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Autore: occhiverdi1972    30/10/2023    1 recensioni
Sembra sia spuntato il sereno , una nuova vita lontani dalla Francia , un figlio, la felicità ma, ancora una volta il sogno dura poco.
Oscar davanti la scelta piu' difficile della sua vita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Axel von Fersen, Hans Axel von Fersen, Oscar François de Jarjayes, Victor Clemente Girodelle
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Anime belle buonasera!
Come preannunciato ecco a voi  un nuovo capitolo.
Perdonatemi se gli impegni mi portano sempre piu a latitare, vorrei ringraziarvi ad uno ad uno per la dedizione e le bellissime parole che mi riservate ma siete in troppi!
Vi auguro buona lettura con la promessa di pubblicare prima del solito.
Un grazie immenso a Gina Score  per il suo bellissimo Victor.
 
"Senza scelta" 
Capitolo 41
 
Il braccio di Alain stretto alla sua vita ,gli occhi scuri ad un centimetro da lei, la virilità prorompente e pulsante nettamente distinguibile anche sotto gli strati di vestito fecero ansimare Cristine preoccupata.
 
Lui  sorrise beffardamente e inclino' la testa sornione, l'odore dei suoi capelli porto' la giovane indietro nel tempo, quanti pomeriggi stretta a lui nuda aveva passato ad accarezzarli dopo aver fatto l'amore.
 
Chiuse gli occhi , ripenso' pero' anche a tutti i momenti bui , alla sofferenza, alla sfilza di tradimenti subiti.
 
Penso' al dolce viso di Victor , alla sua dolcezza, all'amore che provava per lui e non ebbe dubbi.
 
Alain invece, sicuro di se continuava a strusciarla contro il suo inguine.
 
- Bambolina...Ti ricorda qualcosa ?
 
Lei lo fisso' , volgare, vanesio e terribilmente sicuro di se, ecco chi era Alain.
 
Aveva fascino ma nessun' altra virtu', Cristine lo fisso' sorridendo :
 
- Bah...Cosa dovrebbe ricordarmi ? ah...si...ci sono...un affare che va posandosi di fiore in fiore ! - sbotto' sfacciatamente.
 
Alain la fisso'  :
 
- Un "affare" dal quale da  domani potresti avere l'esclusiva! - preciso'.
 
Lei rise esageratamente , poi punto' le mani sul suo torace cercando di liberarsi dalla stretta.
 
- Lasciami andare! - sbotto'
 
Lui la strinse piu' forte e sfacciatamente cerco' di baciarla, Cris gli morse  il labbro facendolo sanguinare poi gli mollò uno schiafffo :
 
- Non azzardarti piu' a rifarlo!- sbotto', quindi si giro' pronta ad uscire, Alain prontamente  la blocco' afferrandola per un braccio, Cris si giro' e vide quel che mai si sarebbe aspettata.
 
 
 
 
 
 
 
Quella luce, quella maledetta luce che colpiva i miei occhi non accennava ad andarsene:
 
" Voglio morire, voglio trovare finalmente un pò di pace " - mi ripetevo.
 
I visi e le risa dei miei due bimbi mi saltarono alla mente ,non potevo abbandonarli, avrebbero superato il trauma della mia morte o ne sarebbero stati per sempre segnati ? Non mi era dato di saperlo.
 
Come madre pero' avevo il dovere di proteggerli, anche se nella mia vita regnava il caos , anche se avevo subito l'ennesima delusione ,anche se probabilmente sarei stata nuovamente sola, io avevo loro e loro...avevano bisogno di me.
 
Con uno sforzo sovrumano aprii le palpebre, il soffitto mi apparve via via piu' nitido.
 
Andrè stava ancora vicino il mio letto, la schiena curva sulla sedia, i ricci abbandonati.
 
Li sfiorai con mani tremanti e deboli:
 
_- A...Andrè...- sussurrai con un fil di voce.
 
