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Autore: CyberNeoAvatar    18/11/2023    2 recensioni
I Ka.
Nell'Antico Egitto, ove il Duel Monsters affonda le proprie radici, erano gli spiriti che nascevano dal Ba, l'energia vitale di un individuo.
Se la tua persona era buona, nasceva un Ka benevolo. Contrariamente, si originava un Ka malevolo, spesso di natura distruttiva.
Non può esserci un Ka senza un Ba. È una regola comune.
Ma cosa succede se il paradigma risulta invertito?
Cosa succederebbe, se esistesse un Ka senza un Ba ' di nascita'?
Questo è quanto si scoprirà con Yukina, una ragazza duellante apparsa da un luogo arcano che si unisce ai duelli di strada di Imymari, la stessa città in cui si trovano ad insegnare da diversi anni i membri del Team Ragnarok. E dove la sua comparsa sarà seguita da quella di alcuni misteriosi individui, i cui scopi sembrano tutt'altro che benevoli...
Genere: Avventura, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Intro:

Buon pomeriggio, mattina, sera o quale altro sia il momento della giornata in cui state leggendo questo scritto. Per chi non mi conoscesse, io sono CyberNeoAvatar (abbreviato anche in Cyber) e ancora una volta ho il piacere di fare da presentatore ad una nuova fanfiction: The Ice Star.

Ma andiamo con ordine, perché ho qualche importante regoletta da esporre, prima che possiate saltare alla storia vera e propria.

Cominciamo con il dire la cosa più importante: questa volta, a differenza delle mie precedenti Fanfiction, ho deciso di dare un taglio ad un bel po' di cosette. E per cosette parlo dell'ambito 'duelli'. Nelle scorse Fanfiction, poiché iniziai sperando di sfruttare le mie conoscenze nel campo di Yu-Gi-Oh!, del suo meta e in generale delle sue carte tendevo ad usare ogni carta disponibile, ma questa volta sarà diverso.

Eh sì, perché oltre a tornare al buon vecchio 4000 Life Points delle serie di Yu-Gi-Oh! ora userò solo UN archetipo per Deck. Per i meno addetti ai lavori, con archetipo intendiamo ovviamente le tipologie di temi presenti nel gioco (Sirenide, Libro di Magia e quant'altro). Perché questo cambiamento? Beh... chiunque segua attivamente il gioco ormai saprà che è diventato parecchio più complicato, e la possibilità di mischiare vari archetipi non aiuta certo a snellire questo fattore.

Con questo, prima che qualcuno mi uccida, non voglio dire che sia per forza sbagliata come cosa – anche se personalmente tenderei ad evitare, ma sono opinioni – ma in ambito di racconti di Yu-Gi-Oh! genera soltanto confusione, nonché uno scarso utilizzo di tutti i mezzi di un certo archetipo. Non avete idea nelle altre Fanfic, soprattutto nelle ultime, quanto mi dannassi per far quadrare un detto schema in maniera da far apparire meno conveniente usare alcune carte potenti, ma che non c'entravano con il tema, riducendone un po' l'uso per far durare di più le partite.

Quindi, ricapitolando in maniera un po' più breve ma chiara e concisa, le regole per i duelli di questa storia sono:

-1 archetipo a personaggio, intendendo archetipi come 'quei Deck che riuniscono un certo insieme di mostri/magia/trappole presenti in un testo'(diversamente da quelle che alcuni definiscono 'serie', ossia carte che condividono il nome ma non hanno un supporto che le nomini specificamente, come ad esempio le carte Squalo che tecnicamente sono una serie in quanto non ci sono carte che specificano 'mostri Squalo' o affini), più ovviamente le carte non dei loro archetipi che sono comunque supporti diretti a causa della presenza nel testo degli archetipi correlati;

-carte generiche senza archetipo ovviamente sfruttabili, un esempio possono essere carte come Dissimulatore di Effetto o Fioritura di Cenere e Gioiosa Primavera, questo anche per non rischiare problemi con archetipi troppo piccoli per creare un mazzo da 40 carte;

-carte di archetipi puramente di supporto su cui è impossibile creare un mazzo ma che sono comunque supporti per certe meccaniche posso essere consentiti in certi casi. Esempio, Fusione Istantanea, una carta 'Fusione', che è un semplice supporto per Fusioni;

-infine, alcune carte particolari che tecnicamente supportano un altro tema ma sono state supportate in maniera esplicita da un certo mazzo come se fosse parte integrante dello stesso sono consentite in quegli specifici mazzi (questo è il caso che potrebbe accadere di Drago dai Cento Occhi, il quale tecnicamente è una carta di supporto per Immortale Terrestre per il suo effetto di ricerca, ma vi è una combo per Demoneterno studiata appositamente per funzionare con questa carta);

-si torna ai 4000 Life Points dell'anime;

-poiché le regole delle carte consentite nei Deck sono particolari, è possibile che le carte non consentite all'interno (bandite/limitate) vengano un po'riviste, cercando comunque di rimanere all'interno delle liste attuali.

Poi, un'ultima regola non proprio esplicitata è che alcuni Deck non saranno proprio presenti in questa storia, per rispettare la continuity della serie. Sebbene infatti alcune nuove meccaniche siano presenti, Numeri e Pendulum e probabilmente anche i mostri di Tipo Cyberse non sono presenti al suo interno (anche se potrebbero esserci un paio di eccezioni speciali dovute alla trama per quest'ultimo).

E per le regole dei duelli, è tutto.

L'unica altra cosa che vorrei dire è che... vi prego di essere buoni con questa Fanfiction xD Ho cercato in tutti i modi di aggiustare il più possibile trama, esaminando un sacco di varianti che però mancavano di quel qualcosa di particolare... ed è uscita alla fine questa. Ad un certo punto ho deciso di buttarmi, ma spero che funzioni, soprattutto perché potrebbe essere un po' influenzata dai piani riguardanti la Fanfiction fantasy che ho da poco interrotto. A seconda dell'esito, potrei anche avere una sorpresa a fine Fic (se ci arriviamo, ma sono ottimista), quindi vediamo come si evolve.

Io, come scrittore e, in un certo senso, anche lettore, vi auguro di godervi insieme a me questa storia. Solo un'ultima, piccola premessa, si torna ai nomi giapponesi originali per i personaggi pre-esistenti.

Let's... GO!

 

 

Prologo

 

Ka

Nell'Antico Egitto, ove il Duel Monsters affonda le proprie radici, erano gli spiriti che nascevano dal Ba, l'energia vitale di un individuo.

Se la tua persona era buona, nasceva un Ka benevolo. Contrariamente, si originava un Ka malevolo, spesso di natura distruttiva.

Non può esserci un Ka senza un Ba. È una regola comune.

Ma cosa succede se il paradigma risulta invertito?

Cosa succederebbe, se esistesse un Ka senza un Ba 'di nascita'?

Stiamo per scoprirlo.

 

 

Capitolo 1 – Colei apparsa dal nulla.

 

Ci troviamo a Imymari, sulle coste giapponesi, dodici anni dopo la disfatta di Z-one. La città era sorta più o meno nel periodo di rivoluzione di Neo Domino City, e attualmente era abbastanza grande e parecchio popolata. Insomma, un buon posto in cui vivere.

