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Autore: Epic89    08/10/2023    2 recensioni
[Imma Tataranni - Sostituto Procuratore]
[Imma Tataranni - Sostituto Procuratore][Imma Tataranni - Sostituto Procuratore]Non ricordava nulla del percorso che fece dalla
Procura all ospedale della Madonna Delle Grazie, pensava solo alle parole di Vitali - "una pallotta vagate ha colpito il Maresciallo Caloguri" -
Arrivata in ospedale si accasció a terra è iniziò a piangere.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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"Dottoressa" In quell'istante era come se il tempo si fosse fermato, quando si girò i loro sguardi si incrociarono, ad Imma mancò il respiro. Aspettava da così tanto tempo il suo risveglio che in quel frangente si bloccò, non seppe cosa dire, come comportarsi, si avvicinò e si sedette. Caloguri la guardò per un attimo e poi "la ringrazio, fate parte anche voi del reparto?" Una pugnalata faceva meno male. "Caloguri sono Imma, Imma Tataranni, non ti ricordi?" ___________________________________________ In quell'istante entrò il dottore lei si alzò barcollando e si avvicinò a lui e chiese se era normale che il Maresciallo non si ricordasse di lei. "Dottoressa il paziente ha un amnesia temporanea, con il tempo si ricorderà tutto, o quasi tutto." "Come quasi tutto?" "Non si preoccupi." ___________________________________________ Tornata a casa si sdraió nel letto. Era felice, era davvero felice che si fosse svegliato, ma a che prezzo? Non ricordava nulla di lei, non ricordava nulla di loro. Non ricordava di Roma, non ricordava della grotta dei pipistrelli, non ricordava della festa della Bruna, le foto del quasi bacio. Niente di niente. Come avrebbe fatto se non se le sarebbe mai ricordate? Come avrebbe fatto se non si sarebbe ricordato di ciò che lui provava per lei? Con questa consapevolezza Imma si addormentó. Per la prima volta non sognó più la sparatoria dove Caloguri perdeva la vita. No questa volta il suo subconscio lha portò nella grotta del pipistrelli, dove stretta a lui, occhi negli occhi lo baciava. ---------------------------------------------------------------------------------------- La mattina seguente si preparò per andare in ufficio, la procura aveva bisogno di lei, erano indietro con delle indagini. E Vitali le stava addosso chiedendo se avessero trovato l assassino. Ancora nulla brancolavano nel buio più totale. Troppe piste aperte. Due diversi sospettati, due moventi differenti ma ancora nulla di concreto. --------------------------------------------------------------------- Arrivata in procura venne convocata da Vitali................. "Vitali" ---------- "Dottoressa" "Ho saputo, finalmente il Maresciallo Caloguri si è svegliato."----------- "Si"---------- "È come sta?" --------------- "Bene, fisicamente sta bene, ha problemi con la memoria, amnesia temporanea. Il dottore mi ha detto che con il tempo ricorderà tutto." "Quindi posso chiamare il collega dell'antimafia, lo vuole interrogare." "Procuratore ancora non è pronto." --------------------------------------------------------------------- Uscita dall ufficio del procuratore, arrivó nel suo ufficio e li l attendeva una raggiante Diana. "Ho saputo Imma, sono felice per te." "Diana sono felice anch'io, ma per ora non si ricorda nulla, non si ricorda di noi." "Piano piano Imma, vedrai che con il tempo ricorderà tutto." "Speriamo." --------------------------------------------------------------------- "Diana, sono arrivati i tabulati telefoni?" "Si, gli ho dato un occhiata. C'è qualcosa di strano, guarda!" "Ah ma qui ci sono varie telefonate di un certo Montemurro alla vittima." "Dottoressa guardi, l'ultima risale a 10 minuti prima della sua morte." "Convocamelo per domani mattina alle 8 Diana!" "Adesso tu dove vai?" "Sto andando in