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Autore: lmpaoli94    02/12/2023    4 recensioni
André viene accusato di un omicidio ai danni di una ricca nobile francese.
La sua vita viene spezzata improvvisamente e il suo amore non dichiarato vero Oscar lo spinge a sopravvivere sull'orlo della sua stessa distruzione.
I continui giorni che non passano mai nella prigione di Mount Saint – Michel.
La sua voglia di rivedere la luce.
La sua intenzione di scoprire una verità che lo farà rinascere dalle sue ceneri e come un rapace silenzioso, attaccherà nel suo momento opportuno.
E la sua vendetta non avrà limiti.
Ma tutto ciò spingerà Oscar ad amarlo dopo tutti gli anni passati? O il sentimento sarà dissipato per sempre senza alcuna possibilità di rinascere?
Genere: Drammatico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Bernard Chatelet, Generale Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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André vedeva solo il buio dinanzi a sé.
Spinto lontano dalla dimora dei Jarjares per un'accusa di omicidio che non lo riguardava affatto.
Ma come poteva dimostrare la sua innocenza se si ritrovava da solo contro tutti.
Cavalcare nel bel mezzo della notte mentre era circondato dalle guardie reali, rendevano André nervoso, ma non impaurito.
< Comandante Girodelle, vi prego di spiegarmi. >
< Non posso, André. Anche se siete un fedele amico di Oscar, non posso minimamente aiutarvi. Anzi, dovrei anche impedirvi di parlare. >
< Ma che diavolo è questa ostentazione nei miei confronti? >
< Quello che avete sul vostro capo d'accusa è molto grave. Si tratta della Contessa di Polignac, una figura ben nota alla corte francese. E sapete meglio di me cosa succede se i nobili vengono eliminati in maniera misteriosa. >
< Ma io non conoscevo quella donna! Dovete credermi! >
< Lo deciderà un giudice, André. Io non posso fare niente. >
< Almeno potete dirmi dove stiamo andando? >
< Lo scoprirete molto presto. >

 

 

Senza riuscire a dormire minimamente, la carrozza in cui André era imprigionato si fermò dinanzi ad una grande dimora che l'uomo non aveva mai visto.
< Non so se dirtelo ma... benvenuto a Mount Saint – Michel. >
< Mi avete prelevato dalla festa di Oscar per portarmi fin qui? E perchè? >
< Non posso dirvelo, André. Non insistete. >
André aveva subito capito che qualcuno stava facendo di tutto per imprigionarlo e incastrarlo in una morte assurda.
Trascinato contro la sua volontà, André si ritrovò dinanzi ad un giudice senza che nessuno potesse difenderlo.
Le catene gli premevano i polsi e la sua voglia snodata di libertà mischiate ad alcune grida soffocate, non potevano che compromettere ancora la sua posizione.
> Io se fossi in voi eviterei di comportarmi come un ribelle. Il giudice Robespierre non ama la gente come voi. >
Entrando in aula, il giudice fissò in maniera accigliata il povero André dall'alto verso il basso.
< In piedi. >
André, distrutto per la grande traversata, si reggeva a malapena in piedi.
< Allora comandante Girodelle, chi mi avete portato? >
< André Grandier, scudiero della famiglia Jarjayes e accusato di omicidio della Contessa Polignac. >
< Comandante, mi può dire come si sono svolti i fatti? >
< Il corpo della donna è stato trovato non molto lontano da Parigi e abbiamo rinvenuto una lettera che potrebbe essere una prova schiacciante contro l'imputato. >
Il comandante, in versione di avvocato accusatore verso colui che aveva sempre rispettato, avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di fare rispettare la legge:

 

 

In data 12 luglio, io scrivo qui le mie poche memorie che pretendo vengano ascoltate.
Sono una donna sola e possiedo poche ricchezze ma il mio più grande amore verso André Grandier mi spinge a passare i momenti di questa mia vita come se fosse l'ultimo.
Io amo profondamente quell'uomo e farei qualsiasi cosa per lui.
Ho giurato il suo amore mentre l'uomo privilegiava le mie ricchezze, ma il mio amore mi rendeva troppo cieco.
Anche se sono malata di solitudine, voglio ricordarmi immensamente di quell'uomo e del modo in cui mi aveva fatto sentire.
Ora non mi sento più sola, a meno che la morte venga a bussare alla mia porta.
Io mi sento ancora ricca e potente, ma di fronte ad un uomo imprevedibile, i miei occhi sono niente dinanzi al mio cospetto.
Non voglio che mi si faccia del male, ma non voglio nemmeno morire in solitudine.
Spero che André possa capire i miei desideri.
Io lo amo più di qualsiasi altra cosa e che farei qualsiasi cosa per lui.
Con tanto affetto
Contessa di Polignac.

