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Autore: blackjack0999    23/12/2023    1 recensioni
Dopo aver salvato Asia, Isaac Celere diviene ufficialmente membro del Club di Ricerca dell'Occulto di Rias.
La sua amica e alleata, la Kyuubi Selina lo aiuta, addestrandolo di nascosto. Malgrado tutto, la loro vita sembra procedere tranquilla finché un certo diavolo di Alta Classe non si presenta nel mondo umano per portare via per sempre Rias a causa di un matrimonio deciso egoisticamente solamente dalle loro casate rispettive.
Isaac sa che ha un debito da pagare nei confronti dell'erede dei Gremory e nonostante un'iniziale riluttanza, vuole aiutarla a darle la grinta per difendere la propria libertà ad ogni costo, insieme agli altri membri del Club. Ma non ci vuole molto perché Isaac scopra e comprende che il fato è legato volente o meno a loro. Le fiamme della battaglia ardono... E il neo-Sekiryutei sta finalmente per mostrarsi. Ma deve scegliere, se la libertà di uno al costo di un altro, vale il prezzo della propria libertà?.
Una tenebra al suo fianco si desta dal lungo torpore.
Dalla storia:
[E fatta; mi basterebbe dire solo 'la mia libertà' ed e fatta, dovrò solo vincere a tutti i costi.
...
The Yami Kyuubi si sveglia.]
Genere: Azione, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Rias Gremory
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
Capitoli:
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Life 3: Nuovi svilluppi... alquanto insoliti.

Se prima, la notizia che il nuovo studente straniero fosse diventato per alcuni giorni, un membro in prova e, due giorni prima c'era stata la conferma che il detto studente straniero, fosse diventato un membro onorario del club delle ragazze più popolari della scuola si era diffusa a macchia d'olio e, guardandomi intorno, era facile intuirlo.
Se pensavo che prima avevo abbastanza l'attenzione dei miei compagni di classe addosso ma non intensamente: Sapevo che ricominciando d'accappo e di conoscere meglio Rias e i suoi servi. Mi avrebbe messo al centro dell'attenzione e, allora avevo pensato con leggerezza: 'Tale sarà la mia condanna'.
Ora come ora, dette parole erano un eufenismo.
Se già prima tutti mi guardavano con interesse e curiosità essendo uno studente straniero inscritto alla Kuoh Academy, ora mi guardavano pure con un insieme di emozioni a dir poco pauroso e frustrante: invidia, rabbia, eccitazione, ammirazione... Insomma, chi più ne ha più ne metta!
Francamente, non poteva fregarmene di meno. Non sono tipo a cui piace o cerca la popolarità!.

Le ragazze erano ancora più interessate a me, ma nel contempo sembravano titubanti, come se temessero che fossi già impegnato o oggetto d'interesse delle loro idole, e dunque la maggior parte di loro mi fissava sempre emettendo sospiri e risatine per poi prontamente girarsi non appena voltavo lo sguardo in loro direzione, ma non mi sfuggiva che mi guardavano furtivamente. Le poche che avevano il coraggio di chiedermi apertamente se fossi impegnato con una ragazza del Club diventavano ancora più sognanti quando rispondevo che non erano affari loro.

I ragazzi, dall'altra parte, erano perlopiù invidiosi che avessi la possibilità di stare a contatto con le ragazze più belle e desiderate della scuola e perciò la maggior parte di essi mi rivolgeva occhiate o omicide o semplicemente cupe, o mi diceva quanto ero fortunato e pregava che mettessi una buona parola per far entrare anche loro nelle grazie delle ragazze. La mia risposta? A loro un «No» secco o un «Se ci tenete tanto, chiedete voi stessi di entrare nel club in un periodo di prova, io non faccio nepotismi a nessuno!.»
Dire che davvero stava diventando una vera rottura di coglioni era riduttivo!
Meglio pensare ad altro.

Senza muovere la testa, diressi gli occhi verso la mia mia amica Asia, che lei stava parlando con due nostre compagnie di classe e, mi sembrava parecchio nervosa, non sapeva dove guardare. Meglio assicurarmi che Asia stia bene, che le nostre compagne di classe non stiano tentando di fare del bullismo nei suoi confronti quando non la guardavo e, essendo sia io che lei e Selina degli stranieri, gli sguardi di diffidenza di alcuni dei nostri compagni di classe e degli altri studenti nei miei confronti, incluso su Selina e Asia, non mi erano sfuggiti, il pregiudizio del popolo giapponese per gli stranieri era molto risaputo.
Aggrottai la fronte, nel mentre lentamente mi alzai dal mio posto e a passi misurati mi diressi verso il suo banco. Tuttavia notai che le due compagne di classe, avevano notato il mio arrivo e mi guardarono, sorrisero e salutarono Asia.
Le guardai andare via, lanciandomi un'occhiata furtiva e fecero una risatina. Mantenendole nel mio contatto visivo mi rivolsi ad Asia: «Va tutto bene Asia?.»

«Va tutto bene, Isaac-san. volevano soltanto sapere da me quali fossero i tuoi interessi. Sai: le tue passioni, quello che ti piace e quello che non ti piace, i tuoi luoghi o cibi preferiti.. perciò, io.. ecco..» disse guardandomi e, sembrò innervosirsi. «Non sapevo come risponderle.. visto, che non lo so nemmeno io. Dopotutto, io di te so ancora veramente poco.»

Si, su questa cosa dovevo darle assolutamente ragione. Quando andavo al Club a trovarla ed ad aiutarla nei suoi primi compiti da diavola, ho dato più importanza ad aiutarla nei suoi compiti e, visto che anch'io mi stavo ancora adattando ulteriormente alla lingua e alla cultura giapponese, avrei potuto aiutarla con esse e nel contempo migliorare a mia volta facendo pratica grazie all'insegnamento.

Ma, comunque, avere una nuova coinquilina in casa, mi aveva costretto ad apportare alcune modifiche alla mia quotidianità per potermi adeguare a lei, incluso del mio allenamento segreto con Selina.

E la mia libertà era piuttosto limitata, rispetto a prima. ora che Asia viveva in casa da me insieme a Selina e ai miei genitori. Se giocavo ai videogiochi o ascoltavo la musica con Selina, e per quanto Asia fosse una ragazza dolce e gentile, non mi andava di attirare l'attenzione di Asia o eventualmente disturbarla con i miei generi di canzoni, sicuramente ben più forti e rumorosi dei generi a cui doveva essere abituata lei. O il mio genere di videogiochi preferiti.
Tuttavia, si, aveva ragione. Non voglio farla sentire esclusa, devo aprirmi un po' di più anche con lei. Tra l'allenamento con Selina e i nostri compiti da diavoli, devo avere del tempo anche per lei.

Notai che i suoi occhi erano diventati più malinconici e dissi subito. «Oh... Bé, in effetti non posso darti torto Asia. Per una cosa o per l'altra, non l'ho fatto. Chiedo venia.»

Asia mi guardò intensamente, giochicchiò con gli indici, prima di sorridermi. «Va bene, Isaac-san. Ti posso capire e non voglio forzarti. Però, ti chiedo almeno una cosa: parlami un po' delle tue passioni, quello che ti piace e quello che non ti piace, i tuoi luoghi o cibi preferiti.. insomma, parla un po' più di te stesso ogni tanto! E non solo io, ma tutti noi membri del gruppo vorremmo saperne di più su di te, perciò almeno apriti di più! Ti assicuro che siamo tutti curiosi!»

La guardai sorpreso per un momento, mi aspettavo che me lo chiedesse soltanto lei. Ma, se anche Rias e gli altri vogliono sapere qualcosa su di me. Potrei fare un tentativo. «Allora va bene. Cercherò di aprirmi di più non solo con te ma anche agli altri, se loro davvero sono interessati ai miei interessi.» dissi nel mentre, le diedi un buffetto sulla testa e ottenendo un largo sorriso da lei.

