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Autore: Sayman    28/08/2023    1 recensioni
Dopo una rapina al negozio di famiglia, la giovane Emily scopre che non è la ragazza normale che credeva di essere.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Guardian Who'
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Romana


Angel era frustrato, era bloccato in quel vecchio stabile per via della luce del giorno che non gli permetteva di uscire, inoltre … ancora lui non si capacitava che Drusilla fosse un’aliena, un Signore del Tempo per giunta. Questa particolare specie doveva essere estinta eppure ne aveva trovati due in poche ore, non sapeva se dirsi fortunato o sfortunato.

In quel momento la sua visuale cambiò e dove prima vi erano gli attrezzi arrugginiti dello stabile ora vi erano dei caldi divanetti rossi, un bel pavimento in legno e una luce calda che gli donava un senso di pace.
<< Angel! >> lo chiamò una voce familiare, il vampiro si girò e vide Emily che gli sorrideva.
<< Emily, noto con piacere che stai bene >> gli sorrise di rimando il vampiro mentre andava ad abbracciarla, la ragazza gli piaceva, si sentiva come un fratello maggiore per lei e la cosa era strana perché i due si conoscevano da poco. << Dove siamo? >>
<< Sei nel mio TARDIS >> gli rispose l’altro occupante del cilindro, che a quanto pare era anche il padre di Emily. Era difficile scordarsi quel volto giovanile dopo averlo visto sostituire quello di un uomo di mezza età, quanto meno si era cambiato. << Ciao io sono il Guardiano, sono un Signore del Tempo, viaggio per il multiverso ecc ecc… grazie per aver aiutato mia figlia l’altra sera, ora … >> il suo sguardo si posò su Drusilla che era ancora svenuta << chi abbiamo qui? Direi della mia stessa specie e la sua faccia non mi è nuova… uhm… ma si! E’ Romana! >>
<< Chi? >> gli chiesero in coro gli altri due.
<< Romanadvoratrelundar per gli amici Romana, è una Time Lady che è stata per un breve periodo una compagna del Dottore. Successivamente era stata anche la presidentessa di Gallifrey fino a che non fu deposta per mettere al comando quel borioso di Rassilon >> gli spiegò lui, era davvero da tanto tempo che lui non vedeva Romana ed era anche certo che questa Romana non era nemmeno la versione che conosceva lui, ma quella di questo universo.
<< Come mai il suo aspetto non è cambiato? >> gli domandò il vampiro.
<< Come scusa? >> gli chiese il Guardiano mentre sollevava Romana dal pavimento e la poggiava delicatamente sul divano rosso.
<< Lei ha aperto quello strano orologio e subito dopo si è rigenerata, ma a differenza tua lei è sempre la stessa >> cercò di spiegarsi meglio Angel, ma per lui non era cosa semplice visto che di alieni ne sapeva ben poco.
<< Aspetta… l’orologio... potrebbe essere l’oggetto rubatoci da Drusilla! >> realizò Emily.
<< Quell’orologio è un circuito camaleonte, permette ad un Signore del Tempo di diventare un umano, mentre la sua vera essenza viene rinchiusa all’interno dell’oggetto. Quando Drusilla lo ha aperto la sua vera natura è tornata a galla. I vampiri sono cadaveri e quindi si è subito attivato il processo di rigenerazione, tuttavia non vi era abbastanza energia per riportarla in vita e allo stesso tempo darle un nuovo volto, ecco perché la faccia è rimasta la stessa >> spiegò << ovviamente sto teorizzando perché in oltre dodicimila anni non ho mai visto un processo simile >>.

Gli altri due annuirono.
<< Ma almeno sta bene? >> gli domandò Angel, che era preoccupato per la sua figlia vampira o ex figlia vampira.
<< I parametri vitali sembrano stabili, ora si deve solo risvegliare, noi però abbiamo un compito più urgente! I Dalek!! >> detto ciò si mise a smanettare sui controlli. << Ok ho un piano >> disse << ma vi avviso che è un pessimo piano, un piano che quasi certamente ci farà ammazzare >>.
<< Allora perché non pensi ad un ottimo piano?! >> lo rimproverò sua figlia.
<< Perché non abbiamo tempo, perché il mio cervello si deve ancora calibrare del tutto e perché sarebbe noioso >> le rispose lui facendola sbuffare.
<< Aspetta un secondo… hai appena detto Dalek? >> gli domandò loro un preoccupato Angel. Il vampiro non aveva mai incontrato di persona queste creature, ma era a conoscenza di quanto fossero letali.
<< Si, Dalek, vogliono Romana e forse anche me, no buono >> gli rispose il Signore del Tempo.
<< Ma… come mai Angel non sa dell’arrivo dei… giusto viaggio nel tempo >> si rispose da sola Emily. Molto probabilmente per Angel era ancora mattina… cristo che casino…