Ed è proprio qui, in un pomeriggio qualunque, in un appartamento qualunque, per la precisione in una stanza tappezzata da un sacco di post di band musicali metallare appesi alle pareti, che la nostra storia ha inizio.

«EHI, AHMYA!» disse un uomo sulla cinquantina dagli scomposti capelli neri con gli occhiali da sole e una giacca rossa su un completo blu, all'occupante della stanza. Questa si tolse le cuffie su cui stava ascoltando la sua musica preferita a tutto volume. «Guarda che io esco. Sicura di non voler venire anche tu?».

«No, grazie.» rispose Ahmya, dal letto dalle coperte nere a stelle della camera, rinfilandosi le cuffie. Quest'ultima era una ragazza dagli occhi blu e dai capelli neri abbastanza scompigliati con varie meches violette che le scendevano sulla schiena. Aveva un abbigliamento molto in tema con la stanza, molto 'metal': il suo abito infatti era composto da un collarino nero con un bottone da cui spuntava una sorta di 'dente' dorato, una maglia rossa senza maniche con una scollatura arrotondata che arrivava a delle cinture di ferro a sezioni quadrate con dentro linee a croce – alcune delle quali uscivano da quella sulla vita per avvolgerle l'attaccatura della gambe e l'anca – che le faceva anche da gonna da quanto era lunga, mentre da sotto di essa spuntavano delle bretelle che si attaccavano alle calze grigio scuro che aveva indosso. Alle mani, aveva dei guanti senza dita neri, con altri pezzi di ferro alla base simili a quelli che componevano le sue cinture. Ai piedi del letto, teneva anche un paio di stivali alti piuttosto vistosi, con varie allacciature sopra e suole robuste. Sui capelli, inoltre, aveva un elastico che le teneva tre lunghi ciuffi mezzi curvi, praticamente metà neri e metà violetti, mentre un altro che le scendeva dalla guancia sinistra sulla spalla era racchiuso in una sorta di appariscente sonaglio attraversato da una striscia nera.

«Uff... al giorno d'oggi le ragazze non escono più con i loro genitori...» sbuffò l'uomo, evidentemente il padre, chiudendo la porta un po' ferito. La ragazza, per tutta risposta, aumentò ancora un po' il volume.

Poi, ad un tratto, le sue orecchie parvero captare qualcos'altro, al di là della musica.

“Cosa...?” pensò Ahmya, togliendosi le cuffie.

Spense la musica. Per un breve attimo, le era sembrato di sentire... poco più che un sussurro...

«Quelle... emozioni...».

Ora il sussurro sembrava più forte. Cercò di affinare i sensi per sentire meglio.

«Anch'io... voglio...».

Un altro cambiamento si rese evidente nella stanza. La temperatura sembrava starsi abbassando...

«Anch'io... voglio... PROVARLE!».

Di colpo le pareti e il pavimento vennero intrappolati in una una sottile patina di ghiaccio.

«Cosa...?!» si chiese Ahmya, guardandosi intorno impressionata e confusa. Poi, una luce fredda richiamò la sua attenzione.

Al centro della stanza, un intenso bagliore aveva invaso lo spazio. E in mezzo al bagliore... c'era una giovane ragazza che fluttuava staccata dal suolo, vestita solo da un paio di pantaloncini e una misera maglia priva di maniche che le lasciavano scoperto l'ombelico. I suoi capelli erano bianchi, e si diffondevano come una cascata alle sue spalle, mentre quattro punte più composte le scendevano piegate ai lati, vicino alle orecchie. Altre due punte le incorniciavano un viso rilassato e dagli occhi chiusi, con i capelli frontali sparpagliati. Quei dettagli del suo corpo, le proporzioni bilanciate e il suo aspetto in generale, alzati in quella luce mistica, rendevano l'apparizione di una bellezza sfolgorante.

Ahmya rimase di stucco alla vista dell'apparizione. Tanto da non notare intorno a sé tre ombre innaturali che, a fauci spalancate, girarono per un breve istante intorno alla stanza.

La figura femminile iniziò a schiudere le ciglia, incredibilmente bianche quanto i suoi capelli, che lasciarono venire alla luce iridi del medesimo, nevoso colore, con una pupilla della stessa colorazione dello sclera. Al contempo, la lucentezza si attenuò, e il corpo sollevato iniziò a scendere verso il pavimento...

«Tu... chi...?» cominciò a chiedersi la proprietaria della camera.

La figura aprì piano la bocca, per risponderle... ma non appena i suoi piedi nudi si furono appoggiati al pavimento ora gelato questi scivolarono e la fecero cadere di schiena.

«AHIAAAA!» ululò subito la giovane caduta, dimenandosi a terra dal male che si era fatta. «È... È questa la sensazione di quando provi dolore fisico?! Ahia... fa... malissimo... la mia schienaaa!».

«… eh?» fece Ahmya, totalmente presa in contropiede dalla piega dell'evento.

«Che... male...» continuò a lamentarsi lei, trattenendo qualche lacrima. Solo allora parve realizzare l'espressione di Ahmya da sopra la scrivania. Si piegò piano sulle gambe e alzò appena un braccio. «S... Salve...».

«S... Salve...» replicò appena la ragazza, ancora spaesata. «Tu... chi saresti?».

«Beh... io sono...» cominciò a dire la nuova arrivata, quando parve infine capire qualcosa. «Aspetta... questo è il... mondo normale?». Parve parecchio meravigliata, mentre scrutava l'ambiente circostante. «Quindi... sono uscita dal...?!!».

Non finì la frase che quando in quel momento irruppe rumorosamente il padre di Ahmya... armato di pistola.

«CHE SUCCEDE? Ho sentito gridare e...?» cominciò lui, per poi bloccarsi non appena notò la ragazza mezza nuda sul pavimento, coprendosi il viso per non guardarla. «M-Ma... CHE?! Chi è questa??! E che ci fa... svestita così?».

«N-Ne so quanto te, papà.» disse Ahmya, ancora, confusa. «È come... apparsa dal nulla.».

«Hai detto 'dal nulla'?» disse il padre, ancor più confuso di lei. «Su... non prendermi in giro...».

«Non ti ci sto prendendo, scemo!» replicò con aria stizzita lei. Tornò allora a concentrarsi sulla ragazza. «In quanto a te... ehm... identificati, forza! Chi s...?». Proprio mentre lo diceva, un sonoro gorgoglio si fece sentire.

«Sto... morendo...» sussurrò la sconosciuta, tenendosi lo stomaco. «Sento... di aver bisogno di mangiare. Non è che avreste... qualcosa di commestibile sottomano? Sento che tirerò presto le cuoia...».

«Cosa?» fece il genitore dell'altra ragazza, guardandola.

«Questa poi... ha fame...» disse piano Ahmya. Non poté fare a meno di sfuggirgli un sorrisetto divertito.

 

Giorni dopo, in un'aula di una scuola, in serata...

«Uhm...» fece qualcuno, in una delle aule. Con trentasei anni di vita alle spalle, si trattava di un istruttore dai lunghi capelli bianco-ghiaccio, con le sopracciglia attaccate agli stessi, che scorreva alcuni scritti dei suoi alunni con i suoi occhi giallo oro stando con le gambe accavallate dietro la cattedra. Il suo abito era bianco, con camicia e cravatta scuri, adatto al suo ruolo da insegnante.

