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Autore: terryoscar    17/11/2023    3 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Il duello di Charles
 
Mi allontano in tutta fretta dalla stanza di mio padre, quante assurdità ho dovuto ascoltare! Adesso si è messo in testa che io e Jean siamo amanti, pazzesco! E' inutile che ci pensi ancora in fondo cosa posso pretendere da un uomo che ormai ha quasi ottant'anni!? ... Svolto il secondo corridoio, vedo la porta di Madame Battista aprirsi, spero che non mi infastidisca. La saluto con garbo: "Buongiorno Madame!"
"Buongiorno Generaleeeee come state?"
"Io benissimo!"
"Generale ho qualcosa da dirVi .."
"Anch'io Madame! Ho ricevuto una lettera di Vostro marito, arriverà tra un paio di giorni."
"Ahhhh davvero?! Ma Generale se permettete vorrei farVi una domanda."
"Ma siate veloce, ho da fare!"
"Siiii ecco ... è vero ciò che si vocifera?"
"Riguardo a cosa?"
"Oh beh non che io ci creda ma in giro si dice che siete l'amante di Jean!"
"COSA?!!!" Quasi urlo mentre mi sento quasi soffocare, forse dalla mia stessa saliva. "Ci mancava solo questa ..."
Batto le mani per la felicità e con tono stridulo continuo: "Lo sapevo, lo sapevooooo! Non è vero, a Voi piaccio io!"
"COSA?!!!" Urlo ancora più spaventato. "No, certo che no! Ed ora scusatemi, ho da fare. E anche Voi avete da fare, iniziate a preparare i Vostri bauli!"
 
Che finalmente mi libererò di questa pazza, dei suoi assurdi animali che sembrano dei topi e della sua cameriera, riportando la quiete nel mio matrimonio.
 
Tiro fuori il petto mettendo in risalto più che posso il decolté e continuo: "Non siate timido e prendetemi!"
"Ma neanche se foste l'ultima donna sulla faccia della Terra! Sparite dalla mia vista!"
"Allora è vero ciò che si dice di Voi! A Voi piacciono gli uomini! AHHHHH appena arriverà mio marito, glielo dirò!"
"Ah me, piace MIA moglie!!! Ed ora vedete di preparare i Vostri bagagli e sparite dalla mia vista!"
"Voi camuffate la Vostra vera natura con la fedeltà. Credete davvero che io ci creda? Nemmeno Vostro padre Vi crede!"
"Oh basta, ne ho abbastanza!! Credete quello che Vi pare, a me del Vostro parere non interessa nulla!" Sbuffo mentre mi allontano.
"Si, certo! ... Andate pure, tanto qui a palazzo tutti hanno capito la Vostra doppia vita."
 
Mi allontano a passo spedito, questa gallinaccia mi ha ormai stufato. Rivoglio la mia vita, la mia famiglia, il mio esercito. E voglio mio figlio, il mio erede!
 
 
Vedo allontanarsi il mio Augustinnnn .... so bene che tu con le donne funzioni benissimo, la mia è stata una provocazione. Ah se solo prima che arrivi mio marito, lui ed io! ...  che brividi!
 
 
 
Vedo mio marito lasciare la nostra camera, domando: "Reynier dove stai andando?"
"A cercare risposte alle mie domande, ovviamente! Non mi sono occupato della mia famiglia per troppo tempo ... ed ora devo rimediare!" Afferro il mio bastone ed esco dalla nostra stanza, sotto lo sguardo insofferente della mia Lorene.
Avanzo per i corridoi, un passo dopo l'altro, appoggiandomi al mio bastone da passeggio. "Che fatica essere un buon padre ... e pure un buon nonno!" borbotto tra me e me, "Ma ora scoprirò la verità, a noi due figlio scellerato!". Raggiungo la stanza della gallinaccia, busso deciso.
TOC TOC TOC
 
"AVANTIIIIII ..."
 
Apro la porta ed avanzo deciso. Mi guardo intorno, la stanza è piena di abiti, sete, pizzi, profumi, fiori e cagnacce. Madame è come sempre eccessiva, troppo truccata, troppo scollata, troppo imparruccata, troppo …. E basta.

"Madame, necessito conferire con Voi"
"Ohhh ma quale onoreeee!? Nelle mie stanze ho come ospite il padre del mio Generaleeee. Ma prego accomodateVi!"
"Coff coff .... Vostro? In che senso, Vostro?!"
"Oh beh ... permettetemi di sognare! Sig ... temo che Augustin rimarrà il mio sogno proibito sniff ..."
"Perchè è un uomo fedele, spero!"
"Almeno così vorrebbe far credere! ... Chissà!"
"Chissà .... cosa? Spiegatevi!" Ordino con tono deciso.
"Ecco ... vedete ..." mi accomodo sulla sedia e tiro su un poco le gonne mostrando i polpacci. "Io ... con tutto il rispetto per Vostra nuora ma io ho amato Vostro figlio appena l'ho conosciuto ma lui nulla! Niente di niente. E pensare che l'ho stuzzicato in tutti i modi ..."
"Cosa ... cosa intendete con tutti i modi, esattamente?!" Domando alzando un poco un sopracciglio. Questa vecchia non mi pare così promettente.
"Siiiiiii .... è mancato poco che mi spogliassi ma niente di niente ..." sospiro poi tiro ancora più le gonne e mostro ciò che è possibile con i mutandoni di merletto. "Ditemi, sono tanto male?"
"Uhm ... non saprei ... di sicuro non reggete il confronto con mia moglie ... e se conosco bene Marguerite ... anche con lei perdete! Quindi ... forse mio figlio non è poi così strano! Ih ih ... vedete, anche a me non fate nessun effetto!"
"Ahhh ma Generale allora è un difetto di famiglia!?"
"Ehi, noi Jarjayes non siamo difettosi!! Semmai siete Voi a ... non essere abbastanza appetitosa! E ve lo dice uno che ha una certa esperienza in materia!" Rispondo tutto fiero mentre ricordo le mie gesta eroiche, durante la mia vedovanza.
"Non è possibile! Tutti mi hanno amato anche Vostro nipote! Quindi Voi Jarjayes siete uomini difettosi.”
"Mio nipote? Quale nipote? Non sarà ... Oscar?!!!" aggiungo scandalizzato.
"Chi?! Quel travestito?! No, Signore! A me piacciono gli uomini veri e funzionanti."
"OSCAR NON E’ UN TRAVESTITO!!! E’ MIA NIPOTE!!!! Brutta gallinaccia, cosa perdo tempo con Voi?!!"
“Sgrunt! Me ne vado!! Con Voi Jarjayes non si ragiona mai!”
"Ecco, andate andate ...." rispondo esasperato, anche qui non ho trovato le risposte che cercavo. Ho deciso, andrò dal valletto e lo farò confessare! A passo deciso, appoggiato al mio famoso bastone da passeggio, vado alla ricerca di Jean per tutto il castello.
 
 
Dopo un estenuante giornata ad aiutare la servitù a sistemare il letto del mio amato Generale, mi libero dei miei vestiti, rimango in culottes e mi rinfresco un poco. All'improvviso dento bussare alla porta, ho l'impressione che chiunque sia non stia bussando con le nocche ma con un bastone. Dimentico di non essere presentabile e mi precipito ad aprire. Spalanco gli occhi quando mi trovo di fronte il vecchio Generale.
 
 
"Tu ... tu .... ora mi dirai tutto!!" Entro deciso, spingo Jean e faccio sbattere la porta chiudendola. "Esigo la verità, qualsiasi essa sia! CHIARO?!"
Il Generale mi spinge con forza, perdo l'equilibrio, indietreggio e cado sul letto. "Si ... Signor Ge ... Generale ... io non capisco, cosa volete da me?"
 
L’intraprendenza del vecchio generale mi confonde, forse … è possibile che lui sia attratto da me? Oh Signore, fa che non sia così! Io desidero solo il MIO generale!
 
"Voglio sapere se mio figlio è un sodomita, ovviamente! E lo voglio sapere adesso!"
"Ma ... Ma ... io ..."
" Tu tu tu ... cosa? Allora?!" Osservo Jean dritto negli occhi, dall'alto della mia statura. Vedo Jean tremare un poco, spaventato, proprio come spaventavo i miei sottoposti nell'esercito. Bene, incuto ancora il giusto terrore!
"Io ... io ... ma che domanda è la Vostra?!"
"E' LA domanda, l'unica cui devi rispondere! ADESSO!!" Ordino battendo con il mio bastone a terra.
"Ma io ... perché siete così violento? Mi spaventate! Ahhhh ..."
"RISPONDI!!!! AUGUSTIN, MIO FIGLIO AUGUSTIN, è FORSE IL TUO AMANTE?!!!" Urlo in faccia a Jean.
"NOOOO MAGARI!!! BOUUUU ...." scoppio a piangere, spaventato dalla reazione del vecchio e disperato per il rifiuto del mio generale.
"NOOOO????!!! Ne sei sicuro? Proprio sicuro?!!" Domando con tono inquisitorio.
"SIIIIII SIIII AHHHH POVERO ME!!! IO LO AMO DISPERATAMENTE MA LUI ... LUI ...  a lui piacciono solo le donne anzi ... solo sua moglie bouuuu ... Vi prego non fatemi del male, io non ho fatto nulla!"
"Lo sapevo! Mio figlio è un uomo fedele, che ama solo sua moglie!!! Ottimo!!!!"
"BOUUUUU AHHHHH ..." continuo a piangere e affondo il viso nel cuscino. "Soffro! Troppo soffro per questo amore non corrisposto."
"Stai tranquillo ragazzo, ti troverò io un bell'uomo adatto a te!! Vedrai!!"
"NOOOO Voglio Augustin!! Lo desidero con tutta la passione che è dentro di me ...lo voglio!"
"E VEDI DI SMETTERLA!! MI FA IMPRESSIONE SAPERE CHE UN UOMO AMA MIO FIGLIO!!"
 
