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Autore: jane shelves    03/09/2023    0 recensioni
Ivy Jackson è una ragazza di 17 anni con una vita
ordinaria. Vive a Los Angeles va bene a scuola, esce con i suoi amici e il suo ragazzo Edward e abita in una bella casa a due piani nel centro della città. La sua vita viene sconvolta quando nella sua scuola si presenta una new entry: Travis Sullivan è alto 1,90, ha dei capelli corvini che gli incorniciano il viso, due occhi verdi che sembrano smeraldi . Maschera le sue insicurezze dietro una maschera di odio, menefreghismo e bugie. Ivy detesta immediatamente il nuovo arrivato eppure è attratta da quegli occhi verdi che paiono nascondere tanti segreti; questa attrazione che c'è tra di loro è innegabile ma...riuscirà Ivy a scavare nella mente di Travis e scoprire ciò che nasconde?
Una storia tutt’altro che banale, solo leggendo potrete scoprirlo…
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Non era possibile. No. Quel dannato Travis Sullivan era solo in grado di darmi guai. Mi alzai in piedi in contemporanea a lui, gli diedi uno spintone e me ne andai in spogliatoio. Mi cambiai con rabbia e in fretta perché non avevo nessuna voglia di rimanere lì ancora per molto e poi ero molto stanca e volevo andare a casa. Che cazzo, avevo ballato con lui per un'ora e Kristen ci aveva già iscritto a una gara di danza. E poi io non mi fidavo di lui: se mi avesse fatta cadere mentre mi faceva piroettare? O sbagliava mentre mi prendeva per sollevarmi e mi avrebbe fatto male? Edward non vomeva nemmeno che Travis mi guardasse. E io dovevo pure insegnargli a ballare? Era fuori discussione. E poi non avevo ne voglia ne tempo; poi avrebbe dovuto pagarmi per delle lezioni. No dai, non sono stronza a questi livelli. Eppure non mi andava già in alcun modo che io e Travis dovessimo ballare insieme, avrebbe tolto tempo alle MIA coreografia(avevo una gara con le mie compagne esattamente nel periodo di quella gara con Travis) Erano già un paio di mesi che mi preparavo, il preparare Travis avrebbe tolto tempo a me, alla scuola, alla chitarra, a Edward, a Maddy è alle ragazze. E io non volevo nulla di tutto ciò. Volevo solo vivere la mia vita tranquillamente non con Travis Sullivan a rompermi le palle. Avrei rifiutato di andare alla gara e si preparare quell'altro scemo, a costo di litigare con Kristen. Si lo avrei fatto. Ma questo lo diceva il mio cervello, perché non avrei mai litigato con la mia istruttrice per una stronzata del genere; era come una sorella maggiore per me. Quando aprì la porta d'uscita da scuola, mi avvolse un'aria fredda e costante così mi avvolsi al meglio nella felpa in modo da essere più riparata. Cazzo ma che freddo che faceva! E oggi era solo il 1 ottobre. Cercai di affrettare il passo per fare il più in fretta possibile; quando arrivai a casa tremavo come una foglia. Andai in camera mia per cambiarmi:misi dei leggings neri e indossai la felpa bianca che avevo a scuola di danza. Mi buttai sul letto e presi bio telefono; ero così incazzata che chiamai Maddy -" Io ti giuro che oggi è stata una giornata di merda" -" Che è successo?" -" Sono andata a scuola di danza per esercitarmi e chi ci trovo? Travis Sullivan" -" Ivy, chiunque ragazza avrebbe dato un rene per essere al tuo posto e tu ti lamenti? Bha." -" Maddy il punto è che non l'ho solo incontrato. Kristen ci ha fatto ballare insieme per un'ora, poi ha detto che devo aiutare Travis  a imparare passi nuovi! Poi ha decretato che ci iscriverà alla gara di danza primaverile e io non ho intenzione di andarci!" Non sentivo più nulla dall'altra parte del telefono -" Maddy!Maddy! Ma ci s.." Non feci un tempo a finire la frase che questa mi interruppe urlando -" IVY JACKSON! IO TI GIURO CHE TI AMMAZZO SE NON BALLERAI CON IL RAGAZZO PIÙ SEXY DELLA SCUOLA! CE CHIUNQUE ALTRA RAGAZZA DAREBBE UJ LITRO DI SANGUE PER POTER BALLARE CON LUI, COMPRESA ME! E POI FINALMENTE PUOI BALLARE IN COPPIA COSA CHE HAI SEMPRE SOGNATO!" Era vero. Avevo sempre sognato di poter ballare in coppia ma non con Travis Sullivan. Però era vero, il mio talento era sprecato se non ballavo in coppia. Certo avevo vinto tantissime gare ballando da sola, ma mai con il massimo dei punti. Questa forse era davvero la mia occasione; ma probabilmente non sarei stata in grado di coglierla. -" Però l'insegnante