«Ehi, Harald, non sei ancora uscito?» si affacciò alla stanza un'altra persona, uno un po' più giovane di lui dalla pelle mora, dagli occhi blu e dei capelli in parte arancioni e in parte neri, con grandi occhi blu e un abito aperto, con giacca aperta nera e canottiera verde scura.

«Potrei farti la stessa domanda, Dragan.» alzò lo sguardo da sotto i capelli ben tagliati sotto i due ciuffi più grani che gli andavano sulle guance Harald, sorridendo.

«Non sei tu però quello che aiuta a dare una mano a chiudere l'istituto.» gli ricordo Dragan.

«Ma ho comunque da finire di dare uno sguardo agli ultimi test degli esami della sezione serale.» gli disse Harald. «Ho ancora giusto i test di Hisakawa e della nostra comune amica dai capelli azzurri...».

«Ah, lei... Non che abbia davvero bisogno di una verifica dei suoi test, data la sua bravura.» sottolineò Dragan. «Quella ragazza è già una delle migliori duellanti della scuola. Sarà difficile per la scuola trovare un'altra del suo stampo, quando avrà finito qui.».

«Non c'è da stupirsene, considerando con chi è imparentata.».

«D'altro canto, Hisakawa... credo che solo Brave ci veda qualcosa...» osservò Dragan, pensieroso.

«In realtà non è affatto male. È stravagante, ma abile...» disse Harald.

«Intendevo a livello di carattere, è un tipo assillante...» replicò l'amico.

«Non ti darò torto su questo.» ammise Harald. Eh, in effetti era uno un po' particolare, si disse tra sé.

«Comunque, ti lascio ai tuoi compiti. Se ti serve qualcosa, sono di sotto in palestra.» disse Dragan.

«A dopo, allora.» alzò la mano in segno di saluto lui, prima di tornare sugli esami da correggere.

Harald, Dragan e Brave erano i membri del Team Ragnarok, una potente squadra di D-Wheelers – piloti di D-Wheels, le moto destinati ai cosiddetti Riding Duels – che si riunì in passato per affrontare il WRGP e sconfiggere Yliaster e la minaccia da loro rappresentata. A caratterizzarli erano le tre potenti Carte degli Dei Polari del Mondo delle Stelle, tre Mostri Synchro manifestatisi dal Mondo Mitologico per affrontare il combattimento per il destino del mondo. Erano carte uniche, e loro erano gli unici a possederle.

Qualche anno dopo che la catastrofe fu sventata, il trio ricevette un'offerta da parte di un ricco personaggio di Imymari, il quale aveva intenzione di aprire una scuola per duellanti dedicata agli Dei Polari, che l'avevano profondamente colpito, e voleva loro come insegnanti in quanto loro possessori. Questa scuola venne per l'appunto chiamata 'Scuola Nordei', in onore di quelle carte.

La Scuola Nordei si proponeva di formare duellanti per i vari eventi sparsi per il mondo, dandogli anche un'istruzione generale di prim'ordine. Potremmo dirla una variante dell'Accademia dei Duellanti, per certi versi.

Nonostante la location fosse parecchio lontana da casa, Harald accettò, e con lui gli altri due compagni, che si installarono nella scuola con grande gioia degli studenti. Era un ruolo piuttosto adatto soprattutto ad Harald, visto che la carta di Odino da lui posseduta simboleggiava il dio con la maggior conoscenza tra quelli del suo pantheon.

“Bene... un po' di sbavature per Hisakawa, a quanto pare...” commentò mentalmente Harald, segnando con una penna dorata su alcune risposte sbagliate nell'usare l'altra mano per toccare i lati del mento, su cui aveva fatto crescere negli anni dei pezzi triangolari di barba. Infine, non appena ebbe concluso la pratica, ripose i fogli ed uscì dall'aula.

Una volta fuori dalla Scuola Nordei, si incontrò nientemeno che con Brave. Brave era un giovanotto di trentadue anni, il più giovane tra i vecchi compagni del Team Ragnarok: aveva una cresta di capelli alzata, con ciocche a punte lungo la fronte e a lato del viso, con una parte centrale rossa e il resto rosso scuro. Prima aveva ne aveva una bella parte sulla nuca, ma se l'era accorciata dopo essere entrato nella Nordei in qualità di insegnante. Indossava degli orecchini, e in quel momento indossava una camicia con una giacca in stile hawaiano.

«Eccoti, Harald.» lo salutò lui, appoggiato al recinto della scuola. «Tirato tardi con le correzioni?».

«Già.» chiuse gli occhi Harald con il suo abituale sorriso. «Immagino che a questo punto dovremmo aspettare anche Dragan.».

«Oh oh, hai espresso ciò che stavo pensando di proporre in questo stesso istante.» commentò Brave. «Dopotutto, non può averne ancora per molto.».

Infatti, ci volle giusto un'altra mezz'ora perché Dragan spegnesse tutto. Il trio raggiunse le proprie Valhallander, le proprie D-Wheels personali dei tempi del WRGP – di un colore diverso per ciascun membro, ma con per tutti parti durate e il disegno di un lupo sulla carrozzeria – e si mise in viaggio verso i propri alloggi.

«Hai sentito i tuoi ragazzi?» chiese Harald durante il viaggio a Brave. Quando quest'ultimo era ancora un cacciatore di tesori, aveva aiutato dei bambini che erano fuggiti da una guerra provocata dall'associazione Yliaster. Solo negli ultimi anni la situazione, per loro, era andata tutta per il meglio, anche grazie al nuovo lavoro di Brave.

«Certo, come sempre.» sorrise Brave. «Sono sempre felici di ricevere le mie telefonate, non vedono l'ora che li venga a trovare il...».

In quell'istante, smise di parlare.

«Harald...» boccheggiò lui. «Il tuo Occhio...».

Ma Harald si era già reso conto di cosa volesse dire, e subito accostò al marciapiede, imitato dagli altri.

«Cosa?» fece quest'ultimo, allungandosi una mano verso il proprio occhio dentro... dove la sua pupilla si era deformata, assumendo l'aspetto di una luminosa runa Ansuz blu.

Era l'Occhio delle Rune, un marchio oculare che solo i portatori degli Dei Polari possedevano. Rappresentava il potere che avevano ricevuto dalle loro carte. Reagiva alle minacce o alla presenza di poteri simili ai loro.

Era da molti anni che non si attivava in autonomia, eppure ora era impresso nell'occhio di Harald.

E non solo la sua, ma anche la runa Thurisaz verde e quella Haglaz magenta, rispettivamente di Dragan e Brave, si erano presentate come nuova forma delle loro pupille.

«Perché gli Occhi si sono manifestati ora?» si chiese Dragan, stupito. «È dai tempi di Z-one che non si attivavano in autonomia.».

«Quando succede, non è mai un buon segno.» alzò il capo Brave. «Tu che ne pensi, Harald?».

«Forse per voi non è lo stesso... perché il mio Occhio è associato al Dio Polare più potente... ma il mio sembra volermi indirizzare da qualche parte...» disse Harald, scrutando come in automatico i paraggi. Quando smise di girare la testa, alzò un braccio. «Andiamo da quella parte.».

«Va bene... andiamo a vedere se c'è qualche problema che concerne i nostri Dei.» annuì Dragan, rimettendo in moto il suo mezzo e seguendo Harald e Brave.