«Oh. E mi piacerebbe che anche Selina-chan. Mi parlasse un po' anche lei delle sue passioni.» aggiunse Asia, voltandosi a guardare verso il banco di Selina. Mi voltai nella stessa direzione.

Selina la guardò per qualche istante, poi sorrise. «Anche a me sta bene. Solo, non ti sorprendere se condivido le stesse passioni che piacciono ad Isaac.» disse.

Visto che avevamo ancora un po' di tempo prima della fine della ricreazione. Feci ad Asia, il gesto universale di aspettare un momento. Ritorna al mio banco, aprì e presi il libro che tenevo nella cartella, tolgo il segnalibro dalla pagina che stavo leggendo e ritornai al banco di Asia e gli porsi il libro.
«Visto che siamo sull'argomento. Mi piacciono molto i libri d'avventura e questo. E uno dei miei autori preferiti.» dissi porgendole il libro.
Asia abbassò lo sguardo e fissò la copertina del libro che le sto porgendo: 'La Vendetta dell'Imperatore' o 'The Emperor's Revenge' della serie 'Oregon Files' di Clive Cussler.
«Oh, capisco.» rispose Asia. «Non lo conosco e non l'avevo mai sentito. Ma lo leggero volentieri. Ti piacciono così molto i libri d'avventura Isaac-san?.»

«Oh molto!. Sono romanzi molto ben scritti e fluidi, con una suspence che coinvolge il lettore. E non e il solo scrittore d'avventura che mi piace. Comunque spero che ti piaccia, Asia.» le dissi. Poi mi chinai un po verso di lei e le dissi in tono basso. «Ti chiedo solo di avvertirmi se dovessi avere dei problemi con i nostri compagni di classe. per qualsiasi problema.»
Lei mi guardò intensamente prima di annuire e sorridermi. «Va bene, Isaac-san.»

Rassicurato, spostai lo sguardo sulla porta dell'aula, l'insegnante non era ancora arrivato e dopo aver dato un buffetto sulla spalla a Asia e rivolto un sorriso, ritornai al mio posto e mi sedetti.

Che cosa avranno da discutere Motohama e Matsuda con Issei Hyoudou? Non per farmi gli affari loro ma, il loro vociare cosi alto che era un tantino irritante. Da quello che riesco ad origliare, sembra che il duo dei suoi amici gli abbiano chiesto se conosceva una ragazza e Issei sembrava particolarmente a disagio.
Mi voltai abbastanza da guardarli con la coda dell'occhio e, Issei era davvero a disagio, si massaggiava la nuca prima di tirare fuori il cellulare e, dopo aver detto ai suoi amici di aspettare, lasciò l'aula con il cellulare all'orecchio. Ritornò dopo un paio di minuti e, con l'espressione di uno che ha paura del dentista e ha appena ricevuto la conferma dell'appuntamento del giorno dopo. segnò qualcosa su un foglietto di carta e glielo mostrò ai suoi due amici, aggiungendo che questa persona Mil-qualcosa, portera delle amiche.
L'espressione di Matsuda e Motohama era come se avessero vinto alla lotteria, mentre l'espressione di Issei era l'opposto. Pazienza. non sono affari miei.

Presi la matita e iniziai ad scrivere su un taccuino che mi sono portato dietro, c'era una cosa che dovevo rifletterci sopra e questa era una mia vecchia abitudine e si sa; le vecchie abitudini sono dure a morire.

Dunque: La mia corazza d'aura sebbene sia stata una buona idea e, continuo a pensarla che sia buona, presenta tuttavia diversi difetti: Primo: Mantenere la concentrazione e la mia immaginazione. In quanto come Ddraig mi aveva spiegato che il potere magico dei diavoli viene manipolato e funziona appunto sulla manipolazione del proprio potere in base all'immaginazione del soggetto. Secondo: L'aura non è un materiale o un fluido reale e non può comportarsi come un fluido polimero per indurirsi all'impatto. Di conseguenza, oltre manipolandolo come faccio per le mie varie magie e nel mentre, dovevo mantenere sempre la concentrazione che la mia corazza d'aura facesse lo stesso per garantirne le proprietà difensive. Poi, terzo ed infine: Una volta infranta la mia corazza, c'impiega del tempo per riformarsi sulla parte e, se la facessi di fretta, non posso garantirne la stessa efficacia difensiva. Devo trovare una soluzione. Per il momento mi limiterò ad usarla il meno possibile e pensare ad una soluzione.
Il lato positivo: meglio scoprire questi difetti e problemi durante gli scontri contro Selina che contro un reale avversario e scoprire che il passo falso che avevo fatto, fosse ultimo passo. Anche se gli scontri contro Selina sono molto feroci in quanto combattiamo come se ne andasse della nostra vita.

D'un tratto, senti, uno dei miei compagni di classe chiamarmi, un ragazzo alto e dai folti capelli neri corti e occhiali da vista tondi di nome Akira Kurusu, mi si avvicinò. «Ehi, Celere-kun, hai sentito le ultime novità?»
Chiusi il taccuino anche se avevo abbozzato i miei pensieri con la matita a tratti fini. avrei cancellato tutto alla prima occasione.

«Eh?, quali novità, Akira?. Sono attendibili o sono solo delle voci di corridoio?» dissi appoggiandomi contro lo schienale della sedia. Mentre lui prendeva in prestito la sedia dal banco vuoto vicino a lui e si sedette. Mi guardò con un sorrisetto cospiratorio. Era un bravo ragazzo e, uno dei primi compagni di classe che mi si e avvicinato e abbiamo fatto amicizia, simpatico e dall'aria responsabile e seria, ma veniva spesso sottovalutato perche era Otaku. Ma le sue riflessioni sulle sue recensioni dei videogiochi e manga erano davvero interessanti, ma aveva il difetto di essere un tantino impiccione e fargli cambiare argomento era un'odissea ogni volta. Ed era il ragazzo con cui andavo più d'accordo a scuola.

«Oh, molto attendibili Celere-kun. Molte studentesse qui parlando di te.» disse mettendosi le mani dietro alla nuca e sedendosi scomposto. «Nulla di brutto, tranquillo. Te lo farei sapere. Semplicemente, le studentesse stanno decidendo quale soprannome darti.» aggiunse.

Sospirai, togliendomi gli occhiali e li pulì con il panno che tenevo nel taschino. Un'altra volta questa storia. Considerando che KIba Yuuto viene sopranominato dalle mie compagne di classe 'il Principe Azzurro', Rias e Akeno sono le 'Oneesama' della scuola, Koneko-chan la mascotte lolita mi pare di ricordare e, Issei e co erano il 'Perverted Trio'. La sola idea che le studentesse mi dessero un soprannome, non mi piaceva per niente. Già i pregiudizi di essere chiamato 'Gaijin' ovvero, 'persona esterna' mi sono successi e alcuni qui alla Kouh Academy non sono essenti dal dirlo. Sebbene qui a scuola, il consiglio studentesco prende tali situazioni molto di petto. Ma era come una goccia nell'oceano.

«Ma non hanno niente di meglio da fare?. Pensavo di essere stato chiaro che non mi interessava l'ultima volta che glielo detto.» replicai rimettendomi gli occhiali e mi guardai intorno con discrezione. Asia stava iniziando a leggere il libro che le avevo imprestato. Selina invece stava guardando fuori dalla finestra con espressione pensierosa come notai dal riflesso del vetro.

Akira mi guardò e fece spallucce. «Sarebbe fiato sprecato. Credimi. 'Otaku rappresentante di classe' era il mio soprannome lo scorso anno. Ignorale semplicemente, anche se penso che a Yuuto Kiba non gli dispiace il suo titolo per cosi dire.» mormorò.

«Grazie Akira.» dissi sperando che non cominciasse ad elencarmi eventuali soprannomi.

Le mie speranze svanirono quando lui iniziava ad elencarne alcuni. inizialmente pensavano a 'Qrow' come in RWBY detto da Selina, ma alle studentesse non piacevano perché somigliava detto a corvo. Avevano optato per Il secondo principe Azzurro, ma era partito un dibattito. Mi disse persino l'opzione Paladino ma era stata subito esclusa per motivi non precisato.