<< In cosa consiste il tuo piano? >> gli chiese curioso il vampiro decidendo di cambiare argomento.
<< Daremo ai Dalek ciò che vogliono >> rispose sornione lui.
 Angel lo guardò male << non gli daremo Drusilla >>.
 << Non per davvero ovviamente, faremo solo finta… sentite fatemi fare che è meglio… allora… >> pigiando un pulsante il TARDIS divenne gigantesco, tanto da far sembrare le navi dei Dalek formiche al confronto. Dopo di che un ologramma gigante del suo volto apparve nei cieli:
 
<< Salve Dalek!! E’ il Guardiano che vi parla!! >> urlò lui per poi mostrare una Drusilla svenuta << ho qui la Time Lady che tanto cercate, quindi prego entrate! >>
 
I Dalek non se lo fecero ripetere due volte, giustamente avevano la possibilità di impossessarsi di un TARDIS e di due Signori del Tempo.
<< Tu sei completamente fuori!! >> gli urlò contro Emily << sul serio hai fatto entrare quei mostri qui?!! >>
<< Almeno non sono più sulla terra no? Ora per favore fai silenzio e tira la leva davanti a te >> le ordinò lui e lei obbedì.

Il gigantesco cilindro apparve vicinissimo ad un buco nero, subito dopo la sua porta si aprì vomitando fuori l’esercito dei Dalek, che si ritrovò risucchiato all’interno.

Purtroppo la gravità di quel buco nero iper massiccio stava mettendo a dura prova anche il povero cilndro, infatti dalla console uscivano svariate scintille. I tre eroi cascarono per terra diverse volte per via degli scossoni.

<< Ok adesso!! >> tirando la leva tutto si fece più calmo. << Mamma mia, ce la siamo davvero vista brutta, ma come sempre sei stata bravissima mia bellissima nave!! >> disse l’alieno mentre accarezzava la console.
Angel e Emily si guardarono straniti, per poi alzare le spalle, almeno il peggio era passato e la terra era salva.

<< Siamo atterrati davanti al simpatico baretto dove tu e la tua petulante amica andate di solito, non vedo l’ora di scoprire quale tipo di merenda piace a questo nuovo me >> disse tutto contento il Guardiano.

In quel momento Romana si risveglio e guardò i tre stupita… poi vedendo Angel subito lo abbracciò mettendosi a piangere << Mi dispiace cosi tanto! Tutto quello che ho fatto.. . >>
Angel la interruppe << non avevi un’anima, non è colpa tua, anzi la colpa è mia per averti trasformata >>.
<< No.. io non parlavo di quello.. io.. >> disse tra in singhiozzi lei.
<< Perché non ne parliamo davanti a bella tazza di tè? >> propose Emily e gli altri annuirono.

Appena usciti le porte della macchina del tempo si chiusero di scatto facendo preoccupare la rossa e il vampiro.
<< Il TARDIS si sta solo riparando, dai andiamo a mangiare >> gli spiegò loro l’alieno e i due annuirono

I tre si sedettero nello stesso posto dove il giorno prima si erano sedute Emily e Anika. Un solo giorno… pensò la rossa e guarda quante cose erano cambiate. Ora la sua vita era totalmente diversa, o forse no? Riflettendoci sua padre era sempre stato un Signore del Tempo, solo che lei non lo sapeva.