Brr … rabbrividisco al solo pensiero, sento tutti i peli della schiena sollevarsi …. Accidenti, un uomo che dice di amare mio figlio! Uomo …. Maschio …. brrrr
 
"Ma cosa dite?! Cosa c'è di tanto strano?! Forse non sapete che il mondo è pieno di gente come me?! ... Sniff ... sniff ..."
"Certo ... ma sapere che tu sei attratto da ... da ... mi fa impressione!! Smettila subito!"
"Non posso, soffro troppo. Generale ... "mi sollevo dal letto, lo guardo negli occhi e fuori di me continuo: "Generale, parlate con lui, ditegli che sono disperato e l'amo!"
"Oh Signore! Mio figlio ama mia nuora!!! Mettitelo bene in testa, ragazzo!!" Osservo Jean, ha un’aria così disperata …. Ma come è possibile?
"Ma io amo lui!"
"Ma lui no!!!" rispondo fiero. "Ed ora me ne vado! Ti troverò un bel ragazzo, fidati!! E ... ricomponiti! Sei mezzo nudo!"
"BOUUUU ... Povero meeee sniff sniff ... Non ho mai amato nessuno come il mio Generale .... BOUUUU"
"E basta!!!" Sbotto, mi volto apro la porta ed esco deciso, facendola sbattere talmente rumorosamente da fare cadere alcune suppellettili.
Con un gesto mi asciugo gli occhi con le mani, apro la porta, faccio capolino, vedo il vecchio Generale allontanarsi lentamente e tra i singhiozzi dico: "Generale, permettetemi di dire che di schiena siete identico a Vostro figlio! Che impressione!"
"ARGH!!!" Mi volto di scatto, sento lo sguardo lussurioso di Jean su di me, accelero il passo e fuggo. "E non guardarmi!"
"Sniff ... gli occhi son fatti per guardare e non arrabbiateVi se apprezzo il Vostro fondoschiena."
Me ne vado il più velocemente possibile, lo sguardo di Jean non mi piace affatto. "Povero me ... però se non altro significa che ho ancora il mio fascino! Ih ih ih ... non solo le donne mi inseguono ... anche gli uomini!! Ih ih ih! Tutto sommato ne sono fiero … a quasi ottant’anni …. Faccio ancora strage di cuori!”
"Certo! Siete affascinante come Vostro figlio! Immagino che in gioventù dovevate essere bellissimo."
Mi fermo, mi volto ed aggiungo: "IO SONO BELLISSIMO!! CHIARO?!"
"Lo vedo! Nonostante gli anni siete bellissimo ma io a Voi preferisco Vostro figlio!"
"Meglio se preferisci qualcuno che non sia di famiglia!!"
"Impossibile! E' così affascinante!"
"Oh Santa pazienza! Jean, lo vuoi capire che a noi maschi Jarjayes piacciono le donne?!!! D O N N E!!! E' chiaro adesso? Ed ora scusami, ho da fare, io!"
"Andate pure a state attento e soprattutto non correte! Non vorrei che per sfuggire dal mio sguardo, cadiate."
Mi tocco nelle parti basse in un gesto scaramantico, non vorrei mai che Jean portasse male! Accidenti, ma perché Augustin non si libera di lui? Uhm ... in certi momenti credo che possa essere ... ambiguo, almeno!
Contino a guardare il vecchio Generale, mi mordo il labbro e concludo: "GENERALE AVETE NON SOLO UN MAGNIFICO FONDOSCHINA MA ANCHE UN'ANDATURA ELEGANTE!"
No no no no! Allungo il passo, devo fuggire al suo sguardo! Non vorrei che fosse contagioso, e poi solo mia moglie può guardarmi con quello sguardo, soprattutto non un uomo. Cerco di fuggire il più in fretta possibile, mi appoggio al bastone, allungo il passo, svolto l'angolo e mi scontro contro Michele.
"E tu ... cosa vuoi? Perché non guardi dove vai?!!" Sbotto scocciato, per fortuna che, in qualche modo, sono rimasto in piedi.
"Io ... Signore ... cerco ... il Generale Vostro figlio!"
"Mio figlio?! Credo che sia in camera sua. Ma cosa vuoi da lui?" domando scocciato, con tono deciso, quasi scorbutico.
"Di sotto c'è un certo Marchese di Monforte ... chiede del Marchese di Liancourt ... ma non mi piace affatto ... ecco vorrei sbagliarmi ma ... credo che voglio sfidarlo a duello. Meglio quindi che scenda di sotto e che avvisi prima il Generale!"
"Sfidare a duello?! Ma perché?"
"Pare ... pare che il marchese, monsieur Charles intendo, abbia infastidito la moglie del marchese di Monforte ... non so se mi spiego ...." aggiungo le ultime parole con tono sibillino.
"Impossibile! Ho osservato Charles e sono sicuro che non si attacca alle gonnelle di nessuna se non quelle di mia nipote! ... Si tratterrà di un malinteso."
"Sia come sia .... quell'altro marchese vuole soddisfazione! Allora ... posso cercare Vostro figlio e condurlo di sotto per salvare monsieur Charles ... dal duello e temo anche dalla moglie?!"
"Si, si, va pure! ... Intanto io voglio dei chiarimenti."
"Grazie Signore!" Faccio un piccolo inchino e corro veloce verso lo studio, di sicuro il generale sarà lì.
Raggiungo veloce lo studio e busso deciso.
TOC TOC TOC
"Signore!! Posso entrare? E’ un'emergenza!"
"AVANTI!"
Spalanco la porta e mi butto letteralmente all'interno.
"Signore, perdonate ma è una emergenza! Di sotto c'è il Marchese di Monforte che cerca il Marchese de Liancourt ... per sfidarlo a duello! Signore ... se non intervenite ... prevedo guai!"
 
Osservo Michele, è molto agitato. Non l’ho mai visto in questo stato. Insomma … trascurato lo è sempre stato … ma anche agitato no, proprio no!
 
"Cosa?! Hai detto duello?"
"SIIIII!!! Un duello ... pare ... pare che Monsieur abbia ... ecco ... trascorso del tempo con la moglie dell'altro Marchese!" Rispondo sempre più agitato.
"CHE?! Michele sei sicuro di aver capito bene?"
"CERTO!!! Sappiate che io so fare bene il mio lavoro! In questa casa non mi sfugge nulla!"
"No! Non è possibile! Charles funziona solo con mia figlia. E poi Jo non gli darebbe modo di guardare altre donne!" Ribatto mentre mi precipito fuori la stanza.
"Sarà pure come dite .... ma se ci tenete alla vita del Marchese Vostro genero .... dovrete risolvere la questione!! Signore!!! SIGNORE!!! Ecco ... è fuggito ad una rapidità ... eppure ha sessant'anni!!!" Borbotto mentre vedo il mio padrone allontanarsi di corsa.
A passo marziale percorro il corridoio, vedo aprirsi una porta, esce una donna con un bimbo in braccio, è l'imperatrice.
"Generà perché accurrite accussj?  (correte in questo modo) Cosa Vi je succisse?"(cosa vi è successo)
"Maestà! Devo trovare mio genero Charles ... e mia figlia Joséphine, ovviamente! Si tratta di una emergenza!"
"Si, ma cosa succede? Siete accussj (così)agitato!"
"Eh ... di sotto c'è un certo Monforte ... o qualcosa del genere ... che vuole il suo sangue .... capite? Secondo questo tizio, Charles avrebbe importunato la signora marchesa di Monforte ... la Monforta! Impossibile! Charles ... è troppo imbranato per fare una cosa del genere!"
"COSA?! Uè e che è nu scherzo? Giuseppina je na femmina accussj ardente ca al povero Charles gli succhia perfino lu midollo!" guardo con imbarazzo lu Generale. "Oh scusate! Ho esagerato assaje!"
"E avete esagerato si!! Solo al pensiero di cosa combinano quei due ... e poi stiamo parlando di una delle mie figlie ... voglio immaginarle almeno morigerate ... insomma ...."
 
Morigerate non lo sono affatto ….  E ne ho le prove … ma dal saperlo a doverne parlare con l’imperatrice … è troppo, anche per me!
 
"Si, si, Giuseppina je na femmina morigerata, certe cose le fa solo con il marito."
"Perdonate ... ma non posso immaginare certe ... cose ... " Rispondo mentre mi allontano seguito dall'imperatrice. Trovo la stanza di Joséphine e busso deciso.
"EHI!!!!!! VOI DUE!!! APRITE!!!!!"
Charles ed io siamo abbracciati nella tinozza quando all'improvviso udiamo la voce di mio padre, borbotto: "Oh no! E adesso cosa vorrà!?"
"Ah ... conoscendo tuo padre ... per lui qualsiasi motivo è buono per farne un dramma e ... disturbarci! E ... seppure a malincuore, prima lo affrontiamo ...e prima potremo tornare alle nostre .... attività!"
"Uff ... e va bene!" Rispondo mentre mi alzo dalla tinozza. Afferro un grosso telo mi copro e porgo un altro a mio marito e mentre l'osservo dico: "Ma lo sai che non sei poi tanto male?! ... Anche se dovresti muoverti un poco di più per togliere un poco di pancetta!"

