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Autore: lmpaoli94    23/12/2023    2 recensioni
André viene accusato di un omicidio ai danni di una ricca nobile francese.
La sua vita viene spezzata improvvisamente e il suo amore non dichiarato vero Oscar lo spinge a sopravvivere sull'orlo della sua stessa distruzione.
I continui giorni che non passano mai nella prigione di Mount Saint – Michel.
La sua voglia di rivedere la luce.
La sua intenzione di scoprire una verità che lo farà rinascere dalle sue ceneri e come un rapace silenzioso, attaccherà nel suo momento opportuno.
E la sua vendetta non avrà limiti.
Ma tutto ciò spingerà Oscar ad amarlo dopo tutti gli anni passati? O il sentimento sarà dissipato per sempre senza alcuna possibilità di rinascere?
Genere: Drammatico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Bernard Chatelet, Generale Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I suoi occhi color cristallo rivolti verso lo specchio.
Uno sguardo troppo enigmatico per essere capito.
Una felicità che è rimasta troppo lontana da quell'essere che viveva di ogni gioia quando c'era il povero André.
André, la figura del suo amato ancora vivida in quello sguardo mediante siano passati troppi anni.
Nessun ballo di gala, nessuna festa, nessun compleanno e nessun altro giorno che poteva scandire il cuore di quella ragazza infelice potevano ridargli un sorriso perso per sempre.
E questo lo sapeva benissimo anche Alain.
< Oscar, ci stanno aspettando alla festa > fece l'uomo entrando in camera e vedendo l'ennesimo sguardo triste disegnato sul volto della sua amata.
< Tu vai avanti. Io non mi sento troppo bene > rispose Oscar con tono lieve e calmo.
< Che cosa ti succede adesso? >
Alain cercò di avvicinarsi a lei dandogli quella carezza che poteva far passare quel dolore, ma era tutto inutile.
Quando Oscar era più triste del solito o inorridita, difficilmente si faceva toccare.
< Alain, ti prego. Non essere insistente. Ho bisogno di stare da sola. >
< Oscar, ti prego. Non puoi continuare così. >
< Tu non vuoi proprio capirmi, Alain. >
< Oscar, sono anni che io desidero vederti felice. Anni ormai. Perchè non apri il tuop cuore a me e pensi al nostro futuro insieme? >
< Perchè non ce la faccio. E tu lo sai bene! >
Oscar passava le sue giornate a piangere oltre che immersa nei suoi ricordi.
Non sapendo che fine avesse fatto il suo amato, rendeva l'esistenza di Oscar inutile e priva di significato.
< Lui è là fuori che mi sta aspettando. Ed io sono qui in rinchiusa in questa gabbia d'oro e tu che cerchi di ripagarmi del tuo amore. Non vuoi capire che tutto ciò è inutile? >
< No, Oscar. Amore mio... Io non mi darò mai per vinto. Perchè so bene che tu mi ami. Capisco che vuoi essere compresa, ma non c'è niente al mondo che mi potrebbe portare lontano da te. Io ti amo. >
Oscar non sapeva come poter ricambiare un amore così grande.
Tante volte ha cercato di fuggire dalla sua esistenza, ma suo padre e tutto il resto della sua famiglia hanno sempre fatto in modo di proteggerla e di tenerla rinchiusa nella sua abitazione, anche a costo di minacciarla di finire in un manicomio guardata a vista da persone che solo Alain e suo padre potevano fidarsi.
Ma una decisione drastica non aveva ancora conosciuto l'alba di un inizio folle, ancora troppo preso da quella donna che vedeva in lei la sua unica felicità.
< Oscar, tu hai bisogno d'aiuto. E chi meglio di me può dartelo? >
< Smettila, Alain! Subito! >

