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Autore: leila91    24/08/2023    16 recensioni
| Ipotetica post season 3
“Ne senti mai la mancanza?”
“Di Dio, intendi?”
“Mmh-mmh.”
“Inizialmente credevo di sì: non sentire più la Sua voce mi ha fatto male, quasi fisicamente, intendo. Poi, però, mi sono reso conto che in realtà devo solo cercarLa in maniera diversa, ora che siamo umani.”
“Ossia, dove?”
“In ogni cosa buona, Crowley. In ogni cosa bella.”

(Ineffable Husbands || Happy ending)
[Storia vincitrice del premio "Miglior Trailer" agli Oscar della Penna 2024 indetti sul forum Ferisce più la penna]
Genere: Fluff, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Per ogni cosa bella
 
A Cate e Bea: vi voglio bene ♥


 
“Ne senti mai la mancanza?”
“Di Dio, intendi?”
“Mmh-mmh.”
“Inizialmente credevo di sì: non sentire più la Sua voce mi ha fatto male, quasi fisicamente, intendo. Poi, però, mi sono reso conto che in realtà devo solo cercarLa in maniera diversa, ora che siamo umani.”
“Ossia, dove?”
“In ogni cosa buona, Crowley.
In ogni cosa bella.”
 
 
 
I know that one day I'll be that one
Thing that makes you happy
I know I'll keep you laughin'
Your sun on a clouded day
The feel of a perfect wave
Is crashin' upon your face
 
 
Crowley aspetta da seimila anni di poter essere la causa del sorriso di Aziraphale a fine giornata. E anche nelle restanti ventitré ore, a dirla tutta.
Di riuscire a farlo ridere come Aziraphale ha sempre fatto ridere lui, in quelle giornate dove coltri di nubi soffocavano il sole e tutto sembrava semplicemente troppo.
Se sapesse come fare, Crowley probabilmente si metterebbe a scrivere qualche stupida poesia, una di quelle che all’angelo sono sempre piaciute tanto.
Aziraphale angelo non lo è più, ma le vecchie abitudini sono dure a morire e Crowley, che parimenti non è più un demone, sospetta che continuerà a chiamarlo così fino alla fine della loro, ora mortale, esistenza.
Fedele al suo proposito, si avvicina di soppiatto al compagno per avvolgergli le braccia attorno alla vita. Aziraphale profuma ancora di paradiso, di nuvole e miele. O forse è solo l’aroma del dolce che sta preparando, testando per la prima volta dopo settimane il forno della cucina del cottage.
“Ciao, mio caro.”
Un sorriso splendente accompagna quelle parole e Crowley socchiude gli occhi, come un gatto che fa le fusa, mentre la sua missione può dirsi anche per oggi conclusa.



 
“E tu? Ne senti mai la mancanza? Insomma, ora che, diciamolo, avete fatto pace…”
“Per me è diverso, angelo, lo sai.”
“Mmh-mmh”
Lo sa, Aziraphale, che la nostalgia di Crowley per Lei è durata millenni, sepolta in un cuore che ha sempre battuto all’insaputa del demone. Una nostalgia nascosta e negata, mentre alla luce del sole, della luna e delle stelle, la sua devozione non è mai stata per Dio, ma per l’unico essere in tutto l’Universo che sia mai stato in grado di comprenderlo davvero.
Aziraphale ancora non crede di meritarselo, il petto spesso trafitto da schegge di rimorso misto a primordiale terrore. Eppure, quel sentimento è riuscito a sopravvivere a ben due Apocalissi, e questo dovrà pure significare qualcosa.

È una cosa buona. È una cosa bella.


 
Birds out-side, will sing me a song tonight
I know that it's right on time, time
Twee-da-da-da
Life flies by the moon and the midnight sky
Is guiding me to your side, side



Le South Downs non sono l’habitat ideale degli usignoli, eppure Aziraphale e Crowley li sentono spesso cantare la sera quando, sdraiati in riva al mare con una coperta a separarli dalla sabbia, attendono l’arrivo del tramonto e il germogliare delle stelle.
Li ascoltano cinguettare una canzone che sembra scritta unicamente per loro, mentre nel cielo piovono meteore ed esplodono nebule.

“Vediamo se hai imparato qualcosa nei giorni scorsi”.
Il ghigno di Crowley ha un accenno di antica malizia ma la sua curiosità è autentica.
Aziraphale è la creatura più intelligente che abbia mai incontrato ma i nomi degli astri, l’angelo, non è mai riuscito a memorizzarli. Il che è un controsenso, per chi ci ha vissuto tanto a lungo.

“Devo proprio? Andiamo, lo sai che per me sono tutte uguali.”
Aziraphale mette su un broncio adorabile, ed è questa l’unica cosa che lo salva dalla rappresaglia di Crowley, che fa finta di ritenersi mortificato nel vedere come le nozioni di astrologia che ha cercato di trasmettere nelle sere precedenti si siano rivelate pressoché inutili.
Si porta una mano sul petto, mimando quello che dovrebbe essere un colpo mortale.
“Angelo, mi ferisci, sai che stiamo parlando delle mie creazioni! E io che ti ho pure concesso il privilegio di darti delle lezioni privat-mpf!”

Aziraphale non abbocca alla provocazione ma rotola sopra di lui, bloccando quella rimostranza fasulla con un bacio che lascia Crowley a corto di pensieri e di fiato.
“Perdonami, tesoro,” soffia il compagno, “Ammetto di essermi distratto. In fondo avevo proprio qui di fianco la stella più bella di tutte.”

Il viso di Crowley assume la stessa sfumatura dei suoi capelli.
Ngk, piccolo bastardo che non sei altro, non puoi… non puoi dire cose del genere! Come ti aspetti che risponda?”
Aziraphale ridacchia e il suo linguaggio del corpo lascia intendere senza fraintendimenti che non è una risposta verbale quella che pretende.