TOC TOC

"EHI VOI DUE, APRITEMIIIII ..."

"Jo meglio aprire prima che tuo padre butti giù la porta."
"Si si ... vado .... ma tu ... non credere che io sia sazia!!" Aggiungo mentre mi allontano sinuosa, lasciando le mie impronte bagnate sul prezioso pavimento della nostra stanza. Raggiungo la porta e apro, tenendo l'asciugamano ben stretto al petto.
"Buon pomeriggio, Padre. A cosa debbo l'onore della Vostra gradita visita?!" Domando sarcastica.
"Devo parlare con tuo marito. Immagino che sia qui!?"
"Dove se no?"
"Appunto!"
 
Osservo mia figlia, stretta nel suo asciugamano bianco, lungo fino ai piedi, con i capelli umidi ed un’aria così … così …. Sgrunt.
Entro deciso, seguo le impronte bagnate sul pavimento, come fosse una traccia, raggiungo la porta della toilette e la spalanco deciso.

"Eccoti qua, Charles!! Muoviti, vestiti! Dobbiamo parlare immediatamente!"
Lascio cadere l'asciugamano a terra e d'istino mi porto le mani in basso. "Ge ... generale ... dovevate bussare ..."
"Ho bussato ... e tua moglie mi ha aperto! Ora vestiti, veloce. E dimmi se conosci il marchese di Monforte ... e sua moglie!"
"N ... no. Mai sentito. Chi sono?" domando mentre cerco di coprirmi, sempre più agitato. Mio suocero mi incute sempre un insano terrore!
"Parrebbe ... ma credimi, io non ci credo affatto, dicevo ... parrebbe che tu e la signora abbiate una relazione!”
Mi abbasso per afferrare il telo, tento di coprirmi in basso e balbetto: "Co ... cosa ... di ... dite? E' uno scherzo?"
Joséphine ribatte: "Ovvio che è uno scherzo! Charles non basta a me figurarsi poi se dovesse dedicarsi a un'altra donna!" poi afferro un coltello e indirizzandolo verso la parte bassa di mio marito, concludo: "Sarebbe impossibile, anche perché verrebbe mozzato all'istante!"
"Oddio Joséphine ... posa quel coltello ... potresti farti male. Per il resto, figliola, concordo con te! Questo smidollato ha tanti difetti ma sulla sua fedeltà sono certo! In ogni caso ... c'è un tizio sotto che vuole soddisfazione!"
"Ma io ... Signor Generale, Voi sapete bene che io non sono capace di maneggiare le armi come Voi! ... Io non sono un soldato e non potrei mai dar soddisfazione a nessuno e ..."
Joséphine ribatte: "Ti sbagli Charles! Tu dai soddisfazione eccome, a me! ... Padre, datemi qualche minuto per rivestimi! ... Tzè vedremo chi è costui che è venuto a importunarci! ... E tu Charles non rimanere lì impalato e vestiti!"
"Si ... subito Jo! Come desideri!"

Vedo mio genero obbedire agli ordini di mia figlia, come fosse un quasi perfetto soldatino.

"Bene, preparatevi a venite con me di sotto, dobbiamo capire cosa è accaduto realmente!"
"Arriviamo subito, Padre!"
"S.. si, si, Generale ... il tempo di essere presentabile e sarò di sotto! ... Jo ma come può essere che qualcuno mi accusi di essere stato scorretto con una dama?! Io le donne non le guardo nemmeno!"
"NON scorretto, Charles, da cosa dice Michele tu e questa dama ... sareste amanti! Lo capisci? Amanti!!! IMPOSSIBILE!!!! A malapena riesci a reggere i ritmi di mia figlia .... figuriamoci come potresti avere tempo e forze per una relazione clandestina!" Aggiungo sarcastico, sorridendo soddisfatto. "Ora però dobbiamo risolvere il piccolo problema del duello ... mi servi vivo e ... integro!"
"Ma Signore anche se mi avete insegnato un poco l'utilizzo delle armi, io non sono altezza di affrontare un duello!"
"Ma se tu non sei tu .... insomma ... questo Marchese non ti conosce .... quindi ... potremmo farti sostituire .... uhm ... no, in effetti non è da gentiluomini ... troveremo una soluzione!"
"S...Sissignore!" Rispondo mentre saltellando da un piede all'altro cerco di rendermi presentabile.
"Ecco ... Signore, potrebbe almeno essere un duello al primo sangue!"
"Non potrebbe essere diversamente, visto l'uomo temerario che sei!"
"Signore ... non dite così ... io sono .... solo un uomo d'affari! Lo sapete bene, Generale!" Rispondo imbarazzato mentre vedo mia moglie girarmi attorno, tutta avvolta nel suo asciugamano, con le spalle scoperte, i capelli sciolti, lunghi ... è così bella! E il suo profumo .... sento già quella parte di me reclamare le sue attenzioni!
Ascolto le parole di mio marito e ribatto: "Non è possibile ciò che dicono del MIO Charles! Quella gente deve essere fuori di testa. Io parlerò con questo marchese!"
"Grazie Jo! Tu sei il mio angelo!"
"Certo, un angelo nero ... JOSEPHINE!!! Ma che figura vuoi far fare a tuo marito? Sarebbe una umiliazione per lui! Possibile che tu non ti renda conto?"
"Ma quale umiliazione!? Io dico solo la verità. Mio marito funziona solo con me e la sua attrezzatura non è in grado di funzionare con nessun'altra!" le mie parole mettono a disagio Michele e continuo: "Suvvia anche tu sei un uomo e non vedo perché il mio discorso debba metterti in imbarazzo!? ... E riguardo a Voi, Padre, sono legata a Charles nella buona e nella cattiva sorte ed è giunto il momento di sostenerlo e difenderlo. E se sarà necessario, IO sfiderò a duello quel folle di marchese!"
"Tu? Un duello? I duelli sono cose da UOMINI!!! Mettitelo bene in testa ... e vestiti, così stai distraendo tuo marito!!!"
"I duelli sono cose da uomini?! Ma cosa dite?!! Forse Oscar è un maschio?! No, Signore! Oscar è una donna come me anzi non ha nulla più di me! Quindi se sarà necessario, sfiderò la donna che asserisce di essere molestata da mio marito e perché no, anche suo marito!"
"Donne!! Ecco perché il mondo dovrebbe essere dei soli uomini!! E poi Oscar è MIO figlio! Maschio! Forza!!!"
Punto il dito contro mio padre e digrigno: "Ah ma davvero?! E da quanto in qua gli uomini partoriscono? Forse è stato André a portare nel ventre Sophie e adesso il nuovo arrivato? Padre, Vi consiglio di curarVi!"
"Qui, l'unica da curare sei tu, figliola. Tu e la tua insaziabile ... beh lo sai!" Poi osservo mio genero ed aggiungo: "Muoviti Charles, andiamo di sotto, adesso!"
"Ma Signore non sono ancora presentabile!"
Joséphine continua: "E nemmeno io! Che quel buffone di corte aspetti!"
"Povero me .... ci rinuncio con voi due! Io vado di sotto ... voi due fate ciò che vi pare!" Rispondo mentre mi volto ed esco dalla stanza sbattendo la porta e borbottando di continuo.
Vedo mio suocero lasciare la stanza in malo modo, e dico: "Jo, dobbiamo sbrigarci! Non è giusto che tuo padre si occupi di una faccenda che riguardi me..."
"Eh no! Questa faccenda riguarda NOI! ... Forza vestiamoci!"
"Noi? Ma Jo ... questo marchese di non so cosa ... è ME che vuole sfidare a duello! E non so neppure per cosa!"
"Charles, noi siamo la metà dell'altro e se tu hai un problema, io ho un problema! E poi ammesso che ti confronti con quel Marchese e malauguratamente dovesse ferirti o peggio ancora tagliarti là, io come potrei sopravvivere? No, meglio che ti protegga da un eventuale taglio netto."

Sento uno sguardo rapace su di me, mia moglie mi sta guardando come normalmente gli animali guardano le loro prede succulente …
 
"Mi porto le mani sulla parte bassa e timoroso sussurro: "Jo, mi fai paura, mi ricordi tuo padre ..."
"In certe situazioni mio padre nulla è in confronto!"
"Povero me ... Jo, ma a te interessa solo quella parte là?" domando indicando il cavallo dei miei calzoni. "Non ti interessa anche .... il mio cervello?" domando un poco timoroso.
"Di cervello basta solo il mio! Il tuo è ben nascosto là sotto e debbo proteggerlo ad ogni costo!"
"Là sotto? Cioè ... secondo te il mio cervello è .... è .... là?!!!" Domando offeso.
 
Non può davvero credere che il mio cervello sia collocato laggiù!
 
"Suvvia non fare quella faccia! Lo sai che sono estremamente sincera! ... Charles, sappi che a me non dispiace se tu non pensi o se non ragioni, tanto penso a tutto io ..." guardo la parte bassa. "Beh lì ci devi pensare tu ed è per questo che voglio che riposi e non pensi a nulla, mi sono spiegata?"
"NO!!! Anche io ho una dignità!! Se per te io sono solo ... solo ... lui, allora TU ed IO non abbiamo più nulla da dirci! Esigo le camere separate, da subito!! … Quando è troppo … è troppo! Anche io ho la mia maschia dignità.”
"COSA?!!! Ma dico, sei forse impazzito? Charles, non è il momento di fare l'offeso! Dobbiamo andare di sotto per sistemare la faccenda!" Ribatto mentre finisco di sistemarmi le gonne e mi infilo le scarpine.
"IO andrò di sotto! E poi, se sarò ancora vivo, mi trasferirò nella MIA stanza, a costo di costruirne una tutta per me!!" rispondo fiero mentre mi osservo allo specchio.
 
