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Autore: Giorgia06    30/09/2023    0 recensioni
E se Harry Potter avesse una sorella? E se la guerra fosse finita e gli unici problemi da risolvere fossero le divergenze tra case?
***
“Più sorrideva, più avrei voluto detestarlo, eppure quel sorriso mi rendeva impossibile farlo”
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Harry Potter, Pansy Parkinson | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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CAPITOLO 8

La mattina dell’uno settembre Emma fu svegliata da sua madre che bussava alla sua porta dicendole che era pronta la colazione, quindi si alzò, si mise vestaglia e pantofole e scese in cucina. Fece colazione con la sua famiglia e poi corse in bagno a farsi una doccia.

Scelse quindi i vestiti da indossare, ovvero un paio di jeans con sopra un maglioncino corto e largo verde e ai piedi un paio di stivaletti scuri, si truccò, si pettinò i suoi lunghi capelli rossi e dopo aver messo la sua bellissima mantella regalatale da Theo, uscì di casa con la sua famiglia diretta al binario 9e3/4.

Come ogni anno in stazione vi era un via vai di gente, chi prendeva il treno per andare al lavoro, chi in ferie, chi a scuola, non vi erano distinzioni tra maghi o babbani erano tutti di fretta, così come la famiglia Potter che arrivò trafelata alle 10:30.

Fortunatamente per loro il treno partiva alle 11 quindi avevano ancora un po’ di tempo, ma sicuramente non avrebbero trovato cabine libere al loro arrivo.

Appena arrivarono al binario trovarono ad attenderli la famiglia Weasley che li salutò calorosamente, Ginny si precipitò subito ad abbracciare Emma, la quale ricambiò l’abbraccio della rossa con altrettanto affetto.

Le due rosse si conoscevano fin da piccole perché i loro genitori erano soliti frequentarsi anche dopo l’ordine della Fenice, e quindi le due erano cresciute insieme.

Avevano un rapporto bellissimo, erano come sorelle se non di più, erano complici, da bambine giocavano insieme e si scambiavano i vestiti, poi impararono a volare e a giocare a Quidditch, sempre insieme, e poi crescendo erano passate a condividere le esperienze e i segreti.

Nonostante però non si vedessero spesso, frequentavano comunque alcune lezioni insieme, e anche se avevano amici diversi e intrapreso strade diverse, c’erano sempre l’una per l’altra, in qualsiasi situazione perché erano legate nel profondo da una amicizia indissolubile.

La Weasley infatti era stata la prima a sapere, quando avevano otto anni, che a Emma non importava come a suo fratello di diventare grifondoro e anche che lei si sentiva piuttosto codarda per quella casa.

All’età di dieci anni Emma le aveva confessato che provava un certo fascino verso la casa verde argento, ed esattamente un anno dopo Ginny era accanto a lei allo smistamento e a fare il tifo per lei.

Inoltre era stata anche la prima che aveva saputo e appoggiato le sue amicizie dandole tutto il suo supporto.

Al contrario Emma c’era per la Weasley, era l’unica a sapere che Ginny si sentiva a disagio a volte nella sua famiglia essendo l’unica femmina, oppure che si sentiva oppressa dalla protezione dei suoi fratelli, della sua ambizione di giocare a Quidditch e persino della sua cotta per Harry, non che la rossa gli avesse mai detto niente, solo che Emma lo intuiva dai gesti, dagli sguardi e dalle parole della rossa, nonostante Emma credesse che i suoi gusti in fatto di ragazzi fossero alquanto discutibili, l’avrebbe appoggiata in qualsiasi situazione e in qualunque circostanza.

Le due rosse si guardarono negli occhi incoraggiandosi a vicenda per la prossima avventura e poi salutarono ognuna i propri genitori e salirono sul treno.

“Harry io vi saluto qua, vado a cercare gli altri” disse Emma dando un bacio sulla guancia a suo fratello e salutando Ron, Hermione e Ginny.

Percorse una cosa come due vagoni interi per arrivare a quello dei Serpeverde, ebbene si avevano un vagone tutto per loro, aprì la porta e poco dopo si ritrovò le sue migliori amiche addosso, contente di rivederla.

Appena sciolsero l’abbraccio Emma notò che entrambe erano cresciute molto quell’estate, i lineamenti del corpo si stavano sempre più addolcendo e le forme si erano decisamente accentuate dall’ultima volta che le aveva viste.
“Ragazze, che bello rivedervi, ma siete diventate uno schianto”
“Parli tu che sicuramente quest’anno non ti guarderà nessuno” le rispose ironicamente Pansy.
“Scusate l’intromissione ma ci saremmo anche noi se per caso vi siete dimenticate”

Aveva parlato una voce fin troppo conosciuta da Emma, la quale si girò all’improvviso e saltò al collo del ragazzone moro dagli occhi blu
“Blaise mamma mia mi erano mancate le tue battutacce” gli disse sciogliendo l’abbraccio e salutando anche Theo e Draco che erano lì in parte.

“Allora com’è andata l’estate? Raccontatemi un po’” chiese Emma
“Io sono stato in Italia dai miei parenti e sono venuti per un certo periodo anche Theo e Draco” le rispose sorridendo Blaise
“Oltre alla vacanza in Toscana, al Manor sempre la stessa storia, clima irrespirabile, ma ormai ci sono abituato” le disse Draco forse non troppo convinto
“La mia simile a quella di Draco, ma quella più bella è stata quella di Daphne con il famoso Alex” rispose Pansy ammiccandole
“Cosa? Dici sul serio? Devi raccontarmi tutto”
“Non c’è molto da raccontare, forse a qualcosa da dirti Pansy però riguardo a Josh oppure a Trent”
Emma vide per un secondo il volto di Theodore farsi triste per poi tornare subito dopo a chiacchierare di quidditch con i ragazzi.

“No spiegatevi perché non ci sto capendo niente” disse Emma cercando di seguire il discorso intrapreso dalle due
“Allora…” cominciò Daphne
“No Daph, aspetta, prima io. Emma ci credi che la nostra biondina qua in parte si era accalappiata uno tra i ragazzi più affascinati del quinto?!” disse Pansy facendo ridere Emma
“Non esagerare Pans, però è vero siamo usciti per quasi tutta estate”
“Ti ha baciato? Com’è stato?” chiese Emma curiosa
“Si mi ha baciato, più volte e non è stato male anzi tutto il contrario, mi piaceva molto, poi però ci siamo accorti che siamo meglio come amici, non siamo decisamente fatti l’uno per l’altra” le rispose tranquillamente Daphne
“Peccato era veramente un bel ragazzo” disse Emma ammiccandole
“Se vuoi te lo presento volentieri” ribatté Daphne sorridendo
“E invece tu Pans cosa mi racconti?” chiese Emma ignorando la bionda
“I miei hanno cercato di accalappiare Trent Yaxley, che non era male, ma troppo viscido e molesto per i miei gusti, così l’ho piantato e poi una settimana dopo, ho conosciuto Josh, corvonero e mezzosangue e l’ho frequentato per un periodo senza ovviamente dire niente ai miei, poi però ho piantato anche lui troppo dolce e soffocante”
“Estate interessante dire, anche se credo che hai dei gusti molto difficili in fatto di ragazzi Parkinson” le rispose la rossa
“Tu non sai quanto cara Emma, tu non sai quanto” disse la mora facendo ridere le altre due.

Per il resto del viaggio chiacchierarono tutti insieme su vari argomenti come quidditch, ragazze e ragazzi, feste e ovviamente i loro provini per entrare in squadra.
 
 
   
 
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