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Autore: TatianaCovino    17/12/2023    1 recensioni
Hermione è in crisi: Ginny e Harry hanno deciso di andare a vivere insieme e lei non può permettersi un appartamento da sola. Fred le propone di diventare la sua coinquilina. Una decisione pessima, ma perchè no? Cosa può mai succede ad andare a vivere con un amico?
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fred Weasley, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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“Fred Weasley!”, urlò Hermione entrando in cucina, con in mano una mutandina nera di pizzo. “Cosa ti avevo detto? Non voglio svegliarmi e trovare le mutandine delle ragazze che ti porti in giro per casa!”
Fred la guardò senza dira una parola, trattenendo una risata.
“Cosa c’è da ridere?!”, sbottò lei.
“Hermione, non ho portato nessuna ragazza. Quella è tua.”
La riccia guardò l’indumento che aveva in mano, rendendosi conto soltanto in quel momento che, effettivamente, quella era una delle sue mutandine. “Oh. Deve essermi caduta mentre stendevo la lavatrice…”
Cercò di nasconderla, ma con un grande sorriso Fred disse: “Non affannarti a nasconderla, l’ho vista molto bene.”
“Fred!”
“Oh andiamo, stavo scherzando. Te lo sei meritata, per avermi accusato ingiustamente.”
“Ingiustamente? Questa forse non sarà di una delle ochette che ti porti a casa, ma non è la prima volta che le tue amichette lasciano il loro intimo in giro per il corridoio! Cos’è, non sanno aspettare di arrivare in camera prima di svestirsi?”
“Sei gelosa per caso?”, ammiccò il ragazzo.
“Gelosa? Di quelle lì? Neanche per sogno! Io almeno ho abbastanza cervello da non venire a letto con te!”
Il ragazzo scoppiò a ridere: “Si, sei proprio gelosa!”
Hermione aprì la bocca per rispondere ma fu colta da un pesante capogiro e dovette reggersi al tavolo per non cadere a terra.
“Che hai? Ti senti bene?” Fred accorse da lei per sorreggerla, prendendola da dietro.
“Si sto bene… Solo un capogiro…”
Fred le mise le labbra sulla fronte e poi, con tono cupo, disse: “Non stai bene. Hai la febbre.”
“Sto bene, davvero.”
“Adesso ti metti a letto, subito. Io devo per forza in negozio, ma salirò ogni ora a controllarti.”
“Ma Fred, sto bene…”, protestò lei.
“Niente da fare, Granger. Fila a letto, subito.”
 
Come aveva promesso, Fred era salito nell’appartamento ogni ora per controllare che Hermione stesse bene. Ogni volta l’aveva trovata addormentata e questo lo tranquillizzava. Aveva bisogno di riposo. Fred avrebbe tanto voluto restare a casa a controllarla, ma George e Angelina erano dovuti andare dal ginecologo e il negozio era in mano a lui.
Quando finalmente arrivarono le 19.00, Fred cacciò via i due clienti ritardatari che stavano osservando i filtri d’amore e salì in silenzio nell’appartamento, per non svegliare la ragazza. Ma Hermione era in piedi, in cucina, che preparava una tazza di tè.
“Cosa ci fai tu in piedi?”
“Mi sento molto meglio!”, aveva detto lei. E, in effetti, aveva ripreso un colorito normale.
Fred storse il naso. “Hai comunque bisogno di riposare. Non avresti dovuto alzarti.”
“Sembra di sentire Madama Chips! Mi ero annoiata a stare a letto, senza fare nulla”, disse la ragazza scoppiando a ridere. Anche Fred rise, sentendosi alleggerito nel vederla così in forze.
“Vuoi un pezzo di torta? È al cioccolato.”
Fred guardò la torta. “No grazie… Non ho molta fame.”
“L’ha cucinata tua madre, non io.”
“Oh beh, allora in questo caso…”, rispose lui prendendone una fetta molto abbondante.
“Sei un idiota!”
“Si, ma tu rimani una pessima cuoca, cara la mia prefetto!”
Hermione ignorò quell’ultima parola. Non le piaceva sentirsi chiamare prefetto, soprattutto perché sapeva che, detto da Fred, non era per niente un complimento.
“Com’è andata la giornata? Il negozio?”
“Alla grande! Abbiamo venduto un sacco di filtri d’amore. Non immagini neanche quante anime in pena ci siano!”
“Già, e immagino che la metà siano tutte quelle ragazze a cui spezzi il cuore!”
Fred assunse un’aria offesa. “Mi descrivi peggio di quello che sono in realtà!”
“Tu sei pessimo, Fred Weasley, devi ammetterlo!”
“Non è colpa mia se mi cadono tutte ai piedi!”, rispose ridendo.
“Stasera chi sarà la sfortunata?”, chiese lei.
“Nessuna. Stasera non ho nessun appuntamento, me ne starò tranquillo a casa.”
Hermione sorrise. Sapeva che Fred lo stava facendo soltanto per assicurarsi che lei stesse bene. In tempi diversi la cosa l’avrebbe infastidita, lei era in grado di prendersi cura di sé. Ma abitando con lui aveva capito che quello era il suo modo di volere bene e di questo Hermione gliene era grato.
“Perché mi stai fissando?”, chiese.
“Hai soltanto un pezzo di cioccolata, qui”, rispose lui indicandosi con il dito le labbra.
Hermione si pulì subito con un tovagliolo.
“No, è ancora lì… Aspetta.” Fred le su avvicinò e con il dito, le toccò le labbra. Lo fece scorrere su tutto il labbro inferiore prima di fermarsi a guardarla negli occhi. Erano a pochissimi centimetri l’uno dall’altra e, in un impeto improvviso, Fred si chinò su di lei, azzerò ogni distanza, e la baciò.
Tutto si sarebbe aspettato, tranne quello che venne dopo. Hermione si staccò da lui e gli piazzò uno schiaffo in piena faccia. Poi scappò in camera sua senza lasciargli in tempo di dire altro.
 
 
“Hermione, aprimi la porta per favore!”
Nessuna risposta.
Fred bussò nuovamente. “Hermione, per favore. Fammi spiegare. Mi dispiace di averti baciata.”
La porta si spalancò. Hermione, con lo sguardo di fuoco, gli puntò un dito contro. “Non farlo mai più, intesi?”
“Hermione io…”
“Hermione niente! Non sono una di quelle ochette senza cervello che ti porti dietro, intesi? Non puoi prendere e baciarmi come ti pare! Io vivo in questa casa, domani mattina non potrai cacciarmi via come se nulla fosse!”
“Non sei…”
“Né tanto meno puoi crede che facendo così io cada ai tuoi piedi!”
Fred le mise una mano sulla bocca, per zittirla. “Non ti ho baciata perché voglio venire a letto con te, chiaro? Né tanto meno ti ho paragonata alle ragazze che mi porto a letto! L’ho fatto senza nessun doppio fine. Perché mi andava di baciarti, punto.”
Hermione lo fissò per qualche secondo, senza dire nulla. Poi aprì la bocca, la voce tornata normale. “Non farlo mai più, chiaro?”
“Va bene…”
“Sono seria Fred. La prossima volta ti affatturo!”, disse chiudendo nuovamente la porta della camera.
Il ragazzo sorrise e disse tra sé: “E’ pazza di me!”
  
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