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Autore: perasperadastra    03/10/2023    1 recensioni
Lo strano incensiere di cui Lan Zhan e Wei Ying avevano sperimentato gli stravaganti effetti non era il solo eccentrico strumento magico presente nella biblioteca nascosta dei Meandri delle Nuvole.
Insieme a quest'ultimo, i due avevano trovato una particolare bussola finemente intagliata.
La lancetta fissata al centro dello strumento sembrava muoversi senza un orientamento preciso, come se il suo scopo non fosse affatto quello di indicare il nord, compito che per istinto chiunque le avrebbe attribuito...
Genere: Hurt/Comfort, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Lan Wangji/Lan Zhan, Wei Ying/Wei WuXian
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Si catapultarono istintivamente fuori dalla stanza per ritrovarsi in un corridoio fortunatamente non affollato. Alcuni inservienti stavano accorrendo, il trambusto aveva attirato l'attenzione di tutti.

"Passa tu dal corridoio Lan Zhan, io raggiungo il cortile dal retro"

Lan WangJi si sentiva smarrito, teneva ancora stretta la mano di Wei WuXian. Quest’ultimo colse la sua indecisione

"... è solo che non dovrebbero vederci insieme… insomma, non voglio ti puniscano di nuovo"

"Mn"

"Ti raggiungo io più tardi" Wei Ying gli fece l'occhiolino e sgattaiolò dal lato opposto, affrettando il passo, incuriosito dalla voce femminile che si faceva sempre più forte e distinta e che pareva raccontare una rabbia furibonda.

Raggiunse la corte centrale dove una scena surreale gli si parò di fronte. Tutti erano accorsi: gli inservienti, gli ospiti, i suoi zii, suo fratello Jiang Cheng.

Fu quest'ultimo a raggiungerlo per primo e farfugliare qualche parola confusa sull'accaduto

"È entrata urlando A-Xian, questa è pazza!"

"Chi è, cosa vuole?"

Una donna minuta dai capelli corvini era parata di fronte a Jin Guangshan, il padre del futuro sposo della loro amata sorella. Quest'ultima era terrorizzata e, avvolta stretta nella sua mantella viola, si avvicinava al padre.

 

"Ammettilo lurido verme, dillo davanti a tutti! Quanti altri figli hai in giro? A quanti darai le stesse opportunità che stai dando a ZiXuan? Rispondimi!"

La donna gridava la sua rabbia ad un imbarazzato ma altezzoso Jin Guangshan che non pareva per nulla intenzionato a dare spiegazioni.

"Questo è tuo figlio tanto quanto quello, cosa darai a noi, eh? Puoi scommetterci, mi prenderò quello che mi spetta, quello che spetta a Xuanyu! Fosse l'ultima cosa che faccio!"

"Non datele retta, è solo una povera pazza" sosteneva Jin Guangshan con disprezzo.

"Di cosa parla, esigo ora una spiegazione!" La Signora Jin era paonazza dalla rabbia e dalla vergogna. Lei e la Signora Yu, sua carissima amica, avevano sognato e atteso l’unione dei loro due figli da quando li avevano messi al mondo. 

"Mia signora, i folli sono ovunque, una è incappata qui, oggi, a rovinare la festa di nostro figlio e della sua splendida sposa" Jin Guangshan pareva rispondere più per obbligo che per necessità. Suo figlio Jin ZiXuan sentì di dover intervenire solo allora, si fece avanti.
“Ohi, A-Cheng, il pavone prova a far valere la sua dignità… se non difende a dovere Shijie..!”
“Shh, A-Xian stai al tuo posto. Mamma e papà sanno cosa fare, non tocca a te avere colpi di testa. Ne hai già combinate di grosse ultimamente!”
“Lo prenderei a pugni!”
“Anch’io ma non faremo nulla del genere” Jiang Cheng mise una mano sul polso del fratello, a frenarne la rabbia.
“Ha ragione mio padre, siete solo una povera pazza” Jin ZiXuan si parò davanti alla donna.

