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Autore: nerry    15/09/2009    5 recensioni
E se Bella non fosse Bella ma un'altra? Se non fosse destinata ad Edward ma a Jasper? Se Ed stesse con Alice?
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jasper Hale, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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JT-L3 - Vecchie conoscenze e nuovi sviluppi?



Jasper Twilight Emmet Twilight
Due giorni a Montepulciano
Jasper
Twilight
Terzo libro in corso
Emmett
Twilight
Conclusa
Due giorni a
Montepulciano
In corso




VECCHIE CONOSCENZE E NUOVI SVILUPPI?


Jasper POV

Scendemmo le scale con tutta calma, mentre mio padre faceva accomodare i mutaforme in salotto. C’erano tutti: Sam, Jake, Paul, Jared, Embry ed i fratelli Clearwather, Leah e Seth.
La cosa mi fece sospettare qualcosa, anche perché percepivo chiaramente la preoccupazione e l’impazienza che animavano i vari componenti del gruppo. Soprattutto non mi piaceva il cipiglio risoluto di Jake,  lo tirava fuori solo quando era preoccupato per due persone: Keyla, il suo imprinting, e Cassandra.
Dopo i convenevoli, mi sedetti sul divano, invitando Cassandra al mio fianco, mentre con lo sguardo cercavo Edward, il quale mi sillabò silenziosamente un nome, facendomi raggelare: Vittoria. Mi resi conto della tensione che mi aveva invaso i muscoli solo quando mi arrivò la debole protesta di Cassandra, a cui avevo forse stretto un po’ troppo la mano, attirandomela più vicino.
Fu Carlisle ad iniziare.
- Allora a cosa dobbiamo la vostra visita? Quando mi hai telefonato ho avuto l’impressione che foste piuttosto preoccupati… - disse rivolgendosi a Sam.
- Non giriamoci attorno – intervenne Jake, che evidentemente oltre all’imprinting aveva assunto il comando di un secondo gruppo. Notai infatti solo allora che sebbene fossero uniti, vicini tra loro, erano ben distinti in due schieramenti, ognuno dei quali aveva a capo un proprio alfa, Jake e Sam: il primo comandava il branco composto dai fratelli Clearwather, mentre Sam era il capo di tutti gli altri. Guardai ancora una volta Edward, chiedendo conferma ai miei pensieri, ottenendo in cambio un lieve cenno di assenso.
- La femmina, la rossa, è tornata
Alle parole di Jake Cassandra si alzò di scatto, avvicinandoglisi fino a stringerne la maglia nei pugni.
- Ne siete certi? – chiese in preda all’agitazione
- Sì, bambolina… - le rispose Jake, posandole le mani sulle spalle.
Solo poco più di un anno prima per un gesto del genere avrei potuto ucciderlo.
- Le sparizioni a Seattle e Port Angeles – disse Edward.
- Lo crediamo anche noi succhiasangue – disse Paul, facendo schioccare la mandibola come avrebbe fatto se fosse stato trasformato.
- Che significa….? – chiese Emmett
- Che sta organizzando un nuovo esercito… e si sta avvicinando – intervenni io, avendo immediatamente capito le dinamiche del ragionamento di mio fratello.
Mi alzai per avvicinarmi a Cassandra nell’esatto momento in cui questa si voltò verso di me, gli occhi dilatati dalla paura.
- Devo…
- Scordatelo!!! – fu l’intervento rabbioso di Edward, che l’afferrò per un braccio voltandola bruscamente verso di sé
- …
- No, sei tu a non capire! Non risolveresti niente. Sai come andrebbe a finire.
La osservai cambiare espressione mentre gli si attaccava al colletto della camicia, guardandolo disperata.
- No, non funzionerebbe.
- …
- No, mi rifiuto. E lo faranno anche gli altri.
- …
- Pensaci: impazzirebbe e soffriremmo tutti. Pensa a mamma.
Cercavo di dare un senso a quella conversazione che sembrava essere a senso unico, fino a che non vidi entrare Alice, incazzata come non mai.