Seguendo le indicazioni dell'Occhio delle Rune percorsero alcuni isolati, fino a girare dietro ad un capannone abbandonato vicino ad un cantiere.

«Penso che siamo arrivati.» disse Harald, fermando la sua D-Wheel. «Laggiù.».

Aveva appena indicato un gruppo di persone alla luce dei lampioni, tutte in circolo. Diversi di quelli avevano facce non proprio raccomandabili, ma c'erano anche diversi ragazzi nel cerchio in mezzo alla piccola folla.

«AAAAARGH!». Un giovane venne proprio allora investito da un fendente olografico che lo prese in pieno. I membri del Team Ragnarok ebbero modo di vederlo abbassarsi tra la folla.

«E Uchida Yojen perde, signori!» esclamò un tipo che sembrava essersi improvvisato 'commentatore della serata', provocando esultanze da una parte e proteste dall'altra.

«Che cavolo, avevo scommesso su Uchida!» si lamentò uno degli spettatori.

«Va beh, sembrava più debole, l'altro tipo...» ammise un altro.

«Mai giudicare dalle apparenze, eheheh...» si fregò invece le mani un altro, raggiungendo il 'commentatore' con il pensiero di soldi da incassare.

«Duelli di strada, eh?» osservò Brave, un po' seccato. «Spero non ci siano dei nostri alunni là in mezzo... e che non sia a propri roba illegale. Però cosa c'entra questo con...?». Ma Harald era appena sceso dal proprio veicolo, avvicinandosi alla folla. «Harald! Uff...» lo seguì subito, insieme a Dragan. Si fermarono poco dopo.

Harald stava guardando alle spalle della folla. Vi erano due ragazze.

Quella seduta su dei bancali in legno abbandonati, con il ginocchio destro tra le braccia, era la ragazza dai capelli neri e violetti, Ahmya.

L'altra... era la stessa ragazza apparsa a casa sua giorni fa.

Stavolta, però, lei non indossava più quei due pezzi di abito che aveva al momento della propria apparizione: ora portava scarpe da ginnastica chiuse da strip e calze nere che le arrivavano poco sotto le ginocchia e un paio di pantaloncini scuri sotto una sorta di gonna a due pezzi disposta più in alto degli stessi – uno dei due pezzi si sovrapponeva in parte all'altro a seconda se visti da dietro o da davanti – e attaccata ad una cintura chiusa da un bottone, parte di un completo azzurro; sopra la cintura aveva una sorta di t-shirt aperta sotto il collo fin poco sopra le equilibrate forme dei seni, con una chiusura a cerniera frontale avente strisce arancioni laterali ad essa e due punte triangolari disegnate in parallelo alla sua metà inferiore. Le sue maniche, sempre corte ed anch'esse arancioni, erano aperte in alto e mostravano la parte delle braccia delle spalle. Aveva anche due guanti senza dita rossi, con polsiere corte sull'avambraccio. Sopra un braccio portava un Duel Disk, uno dei dispositivi adibiti alle partite di quei giochi di carte, bluastro e con alcune parti bianco-azzurre.

I suoi capelli bianchi come la neve erano stati sistemati, e presentavano un ordinato ciuffo frontale che partiva da destra verso sinistra, su cui era stata messa una clip verticale color gesso divisa in due sezioni da tre striscette orizzontali gialle. Anche parte dei ciuffi laterali erano stati aggiustati, disegnando tra quelli lunghi che le incorniciavano il mansueto volto e quello centrale due piccoli archi di capelli, con un terzo che ora le spuntava da un lato in cima al capo. La parte più numerosa della sua capigliatura era stata riunita in una sinuosa e sottile coda che le arrivava oltre metà schiena, tenuta insieme da una coppia di fermacapelli elastici blu con su disegnato un cristallo di ghiaccio a quattro rombi uniti, infilati uno in cima alla coda e uno verso la sua fine, dove sbucavano tre estremità della chioma.

Per finire, portava due orecchini ad anello neri da cui spuntavano tre piccole sporgenze nere, e un collarino uguale identico a quello di Ahmya, solo con la punta sporgente argentea invece che dorata.

«Aspetta... è quella ragazza dai capelli bianchi che...?» cominciò Dragan.

«Sì... non c'è dubbio.» annuì Harald, convinto. «Lo sento chiaramente attraverso il mio Occhio delle Rune... quella ragazza non è normale. È come se la sua energia vitale fosse.. incredibilmente fredda. Troppo per un essere umano comune.».

«L'avverto anch'io...» confermò Brave.

«E adesso tocca a... come si chiamava?» chiese quello che faceva da commentatore.

«'KORIHOSHI' YUKINA, scemo!» sbottò Ahmya ad alta voce.

«C-Calma, Ahmya... dicevo, 'Korihoshi' Yukina...» continuò lui. «… contro... Morimoto Daren!».

Tra la folla si fece avanti un individuo sui venticinque anni. Aveva i capelli un po' ingrigiti, appena appena allungati davanti. La sua aria tranquilla ostentava una certa nota aggressiva. Il suo vestiario, un giubbotto rosso sopra ad una giacca da ginnastica blu, e dei pantaloni neri.

«Fallo nero, Yukina.» sorrise decisa Ahmya.

«Va bene.» annuì Yukina, facendosi avanti. Proprio mentre procedeva, un tale dall'aspetto trasandato e lì vicino le si avvicinò, fermandola.

«Ehi ragazza... sei davvero uno schianto.» ammise quello, abbordando la giovane. «Perché dopo il duello non ci facciamo un goccetto?».

«Sicuro...» disse dolcemente Yukina, scambiando un rapido sguardo con Ahmya «… se fossi solo un po' più ingenua di così. Ti chiedo cortesemente di spostarti, ora.».

«Cosa?!» esclamò il tizio, alzando una mano. «Nessuno dice di no a...» prima che finisse la frase la giovane, vedendosi minacciata, gli afferrò il braccio nel momento stesso in cui tentò di afferrarla e lo tirò a sé, sfruttando il suo stesso movimento per farlo inciampare sulla propria gamba in modo da farlo piombare a terra.

«AHAHAHAHAHAH!» risero di gusto gli altri del pubblico alla scena.

«Proprio come le ho suggerito di fare... brava Yukina...» osservò soddisfatta Ahmya.

«Però, che caratterino.» si mise una mano sotto il mento Brave, impressionato.

«Ma la lasciamo fare?» chiese Dragan ad Harald. «Chiunque ella sia, se gli Occhi delle Rune hanno reagito alla sua presenza, potrebbe essere pericolosa.».

«Il 'pubblico' non si è accorto di noi... stiamo a guardare, per ora.» rispose Harald. «Apparentemente, non ho sentito niente di negativo, nello scrutarla con il mio Occhio... e il fatto che sia in compagnia sembra indicare che si è fatta un'amica, potrebbe quindi non essere una minaccia. Poi, ho come l'impressione che vederla duellare ci dirà di più su di lei...».

«Esaminiamo la situazione dunque, eh?» disse Brave, interessato. «Va bene, alla peggio siamo pronti...». Quindi si avvicinarono un altro po', abbastanza da poter assistere con gli altri senza dare nell'occhio.