Per favore qualcuno lo fermi!.

«Stai composto, Akira Kurusu.» disse una voce femminile seria ed autoritaria. Non tratteni un sorriso nel vedere lui che si rimetteva dritto e composto sulla sedia e guardava la ragazza che si avvicinava a noi due.

Apparteneva alla ragazza, con gli occhi rossi -le piaceva indossare delle lenti a contatto colorate ogni settimana- dai capelli corti neri. impeccabile nella sua uniforme della Kouh Academy.

Makoto Nijima, era la nostra rappresentante di classe. Seduta qualche banco in fondo a dove stavo io. Come Akira, anche con lei andavo molto d'accordo e mi piaceva la loro compagnia. Ha grandi ambizioni di studiare legge e di carriera. Cosa che ammiro molto in lei. Nonostante l'aspetto autoritario, anche lei era otaku come Akira e con la passione per le moto. E, lei e Akira, nascondevano bene la loro relazione di essere fidanzati.

«S-Si Scusami Nijima. Stavo informando il nostro amico Celere-kun delle novita delle studentesse e sul possibile suo soprannome futuro.» replicò con il sorriso sorrisetto cospiratorio.

Lei, alza gli occhi al cielo. Lo guardò e gli sorrise. «Si ma questo non ti permette di stare scomposto sulla sedia. Joker~» gli disse con tono civettuolo con il suo soprannome -questo era riferito che si erano incontrati in strada entrambi in cosplay, lunga storia-. Poi si volta nella mia direzione e aggiunse. «Anche se, se posso dire la mia. Ci metteranno ancora un bel pò di tempo, alle studentesse di trovarti un soprannome, perciò non badarci. Isaac-Kun.»

Sospirai. «Con un pò di fortuna. Lasceranno perdere. Grazie ad entrambi.» dissi.

«Come il detto: 'Cavar sangue dalle pietre', molte nostre compagne di classe, sono un tantino irritanti, sul fatto di creare soprannomi. Non per indolorarti la pillola Celere-kun, ma dubito altamente che lasceranno perdere.» disse Akira sospirando, alzandosi dalla sedia e rimettendola a posto.
«Ah. E dargli un po di ottimismo no, Kurusu-kun.» mormorò Makoto.

Akira e Makoto dopo avermi salutato, si spostavano per tornare ai loro posti. Sapevo il termine, di non cavare sangue da una rapa ovvero: Pretendere da qualcuno ciò che non può dare, perdendo così tempo e sprecando energie. Ne avevo sentito vagamente parlare di non cavar sangue dalle pietre. ossia indurre allo sdegno e all'ira.
Un momento... non cavar sangue da una pietra... Battei il pugno destro sul palmo della mano sinistra. Ho un'idea per poter migliorare la corazza d'aura, devo soltanto vedere se la pratica corrisponde alla teoria e mettere un fattore del gravita e peso e il gioco e fatto.

Poi, con la coda dell'occhio, vidi Selina che si alzava dal proprio posto e mi si avvicinò. «Isaac. Oggi mi faresti compagnia per alcune commisioni, prima di andare al Club?.»

Sorrisi. Era il segnale di scuse per poterci allontanare e continuare indisturbati l'allenamento. «Sì, come sempre.»

«Oh no, aspetta! isaac-san!» Asia sembrò ricordarsi di qualcosa di colpo. «Ieri Buchou-san ha detto che dobbiamo trovarci al vecchio edificio scolastico dopo le lezioni. A quanto pare, ci sono degli altri impegni e richiede anche la nostra presenza. Sembrava molto importante.»

Mi accigliai e rivolsi uno sguardo a Selina, che ricambiò. Ma prima che potessi aprire bocca, avverti una vibrazione e tirai fuori il cellulare e guardai lo schermo. Mi era arrivato, manco a dirlo, proprio in questo momento, un messaggio da parte di Rias. Che mi chiedeva che se avessi degli impegni, di rinviarli o di non prendermeli, perché voleva che fossi presente alla riunione.

Sempre accigliato. Tenni il cellulare in modo che Selina potesse leggere di sfuggita il messaggio. Con la coda dell'occhio, vidi che lei, annuii.
Guardai Asia. «Sì, ci saremo insieme Asia.» dissi.

«Cerca solo di non fare tardi, Isaac.» disse Selina.

[***]

Alla fine delle lezioni raccolgo la mia cartella e dopo aver salutato Selina, mi diressi con Asia verso il vecchio edificio scolastico. Quando giungemmo alla sede del Club, entrammo dall'ingresso principale e ci fermammo davanti alla porta della sala principale e bussai.

«Avanti.» disse quella che riconobbi come la voce di Rias.

Tenni la porta aperta e lasciai entrare Asia per prima. Poggiai la sua e la mia cartella sul mobiletto vicino all'ingresso e la raggiunsi. Entrai. Kiba mi rivolse il suo solito sorriso cortese e agitò una mano imitato da Akeno, mentre Koneko rimase silenziosa a sgranocchiare degli snack da un piatto in mezzo al tavolo.

Asia si andò a sedere vicino a Koneko-chan e mi guardò sorridendo ampiamente.

Salutai tutti gli altri con un semplice «Ciao.» poco convincente e mi appoggiai dietro all'altro divano con le braccia incrociate al petto. «La riunione e per caso già cominciata? Ed io ed Asia ci siamo persi qualcosa? Ho, ci stavate aspettando?.»

«Niente d'importante. Ho solo messo al corrente tutti dei loro prossimi incarichi» mi rispose Rias con voce incolore che mi sorprese. Mi sembrava stranamente pensierosa. «Volevo farti sapere che Asia ha fatto un ottimo lavoro con la consegna dei volantini anche grazie al tuo aiuto, perciò ti ringrazio anche a nome della casata dei Gremory.»

Come diavolo servitore e come avevo fatto anch'io ai miei primi doveri aggiungerei forzati ma mi trattengo. Anche Asia aveva il compito di distribuire dei volantini che che avrebbero permesso agli umani interessati di poter invocare i membri del Club e chiedere loro dei favori in cambio di qualcos'altro del medesimo valore. Asia era rimasta non poco sorpresa nel sentire che questo era il metodo corrente degli umani per invocare i diavoli anziche trarre dei cerchi magici. La replica di Rias allora, era stata dire che molte cose sono cambiare ultimamente. Almeno il prezzo non era l'anima.

Tuttavia il fatto che Rias mi ringraziasse anche a nome della sua casata, del quale sono il suo servitore. Sinceramente Rias, potevi farne a meno di farlo. Sebbene l'avessi un pò gradito.

Scrollai le spalle. «Grazie.»
Rias mi ignorò e proseguì: «Ora che sei qui anche tu, possiamo andare alla questione principale: il debutto di Asia come diavola.»

La diretta interessata si sorprese. «D-debutto?»

«Sì, proprio così. E' il tuo debutto come diavola. Ora che hai terminato di consegnare i volantini, puoi iniziare a dedicarti alla risoluzione dei contratti: dovrai comparire davanti agli umani che ci invocano ed esaudire le loro richieste in cambio di un pagamento. Non preoccuparti: visto che sei inesperta, ti assegnerò solo incarichi semplici per ora.»

«Oh... Va-va bene. I-io. Farò del mio meglio, Buchou-san!»

Sorrisi per un attimo alla determinazione di Asia prima di tornare a guardare Rias con un sopracciglio inarcato. Sebbene lei stava sorridendo, il suo sguardo era assente, come se stesse pensando a qualcosa per un'attimo, prima di guardare Asia e darle un buffetto sulla testa. «Ne sono più che sicura, Asia.»

Il sorriso di Asia crebbe cosi tanto che, per un momento pensai avrebbe spalancato le ali in quel momento.

