Perché nella memoria tutto vive.
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4821. Elizabeth ha sette anni quando viene tratta in salvo da un isolotto disabitato, unica superstite di una spedizione di profanatori di tombe. Giunto per cercare il Dio caduto che lo abita, il capitano Vankane l'accoglie ignorando i malumori di molti della sua ciurma. Timori più che fondati: Elizabeth porta su di sé lo stigma del Feywild. Spezzata tra due mondi, rischia di essere dominata, se non addirittura distrutta, dalla magia selvaggia che ha ereditato.
4831. Durante l'assalto di una nave mercantile un prigioniero drow cattura l'attenzione di Vankane. Shade è l'ennesimo giocattolo rotto da aggiungere alla sua famiglia di pirati idealisti, che tanto reca danno all'autorità dei Guardiani Scarlatti. L'elfo ha addosso innumerevoli cicatrici e all'indice un sigillo di cui rifiuta parlare: un anello delle Cappe Nere, cimelio di una vita passata come sicario.
Quando Shade viene nominato sesto ufficiale di bordo e mentore di Elizabeth, la famiglia difettosa che Vankane si è costruito attorno comincia lentamente a sgretolarsi.
Liza ha un disperato bisogno di essere controllata. Shade può offrirle questo ed altro — perché è il controllo ad avergli sempre garantito la sopravvivenza.