Lui alzò il capo.
 
 
 
 
 
 
 
- Andrè...
 
Andrè senti' nettamente pronunciare il suo nome e non era un sogno.
 
Alzò il capo e si trovo' davanti gli occhi di Oscar, aperti e vivi .
 
- Oddio! - sbotto'felice.
 
- Ciao! - sorrise lei debolmente.
 
Lui le prese la mano :
 
- Chiamo subito il dottore ! - sbotto' nervoso alzandosi dalla sedia.
 
- Aspetta ! - lo blocco' lei - fra poco lo chiamerai, dammi un minuto, solo il tempo di capire...
 
Lui si riscosse :
 
- Che stupido che sono ..- esclamo' - non ti ho nemmeno chiesto come ti senti! - convenne
 
Oscar abbasso' lo sguardo sulla pesante benda:
 
- Mi sento ...indolenzita ma...ma credo sia normale - sussurro'-
 
Andrè si commosse :
 
- Non sai quanto ho pregato che tu ti risvegliassi! - sussurro' baciandole le mani.
 
Oscar sorrise :
 
- I...bambini stanno bene? - chiese
 
Andrè annuì.
 
- Direi che stanno benissimo!
 
Lei lo fisso' , passo' in rassegna la pesante giacca e i calzoni , controllò che non vi fosse nessuna fasciatura :
 
- Tu...Tu come stai?
 
- Adesso che ti sei svegliata ,  ancora meglio - rispose - ricordi...Ricordi qualcosa di...
 
- Si...sancì lei - Fersen stava per spararti .
 
- E tu come al solito hai fatto l'eroina - sbotto lui
 
Oscar sorrise :
 
- Non avrei mai permesso che ti succedesse qualcosa ! - confesso'
 
Andrè la fisso', Oscar...La sua Oscar
 
- Sai che hai corso un grosso pericolo ? Per poco non ci rimanevi secca!
 
- E cosa avrei dovuto fare ? farti uccidere ? già dovro' vivere con la delusione di aver amato un bugiardo...
 
Andrè la fisso , avrebbe voluto dirle tante cose ma si contenne.
 
- Vado a chiamare il dottore ! - sbotto'
 
- Aspetta! - lo fermò nuovamente lei
 
Il giovane si blocco' appena sulla soglia, si giro' a fissarla, Oscar aveva lo sguardo serio ed accigliato :
 
- Lui...Lui come sta ? - chiese
 
Andrè ebbe un attimo di smarrimento :
 
- Lui chi ?
 
- Il...Il mio Fersen! - sbotto' lei.
 
Andrè avrebbe voluto gridare , il SUO Fersen lo aveva chiamato, l'uomo che aveva rapito Cristine e che insieme a lei aveva nascosto la paternità di suo figlio, avrebbe voluto gridare ed arrabbiarsi ma non era quello il momento.
 
Oscar doveva ancora riprendersi , decise di nascondere la notizia della sua morte , almeno per qualche giorno, non voleva addolorarla ulteriormente.
 
- Sta bene...Pagherà per i suoi errori ma...sta bene!
 
- E dov'è adesso ?
 
Andrè ignoro' la domanda e corse a chiamare il dottore.
 
Oscar sospiro'.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Cristine non poteva davvero credere che quelle che vedeva fra le ciglia di Alain fossero lacrime.
 
- Ti prego Cris...So che vuoi punirmi, so che mi merito la tua piu' totale indifferenza ma ti prego...Ti prego pensaci bene !
 
Era stranissimo vedere il giovane così affranto , ritorno' sui suoi passi, si avvicino' a lui.
 
- Alain...- sospiro' - solo Dio sa quanto ti ho amato in passato.
 
Lui sbarro' gli occhi :
 
- Dimmelo Cris...Dimmi che mi ami anche adesso!
 