Se non avessi già fatto dei contratti e, sapevo che Rias sapeva quali incarichi se non fossi davvero sicura che possono portarli a termine, sarei stato preoccupato per Asia. Per tanto, avevo abbastanza fiducia in Rias per questo. Mi ricordo l'espressione un po' storta di tutti, al mio primo contratto quando avevo detto a Rias se qualcuno che m'invocava mi avrebbe fatto una richiesta insolita gli avrei risposto con un secco no e mandarli al diavolo. Rias allora, mi fece una testa cosi, sul fatto che: membri della casata dei Gremory non accettavano mai! ripetuto mai, nessuna delle proposte a cui stavo pensando con tensione in quel momento, ed era garantito che era così e sempre così sarà.

Tuttavia Asia sembrava essere ancora un pò nervosa ed agitata alla situazione. Guardai Rias. «Tuttavia Rias. Non ti dispiace se per questa volta. Asia venga affiancata da qualcuno di noi? Io o Koneko-chan per esempio?. Solo per questa volta, cosi che Asia si sentirà a piu agio. Va bene?»

Rias mi guardò per un istante, prima di annuire e rivolgere un nuovo sorriso ad Asia. «Va bene. Per alcuni incarichi, sarai affiancata da Koneko-chan. Asia. Ora, se permetti, voglio innanzitutto scoprire quanto il tuo potenziale magico sia alto. Akeno?»

«Sì, Buchou» rispose Akeno alzandosi e portando con sé Asia fino al centro della sala, per poi posarle la punta delle dita della mano destra sulla fronte. Una debole luce apparve su di esse per alcuni secondi, dopodiché la vice di Rias ritrasse la mano. «Ara ara. Ottime notizie, Buchou: il potenziale magico di Asia-chan è davvero buono. Inoltre lei ha il potere magico più alto dopo Buchou e me. Non avrà problemi né con il cerchio magico di invocazione né coi suoi poteri di Alfiere.»

Koneko alzo la mano mentre guardava Asia e poi si voltava a guardare il sottoscritto. «Solo una domanda asia-chan. Non soffri di nausea o altro?. Isaac-sempai ha un piccolo problema con i cerchi magici.» disse.

Rifilai uno sguardo a Koneko-chan che diceva tutto. Sospirai. «Si. Ho soltanto un problema con i cerchi magici, ma quando abbiamo portato qui Asia dopo quel giorno alla chiesa. Asia non ha mostrato problemi del genere.» dissi gelido.

Poi rivolsi lo sguardo su Asia e sorrisi sinceramente sorpreso. «Complimenti Asia.»

«Grazie, Isaac-san.» disse lei con un lieve rossore.

Considerando che Asia possiede e controlla già con grande maestria la Sacred Gear di guarigione Twilight Healing, non c'è da sorprendersi che le sue abilità magiche siano superiori alla norma in fatto di potenziale magico. Ora che ci penso, lei e l'Alfiere e il detto pezzo che basa come Rias mi aveva spiegato settimane fa, il suo potere soprattutto su magie di vario tipo di supporto. Tuttavia mi chiesi, nel mentre osservavo Asia. Se ora che lei e un ibrido Angelo Caduto-Demone reincarnato. Le sue abilita di Alfiere potrebbero essere ancora piu superiori?. Bella domanda.

Poi Asia guardò tutti i presenti, prima di rivolgere lo sguardo su di me. «Uh. Visto che ci siamo, Isaac-san. Perché non ci parli un pò di te? Siamo davvero tutti curiosi. »

Dopo un'attimo di smarrimento, mossi lo sguardo su tutti i presenti e, tutti nessuno escluso, sembravano davvero intenzionati a volerlo sapere. Sospirai. Va bene. l'avevo promesso ad Asia. D'accordo mi aprirò un pò, ma solo di un pò.

«Va bene. Come Asia hai scoperto stamattina. Mi piacciono molto i libri d'avventura. Ogni tanto suono la chitarra elettrica insieme ai miei amici Ebans e Selina. Avevo persino una band.» dissi e conclusi zittendomi perché avevo detto una parola di troppo. Cosa che non volevo fare cosi davanti a loro!.

Asia mi guardò inclinando un pò la testa, con curiosita. «Ebans? e chi e? un nostro compagno di classe?.»

Scossi la testa e sorrisi. «No. Ebans é il mio miglior amico, che e ancora in Italia. Lo sento ancora quando mi e possibile. Un giorno quando tornerò in Italia. Te lo presenterò Asia.»

«Mi piacerebbe incontrarlo un giorno.» disse Asia speranzosa.

Sorrisi ad Asia in risposta. «E un tipo simpatico, quando lo conosci bene» replicai.

Kiba mi guardò. «Suonavi davvero in una band. Isaac-kun? Sei sempre una sorpresa.»

«Ara ara, finalmente il nostro ombroso amico, inizia a parlare un pò più di se.» s'aggiunse Akeno.

Vogliamo cambiare argomento per favore. Non mi va di parlarne. Mi strinsi nelle spalle e distolsi lo sguardo. «Era un hobby, nient'altro. Uno di molte cose che facevamo insieme, prima che mi trasferissi qui per via del lavoro d mio padre e di mia madre.»

Poco dopo il grande cerchio magico sul pavimento della sala s'illuminò e Akeno iniziò a leggere le lettere demoniache che apparivano in una sezione del cerchio. «Ara ara, sembra ci sia già un cliente che ci sta convocando e, a quanto pare, ha un desiderio che anche Asia-chan può esaudire.»
Ironico dire che sembrava quell'interruzione una benedizione per me.

Rias sorrise al rapporto di Akeno e, si voltò verso Asia. «Allora, Asia. Te la senti di cominciare subito?»

Asia sembrò esitare per un istante, ma poi scosse la testa e disse con voce decisa: «Sì! Sono pronta, Buchou-san!»

Io le rivolsi un sorriso d'incoraggiamento. «Ci vediamo dopo, Asia! Ti aspetto a casa, perciò non fare troppo tardi!»

«Va bene, Isaac-san! A presto!» Ed entrò con Koneko-chan nel cerchio magico svanendo in un lampo di luce scarlatta.

A quel punto mi voltai verso Rias e, la vidi che stava fissando la finestra e dal riflesso del vetro, vidi che sembrava davvero pensierosa, distante e triste. Ed era da un pò di giorni che Rias aveva quell'espressione.
«Rias...» la chiamai. Ma niente. Lei non si voltava, sembrava non avermi nemmeno sentito. «Buchou» riprovai. Niente. Mi avvicinai a lei. «Ehy, Terra chiama Rias Gremory-Buchou!»

Finalmente lei sembrò avermi sentito. Sussultò e si voltò a guardarmi. «Oh. Scusami Isaac. Ero sovrapensiero. Cosa c'e?»

«Va tutto bene, Rias?» non riuscii a non domandare. «Sembri piuttosto.. esaurita stasera, Anche se da parecchi giorni che sembri cosi distante. Qualcosa non va?.”

Lei si massaggiò il ponte del naso. «Niente, assolutamente niente, non preoccuparti. È stata solo una giornata più pesante delle altre, Isaac.» fu la sua secca replica.

La sua risposta, non mi convinse, mantendola nel mio contatto visivo mi appoggiai contro allo schienale del divano vicino e, incrociai le braccia al petto, guardai la finestra. «Abbiamo tutti di giornate pesanti. Ma e palese che qualcosa ti turba. Posso chiederti il motivo?»

Rias mi guardava piuttosto sorpresa, non si era aspettata la mia domanda. Poi distolse lo sguardo incrociando le braccia al petto. «E.. strettamente personale Isaac. Molto, e riservata.»

Era chiaro che non mi stava dicendo la verità, o almeno non tutta, ma decisi di non insistere. Se era una cosa personale, di conseguenza non era affar mio. Se lei avesse voluto parlarne, l'avrei ascoltata, come avevo ascoltato la storia di Asia. Ma non l'avrei forzata a parlarne se lei non voleva e, a dire il vero, non me ne importava poi molto di quale fosse la risposta. Forse non era niente di cosi importante. Sospirai e guardai gli altri.