«Brutta...» socchiuse un occhio il tizio, quando qualcosa parve farlo ammutolire. Gli occhi bianchi di Yukina erano su di lui... ma non solo: era come se sentisse su di sé un'intensa aura di gelo intimidatorio, ad accompagnarli, che gli fece perdere la voglia di rialzarsi.

“Mmh?” pensò Harald, richiamando il suo Occhio. Sbagliava, ad avvertire per mezzo suo delle presenze intorno a lei?

Ma fu solo un attimo, perché la presenza sembrava essersi dissolta. La ragazza si voltò, e raggiunse il lato opposto del cerchio rispetto all'avversario.

«Bello spettacolo... sembri tosta, quando ti ci metti.» disse Daren, sinceramente sorpreso dalla sua presa di posizione. «Hai fatto bene a dargli il benservito, quello era proprio un cretino.».

«Davvero lo era? Beh, spero che non lo sia anche tu.» fece un piccolo inchino Yukina. Lui sbuffò.

«Certo che no, non mi metto a flirtare con le ragazze in maniera così patetica. Non ti ho mai vista da queste parti, comunque... vieni da fuori?».

«Fammi pensare... sì, più o meno potremmo dire così.».

«In ogni caso, sappi che non ci andrò piano: non posso deludere chi scommette per me, sai.» affermò Daren, alzando un Duel Disk metallizzato. «Senza contare che ho una reputazione da duellante di strada da difendere.».

«Pensa che invece questo è solo il mio primo duello di strada.» disse amichevolmente Yukina, alzando il proprio, che si attivò all'istante.

«Ah, davvero? Però questo non mi intenerirà neanche un po' dei tuoi riguardi.» replicò lo sfidante.

«E non ho interesse che tu lo faccia, te lo assicuro!» affermò subito la ragazza. Guardò poi il proprio Deck. «Dopo tutto questo tempo... voglio un duello vero.».

«Sei nella serata giusta, allora, ma vedi di non pentirtene, una volta che ti avrò sconfitta.» disse con sicurezza Daren, parlando poi all'improvvisato commentatore: «Iniziamo o no?».

«Certo, certo...» annuì quello, che aveva appena finito di prendere i soldi da consegnare per le scommesse. «Allora... cominciate!».

«DUELLIAMO!» esclamarono gli avversari, estraendo le prime cinque carte dei rispettivi Deck.

«Inizierò io il duello.» sentenziò Daren.

[ Daren ]

>LP: 4000

>Mano: 5

>Deck: 35

 

[ Yukina ]

>LP: 4000

>Mano: 5

>Deck: 35

«Uhm... non dovrebbe essere poi così tanto male, come mano iniziale. Evoco Scarasoldato Scout Buggy in Posizione di Attacco.». Con un gioco di luci, il Duel Disk del duellante proiettò a mezz'aria una coccinella corazzata comandata da un soldato insettoide in armatura, con quattro braccia a tre dita artigliate e armato con una lunga lancia [LV/3; ATK/1000]. «Se questa carta viene Evocata Normalmente o Specialmente sul terreno, posso attivare il suo effetto per Evocare Specialmente un'altra copia di 'Scarasoldato Scout Buggy' dalla mia mano, Deck oppure Cimitero. Vieni, Scout Buggy [ATK/1000].».

«Usa un Deck Insetto.» commentò piano Brave.

«Ehi, quello è un Deck interessante!» esclamò contenta Yukina.

«Ti emozioni abbastanza, vedo...» commentò Daren, un poco sorpreso. «In ogni caso... finché ho Scout Buggy, non posso Evocare Specialmente mostri non Insetto, ma non è un problema: il mondo dei duelli si è evoluto molto nel tempo, ed ora ti mostrerò una delle sue massime espressioni. Mando al Cimitero i miei due Scout Buggy, in modo da effettuare un'Evocazione Link!».

“Evocazione Link!” pensò Yukina.

«Quello è un duellante che usa l'Evocazione Link, eh?» disse Dragan. Mentre lo diceva, una figura quadrata caratterizzata da otto triangoli distribuiti tra i suoi quattro lati si materializzò sotto gli Scout Buggy volanti. Questi, a quel punto, si convertirono in turbini verdi che confluirono in due di quei triangoli, accendendoli di rosso e causando lo scaturire di una potente energia luminosa dalla stessa figura quadrata.

«Inserendo questi due mostri Insetto nel Portale Link, ho diritto ad Evocare questo mostro di Classificazione Link 2.» dichiarò Daren, prima di inserire una carta in una delle due fessure sulla 'lama' del suo Duel Disk e di alzare un pugno dicendo: «Evocazione Link!». Dalla luce del quadrato – noto appunto come Portale Link – emerse un insetto cornute grande quanto un essere umano, cavalcato da un altro soldato insettoide con una corazza in parte argentea e in parte verde, simile a quella di uno shogun. «Ecco a voi Scarasoldato Armatura Corno [Link; LINK-2; ATK/1000; ↑↓] !».

“Un Mostro Link, uh...” pensò mentalmente Yukina.

“Con questo mostro potrei ottenere un'Evocazione Normale extra... peccato che non abbia altri mostri Evocabili Normalmente, al momento...” pensò Daren, guardando le carte rimastegli tra le dita , “… ma per un duellante esperto come il sottoscritto questo non è obbligatoriamente un problema.”. Quindi, con un sorriso, mostrò un'altra carta, annunciando: «Aztekipede il Verme Guerriero non può essere Evocato via Evocazione Normale o Posizionamento, però se bandisco un mostro Insetto nel mio Cimitero posso Evocarlo tramite Evocazione Speciale. Bandisco uno degli Scout Buggy usati poco fa per l'Evocazione Link... e lo Evoco Specialmente.». Il terreno venne 'olograficamente' frantumato, lasciando che un torreggiante millepiedi dalla testa munita di lunghe zanne ricurve e quattro occhi rossi si ergesse in tutta la sua lunghezza [LV/4; ATK/1900].

«Quel tipo ha orchestrato la tua Evocazione Link per creare le condizioni per un successivo follow-up di un altro mostro.» osservò Dragan.

«E questo immagino sia solo l'inizio...» socchiuse gli occhi Harald, a braccia conserte.

«Ora inserisco Armatura Corno di Classificazione Link 2 e Aztekipede il Verme Guerriero, entrambi di Tipo Insetto, nel Portale Link.» continuò Daren, facendo sì che il Portale Link si rimanifestasse e che i suoi mostri, stavolta divenuti vortici neri, accendessero stavolta non due, ma ben tre grazie alla divisione di quello di Scarasoldato Armatura Corno. Di nuovo, un bagliore. «Evocazione Link! Evoco... Seraphim Farfallio!» a quel punto, a manifestarsi, fu una farfalla dotata di tre coppie di ali dalle intense sfumature blu [Link; LINK-3; ATK/2100; ↙↑↘].

«Un Mostro di Classificazione Link... 3.» disse Yukina.

«Già: nel caso non lo sapessi, i Mostri Link possono essere impiegati per altre Evocazioni Link contandoli sia come un singolo Materiale Link che come un equivalente della loro Classificazione Link, per facilitare l'Evocazione di quelli nuovi. Per questo Armatura Corno di Classificazione Link 2 è contato come due materiali per Seraphim, che diversamente – essendo di Classificazione Link 3 – richiederebbe tre mostri.» spiegò l'opponente.