Intanto Romana stava guardando verso il basso e sembrava piena di vergogna.
<< Drusilla, Angel ha ragione, non eri te stessa >> la consolò gentilmente Emily.
Drusila le sorrise << non sto pensando a quello che ho fatto nei panni di Drusilla, ma sto pensando alla …>>
<< Guerra del Tempo >> concluse per lei il Guardiano, che si era fatto subito serio << ho riconosciuto il tuo sguardo, è lo stesso sguardo che ho io, che ha il Dottore e chiunque sia sopravvissuto a quello scempio di guerra >>.
<< Il Dottore è vivo? >> gli chiese una speranzosa Romana, il Dottore era stato il suo primo grande amico e forse qualcosa di più e sapere che almeno lui stava bene la faceva sentire un po’ meglio.

<< Si lo è, lui è l’ultimo dei Signori del Tempo o almeno uno degli ultimi >> disse il Guardiano.
 
Romana poi guardò il “ragazzo” << io non ho mai sentito parlare di te su Gallifrey, mi chiedo come mai >>.
<< Questo perché io non provengo dalla tua Gallifrey, io viaggio per il mulitverso e questo qui non è il mio universo natio >> le spiegò lui.
<< Quindi anche tu hai vissuto la Guerra del Tempo… >>
<< In realtà io ho subito qualcosa di molto peggiore: la Guerra del Multiverso >> disse mesto lui << immagina centinaia di migliaia di guerre del tempo che vanno oltre la loro realtà finendo per fondersi… ecco cosa è stata la guerra del multiverso. Inutile dire che una volta finita io non ero più lo stesso >>.

Drusilla era scioccata, già la sua guerra era stata orribile, ma questo… questo era davvero troppo. Anche Emily era dispiaciuta per suo padre, non immaginava quanto avesse sofferto in passato. Angel che era seduto accanto a lui si limitò a mettergli una mano rassicurante sulla spalla.
 
<< Bè… era tanto tempo fa, sono andato avanti, ma grazie davvero >> disse loro lui.
<< Si vabbè, io ti abbraccio lo stesso >> disse sua figlia mentre si alzava per abbracciarlo.
<< Ti voglio bene anche io piccolina >>.

Angel nel vedere questo amore paterno, non poté fare a meno di pensare a Connor e a tutto quello che aveva perso. Un po’ era geloso del rapporto padre figlia che avevano questi due, perché sapeva che lui non potrà mai averne uno e l’unica possibilità che aveva avuto gli era stata strappata via.

<< Devo trovare Spike >> disse tutto d’un tratto la Time Lady << devo aiutarlo a riottenere la sua anima >>.
<< Ti darò una mano >> le disse Angel, anche lui si sentiva responsabile della condizione del suo amico.
<< No, Spike è una mia responsabilità, non tua. Lo so che ti senti responsabile per quello che gli è successo, ma non è colpa tua e devi smetterla di incolparti di tutto >> lo ammonì e lui sorrise.

<< Aiutare Spike per te è come una sorta di redenzione >> realizzò Emily e la mora annuì << allora ti auguro buona fortuna >>.
<< lo sai? E’ la prima volta che vedo una come te >> le disse Romana.
<< In che senso? >> le chiese lei.
<< Una mezzosangue intendo, in parte Signore del Tempo e in parte umana >> specificò l’ex Vampira << chissà come funzioni? >>.
<< Lei ha le stesse capacità della nostra specie, ma come gli umani ha un solo cuore >> spiegò loro il Guardiano mentre si gustava un panino con il salamino.
Le due lo osservarono affascinate, seppur per due motivi diversi. Per Romana Emily era scientificamente interessante, anche se un solo cuore… era rischioso, mentre per Emily era lo scoprire la sua vera natura.

Il gruppo rimase lì a parlare per del più e del meno fino al tramonto, quando Romana si alzò e disse:

<< Se non c’è altro io andrei, devo trovare Spike >>
Il guardiano tirò fuori delle chiavi dalla sua tasca e gliele lanciò << queste sono le chiavi della schifomobile, la trovi parcheggiata davanti al mio negozio, te la regalo e puoi usarla fino a che non ritrovi il tuo TARDIS >>.