 

 

André non poteva credere a quelle parole scritte nero su bianco.
< Non è vero! Queste parole sono soltanto bugie! >
< Vedete voi stesso, se vi conviene. Ma la povera Contessa è stata trovata morta in data 25 luglio in evidente stato di decomposizione, ovvero dodici giorni dopo che ha scritto questa lettera. Cita il vostro nome e cognome,
E alcuni testimoni giurano che vi hanno visto molte volte aggirarvi nella dimora della signora.
Avete sempre cercato di nascondere il vostro amore malato perchè nessun nobile avrebbe mai permesso che uno scudiero potesse mischiare il sangue con un nobile. E voi l'avete uccisa a sangue freddo per cosa? Per la sua modesta ricchezza! >
< No! Non è vero! >
< Signor Grandier, tale prova schiacciante mi spinge a credere che la vostra fine è giunta. >
< Cosa? >
< Non credevate davvero che l'avreste fatta franca... Gli occhi della povera gente non mente e posso portare a testimoniare tutti coloro che saranno necessari. Ma non penso che servirà minimamente. È finita, Signor Grandier. >
André sembrava spacciato con quelle parole.
La sua libertà era stata tolta per sempre e sarebbe stato sbattuto a morire in una prigione o peggio ancora venire decapitato in mezzo alla folla.
< Io ripeto a gran voce che non conosco quella donna e non ho mai avuto a che fare con lei. Qualcuno mi sta incastrando! >
< Se ciò fosse vero, avreste davvero molti nemici che vogliono la vostra fine... Ma come pensate di dimostrarlo? >
< Non me ne date minimamente atto, vostro onore. Mi sento solo e abbandonato. Ma quando la famiglia Jarjayes scoprirà che sarò rinchiuso qua dentro... >
< Ma loro non lo sapranno mai > replicò il giudice con tono solenne < Nessuno saprà mai che fine avreste fatto. Pregate soltanto che con il passare dei giporni, possiate vedere l'alba del giorno dopo. La vostra esistenza è appesa ad un filo. Portatelo via! >
Dopo che il giudice diede l'ordine di rinchiudere il povero André, nemmeno il Comandante Girodelle poté niente contro di lui.
< Comandante Girodelle! Vi prego! Vi supplico! Aiutatemi! >
Vedere il fedele scudiero di Lady Oscar trascinato via in malo modo, non destò minimamente in lui in minimo di pietà contro la spietatezza del giudice Robespierre.
< Congratulazioni, comandante. Assicurare l'ennesimo rivoltoso alla giustizia di Francia vi renderà un uomo ben visto alla Corte di Versailles. >
< Ma io non volevo tutto ciò. >
< So bene del vostro legame con madamigella Oscar, ma certe volte dobbiamo intraprendere scelte che non ci piacciono minimamente. >
< Quell'uomo è innocente. E non abbiamo fatto niente per appurarlo. >
< Oh su via, Comandante. Chi mai poteva aiutarlo? Voi? E mettere in discussione la vostra posizione? Non vi sarebbe convenuto. Pensateci bene: quell'uomo avrebbe solo portato nient'altro che guai... Arrivederci, Comandante Girodelle. Spero che possiamo rivederci in un futuro come questo. >
Ma prima che il giudice se ne potesse andare, tutto il disprezzo del comandante ebbe il sopravvento.
< Spero per me di no. E chiunque abbia corrotto la vostra dannata anima, sappiate che riceverà il giusto castigo. >
< Se solo voi sapeste, comandante. Quel ragazzo si è messo in un guaio indicibile e nessuno potrà aiutarlo. Verrà gettato nelle celle di Mount Saint – Michel. E sarà già tanto se l'alta marea non farà affogare il suo corpo. Vi posso solo promettere che il ragazzo sarà onorato di tutti i riguardi. Finché non morirà. E vi confesso che accadrà molto presto. >
< Voi siete solo un meschino che pensa solo a sé stesso e ai soldi. >
< Altrimenti come potrei andare avanti in questa vita, comandante? Ve lo ripeto: non mettetevi contro gli uomini più potenti. Non vi conviene. >
E nel dire ciò, il comandante Girodelle fu gettato nel più totale sconforto e nel più totale rinniego con la consapevolezza di aver consegnato ad una giustizia malata il destino di un uomo innocente.

   
 
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