«Beh... lo sapevo, naturalmente.» ammise Yukina, sincera. «Anche se non è una meccanica di Evocazione con cui ho particolare pratica...».

«Ti converrà abituartici in fretta... perché diversamente ne finirai schiacciata! Attivo l'effetto di Seraphim Farfallio! Se questa carta viene Evocata Link, immediatamente guadagna un segnalino per ogni mostro Insetto che ho usato come suo Materiale. Dato che ho utilizzati due, guadagna un paio di questi segnalini.» vicino alla farfalla apparvero altre due farfalle verde acqua eteree, rappresentanti i segnalini ottenuti [Segnalini: 0+2 = 2]. «Per il suo Effetto Continuo, Seraphim Farfallio guadagna anche 200 punti d'Attacco per ognuno di questi segnalini. 400, nel caso corrente [ATK/2100+400 = 2500]. Posiziono poi una carta coperta e, con questo, termino il mio turno.».

Un animato vociare circolò tra gli spettatori.

«Morimoto non sembra essere partito troppo bene, anche se ha schierato un Mostro Link di Classificazione Link 3...» osservò uno, a braccia conserte.

«Non ti preoccupare... Morimoto Daren ha ottenuto buone posizioni anche ad alcuni tornei locali, sicuramente non è così in difficoltà come può sembrare.» lo rassicurò un altro.

“Questo... è un duello vero...” pensò intanto Yukina. Si era messa una mano sul petto... come se stessa ascoltando il proprio battito cardiaco. “Posso già sentirlo... è diverso da quelli che ho disputato nella mia mente... e dai piccoli duelli-test che Ahmya ha voluto che facessi con lei sul suo computer, solo per vedere quanto ero abile.”. Alzò lo sguardo, concentrandosi su ciò che provava. “È questa... l'eccitazione di chi sta per disputare il proprio primo turno contro avversari reali? Ho aspettato secoli per sentirla in versione reale. Quindi... non lasciamola andare troppo presto!”. Prese la prima carta del suo Duel Disk, e disse: «Tocca a me. Pesco per turno!».

[ Daren ]

>LP: 4000

>Mano: 2

>Deck: 34

 

[ Yukina ]

>LP: 4000

>Mano: 6

>Deck: 34

«E qui attivo l'altro effetto di Seraphim Farfallio!» la interruppe prontamente Daren.

«Eh?» si interruppe lei.

«Il mio mostro ha un Effetto Rapido, ma a causa delle sue restrizioni potevo attivare solo un suo effetto per turno, e solo una volta per turno... ora che siamo nel tuo, sono libero di agire con quello. Rimuovendo un segnalino da questa carta durante il turno di entrambi i giocatori, infatti [Segnalini: 2-1 = 1], posso Evocare Specialmente un mostro Insetto di Livello 4 o inferiore dal mio Cimitero in Posizione di Difesa. Evoco Specialmente lo Scout Buggy rimasto nel mio Cimitero.». Una delle farfalle cambiò forma, trasformandosi nel mostro caduto [DEF/300]. «E poiché Scout Buggy è stato Evocato Specialmente, il suo effetto viene innescato e posso Evocarne Specialmente la sua ultima copia dal mio Deck [DEF/300]. Certo, poiché ora Seraphim ha un segnalino in meno, perde 200 punti d'Attacco [ATK/2500-200 = 2300], ma è stato un prezzo da pagare più che ragionevole.».

«Oooh...» fecero le persone intorno a loro.

«In una mossa ha evocato altri due mostri...» sussurrò tra sé Ahmya. Sospirò, pensando:“Però, il suo è un Deck Scarasoldato... se ha deciso di Evocare quegli Scout Buggy adesso è probabilmente per soddisfare le condizioni di attivazione di una carta che richiede la loro presenza... quella carta...” nel pensare ciò, puntò lo sguardo sulla carta coperta dell'avversario di Yukina.

“Forse ho un po' reso palese la mia mossa... ma era necessario.” pensò Daren, sicuro di sé. “Con un altro Scout Buggy, nel prossimo turno, dovrei essere in grado di Evocare il mio Ace Monster...”.

“Scarasoldati...” considerò mentalmente anche Yukina, contemplando le opzioni. “Li ho affrontati alcune volte, nella mia mente. Posso sicuramente fare qualcosa a riguardo...”. Guardò la propria mano, e prese una carta. “È il momento di procedere.”. Dunque, posò la carta sul Duel Disk, dichiarando: «Io Evoco Rivelatore della Barriera di Ghiaccio, in Posizione d'Attacco.».

Davanti a lei apparve un nuovo ologramma... quello di una donna dai lunghi capelli rossi, con un abito a veli dalla lunga gonna, blu e bianco, dalle spalle scoperte e con una lunga sciarpa, che stringeva in una mano un lungo scettro con un oggetto sulla cima celato da un involucro grigio tenuto insieme da un filo legato tutt'intorno [LV/4; ATK/1700].

«Barriera di Ghiaccio, hai detto?» si sorprese Daren.

«Sbaglio o quello è un Deck piuttosto raro da vedere in giro?» chiese un ragazzo del gruppo.

«Togli pure il 'piuttosto': non è affatto comune.» replicò un altro. «Non che sia tutto questo granché...».

«Un Deck Barriera di Ghiaccio... molto particolare, come scelta...» ponderò Daren, con uno strano sguardo. Poi, chiuse gli occhi, alzando un braccio con nonchalance. «Tuttavia... per quel che ne so, in genere si tratta di un Deck di quart'ordine, buono al più per le partite tra amici, non certo per un duello di strada... e non certo all'altezza del mio.».

«Ehi, non parlare così delle mie carte!» protestò Yukina. «Questo... è praticamente il Deck del mio spirito!».

«Il Deck del tuo spirito, uh.» sogghignò lui. «Ne deduco che sia un Deck a cui tieni molto. Ma in ogni caso ti informo che la tua affezione per un mazzo del genere non ti aiuterà a battermi, nemmeno in dieci anni. Presumo di averti sopravvalutata...».

«MMMMH...» si morse un labbro Yukina, oltraggiata, pensando: “Questa... dev'essere la rabbia che si prova verso un altro umano...”.

«Un po' antipatico, l'amico...» osservò Brave, critico.

«Comunque, 'the show must go on', non è vero?» continuò Daren. «Procedi pure... fammi vedere fin dove puoi arrivare, con il Deck che ti ritrovi.».

«Senz'altro!» scattò Yukina.

«Ohi, Yukina!» alzò la voce Ahmya, facendosi sentire da dietro, dove il cerchio di persone era rotto per lasciarla guardare. «Se vuoi rifargli i connotati, ti consiglio di evitare di farti provocare: dimostraglielo con classe, con le carte. Al massimo... lo meno io dopo.».

«Ah... ok... Farò così, allora.» si girò un attimo la ragazza dagli occhi bianchi, tornando concentrata. «Continuo attivando dalla mia mano l'effetto di Oratore per la Barriera di Ghiaccio.».

«Oratore?» domandò Daren, fattosi più serio.

«Se controllo un mostro 'Barriera di Ghiaccio', posso evocare specialmente dalla mia mano questa carta sul terreno.» spiegò la ragazza.

