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Autore: perasperadastra    31/08/2023    1 recensioni
Dai fatti narrati in "13 passi per entrare nella tua vita" i personaggi protagonisti degli eventi traggono spunto per farci delle personali confessioni. Alcuni retroscena raccontati dalla loro stessa voce.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jin Ling/Jin Rulan, Lan QiRen, Lan Wangji/Lan Zhan, Lan Yuan/Lan Sizhui, Wei Ying/Wei WuXian
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quel giorno in cui Wen Yuan divenne Lan Sizhui

(ovvero i pensieri di A-Yuan che si accinge a cenare con la sua famiglia nell'episodio 7)

 

Mi chiamo Yuan.

Ora, per essere precisi, Lan Yuan.

蓝愿 

Il mio nome si scrive così, ho imparato negli anni a tracciare questi difficili ideogrammi sbagliando più e più volte nonostante io venga dipinto come un allievo modello, non credete. 

Il carattere del mio nome proprio è quello che amo di più, significa "desiderio" e io mi auguro di essere stato davvero il desiderio di chi mi ha messo al mondo.

Non ho mai conosciuto i miei veri genitori, ma posso dirvi con certezza che anche le magnifiche persone con cui sono seduto a tavola in questo momento mi hanno desiderato come solo un figlio può essere desiderato da genitori amorevoli.

Lo so lo so. Sono genitori un po' eccentrici, i miei.

Non potrebbero essere più diversi, mio padre sempre così composto e, ammetto, quasi inespressivo. Baba invece è fin troppo esuberante, la sua energia è sempre stata travolgente, persino negli anni difficili di Yiling. Non che la cosa mi dispiaccia, sapete? Si completano alla perfezione, come se gli dèi, creando nel mondo lo Yin e lo Yang abbiano pensato proprio a loro. 

Abbiamo affrontato una lezione lo scorso anno sul tema delle 

energie opposte e ricordo la voce di mio padre dire solennemente "le forze opposte si attraggono senza soluzione di continuità".

Ed eccolo lì, che senza un capello fuori posto dispone sul tavolino le pietanze che ha fatto prepara apposta per Baba insieme al vino e all'olio piccante.

Ho la sensazione che anche lui sia innamorato senza soluzione di continuità.

 

Resto qui seduto con le gambe incrociate mentre Baba è in ginocchio dietro di me seduto sui talloni e mi spazzola i capelli. Potrei stare così per tutta la serata, tanto è rilassante.

Tutto è confortevole, stasera. Essere qui, con loro. Con entrambi.

Stiamo per cenare insieme e non vedo l'ora di raccontare loro tutto quello che ho fatto in questi giorni con Wen Ning. Recuperare informazioni sul mio passato non è stato semplice e lo è stato ancora meno prendere sonno con tutti i ricordi che riaffioravano alla mia mente e che la invadevano senza tregua.

Uno di questi è tornato chiaro alla mia memoria, limpido come se non fosse trascorso un giorno.

Se chiudo gli occhi posso ancora sentire il profumo di legno di sandalo che caratterizza le stanze private di mio padre, posso ancora sentire la seta liscia delle lenzuola contro cui avevo la guancia schiacciata.

Ricordo che mio padre era accanto a me, nel grande letto del Jingshi e che con un braccio mi avvolgeva e mi teneva vicino.

Era sdraiato a pancia in giù, aveva il torace completamente bendato e teneva da ore gli occhi chiusi.

Ricordo che lo zio Xichen veniva spesso a medicarlo, le bende sulla sua schiena si macchiavano rapidamente di sangue. Restavano entrambi in silenzio in quei momenti e solo dopo aver finito con mio padre, allora lo zio mi misurava la febbre. Non ricordo di essere stato male, ricordo però di aver provato una forte ansia.

Papà era amico di Baba. E piangeva per qualcosa che era successo a Baba.

Ricordo lo zio Xichen con gli occhi lucidi e una compassione senza nome negli occhi.

Ricordo che non riuscivo a capire cosa esattamente fosse successo e perché mio padre fosse stato ferito a causa di Baba.

Fu in seguito a quella febbre alta che persi molti dei miei ricordi.

 

Uno di quei giorni lo zio entrò, lo aveva chiamato papà.

Quest'ultimo gli aveva detto di aver deciso, di volermi tenere con sé e di volerlo comunicare ufficialmente quanto prima. 

 

La cerimonia era stata brevissima e riservata, era venuto lo zio Qiren nella stanza di papà, lui non riusciva a muoversi. 

Ricordo che avesse un muso lungo e che fosse arrabbiato con papà, credo che fosse per il fatto che mi aveva fatto dono di un nastro frontale, glielo aveva procurato lo zio Xichen.

Questo significava che mi aveva adottato ufficialmente e che nulla avrebbe più potuto separarmi da lui.

 

Ricordo di essere stato felice, per quello che potevo comprendere, e che una voce lontana dentro di me si stesse comunque domandando che cosa mancasse alle nostre vite e a papà per tornare a sorridere.

 

Ero seduto sulla stuoia accanto al suo letto. Lo vidi prendere con fatica un pennello e tracciare su un documento i caratteri del mio nuovo nome.

Al tempo non ero capace di leggerli, ma ora li traccio alla perfezione.

思追

Lan Sizhui.

Anche qui compare un carattere che racconta il desiderio, in una combinazione di ideogrammi dal significato complesso.

"Il desiderio struggente di non dimenticare"

 

 

   
 
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