3. Lento
George annuisce, scribacchia qualcosa sulla pergamena che ha davanti; poi appoggia la penna al tavolo e ci gira attorno, per raggiungere Lee. “È scappato via?”
Jordan deglutisce, con calma fa su e giù con il capo. Gli stivaletti del gemello fanno un rumore sordo contro il pavimento di pietra: ogni tocco gli provoca una strana sensazione al cuore. George è lento, a venirgli accanto, lento mentre sfiora con i polpastrelli le sfumature del legno, lento mentre la sua camicia si scontra con il lato del bancone.
“E non riesci proprio a ricordarti cosa sia?”
L’aria profuma di te, George.
L’aria è te.
L’aria profuma di quella volta che ho capito di essere innamorato.
“No” mente, spostando lo sguardo dal petto al viso del gemello; sta sorridendo.
Finalmente gli si ferma davanti, è a qualche centimetro. “Peccato, sarebbe stato utile saperlo.”
Ihih!
Arriva anche l'aggiornamento di oggi! Un abbraccio carissimo, vi auguro una buona giornata!
Sia ❤