Devo essere perfetto per questo … duello! Non permetterò al generale di deridermi!
 
"Non te lo permetterò MAI! Charles, io non posso vivere senza dite e lo sai! Quindi dove andrai tu, andrò io!"
"Questa volta no!!" rispondo mentre afferro la chiave della porta, esco e do un bel giro, chiudendo dentro Joséphine.
Batto i pugni sulla porta, urlo: "APRI QUESTA PORTA ALTRIMENTI LA SFONDERO'!"
"E sfondala pure!!! Ormai IO ho deciso! Esigo rispetto, da te!!!!" Sbotto.
"Non ho alcun dubbio, Charles è impazzito ma se crede che io resterò qui, buona, si sbaglia di grosso!" mi libero velocemente delle mie gonne, afferro i vestiti di mio marito e l'indosso. Stringo i pantaloni con una cintura, mi guardo allo specchio. "Bene, a noi due Charles!" afferro una sedia la batto contro la porta, la vedo indebolirsi ma nulla poi prendo la rincorsa e colpisco contro con una sonora spallata e l'apro. "Ecco fatto! Se qualcuno pensa che noi donne non siamo abbasta forti, si sbaglia! E adesso vediamo cosa vogliono quei dannati Marchesi!"
 
 
Scendo di sotto per incontrare questo marchese, cercherò di risolvere la questione in qualche modo, salvando quello smidollato che ho per genero. Raggiungo il giardino dove Giovanna ha fatto accomodare il marchese di Monforte. Lo osservo, tutto sommato mi pare giovane, a modo, persino presentabile.
"Buongiorno Marchese!"
"Buongiorno!" avanzo e con atteggiamento minaccioso tiro fuori il fazzoletto e lo colpisco in pieno volto. "Vi aspetto domani all'alba nel bosco davanti alla chiesa così la Vostra famiglia potrà celebrare direttamente il Vostro funerale!"
"Razza di ragazzino insolente!!" Urlo scocciato, "IO SONO IL GENERALE AUGUTIN REYNIER FRANCOIS COMTE DE JARJAYES!!" Vedo il malcapitato sbiancare davanti ai miei occhi, lo sovrasto di tutta la testa, questo deve essere un altro inetto.
"Come non siete il Conte di Liancourd?"
"Certo che no!!! Il Marchese Charles Louis Maurice è un dei miei generi, quello più anziano, se vogliamo essere precisi. E mi creda, non può avere tradito mia figlia. Avrà tanti difetti, ma della sua fedeltà sono certo!"
 
Osservo quest’uomo, anziano, forte, fiero e deciso. Mi sento quasi un bambino davanti a lui … e ci credo che è un generale!
 
"Quindi se è Vostro genero è anche più giovane! ... Uhm ... sono proprio curioso di conoscerlo! Voglio guardare in faccia chi ha importunato la mia Signora."

"Fatemi capire .... Voi non sapete neppure che faccia ha l'uomo con cui Vostra moglie Vi avrebbe tradito?! E che uomo siete, Marchese?!"
"Tradito?! ... No, no, mia moglie è una vera Signora! Non mi ha tradito ma è stata pesantemente importunata."
"Ah, quindi ... Voi eravate presente? Avete ... visto?!"
"Io non ho visto nulla. Tutto ciò mi è stato riferito da alcuni amici e mia moglie mi ha assicurato che MAI dico MAI mi ha mancato di rispetto. Ma l'affronto va lavato con il sangue!"
"Eh ... quando sarebbe accaduto il .... fattaccio? Se così possiamo chiamarlo!"
"Quattro mesi fa."
"Ah ah ah ah ah!!" Scoppio a ridere. "Temo proprio che siate stato ingannato! Quattro mesi fa .... Charles era con me .... a Paris!!! Mi pareva impossibile!! Quel buono a nulla riesce a malapena a reggere i ritmi di mia figlia!!!" Scoppio a ridere, decisamente si tratta di un brutto scherzo!
Con alterigia ribatto: "Sono sicuro che state tentando di difendere Vostro genero!"
"No no .... Charles .... detto tra di noi, non difenderei mai i miei generi! Mi diverte troppo umiliarli! Ih ih ih!!" aggiungo sarcastico, come mi sono divertito a gettarli nella fontana del mio palazzo …. Ih ih ih
"Datemi la prova di ciò che dite!" domando mentre vedo un sorriso sarcastico sul viso del mio interlocutore.
"Uhm ... chiedete agli abitanti del borgo da quante settimane soggiorniamo a Collegno!"
"Lo chiederò alla Vostra servitù!"
In quel momento passano davanti a noi Alain e Gerard, il Marchese li chiama a gran voce: "Ehi voi due! Venite qui!"
"Parlate .... parlate con noi, Signore?!"
"Si, Voi! Ditemi, da quanto tempo i vostri padroni soggiornano qui a palazzo?"
"Oh Signore ... siamo arrivati da poche settimane!"
"Poche settimane quante?"
“Tre, Signore”
"Tre?! Ma ne sei sicuro? Non vorrei che mentissi per difendere questa famiglia di balordi dalla mia ira."
"EHI!!! Piano con gli insulti! Siamo dei soldati, noi!"
"Non agitarti! Quello offeso sono io non voi!"
"E perché mai? I Jarjayes sono una famiglia magnifica! Dei padroni equi e gentili!"
"Ti sbagli! Sono dei debosciati lussuriosi!"
"Ah, no! Questo proprio no!! Vi farò rimangiare l'offesa con le mie mani, damerino da quattro soldi!" Rispondo fiero, non permetterò a questo omuncolo di denigrare la famiglia del mio comandante.
"Ma come ti permetti, servo che non sei altro!"
"Gerard ... lo senti questo damerino? Qui urge dargli una lezione!!"
"hai ragione Alain! Aristocratico o no, merita una lezione!"
Il Generale interviene. "Invece non farete nulla! Non voglio che abbiate problemi a causa di un malinteso!" poi guardo il marchese e digrigno: "Monsieur siete indisponente! Vi ho già detto che siamo arrivati da poche settimane e non è stato mio genero a molestare Vostra moglie quindi siete invitato a lasciare immediatamente il mio palazzo altrimenti sarò io stesso a buttarVi fuori!"
"E allora ditemi chi è stato? Si è presentato come il marchese di Liancourt!! Senza dubbio Voi lo conoscete!"
"Se almeno provaste a descrivermelo .... come faccio sapere chi è che si è spacciato per mio genero?!"
"Volete che ve lo descriva? ... Uhm ... costui è alto, piuttosto magro e cammina quasi saltellando come se avesse le pulci sotto la parrucca."
"Decisamente NON è mio genero.  Però ... aspettate un attimo!"
Vedo passare Giovanna, urlo "GIOVANNA! VOGLIO LO ZIO CLAUDE ED IL SUO COMPAGNO DI SERATE QUI, SUBITO!!!!"

Sussulto per il tono aggressivo de lu Padrun e sussurro: “Si, subito Generale!” Mi allontano quasi correndo.
Vedo Giovanna allontanarsi, poi torno da questo pseudo marchese, lo osservo, sembra sbiancato davanti al mio piglio. "E adesso vediamo se ho capito chi è il falso marchese!" poi vedo arrivare Charles seguito da mia figlia. Avanzano. Vedo Jo guardare male il mio ospite. "Charles! Finalmente sei arrivato!!! Questo è mio genero!!"
Osservo l'uomo che è di fronte a me, lo scruto e con tono infastidito continuo: "Chi sarebbe costui? Non è lui! Quest'uomo è grasso, basso e tozzo mentre l'altro ha tutt'altro personale."
Jo ribatte: "Ehi un momento! Vorreste dire che mio marito sarebbe un barile?"
"Certo, Madame! Mia moglie non si farebbe mai sedurre da un tale ... tale!!"
"Ma come Vi permettete?!" guardo il ventre gonfio del mio marito. "Charles è un uomo magnifico!"
Mio marito ribatte: "Monsieur non so chi stiate cercando ma Vi assicuro che io non conosco Vostra moglie!"
"E lo spero bene! Se mai avesse tradito me per uno come Voi .... Guardatemi! Io ... potrei sedurre Vostra moglie!" Rispondo fiero, mentre mi raddrizzo.
Joséphine avanza, ribatte: "Ma come osate?! Io non sono una donna di facile costumi come Vostra moglie! Siete uno sfacciato!"
"Allora sappiate che Vi state accontentando di poco!!"
"E BASTA!!!! CHARLES, SEI SALVO! PUOI TORNARE ALLE TUE OCCUPAZIONI!!" Rispondo ormai esasperato.
 
Ci mancano solo i battibecchi coniugali tra mia figlia e mio genero.
 
"Niente affatto, Signor Generale! Quest'uomo ha offeso mia moglie!"
"Me ne occuperò io, ora voi due potete andare!!" E ci manca solo che Charles voglia vestirsi da paladino ...
"Con tutto il rispetto Signore, ma voglio andare fino in fondo a questa faccenda!"
"E ... cosa vorresti fare, Charles?!" Aggiungo con tono ironico.
Mi raddrizzo su tutta la mia statura, tiro fuori il petto, e chioso deciso: "Io Charles ecc.. ecc... Marchese di Liancourt sfido a duello il qui presente conte ecc ...! Ovviamente a me la scelta del duello."
"Eccolo!! Si è vestito da paladino! Charles, ti rendi conto che tu non hai nessuna possibilità di vincere in un duello?! Certo ... se lo sfidassi a chi mangia di più ... oh Signore, cosa ho fatto di male?!!" Sbotto tra l'ironico ed il terrorizzato all'idea di ritrovarmi con una figlia vedova in casa ... che poi, a me Charles non è che non piaccia come genero ... solo lo vorrei più ... uomo!
"So, bene cosa dico e cosa faccio, Signore."
 