"Io non sono pazza! E non sono solo capitata qui per caso! Il destino ha voluto che fossi a Yunmeng il giorno di questa maledetta cerimonia, me ne sarei andata domani se solo aveste ritardato di un giorno… ma gli dei mi hanno voluto qui e il cielo mi fulmini se non colgo l’occasione di urlarti in faccia quanto fate schifo! Tu e tuo padre! Io voglio solo.. lasciatemi! Lasciatemi!"

La signora Yu aveva dato ordine alle guardie di bloccare la donna. Il bambino terrorizzato che teneva per mano fu allontanato di forza da lei, pareva spaventato a morte, forse più dal comportamento della madre che dalla reazione delle guardie. Quando sollevò lo sguardo e incrociò quello di Lan WangJi, nel frattempo sopraggiunto, due familiari occhi grigi si piantarono per un istante in quelli dorati di quest’ultimo.

“Lasciatemi! Lasciatemi! Dove state portando mio figlio? Cosa volete farci?”
“Fuori da qui!” La Signora Yu era viola in viso, aveva lo stesso tono delle insegne del clan Jiang “Non permetterò una simile sfrontatezza e queste scenate folli nella mia residenza! Dove per giunta siete entrata senza permesso!”
“Voi Signora” ringhiava la donna “state dando la vostra unica figlia ad una famiglia sciagurata! Quel verme di un donnaiolo, sanno solo gli dei a quante ha rovinato la vita! Lasciatemi!”
Ma la donna fu trascinata fuori e, per un tempo che parve lunghissimo, nella corte cadde un silenzio basito.
 

 

I preparativi per la cerimonia erano ripresi lentamente tra pettegolezzi sussurrati e sguardi d’intesa, ancelle che spifferavano le loro opinioni l’una nelle orecchie dell’altra e una generale emozione e frenesia.
Lan Zhan era rientrato nella sua stanza con una strana sensazione alla bocca dello stomaco, quello che era accaduto lo aveva turbato, nonostante non riuscisse esattamente a comprenderne le ragioni.
Quella donna, diceva a se stesso, era entrata nella residenza a fare una sceneggiata di cui i presenti, in fondo, non si erano stupiti. Era risaputo che il capo scuola Jin fosse un donnaiolo, era facile supporre che oltre al legittimo figlio che stava per sposarsi con la dolce A-Li, ci fossero figli illegittimi di cui nessuno sapeva nulla.
Lan Zhan avrebbe desiderato riflettere meglio su quel tema, qualcosa nel profondo del suo cuore gli suggeriva che un qualche dettaglio importante stesse sfuggendo alla sua mente, offuscata dalla stanchezza, dalla tensione e da un senso di vertigine che gli era ormai familiare nel procedere di quelle visioni.

Decise di riposare un poco, avrebbe fatto più tardi un bagno e si sarebbe adeguatamente preparato per i festeggiamenti. Chiuse gli occhi immaginando di vedere a breve Wei Ying, radioso nel suo colorato abito elegante. Immaginò il suo viso giovane, il suo sguardo luminoso, fiero e orgoglioso nell’accompagnare sua sorella nel giorno più importante della sua vita.
E così, con un sorriso lieve che affiorava sulle sue labbra, Lan WangJi si lasciò scivolare nel sonno.