***

Cassandra POV

Non potevo crederci: era tornata.
Mi rividi alle prese con lei e James, quando assaltarono lo scuolabus, lasciandomi unica superstite, privando della vita la sola persona che potevo considerare la mia famiglia, Adam.
Riprovai le medesime sensazioni di quando mi “aspettavo” l’imminente attacco della coppia.
Rivissi l’angoscia della partita di baseball, rivedendo i volti dei miei cari stravolti dal dolore e sentendo ancora una volta nelle orecchie l’urlo disperato di Jasper che gridava il mio nome mentre James mi portava via da lui.
Sentii il cuore esplodermi per il dolore come quando Vittoria mi fece credere che erano tutti morti per salvarmi, che non avrei più rivisto il mio angelo.
Mi voltai a cercare lo sguardo di Jasper che in quel momento si stava alzando per avvicinarsi a me.
Non avrei potuto sopportarlo.
Non lo avrei superato.
Lo vidi chiaramente dinanzi a me mentre Vittoria ed il suo esercito me lo portavano via per sempre.
- Devo…
- Scordatelo!!! – Edward mi aveva afferrata per un braccio, voltandomi bruscamente verso di sé affinché lo guardassi in volto.
Non capisci!!!
- No, sei tu a non capire! Non risolveresti niente. Sai come andrebbe a finire.
Mi attaccai al colletto della camicia, supplicandolo.
Devo andarmene o vi ucciderà tutti. Dovrete solo permettermi di fuggire da qui. Dovete fermare Jasper.
- No, non funzionerebbe.
Sì, è l’unica possibilità.
- No, mi rifiuto. E lo faranno anche gli altri.
No!!! E’ l’unico modo per garantirgli la vita!!!
- Pensaci: impazzirebbe e soffriremmo tutti. Pensa a mamma.
L’ingresso di una Alice versione valchiria mi distrasse momentaneamente dal mio intento, ma non mi salvò dallo schiaffo che il folletto della famiglia mi assestò in barba ai presenti.
- Tu – non – ti – muovi – da – qua!
- Alice!!! – le urlò contro Jasper avvicinandomisi per abbracciarmi e controllare il danno, mentre io continuavo a guardare mia sorella con gli occhi sgranati.
- Alice un cavolo!!! Vuole andarsene per salvarci!!!
Mi ritrovai il volto di Jasper ad occupare totalmente il mio campo visivo, le mani gelate sul volto, nel tentativo di dare sollievo alla guancia colpita e non permettendomi allo stesso tempo di interrompere il contatto con i suoi occhi.
- E’ vero? – mi chiese in un sussurrò, comprendendo finalmente il perché del terrore e della sofferenza che mi aveva afferrata.
- Io… non posso permettere che vi accada qualcosa…. Non ai miei migliori amici, non alla mia famiglia… non alla persona che amo…
Mi strinse a sé sospirando, poi si rivolse a Jake.
- Avete fiutato la traccia?
- Sul confine
- Si sta decisamente avvicinando