Osservo l'uomo che mi ha sfidato, sorrido e rispondo: "Sarò pronto a darVi soddisfazione ma prima affronterò il codardo che ha detto di essere Voi!" vedo passere tra i cespugli l'uomo che ha disonorato mia moglie, a grandi falcate lo raggiungo, lo prendo per il collo. "E così oltre ad essere un impostore siete anche vigliacco?!" lascio la presa e lo scaravento violentemente a terra ..."
"HAI ... CHE MALE! MA CHE MODI SONO QUESTI!? E’ COSI? CHE SI TRATTA UN GENTIL UOMO?"
"Qui non vedo nessun gentiluomo ma solo .... un ladro di donne altrui! Alzatevi e battetevi, da uomo!!"

"Ecco ... ci mancava giusto lo Zio Claude ... certo magari si darà una bella calmata ... ma lo vorrei ancora vivo e integro!"
Ascolto le parole di mio padre e dico: "L'avremmo dovuto immaginare che si trattava dello zio Claude! ... per colpa sua, Charles ed io abbiamo litigato e come se non bastasse mio marito ha perfino sfidato il Conte a duello."
"Avete litigato?" domando stupito. "Uhm ... forse la vostra è una scusa per fare ... pace?!" domando sottintendendo qualcosa di ben preciso.
"No, no ... Padre, Charles è offeso con me perché elegantemente mi ha dato della mascolina, solo perché volevo difenderlo. Capite, che ingrato è mio marito?"
"Fammi capire ... tu cosa avresti fatto di preciso?"
"Ma nulla! Volevo parlare con il Marchese. Forse anche Voi trovate sconveniente che una donna affronti un uomo?"
"In tutta onestà ... non puoi mettere in ridicolo così tuo marito!! L'uomo è lui!! E' lui che deve proteggere te e non il contrario!"
"E con questo?! Forse Oscar non è una donna eppure i pantaloni li porta lei non il bel André!"
"Oscar è Oscar ... e ti ricordo che ha un nome maschile, mio figlio ... il mio erede!! Quasi perfetto ..."
"Ciò non toglie che è una donna!" Rispondo indispettita.
"L'ho cresciuta come un uomo, o forse lo hai scordato? Mi hai dato il tormento da bambina sulla questione!!"
"Basta! Padre, Voi siete di parte e siete maledettamente all'antico!"
"Io sono onesto ... e per nulla antico! Ti ricordo che ho fatto di Oscar il mio erede!"
 
Vediamo avanzare verso di noi lo zio, la voce altera del marchese distoglie la discussione ormai accesa tra me e mio padre.

"ECCOLO IL DONNAIOLO CHE HA IRRETITO MIA MOGLIE!" avanzo verso l'uomo che mi vede e indietreggia, ha lo sguardo smarrito, arretra ma preso dalla rabbia, stringo la mano e lo colpisco con tutte le mie forze. Cade, digrigno: "E ora alzatevi! Vi sfido a duello!"
Mi massaggio la mascella, osservo questo individuo. "E perché, di grazia? Vorrei almeno sapere il motivo di una sfida!"
Mi avvento sull'uomo, l'afferro per il bavero, lo sollevo e digrigno: "Avete abusato di mia moglie, adesso e incinta! Quel bastardo che porta in grembo è roba Vostra e VOI dovrete occuparvene!"
"Un attimo! Chi ... chi sarebbe Vostra moglie?" Domando mentre penso che io questo proprio non me lo ricordo
Stringo sempre di più il bavero e continuo: "E così siete un volgare donnaiolo che abusa delle donne e non si ricordano nemmeno delle donne che approfitta?"
"Ma ... in realtà non ricordo chi siete Voi, Monsieur!"
"Grunt ... maledetto!"

Osservo mio zio, sono allibito da ciò che ho ascoltato, non riesco a proferire parola ma ci pensa mio padre .....

Ascolto e osservo la scena tra mio fratello e il marchese, sollevo il bastone e colpisco i polpacci di Claude, digrigno: "Sei il disonore della nostra famiglia! Ecco ... prendi!"
"EHI!!! Reynier!! Sei impazzito? Non mi va di essere sfidato a duello da una persona che non si è neppure presentata!! E non vedo perché tu mi debba prendere a bastonate!!"
"Non hai forse sentito? E poi ti sei perfino sostituito a Charles!"
Vedo mia nipote Joséphine avanzare rabbiosa, sbotta: "E' vero! Per colpa Vostra, io e Charles abbiamo litigato! ... Voi non meritate alcuna comprensione!”
"NO MA DICO!!! QUALCUNO VUOLE SPIEGARMI??? GRAZIE!!" Urlo furioso, ma che famiglia di matti! Ecco perché sono fuggito dalla Francia! Questi sono tutti matti!
Joséphine continua: "Vi siete spacciato per mio marito e siete andato a caccia ma la Vostra cacciagione apparteneva a costui ..." indico il marchese. "Che si è scagliato contro mio marito e per giunta mi ha perfino offesa ed è tutta colpa Vostra!"
"AAHHHH!!! Dunque ... Liancourt ... beh, mia cara nipotina, sappi che ho fatto fare una gran bella figura a tuo marito! La moglie di costui .... è rimasta molto soddisfatta!! Tutte le mie donne rimangono soddisfatte dalle mie prestazioni" Aggiungo tutto fiero di me stesso.
Vedo l'espressione furiosa del marchese, alza il braccio ma il mio bastone colpisce per primo mio fratello e digrigno: "Sei un uomo senza Dio! ... Prendi questo ..."
"AHIII ..."
"E questo ..."

Vedo mio padre colpire all'impazzata mio zio, mi faccio il segno della Croce e mi precipito. "Padre, Vi prego non rispondete violenza con la violenza ..."
Sento la voce di Armand alle mie spalle, tranquilla e pacata, degna del Santo Padre. "Eminenza Reverendissima .... avresti dovuto tenere la tonaca per rispondere come fossi un alto prelato!" aggiungo ironico. “Un papa in famiglia, ecco cosa ci sarebbe servito!”
"Lo sapete bene che io sono soltanto Armand de Jarjayes, marito e padre di due figli anzi a breve ne avrò un terzo."
"Ecco ... sei degno nipote di mio fratello!! Un mandrillo ... beh, in effetti anche io sono piuttosto ... attivo!"
"Padre ma cosa dite?!"
Il marchese di Monforte ribatte: "Esatto cosa dite?! Io devo occuparmi di questo sporco mandrillo di Vostro fratello!" poi lo guardo negli occhi. "E Voi prendete la spada, ADESSO! Ho voglia di trapassarVi da una parte all'altra!"
Vedo mio padre in difficoltà mi precipito in suo aiuto. "Cosa fate?! Lasciate andare mio padre!"
"Bravo ragazzo!! Sarà lui il mio campione! Mio figlio ... tra l'altro ho chiesto al Notaio Ferrero di predisporre i documenti della tua adozione! Voglio che tu sia uno Jarjayes!!”
 
 Finalmente mi serve avere un figlio, giovane, prestante ed abile con le armi!”
 
"Vi ringrazio Padre!"

Reynier ribatte: "Il nostro povero nome sta per cadere nelle mani di due mandrilli: padre e figlio!"
Mi avvicino a mio padre a passo spedito. "Padre, in questa casa ci sono troppi mandrilli! A beve li allontanerò tutti dal castello!"
"Augustin almeno per una volta hai ragione! Queste due vergogne oggi stesso lasceranno il palazzo!"

Il re avanza e interviene: "Eh no! Lu cupare nu se tocca!"
"Tre Padre! Sarà anche il Re delle due Sicilie ... ma è un mandrillo! E nella mia casa voglio solo persone rispettabili!"
"Uè uè Generà ma che dite? Io sono n'ommo per bene!" dico sistemandomi il panciotto. "Generà, non offendetemi altrimenti scendo a Napoli e dichiaro guerra alla Vostra contea!"
"Fate pure Maestà! Ma ... Vi voglio fuori dalla mia casa!! Voi ... e anche Voi, mio caro Zio!!!" Aggiungo fiero e deciso, ormai la situazione deve essere rimessa in riga!
"IO SONGO (SONO) LU RE E ME NE VADO QUANDO IO DECIDO! AVITE CAPITO?"
"NO!!! A casa mia, decido io!!"
Faccio un gestaccio con la mano e concludo: "Generà ma vaffancull!"
"A VOI Maestà!!!"
 