oscar gridava come se fosse impazzita.
Prese tutto quello che aveva nei dintorni e lo distrusse con le sue stesse mani.
Sembrava posseduta dal demonio.
Un demonio che non accennava ad abbandonarla.
E mentre Alain si precipitò verso di lei dicendogli di farla finita, ecco che il padre della ragazza irrompe nella sua camera.
< Che cosa sta succedendo? >
< Niente, Signore. Va tutto bene. >
ma il disastro che i suoi occhi videro, non gli diedero tale rassicurazione.
Oscar intanto piangeva dalla disperazione, cercando di uscire da quella camera per rifugiarsi altrove.
Ma suo padre da indole ferrea e rispettosa, fece in modo che la ragazza non uscì.
< Dove stai andando? >
< Me ne voglio andare, padre. Vi prego di lasciarmi andare. >
< Non se ne parla. Di sotto c'è una festa e ti stanno tutti aspettando. Ti prego di non farmi perdere la pazienza o lo sai bene cosa ti succede? >

< Adesso volete minacciarmi? >
< Se non la smetti con questo tuo modo indegno, sai bene dove finirai rinchiusa. >
< Signore, io non vi permetterò mai... >
< Fate silenzio, Alain” questi non sono affari che vi riguardano! > gridò il padre di Oscar.
< E invece sì che mi riguardano. Si tratta della mia amata. >
< Una vostra amata che non siete nemmeno riuscito a conquistare dopo tutti questi anni... Adesso uscite da qui. Ho bisogno di parlare con mia figlia. Da solo. >
Alain, che si sentiva come un burattino nelle mani di quel padre che non l'aveva mai accettato, uscì da quella stanza con la rabbia che ribolliva nelle sue vene, mentre le lacrime di Oscar non accennavano a finire.
< Oscar, vedi di prendere la decisione giusta per noi. Ti scongiuro. Siamo ormai arrivati all'esasperazione. E una volta superato tale limite, non potremmo mai più tornare indietro. >

oscar guardò con attenzione Alain dopo quelle frasi che l0avevano toccata nel profondo ancora una volta.
Se fosse stato in un momento diverso della sua vita, Oscar l'avrebbe preso a schiaffi o magari sfidato a duello.
Ma vedendo la distruzione che la stava consumando dentro, la donna si limitò a rispondere a tono con parole molto precise.
< Vuoi che prenda la decisione giusta per noi... O solo per te? Alain Soisson, tu non mi incanti con le tue parole. E la tua lealtà che hai nei confronti della mia famiglia non potrà durare in eterno. Mettitelo bene in testa. >
Il disprezzo che Oscar provava per quell'uomo non accennava ad affievolirsi con il tempo, anzi cresceva sempre di più.
E quell'amore che la stava consumando dentro l'avrebbe portata all'autodistruzione, senza che nessuno poteva davvero stargli accanto.

 

 

< Ora che siamo soli, sei libera di parlare. >
Ma Oscar, rimanendo sola con suo padre, non riusciva a trovare le parole adatta di quella situazione.
< Padre, ho finito le parole. Dopo tutto quello che il mio cuore ha dovuto sopportare... >
< Ti prego Oscar, basta con queste parole! André è morto! Non puoi sperare in un futuro diverso! >
< André non è morto, padre! > gridò inviperita la donna < Finché non vedrò il suo corpo morto dinanzi ai miei occhi, non crederò mai ad una notizia del genere. >_
< Sarà stato spedito in quache prigione con quell'accusa diffamante che ormai l'ha macchiato per sempre. E ormai sarà diventato polvere... Non ti rendi conto di quanto tempo sia passato? Dieci anni! >
< Non m'importa, padre. Non smetterò mai di credere che lui stia aspettando il momento adatto per tornare. Per tornare da me. >
< Oscar, se si facesse davvero vivo, finirebbe impiccato. Le sue accuse... >
< Accuse infondate, padre! Non vi rendete conto che l'hanno solo incastrato?! Non ho ancora capito il motivo, ma un giorno di questi lo scoprirò. Qualcosa mi dice che dietro tutta questa storia ci sia Alain. Ma quel suo sguardo docile e da cane bastonato mi spinge a diffidare del mio istinto. Anche se in tutto questo tempo non si è mai sbagliato. >
< Non riesci a fidarti di lui, vero? >
< Ancora non capisco che cosa ci faccia nella nostra famiglia, padre. Voi cosa mi dite sul suo conto? >