Akeno stava esaminando ancora una volta il cerchio magico sul pavimento che aveva brillato ancora e Akeno, dopo averlo esaminato, confermò l'arrivo di una nuova richiesta di invocazione. La rossa annuì esasperata al rapporto e mandò Kiba a occuparsene. il biondo ando al cerchio magico e svanì in una luce scarlatta.

A quanto pare, non ho altro da fare qui. Tanto vale che torno a casa, forse riesco a fare un pò di meditazione con Selina e altre sue lezioni riguardo la percezione del Ki. «Ok, allora io vado Rias. Se ti servo per qualcos'altro, fammi sapere. Buonanotte.»

«Buonanotte, Isaac.» concluse voltandosi e si diresse verso la scrivania.
La fissai per un'istante, poi le diedi le spalle e mi diressi alla porta, recuperai la mia e la cartella di Asia, aprii e varcai la soglia e lasciai il Club.

[***]

I miei genitori erano via per una riunione di lavoro e Asia non era ancora tornata dal suo primo lavoro di diavola, non sono preoccupato visto che Koneko chan era con lei. Ma spero almeno che non faccia troppo tardi.
Cedetti il posto a Selina di lavarsi, mi sarei dato una bella rinfrescata prima di dormire più tardi.

Mi distesi sul letto, con le mani dietro alla nuca, fissai il soffitto senza fissarlo davvero. La mia mente era piena di pensieri. Era palese che Rias c'era qualcosa che la turbava, bastava guardare la sua espressione per notarlo. Tuttavia era strettamente personale come lei mi aveva detto. Se fosse stato qualcosa di cui tutto il suo gruppo doveva sapere, lei c'e lo avrebbe detto, giusto?. Insomma, ma che domande mi faccio!. Questo non mi riguarda, anche se sono suo servo a mio malgrado, fino quando non trovero un modo per ottenere la mia liberta, sono vincolato a lei.
Pensiamo ad altro, che e meglio.
Per quanto sono felice che il debutto di Asia sia andato bene, ho trascurato per un giorno, l'addestramento con Selina. Vedremo come recuperare il tempo perduto, in qualche modo.

Girai la testa nella direzione dove c'era il mio televisore e la PS4, ma fissai la mia chitarra elettrica ancora dentro alla sua custodia inserita nella nicchia del mobile. Mi maledissi per l'ennesima volta di essermi lasciato sfuggire che facevo parte di una band. Sarà meglio che la prossima volta che mi aprirò un po' di più con loro, eviterò di dire cose che non dovrei dire. Sebbene era un hobby che io, Selina, Ebans e.. Miriam, facevamo insieme e ci divertivamo, quando le cose sono andate come sono andate... l'idea di riformare la band non mi era passata per la testa. Suono ancora, e solo che, Io e i miei amici facevamo altro sempre insieme.
Chiusi gli occhi e girai la testa, apri gli occhi. Sospirai. Mentre sentii Selina che mi informava che lei aveva finito di usare la doccia. La ringraziai di rimando e mi alzai pronto per andare a rinfrescarmi e schiarirmi le idee.

Un quarto d'ora dopo ero disteso sul mio letto con addosso i pantaloni di tuta che mi facevano da pigiama insieme alla maglietta nera. Anche se Selina era nella propria camera le mandai un messaggio dicendole che quando sarebbe tornata Asia, avremmo potuto allenarci indisturbati e, lei mi disse in risposta che per oggi andava bene cosi, poiche aveva altri programmi per il mio addestramento di domani. Non mi anticipo nulla. Le scrissi, che non vedevo l'ora.

D'un tratto, il pavimento della mia camera iniziò a brillare e la mia stanza fu invasa da una luce scarlatta, mentre un cerchio magico di teletrasporto appariva sul pavimento.

Trasalii mentre mi alzai tirandomi in piedi rapidamente dal letto, pronto ad evocare il Boosted Gear, quando, vidi che un simbolo famigliare iniziò ad apparire. riconobbi la forma del cerchio magico: era quello dei Gremory. Poi in un'altro lampo di luce rossa, con mia sorpresa fu proprio Rias a comparirmi davanti.
"Rias. Perche e qui?!. E' successo qualcosa ad Asia". pensai mentre iniziando davvero ad preoccuparmi.

«Rias che ci fai qui? E successo qualcosa?! Si tratta di Asia?!» Domandai perplesso. Notai che sembrava piuttosto nervosa, ma me ne importava poco in quel momento, attendendevo una risposta da lei che non stava rispondendo.

«Ma no!. Si tratta di me.» fu la sua secca replica. Sembrava avere il volto di chi e in trappola. Vagamente simile alla espressione che aveva stasera al club durante la riunione.

Sollevai un sopracciglio. «Di te? Ascolta, qual'e il motivo della tua visita?» domandai.

«Fai l'amore con me.»

"...Come scusa?!". «... Come scusa?. Non credo di aver capito?»

«Voglio che tu prenda la mia verginità. Qui, in questo momento.»

«Ma che cazzo stai dicendo? Sei impazzita o cosa?» Sembrava tutto fuorché impazzita a dire il vero, ma non vedevo spiegazioni logiche per una simile, improvvisa richiesta.

«Insomma!. Che altro dovrei dire per farti capire, Isaac?! Voglio che tu venga a letto con me, è così difficile da capire?! Stenditi, avanti! Sono pronta.»

Detto questo, con una spinta, mi spinse a sedere sul letto e iniziò poi a spogliarsi; si tolse la giacca e il fiocco, dopodiché si sbottonò e sfilò la camicetta dell'uniforme, che cadde a terra seguita subito dopo dalla minigonna. Ora era rimasta solo in biancheria intima.

Accidenti!. Stavo per dirle qualcosa indietro, ma mi bloccai a quello inaspettato spettacolo di lei, mi zittì per qualche secondo. Quel corpo magnifico, coperto solo da quei due pezzi di pizzo nero, era ipnotizzante e ammaliante per qualunque uomo, persino per me. Due belle gambe lunghe e lisce salivano fino a dei fianchi ben fatti che si stringevano poi in una vita sottile al punto giusto, sopra alla quale facevano bella mostra i suo enormi seni, ben visibili perfino da sotto il reggiseno; il che, completato dal suo bel viso, con le guance lievemente arrossate per l'imbarazzo e incorniciato dai quei bei capelli cremisi.
Wow Rias, sei e potresti essere il puro connubio della 'bellezza' e 'sensualità' e, non lo dico solo perche lei e una demone, come sono io..
Sentii il calore salirmi rapidamente alle guance, comincio a sentirmi un po' troppo 'caldo'.

Dopo il breve momento di smarrimento, deglutì a vuoto. mi ricomposi. «R-Rias, aspetta!. Che cosa?! Non puoi dire sul serio!.»

«Non sono abbastanza per te?»

«No, non è questo! Assolutamente, anzi!»
Come potevo negarlo? Lei era la ragazza più bella e sexy che avessi mai visto, era ovvio che non potessi dire che, almeno fisicamente, non mi attraesse da matti! Nessuno avrebbe potuto..

«Perfetto. Allora funzionerà. Ho pensato a moltissime altre cose, ma questo è l'unico metodo possibile che mi è rimasto.”

"L'unico metodo possibile che ti e rimasto.. per cosa? Di che cosa stai parlando?" pensai accigliandomi, c'era qualcosa in quello che lei aveva appena detto che mi fece dubitare della situazione alquanto eccitante.

«Yuuto non lo farebbe mai. È un cavaliere puro, perciò rifiuterebbe sicuramente. Ecco perchè La mia unica scelta.. sei tu.»

“Ma insomma. Si può sapere di che diamine sta succedendo con lei?!” pensai, guardandola da sopra gli occhiali.

«Si può sapere di che cosa stai parlando?! Che cosa sta succedendo, Rias?!»

Ma, Invece di rispondermi, Rias mi spinse ancora facendomi distendere sul letto per poi mettersi a cavalcioni su di me, appoggiando sul mio 'amichetto' il soffice peso delle sue natiche. Oh cazzo.. era già passato a ore dodici!