“In questo modo può avere un altro mostro sul campo.” pensò l'opponente, serio. “Se non sbaglio, Oratore ha 1000 punti d'Attacco... se ha attivato ora il suo effetto, è perché vuole usarlo con Rivelatore per distruggere entrambi i miei Scout Buggy. Speravo di usarla contro l'effetto di Rivelatore per evitare che tenesse anche un solo mostro, ma a questo punto...”. Ponderato ciò, decise di annunciare: «Attivo la mia carta coperta: Vola e Pungi Scarasoldati! Quando controllo un mostro 'Scarasoldato', e il mio avversario attiva l'effetto di un mostro, questa Carta Contro-Trappola nega l'attivazione dell'effetto e distrugge la carta attivata. Perciò devi spostare Oratore al Cimitero, invece che sul tuo Terreno.». Yukina si trovò costretta ad obbedire, mettendo la carta nello scomparto del Cimitero vicino alle Zone del suo Duel Disk.

«Ma così l'ha costretto a usare quella Trappola.» osservò Dragan. «Credo fosse l'obiettivo della ragazza.».

«Già: Scarasoldato ha un'unica Carta Trappola che richieda la presenza dei loro mostri per l'attivazione, quindi l'entrata in scena degli Scout Buggy ha reso chiara l'identità della carta Posizionata, e la prospettiva di perdere entrambi i mostri che la rendevano usabile in questo turno ha costretto Morimoto ad usarla immediatamente per quantomeno essere sicuro di rallentare l'avversaria.» commentò Harald.

«Oh? Suppongo che il fatto che ci abbia pensato voglia dire che non è una novellina.» disse Brave.

«Ora che hai perso la tua carta coperta, procedo attivando l'effetto di Rivelatore della Barriera di Ghiaccio.» continuò Yukina. La parte superiore dello scettro del suo mostro venne scoperta, mostrando uno specchio dalla cornice di ghiaccio, circondato da tre piccole teste di drago dagli occhi arancioni che si illuminarono. «Scartando una carta dalla mia mano, posso Evocare Specialmente un mostro Tuner 'Barriera di Ghiaccio' dal mio Deck. Per il resto del turno, però, potrò Evocare Specialmente solo mostri di Attributo ACQUA.».

«E qui entra in scena la mia seconda trappola!» affermò Daren, scartando a sua volta qualcosa dalla mano. «Attivo dalla mano l'effetto di Fioritura di Cenere e Gioiosa Primavera!».

«Come?!».

«Se attivi un effetto che Evoca Specialmente mostri, aggiunge carte alla tua mano o manda carte al Cimitero dal tuo Main Deck, posso scartare questa carta dalla mano per annullare quell'effetto.>> continuò l'avversario. Una ragazzina dalle orecchie feline scalza apparve per un attimo, e la sua influenza parve 'spegnere' gli occhi dello specchio di Rivelatore.

«Che palle...» sbottò Ahmya, contrariata.

«GRANDE, Morimoto!» esclamarono forte i tifosi del contendente.

«Dovresti saperlo, ma esistono diversi effetti che possono essere usati anche dalla mano nel turno di altri giocatori per rispondere alle mosse altrui.» chiuse gli occhi Daren, altezzoso. «Senza l'effetto del tuo Rivelatore, non hai più la possibilità né di Evocare Specialmente il mostro Tuner che volevi, né tanto meno di Evocare Synchro un nuovo mostro.».

«A dire il vero, non è affatto così.» scosse il capo Yukina. «Nei fatti... quel mostro Tuner apparirà lo stesso.».

«Cosa?» riaprì le palpebre il duellante di strada. «Devi star scherzando: come può, se...». Poi si interruppe, spostando lo sguardo sul Duel Disk della ragazza. «Un momento... non mi dirai che... la carta scartata per Rivelatore è...?».

«Eeeesatto!» esclamò Yukina, mostrando prontamente la seguente carta. «Attivo dalla mia mano la Magia Continua Catene di Gelo della Barriera di Ghiaccio!» sul campo si manifestarono diversi esagoni gialli, che si chiusero tutt'intorno ad una sezione di marciapiede di fronte alla ragazza, formando una sorta di torre. «Quando questa carta viene attivata, posso scegliere come bersaglio un mostro 'Barriera di Ghiaccio' di Livello 4 o inferiore nel mio Cimitero ed Evocarlo Specialmente. Uso questo effetto per Evocare Specialmente Hexa Spirito della Barriera di Ghiaccio.». Di fronte alla torre si materializzò con un bagliore di luce gelida una piccola salamandra dal dorso blu e dai profondi occhi verdi, con un esagono dal contorno dorato e l'interno nero che gli fungeva da corona [Tuner; LV/1; ATK/400].

«Dannazione... è riuscita comunque ad Evocare un Tuner.» osservò contrariato Daren. «E, come se non bastasse, entrambi i suoi mostri sono dei 'Barriera di Ghiaccio'...».

«Il Deck Barriera di Ghiaccio fa dell'unità il suo punto forte.» disse Yukina. «Quando ci sono più dei suoi mostri tematici in campo, molti di loro guadagnano dei poteri addizionali. Pertanto, adesso che ho Rivelatore sul terreno insieme a Hexa Spirito, non puoi Evocare tramite Tributo nessun mostro. E per quanto riguarda Hexa, essendo anch'egli insieme ad un altro mostro 'Barriera di Ghiaccio', il suo di Effetto Continuo ridurrà l'Attacco e la Difesa di tutti i tuoi mostri di 500 punti [Scarasoldato Scout Buggy 1 e 2: DEF/300-500 = 0; ATK/1000-500 = 500] [Seraphim Farfallio: ATK/2300-500 = 1800]!».

«Tsk...» fece Daren.

«E ora, il passo successivo! Uso Rivelatore ed Hexa Spirito per attaccare i tuoi Scout Buggy.». I due mostri si fecero avanti, e mentre la figura femminile distruggeva il primo insetto con un colpo dello scettro l'altro scatenava dallo stemma sulla sua testa una tempesta di cristalli di ghiaccio che lo congelò e distrusse il proprio bersaglio.

«Bene, ha distrutto i due Scout Buggy.» osservò con un sorriso Ahmya.

«Queste azioni sono inutili!» affermò Daren, agitando un braccio. «Avrai anche distrutto i miei mostri, ma Seraphim è ancora in piedi... peccato, perché se i tuoi mostri fossero stati un po' più forti avresti potuto eliminarlo. E siccome ha ancora un Segnalino, rigenererò i miei Scout nel prossimo turno.».

«Ne sei sicuro?» replicò Yukina. «Guarda che ho sempre un mostro Tuner sul mio terreno.».

«Cosa?» disse lui, pensando al contempo:“Vuole forse Synchro Evocare con il suo Tuner? Ma la somma dei suoi Livelli è appena di 5... non può fare molto con le carte Synchro attualmente esistenti di quel Livello.”.

«Passo nella mia Main Phase 2, e attivo l'effetto secondario di Hexa Spirito.» continuò la ragazza. «Hexa Spirito può mandare dal Deck al Cimitero un mostro 'Barriera di Ghiaccio' di Livello 3 o inferiore e guadagnare il suo Livello fino alla fine del turno. Mando al Cimitero Zuijin della Barriera di Ghiaccio di Livello 2 e ne copio così il Livello per Hexa [LV/1 → 2].».