Il marchese di Monforte sfodera la spada, la punta contro a Claude e continua: "Se non volete morire da codardo prendete la Vostra arma!"
"Ma non ci penso neppure! Saranno ... uhm ... quarant'anni che non mi batto in un duello!!"
"E già Voi preferite duellare a letto con le donne altrui! .... Bene, è giunta la Vostra ora!"
Sento un fruscio di gonne, una voce disperata che si avvicina sempre di più correndo. "Fermo Paolo! Non è lui colui che mi ha presa con la forza! Lascialo andare, ti prego!"
"Come sarebbe che non è lui?!!"
"Presa con la forza? Certo che non sono io! Io le donne le seduco!!! Le amo!! E soprattutto le rendo felici, non come voi ... cornuti!!"
"Hai sentito Paolo? Lui non c'entra!"
"Lui non .... non è lui quello? Ma ... tu hai detto che è stato il marchese di Liancourt!!!"
"Ma io ... non so ... ero confusa, credo di aver bevuto molto. Oh Paolo, meglio andare via, ti prego ..."
"Vedi Paolo, l'uomo che quella sera ha abusato di me, era mascherato, aveva un lungo mantello nero e una camicia bordò e poi credo che anche lui avesse bevuto troppo ...."
Spalanco la bocca alle parole di mia moglie, un ricordo squarcia la mia mente ....
"E poi, ricordo che quell'uomo mentre abusava di me, mi disse di chiamarlo Tartagnan!"
Sgrano gli occhi e sussurro: "Adesso ricordo! ... Ero io! ... Io ho abusato di te! ... Ero ubriaco e volevo che tu fossi mia contro la tua volontà!"

Claude ribatte: "Sentito fratelli?! E poi io sarei il depravato?!"
"Zitto tu!! TU SEI UN DEPRAVATO!!!!" Rispondiamo in coro rivolti a Claude.
"Cioè ..." punto il dito contro il marchese. "Lui abusa di sua moglie ed io sarei il depravato?"
Il re posa il braccio intorno alle spalle di Claude e continua: "Cumpà che ne diresti di andare a fare na partita a carte e lasciamo chisto pourc (questo porco) ai tuoi parenti? Tanto accà nu servimmo!" (qua non serviamo)
"Una partita a carte? Ah no ... tutto questo parlare di ... donne ha risvegliato il mio appetito!! Maestà ... voglio andare a caccia!" Rispondo sibillino.
"E vengo a caccia anch'io, Cumpà! Su, forza andiamo!"
"Andiamo!!" Poi mi volto verso mio fratello Reynier ed aggiungo: "Non sai cosa ti perdi!!"
"SPARITE!" li vedo allontanarsi, borbotto: "Ma che coppia di smidollati e che razza di re!?"
"Padre, cosa volete farci? Solo noi eredi siamo persone integerrime! Pensateci! Il nonno, Voi, io, mio figlio ... tutti integerrimi!!" Rispondo fiero, la linea di discendenza è perfetta!
"Uhm ... speriamo che il tuo erede ci dia l'erede!"
"Certo che ce lo darà!!! Quello che porta in grembo è senza dubbio un maschio! Il nostro maschio!!!"
"Come fai ad esserne tanto sicuro?"
"Ma è ovvio!! E' stato concepito sulla scrivania del nonno!! E sono certo che anche Voi l'abbiate utilizzata .... quella scrivania è ... un portento!!!"
"Coff coff ... è una questione che non ti riguarda!"

Vedo mio suocero e suo padre discutere, mi avvicino al conte e dico: "Monsieur, visto che ormai tutto è chiarito, abbiamo un conto in sospeso. La regola vuole che lo sfidante scelga l'arma del duello ma Vi chiedo di fare un’eccezione."
"Quindi ... volete comunque accettare il duello? Anche se ... non siete colpevole di nulla?!"
"Avete offeso mia moglie ed io ho il dovere di difendere il suo onore!"

Le parole di mio marito di commuovono, tiro fuori il fazzoletto, sussurro: "Oh Charles non avresti dovuto."
Mi volto verso Joséphine, la guardo dritta negli occhi ed aggiungo: "Ma sappi che questo non cambia nulla! Camere separate!!!"
"Oh Charles ...."
"Allora Marchese, mi concedete la scelta dell'arma?!" Aggiungo ignorando mia moglie, dopo quello che ha detto .... dovrà pregarmi affinchè io la perdoni!
"Certo! A Voi la scelta."
"Allora ... scelgo gli scacchi!" rispondo sorridendo, sotto lo sguardo stupito del mio avversario.
"Cosa?! ... Uhm ... arma insolita ma accetto!"

Mio padre digrigna: "Augustin ma dove hai trovato un genero babbeo del genere?"
"Babbeo? Uhm ...  forse lo abbiamo sottovalutato! Con le armi è un disastro ... ma con gli scacchi ... ha della stoffa, il ragazzo!!"
 
Devo ammettere che il ragazzo ha cervello, con gli scacchi potrebbe vincere!
 
"Ma ti pare normale che l'arma di un duello siano gli scacchi?! Ma dico, parli sul serio o stai scherzando?"
"Serissimo! E' l'unica arma con cui potrebbe vincere! E poi ... se sta bene al suo avversario ... chi siamo noi per avere da ridire?!"
"Ne sei davvero sicuro che sia un ottimo giocatore?"
"Si. E' l'unica dote che ha ... oltre ad essere uno stallone, ovviamente!!"
"Uhm ... vuol dire che si dovrà misurarsi con me!"
"Come volete, Padre. Ma solo dopo il duello."
"Certo!"
"BENE!!! Allora se avete scelto l'arma ... io metto a disposizione un tavolo in giardino e la scacchiera, ovviamente!!"
Batto le mani, richiamo l'attenzione di alcuni valletti ed ordino: "VOI! PORTATE QUI UN TAVOLINO, ALCUNE SEDIE A LA MIA SCACCHIERA! SUBITO!!"
"Agli ordini Padrun!" Rispondiamo in coro.
In men che non si dica vedo arrivare il tavolino di metallo, quello da giardino, con il piano rivestito da alcune piastrelle in maiolica, dipinte e smaltate, ed alcune sedie. Arriva poi Jean con la scacchiera, con la sua assurda camminata.
"Perfetto! Che il duello abbia inizio!!"
Vedo Jean correre verso gli sfidanti, continua spropositatamente ad atteggiarsi, tira fuori due fazzoletti bianchi, li porge e con voce decisamente effeminata dice: "Aspettate Messieurs! ... Ecco ... un fazzoletto ciascuno, potrebbe servirvi per asciugarvi il sudore!"
"Oh, grazie Jean! Sei molto gentile!"
Sento mio genero rispondere al mio valletto, con tono dolce e tranquillo. Ma come è possibile che Jean sia così .... effemminato?
Poi sento la voce grave di mio padre.
"Augustin, non vorrei che tuo genero lussurioso com'è, si lasci trasportare dai piaceri peccaminosi della carne maschile!"
"Carne maschile? Padre ... con tutto il daffare che gli da Joséphine ... non potrebbe mai riuscirci!! Ih ih ... credetemi, Charles non potrebbe reggere altri assalti peccaminosi ah ah ah ah!"
"Mai dire mai! E poi alcuni uomini a una certa età cambiano i gusti proprio perché le loro mogli gli danno un gran da fare."
"Mi dispiace per Voi ... ma se conosceste Joséphine come la conosco io ... mi dareste ragione!! Ditemi ... la Vostra stanza quanto dista da quella di mia figlia?!"
"Siamo separati da ben cinque appartamenti. Non capisco perché me lo chiedi?!"
"Cinque ... uhm ... e ditemi ... dormite bene la notte? Senza ... sentire rumori ... come dire ....."
"Beh ecco ... a volte mi sveglio a causa della mia insonnia e riesco a sentire rumori molesti provenire da quasi tutte le stanze ... veramente c'è chi comincia e chi finisce, praticamente non si capisce nulla!"
"Eh .... avete mai verificato ... la stanza di Joséphine?!! Magari facendo una passeggiata?" Domando sarcastico.
"Augustin, non ho voglia di scherzare! E adesso lasciami vedere come se la disputeranno questa partita a scacchi!"
"Come volete .... comunque Vi consiglio una passeggiata ... notturna! La troverete chiarificatrice! Sappiate che abbiamo dovuto spostare tutti i bambini in un'ala separata del castello .... i fantasmi negli armadi, così dicono loro, erano troppo .... troppi!"
"Uhm ... non c'è che dire, è una vera Jarjayes! E poi ha prodotto anche due maschi. Spero che il nostro erede sia all'altezza di darci un erede! ... Quindi che somigli a sua sorella."
"Spero le assomigli ... ma non troppo. In ogni caso ... Joséphine è sposata da venticinque anni ... Oscar solo da uno ... e sappiate che è giunta ad Andrè ... inviolata!!"
"E' ciò le fa onore! ... A proposito come fai a saperlo?"
"Ovvio! L'ho sorvegliata!!" Rispondo tranquillo e fiero.
"Hai visto ... la prova?"
"Esatto!! Li ho proprio sorpresi ... purtroppo un paio di mesi prima del matrimonio .... cosa che ha portato alla nascita della nostra Sophie ... in anticipo!"
"Degna erede dei Jarjayes! Peccato però che abbia prodotto una femmina!"
"Ma questa volta sarà un maschio! Ih ih ih .... Ha concepito sulla scrivania del caro nonnino!!"
"Te ne sei accertato?" Domando mentre continuo a guardare i due duellanti.
"CERTO!!!! Ma che domande fate Padre?!! Credete forse che io non sia attento alla vita delle mie figlie?!! Sappiate che IO sono un buon padre!"
"E ... le altre cinque figlie? Anche loro hanno consumato prima del matrimonio?"
"Ecco ... purtroppo ... quattro si, Padre. D'altronde non crederete davvero che tutti i miei primi nipoti siano nati in anticipo?! Siamo onesti ...." lascio la frase volutamente sospesa …. Nessuno crede a tutte queste nascite premature.
"Quattro? Quindi almeno una di loro è arrivata casta all'altare?"
"Si .... una .... la penultima .... quella che ho rifil … ehnm ... concesso in sposa a Maxime .... imbranato pure lui!!!! Credo che abbiano consumato dopo diverse settimane!!!"
"L'avrei dovuto immaginare!"
"Eh ... Luisa è .... vabbè, lasciamo stare e godiamoci il duello! Mi pare che Charles si stia facendo valere!!"
"Vedo! Vedo! Debbo riconoscere che il ragazzo è davvero in gamba. Ha messo in difficoltà l'avversario."
"Ve lo avevo detto ... la sua abilità negli scacchi è pari alla sua abilità di stallone!! Ah ah ah ah ah!"
"E poi ci chiediamo a chi assomigliano le tue figlie ... Ma tu, sai pensare ad una cosa sola?!!"
"Come Voi del resto! Ah ah ah .... Guardate Padre! ... Charles è in procinto di fare scacco matto."
"Si ... lo vedo. Devo ammettere che il ragazzo è intelligente. Con le armi sarà un disastro ... ma ha cervello. Forse, dico forse, non hai poi scelto tanto male, questo genero! Ha qualità nascoste ... che talvolta sfodera!"
"Sono fiero di tutti i miei generi, perché hanno la capacità di sopportare le mie figlie! Ah ah ah ..."
"Eh ... non posso darti torto! Io sono scappato in Toscana per la disperazione! Erano dei veri tormenti!! Ancora adesso mi chiedo perché non le hai mandate in collegio!!" Rispondo mentre ricordo quanti dispetti mi hanno fatto, quelle piccole pesti!
 