Lei se ne accorse, ma, anziché agitarsi, sembrò diventare ancor più decisa. Mi toccava la guancia con le dita. il mio cuore stava pulsando. i suoi capelli cremisi caddero sul mio corpo. «Come immaginavo, sei l'unico che andrà fino in fondo. L'unico che l'avrebbe fatto non appena glielo avrei chiesto. So Isaac, che il nostro rapporto non è stato dei migliori finora con alti e bassi e, avrei voluto conoscere fino in fondo un uomo prima di fare tutto questo, ma so che sei una persona d'onore. Non credo che avrei una migliore possibilità di te.»

Le sue parole mi irritavano, oltre che continuavo a capirci niente, ma era chiaro che dalle parole di Rias, questo atto non era nato da un'attrazione o desiderio, ma era come se dovessi farle un favore. Ma prima che potessi combattere l'eccitazione con il nervosismo che mi cresceva insieme al primo, Rias portò le mani dietro alla schiena e sganciò il reggiseno per poi gettarlo a terra. Quelle due impressionanti tette rimbalzarono per un istante davanti alla mia faccia; i capezzoli erano già dritti e la pelle, come nel resto del corpo di Rias, stava diventando più rosata, probabilmente per effetto dell'eccitazione. In un solo istante, con quella vista, i miei livelli di desiderio erano pericolosamente saliti alla linea rossa.

«È la tua prima volta, Isaac?»

«A-a dire il vero.. no.. non lo è...» riuscii solo a mormorare.

«Capisco. Meglio così in tal caso. Visto che già sai come fare, mi affido a te e alla tua esperienza. Ti chiedo solo una cosa: sii gentile quando lo farai.. è un punto molto sensibile per me...» concluse quelle parole indicando con le dita la sua intimità.
Oh si certo, come se non lo avessi capito. buon intenditor poche parole.

«Se ti fa sentire meglio. Ti avverto che sono un po' arrugginito»

«Allora ci penseremo entrambi a rimetterti in moto» Me lo disse con una voce affascinante.

Il mio buon senso stava iniziando a perdere la presa sul mio autocontrollo e sui miei freni inibitori e, per un momento, temetti di lasciarmi andare alla tentazione, ma mi ricomposi in fretta. Essere diventato un demone reincarnato, possibile che mi rendeva cosi tanto, vulnerabile ai cosiddetti 'peccati capitali'?

Ok, non ero più vergine da tempo.. ma il punto era che il mio ultimo rapporto sessuale era stato due anni e mezzo prima.. il primo vero tre anni prima, per la precisione... con una persona che l'amavo quanto lei amasse me, poi dopo gli eventi successi.. Da allora, con le ragazze avevo un rapporto platonico che restavano soltanto nell'amicizia, oltre quello no, nemmeno se intendevano semplice sesso. Quindi e vero che le avevo detto che sono un po' arrugginito. Posso rimettermi in moto quando voglio e, semplicemente la mia decisione. C'è davvero altro da aggiungere?

Non lo nego che questa diavola dai capelli rossi, stava già messo a durissima prova il mio autocontrollo, non poco. Ora ne stavo davvero avendo abbastanza di questa situazione a due sensi e volevo vederci chiaro. Con una notevole fatica, la presi per le spalle e la spinsi indietro a sufficienza da mettermi seduto e guardarla negli occhi. «Aspetta, Rias... Si può.. sapere perché stai facendo così? Non.. non capisco...»

«Non c'è niente da spiegare. Ne ho bisogno ora.. ho davvero bisogno di te. Nonostante tutto, ero sincera prima: sono contenta di avere un compagno come te per la mia prima volta» rispose guardandomi negli occhi. In essi, notai un misto di eccitazione, nervosismo e.. era dolore quello? «Ti prego.»

"Sincera un paio di palle!. Fossi realmente sincera, non avresti detto quello che hai detto prima." non potei fare a meno di pensare. Ormai avevo la certezza che dovevo farle solo un favore. Finiamola con questa farsa. Ora e subito!.

«Rias..» Mi interruppi quando una delle sue piccole mani mi sfiorò la guancia in una carezza tanto lenta quanto dolce per poi spostarsi sul mio petto, appoggiandosi sopra al punto dove si trovava il cuore. Contemporaneamente, con l'altra, prese la mia mano destra.

«Allora sei nervoso anche tu? Lo sono anch'io, sai? Senti come mi batte il cuore».

E posò la mia mano sopra al suo seno sinistro. Oh mamma mia!.. mai sentita una morbidezza simile.. era come se le mie dita stessero venendo intrappolate dalla sua carne! Così soffice e.. sensuale... Percepivo chiaramente il suo battito cardiaco accelerato sotto la mia mano e il rossore che aveva colorato le sue guance le dava un tocco di innocenza e timidezza che la rendevano praticamente irresistibile.
Non riuscii a resistere e diedi al suo seno una leggera palpata, assaporando quella morbidezza, quell' inebriante sensazione che non sentivo da anni e che era addirittura meglio di quanto ricordassi...
"Cazz.. cosa sto facendo?! Non posso."

Rias si chinava verso di me, sentii i suoi enormi seni premere contro il mio petto, avvicino il suo viso al mio.
«Stai cercando di mettermi in imbarazzo con il tuo temporeggiare, Isaac?. Dai, Questione d poco» concluse con un sussurro che non mi sfuggi.
Quel questione di poco. mi fece rinsavire e ricomporre dalla mia decisione di porre fine a questa maledetta farsa!.

E' in quel momento, proprio quando sembrava che gli ultimi freni inibitori del mio autocontrollo si stessero per spezzare. Come acqua fredda sul metallo rovente, la mia lucidità ritorno salda e spostai rapidamente la mano destra dal suo seno alla sua spalla e la mia mano sinistra le afferro la sua rispettiva spalla e, con sua sorpresa la spinsi indietro e mi rimisi seduto e la guardai negli occhi.

«Che. Cosa credi di fare. Rias Gremory!». le dissi con tono cosi gelido che mi sorpresi.

«Che cosa c'è? Che ti prende?» mi chiese Rias sorpresa alzandosi a sua volta.

«Che mi prende?! Che ti prende a te!. E chiaro come il sole che che stai facendo cosi come se dovessi farti un favore. E Rias, cosa c'è davvero sotto? Perché stai facendo questo?. Che cosa vuoi davvero da te, usarmi e a che pro?»

Lei mi guardò con un'espressione a metà tra il sorpreso e il disperato, come se avesse inteso la gravità del suo gesto ma nel contempo non volesse ancora desistere dal compierlo.
«Davvero Rias che ti sta passando per la testa?.» le domandai e stavolta, volevo una risposta chiara e onesta.

«Me lo stavo giusto chiedendo anche io.» disse una voce famigliare che riconobbi quella di Selina.

E il quel momento, sentii Rias emettere un' improvviso forte gemito di dolore e sorpresa quando Selina, che le era alle spalle, la afferrò per i capelli e la strattonò indietro sul pavimento, buttandola giù e facendola atterrare sul fondoschiena. Subito dopo Selina rapidamente mi si sedette in grembo di traverso, con un braccio sulle mie spalle e sentii una delle sue nove code che mi avvolse alla vita mentre le altre sei? erano ben visibili e diventate cosi folte che sembravano codone. E che vidi che le teneva intrecciate in modo che sembrassero una sola e nell'insieme sembrava che avesse sei code e non le sue reali nove. Si era mostrata nella sua vera natura ora davanti a Rias?!
Intravidi il profilo del bel viso di Selina e, il suo ghigno di rabbia sembrava che volesse e potesse staccare a morsi le teste dei chiodi.. o peggio di Rias.
Parlando di Rias, l'interessata sul pavimento, che si stava passando la mano tra i capelli, probabilmente nel punto dove Selina l'aveva afferrata e la guardava e, la sua espressione fu di assoluta sorpresa.

«Selina che... sei?»