Prima di socchiudere i propri, in quegli occhi celesti a Crowley sembra di intravedere qualcosa di spettacolare: è come se vi splendesse ogni cosa buona; ogni cosa bella.



 
I know they're tellin' you things
That you put in your head, head
Promise you that are better off without them


La prima volta che hanno fatto l’amore è stata dura per Crowley convincere Aziraphale che no, non c’era alcun bisogno di spegnere la luce e che sì, Crowley lo reputava bellissimo. All’altezza.
Degno.
(Di ogni cosa buona; di ogni cosa bella.)

È stata dura mettere del tutto a tacere quelle voci angeliche, le stesse che dall’inizio del tempo altro non hanno fatto che ripetere ad Aziraphale quanto fosse strano, diverso. Quanto poco c’entrasse con il resto del Paradiso.
Settimane dopo gli sforzi di Crowley hanno finalmente dato i loro frutti, se la frenesia e l’ardore con i quali Aziraphale lo prende, quasi senza arrivare al letto, vogliono dire qualcosa.
“S-sono fiero di te, sai?”
Crowley sente la propria voce spezzarsi e non se ne vergogna nemmeno un po’.
“Dopo seimila anni hai finalmente capito che stai meglio senza di loro.” Aggiunge, sardonico e accennando una risata, che muore non appena il compagno affonda in lui con una spinta più decisa.

Aziraphale ringhia – oh, se lo ha capito – è in debito di diverse danze delle scuse su quell’argomento, ma sceglie di rispondere da perfetto bastardo quale è.
“Ai miei ex colleghi. Seriamente, in questo momento, tu stai pensando ai miei ex colleghi?”
Crowley inarca un sopracciglio, ostentando noncuranza.
“E anche se fosse, angelo?”
“Be’, in tal caso, chiaramente dovrei fare qualcosa a riguardo, non ti pare?”

Sì, Crowley è davvero fiero di lui.
 
 
“Pensi che fosse il suo piano fin dall’inizio?”
“Renderci umani?”
“Mmh-mmh. E permetterci di vivere in quella che, voglio dire, è praticamente la bella copia dell’Eden.”



Aziraphale scoppia a ridere, alzando la testa dal petto del compagno.
Crowley è sempre spettacolare dopo l’orgasmo, trasuda quella che Aziraphale non esiterebbe a definire come grazia divina.

“La bella copia, Crowley? Addirittura?”

“Certo che sì, le mie piante sono migliori, infinitamente più rigogliose di quelle del Giardino. Inoltre, non mi pare che Adamo ed Eva avessero a disposizione un cottage tutto per loro.”

“Un aspetto che in effetti non avevo considerato, caro.”

Crowley gli deposita un bacio fra i riccioli e i minuti successivi Aziraphale li passa in silenzio, come colpito da un pensiero improvviso.

“Posso praticamente vedere le tue rotelle girare, angelo. A cosa stai pensando, di grazia?”

“Lascia stare, lo troveresti sciocco.”

“Metà delle cose che dici lo sono, e questo non mi ha mai impedito di amarti negli ultimi seimila anni,” ridacchia Crowley, addolcendo la pillola con un bacio dietro il lobo sinistro del compagno, un punto debole che ha scoperto negli ultimi giorni.

Aziraphale sbuffa e non gli tira una gomitata per il semplicissimo fatto che l’altro ha ragione.
Prende fiato, prima di provare a spiegarsi, ben consapevole di come una presa in giro sia pericolosamente dietro l’angolo.
“Non apparteniamo più a nessuna fazione, se non alla nostra. Be’, e all’umanità, ovviamente. E anche se Lassù o laggiù s’inventassero qualcosa come un Terzo Avvento, noi non avremmo più modo di intervenire per proteggere la terra. Non credo che succederà, Lei ha reso ben chiaro cosa ne pensa in merito dopo la Battaglia, ma, ecco, a questo punto mi chiedevo…”

La voce di Aziraphale s’incrina appena e Crowley non se la sente affatto di ritenere sciocchi quei mezzi pensieri, come inizialmente il compagno aveva temuto.
Anzi, è sinceramente curioso di dove l’altro voglia andare a parare e intenerito, come gli accade almeno dieci volte durante la giornata, dall’esitazione di Aziraphale nel cercare di dare voce alle paturnie che gli passano per la testa.
“Sì?” lo incoraggia, con tono insolitamente dolce.

Aziraphale si volta verso di lui, i suoi occhi chiari appannati appena da un velo di lacrime.
“Mio caro, noi… Ecco, mi chiedevo: noi, adesso, per cosa viviamo?”

Per la prima volta in vita sua, Crowley risponde senza esitazione alcuna, e nella sua voce non c’è traccia di scherno.

“Per ogni cosa buona, angelo. Per ogni cosa bella.”

 






 


Note autrice:
Questa storia può tranquillamente riassumersi in “how to cope with the end of season two”.
No, davvero, avevo fisicamente bisogno di vederli felici in quel cottage che ci è stato promesso.
Questo è il mio personale headcanon post season 3: i maritini sopravvissuti a una seconda Apocalisse, scelgono di rimanere a vivere sulla terra da umani (scelta approvata da Dio, che li priva delle loro nature ultraterrene.)
E visto che ormai non so più fare a meno delle canzoni degli ID, quella usata nel testo è “One day”: appena l’ho sentita non ho potuto fare a meno di urlare per quanto fosse perfetta per i miei bimbi.

Ringrazio di cuore chiunque abbia letto fin qui e chi vorrà lasciare un commento :D
Alla prossima ♥
 
Bennina vostra
 
   
 
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