 

___

 

“Lan Zhan! Ehi Ehi! Guardami!" Wei Ying colpiva la guancia di Lan Zhan “Resta sveglio, ci riesci? Guardami”
Lan Zhan aprì gli occhi e si sentì travolto da un dolore acuto alla gamba. Ancora prima di mettere a fuoco il viso di Wei Ying e la roccia nera che li sovrastava, aveva già compreso dove la visione lo avesse catapultato: erano nella grotta della Xuánwǔ, sanguinava copiosamente e un apprensivo Wei Ying stava cercando di fasciarlo con un lembo strappato della sua veste.
“Non addormentarti, Lan Zhan! Mi raccomando! Per fortuna che avevo in tasca le erbe di MianMian, faranno effetto, vedrai, ti sentirai meglio”
 

Lan Zhan ricordava quella conversazione, ma gli appariva un poco distorta. Nella realtà Wei Ying aveva flirtato con quella ragazza causando a Lan Zhan un certo bruciore di stomaco. In quella versione delle cose, quest'ultimo non si era sentito chiedere se avesse un debole per la giovane e ciò gli pareva una piccola consolazione.
Lei era stata difesa dall’attacco dei Wen, la bruciatura sotto la clavicola di Wei Ying non lasciava dubbi.
“Ehi, Lan Zhan. So che ti fa male, ma devi resistere, d’accordo?”
“Non è così grave”
“Lo è. Non voglio spaventarti, ma hai fatto un bel danno qua sotto. Non avresti mai dovuto buttarti in mezzo a quei matti Wen da solo”
Lan WangJi cercò di recuperare nella sua memoria i fatti accaduti in quella confusa situazione. Nella realtà non era stato solo, aveva fatto da schermo alla giovane MianMian insieme al giovane maestro Jin. A cosa si riferiva Wei Ying?
“Non… non ero solo. Jin ZiXuan era…” fu interrotto da una fitta più acuta delle altre.

“Il pavone?! Che dici Lan Zhan?” Wei Ying appoggiò le labbra alla sua fronte “Ti è salita la febbre forse? Quel fortunato se l’è schivata, da quando è nato Jin Ling è esonerato dalle fatiche del mondo..” Wei Ying rise amaramente e terminò di fasciare la gamba di Lan Zhan, mentre quest’ultimo cercava di orientarsi tra i fatti di quella realtà alternativa.

 

Jin Ling è già nato? Come… ma certo! Il matrimonio di A-Li e Jin ZiXuan non ha subito ritardi perché lui e Wei Ying non hanno mai litigato nelle scuole dei Meandri delle Nuvole… questo significa che il giovane maestro Jin è ora esonerato dagli impegni dei giovani apprendisti, in quanto padre e capofamiglia non è stato richiamato dai Wen in questo campo di indottrinamento…

 

“Tuo nipote è..?” 

“Oh Lan Zhan, è una meraviglia! Io.. cioè, non puoi non amarlo! E’ un tenerissimo piccolo pulcino giallo!”
“Mn. Quanto tempo ha?”
“Sei mesi ormai! …Lan Zhan.. lo sai. Ti fa così male da darti alla testa? Lo hai visto, sei venuto all’Approdo del Loto quando è nato! Non … non ti ricordi di quei giorni, Lan Zhan? Siamo.. cioè noi..”

Wei Ying si interruppe, le sue guance si colorarono di imbarazzo “Siamo stati bene insieme, ecco”
“Perdonami, sono un po’ confuso. Non sto… ah!”
La gamba gli faceva un male atroce. La mente di Lan WangJi era un turbine.

Ciò che Wei Ying gli aveva appena detto avrebbe dovuto rasserenare il suo cuore. In quel mondo alternativo il loro rapporto era differente, pareva velato di amore corrisposto e intimità.
Perché allora quel senso di apprensione che lo afferrava in una morsa?

“No preoccuparti Lan Zhan, non è importante. Riposati. Dormi un po’, ti tengo io”
“Sei ferito anche tu, non affaticarti”
“Non è una fatica. Ci riposeremo insieme. Appena recuperate le forze vedrai che riusciremo ad uccidere quell’orribile cosa ed andarcene da qui”
Wei Ying circondò con un braccio le spalle di Lan Zhan. Quest’ultimo appoggiò la testa nell’incavo del suo collo e si lasciò cullare dal suo respiro lento.

 
   
 
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