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Autore: Signorina Granger    02/12/2023    4 recensioni
🎄❄️☃️🧣
1. Advent Calendar
2. Gloves
3. Snowman
4. Christmas shopping
5. Hot chocolate
6. Blanket
7. Ice skating
8. Decorations
9. Christmas tree
10. Letters to Santa
11. Mistletoe
12. Gifts
13. Snow globe
14. Reindeer
15. Cinnamon rolls
16. Snow
17. Socks
18. Gingerbread
19. Fireplace
20. Movie night
21. Candy cane
22. Candles
23. Sweater
24. Christmas Eve
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maghi fanfiction interattive
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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II. Gloves 


gloves

 
Andrew aveva ormai perso il conto del numero di sbuffi che aveva sentito provenire dalla sua fidanzata mentre procedevano fianco a fianco camminando lungo la costa frastagliata, sotto un cupo cielo grigio antracite e accanto all’Oceano agitato, con alte onde che si infrangevano sulla roccia provocando rumorosi scrosci.
Se di norma facevano quelle passeggiate tenendosi per mano quel mattino Iphigenia sembrava del tutto intenzionata a voler tenere le proprie celate alla vista, seppellite all’interno delle tasche del cappotto verde bottiglia e il viso pallido semi-nascosto da una spessa sciarpa di lana marrone abbinata al cappellino che le copriva parte dei lisci capelli biondo cenere.
“Iphe?”, domandò Andrew smettendo di scrutare l’acqua scura dell’Oceano per volgere lo sguardo sulla fidanzata, costretto come sempre ad abbassare il mento a causa delle spanne che li dividevano. Iphigenia non ricambiò la sua occhiata, limitandosi a rispondere con un mugugno dal suono leggermente scorbutico prima che il fidanzato inarcasse un sopracciglio color rame, sempre più perplesso: non era da Iphigenia avercela con lui per qualche motivo e chiudersi in un silenzio punitivo, al contrario, nelle rare occasioni che li vedevano discutere non mancava mai di fargli notare tutto ciò che l’aveva infastidita. Era difficile che qualcosa, o qualcuno, riuscisse a compiere l’impresa di costringere la brillante strega che aveva accanto al silenzio, nessuno lo sapeva meglio di lui.
“È tutto a posto?” Andrew guardò la fidanzata chiedendosi che cosa mai avesse potuto combinare – e dire che si era persino semi-defilato dai preparativi per il matrimonio lasciando fare quasi tutto a lei e a Jade pur di non creare problemi – mentre la ragazza annuiva fissando torva davanti a sé, sempre restando chiusa in un ostinato silenzio.
Tutto sommato poteva anche non avercela con lui, si disse Andrew tornando a fissare pensoso davanti a sé sforzandosi di adeguare le proprie falcate a quella della fidanzata, che faceva affidamento su un paio di gambe ben più corte delle sue. Magari aveva discusso con sua madre, o con Jade. No, che avesse discusso con la loro migliore amica era impensabile, di sicuro glielo avrebbe detto. più probabilmente aveva discusso con qualche suo collega, visto il gran numero di maschilisti bigotti, quasi tutto meno intelligenti di lei e per questo pieni di frustrazione e risentimento con cui la poverina era costretta ad avere a che fare ogni giorno. Andrew si stava scervellando sulla spinosa questione quando Iphigenia finalmente parlò, mormorando torva qualcosa a proposito di quanto freddo facesse mentre si stringeva nel cappotto, quasi rimpicciolendosi ancora di più accanto a lui.
Constato mentalmente che non facesse più freddo di altre mattine Andrew gettò pensoso un’occhiata alle tasche del cappotto rigonfie di Iphigenia che celavano alla vista le mani della fidanzata, esitando prima di azzardare un accenno di sorriso sollevando gli angoli delle labbra:
“Iphe, hai scordato i guanti a casa?”
Punta sul vivo, Iphigenia cadde in un’eloquente esitazione prima di scuotere il capo, negando con tutta la fermezza di cui era capace pur avendo già fornito la reale risposta al fidanzato con quell’eloquente pausa:
“… No.”
“E allora perché tieni le mani in tasca?”, la punzecchiò sorridendo l’ex Tassorosso mentre si chinava leggermente su di lei, ridacchiando quando Iphigenia, sempre senza guardarlo, si sforzava di manifestare noncuranza stringendosi debolmente nelle spalle:
“Perché fa freddo.”
“Non le tieni mai in tasca.”
“Oggi fa molto freddo.”, ribatté piccata la strega sempre rifiutandosi di guardarlo e scrutando invece davanti a sé con il mento sollevato a conferirle un’aria sostenuta che non convinse affatto il fidanzato: la verità era che non faceva poi più freddo rispetto ad altri giorni in cui avevano fatto la stessa passeggiata, e un sorriso divertito incurvò presto le labbra sottili di Andrew mentre si sfilava un guanto di pelle di drago alla volta scuotendo il capo.
“Sei assurda. Meglio gelarsi che ammettere di aver scordato qualcosa, vero?”
Andrew strinse gentilmente il gomito sinistro della fidanzata costringendola a sfilarsi la mano dalla tasca, sorridendo divertito nell’appurare di non essersi sbagliato. Forse il genio dei due era lei, ma la conosceva da troppi anni per farsi trarre in inganno. Iphigenia, per nulla contenta di aver svelato la sua dimenticanza, s’incupì mentre il fidanzato le passava i suoi guanti, invitandoli a metterli nonostante le stessero molto grandi.
“Gli sciocchi si scordano le cose, non io.”, brontolò piano la strega mentre si infilava i guanti marroni del fidanzato, che le sorrise mentre le stringeva un braccio attorno alle spalle, chinandosi leggermente per depositarle un bacio sulla testa:
“Te lo dico sempre che sei la sciocca più brillante del mondo, no?”




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