< E' un uomo rispettoso che ti ama profondamente, Oscar. Per tuo rispetto non ho mai voluto dargli la tua mano in sposa, ma credo proprio che il momento del lutto sia ufficialmente finito. >
< Non lo dite nemmeno per scherzo, padre. Io non lo sposerò mai! >
< Oscar, non rendermi le cose più difficili di quello che sono... >
< Allora lasciatemi vivere la mia vita, padre. Non vi chiedo altro. >
< Finché sarò vivo, sono io l'artefice della tua esistenza. O finirai di pensare al passato che ti attanaglia, o sarò costretta a rinchiuderti in un manicomio per farti fare il lavaggio del cervello. Mi hai capito?! >
Oscar non poteva credere alle parole del padre.
Si sentiva da sola. Sola più che mai.
E continuare a combattere in quel presente orrido e pieno di ingiustizie, l'avrebbe solo portata alla rovina.
< Padre, non potete dirmi questo... >
< Allora vedi di agire con giudizio. Non tollererò un altro tuo colpo di testa. Sono stato chiaro? >
< Voi non mi avete mai amata... Fin da quando sono nata, voi mi avete sempre guardata con disprezzo. >
< Ma cosa dici?! Sono solo bugie! >
< Se non volete vedermi felice, allora agirò di conseguenza. E dopo non potremmo più tornare indietro. >
< Che cosa vuoi dire? >
Fuggendo da quella stanza, Oscar si era resa conto che Alain era rimasto per tutto il tempo ad origliare la conversazione con suo padre, inorridendola ancora di più.
< Nessuno può e vuole la mia felicità. Io non rimarrò rinchiusa in questa gabbia dorata che mi sta opprimendo. Ormai il tutto sta per finire, Alain. E nessuno potrà salvarmi. >
< Che cosa vuoi dire con questo? Oscar! >
Correndo con tutta la forza che aveva in corpo, Oscar scomparve sotto gli occhi inermi di Alain e di suo padre, maledicendo quel presente pieno di troppi ricordi che gli facevano ancora troppo male.

 

 

< Signore, dobbiamo salvarla! Al più presto! >
Dopo Oscar, Anche Alain sembrava perdere il lume della ragione.
< Fate silenzio, Alain. È tutta colpa vostra se mia figlia si sta comportando come una ragazzina ribelle e senza cervello. >
< Ma cosa dite, Signore? Io non ho fatto altro che dargli il mio amore in tutti questi anni. E lei? Non mi ha mai accettato! >
< Perchè voi non siete stato in grado di stargli vicino in modo opportuno. Anche a distanza di dieci anni, il ricordo di André è fin troppo vivido. E così la sta uccidendo. La mia povera bambina. >
< Vi prego di non parlarmi di quel maledetto. Non lo sopporto > rispose Alain con tono di indignazione.
< Vedete? Anche per voi il passato è fin troppo vivido. Non riuscite a cancellarlo... E oltre a non essere mai felici, finirete per autodistruggervi se non ponete fine a questa storia. >
< Io vorrei tanto, Signore! Ma vostra figlia... >
< Meglio se gli state vicino e non l'assillate. Fate quello che vi dice. È l'unico modo per provare a far breccia nel suo cuore. Anche se ormai credo che sia impossibile. >
< Mi state forse dicendo di mollare tutto senza combattere? >
< Avete forse un'idea migliore, Alain? Voi siete stato sempre fedele alla mia famiglia. Ma quello che vi tiene qui è solo l'amore non corrisposto per Oscar, dove cercate in tutti i modi di conquistarla, ma lei non vi vuole affatto. >
< Non dite così! >
< Eh, lo so bene quanto può essere crudele la verità dei fatti... Ma non possiamo farci nulla. E adesso quello che vi chiedo è di pensare cosa può essere la decisione migliore per voi e della mia famiglia... E se siete intelligente, sarà la decisione adatta che accomunerà i nostri futuri. Pensateci molto bene. >
E dopo aver detto quelle parole così forti e coincise, Alain rimase nel silenzio più totale, attendendo la sua prossima mossa che lo avrebbe portato alla decisione più drastica.

   
 
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