo. Il suo cuore batteva solo per lei.
Così appena ne aveva avuto l’occasione Emil le aveva chiesto di sposarlo.
Le cose però erano cambiate dopo l’arrivo del giovane medico al villaggio. Helena aveva iniziato a comportarsi in modo strano da quando il dottor Koskinen era entrato a far parte delle loro vite.
Ancor prima che i due iniziassero la loro relazione, Emil si era accorto del cambiamento di Helena. Non sapeva ancora che stesse accadendo, ma pian piano aveva visto la donna che amava allontanarsi da lui, anche quando erano insieme poteva avvertire che qualcosa tra loro era mutato irrimediabilmente.
Inizialmente Emil aveva preferito far finta di non capire, era ostinato a credere che il matrimonio avrebbe potuto risolvere ogni problema. Voleva illudersi che una volta diventata sua moglie, Helena avrebbe potuto amarlo.
Tutto fu chiaro dopo la sua confessione, quando lei gli rivelò di essere innamorata di un altro uomo non poté più ignorare l’amara verità.
Nonostante tutto Emil continuò a provare per Helena i medesimi sentimenti. Pur non comprendendo il motivo per cui lei avesse scelto di amare qualcun altro, non fu in grado di incolparla per questo. L’amore era complicato, e purtroppo anche crudele.
 
***

Fredrik non seppe mai come terminò la relazione tra Helena ed Emil. Quando scoprì che lui aveva deciso di lasciare il villaggio provò un certo sollievo, ma allo stesso tempo realizzò quanto fosse importante Helena per quell’uomo. In quel momento promise a se stesso che avrebbe fatto di tutto per non perdere l’amore della sua vita.
 
Una sera, poche settimane dopo aver reso ufficiale il fidanzamento, il dottor Koskinen rientrò dal lavoro più sconvolto del solito.
Helena notò immediatamente la sua aria angosciata.
«Che cos’hai?» domandò immediatamente.
«Niente» mentì lui.
«Ti conosco, so quando qualcosa ti preoccupa»
Fredrik insistette: «non è nulla di importante»
Helena si distaccò dal suo abbraccio.
«Avanti, non farti pregare. Lo sai che puoi dirmi ogni cosa»
Il medico prese un profondo respiro.
«D’accordo. Oggi ho ricevuto una lettera da parte di un mio collega, si trattava di una proposta di lavoro»
La ragazza impallidì: «significa che dovrai tornare ad Helsinki?» 
Il giovane scosse la testa: «no, io…a dire il vero non ho intenzione di accettare l’incarico»
Helena non capì.
«Perché? Era quello che volevi»
«Per te»
Ella trasalì: «dici davvero?»
Fredrik prese la sua mano stringendola con delicatezza.
«Non potrei mai rinunciare a noi» affermò con estrema certezza.
«Ma…non pensi al tuo futuro? Questa è l’occasione che stavi aspettando da tanto tempo»
«Non vedo alcun futuro senza di te al mio fianco. E poi c’è un’altra occasione che non voglio sprecare»
Lei avvertì gli occhi umidi per la commozione.
«Dopo tutto quello che abbiamo passato non voglio darti altre preoccupazioni. Tutto ciò che desidero è diventare tuo marito e restare qui con te»
Helena non dubitò della sua sincerità. Non avrebbe mai impedito a Fredrik di inseguire il suo sogno, ma la sua decisione era la prova che egli era disposto a tutto per il bene della sua famiglia. Helena fu rassicurata dalla decisione del suo amato. Sentiva bisogno di supporto e sostegno da parte di Fredrik, soprattutto ora che sospettava di essere incinta.
 
***

Inverno 1918.
 
Jari era pronto all’imminente partenza per la prima linea. L’ultimo incontro con Bernhard era stato determinante per ricordagli ciò che era davvero importante. Il suo dovere era rimanere a fianco dei suoi uomini, non poteva deludere coloro che avevano riposto fiducia in lui.
Aveva dimostrato di avere le capacità per essere un buon ufficiale, era giunto il momento di mettere in pratica ciò che aveva imparato al fronte.
Per quanto avesse sofferto a causa dell’ennesimo addio, non poteva permettere a certe questioni personali di distrarlo dalla sua missione.
Winkler aveva ragione, la guerra era l’unica priorità. Tutto il resto avrebbe potuto attendere.
Jari si riprese dai suoi pensieri quando raggiunse i camminamenti ai margini del villaggio.
La situazione si era aggravata negli ultimi giorni, le poche notizie giunte dal confine non erano affatto rassicuranti. Le rivolte dei Rossi avevano causato sanguinose battaglie per il controllo delle città.
Le truppe nemiche stavano avanzando rapidamente, per questo i Bianchi avevano bisogno di rafforzare ogni difesa.
L’intervento dei tedeschi avrebbe potuto essere di supporto per l’assalto ad Helsinki, ma la riconquista di Tampere sarebbe stata un’ardua impresa per l’esercito finlandese.  
Jari porse il saluto alle sentinelle disposte lungo il sentiero, dopo il rapido rapporto il tenente tornò sui suoi passi.
Un sottufficiale era immobile alla sua postazione di guardia, il suo sguardo rivolto alla vallata era vigile e attento. Udendo il suono di alcuni passi lo sconosciuto si sollevò di scatto, appena riconobbe il grado sulla divisa raddrizzò le spalle per presentarsi al comandante.
Jari si fermò davanti a lui, nella penombra tentò di distinguere al meglio la sua figura. Il soldato doveva avere circa quarant’anni, era un uomo alto e dal fisico atletico, con un volto dai lineamenti rigidi e severi.  
A causa delle rapide mobilitazioni non aveva ancora avuto modo di rapportarsi con le truppe già stazionate al villaggio, così approfittò di quell’occasione per ottenere maggiori informazioni.
«Con il supporto dell’artiglieria siamo riusciti a contenere l’avanzata nemica, ma la situazione è instabile lungo tutto il fronte. Abbiamo ricevuto da poco i nuovi ordini, i miei uomini sono pronti a partire questa notte»
Jari si mostrò soddisfatto: «il convoglio partirà prima dell’alba»
Il sottufficiale lo squadrò con particolare attenzione.
«Dunque lei è il nostro nuovo comandante?»
Il giovane ufficiale gli porse la mano.
«Tenente Jari Koskinen»
L’uomo ricambiò con vigore la stretta del suo superiore.
«Sergente Emil Hiltunen»
   
 
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