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Autore: ArrowVI    18/11/2023    0 recensioni
Gli umani regnano su Gaia, ma le pietre di questo continente trasudano memorie di creature ben più antiche e potenti.
Sono passati circa diciassette anni da quando l'imperatore dei Dodici Generali Demoniaci è stato imprigionato nel mezzo di questo e un altro mondo... Ma, ormai, il sigillo che lo teneva rinchiuso sta cominciando a spezzarsi.
Cosa accadrà quando Bael sarà libero? Verrà fermato o porterà a termine il piano che, diciassette anni fa, gli è stato strappato dalle mani?
Quattro nazioni faranno da sfondo a questa storia:
Mistral, Savia, Asgard ed Avalon.
Io vi racconterò di quest'ultima......
Come? Chi sono io? Non ha importanza, per adesso...
Umani contro Demoni... Chi sarà ad uscirne vincitore?
Se volete scoprirlo allora seguitemi... Vi assicuro che non rimarrete delusi dal mio racconto.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Capitolo 18-2: Una Interferenza Inaspettata [1-2]


Con un ruggito sinistro e raccapricciante, la bestia collise ferocemente con il terreno ai piedi di Eva mandandolo completamente in frantumi, in un tentativo di afferrarla con le sue fauci.

Ridendo dall'euforia, la giovane colpì Amon con un getto d'acqua incandescente, obbligandolo a indietreggiare mentre ruggì dal dolore, la sua belle ribollendo sotto quelle enormi scaglie.

<< Così, si così! >>
Esclamò Eva.

<< Occhi su di me, pezzo di merda! >>
Continuò, creando rapidamente una lama d'acqua che avvolse il suo braccio destro.



Osservando la scena dalla distanza, nessuno dei presenti riuscì a credere che quella giovane ragazza fosse diventata così forte in così poco tempo.
Nonostante i suoi attacchi non fossero in grado di ferire la bestia contro cui ingaggiò uno scontro, era diventato ormai ovvio che con l'aumento di stazza, la sua mobilità era scesa a picco.

Usando quella cosa a suo vantaggio, la giovane guerriera sfruttò la sua agilità per tenere a bada un mostro che avrebbe potuto distruggere l'intera nazione, se solo non fosse stato per l'intervento di Lancelot, con un singolo attacco.

<< Sei una pazza per gli scontri, Eva... >>
Borbottò Tesla, osservando la giovane ragazza con una espressione sbalordita stampata in volto, senza però riuscire a nascondere una profonda eccitazione.



In un luogo distante dal campo di battaglia, Nikola cominciò il suo piano.
Allungò le braccia all'esterno mentre il suo corpo venne pervaso da intense scariche elettriche azzurre e una energia indescrivibile cominciò ad accumularsi dentro di lui.

A causa dell'intensità di quell'attacco, e i suoi immensi quantitativi di Mana richiesti per essere usato, sapeva che non sarebbe riuscito a usarlo più di due volte.
Sperava che, con il tempo che Eva gli avrebbe concesso, sarebbe riuscito a concludere lo scontro con quel singolo e devastante attacco.




<< Perché...?! >>
Esclamò Eva, completamente priva di energia, dopo aver provato inutilmente a penetrare lo scudo di fuoco innalzato da Vermilion, durante quel loro scontro.
Erano le finali dell'Excalibur Festival, dove sarebbe stato eletto il mago più forte di tutto il torneo. Eva non avrebbe mai pensato di arrivare così vicina alla gloria, per poi vedersi sottrarre il trofeo dalle mani da una giovane e sconosciuta maga che, per logica, avrebbe dovuto sopraffare grazie al suo vantaggio elementale. Il prossimo torneo si sarebbe svolto cinque anni dopo, ma non aveva alcuna intenzione di perdere.

Evocando le ultime energie che gli restavano in corpo, la giovane Eva esclamò il nome del suo Spirito, venendo avvolta in un vortice di acqua gelida e bollente.

<< Distruggerò quella barriera e la vittoria sarà mia! >>
Esclamò, ma la sua avversaria non si spostò neanche di un millimetro.

<< Fai del tuo peggio. >>
Fu l'unica risposta di Vermilion.

Il suo Hydro Drill andò in frantumi non appena collise con quella barriera incandescente, frantumando non solo l'attacco della giovane ma anche la sua confidenza.

<< Hai combattuto bene, Eva Hauser. >>
Le disse Vermilion, allungando una mano verso la sua avversaria, sapendo di aver ormai vinto lo scontro senza la benché minima difficoltà.

<< Sfortunatamente, non bene abbastanza. >>
Con quella fiammata, Eva cadde dal ring.
Non perché non avesse più le forze di combattere, non perché non sarebbe riuscita a contrastare quel semplice attacco...