«Sono soltanto una Kitsune alquanto incazzata. E ora ti conviene andartene prima che ti faccia pentire di essere nata!» Esclamo Selina con lo stesso tono che usava durante l'addestramento, ma percepii che stava rilasciando il suo intento omicida, oltre che la sua aura si stava iniziando a manifestarsi intorno alle sue code e al suo corpo, che lo teneva stretto contro di me, la sentii ringhiare letteralmente.

Rias non aveva recepito il tono di minaccia nella voce di Selina, perche si alzo in piedi e stava manifestando la sua aura demoniaca nei palmi delle mani. «Tu non sei umana in realta. Sei una Youkai. E sei nel mio territorio!. Cosa vuoi dal mio servitore..?»
«Ironico detto da chi si stava comportando come una lasciva succube da quattro soldi. Diavola. Non te lo ripeterò ancora una volta!. Vattene da qui finche puoi ancora farlo con le tue gambe!.»

Ma proprio quando decisi di intervenire per sedare una possibile cat-fight tra la Kitsune e la diavola. -con conseguenze che non osavo immaginare su chi l'avrebbe spuntata, anche se una somma su Selina l'avrei puntata senza esitazione e parlo per esperienza di combattimenti contro-. Però, un nuovo cerchio magico comparve al centro della mia stanza; notai era molto simile a quello dei Gremory, ma, anziché rosso cremisi, era curiosamente azzurro ghiaccio.

Poteva essere il cerchio magico di un'altro del gruppo di Rias?. Di Akeno-san?. Kiba-kun?. Koneko-chan che se fosse quest'ultima spero proprio di no, visto che Asia era con lei.

Oppure, poteva o potrebbe anche essere un altro componente della sua famiglia. Sentii Selina che spostava il peso dal mio grembo e la coda che mi avvolgeva la vita si strinse di piu come un abbraccio.

Sentii Rias mormorare, spostando lo sguardo sul cerchio magico, ignorando per un momento Selina: «A quanto pare è già troppo tardi...»

Volevo chiederle cosa intendesse, ma non ne ebbi il tempo perché dal cerchio comparve una nuova figura: una donna sui 25-30 anni con lunghi capelli argentati divisi in tre file annodate in trecce e vestita con un completo da cameriera blu e bianco azzarderei nello stile francese; aveva un'espressione seria e glaciale e guardava Rias come se guardasse una bambina che ha appena compiuto una marachella. Nonostante l'aspetto umano, con un certo sforzo fui in grado di percepire l'incredibile aura demoniaca che proveniva da lei. Come se tra simili ci si riconoscesse che quella donna era una diavola e una potente pure, molto più di Rias.

«Stai cercando di rompere l'accordo facendo qualcosa del genere, signorina?» chiese con voce fredda e di rimprovero come se lo trovasse una trovata infantile -ed era un eufemismo la mia impressione.-

"Accordo? Dunque c'era questo dietro allora." pensai nel mentre mi accigliai.

«Se non facessi qualcosa del genere, né Otosama né Oniisama mi ascolterebbero» replicò Rias in tono deciso, guardandola sebbene il suo sguardo era cambiato nel mentre si rivolgeva a lei.

«Sia Sirzechs-sama che il padrone si rattristerebbero molto, se scoprissero che hai provato a dare la tua purezza a una persona umile come questa.»

Non ero sicuro di cosa intendesse dire con quel 'persona umile come questa' così secco, ma sicuramente non era niente di gentile e questo m'innervosì un po'. Come si permette di dire una cosa del genere cosi?. E non ero il solo. Dalla mia posizione sembrava che Selina stesse fissando la cameriera come se non si fosse aspettato di vederla ma, da come si stava accigliando, sembrava sapere chi lei fosse.

Ma ho sentito chiaramente il nome del fratello di Rias. Sirzechs, l'attuale Maou come Ddraig mi aveva informato settimane prima. Ahia! la cosa sta diventando sempre piu preoccupata e strana.

E per il momento, la cameriera e Rias non sembravano avere preso in considerazione la presenza di Selina.

«Non so chi tu sia, ma, con tutto il rispetto, non dovresti definire 'questa persona umile' una persona che nemmeno conosci, soprattutto se sei pure in casa sua. È alquanto irrispettoso e maleducato. Senza nemmeno presentarsi e comprendo cosi e senza alcun preavviso.» le dissi.

«Anche se si trattasse della diavola che viene definita la 'Regina Suprema'? in persona.» Aggiunse Selina con tono molto serio.

'Regina Suprema'? Di cosa stava parlando Selina?. Meglio rinviare questa domanda a dopo.

La donna chiamata da Selina 'Regina Suprema' ci guardò inarcando un sopracciglio, se fosse chiaramente sorpresa dalla mia schiettezza e dalla presenza di una Kitsune, sapeva mantenere un'atteggiamento passivo. ma a giudicare dalla sua espressione, lei era colpita.

Dopo qualche secondo Lei parlò di nuovo: «Le mie scuse per la mia mancanza di tatto ad entrambi. Anche se non nascondo la mia sorpresa di vedere una Kitsune qui.» concluse guardando Selina.

«Una Kitsune che si chiama Selina che, vive volontariamente insieme sotto allo stesso tetto del qui presente Isaac Celere e non 'persona umile come questa'. E come stavo per dire alla signorina Rias Gremory, vivo con Isaac e non sono obbligata a dire altro a lei.»

La donna dai capelli argentei la fissò tagliente per alcuni secondi, ma non replicò. Invece si chinò a terra a raccogliere la camicetta di Rias e gliela porse affermando: «Ora rivestiti, per favore. Nonostante tutto, rimani la futura erede capofamiglia della casata dei Gremory, quindi la invito che non dovresti mostrare ad un uomo la tua pelle con tanta leggerezza, tantomeno se sei nel mezzo di una situazione come questa. Soprattutto prima di essersi sposata, aggiungerei.»

Rias, che aveva osservato piuttosto sorpresa il nostro scambio, si riscosse e prese la camicetta, l'indossa non senza però smettere di fissare la donna con uno sguardo penetrante. «Ad ogni modo, ricordati che la mia purezza è solo mia e decido solo io cosa farne. Perché dovrebbe essere sbagliato donarla a una persona che ho riconosciuto come degna? E, non permetto di trattarlo con leggerezza in quel modo, Grayfia.»

Bene, la 'Regina Suprema' ha un nome allora. Grayfia. Bel nome intanto per altro.
Selina nel frattempo si era alzata dal mio grembo e posiziona la stessa coda che prima, me la teneva avvolta alla vita, a di sopra di un'altra delle coda a nasconderla alla vista.

Grayfia poi ci guardò chinò il capo. «Sì, esatto, come la Kitsune ha detto. Sono la 'Regina Suprema' La Regina del fratello di Rias. Sirzechs-sama e sono una persona che serve la casata dei Gremory. Mi chiamo Grayfia Lucifuge, piacere di conoscervi entrambi» disse educatamente.

Selina la fissò per un momento prima, prima di ricambiare l'inchino. «Il piacere è mio. Mi chiamo Selina Kitsune data la circostanza.» replico abbastanza educatamente, tuttavia teneva le braccia incrociate al petto e si appoggio a me, mi avvolse una delle sue folte 'codone' al mio braccio destro.

Ricambiai l'inchino. «Il piacere è mio. Mi chiamo Isaac Celere.»

Grayfia guardò stupita Rias, che si stava rivestendo in quel momento. «Allora è lui, Rias-sama?»

«Sì, esatto. È il possessore del Boosted Gear di cui ti avevo parlato, il mio unico pedone.» rispose lei mentre finiva di rivestirsi.

Grayfia mi rivolse uno sguardo di sfuggita. «Quindi e lui l'attuale Sekiryutei»

E' che cazzo!. E' tanti saluti a mio tentativo di tenere nascosto il titolo Sekiryutei che ancora adesso non mi sento degno di ricevere. Probabilmente Rias l'aveva informata settimane prima, azzarderei a suppore.