Romana ridacchiò e ringraziò, per poi andarsene via da li.
<< E’ giunta anche per me l’ora di andarmene >> disse Angel, mentre abbracciava Emily.
<< Peccato e io che volevo invitarti a viaggiare con me e Emily >> gli disse con un sorriso il Signore del Tempo.
<< Sul serio? >> gli domandò stupito il vampiro.
<< Certo, mi stai simpatico e mia figlia ti adora, quindi perché no? >>
<< Va bene allora accetto, grazie >> disse lui con un sorriso, finalmente dopo tanto tempo lui non era più solo.
<< Papà! Io ho l’università, non posso abbandonarla per venire a viaggiare con te >> disse Emily.
<< Viaggio nel tempo ricordi? Puoi vedere l’intero multiverso e allo stesso tempo seguire le tue noiosissime lezioni umane >> la prese in giro lui.
<< Non sono noiose! >>
<< Viaggiando con me impareresti molto di più di quanto faresti vivendo qui su questo mondo >> le disse lui con un sorriso << inoltre voglio vedere il multiverso con questi occhi nuovi e voglio farlo insieme a mia figlia >>.
<< Va bene papà >> gli rispose intenerita lei.
 
Detto ciò il Guardiano si alzò di colpo e si avviò verso il TARDIS seguito dai due, una volta entrati lui disse:

<< Così sei molto più bella!^^>>.

 
 
                                                                     
 
 
 

Infatti la stanza della console e tutto lo stile interno della nave erano cambiate: Il magico salotto caldo e accogliente, aveva lasciato il posto a una stanza vivace e metallica. L’argento e il bianco erano i colori dominanti. Il pavimento era argentato fatta accezione per una zona in vetro dove si poteva vedere la parte sottostante della console di comando, infatti proprio al centro del pavimento in vetro vi era una zona sopra elevata dove si trovava la console esagonale, argentata e futuristica. Sempre nella zona sopra elevata vi erano due comode poltroncine di pelle bianca. Le pareti erano composte da quelle che suo padre aveva chiamato le cose rotonde, ovvero dei cerchi illuminati di una luce gialla che dava vita un po’ a tutto. Le pareti erano interrotte da delle aperture che portavano a delle piccole stanze che sembravano un misto tra un laboratorio, una biblioteca e quello che sembrava un super computer. Da una delle aperture si poteva notare una scalinata che portava chissà dove. Infine sparsi per la grande stanza vi erano degli oggetti di antiquariato come una vecchia sedia in pelle, un telescopio dorato, un vecchio baule rosso e altre cianfrusaglie, vi era anche una lavagna.

Emily guardò con gioia gli oggetti di antiquariato << Papà guarda! Sono gli oggetti che tenevi esposti nel tuo negozio!! >>
<< Si l’ho visto, la vecchia ragazza deve averli teletrasportati qui prima che i Dalek li distruggessero >> le spiegò lui ,mentre ammirava i nuovi interni di casa sua.
<< Stai parlando di questa nave come se fosse viva, è così? >> le chiese lei e suo padre annuì.
<< Se espandi la tua mente dovresti percepirlo >> le spiegò e la ragazza annuì un po’ spaesata << comunque credo che abbia salvato questi mobili per farti sentire più a casa >>.
Emily sorride e accarezzò la console e subito dopo sentirono quelle che sembravano delle fusa, o meglio la versione elettronica delle fusa.
 
<< Sensa offesa, papà, ma preferivo la vecchia versione  >> gli disse lei.
<< Lo so, ma questo nuovo design rappresenta al meglio questo nuovo me >> le disse con un sorriso lui e lei doveva ammettere che aveva ragione.
<< A me piace >> disse il vampiro, per poi dire con fare triste << se Fred fosse qui impazzirebbe >>.
 << Era un tua amica? >> gli domandò la rossa.
<< Si, faceva parte del mio Team della Angel Investigantion, ma ormai non c’è più, bè quasi nessuno di loro c’è più >> le rispose mesto lui, gli mancavano i suoi amici.
Vedendo lo sguardo abbattuto dell’amico Emily andò da lui e lo abbracciò << ora non sei più solo >>.
<< Lo so, grazie Emily >> le rispose lui sorridendo.
 
Emily si sciolse dall’abbraccio e guardò suo padre << allora dove si va? >>
<< Noi due da nessuna parte, ma tu..tu hai un appuntamento molto importante >> le disse lui mentre azionava i comandi della nave, una volta fatto fece segno a sua figlia di andare a vedere che cosa c’era fuori, la ragazza ubbidì e una volta uscita le venne un colpo al cuore.


 
   
 
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