«Mi ero dimenticato che Hexa aveva quell'effetto...» mormorò Daren. «Un Mostro Synchro di Livello 6, dunque? Chi, Dewloren? Oppure...». Ma, davanti al sorriso della ragazza dai capelli bianchi come la neve, in quel momento comprese. «… Oppure... davvero, come sospettavo, tu hai...?».

A quelle considerazioni, anche il pubblico parve in tensione.

«Quella ragazza... potrebbe avere uno di quelli?» disse uno, incredulo.

«Ma no... sono carte rarissime...» fece un altro. «Può una come quella averne una?». Harald, Dragan e Brave parvero ugualmente un po' sorpresi.

«Allora, allora, allora...» fece Yukina, continuando ad abbozzare il suo sorriso «… è il momento di metterci in azione, amici miei!» alzò quindi un braccio con entusiasmo «Sintonizzo Rivelatore della Barriera di Ghiaccio di Livello 4 con il mostro Tuner Hexa Spirito della Barriera di Ghiaccio diventato di Livello 2!».

Hexa Spirito chiuse gli occhi, e in quel momento il suo corpo diede vita a due anelli verdi che si librarono in aria. Rivelatore vi saltò attraversò. Intanto, la ragazza estrasse da uno scomparto del suo Duel Disk una carta, e il suo Rivelatore della Barriera di Ghiaccio in mezzo agli anelli luminosi divenne trasparente, mostrando quattro stelle al suo interno.

«Dopo un'eternità...» disse Yukina, lanciando in alto la carta e facendola appoggiare al volo al suo indice, dove muovendo la mano fece girare la carta su se stessa manco fosse una trottola, facendo anche l'occhiolino prima di afferrarla e di posarla sul Duel Disk «… possiamo finalmente giocare insieme!».

«Ooohh...» fecero i presenti a quell'incredibile acrobazia, mentre il suo ultimo gesto portava una luce verde ad attraversare le stelle prodotte da Rivelatore, ora allineatesi, e proiettare una colonna di luce che si erse alle sue spalle.

“Questa sensazione...” pensò Harald, riattivando il suo Occhio delle Rune.

«Dal Primo Sigillo spezzato, giunge uno dei Draghi Glaciali!» esclamò Yukina, recitando il classico Cantico di Evocazione da sempre usato nel mondo per tradizione nei duelli per le proprie carte principali. Al contempo, dalla colonna di luce parve apparire per un attimo uno degli esagoni di Catene di Gelo della Barriera di Ghiaccio, che si divise in due e si spezzò in mille pezzi, lasciando fuoriuscire una bufera di neve [4+2 = 6]. La colonna di luce svanì del tutto, mentre una massa azzurro-ghiaccio si rendeva visibile attraverso la bufera... allungandosi tutt'intorno.«Che la sua tremenda aura gelida allontani coloro che cerchino di sottometterlo, che essa sia il freddo monito della loro fine imminente! Evocazione Synchro!».

Un paio di occhi arancioni e un gemma tra di essi brillarono attraverso la neve, e delle ali si spalancarono di colpo, lasciando scivolare due fredde braccia di ghiaccio che si allungarono in avanti, mentre un drago dal corpo serpentesco sollevava una testa simile per forma ad una stella a sei punte di ghiaccio, rilasciando aria gelida dalla sua bocca, mentre il suo corpo serpentesco si stendeva ancor più lungo il terreno di gioco, l'estremità della coda con un'allargata lama appuntita.

«La Prima Lancia Liberata... Brionac, Drago della Barriera di Ghiaccio!».

«RrrrrrrOOAAARRRRRRR!!» ruggì con ferocia il drago, avvolto in un'aura eterea, nell'inarcare il collo verso Daren [Synchro; LV/6; ATK/2300].

«Quel mostro...!» esclamò Dragan.

« Non c'è dubbio... è uno dei tre Draghi della Barriera di Ghiaccio... uno dei Draghi Glaciali del Duel Terminal!» osservò Brave, impressionato.

Tutti quanti erano a bocca aperta davanti a quell'apparizione.

«Come supponevo...» sorrise nervosamente Daren. «Di per sé il Deck Barriera di Ghiaccio non è un Deck di quart'ordine perché sia necessariamente debole... ma perché le sue carte di maggior valore, i Draghi della Barriera di Ghiaccio, sono così rari che praticamente nessuno è stato in grado di metterli insieme per comporre il Deck. Se ti sei fatta avanti in un duello di strada, ho supposto che ne avessi uno...» socchiuse quindi gli occhi. «Quindi giochi Brionac, eh? Ma avere solo un Drago Glaciale non ti consentirà di superare il mio Deck.».

«Ti spiace se ti do un'informazione extra in proposito?» alzò la voce Ahmya alle loro spalle. Aveva un sorriso irriverente stampato in volto. «La mia amica, sai... non ha solo Brionac... ha tutti e tre i Draghi della Barriera di Ghiaccio nel proprio Deck.».

«C... COSAAAA?!» esclamò l'opponente, rimanendo incredulo all'affermazione.

«E non una sola copia ciascuno, sappilo.» sorrise a sua volta Yukina, innocente.

«EEEEEEEEEH?!» fecero in coro gli altri presenti.

«Com'è possibile?!» disse uno spettatore. «Non può dire sul serio!».

«Però... quel Brionac...» fece notare un secondo.

«M-Ma chi è questa 'Korihoshi' Yukina?!» si chiese incredulo un altro. Anche gli altri continuarono a farsi domande, ostentando ancora incredulità gratuita.

«È... seria?» si mise una mano sulla testa Brave. Invece, Harald era più serio, e il suo Occhio delle Rune era di nuovo attivo.

“Lo sapevo...” pensò Harald, concentrato piuttosto sul drago Evocato. “Quello non è solo un semplice ologramma... c'è l'intensa attività del vero spirito di uno dei Draghi Glaciali del Duel Terminal, in esso.”. Spostò quindi l'Occhio da Brionac a Yukina. “E l'energia che rilascia... sembra connettersi direttamente alla sua. Chi è quella giovane?”.

 

 

-Nota dell'Autore (parte secunda) -

EEEE qui si ferma il capitolo xD Per ora ci sono poche informazioni su quella che penso abbiate capito bene è la protagonista. Comunque spero che vi piaccia come primo capitolo...

E spoiler, Korihoshi (un 'cognome' falso come giuda, Ahmya docet) non è altro che l'unione delle parole giapponesi 'kori' e 'hoshi', ghiaccio e stella. Penso che possiate tirare da voi le somme con il titolo.

Avrei in verità potuto tranquillamente evitare di spiegarlo ora, Ahmya probabilmente ce lo spiegherà presto, ma mi pareva giusto chiarire il motivo dietro al titolo... dopotutto ha degli effettivi legami con il ghiaccio...

???: «SÌ, SÌ! INTANTO NOI LAVORIAMO!».

Ah, scusate, i miei 'assistenti' stanno lavorando per riaprire il vecchio Studio Tetro, ora ribattezzato Studio di Cyber per ovvi motivi.

???: «NA' MANO NO?».

Direi di no, sono il capo qui!

Anyway, vi ringrazio di aver letto fin qui, e ci sentiamo alla prossima. Buon proseguimento, a presto!

  
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