«Grayfia, sei qui di tua spontanea volontà? O perché ti ha mandata la mia famiglia? O.. per Oniisama?»

«Per tutti e tre i motivi.»

Rias sospirò pesantemente dopo averla sentita, come se si stesse rassegnando. «Ho capito. Se tu, che sei la Regina di mio fratello, sei venuta qui di persona, allora può essere solo questo.» A quel punto si girò verso di Selina. «Ascoltami Selina-.»

Selina non la lasciò continuare. «Risparmia il fiato. Come ho detto prima. Vivo volontariamente con Isaac sotto allo stesso tetto. Nemmeno Asia-chan sa della mia identita. Voglio essere chiara con te. Non mi vai a genio! Tuttavia ti ringrazio e ti sono riconoscente per aver salvato la vita ad Isaac, gli voglio bene, molto. Ma il fatto che tu lo abbia fatto diventare il tuo servitore. Mi disgusta e non poco. E non ti nascondo che ti detesto per questo. Per altro mettiti questo in testa bene chiaro: Se vai contro di me, vai contro Isaac e lui sara contro di te, anche e parte del tuo gruppo. Scegli saggiamente le sue parole e azioni future nei nostri confronti Rias, e non avremmo guai. E non lo dico per la presenza della 'Regina Suprema' qui presente.»

L'espressione di Rias sembrava pronta a risponderle per le rime, ma si limito ad annuire, ma lo sguardo che rivolse a Selina, era chiaro che le stava dicendo. 'ti tengo d'occhio'.
Che razza di situazione.
Come se non bastasse, la cosa dell'accordo di cui Grayfia aveva nominato, non mi piaceva per niente. C'era qualcosa di nascosto di cui ero all'oscuro, ma ora, non e il momento giusto per parlarne.

A quel punto, Rias si girò verso di me e mi guardò con un'espressione colpevole. «Isaac, dimentica quello che è successo stanotte. Facciamo che non è mai accaduto, va bene? Probabilmente non stavo nemmeno pensando molto quando ho deciso di farlo. E prima.. avevi ragione. Ho agito senza pensare a come ti saresti potuto sentire e mi dispiace molto. Ti prego, perdonami» disse e si stava avvicinando, ma Selina si era messa davanti a me in modo difensivo, con le sei code -le altre tre sempre ben nascoste- disposte a ventaglio e avvolte dall'aura.

Il suo tono e il suo sguardo mi lasciarono più perplesso che mai, ma, vedendoli, non riuscivo più a sentirmi non del tutto arrabbiato con lei, ma ero comunque infastidito dal fatto di sentirmi usato e, che Rias non avrebbe pensato alle conseguenze, io invece si, perciò annuii nel mentre la fissai accigliato. «Va bene Rias. Ora però meglio finirla qui questa dannata serata.» dissi non celando il mio nervosismo.

Rias mi sorrise in modo accennato, prima di muoversi verso Grayfia. «Grayfia, torniamo nella mia camera. Ascolterò lì cosa hai da dire. Può partecipare anche Akeno, giusto?»

«La 'Sacerdotessa dei Fulmini'? Non ho nulla in contrario. Dopotutto è un dovere dei diavoli di Alta Classe avere accanto la loro Regina tutto il tempo» rispose la donna dai capelli argentati.

«Bene. Ci vediamo domani nella sala del club, Isaac. Per favore, porta anche Asia.» Detto questo, mi rivolse un ultimo, triste sorriso prima di sparire in un nuovo cerchio di teletrasporto insieme a Grayfia.

Rimasto solo con Selina, mi voltai a guardare l'interessata, che stava iniziando a calmarsi. «Selina. Perché l'hai fatto? Hai rilevato la tua vera natura.»

Lei mi guardò, poi distolse lo sguardo e districo le code nascoste ed una alla volta le accarezzava, «Ho perso la pazienza, ecco tutto. Avevo l'impressione che stava solo cercando di sedurti e le sue parole, c'era non mi convincevano e sono intervenuta. Pazienza, un giorno all'altro, Rias, il suo gruppo o Asia stessa, avrebbero notato qualcosa di strano nei nostri allontanamenti Isaac.» fu la sua replica.

La guardai e le sorrisi, «Selina, se Rias cercherà di crearti problemi. Non esiterò a proteggerti, anche a costo di mettermi contro di lei e il suo gruppo. E si fottano che sia parte del loro gruppo. Sei importante per me, non solo come mia mentore, ma anche come la mia piu cara amica sovrannaturale che ho. Oltre Ddraig aggiungerei.»

Selina mi rivolse un sorriso, oscillando lentamente da una parte all'altra le sue nove code, si allungò in avanti per lasciarmi un bacio delicato sulla guancia. «Grazie, Isaac. Anche se penso che Asia ti seguirebbe ugualmente se dovesse succedere. Ci proteggeremo sempre a vicenda, vero?»

«Sempre, siamo una squadra dopotutto. » risposi.

Lei mi sorrise, accarezzandomi la guancia. Ricambiai il sorriso e la accarezzai tra le orecchie animali.
«A proposito Selina. Bell'idea come hai nascosto tre delle tue nove code.» le dissi.

Lei ridacchio, oscillando le code da un lato all'altro lentamente. «Grazie, lo sai sono sempre piena di sorprese.»

Tuttavia mi accigliai. Quelle parole che aveva detto Grayfia rivolto a Rias riguardo 'l'accordo'. Dev'esserci qualcosa di grosso sotto e, Selina doveva aver notato la mia espressione quando mi disse: «Ha giudicare dalla tua espressione, qualcosa ha attirato la tua attenzione.»

«Si. Grayfia ha detto a Rias che stava cercando di rompere l'accordo. Deve esserci qualcos'altro.»

«Qualche idea te la sei gia fatta?» mi disse mentre mi rivolse un sorriso complice, mi conosceva cosi bene da capire che qualcosa non mi convinceva.

Distolsi lo sguardo da lei e lo rivolsi al pavimento, nel punto dov'era svanita Rias con Grayfia. Mi accigliai seriamente.
«Puo darsi come non lo so proprio. Ma una cosa e certa, ho tutta l'intenzione di scoprirlo.»

Poco dopo senti la voce di Asia vicina alla porta. nel mentre Selina nascoste rapidamente le nove code di volpe e le orecchie animali.

«Isaac-san, sono tornata. Non vedo l'ora di dirti come e andata!.»

 

Nota dell'Autore: Salve a tutti! Sono tornato dopo un lungo momento di pausa e di blocco di scrittura. Specialmente per alcune parti del capitolo. Nel prossimo capitolo finalmente vedremo il principale protagonista di questo volume. E da li proseguirà come nel canon, ma sappiate che ho qualcosa in mente per i prossimi capitoli. E Rias? Vi è piaciuta la parte in cui lei ci prova con Isaac? Come ben saprete, lei in quel momento era disperata e non vedeva altre soluzioni se non concedersi a lui per uscire dai guai. Come avrete notato per un paio di compagni di classe di Isaac, mi sono inspirato da alcuni personaggi protagonisti di Persona 5 Royal. Il protagonista e ho usato il nome canonico piu usato. -spero-. E un'interesse piu specificato nel primo volume di Isaac per le storie di avventura e ho citato uno dei miei scrittori preferiti di tanti. -Clive Cussler sempre nei nostri cuori- e nel suonare la chitarra elettrica, oltre quella acustica ma nel primo volume ho realizzato che non e stato scritto ma qui approfondito, suonava in una band, insieme al gia nominato il suo migliore amico Ebans, alla nostra Selina e... Miriam. Voglio rimanere sul vago sulla questione sentimentale del protagonista con lei e mi dispiace, dovrete aspettare per saperne di piu e capirete molte cose.
Penso di non aver altro da dire perché il resto lo scoprirete molto presto. Cosa succede a Rias? Cosa farà Isaac? Lo saprete nelle prossimo capitolo.vorrei Concludere augurando a tutti voi cari lettori. a Xephil. Fenrir un Felice natale e un felice anno nuovo! SEE you next Time!

  
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