ospedale." -------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Il caso che stavano seguendo era risultato così complicato, che lei La dottoressa Imma Tataranni non sapeva che pesci pigliare. Avevano trovato un cadavere in una grotta, non avevano ancora identificato la vittima. Chi l'aveva ucciso, l'unica cosa certa, era che aveva fatto un lavoro pulito. Nessune impronte, niente tracce! -------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Uscita dalla procura Imma si incamminó, verso la Madonna delle Grazie, arrivata in ospedale venne accompagnata nella stanza di Caloguri. L'avevano trasferito, ormai non era più nella sala rianimazione, non era più intubato. L'avevano messo una stanza dove era solo. Arrivata alla porta si fermò. Fece un lungo respiro abbassò la maniglia ed aprì la porta. Era lì disteso nel letto con gli occhi chiusi, credeva stesse dormendo. Si avvicinò con cautela per evitare di svegliarlo e si sedette sulla sedia. In quel momento Caloguri aprì gli occhi. Rimase senza fiato, quegli occhi azzurri, quegli occhi che tanto sognava la stavano guardando. Per un attimo entrambi rimasero in silenzio, poi con una voce calda e profonda Caloguri pronunciò il suo nome "IMMA" Un emozione così forte la invase, era la prima volta che Caloguri pronunciava il suo nome e detto da lui risultava pure bellissimo. "IMMA Tataranni" Ci fu un momento di silenzio, ognuno immerso nei loro pensieri, quando Imma prese parola, era il momento di capire cosa fosse successo il giorno della sparatoria, era arrivato il momento di capire cosa realmente Caloguri si ricordasse di quel giorno. "Senti Caloguri cosa ti ricordi!" " Mi ricordo che sono un carabiniere, che lavoro in procura con voi" " Abbiamo lavorato tanto insieme e poi, cosa ricordi?" " Che siete stata proprio voi a insistere che io facessi l'esame da Maresciallo." "Non ti ricordi nient'altro? Del perché sei qui? " No. Cioè mi hanno detto che sono stato vittima di una sparatoria." "Si dovevi accompagnare Romaniello per un interrogatorio, al comando, l interrogatorio era gestito dal procuratore dell antimafia, e poi senza dirmi nulla Romaniello ti ha chiesto di andare a trovare sua figlia. Io mi fidavo di te, anzi eri l'unico di cui mi fidavo, mi fidavo a tal punto che ho messo nelle tue mani la mia vita un paio di volte, e tu ti sei fatto fregate come un dilettante. Come hai potuto fare di testa tua e senza dirmi niente. Quella deviazione del percorso è stata fatale." "Io................ E a causa di questa deviazione che sono finito qui?" "Si, come hai potuto! A causa di questa deviazione Romaniello è morto e tu sei finito in coma per 8 lunghi mesi." "Come ho potuto fare una stronzata del genere?" "Purtroppo lhai fatta." "Era meglio se non mi svegliavo." A quelle parole il cuore di Imma si spezzò. Preferiva rimanere in coma piuttosto che ritornare da lei. Voleva chiederglielo, voleva sapere cosa si ricordasse di loro ma non era sicura di voler sapere la risposta. "Senti Caloguri, ti ricordi qualche altra cosa?" "No, anche se...." "Anche se..." "Ho sognato, che c'era qualcuno che piangeva e mi diceva che provava qualcosa per me. Ma non è possibile, chi potrebbe mai amare uno come me, chi potrebbe mai provare qualcosa per un buona annulla come il Maresciallo Caloguri." Ioooooo........ sono io che sono innamorata di te. Voleva urlarglielo ma non lo fece. ------------------------------------------------------------------------------ Uscì dalla stanza consapevole che Caloguri aveva dimenticato tutto, che Caloguri si era dimenticato cosa provava per lei. E con questa sensazione di vuoto, di smarrimento tornò a casa, non ebbe neanche il tempo di arrivare in camera si accasció a terra, appoggiata alla porta della camera, con le mani conserte la testa appoggiata e finalmente si liberò, pianse fino a quando non si addormentó.
   
 
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