Lei scosse la testa :
 
- Ti sembrerà strano ma...Non provo piu' nulla se non un immmenso bene!
 
Quelle parole ebbero l'effetto di un pugno allo stomaco :
 
- Non puoi dire sul serio! - sbotto' lui arrabbiato - vuoi davvero stare con quel capellone?
 
- Si! - sussurro' lei - e se tu mi ami davvero,  anche solo la metà di quel che dici, accetterai la mia scelta.
 
Alain si passo' una mano sugli occhi con fare nervoso :
 
- Non ci credo...Non ci posso credere..
 
- Il tuo sbaglio piu' grande è sempre stato quello Alain : Dare il mio amore per scontato! L'amore si coltiva  , tu...tu non hai mai saputo farlo!ti vorro' sempre bene ma non sarai mai piu' il mio uomo!
 
Lui si avvicino' :
 
- Dimmelo in faccia, voglio che tu me lo dica guardandomi negli occhi, dimmi di non amarmi piu'
 
Lei lo fisso' senza alcun dubbio :
 
- Non ti amo piu' Alain! . pronuncio' quella frase con sincerità ed una convinzione tale da sconvolgerlo.
 
- Non...Non ci credo, non è possibile!
 
- Credici perchè è la verità ed adesso non hai che  da lasciarmi andare in pace augurandomi buona fortuna .
 
Lui si passo' una mano sugli occhi :
 
- Come faccio a lasciarti andare via...Come faccio ?
 
- Non dirmi che anche tu vuoi rapirmi! - sdrammatizzo' lei
 
- Beh...Non sarebbe una cattiva idea!
 
Cris lo guardo' con dolcezza :
 
- Non lo faresti  perchè tu non sei così, sei un adorabile furfante buono!
 
- Un furfante che ti ama!
 
Lei sorrise , si avvicino', lo bacio' sulla guancia , lui chiuse gli occhi invaso da quel gesto e dal calore delle labbra di Cris sulla sua pelle.
 
- Augurami buona fortuna Alain - sussurro' - non voglio rabbia e rancore fra di noi
 
Lui annuì :
 
- Ti auguro di essere felice Cris ma promettimi che...Per qualsiasi  cosa...soprattutto se il capellone dovesse deluderti, mi cercherai!
 
- Te lo prometto ma so già che non succedera'.
 
Si fissarono per un tempo che sembro' infinito, un tempo in cui Alain cerco' di fissare quel viso nella mente con ogni minimo particolare.
 
Poi si scosto' dalla porta e la lascio' andare.
 
- Addio  ! - sussurro' lei prima di varcare la soglia per dirigersi verso la carrozza.
 
Alain distrutto guardo' quella figua allontanarsi finchè non divento' un pnntino lontano, poi...Poi rientro' in casa e pianse.
 
 
 
 
 
 
 
Victor fisso' l'orologio , trangugio' l'acool tutto d'un fiato e battè un pugno sul pesante tavolo.
 
Come immaginava Cris non era tornata , la sua dolce Cris aveva scelto Alain .
 
Tutti i suoi sogni romantici andarono in fumo, fisso' le parete di quella casa che aveva sognato di abitare con lei e provo' un dolore atroce.
 
- Spero solo che tu sia davvero felice! - sussurro' , poi in un impeto d'ira    alzò un braccio escaravento'a terra il bicchiere.
 
Cosa ne sarebbe stata adesso della sua vita ? E del suo amore disperato ?
 
Un rumore di zoccoli lo fece girare verso la finestra, vide la carrozza che avanzava.
 
In fretta uscì verso il porticato, era la carrozza ma chissà se c'era Cris al suo interno.
 
Rimase fermo ed immobile mentre i cavalli avanzavano , la carrozza finalmente si blocco' , la porticina si aprì lasciando uscire Cris in tutto il suo splendore.
 
Victor ebbe un colpo al cuore, era tornata , lei era li.
 
