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Autore: crazy lion    29/11/2023    2 recensioni
Scrivere, per me, non è solo una passione, ma è la linfa vitale da cui
attingo per esprimere me stessa, i miei ideali, i miei sogni, i miei desideri e, al contempo, dare voce a chi non ce l'ha, a chi è fragile, a chi viene dimenticato e non considerato.
Continuerò a dare vita ai miei personaggi originali o a quelli delle fanfiction, anche senza seguire le tendenze.
Perché amo quel che scrivo e lo difenderò per sempre.
Grazie a JustBigin45 per il beta reading.
Genere: Introspettivo, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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QUEL CHE SCRIVO
 
Sono qui su EFP da luglio 2014.
Ho scoperto il sito per caso.
Stavo cercando qualcosa su Xena,
dell’infanzia la mia eroina,
e non so perché, ma sono capitata qui.
 
Non ho iniziato subito a pubblicare,
prima ho voluto familiarizzare
con il sito e le sue regole
che sono sempre, sempre da rispettare:
c’è un motivo se le hanno create.
 
Ho iniziato a condividere qui le mie storie
e anche i miei primi tentativi di poesie
tra il 2016 e il 2017, poi ho cancellato alcuni scritti,
perché troppo immaturi, e ne ho prodotti altri
dei quali, vi assicuro, vado molto più fiera.
 
Penso che pubblicare le proprie storie originali,
o fanfiction, online


sia un modo per crescere come scrittori,
per migliorare, per imparare,
per diventare più bravi.
Leggere e recensire aiuta
a capire ciò che piace e quel che non piace.
 
Uno scrittore, a mio avviso,
non scrive mai solo per se stesso,
a meno che non si tenga i suoi lavori solo per sé.
Io, come tanti, ho deciso di fare il salto
e di mettermi in gioco in questo modo.
 
Ci sono autori che, scrivendo e leggendo,
si specializzano su un genere, o più, e su alcune tematiche.
e proseguono con quelli,
perché li amano, poiché a loro piace così.
 
Ce ne sono altri che sperimentano
generi differenti, anche molto tra loro
e che amano uscire dalla propria comfort zone
per addentrarsi in avvenure differenti.
 
Entrambe le scelte sono giuste
e non è detto che un giorno io non cambi idea,
ma per ora appartengo alla prima categoria.
L’ho capito in questi ultimi due anni,
e non mi dispiace affatto, anzi, ne sono orgogliosa.
 
Oltre alle poesie, amo scrivere storie romantiche,
o comunque con elementi romance,
fantasy, introspettive, drammatiche.
Tristi, malinconiche, fluff.
 
Scrivo storie originali,
ma anche Fanfiction in diversi fandom e contesti.
Parlo di storie diverse con personaggi differenti.
Le tematiche sono simili, ma questo
non significa che ogni cosa sia uguale, anzi.
 
Perché le mie protagoniste sono sempre diverse,
così come i luoghi, a volte anche il tempo della storia
e i personaggi e le dinamiche.
 
Le trame non sono mai le stesse.
E faccio tutto ciò che è in mio potere
affinché ogni storia che scrivo
risulti coinvolgente ed emozionante.
 
Ciò che risulta essere simile
nelle mie storie
sono le tematiche
che scelgo di trattare.
 
Perché credo che uno scrittore
debba scrivere prima per sé
e poi per gli altri, anche se condivide le sue storie.
E quindi è giusto che lo faccia
raccontando ciò che gli piace, non seguendo le mode.
 
Io parlo di tematiche che mi stanno a cuore.
Maternità, paternità, adozione,
traumi infantili, autolesionismo,
tentativi di suicidio, disturbo post traumatico da stress,
ansia, attacchi di panico, depressione
e anche disabilità, perché sono non vedente.
 
Mi documento tantissimo per farlo.
Leggo articoli online, guardo video,
o meglio, li ascolto, su Youtube
o su altre piattaforme.
 
Leggo manuali specifici,
testimonianze di vario genere
e non sempre è un lavoro facile.
 
Ma amo fare ricerche per le mie storie,
anche per mesi, se necessario, mentre preparo le trame,
le schede dei personaggi, e solo dopo inizio la stesura.
 
Faccio ricerche perché penso sia importante
documentarsi prima di trattare una tematica
affinché quello che scrivo non solo sia toccante,
ma anche rispettoso di ogni fragilità, di ogni persona nella sua unicità.


Le tematiche di cui parlo sono importanti,
argomenti che dovrebbero essere messi di più in luce
da tanti, tanti più scrittori, anche su EFP.
Invece, purtroppo, ad esempio,
spesso le storie con i bambini non vengono recensite qui.
 
Non riesco a capire perché.
Cos’hanno di sbagliato?
Niente. Cos’ho io di sbagliato
se ne voglio parlare? Niente.
 
Scrivo anche di lutto e della sua elaborazione.
Ho vissuto e vivo alcune di queste pesanti tematiche tutti i giorni,
tra le più svariate e personali.
 
Per ora, almeno, non me la sento,
non voglio nemmeno, in realtà,
uscire dalla mia zona di comfort.
 
Né per quanto riguarda i generi,
né, soprattutto, sopra ogni cosa,
per ciò che concerne le tematiche che tratto.
 
Per me scrivere non è solo un hobby,
non è nemmeno più soltanto una passione.
 
Non è neanche una professione,
perché per ora non punto a questo.
 
Per me è molto di più.
Ha un valore cento, mille volte più grande.
 
La scrittura è vita, ma è anche autoterapia,
è libertà, è come respirare, è dare alle mie protagoniste
un coraggio che io non avrò mai, dei sogni che forse non realizzerò.
 
Ed è anche parlare di tematiche di cui si tratta poco in generale,
pure nel mondo, e che invece dovrebbero ricevere più attenzione.
 
Ognuno deve scrivere ciò che sente dentro,
quel che lo rende felice, che lo fa sognare,
 
Ciò che gli dà vita, che lo aiuta, che lo fa volare,
che lo calma, che lo culla,


che per un po’
ogni timore annilla.
 
Ed è esattamente questo che io ho fatto,
che faccio e che continuerò a fare.
 
Perché amo quel che scrivo.
Nelle mie parole, tra le mie pagine,
accanto ai miei personaggi, ci sarò sempre io.
   
 
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