a Travis a ballare toglierà tempo a me, a Eddy e a voi ragazze. Poi probabilmente avrò anche meno tempo di studiare e sai bene che voglio ottenere una borsa di studio." In realtà non ne avevo bisogno, però preferivo averla per poter pagare l'università senza lavorare. Certo avrebbero potuto pagarmela i miei genitori ma a me le cose piaceva farle da sola. Dall'altra parte del telefono Maddy mi rispose -" Ivy a scuola vai benissimo, quindi anche se saltassi qualche lezione il problema non si porrebbe. E poi hai ancora un anno per ottenere la borsa di studio; per danza rilassati perché ti eserciterai ugualmente stando con Travis; la chitarra puoi suonarla prima di andare a danza o quando torni e con noi ragazze uscirai nei weekend. E sei mio fratello rompe le palle, ci parlo io. Per ora pensa solo che potresti essere la campionessa della California e vincere tantissimi soldi, avere fama e popolarità. A scuola saresti come una divinità; per lo studio cerca di studiare nei ritagli di tempo." Io adoravo Maddy. Era scherzosa e stupida, ma sapeva dare dei consigli davvero stupendi. -" Grazie Maddy. Ora mi faccio una tabella con tutte le cose da organizzare. Ti voglio bene." Mi accorsi che non glielo dicevo quasi mai. Forse non bastavano tre parole per dirle quanto le volevo bene. Eravamo cresciute insieme, eravamo gemelle per me. -" Anche io Ivy. Sappi che se hai bisogno puoi sempre chiamarmi. Ora fatti la tabella e poi è venerdì, rilassati! Domani sera usciamo noi ragazze, andiamo al " Carpenter". Ciauu" -" Ciaoo" Il Carpenter era un locale di Los Angeles, in cui lavorava Jack, il ragazzo di Sarah. Proprietari i trigemini Carpenter, tre ragazzi mulatti, più o meno della nostra età. Quando io ero al primo anno e loro al terzo avevo una cotta per il primogenito. Ma non durò molto, perché poi mi misi con Edward. Rimanevano comunque tre tra i ragazzi più belli che avessi mai visto. Mi alzai dal letto e andai alla mia scrivania per prepararmi la tabella degli orari. Scrissi i sette giorni della settimana con le varie ore del giorno e ci sistemai dentro i vari impegni; avevo quasi finito quando sentì mia madre chiamarmi per cena, così misi via il foglio e scesi per cenare. Quando mi sedetti a tavola mio padre mi chiese come fosse andata la mia giornata e io raccontai tutto davanti ai miei e genitori e a mia sorella, che per la prima volta nella sua vita, aprì bocca a cena:" Senti sorella, ti è stata data l'opportunità di presentare il tuo talento e se non sfrutti quest'opportunità sei proprio scema." E poi mia madre -" Già Ivy sei brava anche a ballare da sola, ma migliore quando balli in coppia. L'avevo già notato quando ti ho vista ballare con un ragazzino e poi subito dopo da sola." E infine mio padre -" Bhe Ivy, sei brava e devi sfruttare questo talento e cogliere al volo questa possibilità. Magari potresti anche vincere e ciò comporterebbe fama, popolarità e soldi dati dalla gara." Avevano detto tutti la stessa cosa, perché non sapevano il motivo che mi bloccava. Così lo dissi ad alta voce -" Il punto non è che non voglio farlo, il punto è che devo ballare con...- esitai un attimo- Travis Sullivan e non lo sopporto e non mi fido." A Elen vennero gli occhi a cuoricino a sentire quel nome -" Ivy, ho visto il suo account su Instagram, è un figo e non puoi rifiutare un'offerta del genere. E poi devi solo ballarci,mica devi sposarlo." Era vero. Però mi dava fastidio essere toccata da altri ragazzi che non fossero Edward. Poi lo avevo sentito sulla mia pelle, sui fianchi, sulle coscie e le braccia. Però avrei dovuto abituarmi alla svelta per ballare in coppia. E Eddy non ballava. Finimmo cena parlando della giornata di Elen, che naturalmente non faceva altro che andare a scuola, usare il cellulare e stare sul letto. Misi il mio piatto nel lavandino e tornai in camera mia. Mi feci una doccia, lavando via tutta le tensione della giornata e la stanchezza. Tornata in camera fini la mia tabella organizzandola al meglio. Presi il libro di storia e mettendoci tanta, tanta volontà, riuscì a studiare per un ora e forse anche più. Ma poi ero troppo stanca, così presi" Il signore degli anelli, il ritorno del re" e mi misi a leggere. Ricordo solo che il mattino dopo mi svegliai con i libro in faccia e il cellulare che vibrava.
   
 
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