Ma l'incedere serio della giovane e la mimica accigliata lo misero in allarme.
 
- Siete...Siete tornata - sussurro' quasi balbettando quando lei gli si fermo' di fronte.
 
La giovane si tolse i guanti con classe innata , poi lo fisso' :
 
- Nel bene o nel male mi sono sentita in dovere di spiegarvi ! - esclamò guardandolo seria.
 
Victor ebbe un tuffo al cuore, era li per dirgli che aveva scelto un altro.
 
- Possiamo...Possiamo parlare dentro ? - sussurro' poi seria
 
Adesso chiedeva il permesso anche per entrare...non c'erano dubbi, l'aveva persa.
 
Facendo uno sforzo sovrumano per non cedere all'ira Victor la guido' dentro.
 
Cristine sospiro' , poi poso' la borsetta , fisso' il bicchiere frantumato a terra :
 
- Cos'è successo qui ?
 
- Nulla...mi è...scivolato dalle mani! - mentì.
 
Cris intuì il turbine di emozioni che doveva averlo colto mentre era via.
 
- Ditemi tutto! - la incito' curioso.
 
- Voi...Voi siete un a persona meravigliosa Victor, ogni donna sarebbe fortunata ad avervi al vostro fianco  ma...
 
- Ma amate un altro! - sbotto' lui
 
- Voi mi avete praticamente costretta a vedere Alain...Eravate gia' sicuro che sarei caduta fra le sue braccia.
 
- Beh...come vedo avevo ragione ! - sbotto'.
 
- Alain è una persona affascinante, persino nella sua rozzezza.
 
 
 
Victor si tocco' la fronte ancora bendata .
 
- Non c'è bisogno che aggiungiate altro Cris...- sussurro' poi andandole incontro .
 
Le prese la mano :
 
- Vi auguro davvero tutta la felicità possibile e sappiate che...Che per qualsiasi cosa io ci saro' sempre!
 
Cris lo fisso' commossa.
 
- Andate adesso o...O sono sicuro che non riuscirei piu' a mantenere un controllo dignitoso.
 
Cris rise :
 
- Si che lo manterrete !
 
Lui la fisso' inebetito .
 
- Soprattutto mi aspetto che da domani in poi non avrete piu' dubbi sul mio amore perchè...Perchè io ho scelto voi ! - sbotto'inaspettatamente.
 
Victor sbarro' gli occhi :
 
- Che cosa ??
 
Lei rise :
 
- Non ditemi che vi siete già pentito di avermi proposto di star con voi...
 
Victor era spaesato :
 
- Cris...
 
Lei si avvicino', gli sfioro' le labbra con le sue :
 
- Vi amo e nessun  Alain  potrà mai allontanarmi da voi! - sussurro'
 
Victor sorrise felice , la prese fra le braccia, i due volteggiarono ridendo per il grande salone. Poi lui si blocco' :
 
- Mi avete fatto prendere un colpo!
 
- Ve lo meritavate per non avermi creduta! - sbotto'
 
Si baciarono a lungo, Victor la strinse felice e soggiogato da quell'amore .
 
Cris lo fisso' sensuale :
 
- Quel bicchiere a terra...ditemi che siete quasi impazzito al pensiero di perdermi
 
- Si...Si...avrei distrutto tutto con le mie mani. Stavo per impazzire ! Vi amo Cris e voglio che restiate mia per sempre!
 
L'aria si fece rovente .
 
Cris porto' sfacciatamente le sue mani sotto la giacca di lui , l'esile stoffa della camicia non riusciva a schermarne il calore, Victor la fisso' e sorrise ,poi la prese fra le braccia e la trasporto' su per le scale verso la sua stanza.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
- Bene madamigella, anche stavolta vi è andata bene! - esclamo' il dottore
 
Oscar sorrise :
 
- Mi scusi sempre , so perfettamente che non sono una paziente facile
 
- E' vero - sussurro' l'uomo ma so anche che siete la piu' forte che io abbia in cura. Vi raccomando riposo e sana alimentazione e...niente alcool!
 