Semplicemente, perché sapeva che con la sua forza non sarebbe mai riuscita a distruggere le difese di quella guerriera.
Cadde dal ring completamente indenne, ma rimase a fissare il cielo sopra di se con uno sguardo sconcertato e occhi spalancati dallo stupore.

Poi, ruggendo dalla rabbia, la giovane esplose in lacrime.
Colpì con forza il terreno con un pugno e giurò che avrebbe avuto la sua rivincita.
Incolpò se stessa si essere stata troppo debole, e che avrebbe spinto il suo corpo fino ai suoi limiti, per poi mandarli in frantumi e andare anche oltre.

<< Ricorda le mie parole, Vermilion... >>
Ruggì.

<< La prossima volta, non perderò contro di te! >>



Con la sua lunghissima coda, la bestia provò a colpire la sua avversaria con una frustata ma la mancò.
La velocità di Eva, nonostante non fosse neanche lontanamente paragonabile a quella di Nikola o di Tesla, era decisamente comunque troppo elevata per quella enorme e impacciata creatura.
Ciononostante, quella lunga coda era problematica.


Osservando la creatura attentamente, Eva continuò inesorabilmente a evitare i suoi attacchi cercando di scoprire altri punti deboli.
Per minuti che sembrarono interminabili osservò attentamente, senza rispondere all'offensiva di quella creatura...

Poi, finalmente decise di tornare al contrattacco.


<< Un altro muro che non sono in grado di penetrare...? >>
Digrignò i denti tra se e se, mentre le scene del suo scontro con Vermilion, durante l'Excalibur Festival, le tornarono in mente.
Questa volta, però, non avrebbe perso.


Mentre un enorme e orgoglioso sorriso si formò nel suo volto, la giovane venne ancora una volta rivestita da acqua gelida.
Quello era il momento giusto per mettere alla prova la mossa che creò specificatamente per affrontare Vermilion e mandare in frantumi le sue indistruttibili difese.


Lentamente allungò un singolo dito verso l'avversario davanti a se.

<< Quella coda è fastidiosa... Che ne dici se te la stacco? >>


Un fine raggio d'acqua gelida partì dal suo indice, dirigendosi a una velocità spaventosa verso la bestia... Non appena la raggiunse, il getto d'acqua tagliò completamente di netto la coda di Amon come se fosse burro.


Water Jet: Cut
Un incantesimo unico nel suo genere che Eva Hauser creò per contrastare le barriere di Vermilion.
Un attacco dalla potenza offensiva indescrivibile, fa convogliare tutta l'energia della giovane in un singolo punto con un getto d'acqua intenso e minuscolo in grado di tagliare diamanti come se fossero pezzi di carta.
La precisione di questo attacco le permette di colpire bersagli anche a centinaia di metri di distanza senza sbagliare la mira nemmeno di un millimetro. Molto efficace contro scudi e armature, Eva può manipolare il getto a suo piacimento, permettendole anche di distruggere armature senza ferire la pelle sottostante, se preferisce.


La coda di Amon cadde al suolo con un tonfo terrificante.
Sangue blue del demone cominciò a zampillare come una fontana, mentre le urla doloranti della bestia riecheggiarono per l'intera capitale.
Uno strillo agghiacciante che sembrava essere uscito da un incubo.


<< E ora... La tua testa! >>
Non appena disse quelle parole, però, qualcosa attirò la sua attenzione.
Con uno sguardo scioccato Eva fece a malapena in tempo a vedere una figura sconosciuta volare nella sua direzione...

...Poi venne investita in pieno da un devastante pugno che la scagliò al suolo prima che potesse concludere il suo secondo attacco.


Con suo stupore, sospeso in aria davanti a se la giovane guerriera vide una figura che mai si sarebbe aspettata d'incontrare durante quella battaglia.


Coperto da un'armatura nera, macchiata di rosso forse a causa del sangue delle sue vittime, o forse semplicemente rivestita di macabri disegni cremisi.

La sua pelle scura, sclere grigie e iridi rosse come il sangue, i capelli castano scuro e un sorriso minaccioso e sadico stampato in volto.

<< No, no no... Scusami, mia cara, ma non posso permetterti di usare quell'attacco una seconda volta. >>
Disse quella figura.

Impallidendo, Eva non ci mise molto a riconoscerlo.

<< Ci serve ancora un po' di energia, dopotutto. Lo scontro non può finire così rapidamente... Non ancora. >>
Aggiunse subito dopo, sorridendo maliziosamente.


Con occhi spalancati, Andromeda rimase in silenzio a fissare la nuova figura che apparve sul campo di battaglia, poi con una espressione piena di rabbia e rancore urlò il nome che mai avrebbe pensato di ripetere ancora, dopo la Notte Cremisi.


<< Azael!!!! >>
Urlò, caricando la sua vecchia nemesi a tutta velocità.


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Qui si conclude il capitolo, grazie di avermi seguito e alla prossima!








 

   
 
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