 
Il marchese ed io siamo l'uno contro l'altro. L'ho messo in difficoltà, pensa ma ormai la partita è in mano mia ... mi basta un’ultima mossa e ho vinto. Devo stare a vedere se sposta il cavallo o la dama .... ormai non ha più scampo.
 
 
 
Accidenti a questo marchese de Liancourt  .... mi ha messo in difficoltà. Prendo prima in mano il cavallo, lo sfioro appena e poi .... poi muovo il pedone o forse no ... l'alfiere? Ma si, l'alfiere!
 
 
Ih ih ih ... anche se muoverà l'alfiere non avrà scampo. E' di spalle a muro e non se ne rende conto!
 
Sposto il mio pezzo ma mi rendo conto che non ho speranza. Osservo il mio avversario sorridere sornione, mentre annuncia con voce grave "Scacco matto!" e mi batte, inesorabilmente.
"Marchese di Monforte … ho vinto! ... Ho lavato l'onta che avete gettato sulla mia sposa."
"Accetto la sconfitta, siete stato un ottimo avversario. Complimenti Marchese!" Mi alzo dalla sedia e porgo la mano al mio avversario.
"A parer mio tutte le dispute dovrebbero essere risolte a tavolino e non col sangue."
"Con tutto il rispetto Marchese, le dispute si risolvono solo da cavalieri, con le armi in mano. Ho accettato la Vostra richiesta, seppure strana, ma un duello all'arma bianca è il meglio che si possa avere! E sono certo che Vostro suocero la pensi come me"
"Penso proprio di si, visto che mio suocero è un generale dell'esercito francese."
 
"CERTO CHE SI!!" Tuono deciso. "Un duello con l'arma bianca è come una danza, c'è fascino, studio .... "
"Concordo con Voi Generale!" sento il braccio di mia moglie avvolgersi al mio, la guardo, è rossa in viso.
"Caro credo che sia meglio andar via. Abbiamo disturbato abbastanza questi Signori."
"Si, cara. Andiamo. Grazie per il bel duello, Monsieur!" Faccio un inchino e mi allontano verso la mia carrozza, con mia moglie al braccio.
"Caro hai ricordato ciò che è successo?"
"Ero troppo ubriaco e non riesco a capire come sia saltato fuori il nome di Liancort!?"
"Forse l'avrai sentito!? Magari qualcuno te l'avrà presentato?"
"Ma si ... eravamo alla Reggia ... un tizio si è presentato come marchese di Liancourt! Ne sono certo!"
"Forse ti sei lasciato prendere dai fumi dell'alcol e il resto è storia! Ih ih ih ..."
 
 
Salto in braccio a mio marito, tutta euforica per la vittoria "CHARLES!!! LO SAPEVO CHE AVRESTI VINTO!!! TU ... TU SEI IL MIO CAMPIONE!!"
Allontano le mani di mia moglie e con tono tuono: "Avevi qualche dubbio?"
"No, certo che no!! Ma ora meriti un premio .... come tutti i vincitori!!" Aggiungo maliziosa mentre passo una mano tra i capelli di mio marito.
Osservo la mia Joséphine, mi sorride maliziosa, mentre i suoi riccioli ondeggiano incorniciando il suo bel viso.
"Scusami ma sono stanco, vado a riposare!" Ribatto allontanandomi.
"Stanco?!! Tu stanco?!! CHARLES LOUIS MAURICE ma come ti permetti di ... rifiutarmi?!!!" Sbotto scocciata, accidenti a mio marito!
"Basta Jo! Io non voglio essere solo tuo marito perché debbo soddisfare le tue esigenze!"


Ascolto le parole del mio nipote acquisito e sussurro a mio figlio: "Accidenti Augustin, la situazione è più grave di quanto pensassi! Tua figlia è malata! Oh pover'uomo!"
"Malata? Ma no Padre, lei è solo fatta così! Quello che non capisco è Charles ... che non stia bene? Normalmente avrebbe preso sua moglie in braccio e si sarebbero chiusi in camera da letto!"
 
Inizio ad essere preoccupato, Charles non è mai venuto meno ai suoi doveri coniugali … doveri e non diritti … in questo caso i diritti sono tutti per Joséphine … ih ih
 
"Ma l'hai sentito tuo genero? Pare che a tua figlia interessi solo la parte dei calzoni!"
"Ovvio!!! E' sempre stato così! Padre ... lo sapete quanto è durata la loro prima notte di matrimonio?!!"
"Quanto?"
"Una settimana!!! Quei due non sono usciti dalla loro stanza per una settimana!! Hanno solo ordinato cibo e acqua calda!! E quando sono usciti .... quella stanza era .... oh, chiedete a Nanny!!! Hanno dovuto sostituire i tendaggi delle finestre, quelli del baldacchino ... persino la tappezzeria di alcune poltrone!! E poi ... " mi avvicino a mio padre e sussurro piano, "Poi, il valletto personale di Charles .... lo ha visto nudo nel pomeriggio .... disse che il poveretto aveva dei segni ... su tutto il corpo!!!"
"Uhm ... degna discendente dei Jarjayes! ... Ma ciò non toglie che per una donna sia insolito. Augustin, mi sorge un dubbio: sei sicuro che tua figlia in realtà sia una femmina? ...”
“Cosa?! Ma siete impazzito?”
“Non sono impazzito e non guardarmi in quel modo minaccioso e lasciami finire! ... Dicevo, quando era neonata, oltre a Marguerite, chi ha visto le sue nudità?"
"Padre .... Vi scongiuro ... Joséphine è una femmina, ne sono sicuro! L'ho vista io nuda, non più tardi di qualche settimana fa ... in una delle mie perlustrazioni .... nelle segrete .... sapete .... io sorveglio!"
"Addirittura?! E non ti ha imbarazzato vedere nuda tua figlia?"
"Certo che no! Mica ho visto solo lei!! Cosa credete, sono un buon padre, io! Mi occupo di tutta la mia progenie!" aggiungo tutto fiero.
 
Alla fine seguo le orme del mio caro nonnino, il mio omonimo!
 
Mentre mio figlio continua a giustificarsi, osservo mia nipote e suo marito, continuano a discutere .....

"Charles dove vai? Vieni qui!" Dico rincorrendolo.
"Niente affatto! Io non sono il tuo sopramobile!"
"Ma cosa dici!?"
"Jo sono stanco di essere usato! E quando non funzionerò più cosa farai? Mi getterai via come uno straccio?! Eh no, io non ci sto!"
"Come sarebbe a dire .... certo che tu funzionerai!! Io mi assicurerò che tu stia bene ... e funzionante! Sono una buona moglie, io!! Cosa credi?!!!" Rispondo fiera mentre cerco di afferrare il braccio di mio marito che però mi scansa con disappunto.
"Non sarà sempre così! ... E' risaputo che noi uomini a una certa età non siamo più in grado, ci stanchiamo e tu cosa farai? Ti guarderai attorno? Non sarò più di tuo gradimento? Mi tradirai?”
"COSA?!! Io tradire te? Ma tu sei tutto matto!!! In questo caso, sono io l'offesa, Charles Louis Maurice! Non ti permetto di insultarmi in questo modo!!!! Come ti permetti anche solo di pensare certe cose!”
"E allora smettila di cercarmi solo per quello!"


Continuo ad osservare il marito di mia nipote. "Augustin, certo che il ragazzone ha davvero carattere! Ih ih ih ..."
"Ma è meglio che ceda ... credetemi ... molto meglio, soprattutto per noi"! Joséphine in astinenza è ... insopportabile!"
"Quindi ha ragione tuo genero!! Tua figlia lo cerca solo per quello!? Oh ma povero uomo, che male ha fatto?"
"Ma no ma no .... fanno anche altre attività insieme .... ecco ... ballano, alle feste ... mangiano ... talvolta giocano anche a carte ...." rispondo un poco in difficoltà. “In effetti ballano ... e poi finiscono con il ... mangiano ... e poi finisco .... e le carte ...”
"Lo vedi?! E' grave! Molto grave! Pover'uomo! Che pena!"
"Uhm ... visto così .... non ci resta che sperare che si riappacifichino Padre!!"
 