Oscar ed Andrè si fissarono :
 
- Non riusciarai a corromprmi ! - sbotto' lui aprendo le braccia.
 
I tre risero.
 
Andrè accompagno' il dottore alla porta .
 
- Avete fatto bene a non dire di Fersen - esordì l'uomo fissandolo - Madamigella ha solo bisogno di pensieri positivi !
 
- State tranquillo, ci pensero' io ad accudirla nel miglior modo possibile - rispose
 
Il dottore sorrise :
 
- Non avevo dubbi ...E...E madame Sanders come sta? - chiese dunque a disagio.
 
- Credo stia benissimo! - esclamo' Andrè - ha preso casa con Victor, ma di certo voi  non potevate saperlo...
 
- No...in effetti no! - balbetto' l'uomo.
 
- Lo avreste saputo presto ! - asserì Andrè - l'importante è che sia felice
 
- Ehm...Già...gia...- Convenne l'uomo a disagio, poi si congedo'.
 
Andrè torno' su da Oscar.
 
Busso', poi entro' in stanza, lei era seduta ai piedi del letto.
 
- Non dovresti alzarti - la rimprovero' lui - hai sentito il dottore...
 
Oscar sorrise, il solito, premuroso Andrè :
 
- Volevo solo sgranchirmi le gambe ! - sussurro' lei
 
- Bene...lo hai fatto! Adesso torna sotto le coperte - sussurro' alzando la pesante coltre.
 
Oscar ubbidì, Andrè con dolcezza le rimbocco' le coperte.
 
Inaspettatamente lei gli prese la mano :
 
- Grazie ! - sussurro'poi sorridendo
 
Andrè la trattenne fra le sue, poi la bacio'.
 
Solo allora Oscar si ricordo' di aver dimenticato di chiedere notizie della sua compagna :
 
- Scusami...- sussurro' - non ti ho chiesto di Cristine, come sta ?
 
- Ha addosso ancora i segni che quel farabutto del tuo compagno gli ha procurato !- sbotto'
 
La giovane abbasso' gli occhi .
 
- Comunque sta bene, ieri ha ricominciato la sua nuova vita con Victor!
 
Lei sgrano' gli occhi stupita:
 
- Che cosa ?? Vuoi dire che...
 
- Che Cris sta con Victor , i due si sono innamorati. Si vede che è destino che tutte le mie donne mi abbandonino - esclamo' acido
 
- Io non ti avevo abbandonato ! - sbotto' lei
 
Andrè punto sul vivo strinse i pugni :
 
- Ah...no? E lasciarmi per andare a vivere con il tuo svedese come lo chiami ? Non è forse un abbandono ?
 
Oscar sentì una pugalata al cuore , c'erano tante cose che ancora Andrè non sapeva.
 
- Eravamo felici  ma tu hai avuto sempre un'ossessione per quel farabutto e... - Andrè si blocco', Oscar aveva gli occhi bassi e i pugni stretti in una morsa.
 
- Lascia stare...Ne parleremo piu' in là..- scontinuo' - adesso cerca di riprendere le forze , vado giu' a farti preparare qualcosa da mangiare ! - sussurro' uscendo dalla porta.
 
Oscar rimase sola ed angosciata, Cristine stava con Victor ed Andrè era nuovamente solo, un Andrè a cui doveva raccontare tutto, un Andrè che l'avrebbe odiata ancora di piu' sapendo dell'inganno.
 
Andrè era solo, ma lei era legata ancora a Fersen, l'uomo che per lei si era rovinato la vita e che marciva in carcere in attesa di processo.
 
Sospiro' angosciata , il caos regnava sovrano.
 
La verità gridava giustizia .
 
Lei avrebbe voluto morire.
   
 
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