***

Emmett POV

Mi ritrovai a guardare la pazza di Alice con la voglia matta di schiacciarle la testa: aveva osato picchiare il mio scricciolo!!!
Poi al momento delle spiegazioni, fui preso dall’irrefrenabile desiderio di dedicarle un monumento.
La mia piccolina, ancora una volta, voleva sacrificarsi, per tutti noi, lasciando un luogo sicuro in cui noi tutti avremmo potuto starle al fianco a proteggerla. Guardai Jasper mentre la abbracciava, parlando con Jake della nomade che sin dall’inizio aveva costituito per Cassandra una minaccia ancor più grave dei Volturi.
Cercai lo sguardo della mia sorellina e non appena lo incrocia la vidi abbassare gli occhi, triste.
- Cassy… - la chiamai sospirando, aprendo lievemente le braccia. Vidi a malapena Jasper sorridermi, mentre, dopo un lieve bacio sulla sua testa, con una leggera spinta indirizzava mia sorella verso di me.
Mi si fiondò contro, stringendomi le braccia attorno alla vita, il volto contro il mio petto, come se temesse che potessi allontanarla, mentre Rose le sfiorava i capelli in una lenta carezza. Era una bambina.
- Cassy, scricciolo… non mi hai deluso… però, ti prego, non pensare mai più di lasciarmi da solo… lo sai che senza di te qui impazziamo tutti e l’idea di un Jasper annientato dal dolore, di Alice presa dai sensi di colpa, di Edward versione canino bastonato… ci sono già passato e sinceramente non aiuta… e poi… pensa a mamma.
In quel momento fui felice dell’assenza di Esme che era fuori a fare la spesa: non avrebbe retto a tanta preoccupazione.
- Hai ragione, Emm… scusami… mi spiace… è solo che…
- Lo so, piccolina… ma stavolta sappiamo già con chi abbiamo a che fare e ti garantisco che fratello orso e l’allegra brigata del bosco gli spaccheranno il culo!!! – le dissi cercando di farla ridere.
- Emmett!!! – fu l’urlo di Rose, tra il serio ed il faceto.
- Oh… dimenticavo… l’amazzone bionda sarà quella che farà loro più bua di tutti: se Rose si incazza è la fine!!!
- Ricordatelo, scimmione… - intervenne la mia signora dandomi uno scappellotto.
Mi fece male, lo ammetto, ma non me ne importava niente: il sorriso che illuminò il visino di Cassandra, per quanto debole, mi ripagò di tutto, anche della settimana di astinenza che Rose mi avrebbe comminato come sanzione per aver bestemmiato davanti alla sorellina umana.
Tornai a guardare mio fratello Jasper a chiedere una conferma silenziosa circa lo stato d’animo di Cassy: ne ricevetti un sorriso ed un “grazie”.

***

Seth POV

La guardavo stupendomi ancora una volta dell’affetto che nutriva per la famiglia Cullen, del rapporto speciale che aveva con ognuno di loro, in un gioco di relazioni affettive, ognuna a sé stante, nonostante l’amore profondo che le accomunava.
Esme e Carlisle erano indubbiamente quei genitori che ognuno di noi potrebbe desiderare per sé ed il loro legame era molto più forte e parlava di una amore genitori/figlia che difficilmente sarebbe stato possibile trovare altrove: la vita, che tanto le aveva tolto, li aveva portati sulla sua strada e lei li aveva scelti come madre e padre..
Rose era la sorella maggiore, estremamente protettiva, una buona madre in seconda: la bionda era difatti molto materna nei confronti di Cassy, una vera leonessa pronta a difendere la cucciola.
Alice, la compagna di gioco, stravagante, risoluta, affettuosa: dato il forte legame sarebbero potute essere gemelle.
Edward… le si era avvicinato molto lentamente, lasciando a lei le tempistiche per instaurare il loro legame: le voleva un bene del mondo e ne conosceva i segreti più intimi.
Emmett era il suo fratellone, quello con cui confrontarsi e da non deludere mai. Niente da aggiungere.
E poi c’era Jasper. Il loro rapporto era unico: vivevano in simbiosi, respiravano l’uno dell’altra, si nutrivano del loro amore. Nel loro rapporto di coppia non c’era spazio per nessun altro all’infuori di loro…. E non ci sarebbe mai stato…
Mi sentii osservato: Edward mi stava fissando come se stesse soppesando i miei pensieri.

***

Jasper POV

Una variazione emotiva nell’aria…
Cercai la fonte di quelle sensazioni ed intercettai l’occhiata tra Edward ed il giovane Clearwather No, non poteva essere…
Abbassai gli occhi su Cassandra che era tornata a stringersi a me e poi riportai gli occhi sul più giovane dei mutaforme.
Possibile?
  
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