 
 
Siparietto, Torino, Nitto ATP Finals
 Daniil Medvedev Nitto Atp Finals 2020 / Daniil Medvedev - Daniil ...
Terry: "Allora Generale, siete pronto per assistere a questo match?"
Aizram: "I biglietti ci sono costati una fortuna, meglio per lui che si diverta!"
Terry: "E che tifi per il nostro tennista, ovviamente!"
Generale: "Tennista? Ma .... cosa significa? E ... dove siamo?!!"
Terry: “Aizram, avanti, spiega al Generale dove siamo e cosa sono i tennisti."
Aizram: "Ma certo, Terry. Dunque ... questo posto è il palaisozaky, dal nome dell'architetto che lo ha progettato in occasione delle Olimpiadi invernali di Torino 2006 e noi oggi assistiamo alle ATP Finals!"
Generale: "Onestamente non ho capitolo nulla! Arpia, passiamo alla parte pratica. Su, avanti!"
Aizram: "Avete presente la pallacorda?"
Generale: "Si, ma cosa c'entra adesso la palla corda?"
Aizram: "Facile, le ATP finals sono un torneo di tennis .... e prima che lo chiediate, il tennis è la versione moderna della vostra antica pallacorda! Tutto chiaro? In questo torneo si sfidano i Maestri!"
Generale: "Uhm ... Arpia, mi avete incuriosito, quindi sono impaziente di assistere a questa manifestazione. Avete detto che avete affrontato una spesa?"
Aizram: "Esatto, l'ingresso è a pagamento. Comunque, non ho finito! I Maestri in questione sono i primi otto tennisti al mondo! Ed il n° 4 è italiano!!! E prima che lo chiediate ... niente francesi!"
Generale: "Meglio ... almeno non saremo avversari. Arpie ma possibile che nel Vostro mondo si deve pagare tutto? Ai miei tempi io non pagavo niente a nessuno!"
Terry: "Appunto per questo che nel Vostro tempo e nel Vostro paese c'è stata la rivoluzione!"
Aizram: "Appunto per questo che Voi siete paurosamente ricco mentre noi no!!! Sgrunt!"
Generale: "Eh ma certe regole ingiuste non le ho fatte io."
Aizram: "Ma le sfruttate! Siete un bieco sfruttatore, Vi arricchite sulle spalle della povera gente come noi! TERRY!! Vendichiamoci su di lui! Vestiamolo da carota boys!!!"
Generale: "CO ... COSA?! Ehi un momento! Io non sono una carota!"
Aizram: "Beh, adesso lo diventerete!! E così dimostrerete il Vostro tifo nei confronti del nostro maestro!!! Tutto chiaro? Perchè tra poco comincia il match!"
Generale: "Grunt ... dannate Arpie, mi avete messo in ridicolo."
Aizram: "Assolutamente no!!!"
Terry: "Certo che no! Non lo faremmo mai, noi!!!"
Generale: "Grunt ..."
Aizram: "Zut e godiamoci il match ....  e vedete di tifare!!!!"
 
 
 
 
Lupen: “Generale venite qui!”
Generale: “Oh le donzelle sono qui! Prego, è sempre un onore.!”
 
 
AlexandarAna: “Generale nonno siete assolutamente incorreggibile.”
Reynier: “Niente affatto, mi preoccupo per MIO figlio! E se avesse cambiato bandiera? Io ho il diritto di sapere!”
Augustin: “Bandiera!? Ma cosa dite? Io sono francese!”
Reynier: “Augustin non capisci nulla!”
AlexandarAna: “Purtroppo per Jean, il suo amore non è corrisposto, anche noi sappiamo che vostro figlio ama solo madame Margherite.”
Reynier: “Questo è ciò che asserisce mia nuora ma nessuno mi ha dato la certezza assoluta.”
AlexandarAna: “Ma poi Jean, lavorava a palazzo, già quando il generale era fidanzato con sua moglie e voi Ve ne accorgete adesso?”
Reynier: “Mai osservato Jean da vicino.”
AlexandarAna: “State tranquillo, invece di preoccuparsi del talamo di vostro figlio, pensate al vostro, non vorrete che una bella donna come Lorene, si guardi intorno? Potrebbe finire tra le grinfie di vostro nipote o per giunta quelle del Re.”
Reynier: “COSA?!!! Niente affatto! Lorene ama me e non saprebbe cosa farsene di due debosciati!”
AlexandarAna: “Lorene, solo tu puoi salvare Augustin, fai ingelosire tuo marito, così si dimenticherà di tutto. Forza generale, siamo con voi!”
Augustin: “Grazie Madame.”
Diana: “Ancora non vi togliete dalla testa nonnino che il mio adorato generale non è sodomita e ama solo sua moglie?”
Reynier: “Voglio esserne certo!”
Diana: “Pensate a stare con vostra moglie, Reynier, e non a vostro figlio e alle vostre nipoti.”
Reynier: “Sono un padre e ho il dovere di vegliare su mio figlio Augustin e su quell’altro spretato di Armand!”
Elektra: “Ora ci si mette pure il vecchio Jarjayes a rompere🤣🤣🤣, oltre a spiare come suo figlio, la mela non cade lontana dall’albero, vuole sapere se è un vero uomo.”
Reynier: “Tigre, sono un padre e un padre ha il dovere di occuparsi dei propri figli. Io faccio soltanto il mio dovere!”
Marguerite: “Generale, come devo dirvelo che Augustin è perfettamente uomo?!”
Reynier: “Marguerite non mi starai mentendo?”
Marguerite: “No, Signore! E poi possibile che debba raccontarvi di … cose tanto intime?”
Elektra: “Brava Margherite sarà anche vostro suocero, ma non vi siete fatta mettere i piedi in testa, poi tantomeno Jo e Oscar.”
Oscar: “Il nonno è un uomo indelicato.”
Reynier: “Ehi Oscar ma cosa dici? Io mi preoccupo del futuro della nostra famiglia!”
Oscar: “Mi sembra di ascoltare mio padre!”
André: “Calmati Oscar. Lo sai com’è fatto tuo nonno!?”
Oscar: “Ma André, l’hai sentito?”
André: “Certo che si …  su dai meglio che ti riposi un poco …”
Elektra: “Wow André sei instancabile, beata te Oscar, ti sei fatta sfuggire un particolare intimo con Jo, ora ti darà il tormento per saperne di più.”
Joséphine: “Da mia sorella è difficile sapere qualcosa, è così riservata!”
Oscar: “E nulla saprai!”
Elektra: “André, Oscar, sprangate le porte e coprite gli spioncini.  Sapete che il Generale non bussa mai e stavolta vi ha beccati mentre stavate iniziando ....”
Generale: “Tigre io non ..”
Elektra: “Spio, sorveglio ah ah ah …”
Generale: “Grunt …”
Lupen: “Ma cosa dite Generale Reynier! Il nostro Generalone è un uomo a tutti gli effetti, ama la moglie da sempre, come pensate che possa essere un sodomita?”
Reynier: “Possibile che tutte le dame siano dalla parte di Augustin?”
Elektra: “State calmo o finirete nei guai con vostro figlio e vostra nuora!”
Reynier:  “Ma cosa dite?! Cosa potrebbero farmi!?”
ValeAlcazar: “Nonno Reynier Vi siete  messo in testa di capire se Vostro figlio ha particolari " tendenze"...e come si dice tale padre tale figlio...”
Reynier: “IO?! Niente affatto! Io sono un uomo, vero Lorene?”
Lorene: “Reynier stai esagerando!”
Elektra: “Ah ah ah … Jean sei caduto e ti sei aggrappato sulle parti basse del Generale per ben 2 volte, così il vecchio pazzo di suo padre si convince di più che gli piacciono gli uomini 🤣🤣🤣
Jean: “Ma io non l’ho fatto apposta, è stato un incidente.”
Jolanda: “Fate attenzione Generale Augustin Reynier De Jarjayes, vostro padre sta per tirarvi un brutto scherzo non vorrei che litigaste con vostra moglie per colpa sua ….”
Generale: “Madame, mia moglie è una donna intelligente. E’ mio padre il problema non mia moglie.”
Jolanda: “Andrè come sei romantico, hai fatto arrivare persino il letto da Parigi … addirittura quel letto dove Oscar è diventata tua ….”
Diana: “Jolande ha ragione! Andrè che tenero e romantico a far portare il letto di Oscar da Parigi, anche se il nostro Generale non fa che disturbarvi.”
André: “Non potevo lasciare il nostro letto a Parigi.”
Diana: “Però vi consiglio per un po’ d’intimità trovatevi un nuovo casino di caccia Ahahahah Ahahahah. Alain riguardo te, che nome hai trovato per il vecchio vecchio generale potevi essere più fantasioso Ahahahah Ahahahah…”
Alain: “In quel momento, Madame, non mi è venuto nient’altro. Comunque si distingue il vecchio Jarjayes è doppiamente pazzo rispetto a suo figlio. Ahi sento ancora male per tutte le bastonate che mi ha dato! Accidenti a lui!”
Diana: “Così sarai sempre vicino a Sabrina però ti succede sempre qualcosa persino una bastonata ti sei preso e sempre da uno Jarjeyes Ahahahah…”
Alain: “Avete ragione!”
Diana: “Alain si vede che sei profondamente innamorato di tua moglie e comunque fai attenzione che non spuntino figli parigini da qualche vecchia frequentazione io non sarei così sicura Ahahahah Ahahahah..”
Alain: “No, per carità!”

 
   
 
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